"Propr. G. May Josephine Svensson, attrice statunitense. Dopo alcune apparizioni da comparsa, sposa l'attore W. Beery e insieme a lui si trasferisce nel 1916 a Hollywood, dove viene scritturata da M. Sennett per il quale appare in numerose commedie. Scontenta del genere e desiderosa di interpretare ruoli drammatici, nel 1919 firma un contratto con C.B. DeMille recitando in numerosi film fra i quali Non cambiare marito (1919), Maschio e femmina (1919) e Perché cambiate moglie? (1920) che la trasformano in una stella di prima grandezza del cinema muto. Una vita privata burrascosa e alcuni altri film interessanti (su tutti, Manhandled, 1924, di A. Dwan) precedono il movimentato incontro con E. von Stroheim che la dirige in Queen Kelly (La regina Kelly, 1928); la lavorazione del film è interrotta dalla stessa S. che caccia il regista e cambia il finale, snaturando le volontà del maestro austriaco. Questa complicata esperienza e l'insuccesso di tutti i suoi primi film sonori, la spingono ad abbandonare le scene nel 1934: torna a recitare nella commedia Papà prende moglie (1941) di J.B. Hively e in Viale del tramonto (1950) di B. Wilder, dove interpreta una diva del muto dimenticata da tutti che intende tornare al cinema ma che è respinta dai registi con i quali ha recitato negli anni d'oro (tra questi DeMille) e il cui maggiordomo è un ex regista (interpretato, non casualmente, da E. von Stroheim). Il mediocre Mio figlio Nerone (1956) di Steno e Airport '75 (1974) di J. Smight sono le sue ultime apparizioni al cinema."