"Attore e regista italiano. Dopo gli studi alla Civica scuola d’arte drammatica e l’esordio sulle scene con Shakespeare, nel 1981 debutta nel cinema in La storia vera della signora delle Camelie di M. Bolognini. L’incontro con G. Salvatores in Marrakech Express (1989) e in Turné (1990) fa di lui il simbolo del trentenne intellettuale, idealista e un po’ insicuro. Per nulla schiavo del suo fascino personale, accetta ruoli «scomodi» come la guardia che scappa con una zingara in Un’anima divisa in due (1993) di S. Soldini e il prete pedofilo in Pianese Nunzio 14 anni a maggio (1996) di A. Capuano. A film d’impegno civile come Un eroe borghese (1995) di M. Placido e Testimone a rischio (1997) di P. Pozzessere, alterna pellicole di ispirazione letteraria come Le affinità elettive (1996) dei fratelli Taviani e La balia (1999) di M. Bellocchio. È l’insegnante di violoncello di La parola amore esiste (1998) di M. Calopresti, il malinconico ladro di reliquie in La lingua del santo (2000) di C. Mazzacurati e il marito frustrato in Ricordati di me (2003) di G.?Muccino. Pur continuando l’attività di attore (L’amore ritorna, 2004, e La terra, 2006, di S. Rubini; L’amico di famiglia, 2006, di P. Sorrentino; La giusta distanza, 2007, di C. Mazzacurati), B. passa dietro la macchina da presa per il suo primo film da regista, Lascia perdere, Johnny! (2007), nostalgico e ironico bildungsroman di un giovane musicista che tenta la fortuna emigrando da Caserta a Milano."