Ilenia Zodiaco's Reviews > Trust

Fiducia è quello che uno scrittore richiede a chi legge, sempre. Il paradosso è che la fiducia è indispensabile anche in narrazioni palesemente inaffidabili. Eppure questa è la Letteratura, credere alle bugie delle persone, entrare nel loro mondo, affidarti al loro Canto. Quello che ottieni dalle loro scuse traballanti, dai loro autoinganni, dalle loro giustificazioni e dalla loro autocommiserazione è la capacità di comprenderli, di avvicinarti e di allenare i sentimenti. Come un muscolo, anche l’empatia si esercita.

Trust è un brillante esempio di metaletteratura, che tra le molte cose, parla proprio delle finzioni che la nostra mente escogita per allineare la Realtà ai nostri sbagli, e farli sembrare meno degli errori e più delle decisioni sagge.

Le prime cento pagine ci trasportano in una storia dorata di ricchezza e potere, la storia della fortuna di un magnate americano, il discendente di una famiglia di industriali prima e finanzieri dopo, che sposerà una donna talentuosa e solitaria, misteriosamente morta da giovane a causa di una malattia i cui dettagli non saranno mai rivelati, in nome del riserbo familiare.

Questo mistery, accompagnato da una prosa sontuosa – molto classica, editwhartiana, che indugia sui dettagli più splendenti del denaro – cede ben presto il passo a un altro tipo narrazione che spiazza il lettore, sopreso da un cambio di tono del tutto inaspettato.

La particolarità del libro è proprio la sua struttura che si organizza su quattro punti di vista diversi con quattro stili e registri diversi: prima un romanzo, poi un’autobiografia incompiuta, un’inchiesta e infine un diario. Una scatola cinese in cui il livello narrativo successivo contesta il contenuto del livello precedente, mettendone in dubbio non solo le affermazioni ma anche deridendone il tono.

In altre parole, il Mito americano con le sue ancelle (Talento e Merito, Fortuna, Rispettabilità, Intraprendenza) viene rovesciato non soltanto da un punto di vista morale ma persino stilistico.
I narratori di miti universali sono inaffidabili, ciascuna versione della storia è enigmatica e l’unica fiducia accordata è nel fatto che nessuno possiede una presa solida sulla realtà. Un romanzo sublime e ingegnoso, su modello di Trilogia di New York di Paul Auster.