♡ Martina ♡'s Reviews > I viaggi di Gulliver

I viaggi di Gulliver, libro più famoso di Jonathan Swift racconta, come si evince dal libro, quattro viaggi in quattro paesi diversi del medico chirurgo Lemuel Gulliver.
Questo romanzo è scritto sotto forma di diario in cui il narratore racconta ciò che gli accade durante i suoi mirabolanti viaggi ricchi di avventure e sventure.
L'autore in questo caso si spaccia per editore a cui viene affidato il compito di pubblicare codesto libro scritto per mano di Gulliver di cui afferma essere parente.
Ogni viaggio è condotto a esprimere disprezzo verso la società inglese e man mano che il libro prosegue questo sentimento diventa sempre più evidente.
I primi due viaggi si basano su diverse prospettive e sui contrari, infatti, Gulliver a Lilliput si trova a essere un gigante tra i piccolissimi e meschini lillipuziani; mentre a Brobdingnag si trova a "vestire" i panni dei lillipuziani tra i giganteschi abitanti di Brobdingnag. Il dualismo che l'autore crea in questi primi due viaggi è affascinante.
Il terzo viaggio è quello che mi è piaciuto di meno in quanto l'ho trovato assai confusionario anche se presenta una critica tagliente nei confronti della Royal Society.
L'ultimo viaggio è veramente spettacolare, un mondo utopico governato dai cavalli e in cui l'uomo (anche se io ritengo essere una scimmia antropomorfa in quanto ha diverse fattezze dall'uomo moderno) è solo una bestia selvaggia che obbedisce solo ai vizi di Natura.
Swift mette in atto con questo romanzo una satira senza precedenti nei confronti di ogni cosa, comincia con la religione parlando dello scisma della Chiesa Anglicana messo in atto da Enrico VIII e continua nei confronti della politica, della società, della scienza e nei confronti dell'umanità in sé arrivando a disprezzare tutti gli Yahoo (o almeno questo è ciò che l'autore fa provare a Gulliver).
Altro fatto interessante di questo romanzo è presentato dal fatto che esso è scritto in chiave parodica per prendersi gioco dei romanzi marinareschi di cui Defoe è "fondatore".
Non voglio aggiungere altro perché nonostante alcune parti non siano state di mio gusto bisogna ammettere che questo libro è veramente geniale sotto molti aspetti.