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“Però, vedete, se voi desiderate prendere una lepre, che le diate la caccia con i cani o col falco, a piedi o a cavallo, resterà sempre una lepre. La libertà, invece, non rimane mai la stessa, cambia a seconda della caccia. E se addestrate dei cani a catturarla per voi, è facile che vi riportino una libertà da cani.”
― Altai
― Altai
“Dice Yggdrasil: l’Imperatore ha messo da parte tanta carta come non s’è mai vista, una montagna, che a mettere i fogli uno sopra l’altro si può raggiungere la luna, eppure tutti quei fogli non gli serviranno, ora che i boschi sono stati abbattuti. Nemmeno i menestrelli, i letterati e i cantastorie possono farci nulla, perché di storie da ricopiare nella grafia degli amanuensi, leggende di dèi ed eroi, favole antiche e recenti, di tutto questo non è rimasto nulla, nè ricordo, né memoria, né origine.”
― Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010
― Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010
“Le persone con cui attraversi gli inferi sono amici.
Le persone con cui scampi agli inferi sono amici.”
― Altai
Le persone con cui scampi agli inferi sono amici.”
― Altai
“Dovevano cambiare molte cose perché il passato avesse un futuro.”
― L'armata dei sonnambuli
― L'armata dei sonnambuli
“Hitch era un lento stomaco antropomorfo. Il sarcasmo era acido cloridrico, l'immaginazione un gioco di enzimi, Hitch digeriva le forme di vita circostanti, proteine e vitamine per il corpus delle sue opere.”
― 54
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“É che novanta volte su cento, conoscevi già le reazioni di tutti: qualcuno ti compativa, e ti faceva rimpiangere di non essere stato zitto; un altro suggeriva distrazioni, donne, vino,bagordi, senza capire che quando sei pronto per quelle o stai già meglio o sei all'ultimo stadio, ed è la via intermedia che ti fa star male.”
― 54
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“Questo è l'arte: saper interpretare lo spirito del proprio tempo, saper cogliere il vento del cambiamento e prendere il largo a gonfie vele.”
― L'armata dei sonnambuli
― L'armata dei sonnambuli
“Sera del 25 settembre. Se in questa devastazione un grillo cantasse, chi mai lo udirebbe tra le schiere degli angeli? Domanda oziosa, i grilli sono scomparsi da tempo.”
― L'invisibile ovunque
― L'invisibile ovunque
“Solo crescendo aveva capito che la fede di Sir William era qualcosa che si stagliava al di sopra delle confessioni e allo stesso tempo le attraversava tutte. Nella sua valle c'era posto per chiunque. Il re d'Inghilterra e il papa erano molto lontani, e il Padrone della Vita adorato dai Mohawk non era indegno d'essere chiamato Dio, anche se ci si rivolgeva a lui in modi selvatici e pittoreschi. Fin da piccolo Peter sapeva che non tutte le cerimonie nella foresta erano indiane. La notte di San Giovanni, nel fitto della boscaglia, si accendevano piccoli fuochi e si parlava gaelico, celebrando messe che la luce del giorno avrebbe proibito. I profughi scozzesi e i coloni irlandesi di suo padre s'intendevano con dialetti antichi come le rocce. La Lingua della Notte. Sir William la usava quando voleva dirgli qualcosa di intimo, che gli altri non dovevano cogliere.
- È la lingua della fede, del sangue e della guerra, - diceva. - Non la si parla per caso.
L'inglese invece serviva a comandare, a scrivere e a capirsi da un capo all'altro della valle. A Philadelphia gli avevano insegnato anche il francese, la lingua del nemico.
Ma era il mohawk l'idioma che preferiva. Il mohawk odorava di rum e di pellicce. Era la lingua del commercio e della caccia; dei concili e della diplomazia. Ma prima di tutto, per lui, quella delle ninne nanne.”
― Manituana
- È la lingua della fede, del sangue e della guerra, - diceva. - Non la si parla per caso.
L'inglese invece serviva a comandare, a scrivere e a capirsi da un capo all'altro della valle. A Philadelphia gli avevano insegnato anche il francese, la lingua del nemico.
Ma era il mohawk l'idioma che preferiva. Il mohawk odorava di rum e di pellicce. Era la lingua del commercio e della caccia; dei concili e della diplomazia. Ma prima di tutto, per lui, quella delle ninne nanne.”
― Manituana
“Ma il comunismo, Steve, qui non attaccherà mai, te lo dico io, non solo perchè ci stiamo noi, ma perchè gli italiani sono troppo pigri, gli piace troppo vendersi il futuro per arrangiare il presente, guadagnarsi la giornata e ingravidare tutte le femmine che toccano. No, Steve, niente comunismo qua. Troppa fatica.”
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“Il fascismo non è un corpo estraneo alla nazione o — come sosteneva Benedetto Croce — una semplice parentesi che abbiamo aperto e chiuso. Purtroppo è uno dei modi con cui si è espresso lo spirito nazionale. I crimini di guerra e quelli contro l'umanità, compiuti dalle forze armate italiane durante le avventure coloniali o nella seconda guerra mondiale, non sono stati compiuti solo da fascisti, bensì sono crimini compiuti da italiani con la parola "patria" sulle labbra.”
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“Ma voglio morire come un fottuto fuoco d'artificio, compare. Non ho scelto questa vita per poi spegnermi come un lumino, non ho fatto anni di galera per morire da coglione.”
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