Soriano

“Emergenze archeologiche a Soriano nel Cimino” per il periodico di informazione archeologica e culturale “Archeotuscia news”, nr. 15/2017, pp. 10-12.

“Il Santuario di Sant’Eutizio con il complesso catacombale” per il periodico di informazione archeologica e culturale “Archeotuscia news”, nr. 15/2017, pp. 13-16.

Alcuni studi, basati sull'analisi delle fonti documentarie e su quella dei manufatti, siano essi di pregio o d'uso quotidiano, hanno permesso negli ultimi anni di delineare un più completo quadro delle produzioni ceramiche calabresi post-classiche.

CLAUDIO CAPELLI, ROBERTO CABELLA, RITA LAVAGNA, La transizione tra medioevo ed epoca moderna. Studio archeometrico delle prime produzioni di maiolica rinascimentale a Savona LARA SABBIONESI, Dalla Toscana alla Pianura Padana: la "maiolica arcaica" e la trasmissione di un sapere tecnologico nell'Italia del XIII secolo MARINO MARINI, Nuovi contributi sulla trasmissione della tecnica a lustro metallico in area fiorentina (e addenda per Cafaggiolo) ANNA MOORE VALERI, La manifattura di Catrosse a Cortona e l'introduzione della terraglia in Toscana ENRICO CIRELLI, MARIANGELA VANDINI, Ceramiche a rivestimento stannifero di produzione faentina. Analisi qualitative dei materiali provenienti dal Castello di Rontana (Brisighella -RA) ELVIRA LO MELE, La ceramica nel castello di Rontana. Evoluzione e trasformazione della cultura materiale tra medioevo e rinascimento SIMONA PANNUZI, Le prime ceramiche rivestite da mensa nell'area laziale: innovazioni tecnologiche e continuità produttive MARCELLO ROTILI, Nuove produzioni nel Mezzogiorno fra l'età normanna e l'età aragonese MARIA RAFFAELLA CATALDO, Gli sviluppi della maiolica tra XIV e XVI secolo: persistenze e nuove produzioni da alcuni siti della Campania interna CATERINA SCARPATI, La ceramica a Napoli tra la fine del medioevo e gli inizi del XVI secolo: la maiolica dipinta tardomedievale NICOLA BUSINO, Aspetti innovativi e persistenze nella ceramica da mensa dal castello di Ariano Irpino tra basso medioevo ed età moderna LUIGI DI COSMO, Prime considerazioni sulla circolazione delle ceramiche nella Campania interna tra XV e XVI secolo: la smaltata dipinta in verde e la graffita nel Sannio Alifano MARTA CAROSCIO, Aspetti tecnologici delle produzioni ceramiche in area valenzana fra XI e XV secolo CATERINA PITTERA, Le importazioni spagnole decorate a blu e lustro dallo scavo di Porta San Tommaso (Genova) NÚRIA MIRÓ I ALAIX, La producción de ceramica en Barcelona en época moderna. Novedad y tradición pag. 7 » 15 » 25 » 35 » 61 » 79 » 91 » 103 » 117 » 139 » 147 » 161 » 173 » 183 » 193 » 207

M Mi it tr ra a, , D Di io o i in n T Tu us sc ci ia a Il mitraismo è stato, probabilmente, il primo grande culto di tipo universale: sono stati censiti mitrei (ovvero luoghi destinati al culto del dio) in tutta Europa, nell' Asia mediorientale e in Nord Africa: praticamente in tutto il mondo allora conosciuto. In Italia, in particolare, se ne contano molte decine, da Trieste a Napoli. Ben sedici sono emersi nei soli scavi di Ostia antica. E nella Tuscia? Facendo perno con la punta di un ideale compasso su Viterbo, in un raggio di una cinquantina di Km o, se preferite, in meno di un' ora di macchina, se ne possono raggiungere almeno sette, di cui un paio, come vedremo, non ancora individuati, pur disponendo di reperti da essi provenienti. Vi sono fondate ragioni per ritenere che il mitraismo fosse alquanto diffuso nelle nostre campagne all' epoca della venuta di Cristo e nei secoli immediatamente successivi: questo credo si è infatti sviluppato contestualmente al cristianesimo e, almeno nelle fasi iniziali, si è trovato in diretta competizione con esso, salvo esserne poi marginalizzato e sconfitto. Il secolare testa a Giuseppe Moscatelli

"Contra el chauvinismo, contra todo ese movimiento pueblerino que veo nacer ahora en México, me levanto y digo que todo esto pintado por Tamayo se halla muy por encima de las pequeñeces nacionalistas o de partidos putrefactos o de idiotas teorías que nada tiene que ver con el arte.  Podridos se quedarán los pintores que ahora quieren defender la supeditación del arte a la propaganda política".

Artículo con una completa revisión de la producción religiosa del escultor real Roberto Michel (1721-1786), aportando abundantes novedades, precisiones e hipótesis sobre su vida y su obra. Forma parte de la primera exposición monográfica dedicada al artista.

Sul filo conduttore delle devozioni dei santi - protettori della salute degli uomini e degli animali, patroni delle arti e dei mestieri, santi legati alle stagioni, pellegrini, antagonisti del demonio - la mostra presentava dipinti, incisioni, illustrazioni da codici miniati, sculture, ceramiche, suppellettili liturgiche dal territorio modenese. Il relativo catalogo, da cui sono tratte alcune schede, raccoglieva testi dei curatori, gli storici dell'arte Graziella Martinelli Braglia e Angelo Mazza e gli storici Debora Dameri e Achille Lodovisi.