Nel 1959, in Adriatico un delfino resta impigliato nelle reti di alcuni pescatori che anziché ucciderlo lo rilasciano in un canale a Cesenatico. Fino allora, infatti, nonostante la mitologia che li vedeva amici dei naufraghi, i delfini...
moreNel 1959, in Adriatico un delfino resta impigliato nelle reti di alcuni pescatori che anziché ucciderlo lo rilasciano in un canale a Cesenatico. Fino allora, infatti, nonostante la mitologia che li vedeva amici dei naufraghi, i delfini erano soprattutto beffardi concorrenti dei pescatori ai quali rompevano le reti e mangiavano il pescato, ed erano previsti premi in denaro per la loro uccisione. Tutti invece diventano amici della delfina Lalla, che però non sopravvive, vittima di un maldestro rapimento ordito per scherzo. A Lalla segue subito Lalla II, catturata questa volta intenzionalmente, che sarà protagonista del famoso “matrimonio” con Palooza, un tursiope arrivato apposta dalla Florida: una formidabile operazione di comunicazione che farà conoscere ovunque i “delfini di Cesenatico”, quando in tutto il mondo i delfinari erano appena due o tre, e che sarà la chiave – con la regia della locale Azienda di Soggiorno – per consacrare la località romagnola come simbolo della vacanza negli anni del boom. Il progettato “Acquario del Mare” però non si realizza, e altre città, con i loro delfinari, seguiranno l’esempio di Cesenatico. Lalla e Palooza muoiono per il ghiaccio nel 1963, ma nella vasca all’aperto si avvicenderanno molti altri delfini, periodicamente rimpiazzati, che saranno la principale attrazione di Cesenatico per tutti gli anni ‘70, quando però si manifesta una nuova sensibilità e si approvano le prime leggi a protezione dei cetacei. Finchè, nel 1982, sono liberati in mare gli ultimi due delfini, malati e visibilmente sofferenti per la cattività. A mezzo secolo dall’arrivo di Lalla, questo libro racconta la storia dei “delfini di Cesenatico” in tutta la sua magia e in tutte le sue contraddizioni. Una storia che appartiene alla memoria di una intera comunità, e che è anche una finestra per guardare quegli anni così importanti della nostra vita.