Academia.eduAcademia.edu

Castelli in Piemonte: per un quadro archeologico

2018, L'incastellamento: storia e archeologia. A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert

L’INCASTELLAMENTO: STORIA E ARCHEOLOGIA A 40 anni da Les structures di Pierre Toubert a cura di ANDREA AUGENTI e PAOLA GALETTI FONDAZ ION E CENTR O I TA LI ANO DI S TUDI S U LL’ALTO M E DIOE VO SPOLE TO 2018 ISBN: 978-88-6809-175-0 prima edizione: dicembre 2018  Copyright 2018 by « Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo » Spoleto. L’immagine di copertina è tratta da: F. CANTINI, Il castello di Montarrenti. Lo scavo archeologico (1982-1987), Firenze 2003, p. 237. SOMMARIO Prefazione ............................................................... pag. IX ANDREA AUGENTI - PAOLA GALETTI, Introduzione ......... » XI ALDO A. SETTIA, Castelli, incastellamento e fonti scritte ... » 3 ANDREA AUGENTI, Castelli, incastellamento e archeologia .. » 17 GIANFRANCO PASQUALI, Incastellamento e sistema curtense » 39 LUIGI PROVERO, Dall’incastellamento alle signorie: risorse, società e poteri ..................................................... » 51 PAOLA GALETTI, Edilizia residenziale e incastellamento .... » 65 MARIA ELENA CORTESE, Una convivenza difficile: castelli e città nell’Italia centro-settentrionale (secc. X-XIII) ........... » 81 FABIO SAGGIORO, ‘Villaggi’ e castelli. Dinamiche dell’abitato rurale tra VII e XI secolo ................................ » 99 NICOLA MANCASSOLA, Castelli e chiese in Italia centro-settentrionale tra IX e XIII secolo ............................... » 119 FEDERICO CANTINI - ENRICO CIRELLI, Mercati, economia e incastellamento .................................................. » 143 I. QUARANT’ANNI DOPO: STORIA E ARCHEOLOGIA II. TEMI DI RICERCA VI SOMMARIO FEDERICO ZONI, L’archeologia dell’architettura e lo studio dei castelli. Un bilancio critico ................................. pag. 175 III. UN FENOMENO GLOBALE: L’INCASTELLAMENTO IN EUROPA GIUSEPPE ALBERTONI, L’incastellamento di Pierre Toubert e la burgenkunde tedesca: una comparazione impossibile? .... » 197 JUAN ANTONIO QUIRÓS - IGOR SANTOS SALAZAR, A cosa serve l’incastellamento nel nord della Spagna? ......... » 211 OLIVER CREIGHTON, Fortification, settlement and lordship: re-shaping and re-thinking medieval rural landscapes ... » 233 EGLE MICHELETTO, Castelli in Piemonte: per un quadro archeologico ......................................................... » 259 FRANCESCO PANERO, L’incastellamento in Piemonte: problemi interpretativi e dibattito storiografico ......................... » 281 MAURO CORTELAZZO, Forme d’incastellamento in Valle d’Aosta ............................................................. » 291 PAOLO GRILLO, Una difficile ricezione: l’‘incastellamento’ nella storiografia lombarda ...................................... » 301 FABRIZIO BENENTE, L’incastellamento in Liguria ............ » 311 FABIO SAGGIORO - GIAN MARIA VARANINI, Le ricerche sui castelli veneti tra storia e archeologia (1975-2015) ........ » 335 NICOLA MANCASSOLA, L’incastellamento in Emilia centro orientale ............................................................. » 355 ANDREA AUGENTI, L’incastellamento in Umbria: una prospettiva archeologica .............................................. » 367 ANGELA LANCONELLI - GIUSEPPE ROMAGNOLI, L’incastellamento nel Lazio .................................................. » 379 IV. QUADRI REGIONALI VII SOMMARIO ALESSANDRO DI MURO - VITO LORÉ, L’incastellamento in Campania .......................................................... pag. 391 LAURENT FELLER, Abruzzes adriatiques. L’apport de la documentation écrite ................................................... » 405 PASQUALE FAVIA, Luoghi, tempi, protagonisti, contesti e declinazioni dell’incastellamento nella Puglia centrosettentrionale .............................................................. » 413 PAUL ARTHUR, Incastellamento (or not) in Southern Apulia » 435 LUCIA ARCIFA - FERDINANDO MAURICI, Castelli e incastellamenti in Sicilia ............................................. » 447 FRANCO G.R. CAMPUS, L’incastellamento in Sardegna: quarant’anni dopo Les structures du Latium médiéval di Pierre Toubert ................................................. » 479 » 499 » 513 V. VALORIZZAZIONE DANILO MORINI, Conoscere per valorizzare: il progetto castelli medievali e neomedievali in Emilia Romagna ............ VI. CONCLUSIONI SANDRO CAROCCI, I tanti incastellamenti italiani ............ IV. QUADRI REGIONALI bianca EGLE MICHELETTO CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO A chi rilegga ad oltre un trentennio di distanza gli atti del Convegno ‘Castelli: storia e archeologia’, svoltosi a Cuneo nel 1981 1, che vide una foltissima rappresentanza di specialisti di entrambi gli ambiti di studio, balza agli occhi l’assenza di contributi dedicati a interventi archeologici in Piemonte, fatta eccezione per una sintetica comunicazione sulle indagini avviate nel castello degli Acaja a Fossano, in concomitanza con un ampio programma di restauro e rifunzionalizzazione dell’edificio, al quale erano già stati dedicati studi preliminari oggetto di apprezzamento, pur con la velata critica per il « lavoro di un architetto che cerca di appropriarsi di tecniche di ricerca storica » 2. Da allora, in concomitanza con il definitivo affermarsi dell’archeologia medievale in Italia, e sulla scia dell’interesse destato dai lavori sui castelli toscani, che mostravano una precoce risalita di abitati in altura nel VII secolo e una continuità e gerarchizzazione dell’insediamento sino alla fondazione dei castelli di X-XI secolo, anche nella nostra regione presero slancio i primi scavi di contesti fortificati 3. Imposti da esigenze di tutela e di conseguenza disorganici rispetto a 1. R. COMBA, A.A. SETTIA (a cura di), Castelli. Storia e archeologia, Atti del Convegno (Cuneo, 6-8 dicembre 1981), Torino, 1984. 2. A.A. SETTIA, Castelli e villaggi nell’Italia padana. Popolamento, potere e sicurezza fra IX e XIII secolo, Napoli, 1984, p. 29. Al castello sarebbe poi stato dedicato un volume miscellaneo, con fondamentali contributi storici: G. CARITÀ (a cura di), Il castello e le fortificazioni nella storia di Fossano, Fossano, 1985. 3. Sintesi in E. MICHELETTO, La struttura materiale del castello: profilo archeologico per il Piemonte sud-occidentale, in Architettura castellana: storia, tutela, riuso, a cura di M.C. VISCONTI, CHERASCO, Farigliano, 1992, pp. 15-29. 260 EGLE MICHELETTO un vero progetto di studi, questi interventi puntiformi non potevano avere l’ambizione di testare archeologicamente il modello da tempo delineato dagli storici subalpini su una solida base documentaria: la grande proliferazione di castelli che a partire dalla fine del IX secolo interessò anche il Piemonte, non sembrava aver determinato vistosi cambiamenti nell’organizzazione dell’insediamento, poiché le forme di habitat accentrato non furono esclusive, continuando a sopravvivere villaggi aperti e case sparse nella pianura 4. Erano tuttavia anni nei quali si poteva programmare con ben maggior agio rispetto a oggi l’attività di scavo, grazie ai pur esigui finanziamenti erogati dal Ministero dei beni culturali, da tempo non più disponibili. Poteva così prendere corpo l’indagine in estensione del castello di Montaldo di Mondovì, sorto nei primi anni del XII secolo sulla sommità della rocca incombente sull’abitato (interessata da significative testimonianze protostoriche) e manifestazione della territorializzazione del potere del vescovo di Asti 5, come pure gli ampi sondaggi a Manzano e a S. Stefano Belbo, tutti in provincia di Cuneo; il primo con labili indizi di una fase altomedievale lignea antecedente alla costruzione del castello, la cui vita si svolse tra la fine del X secolo e il 1243, anno di fondazione della villanova che ne sancì l’abbandono e la successiva, completa distruzione 6, il secondo con la sicura presenza di una cinta in tecnica mista di legno e pietre risalente al VI secolo 7; o ancora l’intervento della Scuola Francese di Roma a Frugarolo, nell’Alessandrino, dove si localizza la curtis d’Orba, sorta nel IX secolo e difesa nell’XI da un poderoso muro 8. In altri casi si poté verificare che la fortificazione si era giustapposta 4. R. COMBA, Il primo incastellamento e le strutture economiche e territoriali del Piemonte sud-occidentale fra X e XI secolo, in Structures de l’habitat et occupation du sol dans les pays méditerranéens: les méthodes et l’apport de l’archéologie extensive, Actes de la Rencontre (Parigi, 12-15 novembre 1984), Roma-Madrid, 1988, pp. 479-488 (483). 5. E. MICHELETTO, M. VENTURINO GAMBARI (a cura di), Montaldo di Mondovì. Un insediamento protostorico. Un castello (Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte. Monografie, 1), Roma, 1991. 6. E. MICHELETTO, Il castello di Manzano, in Cherasco. Origine e sviluppo di una villanova, a cura di F. PANERO, Cuneo, 1994, pp. 45-56. 7. E. MICHELETTO, Un insediamento tardoromano e altomedievale nell’area della torre di S. Stefano Belbo, in Alba Pompeia 13 (1992), pp. 27-43. 8. F. BOUGARD, La torre (Frugarolo, prov. di Alessandria). Relazione preliminare delle campagne di scavo 1989-1990, in Archeologia medievale, XVIII (1991), pp. 369-379. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 261 all’abitato, come forse a Bredulum, sede curtense dipendente dal vescovo di Asti e centro eponimo del comitato altomedievale, da situarsi nell’attuale frazione Breolungi di Mondovì, a strapiombo sul torrente Pesio, oggetto di un ampio scavo che mise in luce parte di un abitato pre-protostorico con fasi comprese tra l’età del Bronzo finale e quella del Ferro, escludendo definitivamente la consolidata convinzione che il sito fosse stata sede di un castrum tardoantico, mentre un nucleo di materiali di età carolingia da una fossa di scarico e alcune murature in ciottoli antecedenti la pieve romanica (attestata insieme al castrum dal 1041) potrebbero di contro indiziare una fase di avanzato IX-X secolo 9, analogamente a quanto l’indagine archeologica aveva suggerito per Manzano, Ponzone, Nucetto, Pecetto, Rivalta Torinese, Domodossola, Trino e – recentemente, anche se in termini più incerti – a Condove. La tabella (Tab. 1) tenta di rispondere alle puntali richieste degli organizzatori del Convegno: ambito territoriale della ricognizione (il Piemonte), quadro cronologico di riferimento (articolato nel nostro caso in quattro campi: preesistenze pre-protostoriche, fase tardoantica, IX-X secolo, XI secolo e successivi), sintesi bibliografica. Essa rappresenta di fatto una didascalia ragionata della carta del Piemonte (Fig. 1), raccogliendo i dati essenziali di questi e di tutti gli altri castelli oggetto di interventi realizzati – mediante scavo estensivo o con sondaggi – a partire dai primi anni ottanta del secolo scorso, quando entrarono nei ruoli della Soprintendenza piemontese archeologi medievisti e la tutela territoriale fu riorganizzata valorizzando le competenze specialistiche afferenti alla preistoria, all’età classica e al Medioevo. Gli interventi censiti raggiungono il numero ragguardevole di 108 e coprono omogeneamente l’intera regione, con più episodiche e rarefatte presenze nella pianura vercellese, uno scontato addensamento lungo assi viari e fluviali e una percentuale maggiore nella provincia di Cuneo (33% del totale: Figg. 2-3), che fa emergere la precocità di interesse anche da parte delle amministrazioni locali per il recupero e la valorizzazione di siti e complessi monumentali, e nella valle di Susa dove da al9. E. MICHELETTO, Santa Maria di Bredulo: prime ricerche archeologiche, in Dai Bagienni a Bredulum. Il pianoro di Breolungi tra archeologia e storia, a cura di M. VENTURINO GAMBARI (Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte. Monografie, 9), Torino, 2001, pp. 53-64. 262 EGLE MICHELETTO cuni anni è stato avviato il progetto Valle di Susa-Arte e Storia, riferito al patrimonio culturale lungo l’antico tracciato verso la Francia, che comprende significative emergenze archeologiche. Se l’intera provincia di Torino raggiunge il 22% del totale, una forte concentrazione si evidenzia proprio nel solco vallivo della Dora Riparia, con i castelli di Rivalta, Avigliana, Caprie-Condove, Bardonecchia, Sant’Ambrogio e Susa. Tre delle località compaiono tra quelle che l’Anonimo Ravennate 10 elenca ‘presso le Alpi’ (Armesis-Avigliana, Diovia-presso Bardonecchia, CaprisCaprie) come parte di una più estesa linea fortificata di età longobarda posta a protezione della Liguria bizantina, che si sviluppava da est verso ovest, dall’attuale prov. di Alessandria con le città di Libarna e Tortona e proseguiva attraverso Ororiatis (Auriate, non localizzata, ma presso Cuneo) Albis (Alba) item Polentia, Pollentino (Pollenzo e il ridotto fortificato del VI secolo messo in luce dallo scavo archeologico) 11, Agodano (che recentemente si è proposto di identificare con il castrum individuato a S. Stefano Belbo 12), sino alla valle di Susa. Se anche i recenti interventi archeologici condotti nel castello di Caprie non hanno restituito materiali datanti, la stratificazione delle murature e alcune incongruenze di pianta lascerebbero aperta l’ipotesi dell’esistenza di una fase altomedievale 13, mentre a un arco cronologico compatibile con quello della Cosmographia sono ascrivibili i materiali di corredo della piccola necropoli affiorata in un’area prossima al Castel d’Amun di Bardonecchia (la non coincidenza con il castello ha impedito di indicarle nella tabella), testimonianza della presenza nel sito di una comunità del VI-VII secolo, analoga a quella documentata più in alto nella stessa valle, con il modesto abitato non fortificato e un gruppo di tombe nella località Pariol di Cesana 14. 10. Anon. Ravenn., Cosmogr. (ed. J. Schnetz, Itineraria Romana, II, Lipsiae 1940), cap. 33, pp. 1-7. 11. E. MICHELETTO, Pollentiam, locum dignum...quia fuit civitas prisco in tempore. I nuovi dati archeologici (V-XI secolo), in Le città italiane tra la tarda antichità e l’alto medioevo, Atti del Convegno (Ravenna, 26-28 febbraio 2004), a cura di A. AUGENTI, Firenze, 2006, pp. 99-124. 12. A.A. SETTIA, L’alto Medioevo ad Alba: problemi e ipotesi, in Alba medievale. Dall’alto Medioevo alla fine della dominazione angioina: VI-XIV secolo, a cura di R. COMBA (Studi per una storia d’Alba, V), Alba, 2010, p. 25. 13. L. PEJRANI BARICCO, L’intervento archeologico per il recupero del castello, in Il « Castrum Capriarum » e Condove. Fortificazione e poteri nel Medioevo valsusino, Atti del Convegno (Condove, 18 gennaio 2014), in Segusium 51 (2014), pp. 17-38. 14. E. MICHELETTO, Villaggi nel Piemonte altomedievale: un aggiornamento archeologico, in CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 263 Le attestazioni archeologiche di castra tardoantichi sono diffuse in tutta la regione, con un picco di presenze in provincia di Torino, dove murature e materiali del V-VI secolo compaiono nel 30% circa dei casi: ai castelli urbani di Torino e Susa, la cui vita prosegue ininterrotta dalla fase romana della porta urbica orientale (Augusta Taurinorum) e del probabile palazzo del governatore (Segusium), si aggiungono nelle immediate adiacenze del capoluogo il Castelvecchio di Testona e il Bric S. Vito di Pecetto, quest’ultimo oggetto di indagini in estensione. La tipologia di scavo (saggi limitati o maggior copertura dell’area esplorata) non pare aver influito in modo determinante sull’identificazione delle diverse fasi degli insediamenti fortificati, anche se ha inciso ovviamente sulle possibilità di una loro restituzione planimetrica: come per la preistoria, così anche per il periodo tardoromano e altomedievale l’esistenza di un abitato è indiziata da buche di palo e strati di vita contenenti scarsissimi materiali diagnostici, con cronologie spesso confermate solo da analisi archeometriche. Ma rari sono gli esempi nei quali lo scavo è riuscito a identificare puntualmente, oltre al muro di cinta, anche le tipologie delle abitazioni, come avvenuto invece nel Castelvecchio di Peveragno e a Belmonte 15, con capanne in legno su zoccolatura in pietra, nel primo caso dopo cospicui interventi di taglio della roccia; entrambi i siti sono accomunati anche dal ritrovamento di notevoli quantità di reperti metallici, da riconnettere ad attività estrattive locali e di forgiatura, oltre a complete attrezzature anche per lavori agricoli e per carpenteria 16, a conferma del fatto che la scelta della sede protetta fu dettata anche da interessi per lo sfruttamento delle risorse minerarie e forestali. L’inerpicamento, l’accentramento e la fortificazione mediante la costruzione di poderose cinte murarie di questi e di altri abitati tra il V e il VI secolo, su alture spesso defilate rispetto alle principali artePaesaggi, comunità, villaggi medievali, Atti del Convegno internazionale di studio (Bologna, 14-16 gennaio 2010), a cura di P. GALETTI, Spoleto, 2011, pp. 293-308. 15. E. MICHELETTO-L. PEJRANI BARICCO, Archeologia funeraria e insediativa in Piemonte tra V e VII secolo, in L’Italia centro-settentrionale in età longobarda, Atti del Convegno (Ascoli Piceno, 6-7 ottobre 1995), a cura di L. PAROLI, Firenze, 1997, pp. 295-344. 16. E. MICHELETTO, Edilizia in legno nel Piemonte altomedievale, in Actes du XIIIe colloque sur les Alpes dans l’Antiquité, (Brusson-Vallée d’Aoste 12-14 octobre 2012), a cura di D. DAUDRY, Bulletin d’études préhistoriques et archéologiques alpines, 24 (2013), pp. 345-362. 264 EGLE MICHELETTO rie viarie, è fenomeno indubbiamente correlato in tutto il territorio a sud del Po con la crisi di numerose città romane che, prive di difese, videro declinare inesorabilmente il proprio ruolo amministrativo; tale fenomeno, che solo l’archeologia ha consentito di censire, il più delle volte non riconducibile a iniziative programmate dell’autorità centrale, bensì a movimenti spontanei della popolazione alla ricerca di luoghi facilmente difendibili, non ha ottenuto conferme utili a stabilire se vi fu una generalizzata continuità dei nuovi insediamenti sino all’incastellamento della fine IX-X secolo, sempre più intrecciato con processi di territorializzazione del potere a livello locale. Se l’assenza di cesure è confermata su base archeologica per i castelli urbani di Torino, Susa, Acqui, Asti e per S. Giulio d’Orta, l’isola nella quale trovò rifugio il vescovo di Novara Onorato, che vi costruì un palazzo fortificato (ma che non tutti gli studiosi identificano come sede del ducato longobardo), e anche per Pombia (solo su base documentaria), percentualmente ridotti e con margini di incertezza derivati dalla pressoché totale assenza di reperti databili con sicurezza, sono i casi in ambito rurale, come il Bric S. Vito di Pecetto o il castello di Cervere. Incombente sul Tanaro e contrapposto a quello di Monfalcone, posto sull’altra riva, quest’ultimo nacque nei primi anni del V secolo nel sito di un villaggio preromano, dopo la lunga cesura dell’età romana-imperiale – una costante per i nostri siti d’altura pre e protostorici, abbandonati nell’ambito di un generalizzato e programmato riassetto dell’insediamento seguito alla pacificazione augustea, ma nei quali si tornò a vivere nel quadro di nuova precarietà e insicurezza che caratterizzò l’età gota – ospitò agli inizi del V secolo un abitato di capanne lignee, protetto da un poderoso muro di cinta in muratura. Più difficile, in assenza di materiali diagnostici quali la ceramica, come è noto largamente sostituita dopo il VI secolo dal legno e dalla pietra ollare, accertare una continuità di vita nel sito sino agli inizi del X secolo, quando è edificata una nuova cinta muraria, questa volta in filari di ciottoli disposti a spina di pesce, legati da una malta consistente, che rimase in uso sino a tutto il XIII secolo, in chiara sintonia con la documentazione scritta che attesta la distruzione del castello proprio in quel torno di tempo. Non numerosi come si sarebbe potuto immaginare (49 su 108) sono i castelli per i quali l’archeologia non ha fornito indizi di preesistenze, anche se tale percentuale è falsata dal fatto che la tabella, al fine di restituire un quadro esaustivo, comprende anche alcuni lavori CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 265 effettuati su complessi sorti nel XIV secolo e oltre: con risultati diversi, derivati anche da estensione e caratteristiche dello scavo, ciascun intervento ha comunque contribuito a documentare la molteplicità di destinazioni d’uso e la varietà di tecniche edilizie, fornendo nel contempo una straordinaria mole di reperti organici e di manufatti, dai quali sono scaturite alcune fondamentali datazioni per la produzione e diffusione, tra le altre, delle classi ceramiche tardomedievali in territorio subalpino, unitamente a cronotipologie dei reperti metallici, ancora oggi indispensabili per chi voglia affrontare su solide basi lo studio della cultura materiale in Piemonte. Per la stragrande maggioranza di questi castelli l’indagine archeologica conferma la nascita e lo sviluppo di impianti compatti, ormai identificabili con una dimora fortificata, ben diversi quindi non solo dai castelli tardoromani sui quali ci si è soffermati poco sopra, ma anche da quelli sorti tra il IX e X secolo secolo, per i quali il termine castrum, pur in modo non sempre lineare, indicava la semplice fortificazione dell’insediamento. Lo possono agevolmente mostrare due casi, da citare anche per le modalità con le quali si sono sviluppati i relativi progetti di valorizzazione e musealizzazione dei ruderi: Montaldo di Mondovì e la Tour d’Amun a Bardonecchia. Nel primo sito pochi ruderi erano affioranti sull’altura che incombe sulla chiesa e sul borgo medievale: un poderoso muro di cinta ad andamento poligonale, dotato di camminamento di ronda, racchiudeva un’area di circa 1000 m2, l’ampiezza massima consentita dalla sommità rocciosa, regolarizzata con azioni di taglio per ricavare vani a quote diverse. Lo spazio era organizzato in due nuclei distinti: il primo, in posizione emergente, comprendeva la torre, la domus del signore, la cucina e un altro corpo di fabbrica, con le stalle e altri locali di servizio; il secondo era invece un ampio spazio libero da strutture, fatta eccezione per la cisterna e altre modeste tettoie in legno, nel quale la popolazione poteva trovare rifugio in caso di pericolo. Qui l’indagine archeologica, dopo un avvio casuale determinato da lavori sull’acquedotto e grazie a un’amministrazione comunale consapevole, si è potuta estendere all’intero castello e ad essa è seguito il restauro dei resti; ma un percorso archeologico attrezzato per la visita è stato completato solo nel 2012 17, e manca ad oggi una rete 17. MICHELETTO - VENTURINO GAMBARI, Montaldo di Mondovì cit. (nota 5). 266 EGLE MICHELETTO organizzata e sostenuta da un adeguato progetto di comunicazione, tale da consentire almeno una manutenzione programmata dei resti. Diverso l’esempio di Bardonecchia, dove lo scavo ha rimesso in luce una porzione consistente del primitivo castello della famiglia dei de Bardonisca, articolato in più fasi costruttive a partire dal XII secolo, periodo al quale è da attribuire la grande torre quadrata di quasi 10 m di lato, che costituisce il nucleo generatore dell’intero complesso e che ancor oggi incombe con la sua mole sull’abitato e sulla chiesa di Santa Maria, malgrado il crollo subito nel secondo dopoguerra. L’indagine archeologica, prevista sin dalla fase progettuale del restauro nell’ambito di una pianificazione territoriale e paesaggistica a più ampio raggio sull’intera valle di Susa, è divenuta coprotagonista di ‘una strategia di sistema’ utile ad affrontare i principali problemi per chi voglia oggi proseguire lo studio dei castelli con un adeguato progetto archeologico. La consapevolezza di quanto sia difficile e oneroso uno scavo è ormai diffusa anche presso gli amministratori locali, che tuttavia vedono nei ruderi un volano per il turismo, riuscendo spesso a reperire risorse per studi di fattibilità e progetti di valorizzazione, ma sottovalutando una delle più importanti voci di costo, quella dello scavo archeologico, a cui deve seguire una presentazione di resti il più delle volte frammentari e di difficile comprensione, che devono essere adeguatamente spiegati anche a un pubblico di non specialisti 18. Forse è proprio questa una delle grandi sfide, e insieme un’opportunità, per proseguire nella ricerca sui castelli, sino ad oggi troppo episodica perché dettata dall’emergenza: convincere gli amministratori dell’utilità di una programmazione a scala più ampia rispetto al singolo sito, estesa ad ambiti territoriali che comprendano almeno una valle, o più comprensori, legati da una struttura gestionale integrata, la sola che potrebbe consentire anche una costante attività manutentiva ed evitare così, dopo la conoscenza, la perdita del bene. 18. L. PEJRANI BARICCO, A. LONGHI, Archeologia e storia di castelli alpini: esperienze d’indagine in Val Susa, in Anciens vestiges en ruine, Atti del Convegno (Aosta, 29 novembre-1 dicembre 2012), Sarre, 2012, p. 317. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 267 Tab. 1. Elenco dei castelli oggetto di indagine archeologica. N. CASTELLI pre-protostoria IV-VI sec. IX-X sec. XI sec. e successivi BIBLIOGRAFIA Prov. di ALESSANDRIA 1 ACQUI TERME, c. dei Paleologi 2 ALESSANDRIA, S. Maria di Castello 3 * * CROSETTO, RONCAGLIO 2008. * * CROSETTO 2006a. CARBONARA SCRIVIA, dongione * CROSETTO 2006b. 4 CARREGA LIGURE * ASAP: AL⁄21b, 2003. 5 CASALE MONFERRATO * ASAP: AL⁄20, 22a, 25b (2004; 2005-2007). 6 CASTELNUOVO SCRIVIA * CROSETTO, MANGANELLI 2010. 7 FRUGAROLO * BOUGARD 1991; SARDO, BOUGARD 1993. 8 MASIO 9 MONTECASTELLO * * 10 MONTECHIARO D’ACQUI * fine XII sec. 11 PONZONE 12 TERZO 13 VISONE 14 Asti, Castel Berengario 15 ASTI, Castelvecchio * (?) 16 CASTELLO DI ANNONE * 17 LOAZZOLO 18 MONCUCCO TORINESE 19 MONTIGLIO MONFERRATO 20 OLMO GENTILE 21 SAN PAOLO SOLBRITO * CROSETTO 2001. 22 VESIME * CROSETTO 1999c. 23 BENNA * ASAP. 24 BIOGLIO, PETTINENGO, VEGLIO MOSSO 25 CASTELLETTO CERVO 26 CAVAGLIÀ 27 SANDIGLIANO * * * * * (doc.) * XIII sec. ASAP. VENTURINO GAMBARI, CATTANEO CASSANO 1995. VENTURINO GAMBARI ET AL. 1994. cinta del XII-XIII sec. CROSETTO 1993. * (doc.) * * CROSETTO 1986. * CROSETTO et al. 2011. * BORDONE 1980; CROSETTO 2000. Prov. di ASTI * * * BARELLO 2009a. * * La memoria del passato 2014. * CROSETTO 1995; 1996; 2006c. * * CROSETTO 1999b. * ASAP: AT⁄3b, 1989. XII sec. CROSETTO 1999a. Prov. di BIELLA XIV sec. - fort. dolci- PANTÒ 1995. niane * ASAP. ASAP. * XII sec. PANTÒ 2001. 268 EGLE MICHELETTO pre-protostoria IV-VI sec. IX-X sec. XI sec. e successivi BIBLIOGRAFIA N. CASTELLI 28 TRIVERO 29 VERRONE 30 ARGUELLO 31 BAGNASCO 32 BEINETTE 33 CARRÙ 34 CASTELLINO TANARO 35 CERVASCA * 36 CERVERE * 37 CHERASCO, c. di Manzano * 38 CHERASCO, S. Leodegario (c. di Monfalcone) 39 CHIUSA DI PESIO, Monte Cavanero, c. di Mirabello 40 CORTEMILIA 41 COSTIGLIOLE SALUZZO, c. Rosso * * VENTURINO GAMBARI et al. 1996; MICHELETTO 1998; 2009. 42 FOSSANO, c. degli Acaja * * GARERI CANIATI 1985; MICHELETTO 2007. 43 GAIOLA * * PREACCO 2007. 44 GARESSIO * PREACCO et al. 2007; 2011. 45 GUARENE 46 LAGNASCO, c. Tapparelli d’Azeglio 47 MANTA 48 MOMBASIGLIO 49 MONASTEROLO CASOTTO, torre XIV sec. - fort. dolci- BENENTE, CERINO BADONE 2002. niane XII sec. PANTÒ 2001. * Prov. di CUNEO XI sec., ristr. nel XIII ASAP. sec. da accertare * * * COCCOLUTO 2012; DEMEGLIO 2014. XIII sec.? ASAP. XIII sec. MICHELETTO, CORTELAZZO 1986; MICHELETTO 1989; 1992a. XI-XII sec. ASAP. XII sec. ASAP: CN⁄24b, 2003. * * MICHELETTO 2010; MICHELETTO et al. 2010. * * MICHELETTO 1988; MICHELETTO, CORTELAZZO 1988; CERRATO et al. 1990; MICHELETTO 1990; 1991a; 1993; 1994a; 2010. * * FILIPPI, MICHELETTO 1987; PANERO 1994. * PREACCO 2011. * XIV secolo 1726 DELMONTE 2012. ASAP. * MICHELETTO 2004; GRITELLA 2008; ASAP CN⁄30, 2006-2007. XII sec., ampl. XVI MICHELETTO 2008. sec. * XII sec. UGGÉ 2013. ASAP. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO pre-protostoria IV-VI sec. IX-X sec. XI sec. e successivi BIBLIOGRAFIA N. CASTELLI 50 MONDOVÌ, Breolungi * 51 MONTALDO DI MONDOVÌ * 52 NIELLA TANARO 53 NUCETTO 54 PAROLDO 55 PEVERAGNO, C. Montefallonio 56 RACCONIGI, torre S-E 57 REVELLO, regione S. Croce * 58 ROCCASPARVERA *? 59 SALICETO XIII sec. e riplas. XVI PREACCO, MANGANELLI 2007. sec. 60 SALUZZO, La Castiglia XIII-XIV sec. 61 SANTA VITTORIA D’ALBA 62 SANTO STEFANO BELBO 63 SANTO STEFANO ROERO 64 SINIO * * * (doc.) * * * Dai Bagienni a Bredulum 2001. * Montaldo di Mondovì 1991; 2012. * ASAP. * MICHELETTO, CORTELAZZO 2000. XII sec. 269 ASAP: CN⁄20b, 1999. MICHELETTO et al. 1995; 1996; MICHELETTO, PEJRANI BARICCO 1997. * * VENTURINO GAMBARI et al. 1999. XV sec. * * XII sec. * MICHELETTO, MAFFEIS 2006. ASAP. MICHELETTO 2011a. MICHELETTO 1994b. MICHELETTO 1991b; 1992b. * ASAP. * MICHELETTO 2006b. * Il Castello di Galliate 1996; PEJRANI BARICCO, LAMPUGNANI 1998. * ASAP. * CORTELAZZO 1984; PEJRANI BARICCO, CORTELAZZO 1984; SPAGNOLO GARZOLI 2007. Prov. di NOVARA 65 FONTANETO D’AGOGNA 66 GALLIATE, c. visconteo 67 GOZZANO, fraz. Buccione 68 NOVARA, c. visconteo sforzesco 69 OLEGGIO 70 ORTA * * * * PEJRANI BARICCO 1999; BERTANI 2004. 71 POMBIA, loc. castello * *? * (doc.) * VENTURINO 1988; RUBAT BOREL 2012. 72 AVIGLIANA, Monte Pezzulano * MICHELETTO, CERRATO 1991; Atlante 2007, pp. 305-306. 73 BARDONECCHIA, Tur d’Amun 74 Caprie - Condove, Castellazzo o c. del Conte Verde 75 CAVOUR, Rocca SETTIA 2009. * *? * * (doc.) PEJRANI BARICCO 1993. Prov. di TORINO * (doc.) * (?) * *(?) XIII sec. PATRIA 1998; PEJRANI BARICCO, CERRATO 2001; TOSCO 2000; 2003; Atlante 2007, p. 344. XIII sec. (doc.) Atlante 2007, pp. 317-318; PEJRANI BARICCO 2014. * NISBET, SEGLIE 1983; FOZZATI ET AL. 1984; FOZZATI, NISBET 1985. 270 EGLE MICHELETTO pre-protostoria IV-VI sec. N. CASTELLI 76 CUORGNÉ, c. di Salto 77 DRUENTO, castellaccio di Rubbianetta 78 FIORANO CANAVESE, colle di Cordola 79 MONCALIERI, Castello Reale 80 MONCALIERI, Castelvecchio di Testona 81 MONTALDO TORINESE 82 PECETTO T.SE⁄Bric S. Vito * * PERTUSIO, PRASCORSANO, VALloc. Belmonte * * 83 PERGA, IX-X sec. XI sec. e successivi CIMA 1988a; 1988b. * PEJRANI BARICCO, LEONARDI 2011. XIII sec. * * * * BIBLIOGRAFIA PANTÒ 2005; PANTÒ, ZANNONI 2009. XIII sec. * * XII sec. (doc.) * CIMA 1986; FOZZATI et al. 1988a. * GAMBARI, DICIOTTI 1999; PANTÒ 2005. PANTÒ 2007. PANTÒ 1994; 2008. CIMA 1984; PEJRANI BARICCO 1984; 1991a; MICHELETTO, PEJRANI BARICCO 1997. 84 RIVALBA 85 RIVALTA TORINESE, c. degli Orsini 86 SAN MARTINO CANAVESE 87 SANT’AMBROGIO, borgo e c. XII sec.? BOSMAN, GENTA 1998; Atlante 2007. 88 SETTIMO TORINESE XIII sec. CROSETTO 1994; 1998. 89 SETTIMO VITTONE XII sec. (doc.) PEJRANI BARICCO 1991b. 90 SUSA 91 TORINO, c. del Valentino 92 TORINO, Palazzo Madama 93 XIII secolo * * * * PANTÒ 2002a. * ASAP. * CIMA 1985; FOZZATI et al. 1988b. * XVI secolo BARELLO 2007a; 2007b; 2009b; 2011. GOBBATO 1998; PANTÒ 2004. * PEJRANI BARICCO - MAFFEIS 2006; PEJRANI BARICCO 2010. TROFARELLO, c. Vagnone * PANTÒ 2006. 94 VARISELLA, c. di Baratonia * PEJRANI BARICCO, SUBBRIZIO 2012. 95 BROVELLO CARPUGNINO, loc. Castellaccio 96 DOMODOSSOLA, c. di Mattarella 97 GRAVELLONA TOCE, c. del Motto * * Prov. del VB-CUSIO-OSSOLA * * * *? XII-XIII sec. GAMBARI 1988. XII sec. GARANZINI, LAMPUGNANI 2013; GARANZINI c.s. * DEL DUCA, POLETTI ECCLESIA 2001. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO N. CASTELLI 98 VOGOGNA, Rocca pre-protostoria IV-VI sec. IX-X sec. XI sec. e successivi BIBLIOGRAFIA XI-XII sec. BABBINI 2014. 271 Prov. di VERCELLI 99 BORGOSESIA, loc. Vanzone 100 BURONZO XIII sec. PANTÒ 2002b. XII sec. GAGNONE et al. 2014. 101 GATTINARA, castello di S. Lorenzo * SOMMO 1990, p. 14; FERRETTI 1992. 102 GATTINARA, castrum Radi * Castrum Radi 1990; FERRETTI 1992. 103 GATTINARA, fortificazione delle Castelle XII-XIII se. 104 QUINTO VERCELLESE c. Avogadro * 105 TRINO VERCELLESE, Pal. Paleologo 106 TRINO VERCELLESE, S. Michele 107 VARALLO, frazione Roccapietra, c. d’Arian o degli Ariani. 108 VILLARBOIT, c. di Monformoso * * ASAP: VC⁄24, 2004-2005. PANTÒ, MAFFEIS 2006. XIII sec. * REFFO, FERRETTI 1990; FERRETTI 1992. * San Michele di Trino 1999. ASAP. * XII sec. AMBROSINI, PANTÒ 2006. BIBLIOGRAFIA C. AMBROSINI, G. PANTÒ Villarboit, chiesa e abitato medievale di Monformoso. Indagine archeologica lungo il tracciato per la linea ferroviaria Alta Velocità, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006), pp. 297-299. Atlante Castellano. Strutture fortificate della provincia di Torino, a cura di M. VIGLINO DAVICO, A.JR BRUNO, E. LUSSO, G.G. MASSARA, F. NOVELLI, Torino, 2007. M. BABBINI, Indagini di archeologia dell’architettura. La Rocca di Vogogna (VB), in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 29 (2014), pp. 61-80. F. BARELLO, Archeologia urbana a Segusio, in Forme e tempi dell’urbanizzazione nella Cisalpina (II secolo a.C.-I secolo d.C.), Atti delle Giornate di Studio (Torino 2006), a cura di L. BRECCIAROLI TABORELLI, Torino, 2007a, pp. 261-266. F. BARELLO, Susa, Piazza Savoia. Tempio forense e resti delle strutture circostanti, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007b), pp. 276-277. F. BARELLO, Asti, via Antiche Mura. Struttura difensiva altomedievale e murature posteriore, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 24 (2009a), pp. 192-196. 272 EGLE MICHELETTO F. BARELLO, Domus e urbanistica segusina alla luce degli ultimi interventi di archeologia preventiva, in Intra illa moenia ac Penates. Il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina, Atti (Padova 2008), Roma, 2009b, pp. 221-228. F. BARELLO, Il foro di Segusio e la nascita di una nuova città, in I complessi forensi della Cisalpina romana: nuovi dati, Atti del Convegno di Studi (Pavia 2009), a cura di S. MAGGI, Firenze, 2011, pp. 27-38. F. BENENTE, G. CERINO BADONE, Progetto di indagine archeologica delle fortificazioni anti dolciniane di Monte Tirlo (Trivero - Biella), in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 19 (2002), pp. 67-74. A. BERTANI, L’isola di S. Giulio d’Orta dal tardoantico all’età longobarda, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 20 (2004), pp. 77-119. R. BORDONE, Città e territorio nell’alto Medioevo. La società artigiana dal dominio dei Franchi all’affermazione comunale, Torino (Biblioteca Storica Subalpina 200) 1980. F. BOSMAN, E. GENTA, Sviluppo insediativo del burgus Sancti Ambrosii: indagine stratigrafica delle strutture murarie (sec. XI-XVI), in Spiritualità, culture e ambiente nelle Alpi occidentali, Atti del VI Convegno Sacrense (Abbazia Sacra di San Michele 1997), a cura di A. SALVATORI, Stresa, 1998, pp. 181-195. F. BOUGARD, La torre (Frugarolo, prov. di Alessandria). Relazione preliminare delle campagne di scavo 1989-1990, in Archeologia medievale XVIII (1991), pp. 369-379. Il Castello di Galliate nella storia del Borgo, Novara, 1996. Castrum Radi. Studi e ricerche sulla struttura medievale di un castello di pianura dell’alto Vercellese, Vercelli, 1990. N. CERRATO, M. CORTELAZZO, E. MICHELETTO, Indagine archeologica al castello di Manzano (comune di Cherasco, prov. di Cn). Rapporto preliminare (1986-1989), in Archeologia medievale XVII (1990), pp. 235-266. M. CIMA, Pertusio - Prascorsano - Valperga, loc. Belmonte. Insediamenti del Bronzo finale e della prima età del Ferro, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 3 (1984), pp. 276-279. M. CIMA, San Martino Canavese, loc. Castello. Depositi di età preistorica, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 4 (1985), pp. 37-38. M. CIMA, Fiorano (TO). Rilevamento di un insediamento preistorico sulla rupe, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 5 (1986), pp. 178-180. M. CIMA, Cuorgnè, loc. Salto (Voira). Rilevamento in sito dell’antica età del Bronzo, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 7 (1988a), pp. 90-91. M. CIMA, Cuorgnè, loc. Castello di Salto. Insediamento preistorico, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 7 (1988b), pp. 91-93. G. COCCOLUTO, L’ordinamento pievano del marchesato di Ceva nel XIV secolo, in Ceva e il suo Marchesato. Nascita e primi sviluppi di una signoria territoriale, in Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo 146 (2012), pp. 117-165. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 273 M. CORTELAZZO, Novara. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 3 (1984), pp. 268-269. A. CROSETTO, Terzo (AL). Torre medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 5 (1986), pp. 217-218. A. CROSETTO, Ponzone. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 11 (1993), pp. 218-220. A. CROSETTO, Settimo Torinese, piazza Libertà. Castello tardo medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 12 (1994), pp. 343-344. A. CROSETTO, Loazzolo, loc. S. Andrea. Insediamento medievale abbandonato, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte, 13 (1995), pp. 326-327. A. CROSETTO, Loazzolo, loc. S. Andrea. Insediamento medievale abbandonato, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 14 (1996), pp. 224-225. A. CROSETTO, Settimo Torinese. Vicolo della Torre (Palazzo Municipale), in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 15 (1998), pp. 249. A. CROSETTO, Olmo Gentile. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999a), pp. 200. A. CROSETTO, Moncucco Torinese. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999b), p. 198. A. CROSETTO, Vesime. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999c), p. 202. A. CROSETTO, Asti, castello di Belangero. Chiesa del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 17 (2000), pp. 184-185. A. CROSETTO, S. Paolo Solbrito, castello di Solbrito. Torre medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 18 (2001), p. 77. A. CROSETTO, Alessandria, piazza S. Maria di Castello. Area urbana, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006a), p. 242. A. CROSETTO, Carbonara Scrivia, Dongione del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006b), p. 243. A. CROSETTO, Un villaggio abbandonato presso Loazzolo (Asti, Piemonte), in Archeologie. Studi in onore di Tiziano Mannoni, a cura di N. CUCUZZA, M. MEDRI, Bari, 2006c, pp. 143-147. A. CROSETTO, C. MANGANELLI, Castelnuovo Scrivia, via Solforino angolo via Gioberti. Strutture della cinta fortificata medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 25 (2010), pp. 157-158. A. CROSETTO, M. RONCAGLIO, Acqui Terme, Castello “dei Paleologi”. Strutture medievali e post-medievali, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 23 (2008), pp. 175-176. A. CROSETTO, V. FAUDINO, M. RONCAGLIO, Visone, Borgo Castello. Fasi di frequentazione protostorica e strutture della cinta fortificata medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 26 (2011), pp. 170-173. Dai Bagienni a Bredulum. Il pianoro di Breolungi tra archeologia e storia, a cura di 274 EGLE MICHELETTO M. VENTURINO GAMBARI (Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte. Monografie, 9), Torino, 2011. A. DEL DUCA, E. POLETTI ECCLESIA, I dati dell’archeologia. L’età del Ferro, in Il Castrum Gravallone. Un castello che scompare, Gravellona Toce, 2001, pp. 13-17. A. DELMONTE, Cortemilia. Castello medievale. Dati archeologici e fonti documentarie, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 27 (2012), pp. 214-215. P. DEMEGLIO, Nucetto, Bagnasco, Priola, Garessio, Ormea. Alta val Tanaro. Indagini preliminari paesaggistico-archeologiche, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 29 (2014), pp. 158-160. F. FERRETTI, Un borgo franco vercellese di nuova fondazione: Gattinara 1242, Vercelli, 1992. F. FILIPPI, E. MICHELETTO, Il territorio tra Tanaro e Stura: contributo alla carta archeologica, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1987), pp. 5-37. L. FOZZATI, R. NISBET, Cavour, Rocca. Rilevamento archeologico 1983-1984, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 4 (1985), pp. 33-34. L. FOZZATI, R. NISBET-D. SEGLIE, Cavour, Rocca. Rilevamento archeologico, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 3 (1984), p. 272. L. FOZZATI, M. CIMA, M. SUBBRIZIO, Fiorano, loc. Castello. Scavo di abitato dell’antica età del Bronzo, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 8 (1988a), pp. 216-217. L. FOZZATI, M. CIMA, M. SUBBRIZIO, C. VENTURINO, San Martino Canavese, loc. Castello. Scavo preistorico e medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 8 (1988b), pp. 208-212. I. GAGNONE, F. GARANZINI, L. MAFFEIS, M. SEMERARO, Il castello consortile di Buronzo (VC). Indagini archeologiche 2006-2008, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 28 (2014), pp. 129-151. F.M. GAMBARI, Brovello Carpugnino, loc. Castellaccio. Insediamento dell’antica età del Bronzo, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 8 (1988), p. 194. F.M. GAMBARI, F. DICIOTTI, Moncalieri, loc. Castelvecchio di Testona. Intervento di recupero di ceramica protostorica franata lungo il versante, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999), pp. 242-243. F. GARANZINI, Il Castello di Mattarella di Domodossola (Sacro Montre Calvario) alla luce dei vecchi dati e delle più recenti indagini archeologiche, in Prima dei castelli medievali: materiali e luoghi nell’arco alpino occidentale, Tavola rotonda (Rovereto, 29 novembre 2013), c.s. F. GARANZINI, P. LAMPUGNANI, Domodossola. Sacro Monte Calvario. Indagine archeologica al castello di Mattarella (estate 2012), in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 28 (2013), pp. 291-293. E. GARERI CANIATI, Saggi archeologici nel castello di Fossano: risultati e problemi, in Il CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 275 castello e le fortificazioni nella storia di Fossano, a cura di G. CARITÀ, Fossano, 1985, pp. 367-400. S. GOBBATO, Archeologia postmedievale a Torino: il Castello del Valentino, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 15 (1998), pp. 167-188. G. GRITELLA, Il rosso & l’argento. I castelli di Lagnasco: tracce di architettura e di storia dell’arte per il restauro, Torino, 2008. La memoria del passato. Castello di Annone tra archeologia e storia, a cura di M. VENTURINO GAMBARI, Alessandria, 2014, cd-rom (ArcheologiaPiemonte, 2). E. MICHELETTO, Cherasco. Castello di Manzano, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 7 (1988), pp. 69-70. E. MICHELETTO, Indagine archeologica nel castello di Carrù, in Il castello di Carrù da luogo fortificato a dimora a sede di banca, a cura di A. ABRATE, Carrù, 1989, pp. 242-249. E. MICHELETTO, Il castello di Manzano. Note su uno scavo in corso nel territorio di Cherasco, in Alba Pompeia 11⁄2 (1990), pp. 65-79. E. MICHELETTO, Cherasco. Castello di Manzano, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1991a), pp. 155-158. E. MICHELETTO, S. Stefano Belbo, loc. Torre, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1991b), pp. 154-155. E. MICHELETTO, La struttura materiale del castello: profilo archeologico per il Piemonte sud-occidentale, in Architettura castellana: storia, tutela, riuso, a cura di M.C. VISCONTI, Cherasco - Farigliano, 1992a, pp. 15-29. E. MICHELETTO, Un insediamento tardoromano e altomedievale nell’area della torre di S. Stefano Belbo, in Alba Pompeia 13 (1992b), pp. 27-43. E. MICHELETTO, Cherasco. Castello di Manzano, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 11 (1993), pp. 257-258. E. MICHELETTO, Il castello di Manzano, in Cherasco. Origine e sviluppo di una villanova, a cura di F. PANERO, Cuneo, 1994a, pp. 45-56. E. MICHELETTO, S. Vittoria d’Alba, castello. Saggi di scavo in prossimità della cinta, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 12 (1994b), pp. 307-308. E. MICHELETTO, Forme di insediamento tra V e XIII secolo: il contributo dell’archeologia, in Archeologia in Piemonte, III, Il Medioevo, a cura di L. MERCANDO, E. MICHELETTO, Torino, 1998, pp. 51-80. E. MICHELETTO, Lagnasco, castello Tapparelli d’Azeglio, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 20 (2004), pp. 202-203. E. MICHELETTO, Sinio, castello dei Marchesi del Carretto, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006b), p. 270. E. MICHELETTO, Fossano, Piazza Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), pp. 245-246. E. MICHELETTO, Manta, Castello della Manta, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 23 (2008), pp. 210-211. 276 EGLE MICHELETTO E. MICHELETTO, Costigliole Saluzzo, Castello Rosso, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 24 (2009), p. 213. E. MICHELETTO, L’insediamento rurale in Piemonte fra X e XIII secolo: i contesti archeologici, in Archeologia medievale XXXVIII (2010), pp. 15-28. E. MICHELETTO, Saluzzo: nota su un intervento archeologico alla Castiglia, in Saluzzo. Sulle tracce degli antichi castelli. Dalla ricerca alla divulgazione, Atti della giornata di studi (Saluzzo 2008), a cura di R. COMBA,E. LUSSO, E. RAO, Cuneo, 2011a, pp. 19-21. E. MICHELETTO, N. CERRATO, Avigliana. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1991), pp. 211-213. E. MICHELETTO, M. CORTELAZZO, Carrù (CN), Castello. Torre medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 5 (1986), pp. 218-219. E. MICHELETTO, M. CORTELAZZO, Cherasco. Castello di Manzano, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 8 (1988), pp. 183-187. E. MICHELETTO, M. CORTELAZZO, Paroldo, chiesa di S. Sebastiano, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 17 (2000), pp. 194-195. E. MICHELETTO, L. MAFFEIS, Racconigi, castello. Torre sud-orientale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006), pp. 260-261. E. MICHELETTO, L. PEJRANI BARICCO, Archeologia funeraria e insediativa in Piemonte tra V e VII secolo, in L’Italia centro-settentrionale in età longobarda, Atti del convegno (Ascoli Piceno 1995), a cura di L. PAROLI, Firenze, 1997, pp. 295-344. E. Micheletto, A. Guglielmetti, L. Vaschetti, V. Calabrese, S. Motella De Carlo, Il Castelvecchio di Peveragno (CN). Rapporto preliminare di scavo (1993-94), in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 13 (1995), pp. 137-219. E. MICHELETTO, M. VENTURINO GAMBARI, A. CATTANEO CASSANO, Peveragno, fraz. Montefallonio, loc. Castelvecchio. Abitato d’altura tardoromano e altomedievale in area d’insediamento protostorico, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 14 (1996), pp. 248-250. E. MICHELETTO, L. FERRERO, S. CONTARDI, Cervere. Castello medievale. Abitato fortificato tardoantico e strutture medievali, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 25 (2010), pp. 196-199. Montaldo di Mondovì. Un insediamento protostorico. Un castello, a cura di E. MICHELETTO, M. VENTURINO GAMBARI (Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte. Monografie, 1), Roma, 1991. Montaldo di Mondovì. Dal villaggio preistorico al castello medievale, a cura di E. MICHELETTO, M. VENTURINO GAMBARI, Torino, 2012. R. NISBET, D. SEGLIE, Cavour. Rocca, rilevamento archeologico, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 2 (1983), pp. 177-178. F. PANERO, Insediamenti e signorie rurali alla confluenza di Tanaro e Stura (sec. XXIII), in Cherasco. Origine e sviluppo di una villanova, a cura di F. PANERO, Cuneo, 1994, pp. 11-44. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 277 G. PANTÒ, Pecetto, Bric S. Vito. Resti del Castrum di Monsferratus. Restauro conservativo delle strutture, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 12 (1994), pp. 340-342. G. PANTÒ, Contro Fra Dolcino: lo scavo delle postazioni vescovili del Biellese, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 13 (1995), pp. 221-253. G. PANTÒ, Vita castellana e strutture difensive del Biellese dalle fonti archeologiche, in I castelli biellesi, a cura di L. SPINA, Milano, 2001, pp. 17-31. G. PANTÒ, Rivalba, Congregazione Figlie di S. Giuseppe. Resti del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 19 (2002a), pp. 168-169. G. PANTÒ, Un possibile evento bellico al castello di Vanzone. Confutazione o prova archeologica?, in I castelli vercellesi, a cura di L. SPINA, Milano (2002b), pp. 31-39. G. PANTÒ, Torino, castello del Valentino, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 20 (2004), pp. 228-229. G. PANTÒ 2005, La trasformazione del territorio della collina di Torino tra età carolingia e ottoniana, in Campagne medievali. Strutture materiali, economia e società nell’insediamento rurale dell’Italia settentrionale (VIII-X secolo), Atti del Convegno di Nonantola (MO), San Giovanni Persicelo (BO) 14-15 marzo 2003 (Documenti di archeologia, 37), Mantova, 2005, pp. 61-80. G. PANTÒ, Trofarello, castello Vagnone. Resti del castello medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006), pp. 286-287. G. PANTÒ, Montaldo Torinese, castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), p. 271. G. PANTÒ, Sistemi difensivi nella collina di Torino tra X e XII secolo: il Bric San Vito, in Taurini sul confine. Il Bric San Vito di Pecetto nell’età del Ferro, a cura di F.M. GAMBARI, Torino, 2008, pp. 53-58. G. PANTÒ, L. MAFFEIS, Trino, Palazzo Paleologo. Analisi stratigrafica della superficie muraria della facciata, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 21 (2006), pp. 300-302. G. PANTÒ, F. ZANNONI, Moncalieri, Castello Reale. Verifiche archeologiche nel Parco, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 24 (2009), pp. 231-233. L. PATRIA, I castelli medievali di Bardonecchia, Bardonecchia, 1998. L. PEJRANI BARICCO, Pertusio - Prascorsano - Valperga, loc. Belmonte. Insediamento di età longobarda, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 3 (1984), pp. 285-286. L. PEJRANI BARICCO, Pertusio - Prascorsano - Valperga, loc. Belmonte. Insediamento di età longobarda, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1991a), pp. 202-204. L. PEJRANI BARICCO, Settimo Vittone. Complesso monumentale della pieve di San Lorenzo e del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 10 (1991b), pp. 206-207. 278 EGLE MICHELETTO L. PEJRANI BARICCO, Oleggio. S. Maria in Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 11 (1993), pp. 270-272. L. PEJRANI BARICCO, Orta S. Giulio. Il castrum sull’isola, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999), pp. 234-237. L. PEJRANI BARICCO, L’indagine archeologica, in Palazzo Madama a Torino. Dal restauro al nuovo museo, a cura di E. PAGELLA, C. VIANO, Cinisello Balsamo, 2010, pp. 130-133. L. PEJRANI BARICCO, L’intervento archeologico per il recupero del castello, in Il « Castrum Capriarum » e Condove. Fortificazione e poteri nel Medioevo valsusino, Convegno (Condove, 18 gennaio 2014), in Segusium 51 (2014), pp. 17-38. L. PEJRANI BARICCO, N. CERRATO, Bardonecchia. Tour d’Amount, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 18 (2001), pp. 113-116. L. PEJRANI BARICCO, M. CORTELAZZO, Novara, castello, in Problemi di conservazione e tutela nel novarese, Catalogo della mostra, a cura di D. BIANCOLINI, Torino, 1984, pp. 85-88. L. PEJRANI BARICCO, P. LAMPUGNANI, Un quartiere ritrovato. Lo scavo archeologico in piazza Vittorio Veneto, in A. BELLETTI, R. CARDANO, A. MAINARDI, Galliate com’era, Novara, 1998, pp. 19-35. L. PEJRANI BARICCO, M. LEONARDI, Druento, Parco Regionale La Mandria, Castellaccio di Rubbianetta. Analisi stratigrafica degli elevati della torre e della cortina del dongione, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 26 (2011), pp. 286-291. L. PEJRANI BARICCO, L. MAFFEIS, Dall’età romana ai lavori per Madama Cristina: percorsi archeologici, in Palazzo Madama a Torino. Da castello medioevale a museo della città, a cura di G. ROMANO, Torino, 2006, pp. 17-34. L. PEJRANI BARICCO, M. SUBBRIZIO 2012, Varisella. Museo diffuso del Territorio. Sezione Archeologica. Materiali dal Castello dei visconti di Baratonia, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 27 (2012), pp. 322-323. M.C. PREACCO, Gaiola, resti del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), p. 246. M.C. PREACCO, Chiusa di Pesio, Monte Cavanero. Castello di Mirabello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 26 (2011), pp. 219-220. M.C. PREACCO, C. MANGANELLI, Saliceto, resti del castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), p. 248. M.C. PREACCO, M. SUBBRIZIO, M. BELLARDI, Garessio, Castello e Certosa di Casotto, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), pp. 247-248. M.C. PREACCO, S. UGGÉ, S. BELTRAMO, Garessio. Castello reale e Certosa di Casotto, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 26 (2011), pp. 225-231. R. REFFO, F. FERRETTI 1990, La torre delle Castelle di Gattinara, in Bollettino storico vercellese 19⁄2 (1990), pp. 73-94. CASTELLI IN PIEMONTE: PER UN QUADRO ARCHEOLOGICO 279 F. RUBAT BOREL, Pombia, località Castello. Asce ad alette allungate degli inizi dell’età del Bronzo recente, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 27 (2012), pp. 252-253. San Michele di Trino (VC). Dal villaggio romano al castello medievale, a cura di M.M. NEGRO PONZI MANCINI, Firenze, 1999. M.T. SARDO, F. BOUGARD, Frugarolo, loc. La Torre. Abitato medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 11 (1993), pp. 216-218. A.A. SETTIA, Gariardo “de castro Fontaneto” e i castelli novaresi dell’alto medioevo, in Fontaneto: una storia millenaria. Monastero, concilio metropolitico, residenza viscontea, Atti dei convegni di Fontaneto d’Agogna (settembre 2007, giugno 2008), a cura di G. ANDENNA, F. TERUGGI, Novara, 2009, pp. 15-27. G. SOMMO, Il territorio. Insediamenti rustici di epoca romana, percorsi, pievi e luoghi fortificati lungo la riva destra della Sesia. Il caso di Rado, in Castrum Radi. Studi e ricerche sulla struttura medievale di un castello di pianura dell’alto Vercellese, Vercelli, 1990, pp. 1-25. G. SPAGNOLO GARZOLI, Novara, castello visconteo sforzesco. Scavi archeologici, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 22 (2007), pp. 262-264. C. TOSCO, La Tour d’Amont e le fortificazioni medievali nell’Alta Valle di Susa, in Castelli nelle Alpi, Atti del Convegno Internazionale (Bardonecchia 11-12 marzo 2000), Bardonecchia, 2000, pp. 16-22. C. TOSCO, Architetture del Medioevo in Piemonte, Torino, 2003. S. UGGÉ, Mombasiglio. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 28 (2013), pp. 227-228. C. VENTURINO, Da capoluogo di « Iudiciaria » a castello signorile: il « Castrum Plumbia » tra storia e archeologia, in Bollettino storico-bibliografico subalpino 86 (1988), pp. 405-468. M. VENTURINO GAMBARI, A. CATTANEO CASSANO, Montecastello, loc. Castello. Scavi nell’area degli insediamenti protostorici, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 13 (1995), pp. 304-305. M. VENTURINO GAMBARI, A. PEROTTO, C. SERAFINO, A. CROSETTO, Montechiaro d’Acqui. Castello, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 12 (1994), pp. 268-270. M. VENTURINO GAMBARI, E. MICHELETTO, P.G. EMBRIACO, R. PROSPERI, Costigliole Saluzzo, loc. Castello Rosso. Insediamento protostorico e medievale, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 14 (1996), pp. 240-242. M. VENTURINO GAMBARI, A. ARCÀ, A. FOSSATI, E. MARCHI, Barge, Paesana, Envie, Revello, Rifreddo, Sanfront, loc. Monte Bracco e Paesana, loc. Bric Lombatera. Insediamenti pre-protostorici e manifestazioni di arte rupestre, in Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte 16 (1999), pp. 214-217. bianca E. MICHELETTO TAV. I Fig. 1 - Carta del Piemonte con la localizzazione dei siti oggetto di indagine archeologica (elab. S. Salines). TAV. II E. MICHELETTO Fig. 2 - Grafico con le percentuali degli interventi archeologici divisi per provincia. E. MICHELETTO Fig. 3 - Grafico con le distribuzioni cronologiche dei rinvenimenti nei siti indagati. TAV. III