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Riviste di storia in Italia

2021, Riviste di storia in Italia: profili, problemi, prospettive

Forum RIVISTE DI STORIA IN ITALIA: PROFILI, PROBLEMI, PROSPETTIVE. A DIALOGO CON «ARCHIVIO STORICO ITALIANO»; «CONTEMPORANEA»; «DICIOTTESIMO SECOLO»; «GENESIS»; «ITALIA CONTEMPORANEA»; «MEMORIA E RICERCA»; «MERIDIANA. RIVISTA DI STORIA E SCIENZE SOCIALI»; «NUOVA RIVISTA STORICA»; «PASSATO E PRESENTE»; «RIVISTA STORICA ITALIANA»; «SOCIETÀ E STORIA»; «STUDI STORICI»1 a cura di Francesco Catastini, Maria Pia Paoli, Carlo Spagnolo, Andrea Zagli

ANNO LI-NUMERO 3 SETTEMBRE-DICEMBRE 2021 RICERCHE STORICHE Via A. Gherardesca 56121 Ospedaletto-Pisa www. pacinieditore. it info@pacinieditore. it ISSN 0392-162X ISBN 979-12-5486-027-4 In copertina 10 lustri di Francesco Catastini RICERCHE STORICHE Rivista Quadrimestrale Anno LI – numero 3 Settembre-Dicembre 2021 sommario Francesco Mineccia Introduzione. Cinquant’anni di Ricerche Storiche Luigi Tomassini pag. Franco Franceschi «Ricerche Storiche» e il medioevo » 23 Marcello Verga Cinquant’anni di studi di storia moderna nella rivista «Ricerche Storiche» e qualche considerazione generale sulle riviste di storia » 33 Paolo Favilli La contemporaneistica in una rivista nata “calabrone” » 43 Serge Noiret «Ricerche Storiche» e gli albori della Public History in Italia » 63 Vittorio Tigrino Mezzo secolo di «Quaderni Storici»: una storia redazionale a confronto » 113 Francesco Catastini ARS, gli Amici di Ricerche Storiche Maria Pia Paoli » 133 Forum » 137 5 Riviste di storia in Italia: profili, problemi, prospettive. A dialogo con «Archivio Storico Italiano» (Giuliano Pinto); «Contemporanea» (Silvia Salvatici); «Diciottesimo Secolo» (Rolando Minuti); «Genesis» (Ida Fazio); «Italia contemporanea» (Nicola Labanca); «Memoria e Ricerca» (Fulvio Conti e Maurizio Ridolfi); «Meridiana. Rivista di Storia e Scienze Sociali» (Gabriella Corona e Rocco Sciarrone); «Nuova Rivista Storica» (Eugenio Di Rienzo); «Passato e Presente» (Roberto Bianchi, Francesca Tacchi e Valeria Galimi); «Rivista Storica Italiana» (Massimo Firpo); «Società e Storia» Livio Antonielli; «Studi Storici» (Leonardo Rapone). a cura di Francesco Catastini - Maria Pia Paoli - Carlo Spagnolo - Andrea Zagli Gli autori » 191 Forum RIVISTE DI STORIA IN ITALIA: PROFILI, PROBLEMI, PROSPETTIVE. A DIALOGO CON «ARCHIVIO STORICO ITALIANO»; «CONTEMPORANEA»; «DICIOTTESIMO SECOLO»; «GENESIS»; «ITALIA CONTEMPORANEA»; «MEMORIA E RICERCA»; «MERIDIANA. RIVISTA DI STORIA E SCIENZE SOCIALI»; «NUOVA RIVISTA STORICA»; «PASSATO E PRESENTE»; «RIVISTA STORICA ITALIANA»; «SOCIETÀ E STORIA»; «STUDI STORICI»1 a cura di Francesco Catastini, Maria Pia Paoli, Carlo Spagnolo, Andrea Zagli Giunta al 50° anniversario dalla fondazione, «Ricerche Storiche» ha ritenuto di aggiungere alla rilettura della attività scientifica della rivista in questo mezzo secolo, svolta negli articoli precedenti, anche un confronto con altre riviste circa i problemi e le prospettive che si pongono relativamente ad alcune questioni attuali di carattere scientifico e organizzativo. Questo fondamentalmente per due ragioni. La prima è che le riviste di storia, per quanto assolutamente autonome, e con profili anche molto diversi tra loro, agiscono comunque entro uno spazio comune, riconosciuto a livello scientifico, in relazione alla comunità degli studiosi e ai processi di validazione della ricerca, e quindi interagiscono, almeno indirettamente, fra loro. La seconda è che i forti mutamenti intervenuti negli ultimi anni a livello di tecnologie e di mercato editoriale, portano alla necessità di adeguamenti organizzativi che non sono del tutto neutri sul piano culturale; anche in questo caso si tratta di problemi che in varia misura interessano tutte le riviste, e può essere utile confrontare i rispettivi orientamenti e adattamenti a questi nuovi contesti. Trattandosi di un cinquantenario, abbiamo individuato gli interlocutori del Forum cercando di coinvolgere in primo luogo le riviste che avessero una “età” maggiore di «Ricerche Storiche» o comunque tale da poter aver vissuto i passaggi e i cambiamenti sopra ricordati, negli ultimi decenni. In relazione poi alla prima delle due considerazioni svolte sopra, circa i processi di validazione della ricerca, per quanto sia chiaro che si tratta di una funzione strutturale La redazione delle domande e i rapporti con gli autori sono stati seguiti da Maria Pia Paoli, Carlo Spagnolo, Andrea Zagli nonché da Francesco Catastini, a cui è stata affidata la cura complessiva del Forum. Vogliamo ricordare che una analoga iniziativa, rivolta solo alle riviste di storia contemporanea, fu pubblicata fra il 2015 e il 2016 su «Storia e Futuro», a cura di Andrea Ragusa, già membro della Direzione di «Ricerche Storiche», e troppo prematuramente scomparso, a cui va il nostro ricordo affettuoso oltre che la gratitudine per averci indicato con quella sua iniziativa una via che abbiamo qui provato a ripercorrere. 1 Ricerche Storiche anno LI, numero 3, settembre-dicembre 2021 Riviste di storia in Italia: profili, problemi, prospettive 149 politologica o sociologica o peggio a una frantumazione del sapere storico nella nebulosa di categorie o sottocategorie storiografiche, effimere e poco significanti, dove potrebbe venir meno la finalità di ricostruire l’analisi del passato nelle sue grandi articolazioni. PASSATO E PRESENTE Il progetto culturale di «Passato e presente» prese corpo tra gli anni ’70 e i primi ’80. Il gruppo fondatore si era agglomerato dopo esperienze di studio e di lavoro comuni. Si intrecciavano percorsi di studio, ricerca e partecipazione alla vita pubblica anche un po’ diversi, accomunati dalla «volontà esplicita di rispecchiare il dibattito storiografico, di discutere gli orientamenti della storiografia e, se possibile, di influenzarli», come si legge nell’Editoriale di presentazione («Passato e presente», 1, 1982, p. 3). Erano persone di età compresa fra i 30 e i 40 anni, orientate «per lo più verso il marxismo», influenzate «dalla lezione di Gramsci» e «del tutto» contrarie sia alle pratiche delle riviste «militanti» («senza mediazioni, per il mancato confronto con la storiografia internazionale», avrebbe precisato l’allora direttore Gabriele Turi in Passato e presente trent’anni dopo, ivi, 94, 2015, pp. 89-104), sia alla «diplomatizzazione accademica dei dibattiti storiografici». Lo sguardo della nuova rivista spaziava su tutta l’età contemporanea, dalla «duplice rivoluzione» al tempo presente, con un evidente richiamo a Eric Hobsbawm (difatti membro del Comitato di consulenza scientifica), come avrebbe ricordato sempre nel 2015 Turi in un confronto tra riviste di storia promosso dalla rivista «Storia e futuro». Il dialogo con le sollecitazioni della storiografia sull’età moderna era evidente, come l’attenzione per i «grandi processi economici, sociali, e politici di lungo periodo». Era un approccio nuovo, vivace, che implicava un’attenzione costante per la storiografia nazionale e internazionale e per i modi e i luoghi di circolazione della cultura storica. Nel panorama delle riviste accademiche di quegli anni, «Passato e presente» si distingueva anche per l’articolazione in rubriche che davano rilievo a tematiche diverse, rivolgendosi pure a un pubblico non accademico. Nata come semestrale e divenuto quadrimestrale nel 1985, la rivista era – ed è ancora – concepita come uno strumento prodotto e diretto da universitari ma aperto al dialogo col mondo della scuola, delle biblioteche, degli archivi, della politica, dei semplici appassionati. Non a caso, il primo numero si apriva con la rubrica Discussioni, dedicata al volume sugli anni del consenso del Mussolini di Renzo De Felice, affiancata da Storici contemporanei, Mostre (su quella milanese dedicata agli anni ’30), Mass media, Collane, Istituzioni, Riviste (si iniziò da «Le Mouvement social»), Storici e scuola, Fonti (il primo articolo fu sulla storia della radio) e Schede (raccolte di recensioni su opere recenti intorno a un tema, a cominciare da Rivoluzione francese, Unione sovietica, Questione meridionale). Tra tutte, la rubrica Saggi era forse la più tradizionale, ma fortemente voluta anche per ospitare i contributi dei ricercatori più giovani. In quarant’anni di esperienza, e alcune cesure – in primis quella del 1992, quando una divergenza interna alla direzione portò all’interruzione delle uscite per un anno e a un accordo con un’altra casa editrice (Giunti, dopo La Nuova Italia fino al 1990 e Ponte alle Grazie fino al 1992; dal 2001 siamo passati a FrancoAngeli) -, la rivista ha sempre avuto un fisiologico ricambio generazionale, adeguandosi alle trasformazioni del sistema universitario e all’affermarsi di nuovi criteri di valutazione della ricerca dei singoli e delle collettività. I suoi caratteri costitutivi non si sono però sostanzialmente modificati. I temi affrontati si sono moltiplicati, è aumentato il numero delle rubriche, alcune sono scom-