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Proveniente da Varlungo-Firenze (e non da Antella come si è pensato inizialmente) fu venduta nel 1893 dalla famiglia Peruzzi al Museo Archeologico di Firenze. Il segnacolo funebre, in pietra arenaria, è alto cm 165, largo cm 55-50 ed ha uno spessore di cm 10-15. La stele ha forma trapezoidale rastremata verso l'alto, è coronata da una palmetta a sette foglie e presenta decorazione su due riquadri. Nel riquadro superiore una tipica scena di simposio con due figure maschili semisdraiate su una kline ed un coppiere, coperto nella parte inferiore da un tavolo a tre gambe con due situle sopra. Sul registro inferiore una scena di gioco con due giovani seduti su sgabelli uno di fronte all'altro. In mezzo un tavolo a tre gambe con un cuscino e una tavoletta. Il personaggio di destra con la mano avanzata sembra prendere o lanciare qualcosa, forse i dadi. Si tratta di una scena unica nell'ambito del corpus delle stele fiesolane Entrambe le scene comunque attestano l'appartenenza del defunto ad un ceto abbiente ed elevato. La stele è databile tra la fine del VI secolo e l'inizio del V secolo a.C. Il monumento funebre è conservato a Firenze in Villa Corsini a Castello.
Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo, https://www.ereticopedia.org/agostino-peruzzi, 2023
Agostino Peruzzi (Ancona, 16 luglio 1764 – Ferrara, 2 luglio 1850) è stato un sacerdote, poeta e storiografo, autore del primo trattato sul magnetismo animale in lingua italiana scritto da un ecclesiastico.
In: "Scapigliatura e Fin de Siècle. Libretti d’opera italiana dall’unità al primo novecento. Scritti per Mario Morini", a cura di Johannes Streicher, Sonia Teramo e Roberta Travaglini, Roma, Ismez, 2006, pp. 245-255 Antonio Ghislanzoni conta indubbiamente tra i rappresentanti di rilievo dei librettisti italiani dell‘ottocento. Attraverso documenti dell‘epoca, questo contributo intende gettare luce sulla sua collaborazione con Errico Petrella (1813-1877), un contemporaneo di Giuseppe Verdi e, dopo questi, probabilmente l‘operista più in voga del periodo compreso tra il 1850 e il 1870. Seppure Ghislanzoni avesse elaborato gii precedentemente alcuni libretti, egli divenne noto al grande pubblico in realtà solo con i lavori per Petrella, allepoca assai popolare, e in particolare ovviamente con il libretto tratto da "I promessi sposi". Grazie alla collaborazione con Verdi, che risale al medesimo periodo, la sua notorietà crebbe ulteriormente.
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, XCIX, 2020, pp. 770-773
Profilo biografico di Vitellozzo Vitelli (Città di Castello, dopo il 1461 - Senigallia, 1502), condottiero al servizio di Carlo VIII, della Repubblica fiorentina e in seguito di Cesare Borgia, da cui fu fatto uccidere.
in C. Cremonini, F. Fergonzi (curated by), "Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti. Collezionismi a Ca' d'Oro", exh. cat., 30 May-24 Nov 2013, Ca' d'Oro, Venice, 2013
Se avessi la forza di Sansone incollerei Piazza di Spagna, con certe sue tinte autunnali, morbide e tenere, sui piazzali rossi al tramonto del Gianicolo» (Rotella 1960, p. 55). Nel 1960 Mimmo Rotella ricorreva a queste parole per descrivere l'operazione del décollage, che lo vedeva impegnato ormai dal 1953: archiviate le fin troppo annose questioni dell'astrazione contro la figurazione, e dell'intimismo informale da superare, l'artista, dando voce alla villiana esortazione «faremo quadri con tutto, con tutta la materia del mondo» (Villa 1960), aveva adottato la tecnica dello strappo dei manifesti urbani per portare, di peso, la materia mondana, prelevata dai muri di Roma, all'interno dei suoi quadri.
Presentazione Catalogo della mostra "Estetica della Fame" di Federico Cavallini
CR, 1961
L'articolo si propone di dare risalto ad un particolare della storia delle famiglie di Siena che emerge dallo studio dei documenti per lo più conservati nell'Archivio di Stato (ASSi), ma che non è mai stato finora messo a fuoco, dando quasi sempre per scontato il nesso della storia delle famiglie Piccolomini e Rustichini (cfr Tizio e Pecci nel prosieguo), e più in particolare, degli eventi che hanno visto intrecciarsi o disgiungersi i loro cognomi che, come si proverà a dimostrare, riteniamo appartenenti allo stesso ceppo parentale. Si tenterà, cioè, di ricostruire come la famiglia Rustichini esca verso la fine del 1100 dall'alveo dei Piccolomini (Tizio-Historiae senense; Pecci-Lettera da Lucensio Contrapposto) e come, nel corso dei secoli della storia senese, essa abbia avuto poi vita propria, sfumando sempre più il legame con i Piccolomini, sebbene un sottile nesso tra i due cognomi continua ad essere testimoniato in attestazioni che ne punteggiano la strada fino all'epoca moderna. Il fatto è particolarmente interessante in quanto la storia della famiglia Rustichini è profondamente intrecciata con le vicende della città stato di Siena.
“L’Ultima Crociata”, a. LXXI, n. 5, Luglio-Settembre 2021, 2021
, è certamente da annoverare tra i crimini più efferati commessi dalle truppe germaniche in Italia tra il 1943 e il 1945. Di questo drammatico episodio si è tornato a parlare in questi ultimi tempi in molti Consigli comunali, perché legato ad una proposta che, partendo da valori condivisibili, vorrebbe imporre limiti alla libertà di pensiero ed espressione altrui, violando, tra l'altro, l'articolo 21 della Costituzione, quella che si vorrebbe difendere contro gli "assalti" del nuovo fascismo (?). É il progetto della cosiddetta "anagrafe antifascista", quella della "gendarmeria del pensiero unico" che vuole-speculando sul sangue di tanti innocenti-chiudere la bocca a chi la pensa diversamente, elevandosi nella crociata contro… la vendita degli accendini, dei calendari e dei portachiavi "fascisti"… Che la strage di Sant'Anna non c'entri nulla con siffatte crociate liberticide e neopartigiane è ovvio. Ma ben poche voci si sono levate contro un modo di procedere che nasconde malamente il vizio genetico proprio della sinistra italiana: la vocazione al totalitarismo, alla supponenza e all'annientamento dell'avversario e della realtà storica. In tutta Italia, un solo Consigliere comunale ha avuto il coraggio di fare obiezioni contro tale "bando antifascista", la Prof.ssa Maria Teresa Merli che, ad Imola, ha zittito la maggioranza, ponendola in ridicolo davanti l'intera cittadinanza e-dopo la scomposta reazione del Sindaco e delle associazioni neopartigiane-davanti all'intera Nazione. La combattiva e coraggiosa Merli, per nulla impaurita dallo sbarramento di odio antifascista montato ad arte dai "gendarmi della memoria", è entrata nel merito della strage di Sant'Anna, di cui tutti parlavano contorcendosi nel dolore per siffatto crimine, ma di cui nessuno sapeva in realtà nulla. È bastato qualche richiamo all'inchiesta di Giorgio Pisanò per scatenare un terremoto che, lungi da sfiorare il Consigliere comunale, ha finito per seppellire tanti "gendarmi della memoria". Ma cosa sappiamo di questo crimine contro l'umanità? Secondo la vulgata-che ha all'attivo 70 anni di studi, centinaia di milioni investiti nella "ricerca" e nella propaganda e svariati processi ai protagonisti veri e presunti della strage-il 12 Agosto 1944, un Battaglione della 16 a Divisione SS "Reichsführer", in azione di rastrellamento a Sant'Anna di Stazzema, provocò il massacro-deliberato e senza motivo-di 560 civili, in gran parte donne, vecchi e bambini, i cui corpi vennero distrutti con i lanciafiamme, aggiungendo orrore ad orrore e "gemellando", di slancio, Stazzema con Auschwitz… Ed è questo quello che, ancor oggi, viene detto alle centinaia e centinaia di visitatori-in gran parte scolaresche-che raggiungono il paese.
2022
L'articolo traccia un breve profilo di Dante Della Terza, interprete della cultura italiana in America e della cultura americana in Italia, soffermandosi in particolare sull'importanza della traduzione in italiano degli Studi su Dante di Erich Auerbach.
Jahrbuch des Römisch-Germanischen Zentralmuseums 61, 2014
ARCHAEOLOGY OF ARCHAEOLOGY: EXCAVATING IN THE: DUMPS OF HEINRICH SCHLIEMANN AT TROY, 2024
Journal of Marine Science and Engineering, 2024
Revista de Historia Naval nº 164, 2024
The Epistemology of Fake News, Eds. Sven Bernecker, Amy Floweree & Thomas Grundmann. Forthcoming, OUP
Atlantis Press, 2018
isara solutions, 2023
Multi-Science Journal, 2018
Analytical Sciences: X-ray Structure Analysis Online, 2006
Expert Systems with Applications, 2006
Revista da Associação Médica Brasileira, 2007
Pediatric Research, 1999
Magyar tudomány, 2023
Annalen der Physik