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Stele Peruzzi o Stele dell'Antella

Proveniente da Varlungo-Firenze (e non da Antella come si è pensato inizialmente) fu venduta nel 1893 dalla famiglia Peruzzi al Museo Archeologico di Firenze. Il segnacolo funebre, in pietra arenaria, è alto cm 165, largo cm 55-50 ed ha uno spessore di cm 10-15. La stele ha forma trapezoidale rastremata verso l'alto, è coronata da una palmetta a sette foglie e presenta decorazione su due riquadri. Nel riquadro superiore una tipica scena di simposio con due figure maschili semisdraiate su una kline ed un coppiere, coperto nella parte inferiore da un tavolo a tre gambe con due situle sopra. Sul registro inferiore una scena di gioco con due giovani seduti su sgabelli uno di fronte all'altro. In mezzo un tavolo a tre gambe con un cuscino e una tavoletta. Il personaggio di destra con la mano avanzata sembra prendere o lanciare qualcosa, forse i dadi. Si tratta di una scena unica nell'ambito del corpus delle stele fiesolane Entrambe le scene comunque attestano l'appartenenza del defunto ad un ceto abbiente ed elevato. La stele è databile tra la fine del VI secolo e l'inizio del V secolo a.C. Il monumento funebre è conservato a Firenze in Villa Corsini a Castello.

Stele Peruzzi o Stele dell’Antella Proveniente da Varlungo – Firenze (e non da Antella come si è pensato inizialmente) fu venduta nel 1893 dalla famiglia Peruzzi al Museo Archeologico di Firenze. Il segnacolo funebre, in pietra arenaria, è alto cm 165, largo cm 55-50 ed ha uno spessore di cm 10 – 15. La stele ha forma trapezoidale rastremata verso l’alto, è coronata da una palmetta a sette foglie e presenta decorazione su due riquadri. Nel riquadro superiore una tipica scena di simposio con due figure maschili semisdraiate su una kline ed un coppiere, coperto nella parte inferiore da un tavolo a tre gambe con due situle sopra. Sul registro inferiore una scena di gioco con due giovani seduti su sgabelli uno di fronte all’altro. In mezzo un tavolo a tre gambe con un cuscino e una tavoletta. Il personaggio di destra con la mano avanzata sembra prendere o lanciare qualcosa, forse i dadi. Si tratta di una scena unica nell’ambito del corpus delle stele fiesolane Entrambe le scene comunque attestano l’appartenenza del defunto ad un ceto abbiente ed elevato. La stele è databile tra la fine del VI secolo e l’inizio del V secolo a.C. Il monumento funebre è conservato a Firenze in Villa Corsini a Castello. Michele Zazzi 18 ottobre 2022