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Pubblichiamo, ringraziando editore e autore, la prefazione di Michele Colucci al libro Una vita migrante. Leonardo Zanier, sindacalista e poeta di Paolo Barcella e Valerio Furneri, uscito per Carocci.
La Barba, M., D. Zenier (2022). Intervista a Leonardo Zanier, fondatore dei cineclub delle Colonie Libere Italiane, in La Barba, M., M. Lento (Eds.) I pubblici cinematografici dell'emigrazione italiana nel mondo, Schermi, V. 6, N. 12, II semestre, pp. 23 – 30.
2020
Sannazaro devoted himself to vernacular poetry beyond his return from exile: this is attested by some testimonies contemporary to the poet, but also by some poems of the Sonetti et canzoni composed, or rewritten, in the first and second decade of the sixteenth century. The posthumous princeps of the Sonetti et canzoni testifies in fact a work dating back to the late '20s and, moreover, offers a songbook that, although not completely finished, nevertheless exhibits a cryptic but eloquent dialogue with the horizon marked by the Bembian prescriptions (and proscriptions). This is a refined communicative strategy, exhibited on several levels: from the graphic-phonetic and lexical ones to the syntactic and structural ones. Sannazaro, for this intent, inserts significant and calibrated dating within the Sonetti et canzoni, aiming to place the liber at a date prior to the beginning of the new century, with the related claim, therefore, of his early competence in Petrarch's code. But...
Inchiesta sulla poesia. Il progetto e il libro di Lorenzo Spurio Con un'intervista all'autore, 2021
AGGIORNATO IL 9 LUGLIO 2021 DA FLAVIA NOVELLI Un viaggio al centro della poesia. A guidarci è il poeta, scrittore e critico letterario Lorenzo Spurio con il suo ultimo libro Inchiesta sulla poesia, che raccoglie saggi e approfondimenti dedicati alla poesia e alle sue varie sfaccettature, a completamento di un'iniziativa da lui promossa nel dicembre 2019 quando decise-come richiama il titolo-di lanciare un'inchiesta sulla poesia. Una serie di domande, rivolte potenzialmente a tutti ma dirette prioritariamente ai poeti, per raccogliere opinioni e considerazioni su una serie di aspetti significativi della poesia odierna e non solo. L'adesione è stata importante: circa duecento poeti hanno risposto alle ventisei domande del questionario, esprimendo le proprie opinioni su una corposa serie di temi, riguardanti il significato, la funzione e il destinatario della poesia, il ruolo dei critici e dei premi letterari, le nuovi voci del panorama poetico contemporaneo, le contaminazioni artistiche, e molto altro.
Nell'Europa del Secondo dopoguerra le politiche migratorie dei paesi di immigrazione si suddividevano in due tipologie principali. Da una parte si trovavano gli Stati che, come la Francia, puntavano ad una rapida assimilazione dei cittadini immigrati. Dall'altra i paesi, come la Svizzera e la Germania, che consideravano gli immigrati Gastarbeiter, ossia lavoratori ospiti provvisoriamente, la cui presenza doveva essere intesa come modulabile in base alle esigenze economiche del periodo 1 .
Una storia in tempo reale. La Rivoluzione francese raccontata dai suoi protagonisti (17891796)" di Daniele Di Bartolomeo Letture.org https://www.letture.org/unastoriaintemporealelarivoluzionefranceseraccontatadaisuoiprotagonisti17891796danieledibartolomeo/ 1/5
PhD thesis, 2011
Il presente lavoro si propone di indagare l'opera letteraria di Andrea Zanzotto dal punto di vista della traduzione. Si esamina dunque da un lato l'attività di trascrizione in lingua italiana che il poeta ha esercitato sui propri versi quando composti originariamente in dialetto – idioma impiegato in diverse sue raccolte poetiche, anche se in misura minore rispetto alla lingua ufficiale – o, nel caso degli pseudo-haiku, in inglese. L'analisi si concentra successivamente sul lavoro di traduzione da altri autori, sia in prosa sia in poesia, in prevalenza di area francese, svolto da Zanzotto in vista di edizioni commissionate o in qualità di esercizio privato poi oggetto di pubblicazione. Sono delineate così le questioni linguistiche e stilistiche di volta in volta affrontate dal traduttore, tenendo conto, parallelamente, della sua produzione originale in versi e in prosa nonché delle sue riflessioni di saggista critico. This work aims to investigate Andrea Zanzotto's literary production from the point of view of translation. First of all, his activity of transcription in Italian of his own poems is examined, since he sometimes composes in dialect instead of the official language – which is his main means of expression – or, in the case of pseudo-haikus, in English. The analysis then focuses on translations into Italian from works by other authors, written both in prose and poetry, mainly in French. Zanzotto realized them either on commission for publishing or as a private exercise, then occasionally printed. This dissertation describes the linguistic and stylistic issues the translator dealt with in each different case, also taking into account his parallel original production in verse and prose, and his reflections as a critical essayist.
Forse la parola lo “tradiva” veramente, quando nel 1940 Ferenc Molnár approdò a New York per sfuggire alla persecuzione nazionalsocialista. “Nel bel mezzo di una frase ho dovuto cambiare la mia visione del mondo” riferì infatti a colloquio con Friedrich Torberg (Torberg, 1975). Esprimersi in una nuova lingua, l’inglese, poteva anche comportare l’andare incontro ai rischi dell’ineffabilità comunicativa. Ebreo ungherese, Molnár godeva di fama – nonché ricchezza – in patria, in Italia e nei territori germanofoni già prima di emigrare negli Stati Uniti e senz’altro prima che il suo noto romanzo, "I ragazzi della via Pál", divenisse un successo cinematografico. E ancor prima che nel 1945 Richard Rodgers e Oscar Hammerstein riadattassero nel musical "Carousel", la sua più celebre commedia: Liliom (1909). Accostato a Pirandello (Klotz, 2007) per il respiro metateatrale, nonché per la presenza di sperimentalismi – com’è evidente ne "Il cigno" (1920), la vasta opera di Molnàr si estende dal teatro di intrattenimento al romanzo satirico. In questo autore inondato da riconoscimenti, che addirittura rifiutò di prestare Liliom alla musica di un entusiasta Giacomo Puccini, è costatabile, tuttavia, un’angoscia esistenziale attribuibile alla contingenza storica e alla sua personale condizione di esule. “Devo essere sicuro di poter scappare immediatamente se è necessario. Il che implica che devo restare in una città di porto” aveva confessato infatti a Torberg. L’intervento si ripropone di introdurre la figura e l’opera di Ferenc Molnàr, non tanto sotto la prospettiva di un drammaturgo di successo, quanto piuttosto, sotto l’ottica di un intellettuale che affrontò diverse crisi, molte legate anche alla vita privata. Ci si soffermerà sull’esperienza della Prima Guerra Mondiale e, successivamente, sulla cesura costituita dall’inizio della fase americana. Naturalmente, verrà posto anche l’accento sulla sua personale condizione di emigrante, della quale non manca di dar conto lui stesso nell’autobiografia intitolata – non a caso – Companion in Exile (Compagna nell’esilio).
As religiões e o choque civilizacional, 1999
Heritage: Journal of Multidisciplinary Studies in Archaeology, 2020
Revista de Historia Militar, 2022
Acta Materialia, 2021
Dialogia
Revista signos, 2024
// Археологические вести. Вып. 31, 2021. С. 208–218., 2021
Canadian Journal of Earth Sciences
In an anthology, Philosophy of the South, edited by Shannon Sullivan
Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG eBooks, 2020
Southwestern Entomologist, 2016
SPIE Proceedings, 2016
Transplantation, 2018
Anaesthesia, 2016
Remote Sensing, 2020
La presencia de extranjeros en Michoacán, Siglos XIX y XX., 2021
w/k - Between Science and Art, 2024
Journal of the Brazilian Society of Mechanical Sciences and Engineering, 2017