Roma è la città dove tutti gli architetti del mondo
almeno una volta vogliono andare.
Studiare architettura a Roma è una fortuna e una
sfida al tempo stesso, perché questo luogo è carico
di storia, di vissuto, di insegnamenti, ma è anche
estremamente bisognoso di riproporsi e reinventarsi.
In questa condizione oscillante si colloca quel lavoro
paziente del progetto in tensione tra invenzione e
sapere scientifico, sensibilità storica e precisione
tecnica.
Questo annuario vuole rendere conto della
produzione didattica dei laboratori e delle tesi
del Corso di Laurea Quinquennale della Facoltà di
Architettura della Sapienza, restituendo attraverso
uno sguardo trasversale i diversi approcci tematici e
metodologici condotti nel biennio 2015-2017.
ISBN 9788896434512
2015 | 2017 ANNUARIO
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A CICLO UNICO
Sapienza Università di Roma
2015 | 2017 ANNUARIO
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A CICLO UNICO
Stampato
Tipografia Ceccarelli-Controstampa srl
Via Luigi Galvani
Acquapendente Viterbo
Marzo 2018
Sapienza Università di Roma
a cura di Alessandra Capuano e Andrea Valeriani
ISBN 9788896434512
Progetto Grafico
PhotoMediaLab | Dipartimento PDTA -Sapienza Università di Roma
Questa pubblicazione è stata realizzata con fondi attribuiti all’Area Didattica 1 ed è rivolta agli studenti.
Le fotografie presenti nel volume sono di: Rossana Battistacci, Alessandra Capuano, Orazio Carpenzano,
Andrea Iacomoni, Alessandro Lanzetta, Spartaco Paris, Antonino Saggio, Nicoletta Trasi
INDICE
LABORATORI DEL SECONDO ANNO
PRESENTAZIONI
12
13
Anna Maria Giovenale
Orazio Carpenzano
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II
63
INTRODUZIONE
15
LA SCUOLA COmE CIVIC CENTER
Maurizio Petrangeli
ESPERIENZE DIDATTICHE
Alessandra Capuano
LA CASA DEGLI STUDENTI
Pisana Posocco
L’INSEGNAMENTO NEI CORSI E NEI LABORATORI
21
IL CORSO DI LAUREA
Rosalba Belibani
23
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
Domizia Mandolesi
25
RAPPRESENTAZIONE
Graziano Mario Valenti
26
RESTAURO
Maurizio Caperna
27
STORIA DELL’ARCHITETTURA
Guglielmo Villa
28
STRUTTURE
Fabrizio Mollaioli
30
TECNOLOGIA DELL’ ARCHITETTURA
Eugenio Arbizzani
31
URBANISTICA
Carmen Mariano
32
STRUTTURA DEL CORSO DI LAUREA
34
LE CONFERENZE DI VALLE GIULIA
LABORATORI DEL PRIMO ANNO
37
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I
LA CASA UNIFAmILIARE
Rossana Battistacci
CASA CONTEmPORANEA
Andrea Bruschi
TRE CASE, TRE LUOGHI
Anna Giovannelli
UN’EDUCAZIONE RAZIONALE
Dina Nencini
UNITà D’ABITAZIONE ORIZZONTALE
Fabrizio Toppetti
HOUSING SImPLEx E DUPLEx
Nicoletta Trasi
4/
CASA DI qUARTIERE PER LA PERIFERIA
Alessandra Criconia
CASA E SCUOLA PER RIFUGIATI
Luca Reale
LA BIBLIOTECA DI qUARTIERE
Donatella Scatena
LABORATORI DEL TERZO ANNO
85
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III
CASA PER STUDENTI
Alessandra De Cesaris
ABITARE LA CITTà
Filippo Lambertucci
HOUSING E RIqUALIFICAZIONE URBANA
Domizia Mandolesi
ARCHITETTURA E SPAZIO PUBBLICO
Renato Partenope
CENTRO CULTURALE INTERRELIGIOSO
Guendalina Salimei
DUE PORTE RESIDENZIALI
Massimo Zammerini
110 PROGETTAZIONE TECNOLOGICA DELL’ARCHITETTURA
INVENZIONI A TRE VOCI
Alessandra Battisti
Ri-AbitARe LA PeRiFeRiA
Paolo Civiero
RiquALiFicAzione tecnoLoGico-AMbientALe
Spartaco Paris
RIGENERAZIONE TECNOLOGICA E AmBIENTALE
Fabrizio Tucci
LABORATORI DEL QUARTO ANNO
127 PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV
RIGENERARE LA PERIFERIA
Rosalba Belibani
/5
PROGETTAZIONE PER IL mEDITERRANEO
Roberto A. Cherubini
LA CITTà DELLA mODA E DEL DESIGN
Laura Valeria Ferretti
TEVERE CAVO
Antonino Saggio
RIGENERAZIONE URBANA E SOSTENIBILITà
Nilda Valentin
148 PROGETTAZIONE STRUTTURALE
PERCHE’ GLI EDIFICI STANNO IN PIEDI
Paolo Franchin
152 PROGETTAZIONE URBANISTICA
ASSETTO DEL TEVERE NORD
Giovanna Bianchi
UN PROGETTO URBANO
Andrea Iacomoni
UN PROGETTO URBANO PER ROmA
Carmen Mariano
RIGENERAZIONE URBANA A ROmA
Laura Ricci
PIANO PER UN TERRITORIO SOSTENIBILE
Sergio Zevi
172 RESTAURO
IL LUOGO, LO SPAZIO E I PERCORSI
Maurizio Caperna
TESTO, CONTESTO E SPAZI DI RELAZIONE
Marina Docci
ARCHITETTURE DEL RESTAURO
Donatella Fiorani
IL LABORATORIO DI RESTAURO
Maria Grazia Turco
LABORATORI DI SINTESI FINALE
189 PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
INSEDIAmENTO DI NUOVO ImPIANTO
Lucio Valerio Barbera
CINqUE TEmI PER IL mARE DI ROmA
Orazio Carpenzano
Re-cYcLe. iL nuoVo coMe MetAMoRFoSi
Piero Ostilio Rossi
6/
202 PROGETTAZIONE URBANA E PAESAGGIO
CENTRALITà E SPAZI APERTI PER NUOVI STILI DI VITA
Alessandra Capuano
206 PROGETTAZIONE DEGLI INTERNI E ALLESTImENTI
RiPenSARe LA FAcoLtÀ...DALL’inteRno
Andrea Grimaldi
210 PROGETTAZIONE AmBIENTALE
RIGENERARE E DENSIFICARE
Eliana Cangelli
214 PROGETTAZIONE E RIABILITAZIONE STRUTTURALE
EDIFICIO ALTO E INNOVAZIONE
Fabrizio Mollaioli, Renato Partenope
218 PROGETTAZIONE TECNOLOGICA
TECNOLOGIE SOSTENIBILI
Tiziana Ferrante
TESI DI LAUREA
222 PAESI ExTRAEUROPEI
neW YoRK citY AquARiuM
Tesi | Matteo D’Alessio - Relatore | Luca Reale
NODO DI SCAmBIO E SPAZIO PUBBLICO
Tesi | Marco Dimonte - Relatore | Alessandra De Cesaris
A neW HeALtH coMMunitY centeR
Tesi |Alba Kerciku - Relatore | Francesca Giofrè
GAAY nAGAR: coW DiStRict
Tesi | Laura Marcheggiano - Relatore | Alessandra Battisti
PROGETTAZIONE DI UN EDIFICIO ALTO
Tesi | Pietro Marchionne - Relatore | Fabrizio Mollaioli
CENTRO DI PRODUZIONE DEL CACAO
Tesi | Giulia Perri - Relatore | Alessandra Capuano
236 EUROPA
RIqUALIFICAZIONE DEL LITORALE
Laboratorio di Laurea - Relatore | Roberto A. Cherubini
PROGETTO URBANO DELL’AREA mILITARE
Tesi | Stella Carluccio - Relatore | Carmen Mariano
RIqUALIFICAZIONE DEI FRIGOS DE PARIS
Tesi | Beatrice Congiu - Relatore | Nicoletta Trasi
RIqUALIFICAZIONE URBANA A CRETA
Tesi | Fabio Galluzzi - Relatore | Maurizio Petrangeli
/7
245 ITALIA
287 ROmA
STUDIO STORICO E RESTAURO DI UNA CHIESA
Tesi | Martina Cicchino - Relatore | Maurizio Caperna
RIqUALIFICAZIONE PERIFERIA SUD DI ROmA
Tesi | Francesca Accica , Francesca Costantino - Relatore | Laura Ricci
CITTà DELLE SCIENZE NATURALI
Tesi | Maria Gabriella Combusti - Relatore | Nilda Maria Valentin
ASILO NIDO E SCUOLA D’INFANZIA
Tesi | Giulia Alese - Relatore | Donatella Scatena
CONOSCERE PER FAR CONOSCERE
Tesi | Federica Dari - Relatore | Emanuela Chiavoni
IL mUSEO DELL’ACqUA
Tesi | Roberto Cannoni - Relatore | Piero Ostilio Rossi
RIqUALIFICARE IL mODERNO
Tesi | Artemisia Di Battista, Gloria Di Lullo - Relatore | Spartaco Paris
ARCHEOLOGIA, RESTAURO E FRUIZIONE
Tesi | Silvia Cicognetti - Relatore | Donatella Fiorani
CENTRO CULTURALE INTERRELIGIOSO
Tesi | Lucilla Di Paolo - Relatore | Guendalina Salimei
DENSITà E RISANAmENTO URBANO
Tesi | Cristiano Civerra - Relatore | Rossana Battistacci
TECNOLOGIE PER LA VALORIZZAZIONE
Tesi | Sabina Losapio, Marta Santacroce - Relatore | Tiziana Ferrante
ARCHITETTURA COmE mARGINE DEL CAOS
Tesi | Fabia De Dominicis - Relatore | Renato Partenope
TRASFORmAZIONE Ex CARTIERA CARLUCCI
Tesi | Antonella Mariani - Relatore | Domizia Mandolesi
mEmORIE DAL SOTTOSUOLO
Tesi | Valentina Diana - Relatore | Filippo Lambertucci
iL RAPPoRto ARcHitetto-ARtiStA
Tesi | Leonora Marzullo - Relatore | Laura Carlevaris
L’INFORmALITà DEGLI SPAZI COmE RISORSA
Tesi | Cristina Fiore - Relatore | Fabrizio Tucci
LA FERROVIA INCOmPIUTA
Tesi | Francesca Miglioresi, Margherita Poli - Relatore | Laura Valeria Ferretti
Re-StARt PRoGetto Di RecuPeRo
Tesi | Valentina Iaquinandi - Relatore | Paola Guarini
CENTRO DELL’ECCELLENZA VITIVINICOLA
Tesi | Chiara Misciali - Relatore | Andrea Grimaldi
TOR FISCALE TRA STORIA E CONTEmPORANEITà
Tesi | Diana Martelloni - Relatore | Maria Piera Sette
PROGETTARE LA qUALITà URBANA
Tesi | Valentina Miucci - Relatore | Antonella Galassi
PATRImONIO INDUSTRIALE E NATURALE
Tesi | Chiara Nastasi - Relatori | Luciano Cupelloni, Maria Beatrice Andreucci
SCUOLA DEL mARE
Tesi | Costanza Ottolini - Relatore | Rosalba Belibani
L’USO COmE PROGETTO
Tesi | Irene Romano - Relatore | Pisana Posocco
STORIA E PROSPETTIVE DI RESTAURO
Tesi | Francesco Pecchi - Relatore | Maria Grazia Turco
oStiA: LA PoRtA DeL MARe
Tesi | Francesca Rotini - Relatore | Orazio Carpenzano
IL VETRO COmE mATERIALE STRUTTURALE
Tesi | Davide Pecilli - Relatore | Paolo Franchin
eX[Po] centRo tecnoLoGico PoLiFunzionALe
Tesi | Liborio Sforza - Relatore | Antonino Saggio
ALGORITmI DIGITALI PER IL PROGETTO
Tesi | Alessio Petecchia - Relatore| Graziano Mario Valenti
COmUNICAZIONE DEI BENI CULTURALI
Tesi | Martina Trentani- Relatore | Elena Ippoliti
LeARn iS MoRe: SPAzio PeR StuDenti
Tesi | Valentina Petricca - Relatore | Eugenio Arbizzani
DA ROVINA A RISORSA CULTURALE
Tesi | Martina Romaggioli - Relatore | Marina Docci
320
DOCENTI 2015 | 2017
CENTRO DI ARTI PERFORmATIVE
Tesi | Pietro Romitelli - Relatore| Anna Giovannelli
VT_SmART
Tesi | Alessandro Rossi Berarducci Vives - Relatore | Mariano Mari
mATERA CAPITALE DELLA CULTURA 2019
Tesi | Rosanna Zarriello - Relatore | Fabio Di Carlo
8/
/9
ESPERIENZE DIDATTICHE
Alessandra Capuano | Presidente Area Didattica 1
L’architettura è intrinsecamente una disciplina
ottimista perché gli architetti sono impegnati a
riflettere su come migliorare il presente. Immaginare
e studiare nuovi spazi vuol dire pensare a come essi
saranno abitati in futuro. Persino in un momento
difficile, come quello che stiamo attraversando
in questi anni di recessione, ragionare sul destino
delle nostre città e dei paesaggi vuol dire trovare
soluzioni resilienti e aprire nuovi orizzonti.
Questo volume raccoglie i progetti che i nostri
studenti hanno elaborato nel corso di studi
quinquennale della Facoltà di Architettura della
Sapienza, la tradizionale laurea in architettura.
La pubblicazione dell’Annuario è una consuetudine
in molte scuole di architettura. Esso serve a mostrare
il lavoro che si svolge a futuri studenti che vorranno
iscriversi, fornisce una visibilità agli studenti che si
sono impegnati nei corsi e che hanno raggiunto i
migliori risultati, è utile ai docenti per capire più
profondamente e in maniera complessiva cosa
produce la scuola nella quale insegnano.
Abbiamo deciso di predisporre questa pubblicazione
periodica, in forma cartacea e digitale, per
documentare gli esiti della didattica a valle della
riforma dell’offerta formativa che è stata introdotta
dopo la scelta di riunificare le due facoltà di
architettura della Sapienza, che si erano separate
per circa un decennio. La chiusura dei vecchi corsi di
studio che è durata qualche anno, l’apertura di un
nuovo ciclo, la necessità di trovare nuovi equilibri
anche per il drastico ricambio del corpo docente,
(perché una intera generazione di insegnanti ha
terminato il proprio periodo lavorativo) hanno
introdotto una grande innovazione sulla quale
vogliamo riflettere e fare un bilancio. Anche per
eventuali miglioramenti futuri, sempre possibili.
Nelle pagine trovate la produzione riferita al
biennio 2015-2017 che vuole dar conto dei temi
e delle forme di didattica proposte all’interno
dei laboratori che ogni studente deve seguire in
un percorso che prevede: quattro esperienze in
progettazione architettonica nei primi quattro anni,
altri quattro ateliers in progettazione tecnologica,
restauro, progettazione urbanistica e progettazione
strutturale, un laboratorio di sintesi al quinto anno
per un totale di nove laboratori, che seguono una
progressione temporale nel corso dei cinque anni
16/
di studio. Nel laboratorio di sintesi lo studente
può scegliere uno dei sette indirizzi offerti a cui
accoppiare anche due esami opzionali. I laboratori
di sintesi sono in: progettazione architettonica,
progettazione urbana e paesaggio, progettazione
degli interni e allestimenti, progettazione tecnologica
dell’architettura, progettazione urbanistica, progettazione
e riabilitazione strutturale, e da quest’anno anche
restauro.
Il laboratorio è dunque il luogo dove si pratica
l’insegnamento intensivo del progetto, considerato
materia fondamentale delle scuole di architettura.
Nei laboratori prevale una pratica pedagogica
improntata al learning-by-doing e si affronta la
progettazione alle diverse scale, attraverso lo
studio dei temi della contemporaneità, perché gli
ateliers sono il luogo non solo dell’apprendimento
del mestiere dell’architetto, ma anche della
sperimentazione e della discussione sui progetti,
siano essi riferiti ad architetture, spazi aperti,
interni, piani urbanistici o proposte di restauro.
Fondamentale è la capacità di sapere coniugare
gli aspetti compositivi e culturali con le conoscenze
delle tecnologie e delle tecniche costruttive, che
interessano i progetti a tutti i livelli.
Il percorso formativo nel corso di laurea magistrale
a ciclo unico si sviluppa inoltre attraverso
corsi storico-umanistici che riguardano tanto
l’architettura, come la città e il paesaggio e corsi
tecnico-scientifici finalizzati ad apprendere gli
strumenti della rappresentazione, le competenze
del restauro, le tecniche costruttive e le politiche
urbane, la cui attività è spiegata meglio in questo
periodico nei testi elaborati dai colleghi membri del
comitato di coordinamento dell’Area Didattica 1 e
responsabili dei diversi ambiti disciplinari. Il corso
di laurea ha organizzato, inoltre, ogni semestre,
un ciclo di conferenze finalizzate a illustrare il
mestiere dell’architetto e a favorire l’ingresso degli
studenti nel mondo del lavoro. Studi professionali
italiani e stranieri hanno presentato la propria
attività cercando di far comprendere la pratica
professionale oggi.
Sfogliare i progetti qui mostrati permette di fare
alcune preliminari considerazioni, sperando di
innescare successivamente un dibattito più ampio.
Come si può vedere, la maggior parte dei laboratori
ha assunto come campo di sperimentazione
l’ambito metropolitano di Roma. In particolare,
sono state oggetto di riflessione le aree sviluppatesi
prevalentemente dal dopoguerra in poi come il
Pigneto, Quadraro, Portuense, Casale di Gregna,
Montespaccato, Eur, Fidene e Castel Giubileo, fino
ad arrivare a Ostia, Castelporziano e Fiumicino.
Alcuni laboratori si sono confrontati con siti
all’interno della città consolidata come il Flaminio,
Valle Giulia, Prati e Monteverde. Non sono mancate
esperienze nel centro storico a Piazza della Moretta
o a Trastevere. Le esercitazioni di restauro sono
state svolte, per ovvie ragioni, in ambiti storici come
i quartieri Testaccio e Garbatella, Colle Oppio, la via
Appia Antica a Roma o anche nel Lazio come ad
Alatri e Ladispoli, mentre i laboratori di urbanistica
e di tecnologia si sono confrontati con le nuove
centralità di Madonnetta e Torre Spaccata, o con
le aree periurbane di Casale Caletto, Monterotondo
e Tragliatella. Lo stretto rapporto tra paesaggio,
spazi aperti e architettura è stato affrontato
nell’ambito di alcuni laboratori che hanno proposto
il Tevere o le ex aree del Sistema Direzionale
Orientale al Casilino. Solo il laboratorio di sintesi
in Progettazione Strutturale si è confrontato
con un contesto estero (Parigi e Istanbul) per la
progettazione di un grattacielo.
Questo significa che nell’ambito della didattica di
un laboratorio viene considerata molto importante
la possibilità di conoscere de visu il contesto in
cui si opera. L’aderenza alla realtà sta infatti alla
base della professione dell’architetto che si deve
confrontare non solo con il contesto urbano e con
la materialità dell’architettura, ma anche con la
committenza e con i fruitori. Toccare con mano i
problemi significa trasmettere l’entusiasmo per il
mestiere dell’architetto, che deve sempre tenere
in equilibrio gli ambiti concreti e astratti, materiali
e intellettuali. Vivere la città, capirla da vicino,
affrontare i malfunzionamenti serve a intrecciare
gli aspetti pratici con quelli teorici che vengono
veicolati nell’ambito delle lezioni in aula. Per quanto
riguarda i temi affrontati nei diversi laboratori si
rimanda ai testi dei colleghi all’interno del volume.
Dalle tesi emerge con forza una minore centralità
della città di Roma. Circa quaranta lavori pubblicati
testimoniano di una distribuzione più equilibrata
di studi localizzati nella capitale, nelle altre città
italiane o europee, o persino in paesi extraeuropei.
I nostri studenti vengono a studiare a Roma da
molte parti d’Italia e pertanto propongono spesso
temi sui loro territori di appartenenza. Inoltre gli
studenti possono usufruire di ampie possibilità
di studio all’estero per via dei molteplici accordi
di mobilità che la nostra Facoltà ha attivato
e spesso tornano dalle destinazioni di studio
carichi di interesse per i temi affrontati durante
il loro soggiorno fuori dall’Italia e propongono
tesi innovative e stimolanti. Una diversità che
arricchisce e rafforza l’ambiente culturale del nostro
corso di laurea. Queste ricerche testimoniano nel
loro complesso l’impegno degli allievi, e dei docenti
che li seguono, nell’affrontare temi sociali e spaziali
complessi e molto diversificati, con crescente
attenzione alle questioni dell’innovazione sociale
e del completamento urbano, della dotazione di
infrastrutture e servizi, del recupero architettonico
e del restauro, della sostenibilità ambientale,
della riqualificazione paesaggistica. La grande
varietà tematica e di luoghi rimarca la maggiore
indipendenza che la scuola vuole lasciare al
laureando giunto alla fine del proprio percorso
e anche la grande apertura al mondo che oggi è
necessario avere.
Questa pubblicazione riporta dunque i diversi
percorsi didattici offerti dai docenti agli studenti
con l’intento di insegnare loro a ragionare sul
progetto, rispondendo alle domande che il tema
e il programma pongono. Ringrazio tutti per la
straordinaria dedizione dimostrata in questi anni
in cui ho avuto il privilegio di presiedere l’Area
Didattica 1, l’ambito nel quale ricade il Corso di
Laurea Magistrale in Architettura a ciclo unico.
Il lavoro compiuto, la passione profusa, l’incessante
costanza in situazioni non sempre ottimali
sono testimonianza della grande serietà e della
competenza dei docenti.
Un particolare ringraziamento va a tutti i membri del
Comitato di Coordinamento1 senza il cui paziente
lavoro il corso non funzionerebbe e soprattutto a
Rosalba Belibani, che è la coordinatrice didattica,
che in ogni occasione risponde ai numerosi quesiti
dei nostri studenti sul loro corso di studi, aiutandoli
nel percorso e contribuendo in maniera sostanziale
al buon andamento della Laurea Magistrale a Ciclo
Unico. Ma è soprattutto agli studenti che va la
nostra gratitudine, perché con entusiasmo e con
grande impegno perseguono le proprie aspirazioni
e costituiscono la ragion d’essere del nostro lavoro
e della nostra istituzione. Ci congratuliamo con tutti
loro per i risultati raggiunti.
1. Fanno attualmente parte del Comitato di Coordinamento: i
professori Eugenio Arbizzani, Maurizio Caperna, Marina Docci,
Andrea Grimaldi, Domizia Mandolesi, Carmela Mariano, Fabrizio
Mollaioli, Graziano Mario Valenti, Guglielmo Villa e i rappresentanti
degli studenti. Un ringraziamento anche ai professori Emanuela
Belfiore, Carlo Bianchini e Susanna Pasquali, che per diversi motivi
istituzionali hanno dovuto lasciare l’impegno prima della fine del
mandato.
/17
RESTAURO
STORIA DELL’ARCHITETTURA
maurizio Caperna | Comitato di Coordinamento | Responsabile Area Restauro
Guglielmo Villa | Comitato di Coordinamento | Responsabile Area Storia dell’Architettura
Collocato al IV anno, il Laboratorio di Restauro
si svolge in stretta connessione con quanto già
acquisito ed elaborato nel corso di Elementi di
Restauro, tenutosi nel precedente anno accademico
e articolato parallelamente in sei filiere, sotto la
titolarità dei proff. Maria Letizia Accorsi, Roberta M.
Dal Mas, Adalgisa Donatelli, Simona Salvo, Nicola
Santopuoli, Maria Piera Sette.
La lettura e la comprensione critica dell’architettura,
nelle sue diverse declinazioni, richiedono la
disponibilità di cognizioni di base e di strumenti
critici specifici, che consentano di riconoscere
e interpretare i caratteri intrinseci di progetti e
realizzazioni, le loro relazioni con i contesti di
riferimento sul piano politico, socio-economico
e, più in generale, culturale. Tali conoscenze sono
indispensabili alla pratica degli studi specialistici;
ma anche allo sviluppo delle attività progettuali
nelle loro svariate espressioni: architettoniche,
urbanistiche, del restauro e gestionali, in relazione
alla densità quantitativa e qualitativa del patrimonio
storico- architettonico e ambientale del nostro
paese. L’acquisizione di un adeguato bagaglio
storico-critico costituisce pertanto una componente
essenziale del percorso formativo dell’architetto, al
di là di contingenze culturali e orientamenti operativi.
A questo obiettivo sono rivolti gli insegnamenti
dell’area ‘storica’ attivati nell’ambito del corso di
Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura, nelle
loro articolazioni temporali e di contenuti.
Finalità comuni e una sostanziale omogeneità
applicativa contraddistinguono l’indirizzo didattico
assunto all’interno dei sei Laboratori attivati, sotto
la responsabilità dei proff. Calogero Bellanca,
Maurizio Caperna, Tancredi Carunchio, Marina
Docci, Donatella Fiorani, Maria Grazia Turco.
Scopi condivisi sono infatti:
- Fornire un quadro teorico di riferimento sul
tema della conservazione e del restauro dei
beni architettonici, inquadrando gli obiettivi in
relazione ad una panoramica generale della storia
del restauro, al dibattito attuale e al quadro
internazionale contemporaneo.
- Sviluppare le competenze metodologiche per la
comprensione degli organismi architettonici e dei
siti, individuati come oggetto di studio. In tal senso,
il Laboratorio di Restauro impegna gli studenti nel
percorso di acquisizione degli strumenti essenziali
per un corretto approccio progettuale e operativo
sull’edilizia storica (affrontando le problematiche
relative allo studio dell’organismo, al fine di
giungere attraverso una comprensione storicocritica, in parte avviata all’interno del corso di
Elementi di Restauro, al progetto, e di conseguenza
mettendo in atto tecniche di rilievo e d’indagine
storica e costruttiva, lettura e diagnosi dei fenomeni
di degrado e dissesto, metodiche d’intervento
conservativo, questioni di adeguamento normativo
e di catalogazione dei beni).
- Definire linee guida e modalità d’intervento
progettuale, in base al riconoscimento del valore
manifestato dalla realtà attuale dell’oggetto
di studio e all’individuazione dei modi con cui
garantirne la conservazione e il rivelamento
26/
(affrontando, ad esempio, temi di reintegrazione
architettonica, rifunzionalizzazione, accessibilità, e
valutando, al contempo, il grado di compatibilità
e congruenza degli apporti innovativi): operazione
che conduce alla stesura del progetto nelle scale
e con le modalità di rappresentazione idonee e
coerenti con gli obiettivi prefissati; nonché alla
elaborazione di dettagli esecutivi selezionati sulla
base delle caratteristiche del tema di studio.
Nel corso degli anni le tematiche sviluppate
attraverso il lavoro applicativo sono state molteplici,
spaziando dallo studio dell’edilizia monumentale,
al problema delle lacune urbane, dalle questioni
conservative dei luoghi archeologici (protezione di
siti, vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio,
accessibilità, fruizione) al recupero di edifici
industriali, sino alla trattazione dell’architettura del
Novecento.
Altri argomenti oggetto di elaborazione progettuale
all’interno dei Laboratori sono stati in particolare
quelli inerenti il tessuto edilizio di base nelle città
e nei borghi storici, gli adattamenti e i criteri di
museologia e museografia, l’adeguamento liturgico
all’interno degli edifici di culto, le questioni relative
agli impianti tecnologici, ai problemi diagnostici
e progettuali del consolidamento, alle opere
provvisionali e alle puntellature da realizzare nei
cantieri e nei casi di emergenza sismica.
Tre insegnamenti di base propongono agli studenti
un percorso attraverso gli sviluppi dell’architettura
lungo un ampio arco temporale, con un taglio
per quanto possibile sistematico. Al primo anno
è collocato il corso di Storia dell’architettura
contemporanea, che tratta dei progetti e delle
realizzazioni di maggiore rilevanza e delle
formulazioni teoriche, in un ambito cronologico
compreso tra la seconda metà del XVIII secolo
al Novecento. Al secondo e al terzo anno sono
invece collocati rispettivamente il corso di Storia
dell’architettura antica e medievale e quello di Storia
dell’architettura moderna. Il primo tratta i fenomeni
architettonici e urbani che si manifestano nel bacino
del Mediterraneo e nell’occidente europeo tra l’età
arcaica e il tardo Medioevo. Il secondo intende
fornire un quadro dello svolgimento dell’architettura
dal XV secolo al primo Settecento, con particolare
riguardo alla realtà italiana.
aspetti tecnico-costruttivi, funzionali e ai significati
che le diverse espressioni architettoniche assumono,
anche con riferimento alle coeve espressioni
delle arti figurative. Tale approccio è finalizzato
alla maturazione da parte dello studente di
una sensibilità per il ‘processo progettuale’ che
travalichi i limiti dello specifico periodo storico nel
quale le opere prese in esame sono collocate e
dei diversificati contesti urbani e ambientali in cui
si inseriscono, consentendo l’acquisizione di una
matura consapevolezza di principi e problematiche
progettuali.
L’offerta formativa nel campo delle discipline
storiche è completata da tre insegnamenti opzionali
con taglio più specialistico. I corsi dedicati alla
Storia della città di Roma e alla Storia della città
e del Territorio rappresentano un’estensione del
campo di studio alla scala urbana e del territorio,
fornendo aggiornati strumenti metodologici per la
lettura e l’interpretazione dello spazio costruito.
Il terzo prospetta un ampliamento di orizzonte
verso il campo dell’arte contemporanea, rendendo
disponibili conoscenze sulle tendenze artistiche
del Novecento e degli inizi del nostro secolo, utili
anche a chiarire i riferimenti culturali di più ampia
portata di alcuni fenomeni architettonici della
contemporaneità.
Gli
insegnamenti
di
base condividono
un’impostazione che si fonda sull’illustrazione
dei fenomeni architettonici nelle loro componenti
tipologiche, formali e linguistiche, come negli
/27
IL LUOGO, LO SPAZIO E I PERCORSI
VIA APPIA ANTICA, mONTE mARIO E GENAZZANO
Laboratorio di Restauro
Docente | Maurizio Caperna
Tuto | Carlo Benveduti, Livia Colopardi, Emilio De Luca, Andrea Licciardello, Anthea Sanna, Arianna Tosini
I casi presentati esemplificano la linea metodologica indicata sul piano didattico all’interno del Laboratorio:
quella di un rapporto stringente e inderogabile fra momento della conoscenza dell’oggetto d’intervento e
successiva messa a punto della proposta progettuale, indirizzata alla conservazione e alla rivelazione dei
valori riconosciuti in quello stesso oggetto. In particolare, le esercitazioni sui temi del Ninfeo di Genazzano, del
Mausoleo di Romolo lungo la via Appia Antica e del Casale Strozzi a Monte Mario muovono da uno sviluppato
processo diagnostico e da una valutazione critica delle condizioni attuali, concentrandosi in particolare
sulle problematiche dell’accessibilità e della visitabilità dei siti e relazionandosi, soprattutto, con la ricerca
di un’appropriata leggibilità architettonica dei monumenti analizzati. Al di là di ogni specifica attenzione
strettamente conservativa riguardo alla preesistenza (su cui la didattica condotta all’interno del Laboratorio
svolge imprescindibilmente ogni dovuto approfondimento), il lavoro applicativo è indirizzato allo studio di
calibrate soluzioni innovative a servizio del bene architettonico considerato. Ciò attraverso il riferimento ai
criteri guida propri dell’ambito disciplinare del restauro: riduzione al minimo dell’intervento da compiere /sua
riconoscibilità / removibilità degli apporti / risoluzione di questi attraverso atti formativi improntati ad attualità
espressiva.
172/
CASALE STROZZI A ROMA
Il restauro dell’edificio e il
riassetto dell’area
Elisa Avancini
Elisa Cannarella
Cristoforo Cattivera
L’intervento previsto a scala urbana ha
come macro obiettivo la valorizzazione
delle relazioni fra l’edificio, il contesto
urbano e il paesaggio. La riproposizione
planimetrica dello spazio aperto tiene
conto dei rapporti tra spazi verdi aperti e
spazi pubblici e dell’importanza di inserire
essenze arboree coerenti sia per quantità
che per qualità, al fine di garantire visibilità
all’edificio e coerenza rispetto all’ambiente
naturale
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NINFEO DI GENAZZANO
MAUSOLEO DI ROMOLO
A ROMA
174/
Restauro e sistemazione del sito
Sistemazione dell’area e
dell’accesso al monumento
Luca Alessandrini
Alice Agosta
Giulia Alonzi
Andrea Arces
Jacopo Cantalini
Martina Cardoni
L’intervento mira a restituire la leggibilità
della testimonianza archeologica attraverso
la riabilitazione degli accessi e dei percorsi
(quali l’entrata da via Appia Antica a sud e
quella dalla Villa di Massenzio a nord, oltre
alla percorrenza longitudinale). A sud viene
ricostituita l’ala scomparsa del quadrilatero
(con destinazione ad infopoint, area
ristoro e affaccio panoramico). La sommità
del Mausoleo è riconvertita a terrazza
praticabile
La visitabilità e l’apprezzamento della
rilevante testimonianza architettonica del
Ninfeo risultano impediti dalle condizioni
d’accesso e di percorrenza del sito. L’unico
collegamento diretto è una gradonata
dissestata che lo costeggia. L’intervento
prevede soluzioni per l’accessibilità; la
realizzazione di due punti panoramici con
terrazze aggettanti; la densificazione della
vegetazione in punti strategici
QUARTO ANNO Laboratorio di Restauro | MAURIZIO CAPENA
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ITALIA
STUDIO STORICO E RESTAURO DI UNA CHIESA 246
Tesi | Martina Cicchino - Relatore | Maurizio Caperna
CITTà DELLE SCIENZE NATURALI 248
Tesi | Maria Gabriella Combusti - Relatore | Nilda Maria Valentin
CONOSCERE PER FAR CONOSCERE 250
Tesi | Federica Dari - Relatore | Emanuela Chiavoni
RIqUALIFICARE IL mODERNO 252
Tesi | Artemisia Di Battista, Gloria Di Lullo - Relatore | Spartaco Paris
CENTRO CULTURALE INTERRELIGIOSO 254
Tesi | Lucilla Di Paolo - Relatore | Guendalina Salimei
TECNOLOGIE PER LA VALORIZZAZIONE 256
Tesi | Sabina Losapio, Marta Santacroce - Relatore | Tiziana Ferrante
TRASFORmAZIONE Ex CARTIERA CARLUCCI 258
Tesi | Antonella Mariani- Relatore | Domizia Mandolesi
iL RAPPoRto ARcHitetto-ARtiStA 260
Tesi | Leonora Marzullo - Relatore | Laura Carlevaris
LA FERROVIA INCOmPIUTA 262
Tesi | Francesca Miglioresi, Margherita Poli - Relatore | Laura Valeria Ferretti
CENTRO DELL’ECCELLENZA VITIVINICOLA 264
Tesi | Chiara Misciali - Relatore | Andrea Grimaldi
PROGETTARE LA qUALITà URBANA 266
Tesi | Valentina Miucci - Relatore | Antonella Galassi
SCUOLA DEL mARE 268
Tesi | Costanza Ottolini - Relatore | Rosalba Belibani
STORIA E PROSPETTIVE DI RESTAURO 270
Tesi | Francesco Pecchi - Relatore | Maria Grazia Turco
IL VETRO COmE mATERIALE STRUTTURALE 272
Tesi | Davide Pecilli - Relatore | Paolo Franchin
ALGORITmI DIGITALI PER IL PROGETTO 274
Tesi | Alessio Petecchia - Relatore | Graziano Mario Valenti
LeARn iS MoRe: SPAzio PeR StuDenti 276
Tesi | Valentina Petricca - Relatore | Eugenio Arbizzani
DA ROVINA A RISORSA CULTURALE 278
Tesi | Martina Romaggioli - Relatore | Marina Docci
CENTRO DI ARTI PERFORmATIVE 280
Tesi | Pietro Romitelli - Relatore | Anna Giovannelli
VT_SmART 282
Tesi | Alessandro Rossi Berarducci Vives - Relatore | Mariano Mari
mATERA CAPITALE DELLA CULTURA 2019 284
Tesi | Rosanna Zarriello - Relatore | Fabio Di Carlo
244/
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STUDIO STORICO E RESTAURO DI UNA CHIESA
SANTA mARIA DELLE mONACHE AD ISERNIA
Tesi di Laurea | Martina Cicchino
Relatore | Maurizio Caperna
3
1. [In apertura] Isernia: i resti della chiesa
di S. Maria delle Monache
2. Vista del nuovo interno della chiesa,
con la pavimentazione in cristallo nella
navata laterale, lo schermo frontale con
la serigrafia dell’altare settecentesco e
l’involucro conclusivo dell’abside vetrata
1
2
3. [In apertura] Esploso dell’intervento
progettuale: nuove quote di pavimentazione
Stato attuale: sintesi valutativa del processo
storico
Secc. III a.C. – VI d.C. (preesistenze): rilevanza degli
strati archeologici sottostanti.
Sec. XI (fase medievale): parzialità delle strutture,
ma riconoscibilità dell’impianto planimetrico;
parziale conservazione degli elementi di spoglio del
colonnato e di altri pochi connotati (finestrelle della
navata destra); perdita delle proporzioni spaziali/
volumetriche.
Secc. XVII-XVIII (fase barocca): perdita pressoché
totale della trasformazione dello spazio interno;
rimanenza di pochi lacerti (porzioni degli altari in
stucco nelle navate laterali e altri elementi erratici).
1943-1999 (apporti ricostruttivi dopo i danni
bellici): spazialità delle navate sovvertita dalla
conformazione profondamente innovativa delle
coperture; indeterminatezza della soluzione dell’ex
spazio presbiteriale.
2000-2004 (intervento su progetto di Franco
246/
Pedacchia): radicale dissonanza dell’intervento, per
discordanza architettonica, linguistica e spaziale
rispetto alla preesistenza; mancato completamento
della realizzazione.
4
4. La configurazione volumetrica dell’edificio,
fortemente connotata dalla particolare
soluzione dapprima delle coperture del
nartece e delle navate laterali (1970),
poi della navata centrale (1999), e infine
dalla realizzazione parziale dell’intervento
previsto dall’architetto Franco Pedacchia
nell’area absidale (progettato nel 1996 ma
avviato nel 2000)
5. Sezione longitudinale della proposta
per il restauro della chiesa
5
Scelte progettuali
1) Conferma della destinazione ad antiquarium; 2)
Rimozione dell’assetto attuale delle coperture delle
navate e dell’intervento Pedacchia, al fine di superare
la frammentarietà spaziale e linguistica esistente;
3) visibilità e parziale accessibilità degli strati
archeologici; 4) Riproposizione delle quote di calpestio
inerenti la fase medievale, al fine di recuperare
una coerente e unitaria leggibilità dell’impianto; 5)
Ricostituzione volumetrica e spaziale dell’involucro
globale, in forma consonante rispetto all’organismo
costituitosi in età medievale; 6) Adozione nei nuovi
apporti di un linguaggio espressivamente autonomo
rispetto alla preesistenza; 7) Mantenimento della
visuale interna verso il paesaggio.
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