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2002, Vivre, produire et échanger: reflets méditerranéens. Melanges offerts à Bernard Lieu
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Una lezione di archeologia globale, Studi in onore di Daniele Manacorda, 2019
Campus nundinarum. Storia di un mercato nel suburbio orvietano Alessandra Molinari Anfore antiche e anfore medievali: riflessioni comparative sui modi di produzione e scambio Silvia Pallecchi Ismarus e gli altri. Nascita ed evoluzione di un sistema produttivo Stefania Pesavento Mattioli A proposito di un nuovo gruppo di anfore vinarie adriatiche Marina Silvestrini Isaurica, un'ambigua nobildonna in un'epigrafe salentina Stefano Tortorella Lastre fittili architettoniche del tipo Campana in edifici sacri: un aggiornamento Giuliano Volpe Lussi urbani in campagna. Paesaggi rurali in città PAESAGGI E STRATIFICAZIONI Stefano Camporeale Le ceramiche comuni dagli scavi di un balneum in località Case Salietto presso Narni (Terni) Mariagrazia Celuzza Ripercorrendo la Valle dell'Albegna: nuovi dati e conferme Laura Cerri Archeologia, geofisica e geomorfologia: dati integrati per la ricostruzione del paesaggio dell'abitato antico di Pitinum Pisaurense (Macerata Feltria-PU) Emeri Farinetti, Elisa Giunta Idronimi, toponimi e comportamenti. Per uno studio diacronico del paesaggio idrografico dell'Agro Romano
In Est enim ille flos Italiae. Vita economica e sociale nella Cisalpina romana.Atti delle giornate di studio in onore di Ezio Buchi (Verona 2006). Verona 2007
Sempre dalla penisola istriana sarebbe giunta a Feltre, nel cui Museo Civico è tuttora conservata, una terza anfora dall'inconfondibile forma tronco-conica e base piatta, solitamente adibita fra l'età augustea e per almeno tutto il I secolo d. C. all'esclusivo trasporto di olive verdi (albae) e nere (nigrae), conservate o con aromi e miele o più semplicemente sotto sale» 1 . Così nel 1989 Ezio Buchi presentava un contenitore, esposto nel Museo di Feltre, relativamente alla cui classe di appartenenza da poco era stata fatta un'analisi sistematica che ne aveva messo in evidenza caratteristiche morfologiche e diffusione 2 . Su tali contenitori, definiti "anfore troncoconiche da olive" o "Schörgendorfer 558" (denominazione questa più comunemente adottata dagli studiosi di lingua anglosassone), che si caratterizzano per la forma appunto a tronco di cono con fondo piatto (tipo A) e presentano spesso un corpo più allungato e pareti con andamento concavo (tipo B) ( , si può oggi aggiungere qualche notizia, alla luce dei ritrovamenti effettuati negli ultimi venti anni in Cisalpina e nelle province nord-orientali.
Instrumenta inscripta VI. Le iscrizioni con funzione didascalico-esplicativa, 2016
Le immagini di proprietà dello stato italiano sono state pubblicate su concessione del miBact-dipartimento per i Beni culturali e paesaggistici-direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del friuli venezia giulia-soprintendenza archeologia del friuli venezia giulia ed è vietata l'ulteriore riproduzione e duplicazione con ogni mezzo senza l'autorizzazione della soprintendenza. «antichità altoadriatiche» © centro di antichità altoadriatiche via patriarca poppone 6-33053 aquileia (ud) autorizzazione del tribunale di udine n. 318 del 27 ottobre 1973 © editreg di fabio prenc sede operativa: via g. matteotti 8-34138 trieste tel.
In FACEM version 06/06/2015 http://www.facem.at/project-‐papers.php, 2015
Aquileia Nostra 78, 2007
Poetovio-Ptuj (Slovenia), due siti, che in età romana confinavano con la X Regio, ed appartenevano, rispettivamente, alle province del Norico e della Pannonia. Particolarmente degni di nota sembrano i molteplici parallelismi, che sono emersi dallo studio di queste attestazioni, recuperate in insediamenti distanti tra loro all'incirca 190 km. Colpisce, infatti, la corrispondenza, sia nella tipologia dei materiali ritrovati sia nelle specificità dei luoghi di reperimento, entrambi posti a poca distanza dal confine italico, lungo le principali direttrici verso le provin-
Olmer F. (éd.) Itinéraires des vins romains en Gaule, IIIe - Ier siècles avant J.C. Confrontation de faciès, Actes du Colloque, Lattes 30 janvier-2 février 2007. Monographies d’Archéologie Méditerranéenne, Lattes, CNRS, 2013
2016
Tra i numerosi materiali recuperati durante le indagini archeologiche effettuate nel cantiere delle pendici nord-orientali del Palatino in Roma, posto lungo l'attuale Via Sacra, tra l'Arco di Costantino ad oriente e l'Arco di Tito ad occidente (figg. 1-2) 1 , compaiono tre mezze forme impiegate per la realizzazione di tessere in piombo o in una sua lega (cfr. infra, Analisi archeometriche di un residuo di fusione). Si tratta di tre matrici
Eventi e Notizie, 2023
THE SILVER LEAD MINE OF CASTELNUOVO DI CEVA IN THE MARITIME ALPS, AND ITS HISTORY The lead-silver mineralization of Castelnuovo is located, like many others more or less nearby, in the composite "Gran San Bernardo Nappe", a part of the Alpine Pennidic Zone. It is contained in Permian porphyritic rocks (Axial Permo-Carboniferous), near the tectonic contact with overlying Triassic flysch and carbonate rocks (Bianzonese Zone), and is made up of stratiform bodies and discordant veins with quartz, carbonates, barite and/or fluorite gangues, with sphalerite, silver bearing galena and pyrite, which are locally associated with chalcopyrite , pyrrhotite, arsenopyrite, bornite, tetrahedrite. The interest in this and other nearby ores is very ancient, and there are generic prehistoric and medieval testimonies, but the first written attestations date back to the 16th and 17th centuries. The first attested explorations for the Castenuovo deposit date back to the Napoleonic period, but during the works traces of ancient excavations were found. In 1848 a mining concession was issued, for “argentiferous lead”, which was abandoned after a few years. It was revived between the 19th and 20th centuries by the famous Vieille Montagne company, interested above all in the zinc, who abandoned the mine after having restored the previous galleries, still visible but partly flooded. In more recent times, around 1960, in the area was an exploration permit for barite and fluorite, but without appreciable results.
Bonifay M., Treglia J.C. (eds.), LRCW2. Late Roman Coarse Wares, Cooking Wares and Amphorae in the Mediterranean: Archaeology and Archaeometry. BAR International Series, 1662 (I). Oxford, Archaeopress, 2007
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https://bio.site/marcoalunaa, 2023
The Walking Dead II: The Making of a Cultural Geography, 2019
TÜRK TARİHİ ARAŞTIRMALARI DERGİSİ, 9/1, 2024
Limbo: Boletín Internacional de Estudios sobre Santayana Núm. 43,S. 63 - 76., 2023
International Journal of Academic Research in Business and Social Sciences, 2021
Direct Research Journal of Engineering and Information Technology , 2024
Acta geologica Polonica
Scientific reports, 2017
Clinical Journal of the …, 2011
International Journal of Coal Geology, 2014
Journal of Physics D: Applied Physics, 2010
International Journal of Public Health Science (IJPHS), 2024
South Asian Research Journal of Pharmaceutical Sciences, 2020
Journal of the Chilean Chemical Society, 2010