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MICHELE RAK NAPOLI CIVILE

2021, ARGO

Entra in campo nella storia di Napoli la Parte di Popolo e la sua articolazione emergente nel corso del Seicento: è il Popolo civile. Questo aggregato sociale si impadronisce gradualmente delle nuove conoscenze della Modernità: i libri, i musei, le accademie, la filosofia naturale, il diritto, le scienze applicate, la medicina, le arti visive. Si impadronisce dei dirompenti strumenti per comunicare con le folle cittadine-il teatro, le feste, la letteratura, la musica, la pittura e le calcolate e creative devianze del Barocco-ravvivando e manipolando anche culti e tradizioni delle comunità più antiche. Nel corso del secolo i suoi letterati e curiosi occupano sempre più articolati spazi sociali e politici e si propongono come protagonisti della vita sociale del Regno. Alla fine del secolo le loro élite sono in grado di chiedere la partecipazione al potere politico, al di là del violento ma periclitante controllo delle truppe spagnole, delle comunità religiose, dei mercanti e banchieri fiorentini e genovesi. Il percorso di questo aggregato sociale si accentua a medio Seicento anche attraverso tre crisi-il terremoto del 1631, la rivolta di Masaniello del 1647, la peste del 1656. Questi tre eventi destano l'attenzione di centinaia di osservatori dei paesi europei, producono un'incredibile quantità di testi-storici, politici, fisici, filosofici, medici, letterari, teatrali, teologici, profetici-alterano la composizione sociale della città. Trent'anni di crisi consentono al Popolo civile di raffinare i suoi studi e la sua etica, di intensificare i contatti con i ricercatori europei e perfino di chiedere, nelle sale del Palazzo reale, un proprio ruolo nella gestione dello stato.

NAPOLI CIVILE Il Popolo civile, la Parte di Popolo e le loro arti in Napoli barocca FESTE, GRAFICA, TEATRO E LETTERATURA IN LINGUA NAPOLETANA TRA IL TERREMOTO E LA PESTE 16301660 CON 75 DISEGNI E STAMPE Collana Sabir 528 pagine - € 32 9788882342463 ARGO EDITRICE 0832.241595 www.argoeditrice.it - [email protected] Dall’8 luglio in libreria Entra in campo nella storia di Napoli la Parte di Popolo e la sua articolazione emergente nel corso del Seicento: è il Popolo civile. Questo aggregato sociale si impadronisce gradualmente delle nuove conoscenze della Modernità: i libri, i musei, le accademie, la filosofia naturale, il diritto, le scienze applicate, la medicina, le arti visive. Si impadronisce dei dirompenti strumenti per comunicare con le folle cittadine – il teatro, le feste, la letteratura, la musica, la pittura e le calcolate e creative devianze del Barocco – ravvivando e manipolando anche culti e tradizioni delle comunità più antiche. Nel corso del secolo i suoi letterati e curiosi occupano sempre più articolati spazi sociali e politici e si propongono come protagonisti della vita sociale del Regno. Alla fine del secolo le loro élite sono in grado di chiedere la partecipazione al potere politico, al di là del violento ma periclitante controllo delle truppe spagnole, delle comunità religiose, dei mercanti e banchieri fiorentini e genovesi. Il percorso di questo aggregato sociale si accentua a medio Seicento anche attraverso tre crisi – il terremoto del 1631, la rivolta di Masaniello del 1647, la peste del 1656. Questi tre eventi destano l’attenzione di centinaia di osservatori dei paesi europei, producono un’incredibile quantità di testi – storici, politici, fisici, filosofici, medici, letterari, teatrali, teologici, profetici - alterano la composizione sociale della città. Trent’anni di crisi consentono al Popolo civile di raffinare i suoi studi e la sua etica, di intensificare i contatti con i ricercatori europei e perfino di chiedere, nelle sale del Palazzo reale, un proprio ruolo nella gestione dello stato. MICHELE RAK Storico, saggista, scrittore lavora alla configurazione dell’identità culturale italiana ed europea attraverso le arti e la loro influenza sul mutamento culturale. Studia il Barocco e la Modernità, le loro parole chiave (fantasia, gusto, immagine) e i loro generi e linguaggi – la fiaba, gli ex-voto, il teatro, la festa, la moda. Già Ordinario dell’Università di Siena, Palermo, Napoli e uno degli Esperti Indipendenti per la selezione dei siti del patrimonio identitario europeo (European Heritage Label). Ha diretto la Scuola di Dottorato in Scienze del testo.