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SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Gruppo per la Vegetazione

SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Gruppo per la Vegetazione WORKSHOP Il contributo della Scienza della Vegetazione alla rete Natura 2000 Trevi-Norcia (PG) 6-8 Ottobre 2011 La gestione delle praterie secondarie (habitat 6210, 62A0 e 6510) con particolare riferimento alle interrelazioni tra fauna e vegetazione e alle problematiche agronomiche SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Gruppo per la Vegetazione WORKSHOP - Il contributo della Scienza della Vegetazione alla rete Natura 2000 - Trevi-Norcia (PG) 6-8 Ottobre 2011 Con il patrocinio di: Con il contributo di: Comitato Organizzatore Marina Allegrezza, Edoardo Biondi, Simona Casavecchia, Daniela Gigante, Giorgio Iorio, Roberto Venanzoni Trevi, 6 ottobre 2011 2 SOCIETÀ BOTANICA ITALIANA Gruppo per la Vegetazione WORKSHOP - Il contributo della Scienza della Vegetazione alla rete Natura 2000 - Trevi-Norcia (PG) 6-8 Ottobre 2011 GLI HABITAT DI PRATERIA IN UMBRIA NELLA RETE NATURA 2000: TIPOLOGIA, DISTRIBUZIONE E PRIMI INDIRIZZI GESTIONALI Daniela Gigante, Perugia) Fabio Maneli, Roberto Venanzoni (Università di Dip. Biologia Applicata, Università degli Studi di Perugia, Borgo XX giugno, 74 – 06121 Perugia Gli ecosistemi prativi occupano una porzione del paesaggio naturale e seminaturale della penisola italiana estremamente ridotta: in Umbria non superano il 4.2% della superficie regionale (CLC2006). Facendo riferimento in modo specifico all’Habitat 6210(*), esso ricopre all’interno della Rete N2000 una superficie totale di circa 14.000 ha, pari a meno dell’1,7% del territorio regionale. La sua presenza è stata censita in 57 Siti (53 SIC e 4 ZPS) dei 104 che compongono la Rete N2000 regionale. A fronte di tale modesta estensione, le praterie costituiscono l’habitat preferenziale o esclusivo di numerose specie vegetali e animali. A livello regionale è degna di nota la presenza di Ionopsidium savianum (Caruel) Ball ex Arcang., subendemica centro-italico-iberica esclusiva degli habitat di prateria secondaria, su cui sono state avviate pratiche di conservazione ex-situ. I brometi umbri risultano maggiormente diffusi nel settore Appenninico calcareo; non mancano però interessanti aspetti di prateria secondaria su marna o arenaria, ad esempio nel settore N-occidentale della regione, caratterizzati però da una minore ricchezza floristica e quasi mai riferibili al tipo prioritario. Dal punto di vista fitosociologico, le tipologie presenti sono molteplici ed evidenziano una diversità fitocenotica e floristica notevole, largamente rappresentativa delle tipologie note per l’Italia peninsulare. L’Habitat dà spesso origine ad articolati mosaici con il 6220* e il 6110*. Da un’analisi diacronica dei dati CORINE (anni 1990, 2000 e 2006), si evidenzia a livello regionale un trend leggermente negativo delle superfici riferibili a praterie (prati stabili, aree a pascolo naturale e praterie); la perdita risulta maggiormente localizzata proprio nel settore appenninico. Allo stato attuale, la Regione Umbria sta procedendo con l’adozione dei Piani di Gestione, che prevedono al loro interno norme più o meno specifiche per le varie tipologie di Habitat. In particolare, per il 6210(*) gli indirizzi gestionali sono concordi nell’affermare l’importanza di una gestione attiva per la conservazione. Un gruppo multidisciplinare nato dalla collaborazione tra l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità, il Paesaggio Rurale e la Progettazione Sostenibile, il Dipartimento di Biologia Applicata dell’Università di Perugia e due Comunità Montane (Valnerina e Alta Umbria) ha recentemente presentato una proposta di LIFE Natura+ dal titolo “Graz.E./L.A.N.D. - Grazed Ecosystems / Low-impact Actions for a Natural Defence of H6210” finalizzato a mettere in atto delle buone pratiche gestionali, economicamente ed ecologicamente sostenibili, che arrestino la perdita di biodiversità nelle praterie secondarie riferibili all’Habitat 6210(*) in alcuni settori umbri di particolare rilevanza conservazionistica. Inoltre, sulla base delle peculiarità floristiche, ecologiche e strutturali delle fitocenosi riferibili all’Habitat 6210(*), sono stati proposti alcuni indicatori di Stato e di Impatto che possono rivestire una particolare utilità nei monitoraggi delle formazioni di prateria secondaria. Autore di riferimento: Daniela Gigante, [email protected] 11