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2021, «Ekklesia», 10/1 (2021), pp. 20-22
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Fonte di ispirazione e di dialogo Come si può cogliere a distanza di qualche mese dalla pubbli-cazione dell'enciclica Fratelli tutti, l'interesse fuori del mondo cattolico si può attribuire, a mio avviso, a due elementi: da una parte il contenuto stesso dell'enciclica e dall'altra il fatto che questa è rmata da papa Francesco. Per quanto riguarda il contenuto è evidente che la Fratelli tutti propone una ri essione sulla Chiesa nel mondo a partire dalla categoria della fratellanza che, seppure guardi alla Chiesa Catto-lica, è rivolta a tutti i cristiani, chiamati a confrontarsi con crisi e s de da affrontare, insieme, ripensando al patrimonio di tradi-zioni vive. In campo ecumenico, e non solo, uno speci co inte-resse hanno suscitato le parole dell'enciclica riguardo al dialogo interreligioso. Esse hanno rafforzato l'idea che i cristiani devo-no proseguire sulla strada della costruzione di ponti con le altre religioni, in tante direzioni, non solo nei confronti del mondo islamico. Questo impegno si è venuto rafforzando, nei tempi di pandemia, come ha mostrato chiaramente, solo per fare un esempio, il documento congiunto del Consiglio ecumenico del-le Chiese e del Ponti cio Consiglio per il dialogo interreligioso Servire un mondo ferito nella solidarietà interreligiosa: un invito cristiano alla ri essione e all'azione durante il COVID-19 e oltre 2. L'ampia recezione ecumenica della Fratelli tutti dipende anche dalla profonda sintonia che si è venuta creando tra papa Fran-cesco e la maggioranza dei responsabili degli organismi ecume-nici e delle Chiese cristiane, soprattutto tra coloro che hanno avuto modo di incontrare Francesco, sperimentando uno stile ecumenico fatto di accoglienza, di dialogo, di gentilezza.
La mistica è il cuore di ogni esperienza religiosa, e perciò è il cuore dell'esperienza umana nella ricerca della sua identità e del suo rapporto col Mistero Assoluto. Tale mistero si presenta con il carattere della più assoluta necessità insieme con la più assoluta libertà e gratuità. Qui il dialogo interreligioso trova la sua dimensione più profonda. "Tu ci hai fatti [o Signore] e il nostro cuore è inquieto finchè non si riposa in Te" S.Agostino "Lode a Colui che non ha dato alle sue creature altre vie per conoscerlo se non la loro incapacità di conoscerlo" Abu Bakr al Siddiq
Maria Chiara Iannelli, 2019
Il dialogo filosoficamente inteso, prospettive pedagogiche. "Alcuni esseri umani, talvolta molto semplici e "comuni", come osserva Montaigne, possiedono questo coraggio ed è così che accedono alla vita filosofica. Anche quando soffrono e si ritrovano in una situazione disperata, riescono talvolta a considerare il fatto di esistere nel mondo come qualcosa di splendido". Il documento in questione ha l'obiettivo di discutere sopra il concetto di azione educativa filosoficamente improntata. Intesa quindi come quell' "insegnare a pensare" partendo proprio dalle domande e dai temi che proprio i ragazzi adolescenti si pongono
Se dimentica che la Università Cattolica è stata fondata dalla Chiesa Cattolica e che pertanto fedelmente aderisce alla “missione di annunciare la Verità rivelata” (Canone 815), ignorando – così facendo – il legittimo diritto che la Università Cattolica a tutelarsi di fronte ad “atti miranti a rendere o diffondere attività di disturbo per l’università e che sono in contrasto con i principi della Chiesa e l’Università” (Statuti generali UC, Art.10).
Petite Plaisance, 2022
Perché è necessario il dialogo? Partendo da Socrate e Platone e arrivando al dibattito contemporaneo sull’epistemologia delle virtù, passando per Giordano Bruno, Minna Specht e Luce Irigaray, Laura Candiotto sostiene che senza il dialogo non si possa cambiare, né a livello individuale, né collettivo. Affinché il cambiamento sia positivo, il dialogo mette in atto una trasformazione che purifica non solo gli errori di giudizio ma anche lo stile di vita. Il dialogo tende così alla creazione di spazi per una relazione con la differenza dove l’intreccio continuo di gesti, emozioni e parole si coniuga con la fiducia nelle capacità di miglioramento di sé stessi, degli interlocutori e del contesto che si abita. Ma come è possibile trasformarsi grazie al dialogo? Attraverso lo studio di una dialettica incarnata e situata nel contesto relazionale, Candiotto offre strumenti concettuali ed esempi concreti che spingono il lettore a sperimentare una dialogica appassionata in prima persona plurale.
EAS , 2024
Nelle classi italiane le crisi d’ansia aumentano esponenzialmente. Il dialogo educativo e la differenziazione didattica possono rappresentare proposte praticabili per migliorare il tempo scuola.
Giovani e musica: alcune sfide per l'educazione Cosimo Alvati 1 ALVATI Cosimo Giovani e musica: alcune sfide per l'educazione 1. Analisi della condizione giovanile in Italia: Nomadismo e Identità mutanti. La prima parte di questo intervento riguarda una breve analisi della condizione giovanile in Italia, fatta attraverso le ricerche condotte dal Censis, dallo Iard e dall'Istat negli ultimi tre anni, in particolare per quanto riguarda il rapporto giovani e musica 1 . Per ragioni di spazio in queste pagine sono riportati solo i dati più rilevanti in riferimento al tema che si sta affrontando, mentre per una presentazione dettagliata dei risultati delle ricerche si rimanda alle fonti dirette. Dalla ricerca dell'Istat del 2006 emerge un quadro molto preciso sulle modalità di fruizione della musica degli italiani. Nel nostro Paese sono oltre 42 milioni le persone al di sopra degli 11 anni che hanno dichiarato di ascoltare frequentemente la musica durante la settimana. Un comportamento che è diventato assiduo e abitudinario nella vita della popolazione, in particolare per la fascia tra i 15 e i 24 anni: il 94 per cento di questi giovani (uomini e donne) ascolta musica, e per il 77 per cento di essi si tratta di una ascolto quotidiano. La ricerca ha anche confermato, forse un po' a sorpresa, che
Logoi (www.logoi.ph, II, 6/2016), 2016
What characterizes a ‘philosophical practice of community’? In this essay, Antonio Cosentino – reinterpreting the Socratic tradition, beyond the metaphysical urgency – puts the basic elements of dialogic relationship in the meeting, in the shared ability to ‘deconstruct and reconstruct meanings’ and to open research beyond well known answers. Indeed, only those elements are capable of transforming the exchange of thoughts in an activity that builds the society and so in a ‘practice’ of philosophy. Therefore, the dialogue has a pragmatic dimension and destination; it is capable to overcome its very competitive dimension and become a ‘shared act’, very different from other forms of communication.
2017
Tra gli strumenti del lavoro filosofico, il dialogo, come forma di “transazione” dal vivo tra due o piu persone, sembra aver avuto il suo inizio e la sua fine con Socrate. Nel corso dello sviluppo successivo della nostra tradizione filosofica il dialogo riappare solo come genere letterario. Il saggio vuole suggerire che il dialogo filosofico dal vivo, se rilanciato in forme nuove come pratica sociale diffusa orchestrata e sostenuta dalle competenze professionali del filosofo, promette di allargare i confini della vita esaminata.
Corinth: Results of Excavations Conducted by the …, 2003
Cambridge University Press, 2022
Jurnal Abdimas Perbanas, 2024
Трынкин В.В. Изучение методов познания бытия // Вестник Мининского университета № 4 -2015 С. 1-14, 2015
Springer Proceedings in Mathematics & Statistics, 2018
International Research Journal of Pure and Applied Chemistry, 2021
Lecture Notes in Computer Science, 2004
Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology, and Endodontology, 2011
Journal of Systems and Software, 2005
Caderno de Geografia, 2017
Revista Brasileira de Ensino de Física, 2010