Paolo Bettini
Half Past Zen. Or: how to ride an ox in search of the ox1
Frullino2
Vado a trovare uno dei più noti designer italiani. Indicando uno dei suoi oggetti di
maggior successo, gli chiedo: "Maestro, quanto della tua personalità hai trasfuso in
questo magnifico frullino?" Mi risponde: "VRRR..."
I went to see one of the most famous ltalian designers. Pointing to one of his most
successful designs, I asked him: "How much of your personality did you transfer into
this wonderful liquidizer?" He answered: "VRRR..."
1 "Half past Zen" è ovviamente la parodia di "half past ten", "(sono) le dieci e mezza", la risposta che ogni
manuale di conversazione italo-inglese dà alla domanda "che ora è?". Sotto quel motto, Half past Zen (oppure: come cavalcare un bue per andare in cerca del bue), ho preso parte nel 1984, con gli studenti dell'Università del Progetto, al concorso indetto dalla Fiera di Nagaoka Lifestyles for tomorrow, Interior/Exterior Product
Design Competition, meeting the challenges of the aging society.
Il bando richiedeva nuove idee di product design per le case giapponesi, piccole, piene di oggetti, poco
funzionali soprattutto per gli anziani sempre in crescita percentuale in quel paese. Noi non proponemmo dei
nuovi oggetti, che avrebbero aggravato la situazione, ma un nuovo atteggiamento di distacco nei confronti
di quelli già presenti. E inviammo, come elaborati di concorso, una ventina di kakemaki (i tipici quadri giapponesi arrotolabili), ciascuno col disegno d'un oggetto, corredato da un breve testo derivato da un'autentica
novella zen.
Come relazione aggiunsi un'ennesima storiella pseudo-zen: Un vecchio giapponese si sente a disagio
nella propria casa pur avendo tutto quel che gli serve. Dice: "Devo pensarci bene sopra". Ma il ronzio del
condizionatore lo disturba, in cucina va la lavapiatti, in bagno la lavatrice. Irritato, prende la scopa e si sfoga
su poveri elettrodomestici. Nel menare fendenti si procura uno strappo muscolare: così al disagio spirituale
ne ha aggiunto uno fisico. È vano prendersela con gli oggetti che popolano le nostre case se il turbamento è
nel nostro spirito. Dobbiamo interrompere la vista e l'udito, la forma e il suono, tutti in una volta: allora riusciremo a stringere e ad agire con padronanza. Occorre poi andar dritti, voltandosi a destra, voltandosi a sinistra. Srotolando e arrotolando, perché a volte lo srotolare non è nell'arrotolare, e a volte l'arrotolare non è
nello srotolare: sono sullo stesso sentiero ma non nello stesso solco. Se una ruota non può essere girata, a
cosa serve? E, se gira, deve poter andare in entrambe le direzioni. Per noi un televisore è un televisore e un
computer è un computer. Dobbiamo renderci conto che un televisore non è un televisore e un computer non
è un computer. Solo allora il televisore tornerà ad essere il televisore e il computer il computer. Hai seminato, hai raccolto. Una volta raccolto, cancella i solchi e nascondi le tracce. Adesso puoi camminare da solo. Il
sentiero finale è privo di difficoltà, evita solo di scegliere e di distinguere. Non amare e non odiare, e sarai
limpido e chiaro. Ogni cosa è il sentiero e tutte le cose sono del tutto reali. Non è qui dove la mente e gli oggetti sono entrambi dimenticati, fusi in un tutto?
Però a Nagaoka non hanno gradito, forse si son sentiti presi per i fondelli. Allora ho pubblicato le storielle
su Modo, una al mese, da gennaio del '98 a settembre del 2000. Ve le ripresento qui di fila.
2 In Modo, 186, gen–feb 1998, p. 28.
1
Casse stereo3
Sono da un cliente a montare delle nuove casse stereo. Mentre le provo mi dice: "Lì no,
anche lì no, un po' più a destra, più in alto." E finalmente esclama: "Quella è la posizione giusta!" "Ti sistemo io, pignolo che non sei altro", penso fra me e me. Segno il punto e poi faccio finta di averlo perso. "Era questo? O forse era qui? O qui?" continuo a
domandargli, ironico. Ma quello, non me le fa rimettere nello stesso esatto punto di
prima?
I went to a customer to fix his new stereo speakers. While I tested them he said: "No,
not there, not there either, right a bit, up a bit." And finally he exclaimed: "That's the
right place!" "I'll teach you, you fussy devil", I thought. I marked the place, but then
pretended to have lost it. "Was it here? Or perhaps there?" I went on asking him ironically. But guess what: his directions brought me back to exactly the same place as the
first time!
Cellulare4
Mia moglie chiede: "Esistono veramente l'inferno e il paradiso?" Le rispondo seccato: "Come ho potuto sposare una donna così stupida!" Lei mi tira dietro la prima
cosa che le capita sottomano, il telefono portatile, e mi colpisce in fronte. Esclamo:
"Vedi? Qui si aprono le porte dell'inferno!" Vedendomi sanguinare, con lo stesso telefono chiama il pronto soccorso. E io: "Vedi? qui invece si aprono le porte del paradiso!"
My wife asks: "Do hell and paradise really exist?" I answer crossly: "How could I have
married such a stupid woman!" She throws something at me, the first thing that comes
to hand, a cellphone, and it hits me on the forehead. I esclaim: "You see? Here the gates of hell are opening!" Seeing me bleed, using the same telephone she calls the
emergency wing. And I say: "You see? here on the other hand the gates of paradise are
opening!"
3 In Modo, 187, mar 1998, p. 28.
4 In Modo, 188, apr 1998, p. 28.
2
Preservativo5
Nella mia farmacia ho venduto dei preservativi a una ragazza. Dopo nove mesi la
vedo tornare: "Uno dei preservativi era bucato, sono rimasta incinta ed è nato questo bambino. Ora lo deve prendere lei perché la colpa è sua". "Ah, si?" ho risposto.
E mi son tenuto il bimbo accudendolo amorosamente. Ma la ragazza aveva raccontato il falso e si rodeva dal rimorso. Così è tornata e mi ha detto: "Le chiedo perdono, non si era rotto il preservativo, la colpa è stata del mio ragazzo che non ha voluto metterselo". "Ah, si?" ho risposto. E le ho restituito il bambino.
I sold some condoms to a girl in my pharmacy. Nine months later she returned. "One
of the condoms had a hole in it, I became pregnant and I had this child. You must have
it because it was your fault". "Really?" I answered. And I took the child with loving care.
But the girl had told a lie and was tormented by remorse. And so she came back again
and said: "Please forgive me, the condom didn't tear, it was my boyfriend who didn't
want to put it on". "Really?" I answered. And I gave her back the child.
Computer6
Un anziano computerista cerca d'insegnarmi un nuovo programma. Vedendo che
trova delle difficoltà e pensando di fargli cosa gradita gli regalo un nuovo computer
reclamizzato come speciale per anziani, con tasti più grandi e comodi, schermo non
affaticante, ecc. Lui non vuole più insegnarmi nulla. Lo prego, lo supplico, finché mi
girano i nervi e gli grido: "Senti, non posso star qui a pregarti per l'eternità, ho bisogno
di te per fare quel lavoro!" "Basta che mi fai lavorare su un computer uguale a quello
che usi tu" mi risponde. "E spero te ne ricorderai quando dovrai insegnare ad altri come usarlo".
An elderly computer man was teaching me how to use a new programme. As I saw
that he was having some difficulties, and thinking that it would make him happy, I gave him a new computer advertised as specially for the elderly, with large, more convenient keys, a non–fatiguing screen, etc. He refused to teach me anything more. I begged him, pleaded with him, until my nerves broke and I shouted: "Listen, I can't plead
with you for ever, I need you for that job!" "As long as you let me work on a computer
that is the same as the one you use", he answe–red, "and I hope that you will remember this occasion when you have to teach other people how to use it".
5 In Modo, 189, mag 1998, p. 28.
6 In Modo, 190, giu–lug 1998, p. 28.
3
Spremi agrumi7
Per il mio compleanno un amico mi ha regalato uno spremiagrumi di Starck. A
me non piace, ma per non mortificare l'amico l'ho ringraziato calorosamente e da
allora tengo l'oggetto bene in mostra in cucina, in modo che possa vederlo tutte le
volte che viene a farmi visita. Per il suo compleanno, pensando a lui piacesse, gli ho
regalato un altro oggetto di Starck. Dopo anni che ci regalavamo oggetti di Starck,
di recente ci siamo confessati che il designer non piace a nessuno dei due: per
amore ci siamo costretti a convivere con oggetti che odiamo.
A friend gave me a citrus squeezer by Starck for my birthday. I don't like it, but in
order not to disappoint him, I thanked him profusely and from then on I have kept the
object in prominent view in the kitchen, so that he sees it whenever he visits me. For
his birthday, thinking that he would like it, I gave him another object by Starck. After
years' reciprocal gifts of objects by Starck, we recenty confessed that neither of us
liked them: love compels us to cohabit with objects that we hate.
Orologio8
Mi hanno accusato del furto d'un orologio. Ho risposto: "Non so se ho rubato io
l'orologio più di quanto sia stato l'orologio a rubare me!"
I was accused of stealing a watch. I replied: "I don't know whether it was me that
stole the watch more than the watch stole me!"
7 In Modo, 191, ago–sett 1998, p. 28.
8 In Modo, 192, ott 1998, p. 28.
4
Microonde9
Ero molto affezionato al mio nuovo forno a microonde. Un giorno, mentre ne pulisco l'interno con estrema cura, c'entra una mosca. Per scacciarla faccio una mossa
maldestra: accidenti! il forno cade e si rompe. La mosca vola via.
I was very fond of my new microwave oven. One day, while I was carefully cleaning
its interior, a fly got in. I waved my arm to shoo it away, but… oh, bother! The oven fell
and broke. The fly flew away.
Vibro massaggiatore10
Sto facendo un vibromassaggio. Intanto discuto con un amico filosofo, sostenendo che tutto è soggettivo. Mi domanda: "E questo vibromassaggiatore lo consideri
dentro o fuori dalla tua mente?" Rispondo: "Tutto è una oggettivazione della mente,
per cui anche il vibromassaggiatore dev'essere nella mia mente". "Devi avere una
mente molto confusa" conclude lui, "se ci porti dentro un vibromassaggiatore in
funzione!"
I am taking a vibromassage. Meanwhile I am talking to a philosopher frend, claiming
that everything is subjective. He asks me: "And is this vibromassager inside or outside
your mind?" I answer diligently "Everything is an objectivation of the mind, and so the
vibromassager must be within my mind". "Then you must have a very confused mind"
he concluded, "if you carry around a switched–on vibromassager inside it!"
9 In Modo, 193, nov 1998, p. 28.
10 In Modo, 194, dic 1998–gen '99, p. 28.
5
Telefax11
Mi arriva un fax da un amico: "Sono ossessionato dagli oggetti: mostrami come
potrei liberarmene". Gli rispondo con il seguente fax: "Prova a richiedermelo senza
usare oggetti!"
I received a fax from a friend: "I am obsessed by objects: show me how I can free
myself from them". I answered with the following fax: "Try asking me without using
objects!"
Tosa erba12
"Questo tosaerba non funziona più". "Buttalo via". "Ma mi è costato un sacco di
soldi!" "Allora usalo così com'è".
"This lawn–mover doesn't work anymore". "Throw it away". "But I paid a lot of money
for it!" "In that case, carry on using it as it is".
11 In Modo, 195, feb 1999, p. 28.
12 In Modo, 196, mar–apr 1999, p. 28.
6
Spazzolino elettrico13
Passeggiando con un amico vediamo in vetrina uno spazzolino da denti elettrico.
Entriamo, lui lo prende in mano, lo avvicina alla bocca, chiede spiegazioni. Lo trascino via per una manica rimproverandolo: "Non ti sognerai mica di comprarlo!" La
sera, quando ci vediamo, rincaro la dose: "Cosa avevi stamattina con quello spazzolino: te n'eri innamorato?" Mi risponde: "Io l'ho lasciato là, non sarai tu che te lo
porti ancora appresso?"
During a walk with a friend, we saw an electric toothbrush in a shop window. We
went in, he took it into his hand, brought it towards his mouth, asked for explanations.
I pull him away by the sleeve, scolding him: "Surely you're not going to buy it!" That
evening, when we met again, I went on: "What was it about that toothbrush this morning: were you in love with it?" He answered: "I left the toothbrush there, perhaps it's
you that are still carrying it around with you?"
Radio14
"La mia radio non funziona, puoi farci qualcosa?" Le dò una manata e la radio si
mette ad andare. Ma il mio amico non sembra ancora soddisfatto. "Te l'ho fatta andare, cosa vuoi ancora?" E quello risponde: "Voglio la tua mano!"
"My radio doesn't work, can you do something?" I hit it with my hand and the radio
started working. But my friend didn't seem entirely satisfied. "I made it work, what else
do you want?" And he answered: "I want your hand!"
13 In Modo, 197, mag–lug 1999, p. 29
14 In Modo, 198, ago–sett 1999, p. 28.
7
Sauna15
Sto facendo la sauna e dico a mia moglie: "Cara, puoi alzare la temperatura?"
"Certo, caro". Dopo un po' mi sembra che la temperatura sia rimasta la stessa. Me
la prendo con mia moglie, con la sauna, o con me stesso?
I'm taking a sauna and I say to my wife: "Darling, would you turn the temperature
up?" "Yes, dear, of course". After a while it seems to me that the temperature has remained the same. Whose fault is it: my wife's, the sauna's, or my own?
Lattina16
Bevuta una Coca ho fatto il gesto di gettare la lattina nell'immondizia. "Non farlo"
mi ha ammonito un amico ecologista, "pensa a quanto c'è di riciclabile!" Fu così che
chiamai "Lattina" la mia prima figlia.
After having drink a Coke, I was about to throw the can into the dustbin. "Don't do
it!" an ecologist friend wamed me, "think how recyclable it is!" And in fact this was why
I named my first daughter "Can".
15 In Modo 199, ott 1999, p. 29.
16 In Modo 200, nov–dic 1999, p. 28.
8
Karaoke17
Due vecchi amici. Uno cantava su base preregistrata "Stranger in the night", l'altro diceva: "qui Sinatra muove le mani così, qui sporge avanti il mento… mi par di
vederlo!" Quando il secondo è morto, il sopravvissuto ha tagliato il cavo del microfono e non ha più cantato. Da allora considero che tagliare i cavi dei microfoni del
karaoke sia un segno di grande amicizia.
Two old friends. One sang "Strangers in the night" to the accompaniment of a pre–
recorded base, and the other said: "here Sinatra moves his hands like this, here his
chin protrudes... it's as if I could see him!" When the second friend died, the survivor
cut the microphone cable and sang no longer. From then on, I have always considered
that cutting the cables of karaoke microphones is a sign of great friendship.
Videocamera18
Il nonno è malato, vado a trovarlo. Non so cosa dirgli e gli chiedo: "Nonno, posso
provare la tua videocamera?" "Certo, nipote mio". Esco in giardino, inciampo, mi
cade la videocamera e – mannaggia! – si fracassa. Torno dal nonno nascondendola
dietro la schiena e gli chiedo: "Nonno, perché la gente deve morire?" Il nonno:
"Questo è naturale. Ogni cosa deve morire quand'è vissuta per il tempo assegnato".
Gli mostro la videocamera rotta: "Nonno, per la tua videocamera evidentemente
era venuto il tempo di morire".
Grandfather is ill, I go to see him. I don't know what to say to him and I ask him:
"Grandfather, can I try out your videocamera?" "Of course, grandson". I go into the garden, trip up, the videocamera falls to the ground and – bother! – it breaks. I return to
my grandfather holding the camera behind my back, and I ask him: "Grandfather, why
do people have to die?" My grandfather says: "It's quite natural. Eve–rything has to die
after it has lived for its allotted time". I show him the broken videocamera. "Grandfather, evidently your videocamera has reached the time at which it had to die".
17 In Modo 201, gen–feb 2000, p. 29.
18 In Modo 202, mar 2000, p. 28.
9
Irrigatore19
Dopo pranzo mi sono addormentato in giardino. Vengo bruscamente risvegliato da
un getto di acqua fredda: si è messo in moto l'impianto di irrigazione automatica. La
prima cosa che vedo svegliandomi di soprassalto è il magnifico arcobaleno creato dalle
gocce d'acqua contro il sole.
After lunch I feel asleep in the garden. I was abruptly awakened by a jet of cold water: the automatic irrigation system had started. The first thing that I saw, waking with
a start, was the magnificent rainbow created by drops of water against the sun.
Telecomando20
Dopo pranzo mia moglie vorrebbe fare un pisolino e io invece vedere la TV. Abbiamo due telecomandi, per cui non appena io accendo lei spegne e viceversa.
Quando le pile del suo telecomando si esauriscono, penso di averla finalmente vinta. Ma non c'è verso: lei scaglia il telecomando ormai scarico sullo schermo, spegnendolo stavolta per sempre.
After lunch, my wife wanted to have a snooze, I wanted to watch the television. We
have two remote controls, and so as soon as I switched on, she switched off and vice
versa. When the battteries of her remote control ran out, I thought that I had beaten
her. But it was no use: she threw the run–down remote control at the screen, this time
switching it off for good.
19 In Modo 203, apr 2000, p. 29.
20 In Modo 204, mag–giu 2000, p. 29.
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Coltello elettrico21
Entro in casa e mia moglie mi balza addosso armata di un coltello elettrico. Scappo verso la camera da letto, ma ci trovo mio figlio pronto a fumi fuori con un altro
coltello elettrico. Senza scampo alzo disperato gli occhi al cielo... e vedo che avevano installato il nuovo condizionatore: che bel fresco faceva!
I enter my home and my wife attacks me, armed with an electric knife. I run towards
the bedroom, but my son is ready to get me with another electrid knife. With no means
of escape, I desperately raise my eyes skywards... and I see that they had just installed
a new air–conditioning unit: what a lovely cool!
21 In Modo 205, lug–sett 2000, p. 29.
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