Perdita del centro Le arti figurative del 19° e 20° secolo come sintomo e simbolo di un'epoca 1 I... more Perdita del centro Le arti figurative del 19° e 20° secolo come sintomo e simbolo di un'epoca 1 INDICE INTRODUZIONE. Il tema-Il metodo-Limiti del metodo-Limitazione del tema PARTE PRIMA: SINTOMI Capitolo primo: Nuovi temi dominanti Gli antichi temi unitari appassiscono-Il giardino "all'inglese"-Il monumento architettonico figurativo-Il museo-Architettura utilitaria e casa di abitazione-Il teatro-L'Esposizione-La "casa della macchina"-Sguardo d'insieme Capitolo secondo: Alla ricerca dello stile perduto Motivi del caos stilistico-Tutti i temi architettonici pretendono uguali diritti-Smania di livellamento nella prima architettura rivoluzionaria-Compromesso stilistico: neoellenismo e neogotico-Pluralismo dello stile-Il primo "stile razionale"-Il neorinascimento come "restaurazione totale"-L'avvento dell'architettura tecnica-Smania di livellamento della seconda rivoluzione: la "nuova architettura"-Reazione: la maschera del neoclassicismo-Inizi di un nuovo pluralismo-I partiti stilistici dei secoli diciannovesimo e ventesimo Capitolo terzo: La separazione delle arti La forma pura del giardino-L'architettura autonoma-La scultura pura-L'arte del cartone-L'arte pura del disegno e la "silhouette"-La pittura pura-Eliminazione dell'elemento architettonico dalla pittura-Il quadro si restringe al solo elemento. visibile-Disegno assoluto, pittura assoluta e scultura assoluta-Le scorie del dipinto-La morte dell'opera d'arte unitaria-La morte dell'iconologia-La morte dell'ornamento-Il dissolvimento dei confini dell'arte Capitolo quarto: L'attacco all'architettura La rivoluzione del giardino e la detronizzazione dell'architettura-I ruderi artificiali-La prima (inconsapevole) rivoluzione contro l'architettura-La rivoluzione prosegue sotto terra-Rivolta dell'ornamento contro l'architettura-La seconda rivoluzione contro l'architettura: negazione della base terrena-L'architettura labile-L'abolizione dell'architettura Capitolo quinto: Il caos scatenato La rivoluzione nella pittura-I demoni (Goya)-L'uomo abbandonato (C. D. Friedrich)-L'uomo sfigurato (la caricatura)-L'assurdità del mondo (Grandville)-Il puro vedere (Cézanne)-Il quadro chiassoso (il problema del manifesto pubblicitario)-La pittura scatenata e il caos-Il caos della decadenza totale
41 edifici costituiti da corpi distinti, anche di un solo vano, aggregati a formare come dei picc... more 41 edifici costituiti da corpi distinti, anche di un solo vano, aggregati a formare come dei piccoli villaggi
Stralci di articoli apparsi in tutti i numeri della rivista (tranne l'ultimo, il 35-36, dedicato ... more Stralci di articoli apparsi in tutti i numeri della rivista (tranne l'ultimo, il 35-36, dedicato alla Casa del Fascio di Terragni) dai Direttori (Massimo Bontempelli e Pier Maria Bardi), affiancati dai migliori giovani architetti dell'epoca (Terragni, Figini e Pollini, i BBPR, Latis, Mucchi, Nervi…), nonché da artisti e intellettuali come Pirandello, Melotti, Severini, Cagli, Gavazzeni, Doerfles, e da una nutrita serie di personaggi internazionali come Giedion, Sartoris, Breuer, Gropius, Le Corbusier, Picasso, Léger, Pound.
Maria Cristina Tonelli (a cura di), Giovanni Klaus Koenig. Un fiorentino nel dibattito nazionale su architettura e design (1924-1989), Firenze University Press, 2020
Half Past Zen. Or: how to ride an ox in search of the ox 1 Frullino 2 Vado a trovare uno dei più ... more Half Past Zen. Or: how to ride an ox in search of the ox 1 Frullino 2 Vado a trovare uno dei più noti designer italiani. Indicando uno dei suoi oggetti di maggior successo, gli chiedo: "Maestro, quanto della tua personalità hai trasfuso in questo magnifico frullino?" Mi risponde: "VRRR..." I went to see one of the most famous ltalian designers. Pointing to one of his most successful designs, I asked him: "How much of your personality did you transfer into this wonderful liquidizer?" He answered: "VRRR..." 1 "Half past Zen" è ovviamente la parodia di "half past ten", "(sono) le dieci e mezza", la risposta che ogni manuale di conversazione italo-inglese dà alla domanda "che ora è?". Sotto quel motto, Half past Zen (oppure: come cavalcare un bue per andare in cerca del bue), ho preso parte nel 1984, con gli studenti dell'Università del Progetto, al concorso indetto dalla Fiera di Nagaoka Lifestyles for tomorrow, Interior/Exterior Product Design Competition, meeting the challenges of the aging society.
Arthur Gensler ha fondato lo studio che porta il suo nome nel 1966, con 200 $ e un dipendente. Og... more Arthur Gensler ha fondato lo studio che porta il suo nome nel 1966, con 200 $ e un dipendente. Oggi fattura 182 milioni di dollari e ha per clienti la Bank of America, la General Motors, la Warner Bros., la Dell Computers, ecc. È comprensibilmente molto invidiato dai concorrenti, ma non mancano i detrattori che gli riconoscono un gran fiuto per gli affari, ma non altrettanta capacità progettuale. Il 63enne architetto spiega come ha reso il suo studio il più grande del mondo e come intende proseguire sulla medesima strada.
Consigli per diventare un architetto famoso 1 1 -Non c'è difficoltà a diventare un architetto fam... more Consigli per diventare un architetto famoso 1 1 -Non c'è difficoltà a diventare un architetto famoso, ma non aspettarti troppo: non ti assicurerà né la ricchezza né l'ingresso nell'alta società. Ma se proprio vuoi diventarlo, siamo qui per spiegarti come fare.
È significativo che il vocabolario architettonico di Aalto non sia stato finora descritto con lo ... more È significativo che il vocabolario architettonico di Aalto non sia stato finora descritto con lo stesso grado di precisione di altri, anche minori, maestri del movimento moderno. Inoltre non abbiamo alcuna maniera aaltiana paragonabile alla moda corbusiana del recente passato o a quella miesiana della decade precedente.
Come la paura della morte può avere a che fare con la mania di conservare sempre più edifici e te... more Come la paura della morte può avere a che fare con la mania di conservare sempre più edifici e territori / How our fear of death may have something to do with the obsession to preserve more and more buildings and territories
Xavier Sust analizza acutamente i criteri usati dalle Guide turistiche Michelin per assegnare una... more Xavier Sust analizza acutamente i criteri usati dalle Guide turistiche Michelin per assegnare una-due-tre "stelle" agli edifici cui raccomanda la visita. Criteri in base ai quali (purtroppo?) la gente giudicherà anche le nostre possibili opere.
Personalmente ho conosciuto Francesc Xavier Sust a Berlino (Ovest) quando entrambi, allora studenti ventitreenni - lui da Barcellona e io da Venezia -, partecipavamo al "Symposion 1964" generosamente organizzato dalla Technische Universität con docenti del calibro di Blake, Burkhardt, De Carlo, Gutbrod, Russell-Hitchcock, Soltan, Stirling, Ungers, Von Moltke, Woods...
Perdita del centro Le arti figurative del 19° e 20° secolo come sintomo e simbolo di un'epoca 1 I... more Perdita del centro Le arti figurative del 19° e 20° secolo come sintomo e simbolo di un'epoca 1 INDICE INTRODUZIONE. Il tema-Il metodo-Limiti del metodo-Limitazione del tema PARTE PRIMA: SINTOMI Capitolo primo: Nuovi temi dominanti Gli antichi temi unitari appassiscono-Il giardino "all'inglese"-Il monumento architettonico figurativo-Il museo-Architettura utilitaria e casa di abitazione-Il teatro-L'Esposizione-La "casa della macchina"-Sguardo d'insieme Capitolo secondo: Alla ricerca dello stile perduto Motivi del caos stilistico-Tutti i temi architettonici pretendono uguali diritti-Smania di livellamento nella prima architettura rivoluzionaria-Compromesso stilistico: neoellenismo e neogotico-Pluralismo dello stile-Il primo "stile razionale"-Il neorinascimento come "restaurazione totale"-L'avvento dell'architettura tecnica-Smania di livellamento della seconda rivoluzione: la "nuova architettura"-Reazione: la maschera del neoclassicismo-Inizi di un nuovo pluralismo-I partiti stilistici dei secoli diciannovesimo e ventesimo Capitolo terzo: La separazione delle arti La forma pura del giardino-L'architettura autonoma-La scultura pura-L'arte del cartone-L'arte pura del disegno e la "silhouette"-La pittura pura-Eliminazione dell'elemento architettonico dalla pittura-Il quadro si restringe al solo elemento. visibile-Disegno assoluto, pittura assoluta e scultura assoluta-Le scorie del dipinto-La morte dell'opera d'arte unitaria-La morte dell'iconologia-La morte dell'ornamento-Il dissolvimento dei confini dell'arte Capitolo quarto: L'attacco all'architettura La rivoluzione del giardino e la detronizzazione dell'architettura-I ruderi artificiali-La prima (inconsapevole) rivoluzione contro l'architettura-La rivoluzione prosegue sotto terra-Rivolta dell'ornamento contro l'architettura-La seconda rivoluzione contro l'architettura: negazione della base terrena-L'architettura labile-L'abolizione dell'architettura Capitolo quinto: Il caos scatenato La rivoluzione nella pittura-I demoni (Goya)-L'uomo abbandonato (C. D. Friedrich)-L'uomo sfigurato (la caricatura)-L'assurdità del mondo (Grandville)-Il puro vedere (Cézanne)-Il quadro chiassoso (il problema del manifesto pubblicitario)-La pittura scatenata e il caos-Il caos della decadenza totale
41 edifici costituiti da corpi distinti, anche di un solo vano, aggregati a formare come dei picc... more 41 edifici costituiti da corpi distinti, anche di un solo vano, aggregati a formare come dei piccoli villaggi
Stralci di articoli apparsi in tutti i numeri della rivista (tranne l'ultimo, il 35-36, dedicato ... more Stralci di articoli apparsi in tutti i numeri della rivista (tranne l'ultimo, il 35-36, dedicato alla Casa del Fascio di Terragni) dai Direttori (Massimo Bontempelli e Pier Maria Bardi), affiancati dai migliori giovani architetti dell'epoca (Terragni, Figini e Pollini, i BBPR, Latis, Mucchi, Nervi…), nonché da artisti e intellettuali come Pirandello, Melotti, Severini, Cagli, Gavazzeni, Doerfles, e da una nutrita serie di personaggi internazionali come Giedion, Sartoris, Breuer, Gropius, Le Corbusier, Picasso, Léger, Pound.
Maria Cristina Tonelli (a cura di), Giovanni Klaus Koenig. Un fiorentino nel dibattito nazionale su architettura e design (1924-1989), Firenze University Press, 2020
Half Past Zen. Or: how to ride an ox in search of the ox 1 Frullino 2 Vado a trovare uno dei più ... more Half Past Zen. Or: how to ride an ox in search of the ox 1 Frullino 2 Vado a trovare uno dei più noti designer italiani. Indicando uno dei suoi oggetti di maggior successo, gli chiedo: "Maestro, quanto della tua personalità hai trasfuso in questo magnifico frullino?" Mi risponde: "VRRR..." I went to see one of the most famous ltalian designers. Pointing to one of his most successful designs, I asked him: "How much of your personality did you transfer into this wonderful liquidizer?" He answered: "VRRR..." 1 "Half past Zen" è ovviamente la parodia di "half past ten", "(sono) le dieci e mezza", la risposta che ogni manuale di conversazione italo-inglese dà alla domanda "che ora è?". Sotto quel motto, Half past Zen (oppure: come cavalcare un bue per andare in cerca del bue), ho preso parte nel 1984, con gli studenti dell'Università del Progetto, al concorso indetto dalla Fiera di Nagaoka Lifestyles for tomorrow, Interior/Exterior Product Design Competition, meeting the challenges of the aging society.
Arthur Gensler ha fondato lo studio che porta il suo nome nel 1966, con 200 $ e un dipendente. Og... more Arthur Gensler ha fondato lo studio che porta il suo nome nel 1966, con 200 $ e un dipendente. Oggi fattura 182 milioni di dollari e ha per clienti la Bank of America, la General Motors, la Warner Bros., la Dell Computers, ecc. È comprensibilmente molto invidiato dai concorrenti, ma non mancano i detrattori che gli riconoscono un gran fiuto per gli affari, ma non altrettanta capacità progettuale. Il 63enne architetto spiega come ha reso il suo studio il più grande del mondo e come intende proseguire sulla medesima strada.
Consigli per diventare un architetto famoso 1 1 -Non c'è difficoltà a diventare un architetto fam... more Consigli per diventare un architetto famoso 1 1 -Non c'è difficoltà a diventare un architetto famoso, ma non aspettarti troppo: non ti assicurerà né la ricchezza né l'ingresso nell'alta società. Ma se proprio vuoi diventarlo, siamo qui per spiegarti come fare.
È significativo che il vocabolario architettonico di Aalto non sia stato finora descritto con lo ... more È significativo che il vocabolario architettonico di Aalto non sia stato finora descritto con lo stesso grado di precisione di altri, anche minori, maestri del movimento moderno. Inoltre non abbiamo alcuna maniera aaltiana paragonabile alla moda corbusiana del recente passato o a quella miesiana della decade precedente.
Come la paura della morte può avere a che fare con la mania di conservare sempre più edifici e te... more Come la paura della morte può avere a che fare con la mania di conservare sempre più edifici e territori / How our fear of death may have something to do with the obsession to preserve more and more buildings and territories
Xavier Sust analizza acutamente i criteri usati dalle Guide turistiche Michelin per assegnare una... more Xavier Sust analizza acutamente i criteri usati dalle Guide turistiche Michelin per assegnare una-due-tre "stelle" agli edifici cui raccomanda la visita. Criteri in base ai quali (purtroppo?) la gente giudicherà anche le nostre possibili opere.
Personalmente ho conosciuto Francesc Xavier Sust a Berlino (Ovest) quando entrambi, allora studenti ventitreenni - lui da Barcellona e io da Venezia -, partecipavamo al "Symposion 1964" generosamente organizzato dalla Technische Universität con docenti del calibro di Blake, Burkhardt, De Carlo, Gutbrod, Russell-Hitchcock, Soltan, Stirling, Ungers, Von Moltke, Woods...
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Personalmente ho conosciuto Francesc Xavier Sust a Berlino (Ovest) quando entrambi, allora studenti ventitreenni - lui da Barcellona e io da Venezia -, partecipavamo al "Symposion 1964" generosamente organizzato dalla Technische Universität con docenti del calibro di Blake, Burkhardt, De Carlo, Gutbrod, Russell-Hitchcock, Soltan, Stirling, Ungers, Von Moltke, Woods...
Personalmente ho conosciuto Francesc Xavier Sust a Berlino (Ovest) quando entrambi, allora studenti ventitreenni - lui da Barcellona e io da Venezia -, partecipavamo al "Symposion 1964" generosamente organizzato dalla Technische Universität con docenti del calibro di Blake, Burkhardt, De Carlo, Gutbrod, Russell-Hitchcock, Soltan, Stirling, Ungers, Von Moltke, Woods...