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Antigone, nei tempi recenti, ha smesso di comparire solo nei titoli dei saggi di filosofia, letteratura e diritto 1 , per occupare le prime pagine dei quotidiani. Secondo tanti -e io concordo -la capitana Carola Rackete della Sea Watch 3 ha compiuto un'azione comparabile a quella della Antigone di Sofocle 2 .
La politica moderna fra storia, istituzioni e società, 2017
Le suggestioni che animano questa ricerca si inseriscono nel tradizionale campo della storia del pensiero e delle istituzioni politiche. Nel suo complesso l’esito del volume si configura come un intreccio “ragionato” di influssi e ispirazioni riconducibili sul piano epistemologico al cosiddetto “scienziato politico” «il cui compito – sostiene Pasquino – consiste nell'approntare strumenti analitici che siano all'altezza delle sfide di una politica che cambia»
The survival of the feelings of Antigone in a saying of the Ionian Calabria
Stando alla mitologia e alla tragedia greche antiche, siamo abituati ad associare il personaggio di Edipo al mostro della Sfinge tebana. Piuttosto, qui si tenta un paragone fra quest'ultima e l'eroina Antigone, sfortunata figlia-sorella di Edipo, con un occhio alle tradizioni letterarie e l'altro alle teorie psicoanalitiche. Per dirla in termini junghiani, rappresentano esse rispettivamente l'"Ombra" e l'"Anima" dello stesso Edipo, o magari di Sigmund Freud? Sia detto per inciso, la filosofia della psicoanalisi di ascendenza freudiana – da Jacques Lacan a Slavoj Žižek – tende altrimenti e implicitamente a equiparare tali opposti o complementari archetipi rispettivamente ai personaggi tragico-mitici di Medea e Antigone, mantenendo così più personali e rendendo meglio attualizzabili i termini del confronto simbolico. Ma questo può essere l'argomento di un ulteriore saggio critico-divulgativo, auspicabilmente di là da venire...
Antigone e Creonte: un conflitto irrisolvibile o l’embrione di una società più giusta?, 2022
Lo studio qui presentato si pone l’obiettivo di indagare in merito al ruolo della Giustizia, intesa sia come Dea (Dike) che come virtù (dike) all’interno del panorama della Grecia classica e, soprattutto, concentrando l’attenzione sul dramma dell’Antigone sofoclea. Quest’opera sarà il fulcro dell’analisi in questione: dopo un rapido riassunto verranno trattate le principali interpretazioni in merito al rapporto tra i due protagonisti. Per mezzo del pensiero proposto da Gustavo Zagrebelsky , verranno presentati i tre filoni critici prevalenti: da una parte la proposta maggiormente ortodossa che vede in contrapposizione alla buona e giusta Antigone il despota Creonte, dall’altra la teoria del dialogo carente e, infine, la più convincente delle tre secondo il parere di chi scrive. Secondo quest’ultima tesi, Antigone e Creonte sulla scena sono fondamentali e complementari dal momento che rappresentano l’incarnazione di valori diametralmente opposti: se da un lato vi è Antigone che esprime a pieno l’importanza dell’oikos e delle leggi naturali non scritte, dall’altro Creonte, reggente di Tebe dopo la morte di Eteocle e Polinice, incarna il valore delle leggi positive volte a tutelare la polis. Comprendendo a priori l’esito della tragedia è chiaro che lo scontro qui portato avanti tra ius e lex sia privo di soluzione. In questo contesto è evidente come il conflitto tra i due protagonisti e tra le posizioni che essi incarnano non sia infruttuoso. Seppur irrisolvibile, questa contrapposizione produce un dinamismo interno allo Stato che favorisce lo sviluppo delle istituzioni che ne fanno parte: il processo di tesi, antitesi e sintesi perpetrato da Creonte è fondamentale proprio perché il rapporto tra legge e contestazione produce sempre un mutamento e, il più delle volte, un miglioramento rispetto alla condizione di partenza. Dopo queste considerazioni l’analisi verrà spostata sull’età contemporanea, alla luce di quanto narrato da Sofocle all’interno della tragedia. La migliore sintesi tra le posizioni del re di Tebe e della giovane protagonista si trova, come sostenuto dal professor Luigi Ferrajoli, nel costituzionalismo democratico, emerso al termine del Secondo conflitto mondiale. La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 1948 è la perfetta incarnazione dei vantaggi che si possono ottenere dalla commistione di diritti naturali e diritto positivo. Per concludere verrà trattato il tema della crisi della legalità che prende avvio dalla fine del XX secolo, rafforzandosi in seguito a eventi traumatici dal punto di vista sociale come la crisi economica e finanziaria del 2008 e la più recente situazione pandemica. Questa fase si traduce in un momento di recessione della legalità positiva e dei valori di giustizia. Alla luce di quest’analisi, dunque, cosa si può fare per riaffermare i valori di Antigone e Creonte? La ricerca dell’equilibrio tra le due posizioni e la riaffermazione di questi è il fine ultimo dell’elaborato.
Antígona: a eterna sedução da filha de Édipo, 2000
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Io sono fatta per condividere l'amore non l'odio.» (Antigone)
Nelle pratiche teatrali dei secoli successivi al V sec. a.C., il secolo cioè di Eschilo, Sofocle ed Euripide, i testi tragici subirono un fenomeno di frammentazione: le parti corali, essenziali nella struttura della tragedia ateniese, vennero progressivamente sciolte dalle parti recitate (in generale cfr. Rodighiero 2013). La musica e la danza diventarono progressivamente autonomo oggetto di performance, che si adeguò del resto ai gusti di un pubblico eterogeneo dal punto di vista geografico ma soprattutto culturale, specie durante l'Impero romano. Le parti recitate, invece, astratte dal contesto originario, divennero altrettanti pezzi di bravura attorale: i caratteri (ethe) tragici cominciarono a vivere di vita loro propria in singoli episodi che rientravano nel repertorio comune degli attori, ad esempio Edipo che scopre la verità e si acceca, oppure Oreste che uccide la madre, o ancora Medea che concepisce l'omicidio dei figli. Gli stessi caratteri, del resto, divennero te...
2014
Aim of this essay is to stress the importance of being maternal uncle and sister of Polyneices for the interpretation of Sophocles’ Antigone 523 (including a discussion on Greek philanthropia ), 902-914, 921-928. Particular attention is devoted to the myths of the “mourning sisters”, to the historical examples, to the myrologia and paramythia of sister’s love for dead brother in the oral tradition of Mani, in order to demonstrate the originality of the Sophoclean solution. Questo lavoro si propone di enfatizzare l’importanza di essere zio materno e sorella di Polinice per l’interpretazione dei vv. 523 (con inclusa la discussione del concetto di philanthropia ), 902-914, 921-928 dell’ Antigone di Sofocle. Vengono individuati esempi di amore di sorella per il fratello defunto nel mito ( mourning sisters ), nella realta storica, nei myrologia e paramythia del Mani, al fine di mettere in evidenza la novita dell’amor di sorella nella tragedia sofoclea.
Aldo Canestrari, SITO WEB “ANTIGONE” http://www.mesopotamia-ita.com/Antigone/ Presentazione del Sito Web. Questo Sito Web è dedicato ad Antigone: sia alla tragedia di Sofocle, universalmente considerata uno dei capolavori della letteratura mondiale, sia a molte delle sue rivisitazioni: le letture critiche ed analisi culturali, letterarie, filosofiche, etno-antropologiche, storico-politiche, e le interpretazioni nel teatro, nel cinema, nella letteratura. Una particolare attenzione è qui rivolta al dibattito contemporaneo, con un approfondimento specifico al tema della giustizia e della legge, a cui la vicenda di Antigone è fortemente connessa. Il conflitto alla base dell’Antigone sofoclea tra la legge della ‘polis’, legge scritta e configurata in ordinamento politico, e le “leggi non scritte”, radicate nei vincoli familiari e di sangue (‘oikos’), affettivi, la cui origine si perde nella notte dei tempi e reclama un’eternità religiosamente fondata sulle divinità più ancestrali, preolimpiche, a partire da Dike, ebbene, tutto ciò prefigura i successivi millenni di dibattito tra diritto positivo ed il cosiddetto ‘diritto naturale’, sulla disobbedienza alla legge costituita, in nome di superiori principi di giustizia, sull’esigenza che le leggi costituite non siano autoreferenziali, basate su forza ed arbitrio, ma invece fondate su princìpi più universali, che oggi vengono ricondotti in particolare al diritto costituzionale; su tutto ciò aleggia la consapevolezza dell’esigenza di prendere in considerazione sia le ragioni di Antigone che le ragioni di Creonte: entrambe hanno una loro validità, e ciò che è mancato nella vicenda sofoclea, come lo stesso Sofocle risulta lucidamente consapevole, è stato proprio il dialogo tra queste due ‘dimensioni’, tra due protagonisti entrambi monoliticamente immobili nella loro posizione. D’altra parte, come è stato teorizzato da innumerevoli voci, da Hegel a Goethe a Jaspers, per citarne solo alcune, essenza del ‘tragico’ è proprio questa contrapposizione non dialogica e non dialettica ove è esclusa la possibilità di suo superamento. maggio 2022 - Aldo Canestrari - [email protected]
A. Catania e F. Mancuso (a cura di ), "Natura e Artificio", Quaderni del Laboratorio Hans Kelsen, 2011
Vattene laggiù, e se hai bisogno di amare ama quelli di laggiù. SOFOCLE, Antigone,[524][525] Al centro di questo saggio c'è la fi gura di Antigone. È lei al cuore della rifl essione che qui mi propongo di svolgere sull'ordine simbolico e sul potere normativo che quest'ordine esercita nelle vite dei soggetti 2 .
Cambridge University Press eBooks, 2018
Journal of Forensic Sciences, 2018
O Brasil e as relações internacionais no pós-Guerra Fria, 2009
Arheologia, 2023
Aibr Revista De Antropologia Iberoamericana, 2007
Cinaglia & De Costa, 2022
The international journal of the commons, 2024
Organon, 2018
The American Review of Public Administration, 2020
Geological Society, London, Memoirs, 2016
IEEE Transactions on Power Electronics, 2006
Revista CIENCIA Y TECNOLOGÍA, 2021
Journal of African Earth Sciences, 2017
Revista Jurídica Unicuritiba, 2024
Brazilian Oral Research, 2016