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2019
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In this paper two excavations along the route of the defensive walls of the ancient Praeneste are described. The results are of considerable importance for the history of the monument. The first one, located on a stretch of the walls of the ancient acropolis, which corresponds to today's town of Castel San Pietro Romano, the subject of a recent restoration, gave the opportunity to identify several stages of construction. The analysis of materials related to foundations allowed to date the oldest satge to the “full” Archaic period (VI-V century BC); round towers built in the most recent phase can be dated to the XV century AD. The second operation allowed to discover the ancient frame of the door opening into another part of the fortifications, which came to light in the area of the Baroque “Porta del Sole”, the lower limit of the upper town. This is a multi-layered, composite structure, from the early third century BC, whose changes suggest, among other things, a 'reliable chronology for the great monument known as the so-called "Propileo".
ZRC SAZU, Založba ZRC eBooks, 2024
in La nuova guida alla bibliografia archeologica di Praeneste - Palestrina, a cura di A. Pinci, 2017
Scrivere una storia della città di Palestrina in età antica significa scendere nella narrazione del racconto dei fasti e delle gesta di Praeneste, città fiorentissima alle porte di Roma, arroccata su una propaggine del monte Ginestro (l'antico mons Arentinus). Scrivere la storia di Praeneste, richiede attingere notizie dalle fonti letterarie, cioè dalle voci del tempo che hanno tramandato fatti ed eventi che l'hanno vista protagonista, nel bene e nel male, nei secoli dell'antichità. Ma anche attingere alle testimonianze archeologiche, architettoniche, epigrafiche, che sebbene mute rispetto alle parole dei letterati antichi, spesso sono più esaurienti e procaci di informazioni. Il tessuto che viene a delinearsi così nasce da una miscela di dati che le diverse fonti tendono a mettere in risalto, ponendo nelle condizioni lo storico di dover sintetizzare questa sequela di notizie, senza disdegnarne alcuna, almeno se si vuol prestare la penna ad uno scritto scientifico e non di sola erudizione. La Nuova bibliografia archeologica redatta da Angelo Pinci spinge lo studioso sempre di più verso questa direzione, alimentando così la maniera di intendere le discipline umanistiche nella corrente scientifica delle stesse. Lo studioso che affronterà d'ora in avanti lo studio della città antica di Praeneste e dei suoi numerosi ambiti di ricerca non potrà fare a meno di orientarsi nella giungla di voci bibliografiche che Angelo Pinci ha raccolto nel corso di trent'anni e ancor di più, a partire dal suo primo contributo e giungendo fino ad oggi con questa ancora più esauriente summa bibliografica. Non ci sarà da meravigliarsi di fronte a questa vastissima letteratura, essendo essa il risultato di cinque secoli di studi sulla città, che hanno preso avvio con i primi testi cinquecenteschi e seicenteschi finendo con le ultime recentissime pubblicazioni dell'anno 2016 e dell'inizio del 2017. Un lavoro monumentale di cui dobbiamo essere grati allo studioso Angelo Pinci, che instancabilmente ha raccolto forse ciò che nessun'altro avrebbe fatto, una mole incredibile di voci bibliografiche che affrontano la trattazione antica della città. Questo processo di trasmissione e raccolta dei dati permette oggi allo studioso di conoscere, preliminarmente a qualsiasi avvio della sua ricerca, la bibliografia edita relativa al tema che va ad approfondire, con la consapevolezza di aver saltato un passaggio, anzi, di essere stato assistito nel giungere direttamente alla meta del suo percorso di avvio, legato alla raccolta di una bibliografia edita sull'argomento, che trova già confezionata in questo splendido volume. Forse inevitabilmente poco divulgativo, ma essenziale per un approccio alla disciplina archeologica prenestina.
in “Lazio e Sabina” 9, Atti del Convegno "Nono Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina", a cura di G. Ghini, 2013
Il bello, l'idea e la forma. Studi in onore di Maria Concetta Di Natale, a c. di P. Palazzotto, G. Travagliato, M. Vitella, PUP 2022, pp. 349-354.
Leggere il passato, costruire il futuro. Gli Etruschi e gli altri popoli del Mediterraneo. Scritti in onore di Gilda Bartoloni, Mediterranea XVIII, 2021, pp. 123-136
Between 1884-1885, in the southwest coast of Bolsena lake, Giovanni Paolozzi (collector of antiquities), with Napoleone and Enrico Brenciaglia (landowners in Capodimonte), carried out the first extensive excavation in the necropolis of Bisenzio (9 th-6 th c. BC). This paper-from my bachelor thesis (advisor prof. G. Bartoloni)-aims at reconstructing some Iron Age burial contexts and analysing relative materials now kept in the National Museum of Chiusi, Arezzo and Florence.
This contribution takes into consideration some inscriptions referring to the most important stages in the evolution of the monumental complex of Forum of Caesar. We have chosen the texts which can be related to the facts emerged from the latest excavations and recent studies on its structures and ornamental set. Moreover, in the light of new finds, we can suppose a link between the inscription CIL, VI 41384 and an important restoration work of the Forum effected by Virius Nichomachus Flavianus in Late Antique times. Finally, we are presenting a fragmentary and inedited inscription found during 1998-2000 excavations.
Journal of Archaeological Science, 2024
Education Sciences , 2024
Indian Journal of Forensic Medicine & Toxicology, 2020
Sephardic Horizons, 2024
2020 IEEE/CVF Conference on Computer Vision and Pattern Recognition (CVPR), 2020
Financial Management Perspective, 2023
El arte de la escultura en América del sur, siglos XVI-XIX, 2024
Journal of Experimental Psychology: Applied, 2019
Journal of medical education and curricular development, 2021
International Journal of Environmental Research and Public Health, 2022
Chemical communications (Cambridge, England), 2015