Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
4 pages
1 file
Perché l'uomo ha la necessita di parlare di Dio? Perché c'è questa ricerca dell'inizio della vita e dell'origine? Ovviamente non tutti hanno questa voglia di perché che nasce dallo stupore del bambino che alla fine rimane dentro di noi. Ovviamente ci sarà qualcuno, che o per verità o per puro voglia di essere antagonista dirà che non ha nessuna necessita ne voglia di parlare di Dio realizzando quella che poi diventerà anch'essa una religione, ovvero la ricerca spasmodica di dimostrare l'inesistenza, ma questa è un'altra storia. La teologia, volendo semplificare molto, alla fine è la voglia che l'uomo ha di parlare di Dio. Perché fin dal principio l'uomo anche "tribale" cerca di dare un senso alle cose più grandi di lui come il sole che poi ne diventerà un culto. Anche l'idea di Dio si evolve all'esigenze del "logos" che in quel momento storico si pone la domanda, forse perché Dio riflette la necessità contingente dell'uomo storico, la domanda viene spontanea forse è un Dio che cambia? Un Dio che si evolve certamente potrebbe essere superiore ad un Dio statico fermo su sé stesso. Se lo stesso universo è in espansione ed in movimento perché il suo Dio dovrebbe essere fermo su sé stesso? Se poi Dio nasce dall'esigenza del logos dell'uomo, (in principio era il verbo, Gv.) o meglio la sua indagine allora si potrebbe spiegare perché il tentativo di spiegazione dell'ente Dio sia mutevole. Ma l'ente Dio esiste a priori, ma per parlare dello stesso ente è necessario, fosse pure per i limiti del linguaggio umano e per il rigore della ragione, ricorrere alle idee su Dio e alla inevitabile sua "antropomorfizzazione". Lo stesso ente Dio se è vero che la creazione è la sua emanazione fisica si espande, e più l'uomo immagina grande l'idea di Dio più l'ente Dio si ingrandisce così dovrebbe essere per ogni categoria che l'uomo indegnamente attribuisce a Dio sia pure che si parli di grandi categorie, come: onnipotenza, eternità, infinitezza, bontà, onniscienza, onnipresenza. Una ipotesi della voglia di ricercare Dio ed il suo significato, potrebbe nascere dalla forma pensiero creatrice
D io non è verificabile empiricamente, però si può arrivare a Dio attraverso ciò che è empiricamente verificabile. Partiamo da due dati che non si possono negare.
2011
- Introduzione Sistemica - Catalizzatore dell‘essere - (D) Io - Preghiera - Giorno-Crepuscolo-Notte - Mutazione Infernale - Il Vuoto - Infinito - In-Fin-To The And
Su San Francesco si è detto tantissimo e diverse espressioni come Giullare di Dio, Poverello di Assisi, Alter Christus sono ormai d'uso comune, rappresentandone diversi aspetti salienti. In questa sede vorrei proporre un aspetto di San Francesco forse più inconsueto legato al metodo scientifico galileiano. La figura del Santo di Assisi presenta infatti qualche analogia con quello che è stato Galileo Galilei per la scienza moderna. In questo modo si potrebbe forse coniare l'espressione: Francesco ricercatore (come scienziato) di Dio.
DIO-IO, due parole che per me hanno un ruolo chiave ed è giusto che vi dica, da subito, prima ancora di iniziare questo mio lavoro, che trattando di queste due parole, toccherò dei concetti sensibili come la religiosità e la fede che, per come li voglio affrontare oggi, possono risultare davvero sconvolgenti per ciò che si chiama senso comune. Quindi, se siete particolarmente suscettibili a questi argomenti, tenete conto di questo mio avvertimento, perché non è certamente mia intenzione sconvolgere la sensibilità religiosa di nessuno, ma in questa mia esposizione, presenterò il mio pensiero per ciò che è, senza usare nessun filtro del politicamente corretto che renderebbe inutile trattare di questi due argomenti. Partirò da un concetto fondamentale: la Mente è l'entità che pensa. Ma, chi è la mente, o cosa fa la mente? Ecco, nella sua veste di coscienza di esistere come individuo, la mente è il SÉ, è un soggetto che pensa, ma che non si fa domande, non fa elaborazioni, è pensiero puro che fluisce liberamente. Il SÉ è il soggetto dell'Anima, nella sua essenza, è il soggetto dell'inconscio che non avverte ancora una separazione da altri enti della Natura, dall'altro, è indissolubilmente sciolto nella Natura, collegato ad ogni altro SÉ. Ma, quando la mente inizia ad individuare nelle immagini esterne un IO, come succede al bambino nella fase dello specchio, cioè quando nell'immagine di un corpo riflesso lui identifica sé stesso, ecco che la mente-il SÉinizia ad
Un viaggio alle radici del monoteismo. L'individuazione della creatio ex-nihilo come momento fondante del monoteismo, dove fu detto che il Nulla è all'origine di tutto ciò che è, impone di rivalutare l'opinione comune sul presunto monoteismo biblico. Dalla Bibbia alla gnosi cristiana, dalla filosofia giudeo-ellenistica alla Qabbalah medievale, da Meister Eckhart al Chassidismo, un sintetico percorso storico che si propone di evidenziare le differenze antropologiche che, attorno al concetto di "nulla", hanno segnato profondamente l'evoluzione e i drammi della civiltà occidentale.
Il titolo di questo testo esprime esattamente ciò che dice. Con questo scritto vogliamo risolvere una volta per tutte l'annosa questione dell'esistenza di Dio, da lunghi secoli oggetto di dibattito nella storia della cultura occidentale. Molti dei maggiori filosofi europei si sono impegnati in questa domanda, tentando di sciogliere il nodo, e si può quasi dire che non sia un filosofo chiunque non abbia detto la sua a riguardo. Aristotele e Kant rientrano certamente sotto questo insieme, e, spinti dal loro grandioso esempio, procediamo anche noi con il nostro tentativo. Com'è chiaro, non metto in dubbio che ad alcuni questo nostro intento possa risultare arrogante, per utilizzare un eufemismo; tuttavia non lasciamoci scoraggiare dalle malelingue, e procediamo convinti che la nostra penna sia guidata da una giusta ispirazione.
accettare il passato per vivere il presente, dissolvere i sensi di colpa perché non ci sono colpe ma solo avvenimenti, spesso indipendenti dal nostro e dall'altrui volere. Riconoscere e contattare il nostro dolore ci aiuta ad esorcizzarlo, rimuoverlo spesso significa vederlo riaffiorare sotto mentite spoglie...D'altra parte non è forse vero che non bisogna dimenticare? Questa è LA MIA STORIA. L'ho vissuta sulla mia pelle, mi ha fatto male scriverla e ho avuto bisogno di coraggio per condividerla.
Biological Theory, 2023
Conhecimento & Diversidade
Journal of Education and Practice, 2018
Journal of Developmental Entrepreneurship, 2020
Groundings: Development, Pan-Africanism and Critical Theory
Periférica/Periférica, 2023
Working Paper, 2023
Globalization and Health, 2023
European Journal of Human Genetics, 2009
早稲田大学中国古籍文化研究所編『中国古籍文化研究 稲畑耕一郎教授退休記念論集』東京:東方書店, 2018
The Journal of the Japanese Society of Clinical Cytology, 2019
Cuadernos de Economía Crítica, 2014
Forest Ecology and Management, 2008