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2017, Lezioni di storia Laterza, Trieste, 2017. "Il viaggio"
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Even before the actual opening of the Suez Canal, the possibility of connecting directly the Mediterranean and the Indian Ocean ignited the European fantasies and ambitions. During a first phase, the new waterway revolutionized more the business relations. But later, technological progress and the Europeanization of other continents made tourism in the countries of the so-called "beyond Suez" one of the most exciting experiences that could be done in a lifetime. The East suddenly becomes close and the fascination for the exotic, and an increasing curiosity for unknown cultures, were the starting point for incredible new great tours.
96 nt. 3, fa menzione di una lettera inedita del card. Carafa al Lombardo del 13 ottobre 1586, nella quale era richiesto che si «costituisca quanto prima il Seminario sicondo il progetto del Concilio, del che fin hora ha fatto poco cunto». Gli sforzi dell'arcivescovo trovano conferma in una notizia di Rocco Pirri che nota come «Ad educandos, instituendosque clericos Seminarium an. 1590. auspicatus est Antonius datis ab Archiepiscopali mensa in singulos annos aureis 160» [R. PIRRI, Sicilia Sacra disquisitionibus et notitiis illustrata, voll. I-II, Palermo 1733 (rist. an. con uno Scritto di F. GIUNTA, Sala Bolognese 1987), I, p. 432]. 9 Le costituzioni sinodali furono date alle stampe a distanza di tre anni dalla chiusura dell'assemblea (Constitvtiones Synodales Illvstriss. mi et Rever. mi Domini D. Antonii Lombardo Archiepiscopi Messan., Messanae, Ex Tipographia Fausti Bufalini. MDXCI). Tuttavia, nell'Archivio Segreto Vaticano abbiamo rinvenuto una copia manoscritta del testo, con alcune varianti. Si tratta di un codice di ottanta carte, rilegato in tutta pergamena, scritto con diverse grafie e autenticato, in calce, dal sac. Antonio Ricciardi, dottore in teologia e pro-segretario del Sinodo. Abbiamo ritenuto utile riportare in appendice (doc. I) la trascrizione integrale del paragrafo che più ci interessa, quello relativo al Seminario dei chierici, trattandosi della prima stesura delle Costituzioni. Il Ricciardi, nella qualità di procuratore dell'arcivescovo Lombardo, si recò a Roma nel 1592 e nel 1594 per la periodica visita ad limina. 10 G. MELLUSI, L'Arcivescovo e il suo palazzo. Nove secoli di storia della residenza dei presuli messinesi, in G. TAVILLA (a cura di), La Cappella privata dell'Arcivescovo, Messina 2006, pp. 14-17. 11 «Ad meliorem formam Seminarii gubernium composuit, in quo tum Clerici,
La sommossa "targata" Costiera Amalfitana
LUGLIO 1647: LA RIVOLTA DI MASANIELLO LA SOMMOSSA “TARGATA” COSTIERA AMALFITANA
Arnaldo Momigliano della storiografia del Novecento, a cura di L. Polverini, Roma 2006, 11-35
Indice Parte I Analisi dei dati aggregati: il settore a livello nazionale e locale, i distretti produttivi Il settore del Tessile/Abbigliamento 1. Il contesto nazionale Il settore Tessile/Abbigliamento (T/A) in Italia è un sistema complesso dove convivono aziende con caratteristiche dimensionali, organizzative e commerciali molto diverse e con un tasso di innovazione molto elevato. E' un settore al cui interno coesistono numerosi comparti e nicchie, in continuo mutamento, che spesso rendono difficile l'analisi attraverso i modelli ufficiali di monitoraggio statistico-economico. L'industria del T/A riveste grande importanza per l'economia italiana: essa è unica, ricca di vitalità, innovativa e leader mondiale nelle fasce di mercato a maggior valore aggiunto. Il principale asset competitivo del T/A italiano è la continua tensione verso l'innovazione, la costante offerta di prodotti originali, altamente distintivi, in grado di comprendere, soddisfare ed anticipare le esigenze e i desideri dei consumatori nei mercati internazionali. Il successo dell'industria italiana è determinato dall'interazione virtuosa di una sofisticata rete che lega le lavorazioni della materia prima alla distribuzione finale, il design alla produzione meccano-tessile; una rete in cui la forza di ogni singolo elemento è al tempo stesso causa ed effetto della forza di tutto il sistema. Il T/A non solo occupa un rilevante numero di addetti 1 (oltre 800.000 unità, con un'incidenza sull'industria manifatturiera del 16,6%) e produce una quota rilevante del valore aggiunto 2 dell'industria italiana (circa 27.715 miliardi di euroultimi valori disponibili al 2004), ma costituisce anche una sorta di bandiera dell'industria e dell'immagine italiana nel mondo. 1 Dati Istat relativi all'8° Censimento generale dell'industria e dei servizi -Anno 2001. Cfr paragrafo 7 sull'occupazione nel quale sono riportati i dati aggiornati al 2004 relativi al "Registro statistico delle unità locali delle imprese -Istat, diffusi il 19 dicembre 2006. 2 Dati Istat relativi ai conti economici regionali, diffusi il 23 gennaio 2007.
Studi recenti sull'età che per il prestigio e la fama del suo protagonista è definita "Cimoniana", hanno consentito di acquisire dati in grado di offrire una visione d'insieme più accurata dei cinquanta anni che hanno preceduto la Guerra del Peloponneso 1 . Il presente contributo si limita ad esaminare l'utilizzazione da parte dei Filaidi e in particolare di Cimone, del culto di Apollo Oulios quale uno degli strumenti di propaganda volti a favorire le realizzazioni cimoniane di quegli anni e in particolare all'affermazione della Lega di Delo. Tale culto fu in maniera assai efficace e funzionale collegato al mito di Teseo che andava acquistando in questo periodo una rinnovata e vivace risonanza. Nella prima metà del V sec.a.C. infatti si attuò, come si è anche recentemente messo in rilievo, un recupero ed una reinterpretazione dell'eroe che ebbe il suo culmine nel 473 a.C., quando venne dedicato il Theseion, in occasione del recupero delle ossa del mitico re di Atene effettuato da Cimone e noto da numerose fonti fornite di una certa autorevolezza 2 ; in questa sede ci interessa evidenziare alcuni aspetti di questo uso del mito in epoca cimoniana, quando la sua applicazione costituì uno strumento "pubblicitario" estremamente efficace 3 .
Melchiorre Trigilia nato a Ispica nel 1941, si è laureato col massimo dei voti e la lode in Lettere Classiche a Catania col Prof. Quintino Cataudella nel 1967. E' stato docente di lettere nelle scuole medie superiori. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni e articoli in archivi storici e riviste. Ricordiamo: Ilarione. Il Santo vissuto a Conte, in abito di gala, su un cavallo ornato di gualdrappe di seta rossa, con frange e briglia d'oro, seguito da dodici nobili cavalieri. Arrivato nella parte posteriore del palazzo Statella il Cristo vi entrò e poi ne uscì dalla porta dell'ingresso principale dell'attuale Corso Umberto, allora Via Principe n.37. Mentre il Conte gettava monete alla folla, questa esultante cantava: "Iadduzzu r'oru e lassimi cantari -ch'àiu lu ma patruni cavaleri;la sa vardedda triccient'unzi vali, -r'oru e d'argentu è la brigghia ca teni;n'ta la sa vurza 'n mancunu rinari, -la banca ri lu Re iddu la teni… (Galletto d'oro, lasciami cantare -che ho il mio padrone cavaliere; -la sua sella vale trecento onze, -d'oro e d'argento è la briglia che tiene; nella sua borsa non mancano denari, la banca del Re lui la tiene…). "Questa costumanza", aggiunge la Fronterrè, certo sulla base del ben documentato Dott. Leontini, "si protrasse fino al 1854, quando il Conte Enrico, ultimo degli Statella di Spaccaforno, si trasferì a Palermo," nel settecentesco Palazzo nobiliare di famiglia detto Spaccaforno in piazza Valverde, aggiungiamo noi, "ove fu nominato Maresciallo di Campo in Guerra per la Sicilia Orientale (Siracusa, Catania e Messina)." Simili solenni manifestazione di culto e pubblica venerazione soleva fare anche al Cristo alla Croce, il giorno seguente Venerdì santo nella SS. Annunziata. Entrava nella chiesa a cavallo col suo seguito e, arrivati all'altare del SS. Cristo, lo adoravano facendo inginocchiare i cavalli e poi indietreggiavano senza voltare le spalle al simulacro. Anche i suoi tre fratelli furono fedelissimi ai Borboni e ricoprirono altissime cariche 2 . 2 Il primogenito Antonio V Statella e Naselli (1785 -1864), succedette al padre Francesco Maria dopo la sua morte, nel 1823, col titolo di Principe di Cassaro, e cedette al suo primogenito Don Francesco quello di Marchese di Spaccaforno. Fu "assolutista rigido" (De Cesare), suddito fedelissimo dei Re Borbonici, Ferdinando I, Francesco I, Ferdinando II e Francesco II, che gli affidarono le più alte cariche politiche. Ambasciatore del Regno di Napoli presso le Corti di Torino (1816), Madrid (1824) e Vienna (1825), Ministro degli esteri a Madrid (1827). Nel 1830, quando accompagnò in Spagna Francesco I, il Re Cattolico Ferdinando VII gli conferì il titolo
Rassegna Storica dei Comuni, 2013
Nel 1987, un valente gruppo di archeologi francesi guidati da Gérard Chouquer pubblicò un testo eccezionale che descriveva le centuriazioni romane nella regio augustea Latium et Campania, ovvero nelle terre site fra Roma e Salerno, nonché in qualche territorio vicino 1 . Questo importantissimo lavoro descriveva ben 80 centuriazioni di cui 63 precedentemente non conosciute. Dell'argomento mi interessai in particolare a riguardo delle centuriazioni che riguardavano le terre un tempo pertinenti alle antiche città di Atella e Acerrae, ovvero le centuriazioni Acerrae-Atella I, Atella II e, in piccola parte, Ager Campanus I, Ager Campanus II e Nola III 2 . Per tale mio lavoro, non potendo usare i metodi aerofotogrammetrici impiegati da Chouquer e compagni, dovetti usare la cartografia IGM, operando, fra l'altro, una faticosa ed impegnativa digitalizzazione delle mappe. Il grande lavoro richiesto mi dissuase dall'estendere l'approfondimento ad altre aree fruttuosamente studiate dagli anzidetti archeologi francesi. Negli ultimi mesi, mi sono però reso conto che la disponibilità di mappe da satellite mediante Google Earth© permette praticamente a tutti di poter utilizzare tali immagini per ricerche analoghe a quelle effettuate dal gruppo francese. Esse sono precise quanto ottime fotogrammetrie benché con il limite di una risoluzione volutamente ridotta. Mediante Google Earth© è inoltre possibile, fra l'altro, il disegno delle centuriazioni sulle mappe e la facile verifica delle corrispondenze fra i presumibili tracciati antichi dei limites e le persistenze odierne, più o meno deformate, in tracciati viari, confini di appezzamenti di terre e altro. Mentre esploravo con questa metodica molti dei luoghi già studiati da Chouquer e compagni, mi accorsi che nella zona a nord dei resti di Suessula (in territorio di Acerra, presso l'odierna Cancello) non vi era la descrizione di alcuna centuriazione. Ciò costituisce la normalità, oltre che per zone collinari o montuose, anche per aree per cui storicamente è noto abbiano sofferto di impaludamenti, come ad esempio le terre circostanti l'antica Volturnum (Castel Volturno). Ma la zona a nord di Suessula non mi risultava aver patito in passato di tali fenomeni, con conseguente abbandono delle coltivazioni in tali luoghi. Pertanto l'assenza ivi di centuriazioni, benché possibile, era insolita. Osservando meglio l'area ( ) mi accorsi che, nelle località Perrone e Rinchiusa in territorio di Maddaloni e nelle terre interposte, erano evidenti tre assi viari inclinati di 29° verso ovest e mi affrettai a verificare se la distanza fra tali assi corrispondeva ad un multiplo della lunghezza di un actus (35,48 m), criterio fondamentale per poter ipotizzare una centuriazione. Dopo aver constatato con stupore e piacere che la distanza corrispondeva bene a 532,2 m, ovvero al multiplo di 15 di un actus, che è lo stesso modulo utilizzato per centuriazioni quali Caudium II, Forum Popilii, Cales III e altre 3 , immediatamente provai a disegnare un reticolo sulla base di tali dati e di altre corrispondenze che man mano ritrovavo.
Marcella, Venezia, e. Lavdatio. Erudite Scritture. Amichevoli Dedicazioni, 2023
Marcella, Venezia, e. Lavdatio. Erudite Scritture. Amichevoli Dedicazioni, a cura di Simonetta Pelusi, Florina Ciure, Adriano Pavan. Prefazione di Simonetta Pelusi, Oradea, Editura Muzeului Țării Crișurilor, 2023. © 2023 Muzeul Țării Crișurilor Oradea – Complex muzeal ISBN: 978-606-8925-55-4
L'ingresso dei Longobardi in Italia, nell'anno 568 (secondo alcuni autori nel 569), fu accompagnato, sul piano squisitamente artistico, soprattutto dalla diffusione d'oggetti d'oreficeria decorati secondo un gusto che prediligeva sia motivi ad intreccio sia stilizzazioni zoomorfe e fitomorfe, in sintonia con un patrimonio esornativo sostanzialmente unitario, genericamente definito 'germanico' , registrabile in una vasta area territoriale estesa dalle regioni scandinave alla pianura padana. A Cividale, sede del primo ducato longobardo, il lessico ornamentale astratto e antinaturalistico è ben attestabile, per esempio, in una serie di crocette auree come nella Croce con cervo (II metà VI -prima metà del VII sec.) del Museo Archeologico Nazionale, i cui bracci sono occupati da una complessa ornamentazione ad elementi serpentiformi ed antropomorfi variamente avviluppati, paragonabile a quella nelle prestigiose carpet pages dei manoscritti insulari di Durrow, Lindisfarne e Kells. 4. Adorazione dei Magi, fronte dell'altare del duca Ratchis, Cividale, Museo Cristiano 3. Visitazione, fianco dell'altare del duca Ratchis, Cividale, Museo Cristiano