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ISTITUTO ITALIANO DEI CASTELLI -SEZIONE TOSCANA - 4 NOVEMBRE 2015 Sala Convegni. Appunti per l'esposizione.
G. CIFANI, A. GUIDI, Le fortificazioni nel territorio di Anzio, in P. Fontaine, S. Helas (a cura di), Le fortificazioni arcaiche del Latium vetus e dell’Etruria meridionale (IX – VI secolo a.C.) Stratigrafia, cronologia e urbanizzazione (Atti delle Giornate di studio, Roma, Accademia Belgica, 19-20 Settembre 2013), Bruxelles - Roma: Institut Historique Belge de Rome, 2016, 111-124.
Leonardo e il Rinascimento nei codici napoletani. Influenze e modelli per l'architettura e l'ingegneria, 2020
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"Across the Stones. Immagini, paesaggi e memoria. La conoscenza interdisciplinare per la conservazione e la valorizzazione della Fortezza del Girifalco", a cura di B.G. Marino, editori paparo, Roma 2019, pp. 203-207
L'architettura e la conservazione dei valori materiali e dei significati della Fortezza del Girifalco di Cortona costituiscono il tema di base del volume che, con testi e immagini fotografiche, parte dai risultati di un Workshop e di un Seminario internazionale tenutisi tra le sue mura. La struttura difensiva, in un'originale posizione percettiva rispetto al paesaggio della Val di Chiana nonché palinsesto materiale delle vicende che hanno attraversato la storia di Cortona, è stata infatti al centro di riflessioni interdisciplinari, ma anche un campo di sperimentazione di una conoscenza multidimensionale, mirata all'elaborazione di proposte progettuali per un uso compatibile con le caratteristiche paesaggistiche, storiche, tipologiche, materiche ed estetiche. Incrociando cine-fotografia e architettura, per un processo cognitivo multiforme della sua realtà fisica e immateriale, il tema della definizione di indirizzi progettuali è stato affrontato attraverso il dialogo interdisciplinare tra esperti di questioni di estetica, di paesaggio, di archeologia, di storia dell'architettura, di tecniche di rappresentazione, di fotografia e di interpretazione di analisi strumentali che ne hanno, della fortezza, indagato a fondo anche l'invisibile. I saggi che si succedono, oltre a rappresentare un importante e innovativo contributo sulle questioni che ruotano intorno ad una siffatta testimonianza storica, fanno emergere la potenzialità di un percorso metodologico di interpretazione della fenomenologia dell'architettura nonché tutta la ricchezza della Fortezza. Questa, con straordinaria capacità di dialogo con il paesaggio e con la complessità delle sue stratificazioni, suggerisce, se non richiede, approfondimenti cognitivi, rivelandosi un'occasione proficua per valorizzare un patrimonio d'inestimabile valore per Cortona e per il paesaggio italiano. Bianca Gioia Marino, architetto, specialista in Restauro dei monumenti e PhD in Conservazione dei Beni Architettonici è Professore Associato di Restauro architettonico presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II, in cui è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Architettura e della Commissione Cultura. Insegna Teorie del Restauro presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio di Napoli e, presso lo stesso Dipartimento, nei corsi di Teorie e Storia del Restauro, Laboratorio di Restauro, Restoration for Exhibit Architecture. È responsabile scientifico della collana FREQUENZE_conservazione/restauro nonché membro di comitati scientifici ed editoriali di riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Membro I.C.O.M.O.S., è expert member di ICOFORT (International Scientific Committee on Fortifications and Military Heritage) ed è autore di diversi saggi e monografie, tra queste si segnalano:
Gli interventi recentemente eseguiti sul grande complesso edilizio hanno messo in luce l’evidente sovrapposizione delle fasi di occupazione e di fortificazione succedutesi, sul primo colle di Arezzo, dall’antichità ad oggi. Le antiche strutture erano rimaste chiuse e fasciate dalla cortina realizzata a metà Cinquecento per “mectere il chassero in fortezza”.
Journal of Ancient Topography XI 2001, 2001
Maria Milvia MORCIANO. Gela. Observations on the Building Techniques of the Capo Soprano Fortifications. The author provides a new interpretation of the Capo Soprano fortifications in Gela. whose famous unfired brick elevation was believed to be coeval with the stone base. A very detailed analysis of the structure has led to greater understanding of building techniques and formal. structural and functional features. as well as reconstruction of the different building phases. It has now been established that the walls were planned and initially built in stone, while the upper unfired brick part belongs to a later stage, linked with subsequent restoration, after destruction which probably split the side walls in places. The generally accepted dating to the age of Timoleon is confirmed, while the later stages belong to the age of Agathocles, the last period of warfare involving Gela. before its final destruction in 282 B.c.
Malta è famosa per le sue enigmatiche vestigia di misteriose civiltà mediterranee preistoriche, già antiche e abbandonate quando si costruivano le Piramidi. Le isole sono disseminate di templi, circondati da cinte megalitiche in pietra, con funzione non difensiva, ma piuttosto strutturale o delimitante le aree considerate sacre dal territorio vicino. Curiosamente i tempi storici successivi lasciarono pochissime tracce, e ci fu un vuoto architettonico che terminò solo quando l'Ordine di San Giovanni prese possesso dell'arcipelago, per poi lasciarvi un'impronta così forte.
Giornata dei Castelli 25 maggio 2014, Istituto Italiano dei Castelli Sezione Emilia Romagna. La Rocca di Reggiolo (RE). Aspetti storici e difensive di una fortificazione di confine. Le alterne vicende di Reggiolo. La lettura del monumento e l’approccio castellologico. L’eredità: conservazione e valorizzazione. Il nucleo urbano.
2004
A proposito di rocche e fortificazioni nello Stato della Chiesa [A stampa in Rocche e fortificazioni nello Stato della Chiesa, a cura M. G. Nico Ottaviani, Perugia 2004 © dell'autrice-Distribuito in formato digitale da "Reti Medievali"] 1. I perché di un volume Dietro ad un volume come questo ci sono molte cose: un'idea prima di tutto, un progetto editoriale, un programma di ricerca e infine, ma non da ultimo, delle persone. L'idea per la verità era ed è di Angela Lanconelli, esposta in un seminario del gruppo di ricerca denominato "Noi delle Terre della Chiesa". Un po' di cronistoria aiuterà a circostanziare meglio quest'iniziativa editoriale. Tutto è nato dalle suggestioni che seppe creare il convegno di Cento del 1993 che aveva per titolo "La libertà di decidere" e per sottotitolo "Realtà e parvenze di autonomia nella normativa locale del medioevo", vale a dire "la verifica delle effettive rispondenze tra codificazioni normative-in genere statutarie, ma non solo-e le diverse situazioni ed evoluzioni locali" 1. In quell'occasione si tennero nel dovuto conto le "ampie disparità regionali" italiane analizzate attraverso "interventi specifici per ogni ambito", il tutto nell'ottica di "un bilancio globale degli studi e delle pubblicazioni" come anche delle prospettive di confronto metodologico e tematico. Quell'occasione fu davvero feconda: da essa sono nati il "Comitato italiano per gli studi e le edizioni delle fonti normative" che ha in Rolando Dondarini il suo animatore, e il gruppo di ricerca citato all'inizio che si riconobbe nello studio dei rapporti tra "centralismo e periferie nello Stato della Chiesa", ovvero nella verifica di quanto sopra esposto e valido in linea generale per tutta l'Italia centro-settentrionale, trasferito però all'interno di un ambito politico-territoriale ben definito, cioè all'interno di quelle diverse "periferie", ovvero province dello Stato della Chiesa, che dalla Romagna alla Campagna e Marittima passando per Marchia, Ducato e Patrimonio, subirono in maniera diversa gli impulsi e i rapporti con il "centro" 2. Non sono mancati appuntamenti ovvero occasioni nelle quali presentare i risultati delle ricerche: il primo è stato senz'altro il convegno "Ut bene regantur". Politica e amministrazione periferica nello Stato ecclesiastico, svoltosi a Perugia dal 6 all'8 maggio 1997. Il convegno nacque-come ricorda Paola Monacchia nella Presentazione-"dal felice incontro tra le intenzioni e i programmi dell'Associazione nazionale archivistica italiana, che doveva completare la sua trilogia sullo Stato ecclesiastico analizzando qui l'aspetto principe, quello politico amministrativo, e il progetto di ricerca del gruppo denominato 'Noi delle Terre della Chiesa'" 3 , nel comune intento di chiarire l'effettivo funzionamento dell'amministrazione periferica provinciale, "andando a vedere le tecniche e i modi di quella, messa in relazione con le strutture finanziarie e fiscali locali, dei comuni, già da tempo operanti e che continueranno a operare nel lungo periodo" 4. Alcuni "punti" si poterono fissare in quell'occasione, oltre a raccogliere una generalizzata lamentatio sulla "schizofrenia" delle fonti tra locali e centrali, comunali e camerali, paragonabili fino ad un certo punto, sovrapponibili raramente. Si ribadì che lo Stato costava molto, e questo lo si sapeva, e che le province assorbivano molte delle entrate raccolte dai collettori ufficiali cioè dai tesorieri provinciali, figure-chiave (laici od ecclesiastici) dell'amministrazione, incaricati di svariate funzioni anche non meramente contabili, in rapporto con rettori e legati, veri personaggi in alcuni casi; dunque "elementi forti" di una struttura amministrativa, che diventerà sistema dalla 1 Così R. Dondarini nella Prefazione (p. 9) agli Atti del convegno svoltosi come detto a Cento nel maggio 1993; gli Atti curati dallo stesso sono usciti con lo stesso titolo sempre a Cento nel 1995. 2 Rimando al mio "Noi delle Terre della Chiesa", ovvero a proposito di un programma interuniversitario di ricerca su centralismo e periferie nello Stato della Chiesa, in "Nuova rivista storica", LXXIX (1995), pp. 769-770. Si può consultare il progetto ed alcuni risultati delle ricerche nel recente sito www.unipg.it/terredellachiesa 3 Gli Atti sono stati pubblicati con lo stesso titolo a cura di P. Monacchia, nel numero unico di "Archivi per la Storia. Rivista dell'Associazione nazionale archivistica italiana", XIII/1-2 (2000), p. 9. Gli altri due incontri erano stati dedicati: alle fonti giudiziarie dello Stato pontificio ("Pro tribunali sedentes", 1990) e alla documentazione catastale nei territori dello stesso ("In primis una petia terre", 1993). 4 M.G. Nico Ottaviani, Conclusioni, ivi, pp. 267-272; p. 267. CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
In PACE F. (a cura di), Notiziario dell’Istituto Archeologico Valtellinese, n. 16, anno 2018, pp. 153-181.
2020
In Irpinia, to grasp the extent to which the multiform and varied castellated density still has today, it is necessary to look at its hilly and mountainous landscapes or read the toponyms of its villages: from the recent study carried out in the Province of Avellino, there is a list of 78 castles still visible in elevation, a very high figure if you consider that the entire provincial territory is composed of 118 municipalities, for a percentage of almost 70%. The period of study in which this research is based on Irpinia’s fortification (castles, walls, towers and defensive walls) is part of the period in which the various foreign dynasties conquered the Regnum Siciliae giving rise to a military architecture which goes from the Longobard domination (568-774) to the advent of the Normans (1130-1194) and the Swabians (1194-1268), to retrace the phases of the coming first of the Angevins (1268-1435) and then of the Aragons (1442-1503).
ShodhKosh: Journal of Visual and Performing Arts, 2024
Journal of Pharmaceutical and Sciences
The Round Table The Commonwealth Journal of International Affairs, 2024
Artnodes, 2018
Asian-Pacific Economic Literature, 2017
Nauki pomocnicze historii w badaniach nad XIX oraz XX wiekiem, red. K. Cholewa, Wydawnictwo ArchaeGraph,, 2024
Abdella Mohammed Ahmed (M.Sc.), 2024
توثيق جرائم الحرب وانتهاك حقوق الانسان ضد الإنسانية و الشعب السوري, 2022
Jurnal Sistem informasi dan Komputerisasi Akuntansi (JSK), 2017
Dames de Montsoriu: Ermessenda i Timbor. Política i poder en mans de dones a l'època medieval, 2024
IOP Conference Series: Earth and Environmental Science, 2021
Enzyme and Microbial Technology, 1991
McGill Law Journal, 2000
Transplantation, 2010
Public Health, 1997
Nanomaterials, 2019
Mathematics in applied sciences and engineering, 2024
IEEE Transactions on NanoBioscience, 2019
Corporate Reputation Review, 2008