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La maggior parte delle novelle del Decameron è ambientata a Firenze e sembra valere in tutta l’opera un semplice assioma, per il quale più ci si allontana dalla Toscana più i contorni si fanno sfumati, la precisione scema e l’importanza dell’ambientazione viene meno. Tra i contributi critici più decisivi sulla geografia decameroniana, fatto salvo il recente Boccaccio geografo (Morosini 2010), sia Branca (1980, 19989) che Asor Rosa (1992) hanno sottolineato la centralità del capoluogo e anche una decisa insistenza di Boccaccio sulle qualità d’ingegno e di spirito dei personaggi fiorentini. Asor Rosa, in particolare, ha proposto interessanti raggruppamenti schematici delle novelle a seconda del luogo di ambientazione, distinguendo questi in primari e secondari, e creando delle apposite categorie per Firenze, il quadro italiano e il mondo extranazionale. Tuttavia, ci siamo trovati di fronte ad un sistema di catalogazione e individuazione dei luoghi che mancava di un metodo univoco: proponiamo quindi, con questo intervento, un approccio schematico alle novelle e ai personaggi del Decameron che permetta di verificare graficamente quanto sostenuto per anni, ma senza supporti statistici chiari. Classificheremo le novelle in base alla distanza da Firenze (località scelta come punto di riferimento per la sua centralità nell’opera) dei luoghi in cui esse sono ambientate. Per ciò che riguarda i personaggi, invece, sarà una mappa coropletica a rappresentare la loro provenienza (si considerano solo personaggi di origine italiana). I dati saranno inseriti in apposite tabelle. La lettura di queste tabelle, unita alla cernita dei luoghi e all’analisi narratologica dei personaggi, porterà a conclusioni attendibili sulle intenzioni e sul valore morale dello spazio attraverso le cento novelle.
Boccaccio e dintorni / Intorno a Boccaccio. Giornata di studi promossa dall'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio. Certaldo, 25 giugno 2014, 2014
Una delle caratteristiche principali del capolavoro di Giovanni Boccaccio è senza dubbio l’enorme varietà geografica presente nel Decameron: l’autore infatti cita circa 180 tra paesi e città, che all’interno delle cento novelle rappresentano ambientazioni o anche soltanto rapidi accenni. Ci sarebbe dunque, concretissimo, un rapporto tra le ambientazioni delle storie narrate dalla brigata e i suoi personaggi, come se i luoghi geografici influenzassero le azioni dei protagonisti. Il nostro intento è quello di verificare se sia possibile creare un parallelismo strutturale tra l’astuzia dei personaggi e la città di Firenze, e, per opposizione, constatare come alcuni pregiudizi e inimicizie storico-politiche facciano sì che Venezia, Siena e altre realtà siano popolate da gente piuttosto sciocca. La centralità di Firenze all’interno della geografia del Decameron è indiscussa: in effetti la maggior parte delle novelle è ambientata proprio in questa città, e sembra valere in tutta l’opera un semplice assioma per il quale più ci si allontana dalla Toscana (e da Napoli) più i contorni si fanno sfumati, la precisione scema e l’importanza dell’ambientazione viene meno. Forse anche per questo la critica ha sempre voluto cercare un significato particolare anche nella posizione delle novelle fiorentine all’interno delle varie giornate. D’altro canto, Boccaccio utilizza spesso la caratterizzazione geolinguistica dialettale ogniqualvolta voglia tratteggiare negativamente un veneziano o un senese: sarà forse un caso? Altri confronti, come per esempio quello tra la novella ravennate di Nastagio degli Onesti (V 8) e quella fiorentina di Federigo degli Alberighi (V 9) ci aiuteranno a chiarire se davvero sia il caso di stabilire una scala di valori geografica. Bibliografia essenziale: - Vittore Branca, Boccaccio Medievale, Firenze, Sansoni, 1998 (1956); - Giorgio Cavallini, Postilla sulla geografia del Decameron, in «Rivista di Letteratura Italiana», XX, vol.3, 2002, pp. 91-104; - Roberto Mercuri, Genesi della tradizione letteraria italiana in Dante, Petrarca e Boccaccio, in «Letteratura italiana. Storia e geografia», vol. I, Torino, Einaudi, 1987; - Giorgio Padoan, Sulla novella veneziana nel «Decameron», in Boccaccio Venezia e il Veneto, a cura di Vittore Branca e Giorgio Padoan, Firenze, Olschki, 1979, pp. 17-46; - Manlio Pastore Stocchi, Dioneo e l’orazione di frate Cipolla, in Boccaccio Venezia e il Veneto, a cura di Vittore Branca e Giorgio Padoan, Firenze, Olschki, 1979, pp. 47- 61. - Introduzione al Decameron, a cura di Michelangelo Picone e Margherita Mesirca, Firenze, Cesati, 2004; - Francesco Tateo, Boccaccio, Laterza, Roma, 1998.
Lo studio sulle presenze decameroniane nella prima edizione del Vocabolario della Crusca ricostruisce la storia della codificazione lessicografica condotta dagli Accademici. In particolare, indagando sulle vaste zone ridimensionate dalla scure della censura accolte nel Vocabolario; ovvero sulle vaste zone che presentano una dubbia tenuta testuale, riconducibili ad uno o a più testimoni – manoscritti o a stampa – sconosciuti.
2020
Bolpagni, Marcello. La geografia del Decameron. Novate Milanese (MI): Prospero, 2016.
louis fournel (Paris VIII), alfred noe (Universität Wien), franCisCo riCo (Universidad autónoma de Barcelona), maria antonietta terzoli (Universität Basel). redazione enriCo mattioda (segretario), lorenzo BoCCa Il «Giornale storico della letteratura italiana», fondato nel 1883 da Arturo Graf, Francesco Novati e Rodolfo Renier, e da allora pubblicato a Torino dalla Loescher, è punto di riferimento per gli studi di Italianistica. È presente nelle più importanti biblioteche internazionali ed è sempre valutato al livello più alto nelle classifiche delle riviste umanistiche. Si avvale della consulenza di lettori anonimi (peer review) per la valutazione dei contributi proposti per la pubblicazione. Contributi proposti per la pubblicazione e libri da recensire debbono essere inviati a: «Giornale storico della letteratura italiana» Coloro che desiderano sottoporre un contributo dovranno fare riferimento alle norme per la compilazione che sono scaricabili, in formato PDF, dal sito internet www.loescher.it/riviste Nel medesimo sito sono consultabili i sommari dei fascicoli delle ultime annate, gli abstract degli articoli pubblicati, le informazioni su abbonamenti, ristampe anastatiche, fascicoli arretrati e prezzi Le annate del «Giornale storico della letteratura italiana» dal 1883 al 1995 sono inoltre consultabili on-line, previo abbonamento, nella banca dati Periodicals Archive Online Modalità di pagamento 2017 (4 fascicoli annuali) E 97,50 (Italia) -E 131,50 (estero) Prezzo del singolo fascicolo: E 33
Revista de Italianística, 2015
A leitura aqui proposta do Decameron concentra-se especificamente em duas novelas: a primeira e a décima da quarta jornada (IV, 1 e IV, 10), que apresentam muitos pontos de interesse pela trama, pela caracterização dos personagens e pelos temas centrais da narrativa, fundada na conjunção e complementaridade de trágico e cômico como traços máximos e significantes da aventura humana sob todos os aspectos
I novellieri italiani e la loro presenza nella cultura europea: rizomi e palinsesti internazionali 268 Il percorso novellistico che si affronterà in questo contributo prevede, come punto di partenza, una fugace e agile veduta di alcune delle cosiddette novelle di viaggio del Decameron 1 : non certo per tentare di ridefinirne l'interpretazione, quanto per servirsi di esse in un'ottica comparatistica che risulterà molto utile quando si analizzeranno corrispondenti storie a firma di Bandello e Giraldi Cinzio.
il Decameron (anzi Decameròn, come scrive sempre l'autore, mantenendo l'accento fin nel titolo del film) nasce nel progetto di Pasolini come trasposizione visiva completa che deve ricalcare l'opera scritta. lo ricaviamo da una lettera al produttore, Franco rossellini, dove Pasolini parla esplicitamente di un'ambientazione napoletana («la Napoli popolare continua ad essere il tessuto connettivo del film») ma dichiara di voler tener presente anche «quello spirito interregionale e internazionale che caratterizza il Decameròn» 1 . Dunque oltre a Napoli ci sarà la cicilia, la Barberia, Parigi, il mare, i castelli della loira, il deserto con le casbah, le navi che solcavano il Mediterraneo, dall'egitto alla Spagna. e così il film dovrà essere «un affresco» di tutto il mondo, tra il Medioevo e l'epoca borghese. Un'opera totale insomma, fedele alle intenzioni del Boccaccio.
"Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2017", a cura di S. Zamponi, Firenze, Firenze University Press, 2019
Stefano Zamponi (a cura di), Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2017 : atti del Seminario internazionale di studi (Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio, 16 settembre 2017), ISBN (online PDF) 978-88-6453-844-0, © 2019 Firenze University Press, CC BY 4.0 International, published by FUP IL MODELLO DEL DECAMERON NEL NOVELLIERE DI GIOVANNI SERCAMBI Flavia Palma
2024
This article aims to analyze the Decameron taking into account the relational and social dynamics of every human relationship. The work presents itself as a model of etiquette of speech, life, death and passions, because balance and respect for others, values that are hidden in all the stories, anticipate the sixteenth-century concepts of civilization and etiquette, both evolutions of the principle of courtesy. The relational dimensions are translated on the basis of an implicit and necessary social order, canceled by the plague, which must be maintained for there to be harmony; in this regard, Goffmanian sociology finds a coherent witness in the Decameron. Boccaccio's anthropological choice-to entrust a possible ethical solution to the brigade-is the true distinctive feature of the equality represented by the Decameron.
The Zuytdorp research compendium, 2024
Tạp chí Nghiên cứu dân tộc, 2020
IslamiCity
La Pasión de Valladolid, 2023
Bangabandhu Sheikh Mujib Medical University Journal, 2022
Religion and Society: Advances in Research, 2010
Aquacultural …, 2007
TheoLogica, 2023
20. Yüzyılda Türkiye Batı İlişkileri, 2022
Ocean Development & International Law, 2017
Archiv der Mathematik, 2006
Nativa, 2019
2006
International Archives of Occupational and Environmental Health, 2022
Heart, 1981
International Journal of Applied Pharmaceutics, 2020