A tavola con Apicio

2015

«Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo». Così Ippocrate, il padre della medicina, circa 2.500 anni fa, sintetizzava il suo pensiero sulla relazione tra ciò che mangiamo e la nostra salute. Possiamo essere contenti controllando i nostri appetiti e sviluppando le nostri abitudini di vita positive. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo per corrompere la forza di volontà ad abbandonare una cattiva abitudine, ma ci vuole solo un po’ di volontà per cominciare una nuova abitudine. A tavola con Ippocrate sottolinea l’importanza di basare la propria alimentazione soprattutto su cibi di origine vegetale, passando in rassegna oltre 140 ricette, correlate da curiosità su ciò che mangiamo e approfondimenti sul mondo culinario.

È noto come Aristotele abbia stabilito una certa contiguità di temi tra la poesia epica e la tragedia. Nella Poetica (1449b 9-L2) dice: <<l'epica è simile alla tragedia fino all'essere imitazione con parole in versi di caiatteri seri, ma differisce in questo: nell'avere un metro solo e nell'essere narrazionerr. Solo differenze formali di metro e di strutfura, cioè, connoterebbero i due generi, mentre per i contenuti non ci sarebbero sostanziali divergenze t1l. Inoltre Aristotele dice che si distinguono anche per la ,rlunglrrezza>>, settza meglio specificare se si tratta di lunghezza come durata della rappresentazione o del tempo rappresentato l2l. Una possibile chiave di interpretazione di quest'ultimo aspetto, cioè delle differentilunghezze, può trovarsi nelle parole stesse che i poeti epici usano per iniziare il loro canto. Omero, per esempio, evidenzia come l'inizio del racconto non sia necessariamente definito, perché il canto procede da un punto che la Musa sceglie liberamente: sia nell'lliade sia nell' Odissea, il preta invoca la Musa e le chiede di incominciare a cantare da uno dei punti che ritiene opportuno. Nell'Odissea (1.10) chiede alla Musa di "dire anche a noi a partire da qualche parte (àp60ev)», mentre più complesso è l"inizio del canto nell'Iiade (1. 1 ss.), dove il racconto del rancore di Achille è indicato come compimento della volontà di Zeus (v. 5), ma il poeta subito si chiede chi fu il dio a indurre in contesa l'eroe con il capo della spedizione Agamennone e da questo spunto si inizia un racconto che cerca, a ritroso, nel passato le cause del doloroso evento.

Il "benessere animale" riferito alle api gestite dall'uomo: al superorganismo alveare come alla singola ape. Alcuni spunti pratici e la loro giustìficazione

On a Pulzone panel, his provenance Medici and Barberini. On baited panels on walnut.

Appena le casseruole bollono, le scoperchio, e l'odore sale in cielo; con quell'odore Giove ci fa banchetto, ogni giorno. -E se tu non cucini, come fa a mangiare Giove? -Va a letto senza cena. Ma oggi hai a banchetto degli amici o dei nemici? -Diamine, degli amici, s'intende! -Perché non inviti piuttosto i nemici? Oggi servirò ai tuoi convitati un desinare così gustoso e lo insaporirò con dei condimenti così squisiti che ognuno, al primo assaggio, si divorerà da solo le dita. (Plauto, Pseudolo) Cibus: a tavola con i romani Cena a base di piatti della cucina della Roma antica 24 settembre 2016 ore 19 |

T. Klär – E. Faber (Hrsg.), Zwischen Hunger und Überfluss: Antike Diskurse über die Ernährung, Franz Steiner Verlag, Stuttgart 2020, ISBN: 978 3 515 12628 1, pp. 183-196. , 2020

Expensive spices in some recipes of Apicius' De Re coquinaria

2023

In questo breve contributo vengono trattate le vicende storiche, architettoniche e artistiche dell'antica pieve ascianese dedicata a S. Ippolito, Un edificio religioso attestato sin dall'epoca longobarda (inizi dell'VIII sec. d.C.), in piena disputa religiosa tra le cattedre di Siena e di Arezzo.

L'intervento è frutto di un lavoro ampiamente condiviso e a lungo discusso da entrambi gli autori, la prima parte si deve ad Andrea Severi, mentre la seconda a Paolo Cova. Nella prima si analizzano le testimonianze letterarie dell'Umanesimo bolognese in relazione alla cultura alimentare e al gusto. Viene poi indagato lo splendido "De re coquinaria" di Apicio appartenuto al senatore Mino de’ Rossi e conservato oggi presso la Bodleian Library di Oxford. Nella seconda parte si affronta invece lo studio della decorazione miniata del codice, in relazione ad altri esempi coevi e si contestualizza l'opera all'interno dello straordinario percorso artistico di Giovanni Battista Cavalletto.

2002

Un'analisi dell'opera "Satyricon" di Bruno Maderna, nel contesto storico musicale e drammaturgico.