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Cinema nasce contemporaneamente in europa e stati uniti, dove però ha uno sviluppo peculiare. È qui che si impone con piu forza istituzione . è qui che si assiste con maggior evidenza al salto del cinema a industria culturale. GRIFFITH cinema istituzionale che si struttura in un vero e proprio standard cinema classico americano. Linguaggio del cinema americano classico.
ORIGINE CINEMA ultimo decennio '800: si moltiplicano tentativi di animare le immagini fotografiche (prassinoscopio --> perforazione pellicola, kinetoscopio--> immagini in movimento visibili però ad un solo spettatore alla volta, cinematografo--> sintesi di più tecnologie,inventato da Lumière) invenzione del cinema: 28 dicembre 1895 a Parigi--> proiezione pubblica a pagamento ruolo principale: operatore di macchina (metteur en scene in Francia, director in USA) sviluppati nickelodeon in USA: piccoli spazi per proiezioni (5/10 min durata proiezione film) il paese più forte inizialmente è la Francia (Pathès e Gaumont--> imprenditori, Méliès---> film a trucchi) anche Italia forte: film di impronta storica e melodrammi dannunziani Danimarca 3o paese: intrecci polizieschi e drammi esistenziali USA: non ancora del tutto affermati come accadrà nel decennio successivo 1908: ampliato mercato -->attirare la classe media Sennet (casa cinematografica Keystone):caratterizzazione dei personaggi, slapstick comedy --> gag basate sulla violenza (torte in faccia, cadute, schiaffi..) fino 1910: film prodotti secondo logiche di standardizzazione, passaggio al noleggio, investire il cinema di responsabilità morali dopo 1910: imposto lungometraggio di 60 min, espansa cinematografia USA, caratterizzazione delle scuole nazionali (Francia, Italia, Svezia) director system (operatore macchina--> al centro del processo di lavorazione) -producer system (chi investe--> al centro del processo di lavorazione) -star system (film costruito sull'attore, fino a quel momento neanche appariva nei titoli) MODO DI RAPPRESENTAZIONE PRIMITIVO: basato sull'attrazione, sui trucchi, sui giochi della macchina MODO DI RAPPRESENTAZIONE ISTITUZIONALE: attenzione al racconto, fondamentale diventa l'aspetto narrativo del lungometraggio LUMIERE: cinema dell'attrazione, dal teatro, stupire lo spettatore, attrarlo con trucchi,inquadratura fissa (non cambia finchè la scena non è finita),immagine centrifuga ovvero che esce dai limiti del quadro MELIES: tra attrazione e narratività, attrazione sempre molto presente, tema del viaggio, creazione di un mondo meraviglioso, avrà poi poca fortuna perchè il cinema si era standardizzato in generi (melodramma e commedia), casa cinematografica debole, produzione troppo lenta CINEMA INGLESE: pioneri del cinema inglese anticiperanno il film a inseguimento (Stop thief), suspense (Fire!), giochi di macchina (The big swallow--> ttore che mangia la macchina da presa, Grandma's reading glasses--> bambino vede oggetti attraverso occhiali della nonna), attrazione per ridurre distanza attore-spettatore e aggredirlo GRIFFITH: giochi di luce, dettagli, profondità spaziali, continuità data da montaggio di inquadrature discontinue, film parte sempre molto lento per poi accelerare, lieto fine, responsavbilità moralizzanti del cinema, fondamentale l'individuo nei suoi film, dalle azioni del singolo prende il via la vicenda (Birth of a nation--> Abramo Lincoln da via a guerra), denuncia chi turba l'ordine sociale (Birth of a Nation--> neri si appropriano degli spazi dei bianchi)
Fantascopio Uno strumento con il quale vengono allestite "fantasmagorie" Sono proiezioni che strizzano l'occhio alla magia, grazie all'aggiunta di suoni e fumi L'apparecchio è nascosto all'occhio dello spettatore
Presupposti per la nascita del cinema I presupposti per la nascita del cinema furono i seguenti:
Nell'Introduzione al volume La stanza degli specchi. Cesare Pave-se nella letteratura, nel cinema e nel teatro, pubblicato nel 2004, An-tonio Catalfamo, curatore dell'opera, così scriveva a proposito del rapporto tra Pavese e il cinema: «Il cinema si occupa di Pa-vese-e il bel film realizzato da Maselli ne è la riprova-ma an-che Pavese si è occupato di cinema. Pure questo è un aspetto trascurato dalla critica» 1. Il monito di Catalfano sembra essere stato fortunatamente ascoltato. Da allora infatti le operazioni editoriali che hanno gettato nuova luce sui rapporti profondi e a volte tormentati tra lo scrittore piemontese e la settima arte si sono intensificate. Il compito che ci si propone con il presente scritto è quello di illustrare quanto fatto dalla critica fino ad og-gi e, al contempo, fornire possibili indicazioni per ulteriori svi-luppi di indagine. Non si può ignorare, per cominciare, il contributo dato dall'«Osservatorio permanente sugli studi pavesiani nel mon-do», che ha in passato ospitato interventi incentrati su questo argomento. Il primo, apparso sul già citato La stanza degli spec-chi, è firmato da Citto Maselli, che, in Appunti di un regista, rac-conta, seppur in modo breve, le difficoltà incontrate nel tradur-re la «pura poesia» 2 del romanzo di Pavese in opera cinemato-grafica. Più recente è invece il saggio di Jacqueline Spaccini «Il mondo dietro i vetri» della vita borghese. Riflessioni sul film di Antonio-ni e il romanzo di Pavese 3 , apparso su Cesare Pavese sessanta. Nuo-97 * Louisiana State University (Stati Uniti). 1 Antonio Catalfamo, Introduzione, in Id. (a cura di), La stanza degli specchi. Cesare Pavese nella letteratura, nel cinema e nel teatro, I Quaderni del CE.PA.M., Santo Stefano Bel-bo (Cuneo), 2004, p. 6. La pellicola di Citto Maselli menzionata da Catalfamo è Il com-pagno (1999), basata sull'omonimo romanzo di Pavese. 2 Citto Maselli, Appunti di un regista, in Catalfamo, op. cit., p. 41. 3 Jacqueline Spaccini, «Il mondo dietro i vetri» della vita borghese. Riflessioni sul film di Antonioni e il romanzo di Pavese, in Antonio Catalfamo (a cura di), Cesare Pavese sessanta. Nuovi studi comparativi e «ritorni», I Quaderni del CE.PA.M., Santo Stefano Belbo (Cu-neo), 2010, pp. 151-167.
Saggio presente all'interno del volume Enciclopedia Treccani - XXI Secolo ("Comunicare e rappresentare"), incentrato sulle tendenze della critica cinematografica contemporanea, dalla crisi delle forme tradizionali del discorso critico (militante e accademico) alle nuove tendenze tra disseminazione e frammentazione dei discorsi e ricerca di nuovi paradigmi analitici
Dionysus ex machina 2, 2011
"Gli storici greci, i primi storici della cultura occidentale, fissarono un imprescindibile programma teorico per le loro opere. Il fatto storico è concepito come una testimonianza legata a una forma visuale, e la nascita della storia sembra costituire lo sviluppo di questo modello di base, che implica il resoconto di un fatto cui lo storico ha assistito. Prima della nascita del cinema, vista e presenza non possono essere separate; il cinema rende concreta tale separazione, ma la relazione tra i due elementi rimane la stessa: sia i documentari che la storia greca antica assumono la propria forze retorica dalla fede nell’immagine. Questa fede, però, si presta a essere profondamente criticata da un punto di vista gnoseologico. Il dato visuale, sia nella storiografia che nel cinema, è soggetto a interpolazioni e a interpretazioni soggettive. D’altra parte, la mancanza di interpretazione, nonché, per dirla con Werner Herzog, la confusione fra fatto e verità, rende il fatto visuale intrinsecamente insufficiente. | Ancient Greek historians, the first historians of western civilization as well, needed to fix an unavoidable theoretical plan in the making of their works. The historical event is conceived as an evidence appearing in its visual shape, and the birth of history looks like a development of the basic pattern simply involving a report of an observed fact. Before the birth of cinema, sight and presence cannot be split; cinema lets the separation become real, but the relation between them remains the same: both documentary films and ancient Greek history take their rethoric force from the same cognitive reason: the trust in image. Neverthless this trust is bound to be heavily criticized from a gnoseological point of view. The visual fact, both in history and in cinema, is subjected to interpolation or to subjective interpretation. It is the lack of interpretation, and the confusion between fact and truth, according to Werner Herzog’s opinion, that makes the visual fact in itself insufficient."
"Sguardi differenti. Studi di cinema in onore di Lorenzo Cuccu" a cura di Lucia Cardone e Sandra Lischi, 2014
2013
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org. ArchetipoLibri 40126 Bologna -Via Marsala 31 Tel. 051 220736 -Fax 051 237758 www.archetipolibri.it / www.clueb.com ArchetipoLibri è un marchio Clueb Finito di stampare nel mese di marzo 2013 da Editografica, Rastignano (Bo) Copertina e progetto grafico: Avenida (Modena)
edito in Storia dell'italiano scritto. II. Prosa letteraria, a c. di G. Antonelli, M. Motolese, L. Tomasin, Roma, Carocci, 2014, pp. 121-52
2011
The ancient intellectual tradition of India holds that the epic Mahabharata reports part of national history. However, historicity of key personalities like Krsna has depended more on an unbroken tradition, rather than on archaeological evidences. The single most important physical source available for present day study is the text of Mahabharata itself. It is unlikely that later reciters and copyists of the epic would have tampered with descriptions of natural phenomena like eclipses, even though transcription and transmission errors cannot be ruled out. Hence, such celestial observations would become the most important physical evidences if they can be scientifically investigated and dated. Planetarium softwares are powerful tools for computer-based searching of thousands of possibilities and for sifting through obscure texts on celestial events. Such an exercise in archaeo-astronomy leads us to the conclusion that the eclipses and planetary observations of Mahabharata should belo...
Universidad Nacional de Salta (Argentina) del 21 al 23 de agosto de 2024, 2024
Plurentes. Artes y Letras
Jurnal Humaniora
Teologia Brasileira, 2018
Signum, v. 25, n. 1 , 2024, 2024
Direito e Transformação Social, 2023
The Lehrhaus, 2022
South Asia: Journal of South Asian Studies, 1996
Documenta Praehistorica
medRxiv (Cold Spring Harbor Laboratory), 2020
IOSR Journal of Environmental Science, Toxicology and Food Technology, 2014
Adaptive and Natural Computing Algorithms
Earth, Planets and Space, 2010
International Agrophysics, 2014
Ensiklopedia Research and Community Service Review
Nepal Medical Journal, 2019