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A new neolithic rock-cut tomb in the territory of Nulvi (Anglona, North-Sardinia)
In «Padova e il suo territorio», rivista di storia arte e cultura, a. XXXVI, n. 212 (luglio-agosto 2021), 2021
Situato lungo il canale Piovego, l'edificio rappresenta uno dei più importanti esempi di villa realizzati in Veneto nel XVII secolo, testimonianza di un tentato rinnovamento architettonico in chiave barocca e teatro di una vasta e complessa campagna decorativa, condotta durante la prima metà del Settecento.
Aristonothos. Rivista di Studi sul Mediterraneo Antico, 2012
Il ruolo deglI oppIda e la dIfesa del terrItorIo In etrurIa: casI dI studIo e prospettIve dI rIcerca a cura di Franco Cambi arIstonotHos Scritti per il Mediterraneo antico Vol. 5 (2012) Il ruolo degli oppida e la difesa del territorio in Etruria: casi di studio e prospettive di ricerca a cura di Franco Cambi
http://www.ub.edu/claustra/Monestirs/view/618, 2013
Monastero medievale femminile delle Benedettine, storia e architettura
IpoTESI di Preistoria, 12, 2019
The site of Zambana el Vato lies on a debris fan on the right bank of the river in the Adige Valley north of Trento at an elevation of 220 m asl. Emergency excavations conducted in 2009-10 documented successive settlement phases between the 7th/6th and 5th centuries BC. In the remains of the oldest house (phase 1) – destroyed, like the others, by fire – we identified a very particular combustion structure: a mass of regular blocks of travertine, connected to one another and covered with clay and sand that had been transformed by heat and, often, vitrified by prolonged exposure to high temperatures. The location on the raised floor of the house, the choice of a particular type of stone (travertine) and the construction method (coating with refractory – heat resistant – baked material) all lead us to view this as a prototype “stufa a olle”: that is a type of domestic heating system that was widely used in the Alpine area in historic times.
L a Gran Sabana è una vasta area che si estende tra gli stati del Venezuela, della Guayana e del Brasile, e che de limita a settentrione la foresta amazzonica. Dalla pianura, solcata da un intricato siste ma di canali che costituiscono il bacino dei fiumi Caronì e Caura, si ergono alti massic ci rocciosi dalla tipica forma tabulare: sono i " tepui " , parola che nella lingua delle tribù locali Pemon significa " montagna ". L'altopiano dell'Auyan tepui si estende per oltre 700 Km 2 di superficie ed è caratterizzato da vasti territori rocciosi dove le antiche quarziti del gruppo Roraima si presentano modellate in bizzarre forme e solcate da profondi canyon a causa della asportazione progressiva della roccia alterata dagli agenti atmosferici. Trattandosi di rocce molto dure e resistenti, questo particolare tipo di paesaggi deve avere richiesto molti milioni di anni di tempo per essersi formato. (Foto Alessio Romeo).
La trattazione sistematica della casa tradizionale valsesiana è stata affrontata, in tempi e con modalità diverse, da Ciribini (1943) e Dematteis (1984. Negli ultimi anni la letteratura si è concentrata sull'architettura delle comunità che usavano il legno come principale materiale da costruzione. Pregevoli censimenti delle case in legno sono stati eseguiti da per Alagna e da Bellosta e Bellosta (1988) per la Valle Vogna. Per l'area rimellese si segnalano i recenti lavori di Remogna (1993) e Pizzetta (1993, 1996, 1999).
Il complesso archeologico Su Mulinu (Il mulino) di Villanovafranca fu realizzato su una dorsale marnosa-calcarea della Marmilla orientale, nella regione centro-meridionale della Sardegna. L'area è ricca di nuraghi importanti, fra cui quelli di Villanovaforru, Barumini e Serri.
Molti insediamenti dell'alta Valsesia conservano una struttura urbanistica quasi invariata rispetto a quella di un secolo fa, come dimostra il confronto tra la Mappa Rabbini (redatta a metà Ottocento) e le attuali mappe catastali; questa struttura è probabilmente simile a quella raggiunta durante la fase di massima espansione cinquecentesca di questi insediamenti. In numerosi insediamenti sono tuttora conservate molte case in legno. Altre case sono crollate in tempi recenti; di alcune, scomparse nel corso del Novecento, rimane traccia nella memoria storica, nella documentazione fotografica e nelle fonti bibliografiche ( ). L'ubicazione in insediamenti d'alta quota favorì anche il loro degrado per cause naturali. Alcune case in legno furono distrutte dal peso della neve 9 . Altri villaggi persero molte delle loro antiche case per alluvioni o valanghe. In alcune località questi edifici distrutti per cause naturali furono ricostruiti in muratura per il precoce abbandono dell'uso del legno (nelle valli Egua e Sermenza nel Cinquecento). Un'ulteriore riduzione del numero d'edifici in legno è dovuto agli incendi (cfr. appendice 1 in FANTONI, 2001a, p. 93). Anche in questo caso, quando la ricostruzione coincise con l'abbandono del legno, le nuove case furono ricostruite in muratura (ad Alagna a fine Ottocento).
L'arte delle domus de janas nelle immagini di Jngeborg Mangold, 1985
Vengono esaminate le figurazioni scolpite, incise e dipinte in 72 domus de janas, grotticelle funerarie artificiali in uso durante il neolitico e l'età del rame.
PLURAL, 2024
Archeologia pubblica, Archeologia di Comunità, 2024
Frontiers in Oral Health
AIChE Journal, 1984
Industrial and Corporate Change, 2017
Cadernos Pagu, 2023
Communist and Post-Communist Studies, 2008
2012 IEEE Conference on Prognostics and Health Management, 2012
Medical Education, 1997
Zeitschrift für Interkulturellen Fremdsprachenunterricht, 2020
Ecological Modelling, 2015
European Journal of Clinical Microbiology & Infectious Diseases, 2007
2022 24th International Conference on Advanced Communication Technology (ICACT), 2022
JPMA. The Journal of the Pakistan Medical Association, 2018
Ciencia de la Tierra y el Espacio, 2018