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I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova)

2017, Memorie della Società Entomologica Italiana

Con il presente lavoro vengono riportati i risultati di 5 anni di ricerche (2011-2015) sui Lepidotteri della zona umida “Palude del Busatello” (comuni di Gazzo Veronese ed Ostiglia, province di Verona e Mantova). Complessivamente, sommando i dati storici di una precedente campagna (1981-1983), sono state censite 429 specie delle quali 2 nuove per la fauna italiana: Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) e Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861). Altre due specie, Monochroa suffusella (Douglas, 1850) e M. divisella (Douglas, 1850) sono state solo recentemente segnalate come nuove per l’Italia in alcune aree umide del Friuli Venezia Giulia. Tutte le specie sono elencate in una tabella e per ognuna vengono riportati distribuzione, corologia, regime alimentare, fenologia, modalità di raccolta ed ecotipo. Le specie strettamente legate all’ambiente palustre sono state commentate, assieme alle più caratteristiche dell’area circumpalustre. L’importanza dell’area è sottolineata dalla presenza ...

MEMORIE SOC. ENTOMOL. ITAL., 94 (1-2): 91-135, ISSN 0037-8747 15 DICEMBRE 2017 Paolo TRIBERTI* - Giuseppe LONGO TURRI** - Renzo ADAMI*** - Adriano ZANETTI* I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) on ly Riassunto: Con il presente lavoro vengono riportati i risultati di 5 anni di ricerche (2011-2015) sui Lepidotteri della zona umida “Palude del Busatello” (comuni di Gazzo Veronese ed Ostiglia, province di Verona e Mantova). Complessivamente, sommando i dati storici di una precedente campagna (1981-1983), sono state censite 429 specie delle quali 2 nuove per la fauna italiana: Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) e Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861). Altre due specie, Monochroa suffusella (Douglas, 1850) e M. divisella (Douglas, 1850) sono state solo recentemente segnalate come nuove per l’Italia in alcune aree umide del Friuli Venezia Giulia. Tutte le specie sono elencate in una tabella e per ognuna vengono riportati distribuzione, corologia, regime alimentare, fenologia, modalità di raccolta ed ecotipo. Le specie strettamente legate all’ambiente palustre sono state commentate, assieme alle più caratteristiche dell’area circumpalustre. L’importanza dell’area è sottolineata dalla presenza di Lycaena dispar (Haworth, 1803), una specie protetta inclusa nella Direttiva Comunitaria Habitat (Dir. 92/43 CEE). Una comparazione con il precedente studio ha evidenziato un aumento del numero di specie caratteristiche della fascia arborea (dal 22 al 40%), dovuto principalmente alla riforestazione effettuata in alcuni settori del biotopo. Ulteriori comparazioni sono state effettuate con alcuni biotopi umidi friulani recentemente censiti e studiati. Sono inoltre discussi in dettaglio gli aspetti gestionali dell’area. er ci al us e Abstract: The Lepidoptera of the “Busatello Marsh” (Verona; Mantova). The results of 5 years of research (2011-2015) on the wetlands “Palude del Busatello” (municipalities of Gazzo and Ostiglia, Verona and Mantova provinces) are presented. Overall, summing up the historical data of a previous campaign (1981-1983), 429 species were invented, of which 2 were new for the Italian fauna: Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) and Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861). Two other species, Monochroa suffusella (Douglas, 1850) and M. divisella (Douglas, 1850) have only recently been reported as new to Italy in some wetlands of Friuli Venezia Giulia. All species are listed in a table and for each is reported distribution, corology, food regime, phenology, collection mode and ecotype. The species closely related to the marsh environment have been commented, along with the most characteristic of the marginal area. The importance of the area is underlined by the presence of Lycaena dispar (Haworth, 1803), a protected species included in the Habitat Community Directive (Dir 92/43 CEE). A comparison with the previous study showed an increase in the number of species of shrubbery (22 to 40%), mainly due to reforestation in some areas of the biotope. Further comparisons have been made with some newly discovered and studied Friulian wet biotopes. The management aspects of the area are also discussed in detail. m m Key words: Lepidoptera, Italy, Veneto, Lombardia, Verona Province, Mantova province, Marsh, List, New Records. N on - co INTRODUZIONE Negli ultimi decenni i Lepidotteri delle aree umide della pianura Padana orientale, intesi nella loro totalità, sono stati oggetto di particolare attenzione da parte degli entomologi (Triberti, 1989, 2005; Huemer, 1996; Deutsch, 2005; Huemer & Morandini, 2005). Questo è dovuto in modo particolare alla crescente comprensione dell’importanza delle zone umide nella salvaguardia della biodiversità residua della pianura. In un ambiente così profondamente alterato, queste aree relitte rappresentano infatti le uniche testimonianza della biodiversità originaria. La loro conoscenza risulta inoltre essenziale in vista dell’elaborazione di piani organici di intervento, finalizzati a mantenere il loro livello di diversità. L’utilizzo dei Lepidotteri come uno dei principali gruppi guida in ricerche di questo tipo è principalmente dovuto alla positiva correlazione fra questi insetti e la ricchezza delle specie vegetali (Grill et al., 2005; Scalercio, 2006). Ciò rende i Lepidotteri importanti indicatori della struttura degli habitat e dell’integrità degli ecosistemi (Triberti & Braggio, 2011). Inoltre, l’inserimento dei Microlepidotteri in questi monitoraggi, essendo questi insetti a ridotta vagilità e spiccatamente monofagi od oligofagi, permette una sicura attribuzione di molte specie alle singole cenosi, compensando i problemi posti talvolta dalla genericità dei campionamenti al lume. Con la presente ricerca viene presa in esame l’area umida detta “Palude del Busatello”, un biotopo * Paolo Triberti, Adriano Zanetti, Museo Civico di Storia Naturale, Lungadige Porta Vittoria 9, 37129 Verona, Italia. E-mail: [email protected] ** Giuseppe Longo Turri, Via Are Zovo 16B, Verona, Italia. *** Renzo Adami, Via Federico Balconi 6, Verona, Italia. 91 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI flettenti nell’ambiente, alternati con torri rotonde (o piramidali) di tessuto sintetico (h=2 m) illuminate dall’interno. La cattura con queste trappole è da preferire perché consente una certa selettività nelle catture, senza sacrificare indiscriminatamente elevati numeri di insetti. Quando la situazione lo richiedeva (impossibilità di rimanere oltre un certo orario) sono state utilizzate trappole ad alto potere abbattente a vapori ammoniacali. Per tutte queste tipologie si sono utilizzati come sorgente luminosa dei neon (P max=15 W) a luce attinica, daylight o Wood alimentati da batterie da 12 V. al us e on ly Tabelle Nella Tab. 1 sono elencate tutte le specie raccolte nelle due campagne di ricerca. L’ordine di elencazione delle famiglie è quello seguito in Karsholt & Razowski (1996) e la versione online 2.6.2. La distribuzione in Italia è ricavata dalla Checklist (Minelli et al., 1995), da Parenzan & Porcelli (2006, 2008) e integrata dove necessario da dati inediti degli autori. Le categorie corologiche sono state ricavate raggruppando quelle presenti in Vigna Taglianti et al. (1993) e Stoch & Vigna Taglianti (2005). Questo per l’eccessiva frammentazione dei risultati che ne avrebbe impedito una significativa lettura. In particolare le sei categorie utilizzate nel presente lavoro sono così costituite: ADI – Specie ad ampia distribuzione nella regione olartica con inclusione delle cosmopolite ma con esclusione delle Sibirico-Europee (1.05) e le Europeo-Mediterranee (1.12). EUM – Specie presenti in Europa centro-meridionale e nel bacino del Mediterraneo (1.12). EUR – Specie ad ampia distribuzione in Europa (2.012.06). MED – Specie ad ampia diffusione nel bacino del Mediterraneo (3.01-3.04). SIE – Specie sibirico-europee (1.05). END – Endemismi italiani. Per ogni specie sono stati riportati i mesi di raccolta e i regimi alimentari, utilizzando sia osservazioni di campagna che la letteratura conosciuta. Sono stati evidenziati anche i metodi di raccolta: R, retino; L, trappole luminose; M, larve minatrici; (M), mine abbandonate. L’attribuzione alle varie categorie ecologiche su base autoecologica di quasi tutte le specie di Lepidotteri è stata effettuata in base alle piante ospiti. Esse sono state così definite: VP – specie legate alla vegetazione palustre, inclu- m er ci a cavallo delle Regioni Lombardia e Veneto (Fig. 1), già oggetto di uno studio multidisciplinare negli anni 1980/85 (Daccordi & Zanetti, 1989) ed inserito nei Siti di Interesse Comunitario. In esso particolare rilievo avevano i Lepidotteri, con il ritrovamento di cinque specie nuove per la fauna italiana. Lo scopo di questa ricerca consiste nella verifica dello stato della lepidotterofauna rispetto alla situazione precedente consentendo inoltre di stabilire la “salute” della palude del Busatello. Questo a fronte di una serie di interventi gestionali come l’incremento delle aree arborate, sistemazione degli argini e creazione di stagni, che ne hanno modificato parte dell’area (Fig. 2). Da sottolineare l’influenza pressoché nulla della flora e fauna dell’ambiente circostante la palude, dove le coltivazioni si estendono monotone per alcuni chilometri in tutte le direzioni (Fig. 3), evidenziando le caratteristiche “insulari” del biotopo. Le ricerche che hanno portato all’acquisizione dei dati qui riportati sono state effettuate nell’ambito di una ricerca multidisciplinare promossa dal comune di Gazzo Veronese affidata al coordinamento dello Studio di Progettazione ambientale di Paola Modena (Verona). Tecniche di campionamento m MATERIALI E METODI N on - co La varietà di ritmi biologici che caratterizza le famiglie dell’ordine Lepidoptera ha comportato l’utilizzo di diversi metodi di censimento. Per i Lepidotteri diurni si è seguito il metodo “checklist survey” (Royer et al., 1998), che permette di trovare un numero più alto di specie rispetto al metodo “transetto” standardizzato. L’indagine è stata effettuata come segue: sette giornate calde e soleggiate (09/04/2011, 08/05/2011, 29/05/2011, 03/07/2011, 03/08/2011, 25/08/2011, 17/09/2011) sono state utilizzate per indagare la fauna locale. L’area oggetto dello studio è stata attraversata per circa 4-5 ore. Le farfalle incontrate sono state identificate “in volo” o, quando necessario, sono state catturate con un retino entomologico. Negli anni successivi di raccolte libere, solo due specie di Lepidotteri diurni sono state aggiunte: Pieris brassicae (Linnaeus, 1758) e Leptidea sinapis (Linnaeus, 1758). Per quanto riguarda le specie notturne sono state utilizzate diverse tecniche di raccolta. Per le raccolte limitate alle prime ore notturne si sono utilizzati dei teli bianchi di cotone (2×1,5 m) inseriti come schermi ri92 al us e on ly I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) N on - co m m er ci Fig. 1. Mappa delle province di Verona e Mantova con la posizione geografica della palude del Busatello. Fig. 2. Mappa dell’area della palude del Busatello. 93 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE dendo vegetazione acquatica, fragmiteto e cariceto, unitamente ad altre unità erbacee palustri spesso infittite di infestanti. VA – specie legate alla vegetazione arbustiva ed arborea. EE – specie legate ad ecotoni erbacei, sia di tipo mesofilo che xerofilo. UB – specie ubiquiste Questi acronimi sono stati utilizzati anche nelle tabelle successive e nel testo dove necessario. Caratteristiche fisiografiche del territorio Unità ambientali on - co m m on e us al er ci Tutte le specie della vegetazione paludicola sono trattate singolarmente; nella vegetazione arborea, erbacea e ubiquista solamente le specie significative. La loro identificazione e le notizie relative alla loro biologia sono ricavate dai lavori citati nel testo, integrate dagli autori con dati ottenuti durante la ricerca. Da ricordare inoltre di particolare utilità le serie di volumi relativi alla Fauna Europea dei Noctuidae (Fibiger, 1990, 1993, 1997) (Ronkay et al., 2001) e i Geometridae (Hausmann, 2001; Mironov, 2003; Hausmann & Vidalepp, 2012). Nei commenti sulla distribuzione, la frase “escluso/incluso le isole” si riferisce alla presenza o meno in Sicilia e Sardegna della specie in questione. L’acronimo Aa è relativo all’ampiezza alare delle singole specie, ricavata da letteratura varia o da dati di campagna dei singoli autori. ly Specie di particolare rilevanza faunistico ed ecologica La palude del Busatello occupa un territorio di circa 81 ha (Fig. 2), parte in territorio veneto (46 ha nel comune di Gazzo Veronese, provincia di Verona) e parte in quello lombardo (35 ha nel comune di Ostiglia, provincia di Mantova). Ha una forma allungata, con l’asse maggiore in direzione Nord-Sud, a latitudini comprese tra 45°6’51” e 45°5’45”N e longitudini comprese tra 11°5’27” e 11°6’7”E, ed è attraversata longitudinalmente dal corso sinuoso del Busatello (Fig. 5), un ramo idrografico che collegava un tempo il Tione-Tartaro col Fissero, ma che oggi è di fatto quasi privo di scorrimento delle acque. Altitudine 13 m s.l.m. Il biotopo costituisce un residuo delle “Valli Grandi Ostigliesi”, un vasto sistema naturale di paludi contiguo alle “Valli Grandi Veronesi” completamente bonificate durante il secolo scorso. La subsidenza dei terreni bonificati circostanti e il contestuale innalzamento di circa 3 metri del piano della palude dovuto a fenomeni di accumulo della biomassa, hanno comportato la necessità di contenerla all’interno di arginature. L’apporto idrico e la circolazione dell’acqua all’interno del sito è reso possibile da un’idrovora posta sul lato occidentale della palude che pesca acqua dai canali di scolo agricoli adiacenti. La porzione lombarda è anche in collegamento col Canal Bianco, mediante una serie di chiaviche con una pompa (Tomaselli et al., 2006). Per ulteriori informazioni generali (idraulica, clima, aspetti storici, popolamento animale ecc.) si vedano i contributi in AA.VV., 1983; AA.VV., 1987; Daccordi & Zanetti, 1989; Cuizzi, 2005. N La scelta delle stazioni di raccolta non è stata effettuata in base alle unità vegetazionali esistenti nella palude del Busatello data la difficoltà di individuare aree omogenee. Infatti l’ambiente ha subito alterazioni in seguito alle canalizzazioni artificiali che interrompono bruscamente l’unità dell’ambiente, con la conseguenza che, ad esempio, i cariceti talvolta arrivano fino alle rive di questi corsi d’acqua senza presenze di fragmiteti e che questi ultimi si insediano anche su piccoli argini determinati dal riporto di materiali di scavo, venendosi a trovare in posizione più elevata rispetto ai carici. A ciò si aggiunga la superficie ridotta della palude per cui, anche nel caso di rare zone con i requisiti vegetazionali richiesti, la loro limitata estensione permetteva alla luce dei neon di arrivare in altre aree, pur utilizzando sorgenti luminose di limitata potenza (Fig. 4). 94 Flora e vegetazione Tra i primi censimenti di Lepidotteri nella Palude del Busatello del 1981-1983 (Triberti, 1989) e quelli su cui si basa questo contributo (2011-2015) l’area è andata incontro a cambiamenti piuttosto profondi, sia all’interno della zona umida vera e propria che nelle sue fasce periferiche. Le modificazioni della vegetazione palustre sono legate a vari fattori, in primo luogo all’abbandono quasi totale delle pratiche colturali su canneto e cariceto, cioè il taglio estivo della carice (Carex elata) e quello invernale della cannuccia (Phragmites australis), a cui faceva seguito in modo regolare l’incendio dei resti vegetali a fine inverno. Inoltre l’apporto delle acque all’interno della I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) al us e on ly dro sinottico della vegetazione individua, per le pleustofite natanti, la classe Lemnetea minoris con l’associazione Salvinio-Spyrodeletum polyrhizae e, per i canneti, la classe Phragmitetea con le associazioni Scyrpo-phragmitetum, Caricetum elatae e Caricetum ripariae. In Tomaselli et al., l.c. la vegetazione pleustofitica è descritta in un quadro più complesso, con la classe Lemnetea e varie associazione dei Lemnetalia, Hydrocharitetalia e Utricularietalia. Queste associazioni sono soprattutto caratterizzate da Lemna minor, Ceratophyllum demersum, Spirodela polyrhiza, Salvinia natans, Hydrocharis morsus ranae e Utricularia australis. La vegetazione rizofitica, con la classe Potametea e varie associazioni e fitocenon del Potamion e del Nymphaeion albae, è rappresentata soprattutto da Myriophyllum spicatum, M. verticillatum, Potamogeton lucens, Najas marina, Zannichellia palustris, Nymphaea alba, Nuphar luteum. La vegetazione elofitica è tutta inquadrata nei Phragmito-Magnocaricetea con varie associazioni del Phragmition communis e del Magnocaricion elatae. In particolare sono da segnalare Phragmites australis, Typha angustifolia, T. latifolia, Carex paniculata, C. elata, C. riparia, Stachys palustris, Lythrum salicaria e Lycopus europaeus. Da ricordare Hibiscus palustris e Cicuta virosa, specie assai rare ed in via di rarefazione nella Pianura Padana. Viene messa in evidenza infine la vegetazione ad alte erbe igronitrofile che è attribuita alla classe Galio-urticetea ed è formata da popolamenti densi e compatti di Sambucus ebulus, che lascia ben poco spazio ad altre specie. Tra queste solo Rubus caesius e Urtica dioica raggiungono coperture abbastanza elevate. Le differenze tra i due inquadramenti e in particolare l’incremento delle unità vegetazionali “è stato certamente determinato da un trattamento sintassonomico più analitico, basato su recenti acquisizioni di letteratura, indisponibili nel 1989, e da una più capillare analisi del territorio, sviluppata lungo un più ampio arco di tempo (tre anni)”. Ciò vale soprattutto per la “vegetazione idrofitica, soggetta a consistenti oscillazioni annuali legate all’andamento climatico” (Tomaselli et al., l.c.). N on - co m m er ci palude era ben più cospicuo che oggi, e messo in stretto rapporto con le necessità colturali, per cui i cariceti venivano inondati in primavera-estate, fino al completo sviluppo della carice, per poi produrre artificialmente un periodo di relativa siccità che proseguiva per tutto l’inverno. L’effetto secondario di queste pratiche era un controllo sulle piante invasive (ad esempio rovi e ortiche). Attualmente la riduzione dell’apporto idrico, la sporadicità degli incendi, che sono oggi proibiti e che sono praticati abusivamente con risultati incontrollati, uniti all’effetto dei mutamenti climatici, hanno di fatto impoverito la flora palustre, con la sparizione o la riduzione di molte entità (Nymphaea alba, Alisma plantago-aquatica, Butomus umbellatus, Lemnaceae gen sp. pl., Salvinia natans, Fig. 6), e l’infiltrazione, soprattutto nelle aree a cariceto, di specie ruderali come Rubus, Urtica, Eupatorium cannabinum (Fig. 7). Inoltre la palude è stata resa accessibile al suo interno con un sistema di sentieri abbastanza ampi che hanno favorito l’insediamento di una vegetazione erbacea non palustre. Nell’area in provincia di Mantova, prelievi di torba in un tratto in cui si trovavano i resti di un guazzo parzialmente interrato, ricco di specie elofile notevoli, hanno creato uno specchio d’acqua con rive ripide degradate. Attorno all’area umida negli anni ’70/’80 del secolo scorso non esistevano fasce arborate, gli argini erano semplicemente erbosi. All’interno della palude e attorno ad essa si trovavano “solo individui o gruppi isolati di Salix cinerea e S. alba unitamente a pioppeti di allevamento” (Triberti, l.c.) (Figs. 7 e 8). Oggi i nuclei di S. cinerea hanno subito un notevole incremento, e permangono e si sono incrementati i filari di S. alba. Attorno all’area palustre, invece, la fisionomia della vegetazione è notevolmente mutata, soprattutto nel lato ovest veronese. Sul pendio esterno dell’argine orientale è stato operato un insediamento continuo di specie arboree tipiche dei boschi planiziali (Bracco & Marchiori, 2001), in particolare di Quercus robus, Alnus glutinosa, Fraxinus oxicarpa, Salix alba, S. cinerea, Populus nigra, P. alba, Cornus sanguinea, Evonymus europaeus, Frangula alnus, Viburnum opulus che continua all’estremo Nord-Ovest con un nucleo oggi boscato. La palude è stata studiata dal punto di vista fitosociologico da Sburlino et al., 1989 e da Tomaselli et al., 2006. Entrambi i lavori prendono in considerazione esclusivamente la zona umida vera e propria e non le fasce perimetrali. In Sburlino et al., l.c. il qua- Aspetti conservazionistici regionali e internazionali La palude del Busatello è situata a cavallo delle Regioni Lombardia e Veneto e ricade all’interno dei 95 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI al us e on ly Fig. 3. L’area agricola che circonda la palude del Busatello. ci Fig. 6. Aspetti del Busatello tra gli anni 1970 e 1980: tratto finale del fiume con Salvinia natans (da Daccordi & Zanetti, 1989). N on - co m m er Fig. 4. Chiaro della palude del Busatello. Fig. 7. Aspetti del Busatello tra gli anni 1970 e 1980: raccolta invernale della cannuccia palustre (da Daccordi & Zanetti, 1989). Fig. 5. Il fiume Busatello all’interno della palude. 96 Fig. 8. Aspetti del Busatello tra gli anni 1970 e 1980: fioritura primaverile di Carex elata (da Daccordi & Zanetti, 1989). I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) al us e on ly Schiffermüller, 1775) e i generi Mythimna e Archanara, unitamente all’ Erebidae Laelia coenosa (Hübner, 1808), tutte specie piuttosto rare legate a Phragmites. Notevole l’importanza dei Crambidae (11) che, oltre ad avere un elevato numero di specie legate a questa cenosi, sono l’unica famiglia di Lepidotteri ad avere alcuni membri (Paraponyx stratiotata (Linnaeus, 1758), Elophila nymphaeata (Linnaeus, 1758) e Cataclysta lemnata (Linnaeus, 1758) che si nutrono sulla vegetazione galleggiante. Significativa inoltre in questa famiglia la presenza di Chilo luteellus (Motschulsky, 1866), una specie a biologia sconosciuta ma probabilmente legata a Phragmites, segnalata in Italia settentrionale solo in una stazione del Friuli (Huemer & Morandini, 2005). Da segnalare inoltre i Cosmopterigidi (6) con tre specie legate al fragmiteto, di cui Cosmopteryx lienigiella Lienig & Zeller, 1846 segnalata per la prima volta in Italia nella precedente ricerca al Busatello. Più povera e meno specializzata la fauna legata a Carex dove però possiamo trovare alcune specie significative come i Nottuidi Deltote bankiana (Fabricius, 1775), D. uncula (Clerck, 1759), Plusia festucae (Linnaeus, 1758) e il Crambidae Nascia cilialis (Hubner, 1796). Specie di difficile collocazione negli ambienti palustri ma comunque strettamente igrofile sono le due specie nuove per la fauna italiana: Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) (Tortricidae, su Lythrum salicaria) e Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861) (Erebidae, su Caltha, Euphorbia, Eupatorium) (Figs. 9 e 10). A queste vanno aggiunte due specie di Gelechiidae solo recentemente segnalate in Italia per alcune zone umide del Friuli: Monochroa divisella (Douglas, 1850) e M. suffusella (Douglas, 1850) (Op. cit.). Nelle aree ai margini dell’ambiente strettamente palustre le comunità a lepidotteri presentano elementi comunque interessanti come Lycaena dispar, un licenide a distribuzione eurasiatica presente negli elenchi della Direttiva Habitat, che frequenta le praterie di pianura umide e acquitrinose. Da sottolineare tuttavia le assenze di specie significative raccolte nella campagna precedente: Cataclysta lemnata (su Lemna), Cosmopteryx orichalcea (su Phragmites), Elachista atricomella Stainton, 1849 (su Carex), Orthotaelia sparganella (Thunberg, 1788) (su Typha), Limnaecia phragmitella Stainton, 1851 (su Typha). La lepidotterofauna della vegetazione arborea presenta una notevole diversità: 165 specie di cui 9 raccolte solo nella precedente campagna (Tab. 1). Tut- co m m er ci comuni di Ostiglia (Mantova) e di Gazzo Veronese (Verona). Il canale del Busatello, da cui deriva il toponimo dell’area, individua infatti il confine tra le due regioni e separa amministrativamente il biotopo in una porzione lombarda e una veneta. La porzione lombarda, nota col nome di “Paludi di Ostiglia”, è una Riserva Naturale Regionale, inserita tra le Zone Umide di Importanza Internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar e tra i Siti di Interesse Comunitario di Natura 2000, gestita dal comune di Ostiglia e facente parte del pSIC “Ostiglia” (IT20B0016); quella veneta, originariamente denominata “Oasi del Busatello”, fa parte anch’essa delle zone umide di importanza internazionale secondo la convenzione di Ramsar ed è classificata come pSIC “Palude del Busatello” (IT3210013). Attualmente la gestione è affidata al WWF. All’interno della palude del Busatello vi sono due habitat elencati nell’Allegato 1 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e che fanno parte di Natura 2000: 3150 – Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition; 91E0 – Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-padion, Alnus incanae, Salicion-albae). Dell’Allegato II della Direttiva Habitat, dove sono elencate le specie animali e vegetali d’interesse comunitario che richiedono la designazione di zone speciali di conservazione, è presente Lycaena dispar (Haworth, 1802). N on - RISULTATI Nella campagna 2011-14 sono state raccolte 390 specie che salgono a 429 aggiungendo quelle della precedente campagna 1981-83 e successivamente non ritrovate (Tab. 1). In totale sono presenti 48 famiglie (Tab. 2), con dominanze di Noctuidae (98), Tortricidae (45), Erebidae (40), Geometridae (39), Crambidae (36) e Gracillariidae (27). Queste dominanze variano secondo le diverse categorie ecologiche, tuttavia i Noctuidae si confermano come il gruppo a più ampia valenza, con il maggior numero di specie in tutti gli ecotipi trattati nonostante il recente scorporo della famiglia Erebidae. Nella fauna della vegetazione palustre sono state complessivamente segnalate 60 specie (Tab. 2) di cui 5 rinvenute solo nella precedente campagna (Tab. 1). Nelle varie famiglie da sottolineare nei Noctuidae (15) Chilodes maritima (Tauscher, 1806), Rhizedra lutosa (Hübner, 1803), Senta flammea (Denis & 97 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI Numerose le specie ubiquiste (36) dove vi è da segnalare un elemento di recente comparsa in Italia: Cydalima perspectalis (Walker, 1859), un Crambidae le cui larve attaccano le foglie di Buxus. E’ stata rinvenuta per la prima volta in Italia nel 2010 (Governatori, 2013). Specie di particolare rilevanza faunistica ed ecologica ly Specie legate alla vegetazione paludicola al us e on 1. Micropteryx calthella (Linnaeus, 1761) (Micropterigidae) Aa 8-10 mm. Le larve necessitano di terreni saturi di umidità dove si nutrono a spese di muschi e alghe unicellulari (Parenti, 1965). Come gli altri membri della famiglia, questa specie da adulto ha mandibole funzionali e mangia il polline di una grande varietà di piante frequentando le infiorescenze di Acer, Caltha, Cardamine, Carex, Crataegus, Ranunculus. Essi volano durante il giorno e possono essere trovati da aprile a giugno. E’ presente in Europa sino alla Siberia centrale, mentre in Italia la specie è diffusa un po’ ovunque. N on - co m m er ci tavia essa non presenta un particolare valore faunistico, con specie ad ampia diffusione come Apatura ilia (Denis & Schiffermüller, 1775), Tethea ocularis (Linnaeus, 1767), Gastropacha populifolia (Linnaeus, 1758) e Laothoe populi (Linnaeus, 1758). Le famiglie Noctuidae (28) ed Erebidae (21) sono le più rappresentate (Tab. 2) ma solo nei Gracillariidae si segnala una specie molto rara ed interessante: Ornixola caudulatella (Zeller, 1839), un minatore delle foglie di Salix, soprattutto S. caprea, noto in Italia solamente per una cattura nel Friuli risalente al 1854 (Stainton, 1869). Il ritrovamento, avvenuto nella precedente campagna, non è stato confermato da altri esemplari. I consorzi erbacei circumpalustri, pur non presentando una fauna particolarmente significativa, contribuiscono in modo consistente alla diversità della fauna a Lepidotteri dell’area (168 specie). I Noctuidae (45) e i Tortricidae (21) sono le famiglie più ricche di specie (Tab. 2). Si segnalano per i primi Grammodes stolida (Fabricius, 1775), Ochropleura leucogaster (Freyer, 1831), Apamea ophiogramma (Esper, 1794) mentre per i Tortricidae Phtheochroa ingridae Huemer, 1990, Falseuncaria degreyana (McLachlan, 1869), Endothenia nigricostana (Haworth, 1811), Grapholita delineana (Walker, 1863) e Dichrorampha vancouverana McDunnough, 1935. Fig. 9. Caltha palustris. 98 Fig. 10. Eupatorium cannabinum. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) e rara, non rinvenuta nelle recenti ricerche al Busatello. In Italia è nota solo per alcune località del Piemonte ed il vecchio dato del Busatello. In Europa presente ovunque con l’eccezione delle isole del Mediterraneo. 13. Pseudopostega auritella (Hübner, 1813) (Opostegidae) Aa 9-12 mm. La biologia di questa specie è ancora dubbia, tuttavia alcuni ritrovamenti di mine e adulti sembrano indicare Lycopus europaeus come pianta ospite (Johansson et al., 1990). Piuttosto rara e localizzata, è nota in Europa centro-settentrionale, spingendosi in Siberia sino all’estremo Est. In Italia, presente come adulto da maggio a giugno/luglio, è stata segnalata per la prima volta al Busatello (Triberti, 1989) e successivamente per altre località del Friuli (Huemer & Morandini, 2005). ly on e al us 63. Coleophora taeniipennella Herrich-Schäffer, 1855 (Coleophoridae) Aa 9-12 mm. La specie è monovoltina, presente come adulto in giugno e luglio. La larva vive su Juncus di varie specie e si nutre dei semi in un piccolo astuccio cilindrico costruito con seta con il guscio di un seme intorno ad esso. E’ nota in quasi tutta l’Europa, Anatolia, Caucaso, Armenia, Iran. In Italia è diffusa ovunque ed è conosciuta anche per la Sardegna. m er ci 14. Cauchas rufifrontella (Treitschke, 1833) (Adelidae) Aa 9-12 mm. Le larve di questa famiglia solo inizialmente si nutrono delle foglie della pianta ospite sulla quale è avvenuta l’ovideposizione, in questo caso Valeriana officinalis. Successivamente si costruiscono un astuccio trasportabile con frammenti di foglie e si nutrono nella lettiera. L’adulto vola in Aprile. La specie è presente in Europa ma con distribuzione discontinua, risultando assente dalle isole Britanniche, Benelux, penisola Iberica, Fennoscandia, regione Baltica, Bulgaria ed Ucraina. In Italia è assente nelle isole. 62. Batrachedra parvulipunctella Chretien, 1915 (Batrachedridae) Aa 11-15 mm. Le larve si nutrono delle secrezioni cerose di Coccidi che infestano Phragmites australis. Esse vivono in ripari sericei con aperture su ambedue i lati e tali ripari sono posizionati su un gruppo di femmine o larve di coccidi così essa non ha la necessità di abbandonare il suo rifugio. Gli adulti volano da maggio a giugno e poi di nuovo da luglio a settembre. La specie è presente nel sud Europa e Nord Africa. In Italia sinora nota solo per Friuli, Sicilia e Sardegna. N on - co m 31. Calybites phasianipennella (Hübner, 1813) (Gracillariidae) Aa 10-11 mm. La specie preferibilmente vive su Polygonum hydropiper, Rumex hydrolaphatum, Lysimachia vulgaris. La larva inizialmente è minatrice, creando una galleria poi assorbita in una mina a piazza nell’epidermide inferiore della foglia. Negli stadi successivi la larva esce dalla mina tagliando una sottile striscia dal margine foliare. Questa striscia è poi arrotolata a spirale creando un cono la cui base è fissata con seta alla foglia. La larva si nutre quindi all’interno del cono. La specie frequenta soprattutto boschi umidi e paludi ma anche situazioni più asciutte come margini di coltivi. Al Busatello l’adulto è stato raccolto a giugno ma attivo fino a settembre. Essa è molto comune in Europa e la maggior parte della Paleartide. 54. Orthotelia sparganella (Thunberg, 1788) (Glyphipterigidae) Aa 20-28 mm. La giovane larva è minatrice creando una piccola galleria nella foglia della pianta ospite. Negli stadi successivi essa fora gli steli o i rizomi. L’adulto vola in luglio ed agosto. E’ una specie molto localizzata 64. Coleophora follicularis (Vaillot, 1802) (Coleophoridae) Aa 14 mm. La specie è nota in quasi tutta Europa. Per l’Italia si hanno dati per le regioni settentrionali, quelle centrali e la Sicilia. La larva vive su varie Compositae, soprattutto Pulicaria dysenterica ed Eupatorium cannabinum. Essa si crea con la seta un astuccio, lungo circa 1 cm, di colore ocraceo. Gli adulti volano in maggio-giugno. 70. Cosmopteryx lienigiella Lienig & Zeller, 1846 (Cosmopterigidae) (Fig. 11) Aa 10-13 mm. La larva mina le foglie di Phragmites australis, ha una sola generazione ed è presente da settembre ad aprile, svernando all’interno della mina. L’adulto vola dalla fine di maggio a metà ottobre. La specie è stata segnalata per la prima volta in Italia con il dato del Busatello (Triberti, 1989), successivamente segnalata anche nel Friuli (Huemer & Morandini, 2005). In Europa è presente quasi ovunque, qualche eccezione nella penisola Balcanica. E’ segnalata anche in Giappone e nell’estremo est della Russia. 99 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI possono essere trovati tutto l’anno ma più frequentemente in luglio e agosto. E’ una specie molto comune, segnalata in tutta Europa fino all’Asia centrale. In Italia non conosciuta nelle isole. 71. Cosmopteryx orichalcea Stainton, 1861 (Cosmopterigidae) Aa 8-10 mm. La larva mina le foglie di varie Poaceae, talvolta realizzando due mine, ed è presente da giugno a settembre. L’impupamento avviene con un bozzolo sericeo costruito sulla superficie della foglie oppure, nella generazione svernante, fra i detriti (Koster & Sinev, 2003). Gli adulti volano da maggio ad agosto. E’ una specie Paleartica, assente solo nelle regioni più settentrionali mentre in Italia non è presente nelle isole. ly on e us al 80. Monochroa suffusella (Douglas, 1850) (Gelechiidae) Aa 10-12 mm. La larva è segnalata minare steli o foglie di Eriophorum angustifolium (Elsner et al., 1999) ma, dato che questa pianta non è presente al Busatello, probabilmente vive anche su altre piante (Kimber, 2016). La specie è nota solamente in alcune zone umide friulane (Huemer & Morandini, 2005). All’estero è presente nell’Europa settentrionale mentre in quella centrale è piuttosto rara e localizzata. L’adulto è segnalato in volo da giugno a luglio. ci 72. Cosmopteryx scribaiella Zeller, 1850 (Cosmopterigidae) (Fig. 12) Aa 10-11 mm. La larva mina le foglie di Phragmites australis da agosto fino all’autunno inoltrato e sverna all’interno della mina. L’impupamento avviene in un bozzolo filato all’interno della mina. Gli adulti volano da giugno alla fine di ottobre. La specie è presente in quasi tutta Europa, spingendosi in Asia fino all’estremo est e in Giappone. Molto comune al Busatello, in Italia non è nota per le isole. 77. Mompha subbistrigella (Haworth, 1828) (Momphidae) (Fig. 14) Aa 7-12 mm. La larva vive nei baccelli di diverse specie di Epilobium, mangiando semi immaturi da fine giugno a luglio. I baccelli risultano così più corti, curvati e con un piccolo foro. Gli adulti possono essere trovati durante tutto l’anno ma più frequentemente dopo lo svernamento, nella tarda primavera e inizio estate. La specie è presente nell’Europa centro-settentrionale, spingendosi sino al Caucaso e l’Asia centrale. In Italia la distribuzione è piuttosto discontinua, segnalata per il settentrione e la Sicilia. N on - co m m er 73. Limnaecia phragmitella Stainton, 1851 (Cosmopterigidae) Aa 16-22 mm. La giovane larva mina la guaina foliare che avvolge il fusto di varie specie di Typha; negli stadi successivi essa si sposta sulle infiorescenze oppure entra negli steli più sottili. La larva sverna (spesso gregaria) all’interno di una delle parti della pianta sopra indicate. In primavera una infiorescenza infestata può essere riconosciuta da larghe parti penzolanti di cui la filatura delle larve impedisce la caduta. L’impupamento avviene in giugno in un bozzolo sericeo all’interno dell’infiorescenza (Koster & Sinev, 2003). L’adulto vola da giugno alla fine di agosto. La specie è cosmopolita, diffusa ovunque vi sia la pianta ospite. 76. Mompha epilobiella (Denis & Schiffermüller, 1775) (Momphidae) (Fig. 13) Aa 10-13 mm. La specie ha due, talvolta tre generazioni annuali. Le larve (gregarie) vivono fra alcune foglie filate assieme e furono osservate fino a 50 larve su uno stesso germoglio. La pianta ospite è Epilobium hirsutum ma esistono segnalazioni, da confermare, anche su Eupatorium cannabinum, Pulicaria dysenterica e Lythrum salicaria. Nella prima fase della vita larvale esse minano o forano i boccioli florali e le porzioni apicali dei germogli poi si impupano in un bozzolo biancastro fra le foglie. Gli adulti svernano e 100 81. Monochroa divisella (Douglas, 1850) (Gelechiidae) Aa 15-16 mm. Il suo habitat consiste in torbiere, paludi, rive di fiumi. Le larve minano le foglie di Iris pseudacorus e la mina matura ha la forma di una macchia irregolare. L’impupamento avviene al di fuori della mina e gli adulti sono in attività da giugno a luglio. Presente in Europa centrale ma conosciuta anche in Corea, Giappone ed Estremo Oriente Russo. Nel precedente studio era stata determinata come M. palustrella D. In Italia raccolta solo nella palude del fiume Cavana (Monfalcone) (Huemer & Morandini, 2005). 91. Brachmia inornatella (Douglas, 1850) (Gelechiidae) Aa 14-16 mm. Specie molto rara e localizzata. Il suo ciclo larvale non è ben conosciuto, ma si suppone che essa viva internamente nei culmi di Phragmites australis dove probabilmente sverna. In Europa è diffusa nelle I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) 113. Clepsis spectrana (Treitschke, 1830) (Tortricidae) Aa 15-24 mm. Gli adulti volano da giugno alla metà di luglio e poi da agosto all’inizio di settembre. La specie vive un po’ ovunque ma preferisce i boschi umidi e le paludi. La larva si nutre all’interno di un riparo costituito da foglie e fiori, filati assieme, di molte piante erbacee soprattutto delle famiglie Graminaceae, Iridaceae, Umbelliferae e Onagraceae. La specie in Italia è presente ovunque (escluso la Sardegna) mentre in Europa è assente solo nella penisola Iberica e la Balcanica, arrivando sino all’Asia centrale. regioni centro-settentrionali ed è nuova per la fauna italiana. In letteratura gli adulti sono segnalati in volo da giugno a luglio, al Busatello anche ad aprile. 94. Phragmataecia castaneae (Hübner, 1790) (Cossidae) (Fig. 15) Aa 27-50 mm. Questa specie è legata a Phragmites australis. Le uova vengono deposte nella parte inferiore dei culmi e le larve vivono per due anni all’ interno della cannuccia. In primavera si portano nella parte superiore dove si impupano. Gli adulti volano di notte da fine aprile all’inizio di settembre in una sola generazione prolungata. Le femmine sono più grandi dei maschi e sono poco attive a causa del grosso addome che ne limita il movimento. Al Busatello è molto comune. E’ specie ad ampia diffusione in Europa centrale e meridionale, Africa settentrionale, Asia Minore, Asia fino al Giappone, Formosa, India. E’ diffusa in quasi tutte le regioni italiane ma sempre legata a paludi, stagni, corsi d’acqua. ly on e us al 143. Prochoreutis sehestediana (Fabricius, 1766) (Choreutidae) Aa 9-12 mm. Le larve vivono su una leggera tela filata sulle foglie di Scutellaria sp. e si impupano in uno spesso bozzolo biancastro. La specie è segnalata solo per il Piemonte, diffusa in Europa e comune nella regione Paleartica e Orientale. Gli adulti volano in maggio e poi da luglio ad agosto e sono attivi durante il giorno (Diakonoff, 1986). co m m er ci 99. Phalonidia manniana (Fischer von Roeslerstamm, 1839) (Tortricidae) Aa 11-13 mm. Abita rive dei fiumi, fossi e margini di torrenti. Le larve sono polifaghe e vivono negli steli di varie specie di Labiatae, Alismataceae e Butomaceae, dove svernano. Gli adulti sono presenti da giugno ai primi di agosto. In Italia la specie è diffusa un po’ ovunque, incluso le isole, all’estero è ampiamente diffusa nella regione Paleartica. 114. Bactra lancealana (Hübner, 1799) (Tortricidae) (Fig. 17) Aa 11-21 mm. Specie Olartica, segnalata anche per Nord America e Regione Orientale (Sri Lanka). In Italia è presente ovunque, incluso le isole. Specie bivoltina, l’adulto si può rinvenire da aprile-maggio a luglio e dalla fine di luglio ai primi di ottobre. La larva attacca fusti e radici di Cyperaceae e Juncaceae. N on - 102. Gynnidomorpha minimana (Caradja, 1916) (Tortricidae) Aa 11-15 mm. In Italia è presente solo nel settentrione mentre in Europa è assente nella penisola Balcanica. Nella Paleartide arriva sino all’Estremo Oriente Russo, Corea e Giappone. Le larve si nutrono dei semi all’interno dei fiori di Pedicularis palustris. La specie è bivoltina, l’adulto si può rinvenire in maggio-giugno e luglio-agosto. 106. Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) (Tortricidae) (Fig. 16) Aa 15-19 mm. La specie ha due generazioni, da giugno a luglio e poi in settembre-ottobre, con gli adulti svernanti. Le larve si nutrono sui germogli, fiori e semi di Lythrum salicaria (Razowski, 2002). Si impupa tra i detriti del terreno. Conosciuta solo per Iran e Europa centro-settentrionale, la specie è nuova per la fauna italiana. 170. Sclerocona acutella (Eversmann, 1842) (Crambidae) (Fig. 18) Aa 25-28 mm. In Europa è presente dalla Spagna alla Sicilia, a nord fino alla Gran Bretagna e Danimarca mentre a est si spinge in Siberia, Cina e Giappone. Le larve si nutrono su Phragmites ma anche Zea e vivono all’interno di alcune foglie arrotolate e filate assieme. In Italia la specie non è segnalata per la Sardegna. 171. Donacaula mucronella (Denis & Schiffermüller, 1775) (Crambidae) Aa 22-35 mm. Essa abita gli steli di Carex dove la presenza della larva è indicata da un piccolo foro rotondo nello stelo a circa 7-8 cm sopra le radici (Goater et al., 2005). La specie è segnalata anche su Phragmites australis e Glyceria Gli adulti sono presenti da giugno ad agosto. In Italia la specie non è segnalata solo per 101 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI ridionale ma non è segnalata per la penisola Iberica. In Italia è conosciuta solo nel settentrione. 173. Schoenobius gigantellus (Denis & Schiffermüller, 1775) (Crambidae) Aa 27- 47 mm. Le larve schiudono in luglio-agosto e si inseriscono nei germogli di Phragmites o Glyceria minando le foglie, spesso sotto la superficie dell’acqua. Per cambiare germoglio, la larva taglia una porzione di 2-3 cm di un internodo del fusto e la usa come protezione per nuotare fino ad un altro germoglio. Durante l’estate, le larve vecchie di un anno entrano nei rizomi di Phragmites dove ibernano. La larva di due anni si impupa tra maggio e luglio normalmente in un internodo sotto il livello dell’acqua, vicino ad un foro di uscita opportunamente preparato. Gli adulti emergono fra giugno e luglio e si possono trovare fino alla fine di agosto. Essi sono in attività al crepuscolo e vengono attirati dalla luce. La specie è diffusa nella Paleartide, sinora non segnalata per il nord Africa. In Italia non è conosciuta nella Sardegna. 180. Elophila nymphaeata (Linnaeus, 1758) (Crambidae) (Fig. 21) Aa 17-28 mm. La specie è ampiamente diffusa nella regione Paleartica e molto comune in Italia, frequentando sia le acque stagnanti che le rive dei laghi e dei corsi d’acqua. Essa è polifaga su molte piante acquatiche, nel Busatello su Nuphar luteum, Nymphaea alba, Nymphoides peltata, Potamogeton sp., Alisma plantago-acquatica, Hydrocaris morsus ranae. Le uova sono deposte sulle piante ospiti appena sotto il livello dell’acqua. Le larve neonate respirano attraverso il loro tegumento idrofilo, gli spiracoli sono chiusi e si muovono nell’acqua senza difficoltà. Esse iniziano a nutrirsi come specie minatrici, scavando delle gallerie sinuose nelle foglie delle piante ospiti. Dopo alcuni giorni la cuticola diventa idrofobica a causa di una sostanza cerosa che riveste il corpo eccetto il capo e parte del torace. Un mantello d’aria circonda la larva e gli spiracoli si aprono. Le sostanze idrofobiche si originano probabilmente dal cibo assunto dalle larve poiché prima della transizione da idrofilo a idrofobico si nutrono su Potamogeton o Nymphaeaceae, che sono piante idrofobiche. Infatti, se una larva già idrofobica si nutre di piante idrofile, esse ritornano idrofile. I bruchi idrofobici costruiscono degli astucci formati da due lembi foliari, ovali, filati assieme e riempiti d’aria. Vengono cambiati più volte, con l’aumento delle dimensioni della larva. La penetrazione dell’acqua è impedita da strati di filamenti che bloccano l’uscita dell’aria che viene poi rinnovata con movimenti del torace (Goater et al., 2005). Durante il loro sviluppo larvale sono presenti sulle parti semisommerse delle piante ospiti e quando le larve non mangiano, gli astucci navigano liberamente sulla superficie dell’acqua. In inverno, le larve strisciano con il loro astuccio sotto il livello dell’acqua, ad una profondità da 20 a 50 cm. Esse attaccano l’astuccio agli steli verdi generalmente di Potamogeton natans e praticano un corridoio lungo da 10 a 15 mm nel midollo del fusto, dove svernano utilizzando l’ossigeno che la pianta racchiude negli spazi aerei. Le larve mature si impupano in bozzoli sericei, coperte dall’astuccio, nei quali sono incorporati frammenti di foglie, fissati su una foglia o stelo a pochi centimetri sotto il livello dell’acqua. Dopo lo sfarfallamento, l’adulto inizia a correre sull’acqua come un Gerride sino al ci al us e on ly la Sardegna mentre in Europa è presente ovunque con l’eccezione della Spagna. N on - co m m er 176. Chilo luteellus (Motschulsky 1866) (Crambidae) (Fig. 19) Aa 25-28 mm. La biologia di questa specie è sconosciuta. L’adulto è raccolto sempre in paludi, lungo i canali o sulle rive di laghi. A causa della sua stretta somiglianza con C. phragmitellus Hb. (anche nella precedente ricerca è stata riportata con questo nome) la sua distribuzione è piuttosto incerta; tuttavia essa sembra presente in tutta la Paleartide. In Italia è segnalata solo per una località nel Friuli (Palude del fiume Cavana, Monfalcone) e lungo la costa Adriatica (Huemer & Morandini, 2005). 177. Calamotropha paludella (Hübner, 1824) (Crambidae) (Fig. 20) Aa 15-34 mm. La larva mina le foglie di Typha latifolia, raramente T. angustifolia e Phragmites spp. In primavera, dopo lo svernamento, essa mina foglie cadute o rametti. L’impupamento avviene nella mina. La specie è diffusa nell’intera Paleartide, in Africa e in Australia. In Italia la specie non è nota per la Sicilia. 178. Calamotropha aureliellus (Fischer von Roeslerstamm, 1841) (Crambidae) Aa 23 mm. La biologia di questa specie è sconosciuta ma è sempre rinvenuta in zone umide e paludose. E’ una specie Paleartica, presente nell’Europa centro-me102 I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) senti al Busatello, sono: Myriophyllum spicatum, Potamogeton crispus, Ceratophyllum demersum, Nuphar lutea. Al contrario delle specie precedenti, la larva possiede tracheobranchie e tre coppie di spiracoli che però non risultano essere funzionanti. Essa trascorre tutto il suo ciclo larvale sott’acqua, in gallerie setose filate tra alcune foglie e costruisce astucci molto raramente con le foglie di Potamogeton. Talvolta essa lascia le sue gallerie setose e fa dei movimenti oscillanti con il torace, assorbendo così ossigeno dall’acqua più pura. Solo nell’impupamento le tracheobranchie vengono perdute e gli spiracoli diventano funzionanti. Essa costruisce un bozzolo sericeo molto compatto, riempito d’aria e attaccato ai fusti delle piante ospiti. Il periodo di volo varia da maggio a settembre, nelle regioni climaticamente favorevoli con almeno due generazioni. on e us al 188. Nascia cilialis (Hübner, 1796) (Crambidae) Aa 20-26 mm. La larva si nutre delle foglie di Carex spp. e Cladium mariscus. Essa si impupa in un delicato bozzolo di consistenza cartacea fissato agli steli. Adulti in volo da aprile ai primi di agosto. Presente soprattutto nell’Europa centrale, nella Paleartide conosciuta sino al Giappone e l’Estremo Oriente Russo. In Italia è conosciuta nelle regioni settentrionali. N on - co m m er ci 181. Cataclysta lemnata (Linnaeus, 1758) (Crambidae) Aa 15-25 mm. E’ presente nei biotopi palustri di tutta Europa, frequentando quasi esclusivamente le acque stagnanti. In Italia è presente un po’ ovunque anche se meno frequente della specie precedente. In natura le piante ospiti sono soprattutto Lemnaceae, al Busatello Lemna minor, L. trisulca, Spirodela polyrhiza e Wolffia arrhiza. Tuttavia, negli acquari di laboratorio la specie attacca anche altre piante: Myriophyllum, Alisma, Hydrocharis, Nymphaea e altro. La sua biologia è molto simile alla specie precedente. Le giovani larve sono idrofile e nelle prime fasi sono minatrici. La respirazione è cutanea; mancano infatti spiracoli e trachee, nonché tutte quelle strutture come peli, spine etc. che potrebbero trattenere masserelle d’aria attorno al corpo. Essa può immergersi in profondità ma può anche lasciare l’acqua per brevi tratti. Solo dopo varie mute la larva acquista trachee funzionali e una cuticola idrofuga. Essa costruisce un astuccio con le piccole foglie della lenticchia d’acqua. Come per la specie precedente, avviene lo svernamento allo stadio larvale, con le larve che trovano rifugio all’interno di piante a fusto cavo. L’impupamento avviene in un bozzolo sericeo all’interno dell’ultimo astuccio creato dalla larva che è preventivamente attaccato alla vegetazione in vicinanza della superficie dell’acqua. Talvolta l’impupamento prende posto all’interno dei fusti cavi di Typhoides arundinacea. Gli adulti volano di sera sulla superficie dell’acqua e possono essere attirati dalla luce se a poca distanza dall’acqua. Il periodo di volo dura da Marzo a Novembre e ci sono due o più generazioni a seconda della latitudine. Nell Busatello questa specie è stata trovata molto abbondante durante la prima campagna di ricerche (Triberti, 1989) mentre nella successiva si sono raccolti solamente due esemplari. ly primo supporto, dove si ferma per l’espulsione del meconio. Nel Busatello (e nel sud Europa) ci sono almeno tre generazioni, mentre nel nord Europa sono solo due. Gli adulti sono presenti dal tardo maggio fino ad ottobre senza interruzione. Essi possono facilmente essere osservati nel tardo pomeriggio lungo la riva e vengono attirati facilmente dalle luci delle trappole notturne. 182. Paraponyx stratiotata (Linnaeus, 1758) (Crambidae) Aa 15-28 mm. Questa specie paleartica in Italia, come in Europa, è diffusa ovunque ma molto meno comune di E. nymphaeata. Le sue principali piante ospiti, pre- 193. Duponchelia fovealis Zeller, 1847 (Crambidae) Aa 18-22 mm. La specie è bivoltina e l’adulto è in volo in aprile/maggio e poi da agosto alla metà di ottobre. La larva, polifaga, vive in un tubetto sericeo e attacca foglie, bottoni fiorali e fusti. Inoltre sono attaccate le parti basali di varie piante coltivate, acquatiche e non. Essa si impupa filando un bozzolo con escrementi e detriti del terreno. E’ considerata una specie nociva, nativa dell’Europa meridionale e del Nord Africa. Attualmente, a causa del commercio di piante ornamentali infestate, la sua area di diffusione comprende vari Paesi dell’Europa centro-settentrionale, Il Medio Oriente, l’India e il Sud Africa. Di recente sono state rilevate infestazioni anche in serre dell’Ontario (Canada). 222. Lycaena dispar (Haworth, 1803) (Lycaenidae) (Fig. 22) Aa 27-40 mm. La specie è inclusa negli Allegati II e IV direttiva Habitat ed è considerata specie minacciata. Essa è diffusa in gran parte della fascia temperata della Regione paleartica; in Europa il suo areale 103 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 279. Petrophora chlorosata (Scopoli, 1763) (Geometridae) (Fig. 23) Aa 31-37 mm. Diffusa nella Paleartide, in Italia è presente nelle regioni centro-settentrionali e la Sardegna. Vola dalla fine di aprile alla fine di giugno e la larva vive sulle felci (Thelypteris palustris, Pteridium aquilinum) da luglio a settembre, frequentando soprattutto luoghi umidi ma non disdegnando anche zone più asciutte. al us e on ly 293. Laelia coenosa (Hübner, 1803-1808) (Erebidae) (Fig. 24) Aa 35-50 mm. Compie due generazioni annuali con volo dell’adulto da fine maggio a inizio luglio da agosto a ottobre. Le larve superano l’inverno su detriti di fondo emergenti dall’ acqua e in primavera riprendono a nutrirsi. Se durante la stagione invernale le acque sommergono i detriti dove sono insediate, le larve non sopravvivono. Piante ospiti: Phragmites australis, Carex, Claudium mariscus, Sparganium. Essendo strettamente legata agli ambienti palustri, in Italia ha una distribuzione molto frammentata in colonie spesso lungo i litorali. Distribuita in Africa settentrionale, Europa, Russia, Asia temperata fino a Corea e Giappone sempre in popolazioni fortemente frazionate, sta scomparendo da molti Paesi europei a causa delle bonifiche degli ambienti tipici della specie. m m er ci si estende dalla Gran Bretagna, dove è stata reintrodotta, attraverso l’Europa centrale e orientale fino agli Urali. In Italia L. dispar è presente nelle regioni settentrionali e centrali sino alla Toscana; nel Lazio è stata segnalata in passato per le Paludi Pontine, ma è ormai considerata localmente estinta. Contrariamente a quanto avviene in molte zone d’Europa, dove L. dispar è in forte rarefazione, si hanno notizie che in alcuni settori della pianura Padana la specie stia andando incontro ad una decisa espansione (Zilli, 2013). E’ una specie igrofila associata a prati umidi, paludi, risaie, torrenti, laghetti o marcite del piano basale e collinare. Presenta due, occasionalmente tre, generazioni non facilmente separabili tra aprile e settembre. La larva si nutre di diverse specie di Rumex, in particolare di R. hydrolapathum. L’ultima generazione sverna all’interno del gambo della pianta ospite avvolta in un bozzolo setoso e può rimanere sommersa in acqua per diverso tempo senza riportare danni. Un recente studio a livello europeo basato sul DNA mitocondriale ha evidenziato che le popolazioni provenienti dall’Italia rappresentano una linea nettamente differenziata rispetto alle popolazioni europee centro-settentrionali (Zilli, 2013). Al Busatello risulta ancora presente, ma con notevole contrazione della popolazione rispetto ai dati del 1981. N on - co 256. Scopula corrivalaria (Kretschmar, 1862) (Geometridae) Aa 18-22 mm. Frequenta prati umidi e paludi ma sempre rara e localizzata. La larva vive su Rumex hydrolapathum svernando sulla pianta ospite. Nella palude del Busatello è stata raccolta solo nel mese di maggio. Diffusa in Europa centrale, Caucaso, Asia centrale fino a Giappone e Corea. In Italia è segnalata per le regioni settentrionali. 273. Anticollix sparsata (Treitschke, 1828) (Geometridae) Aa 18-22 mm. La larva si nutre delle foglie e dei fiori di Lysimachia vulgaris. Sverna come pupa avvolta in un bozzolo leggero sulla pianta ospite. Gli adulti volano da maggio ad agosto in due generazioni. Sono attivi al tramonto e poi vengono attratti dalle fonti luminose. Al Busatello è stata raccolta in pochissimi esemplari. In Italia è presente nelle regioni settentrionali e in Toscana sempre rara e localizzata in paludi, prati acquitrinosi, rive di fiumi. Diffusa in tutta Europa, Asia fino al Giappone. 104 297. Thumata senex (Hübner, 1808) (Erebidae) Aa 11-18 mm. La larva si nutre di muschi e licheni del genere Peltigera, Homalothecium, Jungermannia e Dicranoweisia. Ha due generazioni in maggio-giugno e agosto-settembre. Al Busatello è stata raccolta in giugno ed agosto. Molto rara e localizzata in Italia in paludi, prati acquitrinosi di poche località dove crescono le piante ospiti limitatamente a Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana. Diffusa in Europa fino agli Urali e in Turchia. 298. Pelosia muscerda (Hufnagel, 1766) (Erebidae) (Fig. 25) Aa 20-25 mm. L’ adulto è frequente al Busatello con due periodi di volo distinti: maggio-giugno e agosto inizio settembre. La larva si nutre di licheni e, secondo alcuni Autori anche di alghe e fogliame appassito. E’ irregolarmente diffusa nelle Regioni settentrionali e centrali italiane, sempre localizzata in acquitrini e paludi litoranee. Distribuita in tutta Europa fino all’ Est asiatico. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) palude: Carex, Cyperus, Calamagrostis epigeius, Molinia coerulea. Specie di piccole dimensioni rinvenuta poco frequente in maggio-giugno e agosto. In Italia si trova nelle regioni settentrionali, in Toscana e in Lazio localizzata in paludi, prati acquitrinosi, sponde di fiumi e laghi. Distribuzione: Europa centrale, Asia, Giappone. 307. Spilosoma urticae (Esper, 1789) (Erebidae) Aa 28-40 mm. La larva si nutre di diverse piante erbacee, in particolare Mentha acquatica, Rumex hydrolapathum, Iris pseudacorus e Lisymachia vulgaris. Molto comune al Busatello vola in due generazioni aprile-giugno e luglio-settembre. In Italia vive quasi esclusivamente nelle Regioni settentrionali oltre ad alcune isolate segnalazioni per aree umide litoranee in Toscana, Puglia e Calabria. Diffusa in tutta Europa fino all’ Asia temperata. ly on e us al 361. Leucania obsoleta (Hübner, 1803) (Noctuidae) Aa 38-40 mm. Diversi esemplari sono stati raccolti nel mese di luglio. Le larve vivono da agosto su Phragmites australis, si nutrono di notte delle foglie e di giorno si nascondono all’ interno degli steli cavi. Una volta mature tessono fili di seta intorno al gambo e li rimangono avvolte svernando, senza nutrirsi. In primavera si incrisalidano all’ interno della cannuccia. Diffusa in tutta Italia, Sicilia e Sardegna comprese, limitatamente alle zone palustri. Distribuzione: Europa centrale esclusa la Spagna, Albania, Bulgaria, Russia, Turkestan, Tibet. co m m er ci 309. Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861) (Erebidae) (Figs. 26-28) Aa 38-44 mm. Specie nuova per l’Italia. Nel Busatello è comune in due generazioni da fine maggio-giugno e da fine luglio-settembre. La prima generazione presenta individui di dimensioni più grandi di quelli della seconda. Le larve svernano e si trovano in primavera su Caltha palustris (Fig. 9) ed Eupatorium cannabinum (Fig. 10), dove si impupano avvolte in un leggero bozzolo tra le foglie o più in basso nel terreno. Le larve della seconda generazione sono state trovate invece solo su Eupatorium cannabinum pur avendo a stretto contatto Euphorbia palustris, Iris pseudacorus e Caltha palustris indicate da diversi Autori come piante ospiti. In Francia e Germania è quasi scomparsa a causa della bonifica delle aree paludose alle quali è strettamente legata la specie, risulta invece ancora diffusa nell’ Europa orientale. 348. Deltote uncula (Clerck, 1759) (Noctuidae) (Fig. 30) Aa 10-12 mm. E’ specie caratteristica di paludi e acquitrini, la larve si nutre di Carex, Cyperus. Pochi gli esemplari alla lampada nel Busatello, in giugno, luglio e agosto. Diffusa in tutta Italia, isole escluse, sempre molto scarsa e localizzata. Europa settentrionale e centrale, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Russia meridionale, Altai, Giappone. N on - 324. Macrochilo cribrumalis (Hübner, 1793) (Erebidae) Aa 13-14 mm. Specie Europea, nota per quasi tutte le regioni settentrionali, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise. Frequenta paludi, prati acquitrinosi, rive di fossati. La larva sverna e si nutre di Carex, Luzula. Nel Busatello è stata rinvenuta in diversi esemplari in maggio-giugno e poi in luglio. 337. Simyra albovenosa (Goeze, 1781) (Noctuidae) Aa 32-40 mm. La larve si nutre su Phragmites australis. Sverna sotto forma di pupa. Nel Busatello è abbastanza comune in due generazioni in maggio-giugno e in agosto. Distribuita dall’ Europa centrale attraverso l’Asia fino al Giappone. In Italia abita le zone umide da nord a sud, Sardegna esclusa. 347. Deltote bankiana (Fabricius, 1775) (Noctuidae) (Fig. 29) Aa 10-12 mm. La larva si ciba di numerose piante di 363. Mythimna straminea (Treitschke, 1825) (Noctuidae) Aa32-40 mm. Nella palude del Busatello è presente in maggio-giugno e agosto. La pianta ospite è Phragmites australis. La larva si ciba di notte sopra le foglie, di giorno si nasconde sulle foglie basali o nel terreno. La pupa si trova in un bozzolo di seta tra foglie arrotolate o nel terreno. Diffusa in quasi tutte le regioni italiane limitatamente a biotopi palustri. La specie è presente in Francia, Belgio, Svezia, G. Bretagna, Macedonia, Romania, Bulgaria, Russia, Urali. 365. Mythimna riparia (Rambur, 1829) (Noctuidae) (Fig. 31) Aa 30-35 mm. La larva si nutre di Calamagrostis. Al Busatello è stata osservata da giugno a settembre. E’ presente in tutta Italia ma con diffusione discontinua legata a quella della pianta ospite. La distribuzione 105 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 409. Archanara geminipuncta (Haworth, 1809) (Noctuidae) Aa 27-32 mm. Come per la specie precedente le larve vivono all’ interno degli steli di Phragmites australis, si impupano nella parte alta della canna preparando un foro d’ uscita coperto solo dall’ epidermide. Appena sotto si trova la crisalide con testa rivolta verso l’alto. Sono stati raccolti pochi esemplari dalla fine di giugno a luglio. Molto rara in Italia è conosciuta per Piemonte, Veneto, Friuli, Romagna, Lazio e Sardegna. Distribuzione: Spagna, Europa centrale, Anatolia. della specie è limitata all’Europa meridionale. Nota anche per la Siberia meridionale. m on e us al er ci 368. Senta flammea (Curtis, 1828) (Noctuidae) (Fig. 32) Aa 32-40 mm. Specie a diffusione euro-asiatica. In Italia si rinviene molto abbondante nelle zone umide delle regioni settentrionali. La larva si nutre di notte su Phragmites australis, di giorno si nasconde nei fusti cavi delle canne e, negli stessi fusti si impupa in un leggero bozzolo di seta. L’ adulto vola al crepuscolo in due generazioni aprile-maggio e luglio-agosto. Nel Busatello è molto comune con individui della prima generazione più chiari di quelli della seconda. 413. Celaena leucostigma (Hübner, 1808) (Noctuidae) Aa 37-44 mm. Legata a prati acquitrinosi, paludi, litorali. Sverna come uovo. Le larve in primavera si nutrono all’ interno degli steli o delle radici di Iris pseudacorus, Cladium mariscus, Carex Si impupa avvolta in un bozzolo leggero all’ interno degli steli o nella lettiera. Specie a distribuzione paleartica diffusa in tutta Italia ma localizzata nelle zone umide. ly 366. Mythimna pudorina (Denis & Schiffermüller, 1775) (Noctuidae) Aa 35-38 mm. Rinvenuta in maggio e in luglio. Le larve si nutrono di Phragmites australis ma anche di Carex pulicaris, Luzula pilosa, Molinia coerulea, Dactylis glomerata. Come le altre congeneri si ciba delle foglie di notte nascondendosi durante il giorno. Conosciuta in Italia per il Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Sicilia. Al di fuori dei confini italiani è diffusa in Europa, Asia fino al Giappone. N on - co m 403. Plusia festucae (Linnaeus, 1758) (Noctuidae) Aa 27-32 mm. Le larve vivono su Carex, Iris pseudacorus, Sparganium, Festuca, Typha, Glyceria. Al Busatello non è frequente, è possibile vederla volare al crepuscolo alla ricerca di fiori, posandosi volentieri sulle esche zuccherine. Compie una sola generazione da luglio alla fine di agosto. Nota per le zone umide delle regioni settentrionali e in Toscana, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia. Specie a distribuzione euroasiatica. 408. Archanara sparganii (Esper, 1789) (Noctuidae) Aa 32-40 mm. E’ legata alle paludi, acquitrini, rive di fossi e laghi dove crescono Sparganium, Iris pseudacorus, Typha, piante nutrici delle larve. Sverna come uovo e a primavera le larve crescono all’ interno dei fusti delle piante ospiti, in particolare nella parte alta delle canne. Si impupa nel gambo con la testa rivolta verso l’alto dopo aver preparato un foro d’ uscita. Al Busatello è frequente da fine giugno a tutto luglio. Distribuita in Europa centrale e l’estremo est della Russia, Giappone, Turchia, Siria, Iran. Diffusa in tutta Italia ma molto localizzata nelle zone umide. 106 414. Chilodes maritima (Tauscher, 1806) (Noctuidae) Aa 29-36 mm. Le larve vivono all’ interno degli steli di Phragmites australis. Sono parzialmente carnivore, nutrendosi anche di larve o pupe vive o morte di altri insetti che si trovano nei fusti cavi. Al Busatello è stata raccolta in pochi esemplari in maggio e in luglio. Specie a distribuzione europea si trova in Italia in poche località del settentrione. 424. Phragmatiphila nexa (Hübner, 1803-1808) (Noctuidae) (Fig. 33) Aa 18-30 mm. Al Busatello è stata trovata comune in settembre, ottobre, inizio novembre. Larve su Carex, Typha, Glyceria maxima. In Italia è scarsa e localizzata in ambienti palustri. Presente anche in Sardegna, è distribuita nell’Europa centro-settentrionale, ad est in Polonia, Stati Baltici, Russia. 426. Rhizedra lutosa (Hübner, 1803-1808) (Noctuidae) Aa 42-50 mm. Nella palude del Busatello è stata rinvenuta in ottobre. Sverna come uovo mentre le larve vivono all’ interno degli steli di Phragmites australis, scendendo dal culmo fino al rizoma. Si incrisalidano poi nel terreno. Specie diffusa in Europa, Asia fino al Giappone. E’ presente negli ambienti palustri di quasi tutte le regioni italiane. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) DISCUSSIONE Specie legate alla vegetazione arborea Aspetti ecologici Una prima comparazione con i risultati del 1981 evidenzia una notevole differenza nel numero di specie raccolte: 390 nella campagna 2011 e solo 146 nella precedente (Tab. 1). Questa differenza può essere meglio apprezzata applicando alle due fasi della raccolta l’indice di similitudine di Sørensen, IS=2c/(a+b), dove a corrisponde al numero delle specie presenti in un’area, b il numero delle specie dell’altra area e c il numero delle specie che le due aree condividono. In questo caso le due aree sono solo differenziate temporalmente. Viene utilizzato questo indice perché la presente ricerca è basata sulla presenza/assenza delle specie, mentre le abbondanze non sono sufficientemente conosciute. Il valore dell’indice calcolato tra le due fasi è piuttosto basso (0.40). Tale situazione è in gran parte dovuta sia a una maggiore raffinatezza della tassonomia attuale, basata su recenti acquisizioni di letteratura, non disponibili nel 1981, sia ad una più capillare analisi del territorio, sviluppata lungo un più ampio arco di tempo (cinque anni) e con un maggior numero di trappole luminose con differenti caratteristiche. A questo va aggiunto un notevole aumento della complessità ambientale per le sostanziali modifiche intercorse nel frattempo nella gestione dell’area che hanno sicuramente influito sulla ricchezza delle specie. L’abbandono del modello gestionale tradizionale ha provocato una progressiva diversificazione degli habitat con conseguente incremento della biodiversità della fauna animale in generale passando, ad esempio, dalle 120 specie di uccelli censite alla fine degli anni ’80 alle 175 del decennio successivo (Cuizzi, 2005). Nel caso delle specie legate alla vegetazione arborea si ricorda che nel 1981 erano presenti solamente salici e pioppi isolati e sporadici e gli stessi ricercatori sottolineavano che “.L’attuale corredo di vegetazione arborea è del tutto insufficiente, sia da un punto di vista ecologico che da quello più semplicemente paesaggistico…” (Sburlino et al., 1989). Negli anni seguenti sono state accettate le proposte di impianto suggerite in tale lavoro, con la comparsa lungo gli argini di nuove essenze arboree ed arbustive (vedi sopra) e l’incremento di salici e pioppi. Se nel 1981 le specie legate alla vegetazione arborea rappresentavano il 22% dell’intera fauna, nel 2011 questo valore sale al 40% (Fig. 34). Inoltre, la periodica sistemazione degli argini e la rete on ly 32. Ornixola caudulatella (Zeller, 1839) (Gracillariidae) Aa 15-18 mm. Le larve vivono all’interno delle foglie arrotolate di Salix. La specie è presente nell’Europa centrale spingendosi, attraverso la Siberia, fino all’estremo est della Russia. Dalla letteratura si ricava che vi sono due generazioni, con gli adulti in volo da maggio a giugno e poi da luglio ad agosto. In Italia la specie è segnalata solo per una cattura nel 1854 a Gradisca d’Isonzo (Stainton, 1869). Il dato del Busatello conferma quindi la presenza di questa specie nell’Italia settentrionale. Da sottolineare che nella seconda campagna di ricerca la specie non è stata ritrovata. m al er ci 97. Phtheochroa ingridae Huemer, 1990 (Tortricidae) Aa 18-22 mm. La biologia di questa specie è sconosciuta ma gli adulti sono stati osservati in volo attorno a Bryonia dioica in maggio/giugno. La specie è presente solo in poche stazioni dell’Italia settentrionale, non segnalata all’estero. us e Specie legate alla vegetazione erbacea circumpalustre N on - co m 145. Emmelina argoteles (Meyrick, 1922) (Pterophoridae) Aa 17 mm. Questa specie è sempre stata confusa con l’affine E. monodactyla L. E. argoteles è distribuita nell’Europa centro-meridionale, dalla Russia sino all’India, Cina, Corea e Giappone. Essa vive a spese di diverse Convolvulaceae. In Italia sinora sicuramente nota solo per le regioni centrali (Fazekas, 2015). Specie ubiquiste 198. Cydalima perspectalis (Walker, 1859) (Crambidae) Aa 25-40 mm. La specie è un’infestante delle piante di bosso dove può provocare danni rilevanti. Le piante risultano fortemente defoliate ed evidenziano un caratteristico intreccio di fili sericei tra foglie e rametti. In Italia la specie è stata segnalata nel Veneto (Vicenza) nel 2010 e, in seguito, anche in Lombardia, Toscana e in Emilia-Romagna (2012) (Governatori, 2013). Per quanto finora noto, in Europa l’insetto compie fino a tre generazioni, benché manchino dati biologici riguardanti le regioni meridionali. 107 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI al us e on ly parioides metelkana, legata a Caltha palustris, Euphorbia palustris ed Eupatorium cannabinum, nuovo per la fauna italiana e attualmente molto abbondante nella palude del Busatello e di cui non vi era traccia nelle precedenti raccolte. Le modalità con cui queste specie sono comparse all’interno della palude non sono oggetto di questo studio tuttavia il fenomeno risulta particolarmente interessante se si pensa al completo isolamento della palude, circondata da un intensivo ambiente agrario e distante una decina di chilometri da aree con una certa naturalità (Fig. 3). Da quel che è noto in letteratura (Zunino & Zullini, 2004), queste presenze potrebbero essere legate a fenomeni di dispersione effettuati tramite il vento (dispersione anemocora), il trasporto involontario degli organismi da parte di animali (dispersione per foresi) e dell’uomo (dispersione antropocora). La peculiarità della palude del Busatello, all’interno della pianura Padana, è inoltre verificabile facendo alcune semplici comparazioni con recenti campagne di ricerca effettuate nelle zone umide della regione Friuli Venezia Giulia negli anni 2001/2003 (Huemer & Morandini, 2005). Si rimanda ad ulteriori ricerche l’analisi dei dati relativi alla palude nel Veronese del Brusà (Cerea) perché si è trattato solamente di una ricerca preliminare (Triberti, 2005). Nell’elenco dei 18 siti friulani, si sono scelte 5 aree con analoghe situazioni ambientali (Tab. 3) anche se vi è da ricordare che nessuna presenta le spiccate caratteristiche di “insularità” del Busatello. L’indice di Sørensen evidenzia una notevole differenziazione del Busatello da questi siti, con valori compresi tra 0.29 e 0.36. Esaminando le liste delle specie strettamente palustri, si può notare l’esclusiva presenza al Busatello di Brachmia inornatella, Simyra albovenosa e Chilodes maritima, mentre altre specie legate a Phragmites (19 specie presenti complessivamente) come Cosmopteryx lienigiella, C. orichalcea, C. scribaiella, Schoenobius gigantella, Chilo luteellus, Rhizedra lutosa, Archanara geminipuncta, Archanara dissoluta, sono mancanti nei siti friulani e presenti solo in aree fuori della comparazione (in particolar modo nelle zone umide del fiume Cavana). Medesima situazione può essere ricavata dall’analisi delle specie infeudate su Carex dove su 6 specie complessivamente presenti, Donacaula mucronella e Phragmatiphila nexa non sono segnalate nei cinque siti friulani esaminati. Il Busatello, presenta quindi popolamenti di Lepidotteri propri e riconoscibili in base alla pre- N on - co m m er ci di sentieri abbastanza ampi che hanno reso accessibile la palude al suo interno, hanno favorito l’insediamento di una vegetazione erbacea non palustre. Questo ha sicuramente provocato un notevole aumento dei Lepidotteri legati a questi ecotoni che, se sono diminuiti percentualmente dal 49 al 38% (Fig. 34), sono aumentati in valore assoluto da 71 a 147. Differenti problematiche appaiono invece esaminando le specie palustri. Anche in questo caso vi sono delle profonde modifiche ambientali, come il quasi completo abbandono della coltivazione di canna e carice accompagnata da una forte riduzione del pirodiserbo. Questo può spiegare il piccolo numero di specie legate alla vegetazione paludicola raccolte nel 1981 (25) mentre sono 55 le specie raccolte successivamente, anche se i valori in percentuale differiscono di poco (Fig. 34). Tuttavia rimane qualche incertezza sulle reali cause di questo aumento della diversità. Se, ad esempio, si prendono in esame le specie monofaghe od oligofaghe legate a Phragmites (Tab. 1), si può notare che sono solo 4 le specie raccolte nel 1981 contro le 18 dell’ultima campagna. Tra le assenti sono elencate specie molto comuni nel 2011 come Sclerocona acutella e Schoenobius gigantella oppure quelle dei generi Archanara e Mythimna. Se a livello generale si possono ipotizzare raccolte più accurate o interventi meno intensivi del pirodiserbo come fattori principali di questa maggiore diversità, difficile pensare che nel 1981 siano sfuggite o non fossero presenti specie molto comuni come quelle sopra accennate. D’altro canto, difficile comprendere anche le assenze nella campagna 2011, come Cosmopteryx orichalcea (su Phragmites) oppure Limnaecia phragmitella (su Typha). Ma ancora più significativa è l’assenza di Cataclysta lemnata, un crambide la cui larva vive sulle Lemnaceae, con un periodo di volo dell’adulto che va da marzo a novembre. In alcuni casi si può sicuramente parlare di fluttuazioni pluriennali, le cui cause sono ancora oggi non ben chiarite o comunque legate ad un insieme di fattori (temperatura, inquinamento, predazione, parassiti, funghi ecc.) che provocano, accanto ad annate con incrementi demografici, annate con decrementi. Questo potrebbe essere il caso delle specie legate a Phragmites, dove la pianta ospite è dominante e presente in fitti ed estesi canneti, creando quindi un ambiente più sensibile ai fattori di cui sopra. In altri casi si è probabilmente costretti a parlare di nuove introduzioni. A questo riguardo è un vistoso esempio l’Erebidae Rhy108 I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) senza di specie caratteristiche e in qualche caso uniche per la fauna italiana. N on - co m m on e us al er ci Per quel che riguarda la corologia, complessivamente dominano le specie ad ampia distribuzione (ADI) con il 59% (Fig. 35). Tale situazione ha probabilmente le stesse motivazioni relative alle dominanze delle formazioni arboree ed erbacee sopra menzionate che hanno determinato un aumento delle specie più comuni e banali, a più vasta diffusione e dotate di maggior capacità di dispersione. Di entità più ridotta le specie eurosibiriche (SIE 18%) ed europee (EUR 18%) mentre di minore importanza è infine la componente europea mediterranea (EUM 2%), mediterranea (MED 2%) e quella endemica italiana (1 specie) che comunque testimoniano la presenza di caratteri ambientali adatti ad entità termofile, come Batrachedra parvulipunctella, Antigastra catalaunalis e Leptotes pirithous. Una comparazione dei dati distinti delle due campagne non mostra significative differenze a livello percentuale (Fig. 35). I siti friulani mostrano invece alcune differenze sostanziali (Fig. 36). Le specie ad ampia diffusione (ADI) sono più numerose nel Busatello, 59% contro il 47-51%, mentre invece sono nettamente inferiori le specie eurosibiriche (SIE), il 19% contro il 28-35%. Da notare invece una maggior presenza di elementi Europei-Mediterranei (EUM) e Mediterranei (MED) con un numero di specie che varia rispettivamente da 9 (2%) a 7 (1,6%) mentre nei siti friulani non si arriva all’1% con 2-3 unità. Le specie europee (EUR) si allineano invece con i valori dei siti friulani. L’abbondanza delle specie ad ampia distribuzione può essere legata al degrado ambientale del Busatello (le aree friulane sono più piccole ma più integre). Un numero minore di specie euro sibiriche e uno maggiore di specie mediterranee si spiegano con le condizioni climatiche, le aree friulane sono più fredde, anche per l’effetto dell’esposizione alle correnti fredde (bora). La montagna friulana ha un clima più rigido e piovoso e i livelli altimetrici delle nevicate e della vegetazione sono più bassi che nel resto delle Alpi, e in pianura sopravvivono, anche nei SIC studiati, molte specie botaniche montane dealpinizzate. ly Aspetti corologici della ricerca in oggetto sono stati utilizzati per verificare le popolazioni di Lepidotteri nella palude del Busatello a distanza di oltre trent’anni dalla precedente ricerca ed ha quindi il valore di un aggiornamento ed ampliamento dei dati finora disponibili. Inoltre, indirettamente, questo può consentire una prima valutazione sugli interventi effettuati in tale periodo sull’ambiente e suggerire la futura politica di gestione dell’area. Considerato che gli habitat di maggior pregio del biotopo sono quelli acquatici, per il futuro è auspicabile un miglioramento della circolazione idrica interna alla palude, favorendo il continuo rinnovarsi della colonna d’acqua. Infatti, dalla caratterizzazione idrochimica delle acque del Busatello, dei chiari e dei canali laterali si ricava l’idea di una forte frammentazione del sistema, riconducibile principalmente alla scarsa circolazione delle acque (Tomaselli et al., 2006). Inoltre, è necessario un controllo periodico e sistematico della qualità delle acque in ingresso, valutandone attentamente il carico trofico per limitare l’impatto di acque troppo ricche in nutrienti sul sistema palustre. Questo rende evidente come la salvaguardia dell’habitat e delle specie non possa prescindere da un miglioramento complessivo della qualità ambientale anche al di fuori della palude. In condizioni naturali, il graduale accumulo di sedimenti e di detriti organici tende a colmare qualsiasi specchio d’acqua; ciò comporta mutamenti nel quadro vegetazionale come la sostituzione delle comunità più igrofile con tipi di vegetazione maggiormente svincolati dall’acqua. Il graduale innalzamento del terreno favorisce la costituzione del bosco planiziale prima igrofilo e poi mesofilo, causando la successiva irreparabile perdita dell’ecosistema lacustre. Si rende quindi necessaria l’asportazione di parte dei sedimenti superficiali, da cui continuamente vengono rigenerati i nutrienti. Questo può essere ottenuto con la raccolta della cannuccia (pratica in uso fino a pochi anni fa) che però risulta alquanto costosa o il pirodiserbo. L’adozione della pratica del pirodiserbo dovrebbe essere rigidamente regolamentata e limitata a fragmiteto e cariceto. In particolare essa potrebbe essere impiegata a rotazione sull’area interessata secondo un disegno a scacchiera, in periodi ben precisi anteriormente alla nidificazione delle specie ornitiche più precoci. Questa pratica coincide con quanto proposto per la palude del Brusà (Cerea) dal dipartimento Proposte gestionali Come accennato nell’introduzione, i risultati 109 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI RINGRAZIAMENTI delle Risorse Naturali e Culturali dell’Università di Ferrara (Pellizzari et al., 2005). In sintesi le informazioni acquisite con questo studio, mostrano la stretta relazione esistente fra le comunità dei Lepidotteri e il loro habitat. Un monitoraggio a medio-lungo termine, che comprenda una caratterizzazione approfondita della biologia di questi insetti, potrebbe evidenziare più chiaramente l’influenza dei fattori strutturali degli habitat e della stagionalità sulla composizione e sulla dinamica di queste comunità. Queste informazioni sono utili al fine di valutare l’impatto ambientale di eventi quali il rimboschimento, tecniche colturali, pirodiserbo e rappresentare un valido strumento per l’individuazione di fattori di disturbo ambientale. us BIBLIOGRAFIA e on ly Il presente contributo è stato reso possibile per l’incarico conferitoci da Paola Modena (Verona) che ha intrapreso ricerche sulla Palude del Busatello su indicazione del Comune di Gazzo Veronese; in una prima fase ci siamo avvalsi di numerose informazioni del Daniele Cuizzi, direttore della riserva LIPU della parte mantovana della palude. Per il riconoscimento di alcune specie ci siamo avvalsi della collaborazione specialistica di Giorgio Baldizzone (Asti), Carlo Morandini (Udine) e Gabriele Fiumi (Forlì). Le fotografie delle specie sono state messe a disposizione da Helmut Deutsch (Lienz), Gabriele Fiumi e Lucio Morin (Ronchi dei Legionari, Gorizia). N on - co m m er ci al AA.VV., 1983 - Le zone umide della pianura veronese. 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ADI polifaga: felci (Pteridium), Rumex, Humulus lupulus, Echium vulgare, Plantago, Malva, Salvia 10 L x x ee 12 13 OPOSTEGIDAE Opostega spatulella Herrich-Schaeffer, 1855 Pseudopostega auritella (Hübner, 1813) N S Si Sa N ADI EUR 14 ADELIDAE Cauchas rufifrontella (Treitschke, 1833) NS EUR Valeriana officinalis 15 INCURVARIIDAE Incurvaria masculella (Denis & Schiffermüller, 1775) NS EUR polifaga: Betula, Quercus, Rosa, Corylus, Tilia, Crataegus ADI EUR Juglans Cornus (10) (10) M M x x va va EUR EUR EUR EUR SIE EUR ADI Betula Alnus glutinosa Rubus Acer campestris Salix Populus nigra, P.x canadensis Crataegus, Mespilus germanica 7 (10) (10) (10) 5 8 7 L M M M B L L x x x x x x x va va va va va va va 8 5,6 L L x x 4 R x vp 4 R x va 7 L 6, 7 6, 7 L L 5 7 L L on NS N -c N 5 6 7 8 9 10 11 HELIOZELIDAE Coptodisca lucifluella (Clemens, 1860) Antispila treitschkiella NEPTICULIDAE Stigmella betulicola (Stainton, 1856) Stigmella glutinosae (Stainton, 1858) Stigmella aurella (Fabricius, 1775) Stigmella aceris (Frey, 1857) Stigmella salicis (Stainton, 1854) Stigmella trimaculella (Haworth, 1828) Stigmella regiella (Herrich-Schaeffer, 1855) 3 4 ci er m om N N S Sa N S Si Sa NS N S Si Sa N S Sa NS al Salix, ?Ulmus Lycopus europaeus x va vp e us on TISCHERIIDAE Tischeria ekebladella (Bjerkander, 1795) N S Sa ADI Quercus 17 18 19 TINEIDAE Monopis monachella (Hübner, 1796) Cephimallota crassiflavella Bruand, 1851 Nemapogon granella (Linnaeus, 1758) N N S Sa NS SIE EUR ADI 20 Tinea trinotella Thunberg, 1794 N S Sa EUR detriti organici detriti organici funghi: Polyporus, Polysticus, Lentinus, Trametes, Inonotus, derrate alimentari detriti organici (nidi di uccelli) ly 16 x x va x x ub ub x x ub ub Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 112 Tab. 1. Elenco delle specie raccolte nella palude del Busatello nelle campagne 1981-1983 e 2011-2015 con categorie corologiche ed aspetti ecologici. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. Regime alimentare, Pianta ospite Mese Tipo 2011 1981 Eco 22 23 N EUR lettiera 5 L x ee N S Si? Sa EUR Ulmus (10) M x va NS ADI Rosaceae arboree 7 L x va NS N S Si Sa NS N ADI EUR EUR ADI Pyrus Prunus Quercus Humulus lupulus, Celtis australis (10) 7 6 10 M L L L x x x va va va va NS N EUM ADI (10) M x va ADI SIE EUR ADI ADI SIE SIE EUR SIE EUR SIE ADI ADI EUR EUR ADI EUR ADI EUR 7, 8 7 6 7 6 7 (10) (10) (10) (10) 7 4, 6 7 5, 8 (10) (10) (10) (10) (10) 8 L L L L L L M M M M L B B B M M M M M L x N N S Si Sa N N NS N S Si? Sa NS NS N S Si Sa N S Si Sa NS N N S Si Sa NS NS N N S Si? Sa NS NS Acer campestre Acer pseudoplatanus, A. monspessulanum Salix, Populus Polygonum, Rumex, Lysimachia Salix Robinia pseudacacia Artemisia Ulmus Acer campestris Prunus spinosa Crataegus spp. Quercus Populus tremula Salix, Populus Populus Viburnum Corylus avellana Salix cinerea Alnus glutinosa Robinia pseudacacia Aesculus hippocastanum BUCCULATRICIDAE Bucculatrix ulmifoliae Heering, 1931 Bucculatrix bechsteinella (Bechstein & Scharfenberg, 1805) N er m al e us ly on Caloptilia stigmatella (Fabricius, 1781) Calybites phasianipennella (Hübner, 1813) Ornixola caudulatella (Zeller, 1839) Parectopa robiniella Clemens, 1863 Leucospilapteryx omissella (Stainton, 1848) Phyllonorycter schreberella (Fabricius, 1781) Phyllonorycter acerifoliella (Zeller, 1839) Phyllonorycter spinicolella (Zeller, 1846) Phyllonorycter oxyacanthae (Frey, 1856) Phyllonorycter delitella (Duponchel, 1843) Phyllonorycter sagitella (Bjerkander, 1790) Phyllonorycter pastorella (Zeller, 1846) Phyllonorycter comparella (Duponchel, 1843) Phyllonorycter lantanella (Schrank, 1802) Phyllonorycter coryli (Nicelli, 1851) Phyllonorycter ?salicicolella (Sircom, 1848) Phyllonorycter klemannella (Fabricius, 1781). Macrosaccus robiniella (Clemens, 1859) Cameraria ohridella Deschka & Dimic, 1986 ci 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 on 29 Mese Tipo 2011 1981 Eco x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x va va vp va va ee va va va va va va va va va va va va va va 113 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) Regime alimentare, Pianta ospite PSYCHIDAE Bijugis bombycella (Denis & Schiffermüller, 1775) GRACILLARIIDAE Callisto denticulella (Thunberg, 1794) Parornix torquillella (Zeller, 1850) Caloptilia alchimiella (Scopoli, 1763) Caloptilia fidella (Reutti, 1853) Caloptilia ?hemidactylella (Denis & Schiffermüller, 1775) Caloptilia fribergensis (Fritzsche, 1871) 24 25 26 27 28 Cor. om 21 Distr IT -c Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 49 50 Phyllocnistis labyrinthella (Bjerkander, 1790) Phyllocnistis unipunctella (Stephens, 1834) N S Si Sa NS SIE ADI Populus Populus 51 52 YPONOMEUTIDAE Swammerdamia pyrella (Villers, 1789) Yponomeuta sedella Treitschke, 1832 NS N S Si EUR ADI Malus, Pyrus, Prunus Sedum 7 6, 7 53 PLUTELLIDAE Plutella xylostella (Linnaeus, 1758) N S Si Sa ADI Brassicaceae 54 GLYPHIPTERIGIDAE Orthotelia sparganella (Thunberg, 1788) EUR on N Distr IT N -c BEDELLIIDAE Bedellia somnulentella (Zeller, 1847) 56 LYONETIIDAE Leucoptera sinuella (Reutti, 1853) 57 ETHMIIDAE Ethmia quadrillella (Goeze, 1783) NS 58 ELACHISTIDAE Elachista atricomella Stainton, 1849 59 om 55 ADI NS EUR N S Si Sa Mese Tipo 2011 1981 Eco (10) M 5, 6, 7, 8 L x va va L L x x x va ee 5, 7 L x x ub Sparganium, Typha, Scirpus lacustre, Glyceria 7 L x vp Convolvulaceae 7 L x x ee Populus 8 L x va x ee Boraginaceae 8 L NS EUR 5 L SCYTHRIDIDAE Scythris sinensis (Felder & Rogenhofer, 1875) N ADI Chenopodiaceae 8 L x ee 60 OECOPHORIDAE Batia lunaris (Haworth, 1828) N S Si Sa ADI legno marcescente 5 L x va 61 LECITHOCERIDAE Lecithocera nigrana (Duponchel, 1836) N S Si EUR lettiera 6 L x va 62 BATRACHEDRIDRAE Batrachedra parvulipunctella Chretien, 1915 N Si Sa ADI larve su Coccoidea viventi su Phragmites australis, Arundo donax 8 L x vp 6, 7 L x 5, 6 L x ly ADI EUR on N S Sa N e COLEOPHORIDAE Coleophora taeniipennella Herrich - Schaeffer, 1855 Coleophora follicularis (Vaillot, 1802) Carex, Bromus, Dactylis, Melica, Milium us 63 64 ci ADI al er m x x Juncus Eupatorium, Inula, Cirsium, Pulicaria dysenterica x x ee vp vp Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 114 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 65 66 67 68 69 N N N N S Si Sa N Sa EUR ADI ADI ADI EUR Salix 6 Atriplex, Chenopodium 6, 7 Saponaria, Agrostemma 7 Trifolium 6 Eupatorium, Achillea, Artemisia, Tanacetum 6 L L L L L N NS NS N Sa N S Si Sa N ADI ADI ADI ADI ADI EUR Phragmites australis Phragmites, Phalaris, Milium Phragmites australis Typha Carlina, Centaurea, Aster, Carduus sconosciuta 4, 5, 7, 8 7 6, 8 7 6 7 L L L L L L x x NS SIE Epilobium hirsutum, Pulicaria dysenterica, Lythrum salicaria, Eupatorium cannabinum Epilobium montanum, E. palustre, E. parviflorum, E. tetragonum 5, 6, 7, 10 L x vp Coleophora albidella (Denis & Schiffermüller, 1775) Coleophora versurella Zeller, 1849 Coleophora saponariella Heeger, 1848 Coleophora mayrella (Hübner, 1813) Coleophora trochilella (Duponchel, 1843) Mompha subbistrigella (Haworth, 1828) N Si -c on er m SIE GELECHIIDAE Monochroa suffusella (Douglas, 1850) N EUR 81 82 83 Monochroa divisella (Douglas, 1850) Monochroa hornigi (Staudinger, 1883) Scrobipalpa ocellatella (Boyd, 1858) N N Sa N S Si Sa EUR EUR ADI 84 85 86 87 88 89 Anacampsis populella (Clerck, 1759) Helcystogramma triannulella (Herrich-Schaeffer, 1854) Teleiodes flavimaculella (Herrich-Schaeffer, 1854) Dichomeris alacella (Zeller, 1839) Aproaerema anthyllidella (Hübner, 1813) Tuta absoluta (Meyrick, 1917) N S Si N S Sa N N S Sa N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI EUR ADI ADI MED Eriophorum angustifolium (probabile altro ospite) Iris pseudacorus Polygonum, Persicaria Beta vulgaris, Chenopodium, Polygonum aviculare Populus, Salix Convolvulaceae Castanea, Quercus muschi e licheni Anthyllis, Onobrychis, Trifolium Solanaceae ly 80 sconosciuta lettiera on ADI EUR e NS NS x x x x x x x x x x va ee ee ee ee vp vp vp vp ee ee 7, 10 L x vp 6 6 L L x x ee va 6 7 5, 7 L L L x x x 7 6 7, 8, 10 5 7 7 10 L L L L L R L x x x x x x x us AUTOSTICHIDAE Symmoca signatella Herrich Schaeffer, 1854 Oegoconia deauratella (Herrich Schaeffer, 1854) al ci 78 79 x x x x x x vp vp ee ee va ee va va ee ub 115 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) om 77 N 76 COSMOPTERIGIDAE Cosmopterix lienigiella Lienig & Zeller, 1846 Cosmopterix orichalcea Stainton, 1861 Cosmopterix scribaiella Zeller, 1850 Limnaecia phragmitella Stainton, 1851 Pyroderces argyrogrammos (Zeller, 1847) Pyroderces klimeschi Rebel, 1938 MOMPHIDAE Mompha epilobiella (Denis & Schiffermüller, 1775) 70 71 72 73 74 75 Mese Tipo 2011 1981 Eco Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 90 91 Brachmia blandella (Fabricius, 1798) Brachmia inornatella (Douglas, 1850) N S Si N EUR EUR Fabaceae Phragmites australis 92 93 SESIIDAE Synanthedon formicaeformis (Esper, 1783) Sesia apiformis (Clerck, 1759) NS N S Sa ADI ADI Salix Populus, Salix 94 95 COSSIDAE Phragmataecia castaneae (Hübner, 1790) Cossus cossus (Linnaeus, 1758) N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI Phragmites australis Pomacee, Drupacee ed altre piante forestali ed ornamentali on N Distr IT TORTRICIDAE Phtheochroa inopiana (Haworth, 1811) 97 98 99 Phtheochroa ingridae Huemer, 1990 N Phalonidia contractana (Zeller, 1847) N S Si Sa Phalonidia manniana (Fischer von Roeslerstamm, 1839) N S Si Sa -c 96 ADI END ADI SIE NS ADI 101 Cochylis molliculana Zeller, 1847 102 Gynnidomorpha minimana (Caradja, 1916) N S Si N EUR ADI 103 Agapeta hamana (Linnaeus, 1758) 104 Agapeta zoegana (Linnaeus, 1767) 105 Cochylidia rupicola (Curtis, 1834) NS NS N S Sa ADI ADI EUR 106 107 108 109 110 111 112 113 114 N N S Si N S Si Sa N NS NS N S Si Sa N S Si N S Si Sa EUR ADI EUR ADI ADI ADI ADI EUR ADI al ci 100 Falseuncaria degreyana (McLachlan, 1869) e us ly on Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835) Cnephasia pasiuana (Hübner, 1799) Archips podana (Scopoli, 1763) Choristoneura lafauryana (Ragonot, 1875) Pandemis dumetana (Treitschke, 1835) Pandemis heparana (Denis & Schiffermüller, 1775) Cacoecimorpha pronubana (Hübner, 1799) Clepsis spectrana (Treitschke, 1830) Bactra lancealana (Hübner, 1799) Pulicaria dysenterica, Eupatorium cannabinum, Artemisia campestris Bryonia dioica Anthemis, Artemisia, Lactuca Alisma plantago-acquatica, Butomus, Inula, Lycopus europaeus, Mentha spp. Antirrhinum, Linaria vulgaris, Plantago lanceolata Picris Pedicularis palustris, Menyanthes trifoliata, Triglochin Carduus, Cirsium Centaurea Eupatorium, Agrimonia, Aster linosyris, Lycopus europaeus Lythrum salicaria polifaga su piante erbacee polifaga su alberi e cespugli polifaga su piante erbacee polifaga polifaga su alberi e cespugli polifaga su piante erbacee ed arboree polifaga Carex, Eriophorum, Juncus, Scirpus er m om NS Mese Tipo 2011 1981 Eco 6, 7 4 L L x x ee vp 5 5 R R x x va va 4, 6, 7, 9 L x 7 L x 6, 7 L 4 L 6, 7, 8 L x x 6, 7 L 6, 7 6, 7 L L 7 6 8 L L L 5 5, 10 5 7 7 7 6, 8 7 4, 8, 7 7 L L L L L L L L L L x x va x ee ee ee x vp x x ee ee x vp ee ee x ee vp ee va ee ee va ub vp vp x x x x x x x x x x vp x x x Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 116 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 115 Endothenia oblongana (Haworth, 1811) N S Si Sa EUR 116 117 118 119 NS NS N S Sa N S Si Sa ADI SIE SIE ADI Centaurea nigra, Cirsium palustre, C. oleraceum, Dipsacus, Euphrasia, Galeopsis, Gentiana 7 Lamium, Stachys palustris, S. sylvatica 6 Salix, Betula 5 Salix, Populus 8 Calluna, Castanea, Cytisus, Fragaria, Limonium, Populus, Spartium, Thymus, Trifolium 7 Crepis, Leontodon, Plantago lanceolata, Taraxacum officinale 6, 8, 10 Cyperus longus, Dorycnium, Sedum, Trifolium 5 polifaga 5, 6, 7 Alnus, Betula, Corylus avellana, Ulmus 8 polifaga su piante erbaceo-cespugliose 7 Lactuca 6, 7 Artemisia vulgaris, A. absinthium 6 Carduus, Senecio jacobea, Centaurea nigra, Cirsium 6, 7 Artemisia, Centaurea, Cirsium arvense 6, 7, 8 polifaga su alberi da frutto 8 Populus, Salix 5 Populus, Salix 5, 6 Populus, Salix 5 Rubus 6, 7 Salix 4 Rosaceae, Rhamnaceae 5, 7 Populus 6, 7 Cornus sanguinea, Frangula alnus, Ligustrum, Myrica, Prunus, Rhamnus catharticus 4 Lathyrus montanus, Phaseolus, Pisum, Trifolium, Vicia 4 Cannabis sativa, Humulus lupulus, Polygonum Achillea millefolium, Leucanthemum vulgare, Tanacetum vulgare 7 Endothenia nigricostana (Haworth, 1811) Apotomis lineana (Denis & Schiffermüller, 1775) Hedya salicella (Linnaeus, 1758) Celypha cespitana (Hübner, 1817) on N 120 Celypha striana (Denis & Schiffermüller, 1775) SIE -c 121 Celypha doubledayana (Barret, 1872) N S Si Sa SIE SIE ADI ADI ADI ADI 122 123 124 125 126 127 Syricoris lacunana (Denis & Schiffermüller, 1775) Epinotia tenerana (Denis & Schiffermüller, 1775) Crocidosema plebejana Zeller, 1847 Eucosma conterminana (Guenee, 1845) Eucosma metzneriana (Treitschke, 1830) Eucosma cana (Haworth, 1811) 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 Epiblema foenella (Linnaeus, 1758) Cydia pomonella (Linnaeus, 1758) Gypsonoma minutana (Hübner, 1799) Gypsonoma sociana (Haworth, 1811) Gypsonoma aceriana (Duponchel, 1843) Notocelia uddmanniana (Linnaeus, 1758) Ancylis diminutana (Haworth, 1811) Ancylis obtusana (Haworth, 1811) Ancylis laetana (Fabricius, 1775) Ancylis apicella (Denis & Schiffermüller, 1775) NS N S Si Sa N S Si NS N S Si Sa N S Si Sa N NS NS N S Si Sa ADI ADI ADI SIE ADI ADI EUR ADI SIE SIE 138 Grapholita lunulana (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa ADI 139 Grapholita delineana Walker, 1863 140 Dichrorampha vancouverana McDunnough, 1935 N N ADI SIE al ci er m N N S Si N S Si Sa NS N S Si N S Si Sa e us ly on L L L L x x x x ub ee va va L x ub L x L L L L L L x x x x x x L L L L L L L L L L x x x x x x L x L 8 x L L x x x x x x x x x x x ee ee ub va ub ee ee ee ee va va va va va va va va va x ee ee x ee 117 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) SIE om NS Mese Tipo 2011 1981 Eco Cor. CHOREUTIDAE 141 Anthophila fabriciana (Linnaeus, 1767) 142 Choreutis nemorana (Hübner, 1799) 143 Prochoreutis sehestediana (Fabricius, 1776) N S Si Sa N S Si Sa N ADI ADI ADI Urticaceae Ficus carica Scutellaria galericulata PTEROPHORIDAE 144 Oxyptilus pilosellae (Zeller, 1841) 145 Emmelina argoteles (Meyrick, 1922) 146 Adaina microdactyla (Hübner, 1813) NS S N S Sa EUR ADI ADI N S Si Sa ADI Hieracium Convolvulaceae Eupatorium cannabinum, Solidago virgaurea, Pluchea indica Convolvulaceae 147 Pterophorus pentadactyla (Linnaeus, 1758) -c on N Distr IT 5 7 6 R L L x x x ee va vp 6 R 7, 8, 10 R x x ee ee 4, 6, 7 R 5, 6, 8 R, L x x 150 151 152 153 154 155 156 157 Pyralis farinalis (Linnaeus, 1758) Sciota rhenella (Zincken, 1818) Sciota adelphella (Fischer von Roeslerstamm, 1836) Oncocera semirubella (Scopoli, 1763) Hypsopygia costalis (Fabricius, 1775) Rhodophaea formosa (Haworth, 1811) Psorosa dahliella (Treitschke, 1832) Myelois circumvoluta (Fourcroy, 1785) N S Si Sa N N Sa N S Si Sa N S Si Sa N Si Sa N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI ADI SIE ADI ADI ADI EUR 158 159 160 161 162 163 164 Glyptoteles leucacrinella Zeller, 1848 Eccopisa effractella Zeller, 1848 Nyctegretis triangulella Ragonot, 1901 Homoeosoma sinuella (Fabricius, 1794) Homoeosoma nebulella (Denis & Schiffermüller, 1775) Phycitodes inquinatella (Ragonot, 1887) Ematheudes punctella (Treitschke, 1833) N NS N N S Sa NS N S Si Sa N S Si Sa SIE ADI EUR ADI ADI EUM ADI Epilobium, Globularia, Helianthemum 8 Inizialmente polifaga su erbe e cespugli, poi nella lettiera 7 Farina, grano, detriti vegetali 7 Populus 8 Populus, Salix 5, 7 Ononis, Lotus, Medicago, Trifolium 5, 7, 8 lettiera 5, 6, 7, 8 Ulmus 5 sconosciuta 8 Cirsium vulgare, Cantaurea scabiosa, Carduus, Arctium 6 lettiera 5, 7 polifaga su piante arboree 4 sconosciuta 7, 8 Plantago, Chenopodium 5, 7 Senecio, Carduus, Cirsium 7, 8 ? Asteraceae 7 sconosciuta 6, 7 N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI ADI Poaceae polifaga su piante erbacee muschi al ci er m ADI EUM e us ly on CRAMBIDAE 165 Chrysoteuchia culmella (Linnaeus, 1758) 166 Angustalius malacellus (Duponchel, 1836) 167 Catoptria falsella (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa N S Si Sa Mese Tipo 2011 1981 Eco om PYRALIDAE 148 Stemmatophora brunnealis (Treitschke, 1829) 149 Endotricha flammealis (Denis & Schiffermüller, 1775) Regime alimentare, Pianta ospite 6, 7 7, 8 7 L x L L L L L L L L x x x x x x x x x ee x L L L L L L L L x x x x x x R L L x x x ee ee x ee ub va va ee va va ee x x ee va va ee ee ee ee ee x ee ee va x x Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 118 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 N S Si Sa N S Sa N S Si N S Si N S Si Sa NS N S Si Sa N S Si Sa N S Sa N S Sa N ADI ADI ADI SIE ADI ADI ADI ADI ADI ADI ADI ? Poaceae ? Poaceae Phragmites australis Carex, Glyceria, Phragmites Festuca ovina, Poa Phragmites, Glyceria Cynara, Convolvulus Asteraceae ? Phragmites Typha latifolia sconosciuta Poaceae 6, 7, 8, 9 L Potamogeton, Nymphaea alba, Nuphar lutea, Hydrocharis morsus ranae, Alisma plantago-acquatica 5, 6, 7, 8, 9, 10 Lemna 5, 6, 7, 9 L Myriophyllum spicatum, Ceratophyllum demersum, Potamogeton crispus, Nuphar lutea 6, 7, 8 L Stachys, Lycopus, Mentha, Eupatorium, Aster, Cirsium, Centaurea, Fragaria, Ribes 8, 10 L polifaga su piante erbacee 7, 8 L Echium, Chenopodium, Camphorosma 8 L Mentha, Origanum, Thymus 8 L polifaga su piante erbacee 6, 7 L Carex, Cladium 4, 5, 6, 7 L Daucus, Foeniculum, Peucedanum, Seseli, Heracleum 7 L polifaga su piante erbacee 5, 6, 7, 8 L Urtica, Humulus 6, 7, 9, 10 L Zea 5,7, 8 6, 9 L polifaga 10 L Convolvulaceae, Sambucus, Fraxinus 8 L Verbascum, Teucrium, Scrophularia 5, 6 L polifaga su piante erbacee 5, 7 L ADI ADI 181 Cataclysta lemnata (Linnaeus, 1758) 182 Parapoynx stratiotata (Linnaeus, 1758) N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI 183 Udea ferrugalis (Hübner, 1796) N S Si Sa ADI 184 185 186 187 188 189 Loxostege sticticalis (Linnaeus, 1761) Achyra nudalis (Hübner, 1796) Pyrausta purpuralis (Linnaeus, 1758) Pyrausta despicata (Scopoli, 1763) Nascia cilialis (Hübner, 1796) Sitochroa palealis (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa N N S Si Sa ADI ADI EUR ADI ADI ADI 190 191 192 193 194 195 196 Sitochroa verticalis (Linnaeus, 1758) Pleuroptya ruralis (Scopoli, 1763) Ostrinia nubilalis (Hübner, 1796) Duponchelia fovealis Zeller, 1847 Anania coronata (Hufnagel, 1767) Anania verbascalis (Denis & Schiffermüller, 1775) Palpita vitrealis (Rossi, 1794) N S Si N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa NS N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI ADI MED ADI EUR ADI N S Sa N S Si Sa Mese Tipo 2011 1981 Eco 6 L 7 L 5, 7, 8 L 5, 6 L 5 R 5, 7 L 7, 8 L 8 L 5, 6, 7, 8 L 6, 7, 8, 10 L 5, 6, 7 L x al ci er m e us ly on x x x ee ee vp vp ee vp ee ee vp vp vp x ub L x x x x vp vp x x vp x x x x x ee ub ee ee ee vp x x x x x x x x x x x 119 x x x x x x x x x x x x x x x ee ee ee ub vp va ee ub Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) om -c on N Chrysocrambus linetella (Fabricius, 1781) Xanthocrambus saxonellus (Zincken, 1821) Sclerocona acutella (Eversmann, 1842) Donacaula mucronella (Denis & Schiffermüller, 1775) Pediasia contaminella (Hübner, 1796) Schoenobius gigantellus (Denis & Schiffermüller, 1775) Aporodes floralis (Hübner, 1809) Euchromius bellus (Hübner, 1796) Chilo luteellus (Motschulsky 1866) Calamotropha paludella (Hübner, 1824) Calamotropha aureliellus (Fischer von Roeslerstamm, 1841) 179 Crambus perlella (Scopoli, 1763) 180 Elophila nymphaeata (Linnaeus, 1758) Regime alimentare, Pianta ospite Distr IT Cor. Regime alimentare, Pianta ospite Mese Tipo 2011 1981 Eco Antigastra catalaunalis (Duponchel, 1833) N S Si Sa Cydalima perspectalis (Walker, 1859) N Dolicharthria punctalis (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa Nomophila noctuella (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa MED ADI ADI ADI Linaria, Sesamum, Antirrhinum 6, 10 L Buxus 6 L lettiera, Centaurea, Plantago, Trifolium 6 L polifaga su piante erbacee 5, 7, 8, 10 L x x x x 201 202 203 204 LASIOCAMPIDAE Lasiocampa quercus (Linnaeus, 1758) Macrothylacia rubi ( Linnaeus, 1758) Gastropacha populifolia (Esper, 1783) Gastropacha quercifolia (Linnaeus, 1758) ADI EUR ADI ADI Prunus, Quercus, Genista, Rosa, Populus, Rubus 7, 8 Rubus, Prunus, Fragaria, Trifolium 5 L Salix, Populus 9 L Quercus, Crataegus, Prunus, Salix 8 L L x x x EUR Rubus, Prunus, Crataegus, Salix, Carpinus 4 L x va ADI ADI ADI ADI ADI Populus, Salix Convolvulus Populus, Salix Rubia, Galium, Stellaria Vitis, Epilobium, Polygonum, Galium 5 6 5 7 8 L L L R L x x x x x va ub va ub va 6, 7, 9 R 3, 7, 9 R 5, 6, 8, 9 R x x x x x x ee ee ee 5,6,7,8 R 7,8 R x x x x ee va 4,8 R 4,6,7,9,10 R 4,5,6,7,9 R 6,7,8,9 R 4 R 5,6,7 R x x x x x x x x x x x x ee ee ee ee va ee x x vp N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa ci er m SPHINGIDAE Smerinthus ocellatus (Linnaeus, 1758) Agrius convolvuli (Linnaeus, 1758) Laothoe populi (Linnaeus, 1758) Macroglossum stellatarum (Linnaeus, 1758) Deilephila elpenor (Linnaeus, 1758) N S Si Sa om 206 207 208 209 210 -c SATURNIIDAE 205 Saturnia pavoniella (Scopoli, 1763) N S Si N S Si NS N S Si Sa on N 197 198 199 200 HESPERIIDAE 211 Carcharodus alceae (Esper, 1780) 212 Pyrgus malvoides (Elwes & Edwars, 1897 213 Ochlodes venata (Bremer & Grey, 1853) N S Si Sa N S Si N S Si Sa ADI EUR ADI PAPILIONIDAE 214 Papilio machaon (Linnaeus, 1758) 215 Iphiclides podalirius (Linnaeus, 1758) N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI Umbelliferae Crataegus, Prunus N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI EUR EUR ADI ADI Cruciferae Cruciferae Cruciferae Fabaceae Rhamnus Fabaceae N ADI Rumex e ly on LYCAENIDAE 222 Lycaena dispar (Haworth, 1803) us PIERIDAE Pieris brassicae (Linnaeus, 1758) Pieris rapae (Linnaeus 1758) Pieris napi (Linnaeus, 1758) Colias crocea (Geoffroy, 1785) Gonepteryx rhamni (Linnaeus, 1758) Leptidea sinapis (Linnaeus, 1758) al 216 217 218 219 220 221 Malva, Althaea Potentilla, Malva, Fragaria Graminaceae 5,7,9 R x x ee ub ee ub x va va va va Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 120 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 223 224 225 226 227 N S Si Sa N S Si Sa NS N S Si N S Si Sa ADI MED EUM ADI ADI NS N S Si Sa N S Si Sa EUR ADI ADI Rumex, Polygonum Fabaceae Fabaceae Fabaceae Rubus, Cornus sanguinea, Ligustrum vulgare, Calluna vulgaris, Erica carnea Coronilla Erodium, Centaurea Fabaceae Lycaena phlaeas (Linnaeus, 1761) Leptotes pirithous ( Linnaeus, 1767) Cupido alcetas (Hoffmannsegg, 1804) Cupido argiades (Pallas, 1771) Celastrina argiolus (Linnaeus, 1758) -c NYMPHALIDAE 231 Inachis io (Linnaeus, 1758) 232 Vanessa atalanta (Linnaeus, 1758) 233 Vanessa cardui (Linnaeus, 1758) on N 228 Plebejus argyrognomon (Bergstrasser, 1779) 229 Plebejus agestis (Denis & Schiffermüller, 1775) 230 Polyommatus icarus (Rottemburg, 1775) x x x x 4,5,6,8,9 5,7,9 5 7,8,9 R R R R x N S Si 237 Melitaea didyma (Esper, 1779) N S Si ADI 238 239 240 241 N S Si N N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI ADI EUR 242 Lasiommata megera (Linnaeus, 1767) N S Si Sa EUR DREPANIDAE 243 Thyatira batis (Linnaeus,1758) 244 Habrosyne pyritoides (Hufnagel, 1766) 245 Tethea ocularis (Linnaeus, 1767) N S Si Sa NS N S Si Sa ADI ADI ADI Rubus Rubus Populus GEOMETRIDAE 246 Chlorissa etruscaria Zeller, 1899) N S SiSa ADI Bupleurum, Seseli, Anthriscus, Daucus er m al ci SIE e us ly on 5,7,8 L E 4,8,9 L 6,8,9 L E 8,9 L x x ee ee ee ee x x x va ee ee ub x x x x ee ub x x x ub ee x x va x x x x x x x x x ee x x x x x x ee ee va ub va ee x va va va ee 121 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) ADI ADI om N S Si Sa N S Si Sa R R R R 236 Melitaea athalia (Rottemburg, 1775) Melitaea phoebe (Goeze, 1779) Apatura ilia (Denis & Schiffermüller, 1775) Coenonympha pamphilus (Linnaeus, 1758) Pararge aegeria (Linnaeus, 1758) ADI ADI ADI 5,7,9 9 5 8,9 Urtica dioica, Humulus lupulus 3,4,5,7,8,9R Urtica dioica, Parietaria officinalis, 3,4,5,6,7,8,9R Urtica dioica, Carlina acanthifolia, Cirsium, Malva 3,4,5,6,7,8,9R Urtica dioica 5 R Rubus idaeus, Humulus lupulus, Urtica dioica, Corylus avellana 4,5,7,8 R Melampyrum pratense, M. arvense, Plantago lanceolata, P. media, Veronica arvensis 5,8,9 R Plantago lanceolata, Stachys recta, Veronica teucrium, Verbascum lycnitis 8 R Centaurea, Plantago 5 R Salix, Populus 7,8,9 R Poa, Nardus stricta 7,8,9,10 R Elymus repens, Poa, Brachypodium sylvaticum 5,7,8,9 R Dactylis glomerata, Poa, Festuca ovina 8,9 R 234 Aglais urticae (Linnaeus, 1758) 235 Polygonia c-album (Linnaeus, 1758) N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa Mese Tipo 2011 1981 Eco Distr IT Cor. 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 N N S Si Sa N S SiSa N S SiSa N S Si Sa N N S Si Sa N NS N N S Si NS N N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa NS N Si NS N N S Si Sa N NS N S Si Sa NS N S Si N S Si Sa N S Si Sa SIE ADI ADI ADI ADI ADI ADI SIE ADI ADI ADI ADI SIE ADI ADI ADI EUR ADI ADI SIE ADI ADI SIE SIE SIE ADI SIE SIE EUR SIE ADI EUR ADI e us ly on SIE al ci N S Si Sa Mese Tipo 2011 1981 Eco Salix, Quercus, Potentilla, Galium 7 Prunus, Quercus, Salix 8 Cornus 5 detriti vegetali 5 Prunus, Salix, Alnus 5 polifaga su piante erbacee 6, 8 detriti vegetali 6 Centaurea, Artemisia 6,7,8 polifaga su piante erbacee 6 Rumex hydrolapatum 5 polifaga su piante erbacee 7,8 Thymus, Origanum 5 Armeria, Limonium 7 Polygonaceae 5,6,7,8 Rumex, Polygonum, Beta, Atriplex 6,7,8 Quercus 7 Quercus 7 Galium verum, G. mollugo, G. palustre 8 polifaga su piante erbacee 8 Galium 5,6,9,10 polifaga su piante erbacee 8 Cornus 6,7,8 Stacys, Galeopsis, Lamium 9 Cariophyllaceae 7 Humulus, Ribes, Rubus, Urtica 6 Quercus 4 Lysimachia vulgaris 7 Salix, Populus, Corylus, Alnus, Quercus 5,6,8,9 Populus 6,7 Salix, Populus, Alnus, Quercus 5,6,8,9 Fabaceae, Galium palustre 8 Fabaceae 5,8,9 Pteridium aquilinum, Dryopteris filix-mas, Thelypteris palustris 4,5 Populus, Salix 7 er m om -c on 280 Epione repandaria ( Fufnagel, 1767) N Chlorissa viridata (Linnaeus 1758) Hemithea aestivaria (Hübner, 1789) Idaea subsericeata (Haworth, 1809) Idaea aversata (Linnaeus, 1758) Idaea dimidiata (Hufnagel, 1767) Idaea muricata (Hufnagel, 1767) Idaea rusticata (Denis & Schiffermüller, 1775) Scopula caricaria (Reutti,1853) Scopula immutata (Linnaeus, 1758) Scopula corrivalaria (Kretschmar, 1862) Scopula nigropunctata (Hufnagel,1767) Scopula incanata (Linnaeus, 1758) ??? Scopula emutaria (Hübner, 1809) Rhodometra sacraria (Linnaeus, 1767) Timandra comae (Schmidt, 1931) Cyclophora porata (Linnaeus, 1767) Cyclophora punctaria (Linnaeus, 1758) Costaconvexa polygrammata (Borkhausen, 1794) Camptogramma bilineata (Linnaeus, 1758) Epirrhoe alternata (Muller, 1764) Orthonama obstipata (Fabricius, 1794) Asthena anseraria (Herrich-Schaffer, 1856) Perizoma alchemillata (Linnaeus, 1758) Perizoma flavofasciata (Thunberg, 1792) Eupithecia assimilata (Doubleday, 1856) Eupithecia dodoneata (Guenée, 1858) Anticollix sparsata (Treitschke, 1828) Lomaspilis marginata (Linnaeus, 1758) Stegania trimaculata (Villers, 1789) Macaria alternata (Denis & Schiffermuller, 1775) Chiasmia clathrata (Linnaeus, 1758) Isturgia arenacearia (Denis & Schiffermüller, 1775) Petrophora chlorosata (Scopoli, 1763) Regime alimentare, Pianta ospite L L L L L L L L R L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L L x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x va va va va va ee va ee ee vp ee ee ee ee ee va va ee va ee ee va ee ee va va vp va va va ee ee vp va Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 122 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Cor. 281 282 283 284 Hypomecis punctinalis(Scopoli, 1763) Ascotis selenaria (Denis & Schiffermüller, 1775) Ematurga atomaria (Linnaeus,1758) Cabera exanthemata (Scopoli, 1763) N S Si Sa N S Si Sa N S SiSa N S Si Sa SIE SIE SIE ADI Populus, Salix, Quercus, Alnus polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee Salix , Alnus, Populus 285 286 287 288 289 290 291 NOTODONTIDAE Furcula furcula (Clerck, 1759) Notodonta ziczac (Linnaeus, 1758) Pheosia tremula (Clerck, 1759) Pterostoma palpinum (Clerck, 1759) Clostera anastomosis (Linnaeus, 1758) Clostera curtula (Linnaeus, 1758) Clostera pigra Hufnagel, 1754) N S Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa N N S Si N S Si EUR SIE EUR SIE SIE SIE SIE Salix, Populus, Fagus, Betula Salix. Populus Salix, Populus Salix, Populus Salix, Populus Salix, Populus Salix, Populus N S Sa NS ADI ADI x x x x 4,6 5 5 5,9 4,5 4,5 4,5 L L L L L L L x x x x x x x polifaga 10 L Phragmites australis, Carex, Festuca, Claudium marsicus, Sparganium 5,6,7,9 L Populus, Salix 8 L polifaga 7 L Popolus, Prunus, Quercus 8 L licheni 8 L licheni, alghe, fogliame appassito 5,6,7,8 L Parmelia caperata, Peltigera canina 7 L licheni e fogliame appassito 8 L licheni 8,10 L licheni 5 L licheni 7 L polifaga 6,7,8,9 L polifaga 5,6,7,8,9 L polifaga (Mentha, Urtica dioica) 5,7 L polifaga (Mentha, Rumex, Lisymachia, Galium) 5,6,7,8 L polifaga 5,7 L Caltha palustris, Euphorbia palustris, Eupatorium cannabinum 5,6,8,9 L x ADI ADI ADI SIE SIE SIE SIE SIE ADI ADI ADI SIE SIE ADI e us ly on ADI SIE al NS N L L L L ci N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N N S Sa N S Sa NS N S Si Sa N S Si Sa NS N S Si Sa N S Si Sa N Sa NS Mese Tipo 2011 1981 Eco 4,6,7,8 7,8 7 4,5,6,8 er m 308 Hyphantria cunea (Drury, 1773) 309 Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861) om Leucoma salicis (Linnaeus, 1758) Lymantria dispar (Linnaeus, 1758) Euproctis similis (Fuessly, 1775) Thumatha senex (Hübner, 1808) Pelosia muscerda (Hufnagel, 1766) Lithosia quadra (Linnaeus, 1758) Eilema griseola ( Hübner, 1803) Eilema complana (Linnaeus, 1758) Eilema caniola (Hübner, [1808] 1796) Eilema sororcula (Hufnagel, 1766) Phragmatobia fuliginosa (Linnaeus, 1758) Spilosoma luteum (Hufnagel, 1766) Spilosoma lubricipedum (Linnaeus, 1758) Spilosoma urticae (Esper, 1789) -c 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 on EREBIDAE 292 Orgyia antiqua ( Linnaeus, 1758) 293 Laelia coenosa (Hübner, 1808) Regime alimentare, Pianta ospite x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x va ee ee va va va va va va va va x va x vp va va va vp vp va ee ee ee va va va ee x vp va x x x vp 123 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) Distr IT N Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Cor. 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 Diacrisia sannio (Linnaeus, 1758) Dysauxes ancilla (Linnaeus, 1767) Parascotia fuliginaria (Linnaeus, 1761) Calyptra thalictri (Borkhausen, 1790) Catocala nupta (Linnaeus, 1767) Catephia alchymista (Denis & Schiffermüller, 1775) Dysgonia algira (Linnaeus, 1767) Grammodes bifasciata (Petagna, 1787) Grammodes stolida (Fabricius, 1775) Euclidia glyphica (Linnaeus, 1758) Lygephila pastinum (Treitschke, 1826) Eublemma parva (Hübner, 1800-1809) Herminia grisealis (Denis & Schiffermüller, 1775) Herminia tarsicrinalis (Knoch, 1782) Macrochilo cribrumalis (Hübner, 1793) Pechipogo plumigeralis (Hübner, 1825) Hypena proboscidalis (Linnaeus, 1758) Hypena rostralis (Linnaeus, 1758) Colobochyla salicalis (Denis & Schiffermüller, 1775) Rivula sericealis (Scopoli, 1763) Schrankia costaestrigalis (Stephens, 1834) Scoliopteryx libatrix (Linnaeus, 1758) N S Si NS N NS NS N S Si N S Si Sa N S Si NS N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N N N N S Si Sa N S Si Sa NS NS N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa SIE EUR EUM EUR SIE EUM ADI MED MED SIE SIE ADI SIE SIE EUR ADI SIE SIE EUR ADI ADI ADI 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 NOCTUIDAE Acontia lucida (Hufnagel, 1766) Acontia trabealis (Scopoli, 1763) Acronicta megacephala (Denis & Schiffermüller) Acronicta rumicis (Linnaeus, 1758) Craniophora ligustri (Denis & Schiffermüller, 1775) Simyra albovenosa (Goeze, 1781) Cryphia raptricula (Denis & Schiffermüller, 1775) Cryphia muralis (Forster, 1771) Cryphia algae ( Fabricius, 1775) Aedia leucomelas (Linnaeus, 1758) Eucarta amethystina (Hübner, 1803) Mese Tipo 2011 1981 Eco Galium, Urtica, Rumex, Viola, Scabiosa 7 polifaga 8 licheni 8 Thalictrum 8 Salix, Populus 7,8 Quercus 5 Rubus 7,8 Rubus 7,8 Paliurus, Rubus 8 polifaga su piante erbacee 6,8 Lathyrus, Vicia 5 Inula, Centaurea, Helichrysum, Gnaphalium 8 polifaga 7 polifaga 5,7 Carex, Luzula 5, 6, 7 Rosaceae 6,7 Urtica, Humulus 5,6,7 Urtica, Rubus 8 Salix, Populus 7 Brachypodium sylaticum 5,7,8,9 polifaga su piante erbacee 5 Salix, Populus 4,7,8,9 e us polifaga su piante erbacee Convolvulaceae Salix, Populus polifaga su piante erbacee Ligustrum Phragmites australis licheni licheni licheni Convolvulus sepium Daucus, Peucedanum ly on ADI ADI ADI ADI SIE ADI ADI ADI ADI ADI SIE al ci N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si N Regime alimentare, Pianta ospite er m om -c on N Distr IT 8 6,7,8,9 7,8 6,7,8 7,8 5,6,8 5,6 7,8 8 5,6,7,8 5,8 L L L L E L L L L R L L L L L L L L L L L LE x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x L L L LE LE L L L L L L x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x ee ee va va va va va ee ee ee va ee va va vp va ub va va ub ee va ee ee va ee va vp va ub va va ee Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 124 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Distr IT Cor. 343 344 345 346 N N S Si NS N S Si Sa SIE ADI SIE SIE Mentha acquatica, Chrysanthemum, Salix Linaria polifaga su piante arboree Verbascum, Scrophularia nodosa NS SIE NS NS NS N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa ? N S Si Sa NS N S Si Sa NS N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa NS N S Si Sa NS N S Si Sa NS SIE ADI EUR ADI EUR EUM SIE ADI ADI ADI SIE ADI ADI EUR ADI EUR ADI ADI ADI Carex, Cyperus, Poa, Calamagrostis epigeos, Molinia 5, 6, 8 Carex, Cyperus 6, 7, 8 Molinia coerulea 5,7 polifaga su piante erbacee 8 Dianthus, Lycnidis, Silena 7 Caryophyllaceaea, Silene 8 Silene 7 Silene dioica, Lychnis 7,8 polifaga su piante erbacee 7 polifaga su piante erbacee 6,7,8,9 Fabaceae 6,7,8,9 Phragmites australis 7 polifaga su piante erbacee 6,7,8,9 polifaga su piante erbacee 7,10 polifaga su piante erbacee 5 polifaga su piante erbacee 7,8 Phragmites australis, Phlaris 5,6,8 Dactylis glomerata,Poa nemoralis, Luzula 5,8 Calamogrostis 6,7,8,9 Phragmites australis, Dactylis glomerata, Luzula pilosa, Molinia coerulea, Carex pulicaris 5,7 polifaga su piante erbacee 7,10,11 Phragmites australis 4,5,7,8 polifaga su alberi e cespugli 3 polifaga su alberi e cespugli 3 polifaga 3 polifaga su piante erbacee 6,8 polifaga su piante erbacee 6,8 Eucarta virgo (Treitschke, 1855) Calophasia lunula (Hufnagel, 1766) Lithophane ornitopus (Hufnagel 1766) Shargacucullia scrophulariae (Denis & Schiffermüller, 1775) 347 Deltote bankiana (Fabricius, 1775) N e ly on ADI SIE ADI EUR SIE ADI ADI Mese Tipo 2011 1981 Eco 7,8 7 2 5 LE L L L x x x x L L L L L L L L L L L L L L L L L L L x x x x x x x x x x x x x x x x x x x L L L L L L L L x x x x x x x x ee ee va ee x x x vp vp ee ee va va ee va ee ee ee vp ub ee ee ee vp ee vp vp ee vp va va va ee ee 125 Segue nella pagina successiva. I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) er m om -c NS N N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa us Mythimna unipuncta (Haworth, 1809) Senta flammea (Curtis,1828) Orthosia incerta (Hufnagel, 1766) Orthosia cerasi (Fabricius, 1775) Orthosia gothica (Linnaeus, 1758) Heliothis armigera (Hübner, 1808) Heliothis peltigera (Denis & Schiffermüller, 1775) al 367 368 369 370 371 372 373 ci Deltote uncula (Clerck, 1759) Deltote pygarga (Hufnagel, 1766) Discestra trifolii (Hufnagel, 1766) Hadena perplexa (Denis & Schiffermüller, 1775) Hadena bicruris (Hufnagel, 1766) Hadena luteago (Denis & Schiffermüller, 1775) Heliophobus rivularis (Fabricius, 1775) Lacanobia suasa (Denis & Schiffermüller, 1775) Lacanobia oleracea (Linnaeus, 1758) Lacanobia splendens (Hübner, 1808) Leucania obsoleta (Hübner, 1803) Mamestra brassicae (Linnaeus, 1758) Mythimna albipuncta (Denis & Schiffermüller, 1775) Mythimna congrua ( Hübner, 1817) Mythimna pallens (Linnaeus, 1758) Mythimna straminea (Treitschke, 1825) Mythimna turca (Linnaeus, 1761) Mythimna riparia (Rambur, 1829) Mythimna pudorina (Denis & Schiffermüller, 1775) on 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 361 358 359 360 362 363 364 365 366 Regime alimentare, Pianta ospite Cor. Regime alimentare, Pianta ospite 374 Heliothis viriplaca (Hufnagel, 1766) 375 Pyrrhia umbra (Hufnagel, 1766) N S Si NS ADI ADI 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 Tyta luctuosa (Denis & Schiffermüller, 1775) Agrotis exclamationis (Linnaeus, 1758) Agrotis ipsilon (Hufnagel, 1775) Agrotis segetum (Denis & Schiffermüller, 1775) Amphipyra tragopoginis (Clerck, 1759) Axylia putris (Linnaeus, 1761) Mormo maura (Linnaeus, 1758) Dypterygia scabriuscula (Linnaeus, 1775) Noctua interjecta (Hübner, 1800-1803) Noctua janthe (Borkhausen, 1792) Noctua janthina (Denis & Schiffermüller, 1775) Noctua pronuba (Linnaeus, 1758) Ochropleura leucogaster (Freyer, 1831) Ochropleura plecta (Linnaeus, 1761) Xestia c-nigrum (Linnaeus, 1751) Xestia xanthographa (Denis & Schiffermüller, 1775) Earias clorana (Linnaeus, 1761) Earias vernana (Hübner, 1796-1799) Meganola albula (Denis & Schiffermüller, 1775) Nola aerugula (Hübner, 1793) Nycteola asiatica (Krulikowski, 1904) Pseudoips prasinana (Linnaeus, 1758) Colocasia coryli (Linnaeus, 1758) N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa NS NS N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Si Sa N S Si N S Sa N S Si Sa N S Si Sa ADI ADI ADI ADI ADI ADI EUM EUR EUR ADI ADI ADI MED ADI ADI ADI ADI ADI SIE SIE ADI ADI SIE 399 400 401 402 403 Autographa gamma (Linnaeus, 1758) Chrysodeixis chalcites (Esper, 1789) Diachrysia stenochrysis (Linnaeus, 1758) Macdunnoughia confusa (Stephens, 1850) Plusia festucae (Linnaeus, 1758) Ononis, Linaria Ononis, Geranium, Calendula, Linaria, Rumex Convolvulus polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee Salix, Alnus, Rumex e piante erbacee Polygonum, Rumex polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee Salix Populus Rubus, Fragaria, Vaccinuum Trifolium, Lotus, Salix, Populus Salix, Populus Quercus Corylus avellena, Acer campestre, Carpinus betulus polifaga polifaga polifaga su piante erbacee polifaga su piante erbacee Carex, Iris, Sparganium, Typha, Gliceria, Festuca polifaga su piante erbacee polifaga ly ADI ADI on N S Si Sa N S Si Sa e ADI ADI EUR ADI ADI us N S Si Sa N S Si Sa N S Si Sa N S Si N S Sa al ci er m 404 Trichoplusia ni (Hübner, 1800-1803) 405 Agrochola lychnidis (Denis & Schiffermüller, 1775) om -c on N Distr IT Mese Tipo 2011 1981 Eco 6 L x 6 5,6,7,9 5,7 7,8 7,10,11 7 5,7,8 10 7,8 7 6,8 10 7,8 5,6 7,8 4,5,7,8 10 5,7 5,8 7,8 5 7,10 7,8 L L L L L L L E LE L L E L L L L L L L L L L L x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 6,7 5,6,7,8 10 7,8 4,7,8 L L L L L x x x x x 7,8 L R 6,7 L 10,11 L E x x x ee x x x x ee ee ub ub ub ee ee va ee ee ee ee ub ee ee ee ee va va va va va va va ub ub ee ub vp ub va Segue nella pagina successiva. TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 126 Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie Cor. 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 Agrochola circellaris (Hufnagel, 1766) Apamea ophiogramma (Esper, 1794) Archanara sparganii (Esper, 1789) Archanara geminipuncta (Haworth, 1809) Athetis hospes (Freyer, 1831) Caradrina morpheus (Hufnagel, 1766) Panemeria tenebrata (Scopoli, 1763) Celaena leucostigma (Hübner, 1808) Chilodes maritima (Tauscher, 1806) Elaphria venustula (Hübner, 1790) Euplexia lucipara (Linnaeus, 1758) Gortyna flavago (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Sa NS N S Si Sa N S Sa N S Si Sa N S Si NS N S Si Sa N N S Si N S Si N S Si Sa EUM SIE ADI EUR ADI SIE SIE ADI EUR ADI ADI ADI 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 Hoplodrina blanda (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa Ipimorpha subtusa (Denis & Schiffermüller, 1775) NS Cosmia affinis (Linnaeus, 1767) NS Luperina dumerilii (Duponchel, 1826) N S Si Sa Parastichtis ipsillon (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa Phlogophora meticulosa (Linnaeus, 1758) N S Si Sa Phragmatiphila nexa (Hübner, 1808) N S Sa Pseudeustrotia candidula (Denis & Schiffermüller, 1775) N Rhizedra lutosa (Hübner, 1800-1803) N S Sa Spodoptera exigua (Hübner, 1808) N S Si Sa Trachea atriplicis (Linnaeus, 1758) N S Si Sa Xanthia gilvago (Denis & Schiffermüller, 1775) N S Si Sa SIE ADI ADI ADI ADI ADI EUR SIE ADI ADI ADI ADI Regime alimentare, Pianta ospite Mese Tipo 2011 1981 Eco al ci er m om -c on polifaga 11 E polifaga su piante erbacee 6 L Sparganium, Iris pseudacorus, Typha 6,7 L Phragmites australis 6,7 L polifaga su piante erbacee 6,7,8,9 L polifaga su piante erbacee 6,7 L polifaga su piante erbacee 5,6 R Iris pseudacorus, Cladium mariscus 6 L Phragmites australis 5,7 L Rubus, Potentilla, Calluna 5 L Piante erbacee 4,5 L Sambucus racemosus, Filipendula ulmaria, Helianthus annuus, Arctium tomentosum 10 L polifaga su piante erbacee 5,8 L Populus 5 L polifaga su piante arboree 9 L polifaga su piante erbacee 10 L polifaga su piante erbacee 4,5,7 L polifaga su piante erbacee 10 E Carex riparia, Typha 9,10 L Polygonum, Rumex 6,7,8 L Phragmites australis 10 L polifaga su piante erbacee 6,7,8,10 L polifaga su piante erbacee 5,6,7,9 L E Ulmus 10,11 E x x x x x x e us x x x x va ee vp vp ee ee ee vp vp va ee x x x x x x x x x x x x x va ee va va ee ee ee vp ee vp ee va va x x x x ly on 127 I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) Distr IT N Tab. 1. Continua dalla pagina precedente. Famiglia, Genere, Specie TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI Tab. 3. Indice di similitudine di Sørensen (IS) calcolato tra le specie del Busatello (81 ha, quota 13 e 429 specie) e quelle di alcuni habitat umidi friulani. Località Tab. 2. Numero di specie di Lepidotteri presenti nella palude del Busatello suddivise per famiglie ed autoecologia. Famiglia Totale Vp Va Ee Ub Totali 128 2 10 5 2 Palude di Fontana Abisso (Buia, UD) Habitat Prati umidi, palude, alberature, siepi Ettari 9,7 Altitudine 163 N° specie 218 IS con Busatello 0,29 7 1 3 1 Torbiera di Sequals (PN) Habitat Prati umidi, palude, bosco Ettari 9,6 Altitudine 190-200 N° specie 337 IS con Busatello 0,36 ly 60 1 45 21 11 18 16 1 11 5 6 6 4 4 on 429 3 28 14 21 18 2 25 6 3 3 1 7 1 7 2 5 1 3 e 15 5 6 3 11 1 2 4 ci er 1 co 2 m 1 3 2 1 2 1 1 3 m 1 al 4 4 1 on - 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 168 Prati umidi di Quadris (Fagagna, UD) Habitat Palude, bosco Ettari 21,5 Altitudine 171 N° specie 178 IS con Busatello 0,30 Torbiera di Borgo Pegoraro (Moruzzo, UD) Habitat Palude, bosco Ettari 28,4 Altitudine 185 N° specie 195 IS con Busatello 0,30 1 1 165 Torbiera di Lazzacco (Moruzzo-Pagnacco, UD) Habitat Prati umidi, palude, bosco Ettari 15,8 Altitudine 184-192 N° specie 284 IS con Busatello 0,33 us 98 45 40 39 36 27 17 12 12 9 7 7 7 6 6 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 N Noctuidae Tortricidae Erebidae Geometridae Crambidae Gracillariidae Pyralidae Gelechiidae Nymphalidae Lycaenidae Nepticulidae Coleophoridae Notodontidae Cosmopterigidae Pieridae Sphingidae Tineidae Pterophoridae Lasiocampidae Choreutidae Hesperiidae Drepanidae Heliozelidae Opostegidae Bucculatricidae Yponomeutidae Momphidae Autostichidae Sesiidae Cossidae Papilionidae Micropterigidae Hepialidae Adelidae Incurvariidae Tischeriidae Psychidae Plutellidae Glyphipterigidae Bedelliidae Lyonetiidae Ethmiidae Elachistidae Scythrididae Oecophoridae Lecithoceridae Batrachedridrae Saturniidae 36 I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) 14 m m er ci al us e on ly 11 15 N on - co 12 13 16 Fig. 11-16. Habitus di specie di particolare rilevanza faunistica ed ecologica. 11 – Cosmopteryx lienigiella Lienig & Zeller, 1846; 12 – Cosmopteryx scribaiella Zeller, 1850; 13 – Mompha epilobiella (Denis & Schiffermüller, 1775); 14 – Mompha subbistrigella (Haworth, 1828); 15 – Phragmataecia castaneae (Hübner, 1790); 16 – Acleris lorquiniana (Duponchel, 1835). 129 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 20 m m er ci al us e on ly 17 21 N on - co 18 19 22 Fig. 17-22. Habitus di specie di particolare rilevanza faunistica ed ecologica. 17 – Bactra lancealana (Hübner, 1790); 18 – Sclerocona acutella (Eversmann, 1842); 19 – Chilo luteellus (Motschulsky, 1866); 20 – Calamotropha paludella (Hübner, 1824); 21 – Elophila nymphaeata (Linnaeus, 1758); 22 – Lycaena dispar (Haworth, 1802). 130 I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) 26 m m er ci al us e on ly 23 27 N on - co 24 25 28 Fig. 23-28. Habitus di specie di particolare rilevanza faunistica ed ecologica. 23 – Petrophora chlorosata (Scopoli, 1763); 24 – Laelia coenosa (Hübner, 1808); 25 – Pelosia muscerda (Hufnagel, 1766); 26 – Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861), maschio; 27 – Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861), femmina; 28 – Rhyparioides metelkana (Lederer, 1861), bruco nelle due forme cromatiche. 131 TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI 31 32 N on - co m m er ci al us e on ly 29 30 33 Fig. 29-33. Habitus di specie di particolare rilevanza faunistica ed ecologica. 29 – Deltote bankiana (Fabricius, 1775); 30 – Deltote uncula (Clerck, 1759); 31 – Mythimna riparia (Rambur, 1829); 32 – Senta flammea (Esper, 1785); 33 – Phragmatiphila nexa (Hübner, 1808). 132 N on - co m m er ci al us e on ly I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) Fig. 34. Valori percentuali e assoluti delle specie raccolte nella palude del Busatello nelle campagne 1981-1983 e 2011-2015 suddivise per autoecologia. 133 N on - co m m er ci al us e on ly TRIBERTI - LONGO TURRI - ADAMI - ZANETTI Fig. 35. Valori percentuali delle specie raccolte nella palude del Busatello nelle campagne 1981-1983 e 2011-2015 suddivise per corotipi. 134 ci al us e on ly I Lepidotteri della “Palude del Busatello” (Verona, Mantova) N on - co m m er Fig. 36. Numero di specie per corotipo nella palude del Busatello e in alcuni habitat friulani. 135