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LA CASULA DI SAN PANFILO

2005, LA CASULA DI SAN PANFILO

t'ovescio la trama lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. RAPPORTO DEL DISEGNO cm. 26x13,5. ALTEZZA DEL TESSUTO, la pezza di tessuto è particolarmente alta oltre cm. 158 e non sono presenti le cimose. Bordura applicata sul collo: Almatura taqueté façoné. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in seta avor.io torsione Z, riduzione 45 fìli doppi al cm.; I di legatura in seta avorio, torsione Z,riduzione 15 fili al cm. TRAMA: lo laro in sera. blu e marrone, senza torsione apprez,zabile;2" lato in seta, l'ossa, senza torsione apprezzabile;3o lato in lamina d'oro su l 13

III Congr€sso N¡zionrle IGIIC - Lo Stîto dell'Arte - Palermo 22-24 setternbre 2005 LA CASULA DI SAN PANFILO Maria Giorgir, Graziella Palei2 lRestauratole-conservatore, P.za Marconi I 3-5301 I Sovicille-Siena 2Restauratore-coservatore, Via B. Peruzzi 63/5 53100 Siena Tel/Fax 0577 45 665 e-mail: [email protected] Introduzione e cenni storici La casula proviene dalla Chiesa di San Panfilo a Sulmona, dove era conservata nella sacrestia all'interno di un reliquiario del XVIII secolo, insieme con una borsetta in seta rossa contenente le ossa del Santo ed un paio di stivali in cuoio. Questo parato assolutamente sconosciuto al pubblico, come agli esperti, rimane tale sino al giorno del suo arrivo presso il nostro studio nel 1996, insieme ad un cospicuo numero di paramenti sacri del XVII-XVI, tutti facenti parte di un unico appalto di restauro culato dall'allora Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici dell'Abruzzo. nella persona della dott.sa Anna Colangelo, direttore dei lavori. Fu subito evidente la sua unicità ed importanza storico-artistica. Il precario stato dell'opera dettato sia da un naturale invecchiamento dei materiali sia dalla totale inadegvatezza dei criteri di conselvazione, rendevano necessario un lavoro di studio volto ad approfondire la storia dell'opera, imateriali che lacostituivano così come il suo effettivo stato di conservazione per una rnigliole definizione dell'intervento di restauro. La casula si colloca come riferimento nuovo nello studio sulle origini e sullo sviluppo delle manifattule tessili in Italia. Il tessuto in lampasso bianco, broccato in oro, è molto simile alle manifatture con animali affrontati (pappagalli, gazzelle, ecc.) ritenuti Stivali e borsa generalmente di ploduzione lucchese. Ma, la sua qualità, gli eleganti motivi decorativi, le scritte cufiche, I'aquila bicipite ed i materiali impiegati, come i filati metallici in lamina d'oro su pelle, ci inducono ad ipotizzare che si tlatti di una manifattura palermitana eseguita da tessitori moreschi ancora attivi a Palermo ai ternpi di Fedelico IL Ad avvalorare quest'ipotesi i numerosi esemplari di tessuto del XIII secolo, attribuibili sempre a questa manifattura, decorati anÇora con scritte arabe, anche quando, ormai perduto ogni significato celebrativo, sono liprodotte semplicernente a scopo decorativo. Come ad esempio il broccato di Siegburg ritenuto dal Von Falke di provenienza palerrnitana del XIII secolo. Casula, davanti dopo il restauro Casula, dietro dopo il restauro Descrizione La casula è confezionata con un tessuto di straordinaria qualità, un lampasso in seta bianco, broccato con filo in lamina d'olo su pelle. Il motivo decorativo è dato da due teorie orizzontali che si ripetono in verticale. Il primo è composto da un gruppo di animali, in alto un'aquila bicipite con le due teste riunite da un collare, il corpo completamente decolato da un fitto motivo geometrico a piccole stelle e fiori stilizzati mentre una scritta cufica uguale ma speculale è tessuta sulle ali spiegate, in basso la coda imponente a raggiera. L'aquila con i suoi artigli tiene una preda per il collo, due gazzelle ¿rddossate con il capo rivolto verso di lei. Il collo delle gazzelle è decorato con piccoli motivi geometrici a 112 III Congrcsso Nazionale IGIIC - l¡ Slato deÌl'Arte - Paler¡¡o 22-24 settemb¡e 20O5 rornbi e si intreccia con il corpo di due elefanti affrontati tanto da far sembrare questi ultimi alati. Il secondo motivo è lolmato da palmette che si sviluppano in orizzontale, a congiungere le palmette sovrapposte corrono steli floreali dallo sviluppo verticale che dividono gli elefànti ele gazzelle affi'ontate ed un'aquila dall'altra. La scritta sulle ali delle aquile è traducibile come "BARAKA" tipica benedizione islamioa. €t. fur ; -. :cri '-ffþ,&.S $irÞ#+' , ,.: l Motivo decorativo lampasso broccato Motivo decorativo della bordura applicata sul collo Nel confèzionat'e la casula sono state applicate tre diverse bordure, la più importante sul collo. Si tratta di due fì'amrnenti di tessuto uniti per creare un motivo uguale ma speculare, fondo blu, disegno in rosso e filo in lamina d'oro su pellc. La prirna palte della decorazione non è leggibile pelché tagliata, si può solo individuare un motivo lineare con "flecce e cerchietti" a cui si sovrappone due motivi geometrici ad esagono allungato che racchiudono una stessa ma speculare scritta culìca, "AL.TAV/FID BI-ALLAH", divisi da una stella all'intel'no di un celchio. Il tutto è delimitato da un lnotivo lineare a lighe blu e rosse con piccole sfere. Da un'analisi tecnica dettagliata effettuata durante I'intervento di restauro si è potuto rilevare due dati assai importante. Questa bordura è stata tessuta con lo stesso telaio del lampasso utilizzando la stessa orditura. A conferm¿rre ciò la presenza di una piccola stliscia di tessuto lampasso ancorato lungo un lato della stessa. Inoltle se ipotizziamo che il tnotivo decol'ativo del larnpasso sia stato eseguito seguendo il suo sviluppo velticale, possiamo afïermare che i tessuti delle fasce siano stati realizzati per primi. Un altlo dato di rilievo è che i frammenti restanti del lampasso presenti su una fascia sono decorati con broccarulc in oro del centlo della pigna, mentre quelli sull'altra presentano un motivo che si può collocare all'allezza della ptoboscide dell'elelänte, quindi è evidente che la bordura è confezionata con due tessuti di uguale tessitula e decorazione che non provengono dalla stessa altezza di tessuto, ma sono stati ritagliati da due diverse pezze. Una seconda bordula è applicata verticalmente al centro del davanti e del letl'o della casula. Sul fondo con filo in lamina d'ot'o su pelle è tessuto un motivo lineare che con'e lungo il centro in celeste, intersecato da piccoli rombi e delimitato da due linec latelali in rosso. Su ambedue i lati si sviluppa un motivo geometrico sempre a lombi rossi e rosa. Lungo i bordi si ripete un motivo lineale ed azig-zag mal't'one. 'boldure Due piccole eseguite a tavoletta sono impiegate nella decorazione del bordo del collo, presentano su fondo beige un motivo decorativo in filato metallico dorato e marrone a piccole losanghe e bal'rette che si sviluppano in orizzontale e si lipetono in verticale alternate ad un motivo azig-zag. Lettura tecnica Tessuto di fondo: Armatura lampasso 1 lato di lanciato, broccato, fondo tafTetas. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in seta avorio tolsione Z, riduzione 45 fili doppi al cm.; 1 di legatura in seta avorio, torsione Z, riduzione l5 fili al cm, TRAMA: I cli fondo, lo lato, in seta avorio, senza torsìone apprezzabile; I lanciata,2o lato, in seta avor.io, senza torsione applezzabile; I bloccata, 3' lato,in lamina d'oro su pelle avvolta aZ sù anima in seta avorio; r.iduzione 50 passate al cm. (l passata=l tlama di fondo, I trama lanciata, 1 trama broccata). COSTRUZIONE INTERNA DEL TESSUTO: fonclo taffelas formato da tutti i fili di ordito di fondo e da tutti i colpi di trama I o lato. A rovescio, la trama lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. Decoro effetto di trame lanciate 2" lato legati a taff'etas dall'oldito di legatura e riposa sul taffetas degli orditi di fondo e delle trame del lo lato. Effetto di trame broccate 3o lato; legate in taffetas 2/2 dagli orditi di legatula e riposa sul taffetas degli orditi di fondo e delle trame lo lato. A t'ovescio la trama lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. RAPPORTO DEL DISEGNO cm. 26x13,5. ALTEZZA DEL TESSUTO, la pezza di tessuto è particolarmente alta oltre cm. 158 e non sono presenti le cimose. Bordura applicata sul collo: Almatura taqueté façoné. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in seta avor.io torsione Z, riduzione 45 fìli doppi al cm.; I di legatura in seta avorio, torsione Z,riduzione 15 fili al cm. TRAMA: lo laro in sera. blu e marrone, senza torsione apprez,zabile;2" lato in seta, l'ossa, senza torsione apprezzabile;3o lato in lamina d'oro su l 13 lll Corrgrcsso Nazio¡rale TGIIC - Lo Stato dell'Arte - Palermo 22-24 settembre 2005 pelle avvolta aZ su anima in seta avorio; riduzione 44 passate al cm. (lpassata = I trama lo lato, 1 trama 2' lato, trama 3" lato). COSTRUZIONE INTERNA DEL TESSUTO: Effetto l" lato: ifili di fbndo separano la trama lo lato che appare sul davanti dalle trame dei lati 2o e 3o che appaiono sul retro, i fili di legatura lavorano in talt-etas per' 1 passata. EJJeno 2o lato: i fili di tbndo separano la tlama 2o lafo che appare sul davanti dalle tlame dei lati lo e 3o che appaiono sul letro. I fili di legatula lavorano a tafÏ'etas per passata. Effetto 3o lato: i fili ili fbndo separano l¿r tlarna 3o lato che âppal'e sul davanti dalle trame 1o e 3o lato che appaiono sul letro, i fili di legatula lavolano a taff'etas per' p¿rssata. La prirna parte della boldula che oon'isponde al motivo decorativo con disegno geometrico a piccole lì'ecce c scnriccrchi, è un tessuto con ann¿rtura taqueté façoné 3 lati, l'lato blu, 2o lato losso ed 3o lato oro. La seconda partc della bordula che corrisponcle al motivo decorativo con la scritta cufica delimitata da due linee con pallini ha invcce un'arnratura taqueté façoné due lati che si alterna nei colori. lo lato blu e 2'lato rosso o 1o lato blu e 2o lato olo. RAPPORTO DEL DISEGNO: oltre cm. 3,5x26. Non è presente nessuna traccia di cimosa. Piccole bordure applicate sul davanti del collo: Almatula: eseguito a tavolctte. ORDITO: I in seta man'one a due capi torsionc S, I in seta beige a due capi torsione S. TRAMA: I di fondo, in seta rosa a due capi torsione S, I di decoro in lanrina in argento dorato avvolto su anima in seta beige. Ãhezza cm. 6,5 Iìordure verticali centrali del davanti e del retro.' Annatura broccato. ORDITO 1 di fondo in seta senz¿r tolsione applezzabile nei diversi colori che seguono il seguente ordine: man'one, r'osso/rosa 2l2,celeste, rosso/rosa 2/2, malrone. Riduzione 48 fìli al cm. TRAMA: I di fbndo in seta malrone, senza torsione apprezzabile; I broccata in larnina d'oro su pelle avvolta ad S su anima in lilato di lino torsione S. Altezza della passamaneria cm. 4,5. Confezione La confèzione della casula è da litenersi originale, infatl"i non sono state trovate tracce di cuciture precedenti, allo stesso tempo non si può af felmare con ceflezza chc sia totallnente coeva al tessuto. E' da notale che il tessuto di fbndo ò particolarmente plegiato così col.nc tutte le bordure ma il loro assemblaggio non è r'ealizzato con altrettanta cura. La p¿ìrticolarc L:Jtezzà del lampasso, oltle crn. 157, ha permesso di conf'ezionalla facendo solo poche cuciture, nta le ltezze congiunte non h¿rnno tutte la stessa direzione. Inoltre che è stata data particolare importanza al davanti clell'oggetto. clove il nrodulo decorativo si legge con il suo giusto andarnento, mentre sul retro è ruotato di 90", e quindi viene letto in velticale. La casula ò fbrrn¿rta da un grandc semicel'chio in tessuto larnpasso broccato alto cm. 165 e largo cm.347,5, il scrnicerchio è cornposto a sua volta da diversi pezzi dello stesso tessuto: uno molto grande centlale di an.l5l ,5x261 a cui sono cuciti, sul lato destro due lrammenti di cm. 100x21 ed a seguire cm.68x19, sul lato sinistlo tre lìamrnenti cli crn. l00xl8, cm.75x18 e cm. 32x4. ÃlLri due frammenti di tessuto sono stati aggiunti nella palte telminale dcl sernicelchio ¿rlte cm.7 e larghe rispettivamente cm.5l e cln.46. I vari tessuti sono uniti tr¿r loro da cucitule a punto filz.a rnn.2-2 ese-9uite con fìlato di seta avorio a due capi tolsione S, i lembi telrninali delle pczze sono fermati lipiegatr, aperti sul retro, ¿r punto stl'ega con lo stesso filato. E 'statâ successiv¿rmente applicata una fodera in tela di lino f'acendo delle cuciture a punto filza, rnm 2-4. con filato in scta avorio a due capi torsione S, seguendo uno schema a laggiera che partono dall'alto sul collo e scendono fino al lato ini'eriole. per un totale di l3 cucitule, T sul retro e 6 sul davanti. Sul lato a semicerchio la fodera è fissata da una cucitula orizzontale eseguita selnpre a punto f ilza, mm-12-6, con filato di lino a due capi tol'sione S. La casula è chius¿l a forma di cono da una cucitura che cade lungo il centro del davanti ed unisce insieme le palti tel'rninali del lato orizzontale del semicerchio lasciando l'apeltula del collo. Questa cucitura è eseguita ripiegando il boldo dci tcssuto lampasso verso I'esterno con punto sopraffilo e filato di lino avolio a due capi torsione S., mentre i bordi piegati sono f'ermati da una piccola filza eseguita con lo stesso lilato. Pel dec<¡rale il manufatto sono state applicate: una läscia di tessuto sul collo composta con due tessuti cuciti insierne per' la lunghezz.a da un punto fìlza, (crn. 1.1x66). Sulle due terrninazioni della stessa sono applicate due piccole bolclule (ciascuna cli crn. 5.7x6,5) f'errnate a punto fìlza con filato di seta bianco. Un'altra bordura è applicata velticahnente al centro del dietro (cm.4,5x156) e al centro sul davanti (cm.4,2x145). Stato di conservazione Sono stati individuati vari tipi di cleglado, le cui cause sono in prevalenza legate a làttori ambicntali, espositivi e<J in parte relativi alla tecnica di esecuzione del I'opera. La casul¿r el'a stata conservata, infatti, per lungo tempo, piegata all'interno di un leliqr"rialio di legno e vetl'o di fbl'rna lettangolale databile XVII-XVIiI secolo nella sacrestia della cattedrale di San Panfilo a Sulmona. Al suo intelno si trovava una borsetta eseguita ai ferri in filato di seta rossa borcleaux, contenente le ossa del Santo ed un paio di calzari in cuoio decolati con una piccola passamaneria in seta e filati metallici. L'oggetto era interessato da un fbrte dcglado lbtochimico dovuto al passaggio della luce dai vetri del reliquiario. Le zone nolto danneggiate erano quelle esposte ed i punti del manufatto piegati, 1t4 lll Congresso Nil¿¡onîle IGIIC - Lo Srato dell'Arte - palermo 22-24 settembre 2005 l t ¿Ð Particolare dei degladi Stato di consel'vazione, davanti Entlanrbi present¿ìvano lacune totali (a taglio) in senso olizzontale sul retro dell'oggetto e verticali sul davanti. Su tutte le zone adiacenti vi erano lacune parziali (abrasioni) con perdita del filato di trama che lasciava scoper.ti gli or.cliti. L'intela supelfìcie dell'oggetto era deformata, con numerosissime pieghe e filati sollevati. I filati metallioi preJenti nelle broccatut'e del tessuto di fondo della casula e in alcune parti delle passamanelia presentavano imbr.unimenii e perdita cli parti clella lalnina metallica. La luce. infätti. soprattutto quella naturale, è tra i fattori più dannosi per le fibre tessili e la seta è particolar.rnente sensibile ai suoi effetti. In modo particolare la peldita di resistenza delle fibre e I'ossidazione dei filati metallici, che s'intensifica in pt'esenza di un ambiente espositivo non controllato dal punto di vista climatico, con fbrti escursioni di telnperatura ed umidità tra il peliodo estivo e quello invernale, come nel nostro caso. Piccole lacune parziali e totali elano visibili intorno alle broccature in filato metallico, questo genere rìi degraclo è clovuto sia al naturale invecchiamento delle fìbre in seta sia alla tensione che esercitanå all'inter-no della tãssitura rnateriali clivelsi più o meno resistenti come la seta e fìlati metallici. Così gli aspetti tecnici legati all'esecuzione dell'ope|a accolnpagnati da un'et't'ata esposizione divengono causa cli tlaumi fisico meccanici molto dannosi. c.me accentuati tensionalnenti ed ondulazioni, intensificati anche dalla fodera o da cucitura inadeguate. Altro fattole impoltante di deglado era costituito dal cleposito di sporco particellare pr"r"r,t" sull'oggetto. Le sostanze estranee che si sono depositate sulla superficie o sono penetl'atc nell'intreccio della tessitura o sono state assorbite dalle fibre, possono avel provocato o favorito gli attacchi di agenti biologici e/o parassitari, insieme all'indebolimento clella struttura del manufàtto. Si notava un certo grigiole ed opacità su tutta la superfìcie con grandi macohie scure clovurc all'altelazione del colole a causa della luce ed ai depositi di sostanze inquinati sopr.a citatã. Erano in oltr.e presenti fbr.i semi cilcol¿il'i dovuti all'attacco di insetti al legno del reliquiario. Nel suo insieme i'op"ro era molto sporca e lor-temente danneggiata. *yïF 'ç,ï5 't: åry: --" : ¡-- " -È ;:'f -&-aËüh¡¡;rf; xg " . '\¡," l.ffæ- ¡þr:' *-¡qfñ, t¡ f - ù- : I ; I !***'*"*,- 1^Ì Grafico sullo stato di conservazione della casula 115 *... "-*-. d T llf Congresso Nazionale ICIIC - [, Staro dell'Aile - Palermo 22-24 settembre 2005 Indagini scientifiche Pel inclividual'e la metodotogia Ai intet'vento da adottare su un tessuto così fragile e prezioso è stato indispensabile compiele una serie di indagini scientifiche pleliminari finalizzate a valutare sia la natura dei fìlati che lo conrpongono sia il loro stato di conservazione che la quantità ed il tipo di sporco presente Sostanze tintorie Le analisi clei coloranti utilizzati per i filati sono state effettuate dalla dr.ssa J. H. de Graaff e dr.ssa W.G.Th.Roelofi presso il Centl'al Research Laboratori of Art and Science di Amsterdam. Il metodo di indagine impiegato è stato la Clomatoglafìa Liquida ad Alta Prestazione (HPCL). I campioni di filato si possono dividere in tre gruppi diversi: - Cantpione D e DI, t'ispettivarnente ordito e tlama in seta bianca prelevati dal tessuto lampasso. Gli olditi t'isultavano particolarmente danneggiati rispetto alle tlame, abbiamo supposto che la causa di questo maggiole deglado fosse dovuto ad una eventuale sbiancatura effettuata sul filato di ordito con vapol'e di zolfo, metodo impiegato tradizionalmente per lo sbiancaggio della seta. Ambedue icampioni sono stati analizzafi alla fluorescenzadei laggi-X per misurale il contenuto di zolfo, da cui però non sono risultati evidenti differenze - Ccunpiorti E, Ûanm in seta bLu e campione F, in trama in seta rossa proveniente dalla passamaneria applicata sul collo. Il l'ilato t'osso è tinto con kermes e piccole percentuali di robbia e legno brasile questo ultimo era molto usato nel Medioevo sebbene la sostanza tintoria venisse importata dall'Asia (Ceylon). Sullo stesso fìlato è stato riscontrata la presenza di tannino proveniente dalla noce galla forse impiegato per caricare la seta. La sostanza rilevata sul filato blu è I'indirubina che indica che per la tintura è stato utilizzato I'indaco estratto dalla pianta Indigof'era tintoria pt'oveniente dall'India -Ccmt¡tioni G tranta in seta rossa, H ordito itt seta rosa, I ordito in seÍa merrone ed L ordito in seta ó1ø, plelevati dalla bol'dura applicata al centro sul davanti e sul dietro. Il filato t'osso è tinto con robbia, anche qui sono state liscontrate tracce di tannino. Il filato rosa è stato tinto utilizzando il legno blasile e mostl'a il tipico vilaggio di questo colorante verso una tonalità bluna. Il filato marrone con sommacco o noce galla rlentre il filato blu con guado o indaco. Filati metallici La materia costitutiva, la tecnica d'esecuzione e lo stato di conservazione dei filati metallici, sono stati analizzati dalla dott. sa Marta Jaro dell'Hungarian National Museum di Budapest. Le indagini sono state eseguite attl'averso l'ausilio del microscopio ottico in luce riflessa e trasmessa, SEM, EDS, EDX e tests di micro analisi. I campioni di filati metallici analizzatiprovenivano Si tr¿ìtta aree: bianco. da quattro differenti -Ccunpione A/A I , trama ploveniente dalle broccature del lampasso di stliscie di pelle conciata con tannini vegetali, coperte con una sottile lamina d'oro pt fl ' f;_/ # i+Ë W ß iT X i Ð qf # * battuto contenente il l5%o d'argento, avvolta su un'anima in filato di seta con torsione Z. -Ccuttpione B, tt'¿ima proveniente dalle bordure applicate sul davanti e sul retro della casula. Stliscia di pelle conciata con tannini vegetali, coperta da una lamina d'oro battuto in lega molto put'a, avvolta ad una anima in filato di lino a due capi con torsione S. Carnp. A-A I -Ccutr¡tione C, trama proveniente dalla bordura che decora il collo. Striscia di pelle conciata con tannini vegetali, coperta con lamina di oro battuto. contenente il 34Vo circa di argento, avvolta ad un'anima in filato di seta con torsione Z. -Ccuttpione D, trama proveniente da due frammenti di bordura applicati alla base del collo. Lamina in argento dorato molto sottile, contenete 1,37o di rame, avvolta su un'anima in filato di seta con torsione S. La tipologia dei filati metallici che presentano il substrato in pelle conciata possono essere attribuiti a manif'atture ¡essili del Xl - XIII secolo provenienti da Sicilia Spagna e/o medio oriente. In genelale lo stato di conservazione dei filati metallici è buono, il parziale imbrunimento è da attribuire a lacune parziali della lamina metallica dorata che lasciano scoperto il substrato in pelle conciata scurita dai tannini. Filati in seta: analisi morfologiche e stato di conservazione. Analisi degli agenti inquinanti e tests di pulitura. Queste indagini sono state compiute presso la Stazione Sperimentale della Seta di Milano dalla dott.sa Maria Romanò, dott. Giuliano Freddi e Gian Maria Colonna, al fine di approfondire i seguenti aspetti. -lndividuazione dello stato di conservazione del filato in seta, per il quale sono stati eseguiti , misurazione della viscosità intrinseca, gluppi amminici liberi, contenuto di triptofano. -ldentiJicazione nrcrþlogica del filato in seta, con l'ausilio di foto al SEM ed esame con EDXS, fìbra in sezione, titolo, diametro, bava, numero di capi, torsione, calica. -lndividuazione degli agenti inquinanti deposirati ed assorbiti tramite plelievo di carnpioni con micloaspilatore chilurgico a flusso costante su filtli in esteri rnisti di cellulosa, alee aspilate 2x2 cm in tempo, minuti 5. 116 ã!,¡ l*i Particolare di fibra in seta con depositi III Congresso Nazionale ICtIC -b Stato dell'Arte - Prlcrno 22-24 settenrb¡e 2005 Per le sostanze assorbite sono stati prelevati campioni su al'ee cil'colari di 0.8 bagnata con acqua distillata quântità cost¿ìnte l0 ml. Raccolta tlamite una leggera aspirazione su provette codate. -Tests di ¡tuliruru tftimite vopore acqueo e pcrcoLo, Sono stati eflèttuati su piccole aree tl'attalnenti di pulitula con acqua distillata per vapol'e acqueo fleddo e percolo con tavolo aspil'ante a bassa pressione e carta assolbente. L¿i tlarna e I'oldito del tessuto in lampasso bianco che compone la casula sono stati identificati come seta bornbyx ntoli sgomrnata. L'ordito è a due capi con torsione z con un diarnetro bava medio di ll.5 micron, mentre l¿i trama non presenta una iorsione apprezzabile, non vi è traccia di carica inolganica. Le lible sono defbt'mate e presentano lottul'e ed incrostazioni. Le sezioni triangolari delle bavelle appaiono in alcuni casi appirittite o allungate ¿ì causa dello stato di degrado. Trarnite la valutaziorte della viscosità intlinseca si è riscontlato un alto livello di depolirnelizzttzione, Questo è confel'n't¿tttl dalla composizione ammino-acidica che mostra una riduzione di triptofano c tirosina. Vi è quindi un gcnct'ale deglado idrolitico delle frazioni peptidiche costituenti le legioni amorfe della fibra. Queste ultime sono più acccssibili e presentano maggior reattività verso agenti chirnici e fisici estelni. Il deglado più accentuato delle legioni arnorfe si eviclenzia anche dalla fragilità dei campioni. Nei depositi non assot'biti d'agenti inquinanti, prelevati tramite micro aspiratura, di natura ot'ganica sono presenti depositi di origine vegetale, tracce cli microrganismi quali spore, residui di piante come pollini e micro flammenti di l'ibre decoese. La componente inorganica individuata è composta di depositi di origine siliceo/calcarea con particelle ricche di calcio.silioio,magnesio e talvolta felro. I carnpioni utilizzati per i tests di pulitula sono stati esaminati con stel'eo microscopio per valutal'e eventuali variazioni rnolfblogiche a causa dei tlattamenti subiti. Le acque cli risulta dei trattamenti sono state sottoposte ad analisi in ct'otnatograf ia ionica, cosi come quci carnpioni utilizzati per I'esame delle sostanze inquinanti ¿rssorbite nel tessuto E' stat¿i cvidenziata la presenza di anioni cloruro, nitrato e solfato. rnocleste le quantità di nitriti. Conlì'ontando quei campioni ohe avevano subito un tr¿ìttamento di micro aspiratura e poi di lavaggio pcr percolo. si r\ cvi<.lenziato che la pulitura per rnicro aspilatura ha reso gli anioni presenti sul tessuto più disponibili all'azìone dell'acqua elirninandone conìunque una pal'te considerevole, rispetto a quei carnpioni trattati solo con pulitura per' ¡rercolo. I czirnpioni tlattati con pulitura per vapore acqueo a freddo plesentano un notevole rigonfiarnento della fibla prcscnle cc¡me anima in seta e/o lino dei l'ilati metallici, in oltle i tannini utilizzati per la concia della pellc presente coltle substt'¿tto della larnina metallica rilasciavano un'intensa colorazione man'one che avlebbe potuto macchiare il tessuto di fbndo bianco. Questo genere d'inconveniente si s¿rrebbe potuto lealizzare a maggior ragione con un lavaggio pet' irnmclsione, mentl'e lìon erano eviclenti ne variazione morfologiche ne cromatiche nei tests di pulitura pel percolo con trvolo spirarìtc a bassa plessione. Al telmine della carnpagna d'indagini ed in base ai risultati ottenuti è stato ideato il progetto d'intervento. Smontaggio L'intervento ha avuto inizio con la sepalazione delle valie palti che cotnpongono la casula. Sono state scucite lc bordule applicate sul collo e quelle applicate sul davanti e sul retro dell'oggetto, così come le filze eseguite a laggiera che ancor¿ìvano il tessuto alla fodela, ottenendo così un semicelchio. La làse dello srnontaggio si è resa necessal'ia pel poter realizzarc I'intervento di restauro. Abbiamo in ogni caso cercato di rimuovere soprattutto le cucil.ure llorl coevc cd eseguite con Íilato grossolano e punti diversi dall'oliginale che creavano fblti trazioni. La conl'ez.ione della casula è originale, solo palte cli alcune cuciture sono state oggetto di rifacimento, non si è r'itenuto quindi oppoltuno separare le valie pezze di tcssuto che compongono il semicerchio della casula, palte integlante clella conlèzionc oliginale. I F¿rse di lavaggio Fase di lavaggio lll 7 III Congresso NazionalÈ IGUC - tp Stato dell'Arte - Palermo 22-24 settembre 2005 Pulitura I controlli plelirninari supportati dalle indagini scientifiche hanno permesso di sviluppare un sistema idoneo di pulitura. Nei tessili i metodi generalmente usati sono quelli fisici, che plevedono I'impiego di apparecchi aspiranti a moderato flusso <Ji aspirazione, e quelli chimico-fisici realizzaÍi con I'impiego di solventi . Si tratta in genere di lavaggi che utiliz-zano l'irnmersione in acqua, nel nostro caso invece è stata effettuata una pulitura per trarisito di solvente dal recto al versc¡ del tessile. Questa particolale pulitura era stata già da noi uftlizzafa in via spelimentale nel restauro del piviale di Pio II di Pienza. nel 1996, L'intervento di pulitura è stato suddiviso in due fasi plincipali: -Pulitura per aspirazione. Con I'aspiratura viene rimosso prevalentemente lo sporco particellare incoerente e piccoli flammenti di fibre decoese presenti sulla superficie del manufatto. -Pulitula per estrazione acquosa. Con questa operazione vengono rimossi i componenti solubili dello sporco. di aspiratura è stato utilizzato un microaspiratore chirurgico a flusso costante, con a monte del rclminale aspirante un pol'ta filtri con filtri in esteri misti di cellulosa, per la t'accolta del materiale aspirato da sottoport'e Per l'operazione a successive analisi. L'estlemità del tubo era fornita di un riduttore in gomma del diametro di 0.2. mm. E,' stata effettuata una sola passata del beccuccio in gomma dell'aspiratore sull'intera superficie del semicerchio. Qucsta operazione ha permesso di rimuovere lo sporco sotto forma di particellato incoerente di natura cat'boniosa e silicativa. mischiato a micro frammenti di fibra sotto fonna di materiale decoeso depositatosi sulla superficie, ed anche una certa quantità di componenti solubili, la totale asportazione di questi si è resa possibile con la seconda fase di pulitula. Per la pulitura per estrazione acquosa, la casula apel'ta a semicerchio è stata stesa su di un tavolo di misura due volte quella clella superlicie dell'oggetto stesso, al centlo di questo in basso vi era una zona di cm.90x60 corrispondente alla superficie del tavolo a bassa pressione un foglio di rnelinex con un riquadro aperto di 30x30cm. pali alla zona che di volta irr volta andava pulita. Quindi, azionato il tavolo a bassa pressione, è stata versata dell'acqua depulata (durcz.za617 F.. Sali disciolti 70mg/l , assenza totale di cloro, ph 7) sul primo riquadro pel un totale di tre litri per riquadro. Una volta esaurita questa quantità di liquido pel I'effetto aspirante del tavolo a bassa plessione, I'area bagnata è stata coperra con fogli di carta assorbente, durante questa fase sono state posizionate anche le trame slegate e tutte le zone defbrmate, la plessione del tavolo è stata mantenuta su valori complesi tra i 20 ed i 50 millibar. Ogni qualvolta I'operazione si ripeteva, il nuovo riquadlo da pulire veniva leggermente sovrapposto al riquadlo precedentemente pulito. così da evitale il formarsi di aloni. Terminata la pulitura di ogni riquadro il tavolo a bassa pressione veniva spento e svuotato delle acque di risulta che venivano controllate per essere analizzate. I tempi di lavoro (30 minuti a rassello), le quantità d'acqua (3 litri a tassello), l'ampiezza del tassello (30x30 cm) sono stati valutati idonei a seguitcr clei rcst eseguiti per il prelievo delle polveli, microaspiratura, e per le misurazioni dei Sali solubili e del PH, estrazione acquosa. Il medesimo tl'attarnento è stato eseguito anche sulle bordure che decorano la casula. La pulitura così eff'eltuata ha permesso di contenere lo stress meccanico, riducendo al minimo eventuali perdite di materiale costitutivo che si verificano nei normali lavaggi per immersione, e di combinare lavaggio asciugatura e posizionamento in brevissimo telnpo su piccole aree facilmente controllabili. Consolidamento La lì'agilità del manufatto il numero e I'estensione delle lacune, così come la sua generale consunzione. hanno reso necessario sia per il lampasso cl.re pel le boldure larcalizzazione di un supporto totale. Il lestauro del semicerchio presentava particolari problematiche. Per il suppol'to si doveva trovare infatti un tessuto in tela di seta abbastanza pesante ma di tessitura non troppo densa su cui il nostro tessuto poteva poggiale, e che fosse di un colore leggermente cangiante per adattarsi alle divelse luminosità del lampasso ormai degradato ed ingrigito. Dopo varie licerche e pl'ove di colore è stato deciso di far tessere appositarnente dall'Antico Setifìcio Fiorentino una tela di seta tinta in lilo prirna della tessitura, con ordito beige e tralna gialla. Sul sernicerchio è stato applicato un unico grande supporto, fermato con una griglia base eseguita nel senso della caduta della casula rimontata. Per ottenel'e ciò il semicerchio è stato diviso idealmente in tre triangoli con la punta al centro del lato lungo, da cui sono risultati due laterali uguali ed uno centrale più glande. Ciascun triangolo partendo dalla punta ò stato fìssato al supporto tramite una griglia verticale eseguita con filz.e lunghe 10 cm. e interrotte per 4 cm., che si lipetono 118 ß Jrr. ", J Fase di consolidamento Ill Congresso Nazionale IGIIC - L¡ Stato delt'Arte - palermo 22-24 settembre 2005 alternate alla distanza di 2,5 cm. Questa fermatura, di base ci ha permesso di ancorare saldamente il lampasso al supporto' Rimanevano ancora libere tutte le trame slegate p"r *an"ànra di ordito che sono state consolidate a punto posato eseguito.velticalmente allo stesso ordito con una scansione di 0,5cm. Tutte le bordure sono state supportate totalmente con tela di seta appositamente tinta in laboratorio e consolidate tr.amite Particolare del consolidamento Consolidamento una griglia di base adattata alle dimensioni . Le zone degtadate fermate a punto posato Per le cuciture del consolidamento è stato ut\lizzato un filato in poliestere, Guttermann, vista la sua particolare resistenza, buona stabilità nel tempo e finezza. Inoltre il filato di poliestere se visto alla luce UV ha unå specifica f'luorescenza e può essere facilmente individuato rispetto ai filati originali. Tutte le opelazioni di fissaggio e consolidamento sono state eseguite iu tavolo in piano con ago ricurvo. La conservazione ideale per un tessuto così fragile sarebbe stata quella di essere érporto ru à'i un piano inclinato, ma ci sembrava altresì importante ricostituire la confezione nella sua integrità, e mantànere il manul-atto così come ci era pervenuto' Il rimontaggio della casula è stato eseguito seguendo le stesse cuciture e gli stessi punti presenti in origine. Conclusioni Ptrssiamo concludere dicendo che i principali obbiettivi di questo intervento sono stati raggiunti. Sono state infatti rimosse le principali cause di degrado ed è stato reso leggibile io splendido motivo decorativoã-ell'opera. In oltre è stata applicata una metodologia di restauro identificabiie e reversibile. E' stato messo a punto il sistema di pulitura per estrazione acquosa come valida alternativa al lavaggio per immersione. Tutto ciò si è státo possibil e grazie ad una approfondita campagna di indagini scientifiche ed alla stretia collaborazione di diverse competenze che hanno lavorato al progetto ed alla suareahzzazjone. Il restauro è stato ultimato nel 1997 e dal 2002 la casula è oggi esposta nel nuovo Museo Diocesano di Sulmona, all'interno di una vetrina su di una struttura a cono schiacciato. L'aìtuale conservazione non è purtroppo per varie t?gioli quella ideale per un tessuto così importante e fragile, ci auguriamo quindi che venga presto realizzata il definitivo allestimento di questo splendido parato BIBLIOGRAFIA 1. 2. 3. O. von Falke, " Kunstgeschichte der Seidenweberei", Berlin, l9l3 G. Cantelli, M'Giorgi, G. Palei, "Silk-wovenqrt of the l2th century and its patterns from Caliphates to Lucca: a chasuble fi"ont Sulmona cøthedral", in Interim Meeting ICOM-CC palermo, Ii vtondo 3 Edizioni, Roma, l99g M. Matteini, I' Tosini "Zø metodologia di puLitura", in "Il Piviale di Pio II" a cura di L. 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