III Congr€sso N¡zionrle IGIIC
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Lo Stîto dell'Arte
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Palermo 22-24 setternbre 2005
LA CASULA DI SAN PANFILO
Maria Giorgir, Graziella Palei2
lRestauratole-conservatore,
P.za Marconi I 3-5301 I Sovicille-Siena
2Restauratore-coservatore,
Via B. Peruzzi 63/5 53100 Siena
Tel/Fax 0577 45 665 e-mail:
[email protected]
Introduzione e cenni storici
La casula proviene dalla Chiesa di San Panfilo a Sulmona, dove era conservata nella
sacrestia all'interno di un reliquiario del XVIII secolo, insieme con una borsetta in seta
rossa contenente le ossa del Santo ed un paio di stivali in cuoio.
Questo parato assolutamente sconosciuto al pubblico, come agli esperti, rimane tale sino
al giorno del suo arrivo presso il nostro studio nel 1996, insieme ad un cospicuo numero
di paramenti sacri del XVII-XVI, tutti facenti parte di un unico appalto di restauro
culato dall'allora Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici
dell'Abruzzo. nella persona della dott.sa Anna Colangelo, direttore dei lavori. Fu subito
evidente la sua unicità ed importanza storico-artistica. Il precario stato dell'opera dettato
sia da un naturale invecchiamento dei materiali sia dalla totale inadegvatezza dei criteri di
conselvazione, rendevano necessario un lavoro di studio volto ad approfondire la storia
dell'opera, imateriali che lacostituivano così come il suo effettivo stato di conservazione
per una rnigliole definizione dell'intervento di restauro.
La casula si colloca come riferimento nuovo nello studio sulle origini e sullo sviluppo
delle manifattule tessili in Italia. Il tessuto in lampasso bianco, broccato in oro, è molto
simile alle manifatture con animali affrontati (pappagalli, gazzelle, ecc.) ritenuti
Stivali e borsa
generalmente di ploduzione lucchese. Ma, la sua qualità, gli eleganti motivi decorativi,
le scritte cufiche, I'aquila bicipite ed i materiali impiegati, come i filati metallici in lamina d'oro su pelle, ci inducono ad
ipotizzare che si tlatti di una manifattura palermitana eseguita da tessitori moreschi ancora attivi a Palermo ai ternpi di
Fedelico IL Ad avvalorare quest'ipotesi i numerosi esemplari di tessuto del XIII secolo, attribuibili sempre a questa
manifattura, decorati anÇora con scritte arabe, anche quando, ormai perduto ogni significato celebrativo, sono liprodotte
semplicernente a scopo decorativo. Come ad esempio il broccato di Siegburg ritenuto dal Von Falke di provenienza
palerrnitana del XIII secolo.
Casula, davanti dopo
il restauro
Casula, dietro dopo
il restauro
Descrizione
La casula è confezionata con un tessuto di straordinaria qualità, un lampasso in seta bianco, broccato con filo in lamina
d'olo su pelle. Il motivo decorativo è dato da due teorie orizzontali che si ripetono in verticale. Il primo è composto da
un gruppo di animali, in alto un'aquila bicipite con le due teste riunite da un collare, il corpo completamente decolato
da un fitto motivo geometrico a piccole stelle e fiori stilizzati mentre una scritta cufica uguale ma speculale è tessuta
sulle ali spiegate, in basso la coda imponente a raggiera. L'aquila con i suoi artigli tiene una preda per il collo, due
gazzelle ¿rddossate con il capo rivolto verso di lei. Il collo delle gazzelle è decorato con piccoli motivi geometrici a
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Slato deÌl'Arte
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rornbi e si intreccia con il corpo di due elefanti affrontati tanto da far sembrare questi ultimi alati. Il secondo motivo è
lolmato da palmette che si sviluppano in orizzontale, a congiungere le palmette sovrapposte corrono steli floreali dallo
sviluppo verticale che dividono gli elefànti ele gazzelle affi'ontate ed un'aquila dall'altra. La scritta sulle ali delle aquile
è traducibile come "BARAKA" tipica benedizione islamioa.
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Motivo decorativo lampasso
broccato
Motivo decorativo della bordura applicata sul collo
Nel confèzionat'e la casula sono state applicate tre diverse bordure, la più importante sul collo. Si tratta di due
fì'amrnenti di tessuto uniti per creare un motivo uguale ma speculare, fondo blu, disegno in rosso e filo in lamina d'oro
su pellc. La prirna palte della decorazione non
è
leggibile pelché tagliata, si può solo individuare un motivo lineare con
"flecce e cerchietti" a cui si sovrappone due motivi geometrici ad esagono allungato che racchiudono una stessa ma
speculare scritta culìca, "AL.TAV/FID BI-ALLAH", divisi da una stella all'intel'no di un celchio. Il tutto è delimitato
da un lnotivo lineare a lighe blu e rosse con piccole sfere.
Da un'analisi tecnica dettagliata effettuata durante I'intervento di restauro si è potuto rilevare due dati assai importante.
Questa bordura è stata tessuta con lo stesso telaio del lampasso utilizzando la stessa orditura. A conferm¿rre ciò la
presenza di una piccola stliscia di tessuto lampasso ancorato lungo un lato della stessa. Inoltle se ipotizziamo che il
tnotivo decol'ativo del larnpasso sia stato eseguito seguendo il suo sviluppo velticale, possiamo afïermare che i tessuti
delle fasce siano stati realizzati per primi.
Un altlo dato di rilievo è che i frammenti restanti del lampasso presenti su una fascia sono decorati con broccarulc in
oro del centlo della pigna, mentre quelli sull'altra presentano un motivo che si può collocare all'allezza della ptoboscide
dell'elelänte, quindi è evidente che la bordura è confezionata con due tessuti di uguale tessitula e decorazione che non
provengono dalla stessa altezza di tessuto, ma sono stati ritagliati da due diverse pezze.
Una seconda bordula è applicata verticalmente al centro del davanti e del letl'o della casula. Sul fondo con filo in lamina
d'ot'o su pelle è tessuto un motivo lineare che con'e lungo il centro in celeste, intersecato da piccoli rombi e delimitato
da due linec latelali in rosso. Su ambedue i lati si sviluppa un motivo geometrico sempre a lombi rossi e rosa. Lungo i
bordi si ripete un motivo lineale ed azig-zag mal't'one.
'boldure
Due piccole
eseguite a tavoletta sono impiegate nella decorazione del bordo del collo, presentano su fondo
beige un motivo decorativo in filato metallico dorato e marrone a piccole losanghe e bal'rette che si sviluppano in
orizzontale e si lipetono in verticale alternate ad un motivo azig-zag.
Lettura tecnica
Tessuto di fondo: Armatura lampasso 1 lato di lanciato, broccato, fondo tafTetas. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in
seta avorio tolsione Z, riduzione 45 fili doppi al cm.; 1 di legatura in seta avorio, torsione Z, riduzione l5 fili al cm,
TRAMA: I cli fondo, lo lato, in seta avorio, senza torsìone apprezzabile; I lanciata,2o lato, in seta avor.io, senza
torsione applezzabile; I bloccata, 3' lato,in lamina d'oro su pelle avvolta aZ sù anima in seta avorio; r.iduzione 50
passate al cm. (l passata=l tlama di fondo, I trama lanciata, 1 trama broccata). COSTRUZIONE INTERNA DEL
TESSUTO: fonclo taffelas formato da tutti i fili di ordito di fondo e da tutti i colpi di trama I o lato. A rovescio, la trama
lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. Decoro effetto di trame lanciate 2" lato legati a taff'etas
dall'oldito di legatura e riposa sul taffetas degli orditi di fondo e delle trame del lo lato. Effetto di trame broccate 3o
lato; legate in taffetas 2/2 dagli orditi di legatula e riposa sul taffetas degli orditi di fondo e delle trame lo lato. A
t'ovescio la trama lanciata 2o lato è legata in taffetas dagli orditi di legatura. RAPPORTO DEL DISEGNO cm. 26x13,5.
ALTEZZA DEL TESSUTO, la pezza di tessuto è particolarmente alta oltre cm. 158 e non sono presenti le cimose.
Bordura applicata sul collo: Almatura taqueté façoné. ORDITO: 3 fili di fondo, doppi, in seta avor.io torsione Z,
riduzione 45 fìli doppi al cm.; I di legatura in seta avorio, torsione Z,riduzione 15 fili al cm. TRAMA: lo laro in sera.
blu e marrone, senza torsione apprez,zabile;2" lato in seta, l'ossa, senza torsione apprezzabile;3o lato in lamina d'oro su
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pelle avvolta aZ su anima in seta avorio; riduzione 44 passate al cm. (lpassata = I trama lo lato, 1 trama 2' lato,
trama 3" lato). COSTRUZIONE INTERNA DEL TESSUTO: Effetto l" lato: ifili di fbndo separano la trama lo lato
che appare sul davanti dalle trame dei lati 2o e 3o che appaiono sul retro, i fili di legatura lavorano in talt-etas per'
1
passata. EJJeno 2o lato: i fili di tbndo separano la tlama 2o lafo che appare sul davanti dalle tlame dei lati lo e 3o che
appaiono sul letro. I fili di legatula lavorano a tafÏ'etas per passata. Effetto 3o lato: i fili ili fbndo separano l¿r tlarna 3o
lato che âppal'e sul davanti dalle trame 1o e 3o lato che appaiono sul letro, i fili di legatula lavolano a taff'etas per'
p¿rssata. La prirna parte della boldula che oon'isponde al motivo decorativo con disegno geometrico a piccole lì'ecce c
scnriccrchi, è un tessuto con ann¿rtura taqueté façoné 3 lati, l'lato blu, 2o lato losso ed 3o lato oro. La seconda partc
della bordula che corrisponcle al motivo decorativo con la scritta cufica delimitata da due linee con pallini ha invcce
un'arnratura taqueté façoné due lati che si alterna nei colori. lo lato blu e 2'lato rosso o 1o lato blu e 2o lato olo.
RAPPORTO DEL DISEGNO: oltre cm. 3,5x26. Non è presente nessuna traccia di cimosa.
Piccole bordure applicate sul davanti del collo: Almatula: eseguito a tavolctte. ORDITO: I in seta man'one a due
capi torsionc S, I in seta beige a due capi torsione S. TRAMA: I di fondo, in seta rosa a due capi torsione S, I di decoro
in lanrina in argento dorato avvolto su anima in seta beige. Ãhezza cm. 6,5
Iìordure verticali centrali del davanti e del retro.' Annatura broccato. ORDITO 1 di fondo in seta senz¿r tolsione
applezzabile nei diversi colori che seguono il seguente ordine: man'one, r'osso/rosa 2l2,celeste, rosso/rosa 2/2, malrone.
Riduzione 48 fìli al cm. TRAMA: I di fbndo in seta malrone, senza torsione apprezzabile; I broccata in larnina d'oro su
pelle avvolta ad S su anima in lilato di lino torsione S. Altezza della passamaneria cm. 4,5.
Confezione
La confèzione della casula è da litenersi originale, infatl"i non sono state trovate tracce di cuciture precedenti, allo stesso
tempo non si può af felmare con ceflezza chc sia totallnente coeva al tessuto. E' da notale che il tessuto di fbndo ò
particolarmente plegiato così col.nc tutte le bordure ma il loro assemblaggio non è r'ealizzato con altrettanta cura. La
p¿ìrticolarc L:Jtezzà del lampasso, oltle crn. 157, ha permesso di conf'ezionalla facendo solo poche cuciture, nta le ltezze
congiunte non h¿rnno tutte la stessa direzione. Inoltre che è stata data particolare importanza al davanti clell'oggetto.
clove il nrodulo decorativo si legge con il suo giusto andarnento, mentre sul retro è ruotato di 90", e quindi viene letto in
velticale.
La casula ò fbrrn¿rta da un grandc semicel'chio in tessuto larnpasso broccato alto cm. 165 e largo cm.347,5, il
scrnicerchio è cornposto a sua volta da diversi pezzi dello stesso tessuto: uno molto grande centlale di an.l5l ,5x261 a
cui sono cuciti, sul lato destro due lrammenti di cm. 100x21 ed a seguire cm.68x19, sul lato sinistlo tre lìamrnenti cli
crn. l00xl8, cm.75x18 e cm. 32x4. ÃlLri due frammenti di tessuto sono stati aggiunti nella palte telminale dcl
sernicelchio ¿rlte cm.7 e larghe rispettivamente cm.5l e cln.46. I vari tessuti sono uniti tr¿r loro da cucitule a punto
filz.a rnn.2-2 ese-9uite con fìlato di seta avorio a due capi tolsione S, i lembi telrninali delle pczze sono fermati lipiegatr,
aperti sul retro, ¿r punto stl'ega con lo stesso filato.
E 'statâ successiv¿rmente applicata una fodera in tela di lino f'acendo delle cuciture a punto filza, rnm 2-4. con filato in
scta avorio a due capi torsione S, seguendo uno schema a laggiera che partono dall'alto sul collo e scendono fino al lato
ini'eriole. per un totale di l3 cucitule, T sul retro e 6 sul davanti. Sul lato a semicerchio la fodera è fissata da una
cucitula orizzontale eseguita selnpre a punto f ilza, mm-12-6, con filato di lino a due capi tol'sione S.
La casula è chius¿l a forma di cono da una cucitura che cade lungo il centro del davanti ed unisce insieme le palti
tel'rninali del lato orizzontale del semicerchio lasciando l'apeltula del collo. Questa cucitura è eseguita ripiegando il
boldo dci tcssuto lampasso verso I'esterno con punto sopraffilo e filato di lino avolio a due capi torsione S., mentre i
bordi piegati sono f'ermati da una piccola filza eseguita con lo stesso lilato.
Pel dec<¡rale il manufatto sono state applicate: una läscia di tessuto sul collo composta con due tessuti cuciti insierne per'
la lunghezz.a da un punto fìlza, (crn. 1.1x66). Sulle due terrninazioni della stessa sono applicate due piccole bolclule
(ciascuna cli crn. 5.7x6,5) f'errnate a punto fìlza con filato di seta bianco. Un'altra bordura è applicata velticahnente al
centro del dietro (cm.4,5x156) e al centro sul davanti (cm.4,2x145).
Stato di conservazione
Sono stati individuati vari tipi di cleglado, le cui cause sono in prevalenza legate a
làttori ambicntali, espositivi e<J in parte relativi alla tecnica di esecuzione
del
I'opera.
La
casul¿r el'a stata conservata, infatti, per lungo tempo, piegata all'interno di un
leliqr"rialio di legno e vetl'o di fbl'rna lettangolale databile XVII-XVIiI secolo
nella sacrestia della cattedrale di San Panfilo a Sulmona.
Al suo intelno si trovava una borsetta eseguita ai ferri in filato di seta rossa
borcleaux, contenente le ossa del Santo ed un paio di calzari in cuoio decolati con
una piccola passamaneria in seta e filati metallici. L'oggetto era interessato da un
fbrte dcglado lbtochimico dovuto al passaggio della luce dai vetri del reliquiario.
Le zone nolto danneggiate erano quelle esposte ed i punti del manufatto piegati,
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Congresso Nil¿¡onîle IGIIC
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Particolare dei degladi
Stato di consel'vazione, davanti
Entlanrbi present¿ìvano lacune totali (a taglio) in senso olizzontale sul retro dell'oggetto e verticali sul davanti. Su tutte
le zone adiacenti vi erano lacune parziali (abrasioni) con perdita del filato di trama che lasciava scoper.ti gli or.cliti.
L'intela supelfìcie dell'oggetto era deformata, con numerosissime pieghe e filati sollevati. I filati metallioi preJenti nelle
broccatut'e del tessuto di fondo della casula e in alcune parti delle passamanelia presentavano imbr.unimenii e perdita
cli
parti clella lalnina metallica.
La luce. infätti. soprattutto quella naturale, è tra i fattori più dannosi per le fibre tessili e la seta è particolar.rnente
sensibile ai suoi effetti. In modo particolare la peldita di resistenza delle fibre e I'ossidazione dei filati metallici, che
s'intensifica in pt'esenza di un ambiente espositivo non controllato dal punto di vista climatico, con fbrti escursioni di
telnperatura ed umidità tra il peliodo estivo e quello invernale, come nel nostro caso.
Piccole lacune parziali e totali elano visibili intorno alle broccature in filato metallico, questo genere rìi degraclo è
clovuto sia al naturale invecchiamento delle fìbre in seta sia alla tensione che esercitanå all'inter-no della tãssitura
rnateriali clivelsi più o meno resistenti come la seta e fìlati metallici. Così gli aspetti tecnici legati all'esecuzione
dell'ope|a accolnpagnati da un'et't'ata esposizione divengono causa cli tlaumi fisico meccanici molto dannosi. c.me
accentuati tensionalnenti ed ondulazioni, intensificati anche dalla fodera o da cucitura inadeguate.
Altro fattole impoltante di deglado era costituito dal cleposito di sporco particellare pr"r"r,t" sull'oggetto. Le sostanze
estranee che si sono depositate sulla superficie o sono penetl'atc nell'intreccio della tessitura o sono state assorbite
dalle
fibre, possono avel provocato o favorito gli attacchi di agenti biologici e/o parassitari, insieme all'indebolimento clella
struttura del manufàtto. Si notava un certo grigiole ed opacità su tutta la superfìcie con grandi macohie scure clovurc
all'altelazione del colole a causa della luce ed ai depositi di sostanze inquinati sopr.a citatã. Erano in oltr.e presenti fbr.i
semi cilcol¿il'i dovuti all'attacco di insetti al legno del reliquiario. Nel suo insieme i'op"ro era molto sporca
e lor-temente
danneggiata.
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Grafico sullo stato di conservazione della casula
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Congresso Nazionale ICIIC
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Staro
dell'Aile
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Indagini scientifiche
Pel inclividual'e la metodotogia Ai intet'vento da adottare su un tessuto così fragile e prezioso è stato indispensabile
compiele una serie di indagini scientifiche pleliminari finalizzate a valutare sia la natura dei fìlati che lo conrpongono
sia il loro stato di conservazione che la quantità ed il tipo di sporco presente
Sostanze tintorie
Le analisi clei coloranti utilizzati per i filati sono state effettuate dalla dr.ssa J. H. de Graaff e dr.ssa W.G.Th.Roelofi
presso il Centl'al Research Laboratori of Art and Science di Amsterdam. Il metodo di indagine impiegato è stato la
Clomatoglafìa Liquida ad Alta Prestazione (HPCL).
I campioni di filato si possono dividere in tre gruppi diversi:
- Cantpione D e DI, t'ispettivarnente ordito e tlama in seta bianca prelevati dal tessuto lampasso.
Gli olditi t'isultavano particolarmente danneggiati rispetto alle tlame, abbiamo supposto che la causa di questo
maggiole deglado fosse dovuto ad una eventuale sbiancatura effettuata sul filato di ordito con vapol'e di zolfo, metodo
impiegato tradizionalmente per lo sbiancaggio della seta. Ambedue icampioni sono stati analizzafi alla fluorescenzadei
laggi-X per misurale il contenuto di zolfo, da cui però non sono risultati evidenti differenze
- Ccunpiorti E, Ûanm in seta bLu e campione F, in trama in seta rossa proveniente dalla passamaneria applicata sul collo.
Il l'ilato t'osso è tinto con kermes e piccole percentuali di robbia e legno brasile questo ultimo era molto usato nel
Medioevo sebbene la sostanza tintoria venisse importata dall'Asia (Ceylon). Sullo stesso fìlato è stato riscontrata la
presenza di tannino proveniente dalla noce galla forse impiegato per caricare la seta.
La sostanza rilevata sul filato blu è I'indirubina che indica che per la tintura è stato utilizzato I'indaco estratto dalla
pianta Indigof'era tintoria pt'oveniente dall'India
-Ccmt¡tioni G tranta in seta rossa, H ordito itt seta rosa, I ordito in seÍa merrone ed L ordito in seta ó1ø, plelevati dalla
bol'dura applicata al centro sul davanti e sul dietro.
Il filato t'osso è tinto con robbia, anche qui sono state liscontrate tracce di tannino. Il filato rosa è stato tinto utilizzando
il legno blasile e mostl'a il tipico vilaggio di questo colorante verso una tonalità bluna. Il filato marrone con sommacco
o noce galla rlentre il filato blu con guado o indaco.
Filati metallici
La materia costitutiva, la tecnica d'esecuzione e lo stato di conservazione dei filati metallici,
sono stati analizzati dalla dott. sa Marta Jaro dell'Hungarian National Museum di Budapest. Le
indagini sono state eseguite attl'averso l'ausilio del microscopio ottico in luce riflessa e
trasmessa, SEM, EDS, EDX e tests di micro
analisi.
I campioni di filati metallici analizzatiprovenivano
Si
tr¿ìtta
aree:
bianco.
da quattro differenti
-Ccunpione A/A I , trama ploveniente dalle broccature del lampasso
di stliscie di pelle conciata con tannini vegetali, coperte con una sottile lamina
d'oro
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battuto contenente il l5%o d'argento, avvolta su un'anima in filato di seta con torsione Z.
-Ccuttpione B, tt'¿ima proveniente dalle bordure applicate sul davanti e sul retro della casula.
Stliscia di pelle conciata con tannini vegetali, coperta da una lamina d'oro battuto in lega
molto put'a, avvolta ad una anima in filato di lino a due capi con torsione S.
Carnp. A-A I
-Ccutr¡tione C, trama proveniente dalla bordura che decora il collo.
Striscia di pelle conciata con tannini vegetali, coperta con lamina di oro battuto. contenente il 34Vo circa di argento,
avvolta ad un'anima in filato di seta con torsione Z.
-Ccuttpione D, trama proveniente da due frammenti di bordura applicati alla base del collo.
Lamina in argento dorato molto sottile, contenete 1,37o di rame, avvolta su un'anima in filato di seta con torsione S.
La tipologia dei filati metallici che presentano il substrato in pelle conciata possono essere attribuiti a manif'atture ¡essili
del Xl - XIII secolo provenienti da Sicilia Spagna e/o medio oriente.
In genelale lo stato di conservazione dei filati metallici è buono, il parziale imbrunimento è da attribuire a lacune
parziali della lamina metallica dorata che lasciano scoperto il substrato in pelle conciata scurita dai tannini.
Filati in seta: analisi morfologiche e stato di conservazione.
Analisi degli agenti inquinanti
e tests di pulitura.
Queste indagini sono state compiute presso la Stazione Sperimentale della
Seta di Milano dalla dott.sa Maria Romanò, dott. Giuliano Freddi e Gian
Maria Colonna, al fine di approfondire i seguenti aspetti.
-lndividuazione dello stato di conservazione del filato in seta, per il quale
sono stati eseguiti , misurazione della viscosità intrinseca, gluppi amminici
liberi, contenuto di triptofano.
-ldentiJicazione nrcrþlogica del filato in seta, con l'ausilio di foto al SEM
ed esame con EDXS, fìbra in sezione, titolo, diametro, bava, numero di
capi, torsione, calica.
-lndividuazione degli agenti inquinanti deposirati ed assorbiti tramite
plelievo di carnpioni con micloaspilatore chilurgico a flusso costante su
filtli in esteri rnisti di cellulosa, alee aspilate 2x2 cm in tempo, minuti 5.
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Particolare di fibra in seta con depositi
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Stato dell'Arte
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Per le sostanze assorbite sono stati prelevati campioni su al'ee cil'colari di 0.8 bagnata con acqua distillata quântità
cost¿ìnte l0 ml. Raccolta tlamite una leggera aspirazione su provette codate.
-Tests di ¡tuliruru tftimite vopore acqueo e pcrcoLo, Sono stati eflèttuati su piccole aree tl'attalnenti di pulitula con acqua
distillata per vapol'e acqueo fleddo e percolo con tavolo aspil'ante a bassa pressione e carta assolbente.
L¿i tlarna e I'oldito del tessuto in lampasso bianco che compone la casula sono stati identificati come seta bornbyx ntoli
sgomrnata. L'ordito è a due capi con torsione z con un diarnetro bava medio di ll.5 micron, mentre l¿i trama non
presenta una iorsione apprezzabile, non vi è traccia di carica inolganica.
Le lible sono defbt'mate e presentano lottul'e ed incrostazioni. Le sezioni triangolari delle bavelle appaiono in alcuni
casi appirittite o allungate ¿ì causa dello stato di degrado.
Trarnite la valutaziorte della viscosità intlinseca si è riscontlato un alto livello di depolirnelizzttzione, Questo è
confel'n't¿tttl dalla composizione ammino-acidica che mostra una riduzione di triptofano c tirosina. Vi è quindi un
gcnct'ale deglado idrolitico delle frazioni peptidiche costituenti le legioni amorfe della fibra. Queste ultime sono più
acccssibili e presentano maggior reattività verso agenti chirnici e fisici estelni. Il deglado più accentuato delle legioni
arnorfe si eviclenzia anche dalla fragilità dei campioni.
Nei depositi non assot'biti d'agenti inquinanti, prelevati tramite micro aspiratura, di natura ot'ganica sono presenti
depositi di origine vegetale, tracce cli microrganismi quali spore, residui di piante come pollini e micro flammenti di
l'ibre decoese. La componente inorganica individuata è composta di depositi di origine siliceo/calcarea con particelle
ricche di calcio.silioio,magnesio e talvolta felro.
I carnpioni utilizzati per i tests di pulitula sono stati esaminati con stel'eo microscopio per valutal'e eventuali variazioni
rnolfblogiche a causa dei tlattamenti subiti. Le acque cli risulta dei trattamenti sono state sottoposte ad analisi in
ct'otnatograf ia ionica, cosi come quci carnpioni utilizzati per I'esame delle sostanze inquinanti ¿rssorbite nel tessuto E'
stat¿i cvidenziata la presenza di anioni cloruro, nitrato e solfato. rnocleste le quantità di nitriti.
Conlì'ontando quei campioni ohe avevano subito un tr¿ìttamento di micro aspiratura e poi di lavaggio pcr percolo. si r\
cvi<.lenziato che la pulitura per rnicro aspilatura ha reso gli anioni presenti sul tessuto più disponibili all'azìone
dell'acqua elirninandone conìunque una pal'te considerevole, rispetto a quei carnpioni trattati solo con pulitura per'
¡rercolo. I czirnpioni tlattati con pulitura per vapore acqueo a freddo plesentano un notevole rigonfiarnento della fibla
prcscnle cc¡me anima in seta e/o lino dei l'ilati metallici, in oltle i tannini utilizzati per la concia della pellc presente
coltle substt'¿tto della larnina metallica rilasciavano un'intensa colorazione man'one che avlebbe potuto macchiare il
tessuto di fbndo bianco. Questo genere d'inconveniente si s¿rrebbe potuto lealizzare a maggior ragione con un lavaggio
pet' irnmclsione, mentl'e lìon erano eviclenti ne variazione morfologiche ne cromatiche nei tests di pulitura pel percolo
con trvolo spirarìtc a bassa plessione.
Al telmine della carnpagna d'indagini ed in base ai risultati ottenuti è stato ideato il progetto d'intervento.
Smontaggio
L'intervento ha avuto inizio con la sepalazione delle valie palti che cotnpongono la casula.
Sono state scucite lc bordule applicate sul collo e quelle applicate sul davanti e sul retro dell'oggetto, così come le filze
eseguite a laggiera che ancor¿ìvano il tessuto alla fodela, ottenendo così un semicelchio. La làse dello srnontaggio si è
resa necessal'ia pel poter realizzarc I'intervento di restauro. Abbiamo in ogni caso cercato di rimuovere soprattutto le
cucil.ure llorl coevc cd eseguite con Íilato grossolano e punti diversi dall'oliginale che creavano fblti trazioni.
La conl'ez.ione della casula è originale, solo palte cli alcune cuciture sono state oggetto di rifacimento, non si è r'itenuto
quindi oppoltuno separare le valie pezze di tcssuto che compongono il semicerchio della casula, palte integlante clella
conlèzionc oliginale.
I
F¿rse
di lavaggio
Fase di lavaggio
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Congresso NazionalÈ IGUC
- tp Stato dell'Arte -
Palermo 22-24 settembre 2005
Pulitura
I controlli plelirninari supportati dalle indagini scientifiche hanno permesso di sviluppare un sistema idoneo di pulitura.
Nei tessili i metodi generalmente usati sono quelli fisici, che plevedono I'impiego di apparecchi aspiranti a moderato
flusso <Ji aspirazione, e quelli chimico-fisici realizzaÍi con I'impiego di solventi . Si tratta in genere di lavaggi che
utiliz-zano l'irnmersione in acqua, nel nostro caso invece è stata effettuata una pulitura per trarisito di solvente dal recto
al versc¡ del tessile. Questa particolale pulitura era stata già da noi uftlizzafa in via spelimentale nel restauro del piviale
di Pio II di Pienza. nel 1996,
L'intervento di pulitura è stato suddiviso in due fasi plincipali:
-Pulitura per aspirazione.
Con I'aspiratura viene rimosso prevalentemente lo sporco particellare incoerente e piccoli flammenti di fibre decoese
presenti sulla superficie del manufatto.
-Pulitula per estrazione acquosa.
Con questa operazione vengono rimossi i componenti solubili dello sporco.
di aspiratura è stato utilizzato un microaspiratore chirurgico a flusso costante, con a monte del
rclminale aspirante un pol'ta filtri con filtri in esteri misti di cellulosa, per la t'accolta del materiale aspirato da sottoport'e
Per l'operazione
a successive analisi.
L'estlemità del tubo era fornita di un riduttore in gomma del diametro di 0.2. mm. E,' stata effettuata una sola passata
del beccuccio in gomma dell'aspiratore sull'intera superficie del semicerchio.
Qucsta operazione ha permesso di rimuovere lo sporco sotto forma di particellato incoerente di natura cat'boniosa e
silicativa. mischiato a micro frammenti di fibra sotto fonna di materiale decoeso depositatosi sulla superficie, ed anche
una certa quantità di componenti solubili, la totale asportazione di questi si è resa possibile con la seconda fase di
pulitula.
Per la pulitura per estrazione acquosa, la casula apel'ta a semicerchio è stata stesa su di un tavolo di misura due volte
quella clella superlicie dell'oggetto stesso, al centlo di questo in basso vi era una zona di cm.90x60 corrispondente alla
superficie del tavolo a bassa pressione un foglio di rnelinex con un riquadro aperto di 30x30cm. pali alla zona che di
volta irr volta andava pulita. Quindi, azionato il tavolo a bassa pressione, è stata versata dell'acqua depulata (durcz.za617
F.. Sali disciolti 70mg/l , assenza totale di cloro, ph 7) sul primo riquadro pel un totale di tre litri per riquadro.
Una volta esaurita questa quantità di liquido pel I'effetto aspirante del tavolo a bassa plessione, I'area bagnata è stata
coperra con fogli di carta assorbente, durante questa fase sono state posizionate anche le trame slegate e tutte le zone
defbrmate, la plessione del tavolo è stata mantenuta su valori complesi tra i 20 ed i 50 millibar. Ogni qualvolta
I'operazione si ripeteva, il nuovo riquadlo da pulire veniva leggermente sovrapposto al riquadlo precedentemente
pulito. così da evitale il formarsi di aloni. Terminata la pulitura di ogni riquadro il tavolo a bassa pressione veniva
spento e svuotato delle acque di risulta che venivano controllate per essere analizzate. I tempi di lavoro (30 minuti a
rassello), le quantità d'acqua (3 litri a tassello), l'ampiezza del tassello (30x30 cm) sono stati valutati idonei a seguitcr
clei rcst eseguiti per il prelievo delle polveli, microaspiratura, e per le misurazioni dei Sali solubili e del PH, estrazione
acquosa. Il medesimo tl'attarnento è stato eseguito anche sulle bordure che decorano la casula. La pulitura così eff'eltuata
ha permesso di contenere lo stress meccanico, riducendo al minimo eventuali perdite di materiale costitutivo che si
verificano nei normali lavaggi per immersione, e di combinare lavaggio asciugatura e posizionamento in brevissimo
telnpo su piccole aree facilmente controllabili.
Consolidamento
La lì'agilità del manufatto il numero e I'estensione delle lacune, così
come la sua generale consunzione. hanno reso necessario sia per il
lampasso cl.re pel le boldure larcalizzazione di un supporto totale.
Il lestauro del semicerchio presentava particolari problematiche. Per il
suppol'to si doveva trovare infatti un tessuto in tela di seta abbastanza
pesante ma di tessitura non troppo densa su cui il nostro tessuto poteva
poggiale, e che fosse di un colore leggermente cangiante per adattarsi
alle divelse luminosità del lampasso ormai degradato ed ingrigito.
Dopo varie licerche e pl'ove di colore è stato deciso di far tessere
appositarnente dall'Antico Setifìcio Fiorentino una tela di seta tinta in
lilo prirna della tessitura, con ordito beige e tralna gialla. Sul
sernicerchio è stato applicato un unico grande supporto, fermato con
una griglia base eseguita nel senso della caduta della casula rimontata.
Per ottenel'e ciò il semicerchio è stato diviso idealmente in tre triangoli
con la punta al centro del lato lungo, da cui sono risultati due laterali
uguali ed uno centrale più glande. Ciascun triangolo partendo dalla
punta ò stato fìssato al supporto tramite una griglia verticale eseguita
con filz.e lunghe 10 cm. e interrotte per 4 cm., che si lipetono
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Fase di consolidamento
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22-24 settembre 2005
alternate alla distanza di 2,5 cm. Questa fermatura, di base ci ha permesso di
ancorare saldamente il lampasso al
supporto' Rimanevano ancora libere tutte le trame slegate p"r *an"ànra di ordito che
sono state consolidate a punto
posato eseguito.velticalmente allo stesso ordito con una scansione di 0,5cm.
Tutte le bordure sono state supportate totalmente con tela di seta appositamente tinta
in laboratorio
e consolidate tr.amite
Particolare del consolidamento
Consolidamento
una griglia di base adattata alle dimensioni . Le zone degtadate fermate a punto posato
Per le cuciture del consolidamento è stato ut\lizzato un filato in poliestere, Guttermann, vista
la sua particolare
resistenza, buona stabilità nel tempo e finezza. Inoltre il filato di poliestere se visto alla luce
UV ha unå specifica
f'luorescenza e può essere facilmente individuato rispetto ai filati originali.
Tutte le opelazioni di fissaggio e consolidamento sono state eseguite iu tavolo in piano con
ago ricurvo.
La conservazione ideale per un tessuto così fragile sarebbe stata quella di essere érporto ru
à'i un piano inclinato, ma ci
sembrava altresì importante ricostituire la confezione nella sua integrità, e mantànere
il manul-atto così come ci era
pervenuto' Il rimontaggio della casula è stato eseguito seguendo le stesse cuciture e gli
stessi punti presenti in origine.
Conclusioni
Ptrssiamo concludere dicendo che i principali obbiettivi di questo intervento sono
stati raggiunti. Sono state infatti
rimosse le principali cause di degrado ed è stato reso leggibile io splendido motivo decorativoã-ell'opera.
In oltre è stata applicata una metodologia di restauro identificabiie e reversibile. E' stato messo a punto
il sistema di
pulitura per estrazione acquosa come valida alternativa al lavaggio per immersione. Tutto
ciò si è státo possibil e grazie
ad una approfondita campagna di indagini scientifiche ed alla stretia collaborazione di
diverse competenze che hanno
lavorato al progetto ed alla suareahzzazjone.
Il restauro è stato ultimato nel 1997 e dal 2002 la casula è oggi esposta nel nuovo Museo Diocesano di Sulmona,
all'interno di una vetrina su di una struttura a cono schiacciato. L'aìtuale conservazione non è purtroppo
per varie
t?gioli quella ideale per un tessuto così importante e fragile, ci auguriamo quindi che venga presto realizzata il
definitivo allestimento di questo splendido parato
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