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Sguardi continentali: scenari dal disordine planetario

I QUADERNI DI INTO THE BLACK BOX 2023 SGUARDI CONTINENTALI: SCENARI DAL DISORDINE PLANETARIO VOLUME #5 A CURA DI INTO THE BLACK BOX DIPARTIMENTO DELLE ARTI | UNIVERSITÀ DI BOLOGNA I QUADERNI DI INTO THE BLACK BOX SGUARDI CONTINENTALI: SCENARI DAL DISORDINE PLANETARIO A CURA DI INTO THE BLACK BOX DIPARTIMENTO DELLE ARTI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA i quaderni di into the black box DIRETTORE SCIENTIFICO Sandro Mezzadra (University of Bologna) COMITATO EDITORIALE Niccolò Cuppini (University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland), Carlotta Benvegnù (Université Paris 13), Mattia Frapporti (University of Bologna), Floriano Milesi (University of Padua), Maurilio Pirone (University of Bologna) COMITATO SCIENTIFICO Martín Arboleda, Cinzia Arruzza, Manuela Bojadzijev, Vando Borghi, Antonio Casilli, Federico Chicchi, Francesca Coin, Deborah Cowen, Alessandro Delfanti, Keller Easterling, Verónica Gago, Giorgio Grappi, Naomi C. Hanakata, Michael Hardt, Stefano Harney, Rolien Hoyng, Ursula Huws, Brett Neilson, Ned Rossiter, Ranabir Samaddar, Tiziana Terranova, Niels van Doorn, Jake Wilson, Jamie Woodcock I contributi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti a peerreview DIPARTIMENTO DELLE ARTI Direttore Giacomo Manzoli Università di Bologna Via Barberia 4 40123 Bologna CC BY 4.0 International Prima edizione: Novembre 2023 ISBN 9788854971233 DOI https://doi.org/10.6092/unibo/amsacta/7434 Impaginazione: Maurilio Pirone Trascrizione dei contributi: Ilaria Cauzzi Foto di copertina di The Digital Artist da Pixabay Foto pag. 5 di Hans da Pixabay Foto pag. 12 di David Guimaraes Silva da Pixabay Foto pag. 17 di Leonhard Niederwimmer da Pixabay Foto pag. 24 di Joelfotos da Pixabay Foto pag. 30 di OpenUpEd da Flickr Foto pag. 38 di ThinkingNomads da Flickr INDICE Introduzione, pag. 5 Into the Black Box Asia, pag. 12 Giulia Dal Maso America Latina, pag. 17 Giuseppe Lo Brutto Nord America, pag. 24 Felice Mometti Africa, pag. 30 Paola Pasquali Europa, pag. 38 Francesco Raparelli Autori e autrici, pag. 44 I N T R O D U Z I O N E I N T R O D U Z I O N E La globalizzazione come patchwork Into the Black Box Obiettivo di questa pubblicazione, che riprendere nasce da una tavola rotonda a chiusura di globalizzazione, un tema che è stato molto un ciclo annuale di seminari chiamato forte negli anni Novanta e Duemila, e “Global disordine cheper certi versi poteva sembrare quasi planetario”, è quello di raccogliere un uno slogan. Il focus è oggi indubbiamente patchwork sulla di grossa attualità. La discussione è accesa “globalizzazione”. Per quale motivo farlo? a livello nazionale e internazionale. Fine La ha della globalizzazione o addirittura de- assunto nuova importanza e rilievo negli globalizzazione, friend-shoring, decoupling ultimi anni, in particolare sotto la spinta di o altre formule sono di continuo clonate una serie di eventi — in primo luogo la per pandemia dinamiche Reset: scenari di riflessione e sguardi sui le dal situati processi guerre in globali Ucraina e le cercare fila di che del dibattito catturare la nel sulla nuove attraversano e istituiscono. Palestina[1] — che hanno portato a In questo testo abbiamo cercato, piuttosto [1] I contributi qui raccolti sono stati che appiattire il discorso su un piano di elaborati prima del 7 ottobre 2023. relazioni internazionali come spesso si pag. 6 tende a fare, di costruire uno sguardo internazionali, da un certo tipo di visione composito, culturale e così via. in primis prendendo in considerazione il contesto di poli-crisi — Dall’altra, abbiamo cercato di mettere in per utilizzare un termine su cui insiste questione anche alcuni degli approcci e molto Adam Tooze — ovverosia l’idea che degli assunti teorici tra i più consolidate, stiamo una come, ad esempio, quello di Giovanni ed Arrighi: siamo così sicuri che a ogni crisi corso egemonica faccia seguito la definizione di vivendo costellazione endogeni di che attraverso shock hanno eterogenei deviato il storico della globalizzazione per come la un avevamo conosciuta negli ultimi anni. invece immaginare forme di equilibrio Abbiamo poi cercato di scomporre quello che è il frame della globalizzazione in una serie di processi — politici, economici, tecnologici, simbolici — e questo ci ha portato a formulare un’analisi un po’ più complessiva. tendenza Già Marx generale parlava del della capitale alla costituzione di un mercato mondiale, un processo che già a quel punto non era analizzato come esclusivamente economico ma metteva in campo una pluralità di fattori, come l’astrazione sempre maggiore delle forme di scambio della moneta, statuali il supporto soprattutto dei nelle poteri fasi di nuovo attore egemone? Possiamo instabile all’interno di un contesto — per usare una parola oggi cruciale — multipolare? Cosa significa, poi, definire un “polo”? Questi interrogativi ci avvicinano alla discussione contenuta in questo volume. Abbiamo approfondito la dicotomia che in varie forme si può trovare sia all’interno di Marx, con altre parole, sia della world system theory: quella tra sovranità e spazi del capitale, processi di accumulazione e territorialità statuale. Qual è stata la nostra impressione? Che negli ultimi tempi, rispetto a una accumulazione originaria, una divisione distinzione nord-sud del mondo molto internazionale del lavoro e così via. Oltre a forte questo, (riassunta abbiamo ripreso in mano il a cavallo in degli anni Duemila categorie invero paradigma della world system theory, e problematiche quindi l’idea che esistano cicli egemonici Global South), sembra essersi riproposta che invece una distinzione est-ovest, all’interno si susseguono tra loro e che come e soprattutto attore egemonico e altri attori dipendenti. occidentalocentrico che la legge come Tratteggiato abbiamo una contrapposizione tra economie di cercato poi di porci una serie di domande: mercato e forme di capitalismo politico, in primis, come collochiamo il discorso democrazie e autocrazie (o cosiddette sulla globalizzazione rispetto a queste “dittature”). tendenze generali? Da parte nostra ci sarebbero molteplici Da una parte, abbiamo guardato alla critiche formulabili su questa dicotomia, globalizzazione specifico ma quello che è già interessante leggere al fenomeno, un progetto di governo politico suo interno è come lo stesso occidente del mercato mondiale, ossia quel progetto non si presenti più come un punto di neoliberale plasmato dagli Stati Uniti negli riferimento quadro, come uno ultimi quarant’anni, fatto dal Washington Consensus ma anche da istituzioni pag. 7 globale uno North definiscono un centro e una periferia, un questo di Global sguardo progressista universale, quanto piuttosto e insista sul fatto di essere una parte [1], estrazione, finanza e digitalizzazione [2]) e anche che se sempre con dei toni non è possibile ripensare occidentalocentrici — dunque come la esclusivamente su base nazionale. parte migliore — che deve difendere la Rispetto propria esistenza rispetto a una serie di vorremmo qui porre l’accento su due minacce globali. Allo stesso tempo, anche ulteriori il concetto prendere di con multipolarismo le pinze, o a questo elementi. tipo In di primo lettura, luogo, ci è da vorremmo concentrare sulla declinazione meglio da specifica, all’interno di contesti diversi, del approfondire nelle sue sfaccettature. Da rapporto un lato questo concetto è stato spesso territorialità, usato, anche e soprattutto, da alcuni attori abbiamo toccato questo tema in alcuni globali per giustificare sia le campagne momenti militari sia lo status quo; dall’altro ci vogliamo chiedere qui in che modo il sembra rapporto tra capitale e potere statuale inevitabile l’elemento di dover valorizzare tra ed del mercato alcuni capitale e e Stati: contesti, noi ma ci tocca terra nelle diverse geografie del lo globo[3]. Non accade nello stesso modo scenario globale — che vede, da una parte, tra Europa e Asia, tra America Latina e l’erosione di Stati Uniti, o in Africa. Allo stesso tempo tutte questo rapporto non è solo il riflesso di l’ONU), dall’altra il crescente ruolo della equilibri che si giocano altrove — per guerra risoluzione esempio nello scontro tra grandi potenze delle contese internazionali. Allo stesso come Stati Uniti e Cina — quanto piuttosto tempo però, quello che è emerso durante anche il prodotto di scelte e decisioni che il ciclo seminariale da cui origina questa avvengono pubblicazione è che naturalmente i poteri regionali. statuali non sono gli unici poteri in campo: In secondo luogo, vorremmo provare a in altrettanto sottrarci al discorso mainstream che insiste cruciali il ruolo della logistica e delle semplicemente sul ruolo degli Stati e del supply chain internazionali, solo per citare mercato un esempio. Esse, nonostante le molteplici globale: possiamo individuare altri soggetti forme di blocchi e di colli di bottiglia, non che in ogni caso, anche nel loro piccolo, mostrano di sono in spazialità in di mediazione istituzioni sovranazionali (sopra strumento senso nel regressione momento alcune come questo questo che spazi sta attraversando molteplicità tra ma, di risultano complesso al segni contrario, sono all’interno come in attori grado e dei di contesti dello scenario produrre proporre potere una e visione costante crescita e abbattono record su emancipativa e progressista dello scenario record adattandosi alle mutate condizioni globale politiche del possono, le spinte dal basso, trovare forme estrema sintesi, tranquillamente mercato ci mondiale. sembra sostenere In contemporaneo? In che modi di potere di che siamo necessità di una riflessione attorno al convergenza? davanti all’evidenza sempre più lampante concetto di un capitalismo integrato agli affari esempio? di C’è un ritorno internazionalismo, o la per politici del globale (anche attraverso [2] S. Mezzadra, B. Neilson, Operazioni del [1] Si veda il libro in uscita di S. Mezzadra, capitale, Roma, Manifestolibri, 2020. B. Neilson, The Rest and the West, Londra, [3] S. Mezzadra, B. Neilson, Confini e Verso, 2024. frontiere, Bologna, il Mulino, 2014. pag. 8 La presente pubblicazione ha dunque elemento come obiettivo quello di approfondire la caratterizzante. La serie di sguardi situati configurazione eterogenea di questi due qui assi in differenti contesti planetari, come spazialità di tutt’altro tipo. L’immagine che l’evoluzione il si e diversi rapporto della tra globalizzazione spazi del e capitale di omogeneità racconti definisce fa quale emergere leggendo continenti i invece una contributi restituisce dai l’estrema territorialità statuale sta trovando nuove complessità declinazioni. E come secondo punto, come spazialità altri soggetti rispetto agli Stati e ai grandi globali: da un lato vi è, ad esempio, lo capitali spazio possono produrre spazialità, ipotesi e strade differenti per l’evoluzione degli scenari globali contemporanei. Il veloce viaggio attraverso i continenti che questo volume propone restituisce, non sorprendentemente, un’immagine di differenza radicale tra contesti che rende complicato provare a tracciare un filo comune. D’altra parte, questa è la cartina di tornasole della pluralità in essere, a seconda dei differenti contesti macroregionali. Diverse le sfide, diverse le prospettive. Proviamo, per chiudere questa introduzione, o formulare tre ipotesi, tre linee di discussione e ricerca da porre in ed tratto globale, urbano compone di territorialità ampia Felice Mometti interplanetari Bezos, globalizzazione è dall’eterogeneità degli della caratterizzata assemblaggi di proiettano — che Space New alla York, si di Blue X di come nuovi Origin Elon lanci di Jeff Musk, etc. nuova frontiera dell’accumulazione; dall’altro lato vi è un landscape asiatico descritto da Giulia Dal Maso, in particolare parlando della Greater Bay Area e quindi di zone di aggregazione e polarità logistico-urbano-finanziarie. Le altre descrizioni un’immagine — propone fase intorno si compone — pensando ad Amazon come fa in spaziali più legata nuova che compone di rivolte come a Minneapolis, si un’organizzazione la della spazi-tempi rotazioni a leggere. 1: degli statunitense essere a partire da contributi che andrete Ipotesi eterogeneità restituiscono “statuale”, dello particolare Giuseppe spazio per Lo di molto come Brutto la — all’organizzazione da parte degli Stati di forme territoriali e di una trama infrastrutturale che investe le precedenti regionali configurazioni. Anche Francesco Raparelli Quando si parla di globalizzazione e di riporta un’immagine più legata ad una crisi della globalizzazione il tema delle tenuta del sistema dello stato-nazione in geografie del globale è sempre in qualche Europa proprio su un livello di tenuta modo sul palcoscenico. La geografia del geopolitica, come anche una mancanza di globale che si guardava negli anni Novanta interconnessione tra differenti. è era una cosa — le città globali e quel tipo di costruzione di catene globali del valore — la geografia del globale dei primi Duemila era ancora legata ad un’immagine di urbanizzazione planetaria e di emersione di nuove polarità, che tuttavia conteneva un sostanziale pag. 9 Forse, contesti un’ipotesi di lotte che qui solleviamo e che riprenderemo in futuri interventi, eterogeneità e complessità sono la cifra distintiva compiutamente della planetaria dimensione che hanno assunto oggi i processi globali. Lo scarto rispetto al passato potrebbe dunque una europeo. Forse il punto è che in questione trasformazione dalla globalizzazione come c’è proprio il tipo di modello di Europa che vettore ai è stato in vigore in questi anni, quello processi globali come una costellazione legato indubbiamente agli Stati Uniti da variegata di vettori. un punto di vista economico e militare ma essere individuato unificante proprio e in omologante in grado anche di costruire relazioni Ipotesi 2: Non c’è un attore egemone nel strategiche con altri paesi come la Cina e contesto del multipolarismo centrifugo la Russia. Quel tipo di modello oggi è Insistere sulla crisi di egemonia degli Stati saltato. Un paradigma alternativo, basato Uniti non comporta, automaticamente, né sulla l’individuazione di un polo emergente né riguarda le politiche internazionali e a la dismissione completa dei primi dallo Bruxelles per quanto riguarda le politiche scacchiere globale. economiche comunitarie, cui fa però da Spesso si dice che la Cina sarà il nuovo contraltare una restrizione di quelli che polo di riferimento; abbiamo provato a sono i diritti civili che comunemente mettere hanno in dubbio questa ipotesi fedeltà alla NATO contraddistinto le per quanto democrazie chiedendoci se ci possa effettivamente liberali europee, sembra incarnato dalla essere davanti a noi uno scenario di una Polonia. globalizzazione senza un centro. Nel Per quanto riguarda la Cina, infatti, è corso degli anni quell’incredibile laboratorio politico che è l’America Latina innegabile che gli investimenti globali ha nelle infrastrutture, pensiamo al grande regionale nel contesto globale, soprattutto progetto sull’asse Lula-Chavez: c’è la possibilità di noto come Belt and Road Initiative, si caratterizzino per un afflato provato a pensare un’autonomia ricostruire qualcosa del genere oggi? imperiale non solo non solo sul piano materiale ma anche simbolico; dall’altro Ipotesi 3: La ridefinizione dei processi lato globali passa anche dal ruolo politico di la Cina ha sempre avuto un atteggiamento di non intromissione negli attori non-statuali affari Dal internazionali. Rispetto alla punto di vista dello sviluppo di narrazione dei due poli – uno statunitense contropoteri, la pandemia ha avuto una e uno cinese – ci sembra che in gioco non temporalità terribile sui movimenti globali: ci sia tanto la separazione delle catene all’alba del 2020 ricordiamo il Cile in uno globali del valore in generale, quanto stato di agitazione costante, i sabati di piuttosto una lotta sul dominio di queste rivolte dei gilet jaune in Francia che catene, avevano un carattere dirompente figlio strategici soprattutto quali le in alcuni settori infrastrutture e le proprio della loro continuità, ma poi va tecnologie digitali. ricordato l’Iran in rivolta, il fervore per certi L’Europa invece sembra essere diventata versi inedito di Hong Kong etc. un terreno di contesa diretto — negli anni rimasto di tutto questo dopo il Covid? abbiamo visto sempre di più contesti di Apparentemente poco o nulla. Nella realtà guerra accerchiare lo spazio europeo, ora però, quella guerra che ci ha sempre circondato fenomeni come le lotte francesi contro le è nello spazio europeo e per lo spazio riforme delle pensioni, o le “grandi pag. 10 forse, sarebbe difficile Cos’è leggere dimissioni” che hanno pervaso l’intero mondo occidentale, senza considerare i moti sociali pre-pandemici. Inoltre dobbiamo considerare il ruolo che le guerre in Ucraina e Palestina stanno avendo non solo nel ridefinire gli assetti geopolitici globali, ma anche le istanze e le alleanze dal basso. C’è infine un ulteriore elemento da considerare, ovvero il ruolo sempre più politico del capitale contemporaneo. Felice Mometti fa l’esempio di JPMorgan, ma lo stesso vale per le grandi piattaforme digitali (Google, Amazon, Facebook…). In relazione alle Big Tech, infatti, si vede da un lato un approfondimento del coordinamento tra Stato e capitale: si pensi, per fare l’esempio più immediato, al caso di Cambridge Analytica e al ruolo di Facebook nella costruzione dell’opinione pubblica. Alla base di tutto ciò che il ruolo infrastrutturale di queste aziende per la riproduzione sociale data la loro capacità di accumulare ed elaborare dati attraverso cui riescono Assumere a veicolare questo condotte. ripensamento dei rapporti tra Stato e capitale, ci porta, dopo una breve premessa, a formulare l’ultima ipotesi. La premessa si riassume nella costatazione che forse non siamo di fronte a un inedito storico (si pensi soltanto al rapporto tra gli Stati e le “charted companies” del ‘700). L’ipotesi, invece, è che per comprendere a pieno la transizione egemonica in atto sia necessario guardare anche ai soggetti del capitale (come Amazon, Google o Tencent, per l’appunto) che, con la loro forza inedita, si candidino a strutturare una nuova multipolarità non più comprensibile esclusivamente da uno sguardo geografico-statuale. pag. 11 1 1 C A P I T O L O C A P I T O L O Asia Giulia Dal Maso Università Ca' Foscari, Venezia e National University of Singapore dalla “l’oriente (la parola “Asia” significa proprio prospettiva asiatica e cinese, vorrei partire oriente”, “sole che sorge a Est”). Come ci dall’inequivocabile di insegna invece la prospettiva della global classificare la regione nelle tradizionali history, del sistema-mondo e degli studi matrici spaziali (sud e nord, centro e post-coloniali, periferia), costitutiva nel processo di formazione del Per inserirmi né nella discussione impossibilità tantomeno lungo nette l’Asia è stata parte divisioni dei confini coloniali. capitalismo globale. In questo processo è Se si pensa all’Asia come categoria è importante chiaro che essa stessa è prodotta da una analitici prospettiva eurocentrica nel definire definito l’evoluzione del capitalismo — ricordare che dicotomia come hanno concetti universalmente mercato-stato, centralità Nota: Questo lavoro è stato supportato da dell’economico, etc. — dovrebbero essere "The intesi European Research and Union Horizon Innovation 2020 Programme considerando la specificità del percorso asiatico e cinese. under the Marie Skłodowska-Curie Grant Proprio Agreement No. 101024555 (CHINGREEN)." costitutiva del percorso storico del pag. 12 perché l’Asia è stata parte capitalismo mondiale, essa si è definita dell’occidente nel sistema-mondo. Qui si è assorbendo progressivamente, ma anche ad un punto in cui, sebbene certamente la producendo a sua volta, proprie forme di Cina sembra essere la prima candidata a sovranità, sostituire l’egemonia americana, forse essa giurisdizione, tecnologia. Forse conoscenza proprio per la e sua non esiste come unica egemone; si complessità l’Asia ha anche generato una potrebbe piuttosto dire che l’Asia, e la Cina quantità variazioni al suo interno, emergono come laboratori discorsive rispetto alla riflessione sulla sua non solo per guardare all’evoluzione del ascesa — l’ascesa del “miracolo asiatico” — capitalismo fino ad oggi, ma anche per nei primi anni della globalizzazione: per i guardare come esso si stia trasformando in neoliberisti mainstream in quegli anni la futuro a fronte delle crisi correnti. In un chiave del miracolo si trovava in governi recentissimo articolo di Jamie Peck, il che non ostacolavano il funzionamento geografo, dei mercato; cogliere le caratteristiche del capitalismo specularmente invece per gli statalisti era cinese e della sua complessità per poi proprio ad suggerire un approccio metodologico che emancipare queste potenze economiche definisce “congiunturale” — riprendendo (si pensi alla Corea); per altri teorici più Stuart Hall che a sua volta si rifà all’analisi culturalisti questo successo si trovava nei di valori asiatici di matrice corporativista- necessità autoritaria “congiunturale”, impressionante meccanismi il “confucianesimo”. come a di potere legati di governativo ad una forma Enigmatico seguito di di osservare tutte queste si parte Gramsci. Jamie di attenzione dalla Peck adottare ai accumulazione, difficoltà sottolinea una che la prospettiva invita momenti di a definiti condensazione, fare come fusione, anni scissione di contraddizioni e circostanze Novanta, la crisi finanziaria asiatica — diverse: il punto, come in una crisi, è avvenuta a globalizzazione “matura” — cogliere venne etichettata come prodotto di un contraddizioni si acutizzano. Uno di questi capitalismo definito “clientelare”, basato su momenti, per Peck, è identificabile nella relazioni definite “malsane” tra governi, Greater Bay Area, la zona che integra le banche post-colonie interpretazioni, e alla imprese, fine non degli del calibro il momento in liberal-capitaliste cui di le Hong occidentale. Invece è chiaro che questa Kong e Macao con nove delle città post- crisi di fine anni Novanta in Asia fu in parte socialiste della regione del Guangdong: l’intreccio di relazioni globali, in parte quest’area, che è stata trainante per lo causata da flussi di investimento, flussi di sviluppo capitalista cinese, riflette il piano capitale estero che fomentarono una bolla ambizioso di capitalizzare su una forma di speculativa che poi scoppiò. integrazione mega-regionale basata sulla Per riprendere nuovamente l’introduzione, convergenza e complementarietà di aree vorrei proporre uno sguardo sull’ultimo interurbane ma anche sulla convergenza processo di transizione del capitalismo, di differenze sistemiche che riescono a così com’è definito da Giovanni Arrighi, in mettere insieme diversi modelli di sviluppo cui il comando del denaro sta sfuggendo dentro un laboratorio globale. Quindi, qua, al dominio dell’occidente di fronte alla si può avere la Silicon Valley (intesa come crisi dell’eurocentrismo e della centralità complesso tecnologico) a Shenzhen, una pag. 13 Londra come centro finanziario a Hong l’Asia come una regione con enorme Kong, potenziale una Bruxelles come centro di sviluppo economico e burocratico nel centro amministrativo a tecnologico, crescita demografica della Guangzhou (Canton). Di fronte a questa classe descrizione della complessità di quest’area finanziaria, delineando un futuro che si è significativo interrogarsi su come in modella a partire dai centri finanziari questa precisa congiuntura storica questo globali come Singapore, Bangkok… modello tensione, Per concludere, visto che mi occupo di stretta finanza e finanziarizzazione della regione, autoritaria di Xi Jinping su Hong Kong. Un la proiezione futura è per me un elemento po’ sullo stesso filone si muove il nuovo fondamentale libro “Crack-Up contraddizioni che caratterizzano l’Asia Capitalism”, che descrive in dettaglio come come regione ma anche il funzionamento i liberali fautori di quella che poi è stata del capitalismo finanziario: la finanza si grossolanamente definita globalizzazione fonda sul presupposto che il futuro possa e liberazione dei mercati, si trovavano essere assimilato al presente, incorporato invece in un ordine istituzionale capace di nei prezzi delle azioni, dei prodotti derivati, assicurare la mobilità del capitale ma e qui il futuro inconoscibile si presta al attraverso una miriade di forme politiche calcolo del rischio. Dunque, nel paradigma economiche ibride e circoscritte — porti finanziario attuale, quello della finanza franchi, città-stato, paradisi fiscali e una verde — la cosiddetta “finanza sostenibile” vertiginosa quantità di “zone”. — è un paradigma nato per ri-legittimare Slobodian nei suoi esempi elenca Hong un’élite finanziaria screditata dalla crisi del Kong e Singapore come zone cardine di 2008: prende le mosse dal presupposto di questa evoluzione, e ci indica come il tradurre il rischio climatico (fattore che successo di questa “zonizzazione” che ha incarna una incertezza radicale e quasi perforato la mappa globale si debba a ontologica) in un rischio finanziario, in un processi di sovranità graduata, proprio calcolo numerico. Questo sempre di più come Ong. vede il dispiegarsi di algoritmi, forme di questo calcolo, protocolli che producono scenari momento, in cui l’estensione di questa di investimento futuro traducendo mondi policrisi rende evidente quanto le forme ipotetici politiche tradizionali non siano più in calcolative: in gioco emerge una nuova grado di risolvere problemi planetari — governance economica, che da una parte dalla pandemia alla crisi climatica —, l’Asia vede emerge più dall’altra, un ruolo chiave delle banche che centrali che si uniscono in una rete per politicamente ed emerge come la “regione definire i “climate stress tests” — che poi che tende al futuro”, sempre descritta in intervengono nella definizione di politiche scenari futuristici. Parag Khanna, uno dei economiche guru queste ricette economiche in base a questi si possa soprattutto di dire in considerando Quinn aveva Insomma, Slobodian, sostenuto forse come integrate del sia la proprio una delle Aihwa in regioni economicamente giornalismo americano media, accelerazione urbana nell’osservare in una l'azione degli che Stati cercano Questo di metriche ma di le anche, cavalcare mainstream, ha pubblicato un libro che si scenari intitola “The future is Asian”: qui descrive contraddizione fortissima su quello che pag. 14 futuri. serie e marca una finora è stato definito come il ruolo del sfruttamento del lavoro in Cina e in altre mercato — e, nella globalizzazione, il ruolo regioni dell’Asia). Si costruisce in questo del delle senso costantemente la dicotomia urbano- informazioni per definire il calcolo dei campagna, centro-periferia, internamente prezzi, ma anche il mercato come fulcro ad una stessa regione. Vorrei provare a epistemologico e ordinante della società raccontare un po’ il mio lavoro sul campo: (come l’aveva descritto Hayek) —: senza sono appena tornata da alcuni mesi in che lo si ammetta ci troviamo di fronte ad Thailandia una forma di pianificazione economica investimenti che è pianificazione gestita da una élite provenienti da banche cinesi, all’interno finanziaria del del progetto della Belt and Road ma mercato come forma di legittimazione. anche che eccedono questo progetto. Uno Soprattutto a Singapore, ma anche in dei Malesia e ovviamente in Cina (dove si è osservato è stato questo nuovo progetto in sempre mantenuto un percorso legato alla campo su una diga idroelettrica al confine pianificazione) si stanno verificando queste tra Thailandia e Laos. Il progetto vede la tecniche definiscono costruzione della più grande piattaforma dall’alto verso il basso la composizione galleggiante di pannelli solari al mondo — settoriale investimenti che sarà costruita con capitale cinese e economici che incarnano sempre di più thailandese — e sarà situata nel bacino una stretta anti-democratica: forse, da qui, idroelettrico (artificiale) di una precedente si può discutere proprio nel merito di diga idroelettrica che era stata finanziata come queste trasformazioni si estendano dagli oltre la Cina stessa. Sessanta mercato come che di e usa processore la governo neutralità che temporale di casi in cui ho seguito “verdi”, più (in specialmente paradigmatici americani alla quegli degli che ho fine degli anni anni era stata finanziata dai soldi della World Bank, in Per iniziare a rispondere alle domande che chiave sono state poste, vorrei tornare alla logica funzione geopolitica volta a distruggere e del “futuro” per poi parlare anche di quelli smontare tutte le cellule della guerriglia che sono i contropoteri, approfondendo vietcong che avevano basi nelle zone di questo ruolo della Cina come egemone confine oppure no. È interessante vedere la flip- osservato in quei giorni sono state delle side, l’altro lato della proiezione futura fortissime dell’Asia — fatta di proiezioni, scenari comunità che ancora vivono vicino alla utopici e futuristi —, che invece è uno diga scenario più distopico, da cui emerge l’espropriazione di quella terra già da un’Asia devastata sessant’anni: climatici, innalzamento da cambiamenti periferiche). proteste che si aveva Quello da una che parte ribellavano questo ho delle contro movimento, intergenerazionale ed eterogeneo, è stato mare, sviluppo tecnologico concentrato risvegliato da questo nuovo progetto che nelle vede l’inserimento di investimenti cinesi di pochi livello e e e del mani del anticomunista, e dunque centralizzazione del capitale, sfruttamento dentro del terre precedentemente stata costruita da fondi soprattutto nelle aree periferiche (zona americani durante la guerra fredda. È stato che hanno sempre giocato da fonte per lo molto interessante vedere l’origine di lavoro, espropriazione di pag. 15 una infrastruttura che era questi movimenti dal basso, forti proprio una dinamica, che in occidente è sempre per all’appiattimento stata mascherata, di esplicitazione, del temporale della finanza, alla retorica della ruolo chiave dello stato a sostegno del finanza che lancia questo progetto nel mercato, futuro occultamento. il fatto che — appiattendone la storicità — senza nessun L’analisi alcun sulla Cina è regione, rilevante come metodo, a livello globale legandosi al fatto che quelle zone erano perché permette di osservare come tutti politicamente aver questi diversi meccanismi si articolino occupato un ruolo strategico durante la senza dover essere nascosti o velati dalla guerra del Vietnam e la guerra fredda. Ho retorica seguito degli autonomo e ordinatore. Quello che sto investimenti cinesi durante la Belt and vedendo nelle operazioni finanziarie è Road, verso come di mercato non ci sia quasi nulla: la l’accaparramento di materie prime per la logica della finanza, si basa su calcoli produzione politici, oppongano la storicità calde anche un della proprio po’ il per ruolo dell’interesse di tecnologie rinnovabili, del mercato, come asimmetrie di ente potere, eccetera: in Tailandia ho visitato corridoi e concentrazioni di capitale, che a loro volte zone economiche speciali in cui stanno cavalcano scenari, calcoli metrici, big data. spuntando questi “China industrial park” — Pensando al lavoro di Morozov, tra qli altri, riproducendo parchi il dibattito odierno sul “nuovo feudalesimo” industriali cinesi, in paesi asiatici come la non è distinto né si oppone al capitalismo, Tailandia e il Vietnam — per bypassare le ma si oppone alla democrazia. Forse, in sanzioni questo il modello americane dei (producendo per momento, uno dei punti esempio pannelli solari). Si può parlare di fondamentali riguarda proprio il fatto che un nuovo Beijing Consensus? Forse non è il sia sempre più evidente come capitalismo modo e democrazia non siano proprio andati a giusto, però senz’altro c’è una tendenza che rispecchia un crescente braccetto storicamente. ruolo cinese nella regione, un crescente Altra cosa importante è che la Cina è afflusso di investimenti in RMB, che si approdata al capitalismo — e qui Arrighi lo dovrebbe in spiega chiaramente — senza un passato parallelo al processo di de-dollarizzazione imperialista o coloniale, e, dunque anche di cui si parlava prima, seppur ancora la sovranità economica cinese e asiatica è timido. Rispetto all’ altra domanda posta, risultato di questo percorso. mi alla parte analizzare che protezionismo caratterizza occidentale, e il certamente la dicotomia tra mercato che libero dibattito in Cina world system Ritornando theory, sarebbe interessante discutere in dettaglio su quale mainstream siano si operazioni della finanza in questo ciclo di declini quindi le caratteristiche accumulazione, del rapporto tra Stato e capitale. In Cina egemonico ma multipolare, ma forse in un l’intervento massiccio dello Stato in tutte altro seminario le articolazioni dell’economia — dal ruolo che impressiona sempre di più è che, la delle riproduzione centrali alla repressione non le immediatamente rispetto alla questione banche che e definirei Per concludere, la cosa del capitale finanziario statale sul capitale privato…seppur sempre globale, sembra sia sempre più staccato contingente e aleatorio — porta alla luce da quello sociale. pag. 16 2 2 C A P I T O L O C A P I T O L O America Latina Giuseppe Lo Brutto Benemérita Universidad Autónoma de Puebla, Messico L’altro giorno stavamo discutendo del economie nazionali o ciò che noi abbiamo ruolo dell’America Latina in questo nuovo considerato contesto che globalizzazione. Certo in quel momento si latino-americani è assistito negli Stati Uniti a una guerra definiscono “con particolarità cinesi”. Fin commerciale molto forte con la Cina, e dal 2016 ci siamo detti che eravamo di c’era fronte de- multilateralismo da parte degli Stati Uniti globalizzazione: questo processo vedeva che poi con la pandemia si è aggravato — sia soprattutto come abbiamo potuto vedere con alcuni un una globalizzazione colleghi ad un processo rallentamento del di commercio stato un anche processo un di de- abbandono del capitale in America Latina, poiché sia la Cina che crescenti gli Stati Uniti disputavano questo grande restrizioni alle relazioni internazionali — un territorio ricco di risorse naturali attraverso esempio delle gli aiuti per esempio sul tema dei vaccini e relazioni tra il Messico e gli Stati Uniti: del materiale sanitario a tutti i paesi, tutto ciò ha portato a questa riduzione indipendentemente dell’interdipendenza economica tra le politico. mondiale e dei internazionale, molto che flussi di anche evidente quello pag. 17 dal loro colore Oggi la de-globalizzazione può essere un dato molto importante il fatto che di considerata anche il correlato del processo questo impegno 32,5 miliardi di dollari di transizione egemonica tra gli Stati Uniti sono stati investiti nel settore trasporti e e 35,3 la Cina: noi partiamo da questo nel settore costruzioni. Questo approccio nell’analisi del sistema-mondo, impegno della Cina ci mostra uno sviluppo con costante dal 2020, soprattutto dall’inizio grande attenzione all’analisi di Giovanni Arrighi intorno al concetto di della caos sistemico o quello che abbiamo con l’attenzione è come l’Argentina sia uno dei Ada Cabrera introdotto nell’ultimo articolo Paesi che più abbia ricevuto investimenti pubblicato sulla rivista Frontiers “Role of nel settore trasporti, si parla di 3.3 miliardi the di dollari solamente nel 2022. Perché dico China South-South cooperation pandemia: ciò che richiama hegemonic strategy as an ‘early emulation’ tutto questo? in a context of systemic chaos”, cioè il Perché alcune delle problematiche che concetto di “emulazione anticipata” della consideriamo più importanti, dal punto di Cina questa vista della presenza della Cina e di questa arrivare globalizzazione con caratteristiche cinesi, all’egemonia in maniera anticipata rispetto sono le questioni socio-ambientali e le a come lo avevano fatto gli Stati Uniti nel resistenze che si creano — in particolare in secondo dopoguerra. Questo ci spiega America Latina sono ben osservabili — in cosa stia succedendo a livello globale. Io distinte regioni e nello specifico in Paesi volevo dare dei dati per far capire quanto, come anche parlando di de-globalizzazione, in Venezuela, Colombia… dove la presenza di questa transizione egemonica ci siano due materiali preziosi (come può essere il litio) poli chiari: il polo Cina-BRICS contende sta agli rispetto tendenza agli Stati della Uniti, Cina ad Brasile, generando Argentina, delle Ecuador, resistenze molto di vista importanti. Queste dimostrano come la e una presenza cinese, nonostante da un punto territorialità, cosa che possiamo vedere di vista macro potrebbe rappresentare oggi, ad esempio, nella guerra in Ucraina, un’alternativa che è l’espressione di un contesto di rappresentata dagli Stati Uniti, dal punto tensione tra la Cina e gli Stati Uniti, ma di vista micro riproduce invece certi tipi di anche Oggi, procedimenti, certi tipi di situazioni che ne riprendendo i dati[1] che ci arrivano sugli mettono in dubbio il ruolo. Si parla in investimenti questo caso di una comunità globale in Stati Uniti, multilaterale, nel dal uno Sudan punto spazio in diretti Africa. all’estero nella di critica una nuova all’egemonia strategia BRI (la Belt and Road Initiative), comune, economia vediamo solamente per il 2022 i 147 paesi strutturale in cui i paesi si inseriscano nelle che fanno parte di questa iniziativa uno logiche della Cina, di questa cooperazione stanziamento di quasi settanta miliardi di sud-sud (e qui sto parlando di Yustin Yifu dollari, sulla base di duecento accordi: è Lin, uno dei teorici della nuova economia strutturale). Emerge con importanza il [1] C. Nedopil (January 2023): “China Belt concetto di credibilità strategica, quando and si considera la Cina come paese credibile Road Report Initiative 2022”, Development (BRI) Green Center, University, Shanghai Investment Finance FISF & Fudan dal punto di vista strategico nel fare alleanze con i paesi del sud del mondo. pag. 18 Oggi c’era una notizia che mi ha lasciato dell’America Latina, e i governi di destra piuttosto stupito: l’annuncio della Camera che cinese degli esportatori ed importatori di unicamente per accumulare. Io penso, per metalli, minerali e prodotti chimici, in dirlo in maniera sintetica, che la presenza merito all’istituzione di un meccanismo cinese volontario di mediazione e consultazione nell’America Latina, svolga dal punto di per l'industria mineraria e la catena del vista sia strategico che politico un ruolo valore dei minerali. Dal punto di vista molto dell’analisi l’influenza statunitense nella regione: non del considero sistema-mondo questo elemento io molto si utilizzavano oggi nel l’estrattivismo mondo, importante può pensare soprattutto poiché né al allontana primo ciclo rilevante nella creazione di questo nuovo progressista politico latino-americano né sistema inter-statale che la Cina ha creato al secondo ciclo che è quello che abbiamo negli ultimi 30 anni, in cui non solo la visto negli ultimi anni, senza la presenza banca dei BRICS ma anche la Banca cinese nella regione; è anche vero però che asiatica d’investimento per le infrastrutture allo stesso tempo questa presenza sta svolge un ruolo importante; ora si inserisce creando anche uno strumento di mediazione sulle ambientali molto intense che fanno capire questioni come dei minerali che oggi, per delle problematiche questa socio- globalizzazione con quanto riguarda l’America Latina, viene caratteristiche cinesi sia da comprendere messo non solo da un punto di vista macro ma in evidenza e rappresenta un elemento importante. anche da un punto di vista micro. Questo Ma cosa sta succedendo in America Latina tipo di analisi del micro è utile soprattutto rispetto per alle resistenze che si stanno capire come si riorganizzano le vedendo, soprattutto nei diversi Paesi? resistenze e le comunità nei diversi paesi Innanzitutto, latino-americani parto dall’idea che la — non mi dilungherò riunione tra Lula e Xi Jinping il mese scorso invece sull’Africa e sul grande fondo Focac a Shangai sia stata un po’ una delusione che esiste tra la Cina e l’Africa e tutto dal punto di vista del tema dello sviluppo quello che è stato fatto negli ultimi sostenibile, decenni. dell’Amazzonia, soprattutto perché c’era un'aspettativa molto più alta Concluderei con alcune considerazioni: il in merito a quel poco che era stato fatto multipolarismo rispetto all’epoca Bolsonaro. Per esempio, momento ieri in Perù è uscita la notizia di una egemonica, di questi due grandi poli in cui mobilitazione la Cina sta costruendo un nuovo sistema importante contro la può di questa un transizione compagnia mineraria del Rio Blanco: c’è interstatale. stata e importante vedere dal punto di vista micro una cosa stia succedendo nei territori e nelle compagnia mineraria cinese: questo ci fa comunità dove da lungo tempo c’è un tipo vedere come in Perù la situazione sia di molto grave, specialmente nelle regioni in necessario collegare questi due tipi di cui il mega-mining svolge un ruolo forte analisi nella comunità. Altro esempio è la miniera seminario di oggi. un’enorme concentrazione mobilitazione pacifica contro del Mirador in Ecuador, ancora considerata pag. 19 Allo rappresentare organizzazione per stesso diversa. focalizzare tempo È è dunque l’obiettivo del È molto interessante ascoltare una bomba a orologeria per il territorio interpretazioni anche un po’ diverse da dell’Ecuador, nella quelle cui siamo abituati all’interno dei Yasuní. si nostri contesti universitari; ritorno quindi contrasto alla estrattivisti, domanda che faceva Maurilio, e Qui famosa mette tra in questi i riserva del evidenza governi governi il neo- progressisti dunque quale sia il ruolo dell’autonomia dell’America Latina, e i governi di destra latino-americana. L’America Latina è un che territorio ricco di risorse naturali e proprio unicamente per accumulare. Io penso, per per questo è un territorio continuamente dirlo in maniera sintetica, che la presenza in disputa, da secoli, e i processi di cinese integrazione che sono stati avviati nel nell’America Latina, svolga dal punto di nostro continente — ma soprattutto quelli vista sia strategico che politico un ruolo che a partire da questo nuovo millennio il molto ciclo progressista ha avviato nell’asse Lula- l’influenza statunitense nella regione: non Chavez prima, con Correa e Evo Morales, si dove si era pensato anche ad una nuova progressista politico latino-americano né moneta — purtroppo non hanno avuto al secondo ciclo che è quello che abbiamo successo, anche per il fatto che l’America visto negli ultimi anni, senza la presenza Latina si trova tra Cina e Stati Uniti, come cinese nella regione; è anche vero però che un allo stesso tempo questa presenza sta territorio dove costantemente chi governa relazionarsi con deve queste utilizzavano oggi nel l’estrattivismo mondo, importante può pensare creando poiché né delle soprattutto al allontana primo problematiche ciclo socio- due grandi potenze egemoniche. Da un ambientali molto intense che fanno capire lato, i critici dicono che il fatto stesso di come allearsi di caratteristiche cinesi sia da comprendere allontanarsi dall’influenza statunitense, ma non solo da un punto di vista macro ma è vero anche che per molti paesi come il anche da un punto di vista micro. Questo Messico la relazione con gli Stati Uniti tipo di analisi del micro è utile soprattutto rimane importantissima. Poco fa Felice per faceva resistenze e le comunità nei diversi paesi con la riferimento Cina ai permette 626 miliardi di questa capire globalizzazione come si latino-americani Uniti: la Cina è il terzo socio commerciale invece sull’Africa e sul grande foro Focac degli Stati Uniti (dopo Canada e Messico). che esiste tra la Cina e l’Africa e tutto Vedere quello che è stato fatto negli ultimi Belt and Road Initiative non mi le rapporti commerciali tra la Cina e gli Stati la — riorganizzano con dilungherò dall’America Latina è limitante poiché essa decenni. non è il focus centrale, per la Cina, in Concluderei con alcune considerazioni: il quanto a relazioni internazionali: bisogna multipolarismo prestare attenzione al ruolo che svolge momento l’Asia in questa transizione egemonica, egemonica, di questi due grandi poli in cui come la Cina sta costruendo un nuovo sistema anche l’Africa. A partire può di questa transizione interstatale. sistema-mondo sono importante vedere dal punto di vista micro elementi che possono far pensare che cosa stia succedendo nei territori e nelle siamo di fronte alla costruzione di un comunità dove da lungo tempo c’è un tipo che ci pag. 20 stesso un dall’approccio di Arrighi e dalla teoria del vediamo Allo rappresentare tempo è di organizzazione diversa. È dunque l’Asia in questa transizione egemonica, necessario collegare questi due tipi di come analisi dall’approccio di Arrighi e dalla teoria del per focalizzare l’obiettivo del seminario di oggi. anche sistema-mondo l’Africa. vediamo A partire che ci sono elementi che possono far pensare che siamo di fronte alla costruzione di un È molto interessante ascoltare nuovo sistema interstatale: a volte è interpretazioni anche un po’ diverse da rischioso dire che siamo di fronte a un quelle cui siamo abituati all’interno dei nuovo consenso, come quello che c’è stato nostri contesti universitari; ritorno quindi dopo la Seconda Guerra Mondiale (e che è alla il consenso dell’ONU), però è vero che domanda che faceva Maurilio, e dunque quale sia il ruolo dell’autonomia questo latino-americana. L’America Latina è un dalla Cina negli ultimi vent’anni svolge un territorio ricco di risorse naturali e proprio ruolo molto importante. Vediamo che la per questo è un territorio continuamente Cina in disputa, da secoli, e i processi di multilaterale — per esempio per quanto integrazione che sono stati avviati nel riguarda i fondi sullo sviluppo sostenibile, e nostro continente — ma soprattutto quelli la Cina è uno dei principali sostenitori agli che a partire da questo nuovo millennio il accordi di Parigi —, mentre dall’altro lato ciclo progressista ha avviato nell’asse Lula- costruisce un nuovo sistema multilaterale Chavez prima, con Correa e Evo Morales, fomentando anche una polarizzazione a dove si era pensato anche ad una nuova volte implicita tra gli Stati Uniti e la Cina moneta — purtroppo non hanno avuto stessa. successo, anche per il fatto che l’America Per quanto riguarda l’America Latina ci Latina si trova tra Cina e Stati Uniti, come sono dei segnali molto importanti: il fatto un stesso territorio dove costantemente chi governa partecipa che costruito nell’attuale Dilma Rousseff sistema sia stata nominata direttrice della Banca per lo due grandi potenze egemoniche. Da un Sviluppo svolge un ruolo strategico molto lato, i critici dicono che il fatto stesso di importante allearsi di geopolitico, e fa intuire la centralità del allontanarsi dall’influenza statunitense, ma ruolo che l’America Latina svolgerà nei è vero anche che per molti paesi come il prossimi anni a livello globale (soprattutto Messico la relazione con gli Stati Uniti il Brasile di Lula e l’Argentina di Fernandez rimane importantissima. Poco fa Felice — e sappiamo che l'Argentina l’anno scorso faceva ha ricevuto 3,3 miliardi in investimenti, di la riferimento Cina ai con multilaterale queste con relazionarsi deve sistema permette 626 miliardi di da un punto di vista rapporti commerciali tra la Cina e gli Stati cui Uniti: la Cina è il terzo socio commerciale Assistiamo ora ad un processo di de- degli Stati Uniti (dopo Canada e Messico). dollarizzazione (basti pensare a quanto Vedere dichiarato qualche giorno fa da Maduro sul la Belt and Road Initiative una buona parte fatti in Yuan). dall’America Latina è limitante poiché essa ruolo non è il focus centrale, per la Cina, in questo quanto a relazioni internazionali: bisogna importante della Cina tra l’Arabia Saudita prestare attenzione al ruolo che svolge e l’Iran e il ruolo importante della Cina in pag. 21 della va de-dollarizzazione), data rilevanza al ed in ruolo America Latina: da anni il Cile riceve, nelle fredda; oggi invece la Cina si è venuta a transazioni internazionali, piccole somme trovare molto in anticipo rispetto alla in Yuan. C’è anche un altro sistema, il strategia degli Stati Uniti di settant’anni sistema delle transazioni con le carte di fa). credito, per cui il polo cinese senz’altro ha transizione acquisito particolare centralità — anche nuove spazialità territoriali e regionali, per questo lo spauracchio delle sanzioni come diceva Niccolò, in cui il rapporto sulla Russia dall’inizio della guerra l’ha Stato-capitale portata a muoversi verso questo sistema globalizzazione — è intrinseco, non è alternativo. Questi dati fanno capire che separato: lo Stato è anche al servizio di siamo questo capitale, e per questo serve capire di fronte egemonica ad che una bisogna transizione comprendere la Siamo dunque di egemonica — nuova fronte che per ad una ricostruisce capire la globalizzazione con anche nel lungo periodo. Non si sta caratteristiche cinesi, nel concetto della parlando di solamente dieci o quindici nuova economia strutturale. anni, ma di un periodo molto più lungo L’altro elemento fondamentale è il punto che della di vista culturale che sta emergendo: in costruzione di queste nuove istituzioni non America Latina siamo passati da dodici solo l’aspetto istituti Confucio a quasi cinquanta in sei regionale è importante) ma anche dal anni. Questo dà l’idea di come il gigante punto asiatico, dal punto di vista culturale, cerchi ci sul fa capire livello di l’importanza regionale vista della (e connettività tecnologica e delle infrastrutture. di costruire un tipo di egemonia. Gli investimenti che si sono fatti negli L’ultima ultimi anni in infrastruttura tecnologica provare a capire meglio l’Europa, riguarda i sono enormi da parte della Cina: sul grandi investimenti in Europa che partono settore servizi, il 33% degli investimenti dalla della Banca per lo sviluppo vengono fatti stiamo parlando di più di sette miliardi in energie rinnovabili, un altro 33% sulle solamente nel 2022. Non penso che sia questioni tecnologiche, mentre il restante necessario capire la Cina a partire dal sulle questioni fossili. Questo restituisce un concetto dell’autoritarismo o del “post- dato chiaro sulle modificazioni rispetto fascismo”: per capire la guerra in Ucraina agli investimenti nel mondo. Non parlo non possiamo guardare alle cose come come “filo-cinese”, ma è necessario darsi polarità questo tipo di prospettive di sguardo sul considerando la scala di grigi nel mezzo. mondo, in una prospettiva gramsciana: tra Bisogna capire perché da un lato Orban un mondo che non finisce di morire e un con politiche esplicitamente “di destra” altro che non inizia a nascere come si svolga un ruolo geostrategico di questa deve, portata rispetto alla Cina, intanto che si intravedono elementi cruciali cosa Cina, volevo per tra aggiungere, esempio bianco in e per Ungheria: nero ma come questo concetto molto teorico di dall’altro emulazione di dichiarato, svolga un ruolo fondamentale tradizioni egemoniche, pensiamo agli Stati in America Latina sempre riguardo agli Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale, in investimenti un contesto di caos sistemico che si stava europei, a maggior ragione dovremmo già avviando al bipolarismo della guerra interrogarci anche sul ruolo dell’Europa in anticipata (parlando pag. 22 lato Fernandez, cinesi. Tra comunista l’altro, come Africa: il conflitto del Sudan, in questo momento, è fondamentale per capire lo scontro egemonico tra Cina e Stati Uniti. Oltre a questo, noto fortemente come in Italia ci sia mancanza di libertà d’espressione nel parlare e capire la guerra dell’Ucraina: tutto si gioca su quella dicotomia tra autocrazie e democrazie, ma non penso questo possa essere il filtro attraverso cui guardare a quella guerra. pag. 23 3 3 C A P I T O L O C A P I T O L O Nord America Felice Mometti Ricercatore indipendente Vorrei partire da due recenti interventi stabilito il record degli scambi tra Stati programmatici che stanno suscitando un Uniti e Cina per 700 miliardi di dollari – ma dibattito all’interno per le forme di resilienza che si sono dell’establishment americano. Il primo è sviluppate nelle catene globali del valore quello tenuto a fine aprile da Jake Sullivan dopo il Covid, la guerra in Ucraina e il (Consigliere sulla sicurezza nazionale e a peggioramento delle relazioni politiche capo con la Cina. Detto in sintesi: non esiste un del trasversale Consiglio per la sicurezza nazionale) ed il secondo – di qualche decoupling, giorno prima - di Janet Yellen (Segretaria parallelo recoupling. in cui – allo stesso al tesoro ed ex Presidente della Federal tempo – si riorganizzano i flussi delle Reserve). Cosa dicono in sostenza questi merci, delle tecnologie, della logistica e si due interventi? Per Sullivan parlare solo di adottano nuovi standard di produzione. Se decoupling con la Cina non si coglie la non è possibile il disaccoppiamento con la nuova fase di globalizzazione selettiva che Cina e lo stesso vale per Cina nei confronti si sta aprendo. Non solo e non tanto per i degli dati economici oggettivi - nel 2022 è stato nell’attuale processo di ridefinizione della pag. 24 Stati anche Uniti. parziale, Secondo senza un Sullivan produzione di valore più che piramide federale a gerarchia verticale ma disaccoppiarsi si debbono ridurre i rischi come una rete di (derisking) mediante una riarticolazione pubblico/privato delle catene globali del valore che privilegi fortemente gerarchizzati. In modo che “amici e alleati” senza per questo escludere anche con il cambio del colore politico la Cina. Yellen, nel suo intervento, esprime dell’Amministrazione concetti simili sottolineando che: “non stravolgerla cerchiamo di separare la nostra economia guardiamo alla New Space Race, con il da con partnership pochi non snodi sia possibile completamente. Se Una completa ruolo svolto da quelli che, ironicamente, nostre economie vengono chiamati gli “anarchici devoti” sarebbe disastrosa per entrambi i paesi. (Elon Musk, Jeff Bezos etc…) e alla rete di Sarebbe destabilizzante per il resto del Starlink che permette all’esercito ucraino mondo”. di monitorare gli spostamenti delle truppe quella cinese. separazione delle Stabilizzare il mondo dell’egemonia nella crisi americana, per russe, abbiamo degli esempi di queste partnership. La stessa intelligence l’amministrazione Biden significa anche community, diciassette agenzie – non solo rivedere del le “famose” CIA e Fbi – che “mettono a Dipartimento di Stato. Il Segretario di contratto” un milione 200 mila persone, Stato funzionano con considerato il Presidente-ombra, da un autonoma tanto paio di anni ripete che la proiezione analisti, globale degli Stati Uniti non deve più fare postfordismo dei corpi speciali. affidamento solo sulle quasi 800 basi Un capitolo a parte merita il rapporto tra il militari sparse per il mondo e sul controllo Pentagono con l’industria militare e le del 85% dei flussi commerciali con le sei grandi flotte impegnate nei mari e negli oceani, budget del Pentagono - 850 miliardi di ma di “plasmare i diversi contesti” facendo dollari, cioè più della somma delle spese leva sugli investimenti, le alleanze, la militari di Cina, Russia Francia e Regno competizione. Unito – diventa luogo e strumento, oltre l’azione Antony e la Blinken, struttura da Come? non pochi Scegliendo si società che, reciproci secondo dovrebbe alcuni parlare finanziarie. di colossale che rapporti di forza, se puntare sul domino, dell’intelligenza piuttosto oppure quantistico e di nuovi sistemi d’arma, sull’influenza, con la possibilità di passare anche di nuove forme di governance tra da una condizione all’altra in tempi non Stato federale, intelligence community, lunghi. Da questo punto di vista il nuovo industria concetto strategico della Nato, approvato finanziare. Più della metà del budget lo scorso anno al vertice di Madrid, non è andrà a cinque industrie militari: Lockheed schiacciato Martin, solo sull’egemonia sulla deterrenza e il sperimentazione Il di strategicamente, in base alle situazioni e ai che di margini artificiale, militare Boeing, e nei campi del calcolo grandi Raytheon, società General contenimento del “nemico”, ma prefigura Dynamics e Northrop Grumman. Le quali una combinazione tra l’aspetto militare, hanno come principali azionisti le tre quello economico e finanziario. Per fare maggiori società finanziarie: BlackRock, ciò, secondo Blinken, il Dipartimento di Vanguard, State Street. Un modello di Stato non deve più funzionare come una governance dove lo Stato, l’industria pag. 25 militare e l’alta finanza sono allo stesso catene del valore con una governance a livello non solo per gli indirizzi da dare alla geometria variabile: coordinare i tempi ricerca, allo sviluppo della produzione ma della produzione di valore per configurare anche per le scelte strategiche globali. Il gli complesso dell’approvvigionamento, della produzione militare-industriale di spazi contigui Eisenhower memoria, tutto lobbying delle materiale grandi termini significa temporalizzare lo spazio corporation e sudditanza e non dell’assemblaggio. della proiezione economica, finanziaria, militare sistema globale. cooperazione e competizione, strutture di Se non si vuole avventurarsi in definizioni governance in problematiche istituzionali e asimmetrico, multipolarismo unipolarismo parziale, del altri istituzionale, si è trasformato in struttura di come valorizzazione In complesso per capitale. Un dinamiche di trasformazione, cornici assetti giuridiche. Ciò diventa possibile avendo una concezione utile delle catene globali del valore non limitate guardare alle tendenze in atto nelle reti di alle supply chain, alla logistica. Anzi più produzione globale del valore. che imperialismo dei flussi pare più L’establishment americano sta puntando di catene – che rinviano ad un’immagine lineare dei processi – si in questi ultimi anni (in modo particolare dovrebbe dalla presidenza Biden in poi) ad una produzione e appropriazione del valore. completa ristrutturazione non solo del Reti globali che attraversano l’intero ciclo sistema produttivo ma dell’intero modo di di produzione progettazione, sociale del capitalismo parlare di valorizzazione reti del alla globali capitale della dalla produzione, alla americano. Il capitalismo contemporaneo cooperazione, alle infrastrutture, fino al americano dovrebbe uscire da questo marketing territoriale integrato. Il secondo processo pilastro radicalmente modificato: che è costituito dagli enormi questo si verifichi oppure no, ancora è finanziamenti stanziati con i vari “stimoli” tutto da vedere poiché entrano in gioco di elicopter money, durante la pandemia e fattori politici interni – la spesso citata con le leggi sulle infrastrutture, sui chips e polarizzazione politica che non sempre semiconduttori, sulla transizione verde e diventa sociale nelle stesse forme - e digitale. Una massa di denaro di circa 10 strategici internazionali. Tutta la partita mila miliardi di dollari. Più del doppio del sull’Indo-Pacifico, per gli Stati Uniti, ha una PIL della Germania, per avere un ordine di valenza strategica molto più della guerra grandezza. In un contesto del genere si sta in Ucraina ridefinendo il rapporto tra Stato e capitale Ma cos’è successo negli ultimi due/tre mediante anni? La pandemia, la guerra in Ucraina, le governance. Non si sta riproducendo con relazioni hanno forme nuove il keynesismo di uno Stato- accelerato la riorganizzazione delle catene nazione rinnovato. Nella crisi politica e globali del valore e ridefinito i modelli di istituzionale dello Stato federale emerge il organizzazione del lavoro. Ma come può potere ibrido del combinato disposto di funzionare questa grande ristrutturazione? governo e governance. Alla base ci sta L’idea che hanno si regge su due pilastri l’idea di bypassare i vincoli istituzionali e principali. Il primo è riorganizzare le costituzionali – Biden ha stabilito il record nell’Indo-Pacifico pag. 26 strutture e assemblaggi di di ordini esecutivi e memorandum senza il dall’Amministrazione Biden, voto del Congresso – con l’azione diretta di managment dell’Intel, della grandi corporation, dell’alta finanza, di Apple, Technology, della alcuni think tank e dell’Amministrazione NVIDIA e della multinazionale olandese federale. Philips in quanto maggior azionista. Le Due esempi legati all’attualità. Nella taiwanese, della relazioni Micron tra Stato e dal capitalismo recente crisi bancaria con il fallimento contemporaneo, della Silicon Valley Bank e della First riproduzione delle Repubblic Bank sono state azzerate le realizzazione del procedure previste di cooperazione sociale, della sussunzione controllo e bancaria, reale del lavoro al capitale, come si vede, dagli organi regolazione finalizzate alla condizioni plusvalore, di della scavalcata la Banca centrale e violata la seguono legge sul limite del rimborso dei depositi. multiple le logiche di trasformazione della Tutto è avvenuto in 48 ore con l’intervento governance. congiunto del Dipartimento del Tesoro e Se del JPMorgan Chase Institute, il think tank fabbriche globale (così si presenta) della principale Stellantis, Ford e General Motors il discorso banca degli Stati Uniti. Non è stata, come non cambia di molto. Stanno adottando potrebbe sembrare, una scelta dettata dei modelli di organizzazione del lavoro dall’emergenza. completamente È una forma di si logiche multiple prendono in definite come sono considerazione tradizionali diversi l’uno le come dall’altro. governance apparsa nella crisi del 2007- Stellantis 2008 in poi e portata alla luce in questa manufacturing occasione. Un secondo esempio riguarda modifiche per adattarlo alla forza-lavoro la prossima apertura in Arizona di un americana. La Ford utilizza, con grande impianto di produzione di semiconduttori creatività, un modello di organizzazione di denominato ultima generazione della TSMC ha importato da Dual il Torino world con Matrix class alcune System taiwanese. Un impianto composto da due caratterizzato da una pluralità di origini e fabbriche per un totale di 13 mila posti di destinazioni della produzione. E la General lavoro, che per metà diventerà operativo Motors ha aperto da alcuni anni un settore tra un anno e il resto tra due anni, finanziario, in continua espansione, che è localizzato accanto a una grande base strettamente integrato con produzione di militare e alla fabbrica di processori della veicoli. Intel che occupa di 10 mila dipendenti. Un Tra assemblaggi di forme di governance e hub considerato percorsi di valorizzazione del capitale non strategico per la sicurezza nazionale che viene meno la ricerca continua di nuovi mette modelli di organizzazione del lavoro. Il tecnologico-militare al lavoro un taiwanese-americano. general della riferimento è a Amazon e a Walmart che localizzazione, i rapporti con le istituzioni, dalla pandemia in poi hanno intensificato l’iter la una sperimentazione organizzativi che progettuale, necessarie supply La intellect scelta l’individuazione chain, i delle criteri di abbia una proiezione diretta nello spazio formazione del personale sono stati decisi urbano. da una struttura informale di governance Si è detto e scritto molto sul taylorismo composta da esperti nominati digitale di Amazon. Molto meno sulla pag. 27 velocità di rotazione dell’intero inventario. urbanistiche. Come organizzare gli spazi Non una esterni e interni che estetizzano le merci, del gli stili di vita, i modelli di consumo. Questi lavoro ma di un aspetto che incide nella sono i nodi che strutturano le gerarchie produzione dello spazio urbano in alcune nelle aree si tratta questione semplicemente tecnica e organizzativa metropolitane completa rotazione di reti globali di produzione e americane. La appropriazione del valore. Pur nelle dovute dell’inventario di differenze ma all’interno di processi simili Amazon è a livelli a dir poco paradossali si che, grande metropolitane a livello globale: le due vulnerabilità: tutto funziona solamente se coste e l’area di Chicago negli Stati Uniti, il la rotazione avviene stabilmente a una Guandong con Hong Kong e l’area di velocità che Shangai in Cina, lo Shuto-ken in Giappone, ultimamente Amazon ha licenziato alcune Francoforte e la Ruhr in Germania, la migliaia di dipendenti non tanto perché Grande Londra etc. Degli iperluoghi che non c’era lavoro (quello c’è) ma perché anticipano l’inventario produzione tuttavia,presenta elevata, non una tant’è ruotava vero al massimo possono individuare le tendenze 15/20 del del aree modo di capitalismo regime. contemporaneo in cui il cloud diventa A Staten Island (New York) non ci sono sempre solo quattro grandi magazzini Amazon – capacità di riarticolare le reti globali di che raggiungono punte di 3 milioni di produzione del valore e dove avvengono pacchi distribuiti giornalmente – ma anche con più frequenza le trasformazioni nella i centri logistici di FedEx e UPS in un’area composizione di classe del lavoro vivo. denominata Matrix Logistics Park. Qui, la Forzando un po’ potremmo dire che sono produzione gli dello spazio urbano, la più il iperluoghi luogo della virtuale sintesi di una disgiuntiva, gestione della logistica e la proiezione citando globale sono profondamente intrecciati. capitalismo E’un differenze tornano al “medesimo” senza ganglio fondamentale (aeroporti, Deleuze e Guattari, contemporaneo in cui del le autostrade, porti a poca distanza), della cessare di essere differenze. rotazione dell’intero inventario di Amazon. Nel caso degli Stati Uniti le trasformazioni Altri aspetti innovativi si riscontrano in del modo di produzione sociale entrano in Walmart, il principale datore di lavoro tensione privato negli Stati Uniti con un milione e istituzionale sia a livello federale che mezzo di dipendenti. Negli enormi centri statale. La Costituzione non è più un commerciali fattore di coesione sociale e la Corte ricerca – si è come costantemente esplicitamente alla viene con Suprema una crisi politica e è diventata il luogo di uno teorizzato – di nuove relazioni tra uomo e scontro politico a tutto campo. Un vero e macchina. Walmart oltre alla logistica e al proprio e-commerce vende anche direttamente le emendabile merci, e dunque si pone il tema della ridisegnare l’intera architettura federale. localizzazione Un’opzione non praticabile visti gli attuali del centro commerciale blocco o istituzionale riformabile a meno non di nello spazio urbano. Dove fare lo shopping rapporti istituzionale più conveniente per sussidi, rappresentanza affetto da una sclerosi agevolazioni fiscali, per normative endemica. Una situazione che pag. 28 politici e un sistema di affronta giovanili non solo afroamericani, che non mediante strumenti esecutivi e forme di portavano il peso delle sconfitte delle governance, generazioni precedenti, che subivano poco l’Amministrazione di Biden partnership, di accordi internazionale come il recente Indo-Pacific l’influenza Economic Framework, piuttosto flessibili organizzazioni per combinato una lotta urbana con una lotta rispondere all’altezza delle dei partiti politici sindacali, che e delle hanno Il sociale e di classe. Forse è questo il lascito confronto/scontro con una Cina in cui il più importante di quel movimento: quella potere è fortemente verticalizzato in poco congiunzione tra la dimensione urbana, più quella sociale-razziale e di classe. trasformazioni di strutturali una in ventina atto. di maschi ultrasessantenni, tra Comitato Permanente Cosa e frettoloso e superficiale. Abbastanza se si Politburo, passa anche da una rimane? uno dall’altra parte del Pacifico. composizione di classe, in parte inedita, decisioni progressiva politiche verticalità e una delle evidente di una sguardo ragiona una termini a simmetrica concentrazione delle decisioni Tra nei Poco nuova che attiva percorsi di soggettivazione a torto definiti prepolitici, comportamenti produzione le forme e le pratiche del metropolitani conflitto e dei processi di soggettivazione precarietà politica hanno mostrato una discontinuità l’uniformità degli stili di vita, il razzismo rispetto al passato. Osservando la decina istituzionale bipartisan. successione di movimenti sociali particolarmente radicali. Da Occupy Wall Street al primo ciclo di Balck Lives Matter (2013-2015): dalla lotta per il salario minimo di 15 dollari all’ora agli scioperi femministi tra il 2017-19; dall’ondata di scioperi autorganizzati degli insegnanti tra il 201819; fino ad arrivare alla rivolta del 2020 dopo l’uccisione di George Floyd e al recente sciopero dei ferrovieri bloccato con un voto del Congresso su indicazione di Biden. È comunque stata la rivolta dell’estate del 2020, in piena pandemia in concomitanza con la diffusione degli scioperi – spesso indetti senza le tradizionali organizzazioni sindacali – per la salvaguardia della salute dei lavoratori, a produrre un conflitto sociale che ha messo in discussione l’intero assetto politico-istituzionale. Un processo di soggettivazione di larghi strati pag. 29 - dei in nei pratica riorganizzazione dei rapporti sociali di d’anni appena trascorsa si è avuta una – che territori contrasto rapporti di con la lavoro, 4 4 C A P I T O L O C A P I T O L O Africa Paola Pasquali Università del Ghana (Ghana) In tante discussioni accademiche nel Nord del continente africano duplicherà entro il del mondo, l’Africa – intesa come spazio di 2050 (due terzi di questo aumento - teorizzazione di fenomeni attuali, come la ovvero circa un miliardo di persone -, globalizzazione – è appendice periferica. avverrà nelle aree urbane). Il continente Questa africano e la sua popolazione sono parte posizione nelle teorizzazioni è speculare alla posizione africana rispetto i [1] Vedi World Investment Report 2022. numeri del commercio mondiale e dei Nel 2022, le esportazioni di merci dal flussi di capitale internazionale, l’Africa continente hanno raggiunto 292 miliardi conta poco : per il 5.2% degli investimenti di dollari (WTO, 2023). Se guardiamo agli globali e solo per il 3% del commercio investimenti globale.[1] raggiunti $83 miliardi di dollari (UNCTAD, Nel 2023 si contavano 1,46 miliardi di 2023). Questi numeri mostrano cifre in persone sul continente, circa il 18% circa crescita della popolazione mondiale. Secondo le nonostante le ripercussioni negative della stime delle Nazioni Unite, la popolazione pandemia all’economia globale. Se prendiamo pag. 30 diretti, rispetto nel agli 2021 si ultimi sono anni, dell’economia globale da secoli. Vari studi hanno anche evidenziato il ruolo Oggi come in passato, tante catene di cruciale della forza lavoro gratuita degli produzione schiavi globali dall’estrazione di dipendono risorse naturali nel continente africano. Ad esempio, circa il africani nello sviluppo del capitalismo nordamericano (Beckert 2014, Beckert e Rockman 2016). [4] 50 percento delle riserve globali di cobalto e manganese – metalli vitali per produrre Passando batterie e veicoli elettrici - si trova in Africa ventesimo secolo, (UNCTAD, 2023).[2] liberazione nazionale Durante il periodo coloniale l’Africa ha hanno portato alla nascita degli stati avuto un ruolo chiave nello sviluppo del capitalismo europeo e mondiale. Nella prospettiva eurocentrica che caratterizza il pensiero filosofico occidentale, specie dal 1700 in poi, l’Africa è rappresentata come terra nullius, spazio vuoto di conquista.[3] In un primo tempo, questa rappresentazione è servita a giustificare l’espansionismo europeo. Dalla fine dell’800 in poi, è servita a giustificare l’esistenza di metropoli colonie, europee. periferia La delle rivoluzione industriale europea fu resa possibile dalle tante risorse naturali estratte in Africa agli ultimi 50-60 i anni del movimenti di sul continente africani di oggi. E’ importante notare che i loro attuali confini riprendono quelli coloniali (illustrati dalle loro righe dritte) e non riflettono esistenti al le unità politiche colonialismo che pre- tuttavia sussistono in ogni stato africano. Per dirla con le parole dello statista Sarduana di Sokoto, “God did not create Nigeria, the British did.” I padri fondatori di questi stati decisero di proseguire con tali confini per evitare sanguinosi conflitti interni. Pero’ questo stesso fatto è oggi alla base dell’instabilità politica di alcuni di questi paesi. É anche importante notare che questi (Rodney 1972). paesi nacquero economicamente deboli, Secondo Rodney, tale espatriazione del quando non ancora dipendenti dal punto surplus africano (in termini di risorse e di vista finanziario. Ad esempio, la nascita lavoro) contribui’ allo sviluppo economico del europeo e al sottosviluppo africano (ibid.). economicamente possibile se i suoi padri Infatti, le colonie e i dominions erano fondatori non avessero potuto accedere a anche il mercato principale dei prodotti prestiti e aiuti finanziari da parte di altri europei, essendo il commercio tra stati stati e istituzioni internazionali come il Gambia non sarebbe stata europei irrilevante (Ravenhill 2018). [4] E’ bene ricordare che gli schiavi erano [2] Queste statistiche vanno prese con le procacciati dagli stessi locali, e venduti agli pinze, perché non tutti i paesi africani sono occidentali in cambio di beni che non ricchi di risorse naturali. La maggior parte esistevano del succedeva sulla base di un malinteso: cobalto si trova nella repubblica sul continente. Questo il queste popolazioni erano politicamente manganese è per la maggior parte in divise tra loro ed avevano un concetto Sudafrica. molto diverso di schiavitù. Queste divisioni [3] Nel Nomos della Terra, Carl Schmitt interne sono uno dei motivi per cui gli democratica del Congo, mentre ben descriveva questa nozione. occidentali riuscirono, per circa un secolo, a colonizzare parti del continente. pag. 31 Fondo Monetario e la Banca Mondiale del centro.[6] (Rice, 1967). Per ridurre tale dipendenza dai paesi del Quattordici stati africani ancora oggi centro, negli anni immediatamente devolvono la loro sovranità monetaria – successivi all’indipendenza diversi leader dunque africani perseguirono politiche economiche indipendenti – alla dalla cosidetta loro ex potenza coloniale attraverso l’uso industrialization theory». del Franc CFA. Tali Il padre fondatore del Ghana, Kwame America Latina, ma anche in diversi stati Nkrumah, africani. Lo scopo era quello di sostituire le la possibilità cosi’ conio’ di formulare il termine neocolonialismo: «L'essenza del neocolonialismo è che lo Stato che vi è soggetto, è, in teoria, indipendente da tutti gli orpelli esteriori della sovranità internazionale. In realtà il suo sistema economico e le sue decisioni politiche sono dirette dall'esterno» (Nkrumah, 1965, trad. It. 2019).[5] A partire dagli anni 50’, le teorie della dipendenza vedono il sottosviluppo come una conseguenza del sistema globale, diviso in un centro dominante e una periferia debole, in cui tramite diverse strategie – in primis il libero scambio - i politiche politiche «import-substitution furono importazioni ispirate implementate dall’estero con in merci prodotte localmente. Queste politiche interventista, vedevano che cercava uno di stato attirare investimenti stranieri in loco, scoraggiava il commercio con l’esterno e proteggeva i propri prodotti, un’autonomia alla ricerca economica nei di confronti dell’economia globale. Nello stesso tempo, la comparsa di nuovi paesi industrializzati dagli anni ‘60 in poi (Taiwan, Korea, Singapore, le cosiddette “newly industrializing economies”), ribalta le nozioni di periferia, terzo mondo, paesi in via di sviluppo, eccetera. paesi del centro sarebbero la causa del A sottosviluppo della periferia. petrolifera, caduta dei prezzi delle materie causa di varie crisi esogene (crisi Sviluppo e sottosviluppo esisterebbero in prime) e endogene (instabilità politica, strutturale colpi simbiosi nelle teorie della di stato) dipendenza (Prebisch 1950, Frank 1967). industrializzazione A partire dal “lungo” sedicesimo secolo, ebbero vita breve. secondo Wallerstein l’Africa i nei programmi paesi di africani sarebbe divenuta periferia in un sistema di stati [6] globalmente e inevitabilmente strutturato sostiene che “sviluppo” e “sottosviluppo” dal capitalismo. Capitalismo suddiviso in sarebbero aree centrali, semiperiferiche e periferiche all’interno di una data società, i teorici (Wallerstein 1974). della dipendenza sostengono invece che il Queste ultime avrebbero arricchito i paesi “sottosviluppo” Contro la visione generati degli rostoviana che autonomamente stati africani deriverebbe dalla distribuzione diseguale [5] K. Nkrumah, Neo-colonialism: The Last delle risorse e dallo sfruttamento in atto da Stage parte dei paesi “sviluppati” nei confronti of Imperialism, International Publishers, New York 1965, pp. ix-xv, trad. di dei paesi E. Piromalli appropriamento del surplus prodotto in quest’ultimi. pag. 32 “sottosviluppati”, tramite Dal punto di vista cinese, l'Africa è un che mercato per tante delle sue aziende, finanziamenti, di solito da banche nel soprattutto Nord del mondo) solitamente scelgono da quelle delle province più nei fatti hanno accesso ai povere. queste Dal punto di vista africano, i finanziamenti negoziati con le autorità locali. cinesi offrono la possibilità di realizzare L’idea infrastrutture, che i donatori tradizionali strategica dietro all’operato delle ditte non finanzierebbero, o che finanzierebbero cinesi, è fuori luogo. con costi molto più elevati. L’arrivo della Infatti, queste ditte, come tutte le altre, Cina e di altri paesi del Sud del mondo perseguono i loro profitti. come finanzieri ha migliorato il potere di E’ necessario aggiungere che il sistema contrattazione di questi governi rispetto ai cinese di finanziamenti che sostiene le loro donatori operazioni – alla base di iniziative come la /finanzieri tradizionali e le sarebbe la narrativa vittima neocolonialismo attuale, di per e che ci tali progetti sarebbe sono una poi volontà Belt and Road Initiative – è estremamente istituzioni di Bretton Woods. Secondo liste, un mezzo di l’Africa frammentato tra diversi attori, sia statali nuovo che privati, e a diversi livelli di governo. questi Lanciata nel 2013 per migliorare la prestiti – che si trasformano in debiti - la connettività tra Cina e Eurasia, questa cosiddetta “diplomazia del debito”. Con iniziativa si è poi retoricamente estesa al questa espressione diversi commentatori continente africano ed al resto del mondo. ipotizzano che le banche cinesi prestino É piuttosto a posteriori che a livello di con lo scopo di indebitare a livelli critici gli governo centrali si è cercato di dare una stati mutuatari per poi, quando questi coerenza strategica a tale iniziativa, non il fossero contrario. insolventi, estorcere loro concessioni economiche e politiche. Alcuni É importante notare che tutte le ricerche initiative serie condotte finora non hanno trovato capitalismo cinese, volti a risolvere la prove di queste situazioni. Il problema di cronica sovraccumulazione questa narrativa non è solo che è scorretta, cinese nel ma anche che presenta la parte africana (Carmody, Taylor e Zajontz 2021). come delle vittime degli appetiti altrui, Prendendo ad esempio tre casi di ferrovie senza costruite con prestiti cinesi sul continente, volontà o capacità di azione vedono nella degli Belt and “spatial proprio sostengono Road fixes” del di capitale mercato interno (agency). Come anche le mie ricerche alcuni che mostrano, solitamente i governi africani infrastrutture realizzate da ditte cinesi nei rendono disponibili lunghe liste di progetti paesi africani, specie le ferrovie, non sono infrastrutturali che vorrebbero realizzare. abbastanza Le ditte [7] straniere (che sono le uniche debito profittevoli contratto per molte per delle ripagare costruirle il (i pagamenti sono distribuiti di solito su [7] Un caso spesso erroneamente citato è il periodi di 15-20 anni). porto di Hanbantota in Sri Lanka, dove Questo intensificherebbe la vulnerabilità nonostante le narrazioni comuni, non c’è finanziaria dei paesi mutuatari. stato nessuna cessione del porto in cambio di cancellazione di debito cinese. Si vedano le analisi di Deborah Brautigam a riguardo. pag. 33 Dunque, non una diplomazia del debito, Dal punto di vista africano, si parla tanto di ma integrazione regionale tra stati africani. lo stesso, queste infrastrutture porterebbero più problemi che soluzioni, Questa perché economica. peggiorerebbero la situazione finanziaria di questi paesi. La questione creare una un’area questione economica allo progetti politici come sviluppo senza infrastrutture (situazione d’Africa e Panafricanismo, utopica). ideologia che già guidò i movimenti di Sarà da vedere se effettivamente queste indipendenza nel continente. proiezioni spesso La nozione di unità africana, politica ed provengono da studiosi basati in Europa o economica, in questo contesto era vista Stati Uniti, siano realistiche, o se l’uso di come fondamentale nella lotta contro il queste infrastrutture migliorerà alla lunga colonialismo e il neocolonialismo.[8]. la situazione economica di questi paesi. La Quello che è certo, è che se progettate African Unity (OAU, 1963-1999) in Unione bene, le infrastrutture sono cruciali per Africana (UA) nel 2002 è vista da tanti migliorare come un passo in avanti verso questo infrastrutture pessimistiche, la priorità solo regionale è la continuazione storica di delle dare di è alla costruzione é, L’idea non qualità o che della vita delle del trasformazione gli Stati Uniti come dell’Organisation of popolazioni africane e la loro produttività. storico progetto. Infrastrutture e Attraverso l’UA, gli stati africani hanno anche fatto e continuano a far sentire la loro voce corridoi aiutare che collegano economici il paesi potrebbero commercio intra-africano, al all’unisono su temi come la riforma del momento molto limitato per carenza di sistema strumenti logistici come strade e ferrovie. cambiamento climatico. A parte l’UA, il La percentuali di commercio tra stati continente è suddiviso in 8 organizzazioni delle Nazioni Unite o il africani sono molto basse, 14% nel 2022 (UNCTAD Stat 2022). Molte speranze sono [8] Due progetti politici si fronteggiavano tuttavia riposte nell’Accordo Continentale ai tempi: uno piu’ radicale di creare degli Africano Stati di Libero Scambio (AfCFTA), Uniti d’Africa (Casablanca group, lanciato nel 2019 dall'Unione Africana e guidato da Kwame Nkrumah), oppure, non ancora pienamente operativo. quello che alla fine è prevalso, quello di Questo accordo richiede agli Stati membri una organizzazione supra-nazionale in cui di rimuovere le tariffe sulle merci del 90%, gli stati africani avrebbero mantenuto la al fine di promuovere il libero scambio di propria sovranità (Monrovia group). materie prime e beni di consumo. La vittoria di quest’ultimo ha prodotto Un aumento del commercio all’interno del l'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA), continente lanciata nel 1963 ad Addis Abeba. potrebbe forse aiutare a autonomia Il panafricanismo radicale subì così una commerciale rispetto ai paesi del Nord del sconfitta e non fu in grado di consolidarsi mondo e la Cina. in un progetto a livello continentale. raggiungere una certa L’eliminazione delle barriere commerciali sarebbe anche un modo per contribuire alla nascita di catene di valore regionali. pag. 34 economiche regionali.[9] confini regionali invece che su confini Per molti versi quando si confronta ad statuali. esempio con l’Unione Europea, l’Unione Secondo Africana puo’ apparire come un’unione l’Africa sarebbe una regione strategica dal meno forte. In certi ambiti pero’ non lo è. punto di vista dell’approvvigionamento di Ad esempio, il meccanismo dell’UA per risorse naturali, tra cui minerali necessari promuovere la pace e la sicurezza – alle industrie ad alta caratterizzazione l'African Peace and Security Architecture tecnologica. Questa ricchezza di risorse (APSA), con l'African Standby Force (ASF) – naturali potrebbe attirare investimenti e conferisce di trasformare le produttori intervenire, all’Unione in il mandato collaborazione con certe le di proiezioni ottimistiche, economie parti e africane componenti in nei comunità regionali, al fine di risolvere le settori automobilistico, elettronico, energie questioni di sicurezza a livello nazionale e rinnovabili e dispositivi medici. regionale. Queste ultime hanno la capacità Ciò avverrebbe grazie a un basso costo del di lavoro, scavalcare la sovranità degli stati una popolazione africana membri in ambito d’intervento militare. estremamente Un’organizzazione aumento. Sulla base di questi fattori, l’ECOWAS ad regionale esempio è come intervenuta giovane organizzazioni e in costante internazionali come militarmente già sette volte nei propri stati l’UNCTAD (United Nations Conference on membri Guinea Trade and Development) prevedono che ristabilire gli stati africani possano in futuro divenire l’ordine in seguito di colpi di stato o guerre produttori di beni di consumo, creando civili (i capi di stato ECOWAS stanno posti di lavoro e crescita economica.[10] Le considerando al momento un possibile proiezioni intervento invece Bissau, (Liberia, Costa d’Avorio) militare interferenza a rappresenta un tradizionale Sierra in livello Leone, per Niger). Questa intra-regionale allontanamento concezione di dalla sovranità pessimistiche che con sostengono l’automatizzazione tecnologica, la forza lavoro a basso costo non sarà piu un fattore determinante e nell’economia globale di domani e che gli inviolabilità dello stato nazione, cosi’ come stati africani resteranno inesorabilmente del principio di non interferenza negli arretrati, affari interni di uno stato. E’ una sovranità popolazioni sempre più grandi da gestire che pero’ non si « disperde », e con un con i dividendi della stessa piccola torta. movimento centripeto, si consolida su Penso che la distinzione Nord-Sud del mondo [9] Arab Maghreb Union sovraccaricati in Africa sia da piu’ debiti e importante (AMU), rispetto a letture in una nuova chiave Community of Sahel–Saharan States (CEN- bipolare sull’asse Est-Ovest, Cina vs Stati SAD), Common Market for Eastern and Uniti ed Europa. Southern Africa (COMESA), East Africa Community (EAC), Economic Community [10] The Potential of Africa to Capture of (ECCAS), Technology-Intensive Global Supply Chains Economic Community of West African – Economic Development in Africa Report States Intergovernmental 2023 accessibile a Economic Development Authority on Development (IGAD) and in Africa Report 2023: The Potential of Southern Africa Central African (ECOWAS), African Community (SADC) States Development to Capture Technology-Intensive Global Supply Chains (unctad.org) pag. 35 Infatti, come già accaduto durante il periodo di bipolarismo tra Stati Uniti e l’Unione Sovietica, gli stati lo stato, con tutte le restrizioni che ne derivano.[11] africani stringeranno alleanze e si allineeranno con [11] l’uno o con l’altro a seconda delle loro “donatori agende politiche di sviluppo. vengono Resta da vedere quanto gli stati africani politiche di austerity vengano messe in riescano atto. a sganciarsi dai rapporti Quando dai tradizionali” elargiti questi patto che continente nel contesto globale tanto mie ricerche sul campo in Ghana, la dipenderà pandemia ha in una certa misura sortito finanziaria raggiunta in futuro dagli stati tale effetto. africani, sia come aggregato di singoli stati periodo immediatamente successivo alla pandemia, ditte che prima regionale. cinesi hanno iniziato a produrre in loco, a fronte di costi di trasporto marittimo sestuplicati. ancora presto per dire se questa tendenza continuerà non appena i costi di importazione scenderanno di nuovo. A mio avviso, sarà necessaria una buona dose di protezionismo per sostenere le industrie nascenti. sganciamento Un temporaneo dal commercio internazionale dovrà andare di pari passo con lo sviluppo di un’industria locale. Ciò dipenderà da tanti fattori diversi, in primis dall’esistenza di sufficienti infrastrutture. Al momento, tutti i grandi progetti di infrastrutture in Ghana finanziati di del autonomia e/o, forse più verosimilmente, come entità operavano come importatori di prodotti E’ grado economico certe caratterizzato il loro percorso. Secondo le dal ed prestiti Il nel politico a cosiddetti commerciali diseguali che finora hanno Infatti, peso elargiti con prestiti - alcuni completi all’80 percento sono fermi da mesi. Sono fermi perché per ottenere un prestito di 3 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale per stabilizzare la propria economia in crisi, il governo ghanese ha dovuto tagliare le spese pubbliche. Come questo esempio illustra, stati come il Ghana sono dipendenti dai prestiti che ricevono dall’esterno per mandare avanti pag. 36 Bibliografia Rodney, W. (1972) How Europe Underdeveloped Africa, Panaf Publishing Beckert, S. (2014) The Empire of Cotton: A Inc., Abuja and Lagos. New History of Global Capitalism, Vintage, Wallerstein, I. (1974) The Modern World- New York. System: Capitalist Agriculture and the Beckert, S. and Rockman, S., (eds.) (2016), Origins of the European World-Economy in Slavery’s the Sixteenth Century, Academic Press, capitalism: a American economic University of new history of development, Pennsylvania New York. Press, Philadelphia. Carmody, P., Taylor, I. & Zajontz, T. (2021): China’s spatial fix and ‘debt diplomacy’ in Africa: constraining economic Journal belt or transformation?, of African canadienne des Studies études road to Canadian / Revue africaines, https://doi.org/10.1080/00083968.2020.186 801 Frank, G. (1966) The Development of Underdevelopment, Monthly Review, Vol. 41, pp.17-31 Mazrui, A. A. (1977) Africa’s international Relations. The Diplomacy of Dependency and Change. Routledge, London. Nkrumah, K. (1965) Neo-colonialism: The Last Stage of Imperialism, International Publishers, New York. Prebisch, R. (1950) The Economic Development of Latin America and Its Principal Problems, United Nations, New York. Ravenhill, J. (2018) Global Political Economy, Oxford University Press, Oxford. Rice, B. (1966) Enter Gambia : The Birth of an Improbable Nation, Houghton Mifflin, Harcourt. pag. 37 5 5 C H A P T E R C H A P T E R Europa Francesco Raparelli Università di Salerno Vorrei condividere alcuni appunti, degli (1957), fino a Maastricht (1992), arrivando abbozzi, che provino a dialogare con all’euro (1999). quanto emerso negli interventi che mi I hanno preceduto. sembrano evidenti: la visita di Biden, a fine Partiamo dal primo punto, la tesi che febbraio (2023), ai Nove di Bucarest, senza orienta il mio speech: l’Europa sta vivendo tenere una “polibiana” fase di declino; declino che dell’Unione Europea; il rafforzamento del viene accelerato dalla guerra in Ucraina. Di rapporto tra Italia, Polonia, Repubblica più: credo che questa guerra abbia come Ceca, Paesi Baltici, con l’affermazione del primo obiettivo, sia di Putin che del sostegno occidentale all’Ucraina, quello di far saltare l’Europa “carolingia”, l’Europa a trazione franco-tedesca che si è costituita intorno ai passaggi immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, dalla CECA (1951) al Trattato di Roma segnali, in a sostegno della considerazione mia il tesi, resto governo Meloni e dunque lo spostamento dell’Europa da Ovest a Est – tema, questo, difficile da smentire. Spostamento che parla della rinnovata affermazione della NATO in Europa; NATO che ha la sua base militare più significativa in Polonia, Paese che non brilla per le pag. 38 libertà occidentali, armate di tutto punto Arriviamo, così, al terzo punto: l’Europa e il contro il “machista”, “omofobo” e “fascista” tema delle “materie prime critiche”, di cui Putin: ovviamente, per Putin, valgono tutti sono parte quelle strategiche (tra cui gli attributi segnalati e anche di più, anche le “terre rare”). Lo scorso 17 marzo occorre però essere coerenti nel modo di (2023), intendere presentato il Critical Raw Materials Act, in l’Europa dell’Est nelle sue la diffuse negli ultimi due decenni. Parlamento dell’Unione; un pacchetto di Come secondo punto, vorrei condividere la misure che definisce la linea europea del seguente, amara, considerazione: è già de-risking, processo messo in campo in finita l’Europa di Next Generation EU. E ciò primo luogo dalla Germania, cauta fino è un problema politico enorme poiché, in all’ultimo quell’Europa che finalmente aveva deciso (sempre la Germania, nell’ultimo anno ha di mutualizzare il debito pubblico e di 300 miliardi di rapporti economici con la emettere titoli in maniera federale, a Cina). Il de-risking, che è in primo luogo sostegno dell’economia e per fronteggiare tedesco, sarà in generale europeo e ha la crisi pandemica, si poteva costruire l’obiettivo che il 10% delle materie prime un’ipotesi di contropotere non residuale. critiche sia estratto in Europa e che il 40% L’Ucraina distrutta richiederà, pretenderà, venga raffinato in Europa — parliamo di almeno 600 miliardi di euro (stime emerse rame, cobalto, litio, nichel e terre rare —: qualche mese fa): la partita si sposta intorno a questa mossa europea si gioca dunque a Est anche e soprattutto dal quel processo di parziale e faticoso re- punto di vista dell’intervento finanziario, shoring o friend-shoring che – a mio avviso dunque – sembra fin troppo facile, sulla carta. fiscali ma da parte ha via politiche approvazione Europea torsioni autoritarie, assai significative e delle di Commissione altrettanto Condivido, prendiamo sul serio questo problema, si dall’introduzione al dibattito, rispetto al aggiunge carattere questione, e cioè le affanno dell’Eurozona e in generale dell’UE. Se un’altra infatti, in del indicazioni irreversibile date dell’integrazione l’affermazione di un rinnovato “keynesismo capitalistica globale, anche nel prevalere di guerra” anche in Europa: i dati italiani del “multipolarismo competitivo” – come sono impressionanti, impressionante che viene definito in termini mainstream. risorse significative del PNRR, per esempio Il destinate alla formazione (basti pensare al dell’euro: vediamo la BCE che insegue la Politecnico di Torino), saranno sempre più Fed destinate ai rapporti degli atenei con nonostante, Leonardo, Eni e – di fatto – l’intervento dell’economia militare. Il Ministro Crosetto è diretta significa che la politica monetaria non si espressione politica di questo keynesismo trasmette di guerra, mentre Meloni pare dedicarsi moneta”, i banchieri centrali, non fanno con solerzia al “partenariato strategico” con più davvero la differenza, o comunque la l’India, ampiamente fanno meno di un tempo. Questo blocco solcato dagli Stati Uniti almeno nell’ultimo nella trasmissione si sta consolidando: decennio ma non solo (da quando Obama basti pensare all’Italia, all’aumento dei ha lanciato in forze la sfida strategica prezzi per quel che riguarda partenariato dell’Indo-Pacifico). già pag. 39 quarto con punto riguarda l’aumento dei il più, non che la tassi partita e, ciò raffreddamento funziona; gli “oracoli questo della l’agroalimentare e dunque i consumi di quantomeno la consapevolezza che non si base, irrinunciabili. esce L’inflazione si sta radicando, questo è il rinnovata spinta europea ed europeista. punto, e lo sta facendo con un aumento Questa consapevolezza non ha alcuna dei rari ricaduta pratica, nel senso che al di là delle precedenti: anche un Paese come l’Italia, reti e dei collettivi non esiste iniziativa meno esposto sui mutui a tasso variabile, sindacale unitaria in Europa: per quanto rischia un disastro; che è sempre dietro esistano l’angolo nonostante il 60% dei mutui siano nella a tasso fisso, mentre il 40% è segnato da impiego in Germania, nella Francia tutta, aumenti drastici in un periodo in cui, esse però non riescono a costruire alcun contemporaneamente, c’è una catastrofe tipo di connessione rilevante. Mi pare che salariale ampiamente nota (salari al palo il da trenta anni e più). Parlo dell’Italia, movimento perché penso svolga un ruolo decisivo sullo sciopero sia stato l'esperimento più nella rilevante, rispetto alle indicazioni possibili tassi che per velocità ridefinizione dell’Europa di ha dell’Europa-NATO, Bucarest, dell’Europa e dal disastro in iniziative sanità in tentativo come assenza sindacali Spagna, messo prototipo pubblico campo transnazionale di una importanti nel in di dal femminista uno sciopero baltica; ne parlo anche perché è il Paese in compiutamente globale. In ogni caso, mi cui si concentrano rinnovato autoritarismo, pare inflazione molto più alta e blocco salariale sindacale garantito di frammentata e insufficiente, poiché è un neocorporativismo sindacale che, ormai, conflitto che ha per tema la questione supera quello tedesco (che quantomeno, salariale e quindi pone il tema delle risorse per rispetto al keynesismo di guerra, dunque da quel pubblici, che sta un sistema riguarda portando i dipendenti questa non ripresa sia dell’iniziativa banale, seppur un’aspra rispetto allo spostamento delle risorse a battaglia). Penso che l’Italia, come Paese sostegno del disastro bellico in Ucraina e “da dimenticare”, “fallito”, “peggiore tra i non peggiori”, sindacalismo potrebbe avanti che riservarci delle solo. Può succedere europeo, che questo ancora molto sorprese non banali dal punto di vista delle relegato alla dimensione nazionale e ai “cadute suoi a terra”, delle crepe, delle perimetri, possa tradursi in una incrinature; penso, per questo motivo, che rinnovata condizione per uno sciopero il passaggio da Draghi a Meloni sia un continentale (l’ultimo fu nel novembre del passaggio che assume preventivamente il 2012)? problema, sia dal punto di vista dei nuovi all’esigenza di contropoteri nello spazio asset geopolitici, sia dal punto di vista europeo in crisi e colpito forse a morte, dell’eventualità di una crisi sociale violenta penso a questo, con tutti i limiti che (violenza, che è il grande rimosso del ovviamente colgo nella “forma sindacato”, dibattito pubblico italiano, ma che può al di là degli esperimenti virtuosi messi in esplodere campo; per quanto riconosco che essa, la in maniera del tutto imprevedibile). Come quinto Non lo so, però, se penso forma sindacato, è anche quel mostro punto vorrei quindi neocorporativo che blocca l’iniziativa sul affrontare il tema dei contropoteri: nel piano transnazionale. Non so se si possa declino europeo, mi pare ci sia rompere questo blocco, ma, se dovessi pag. 40 pormi il problema di una spazialità politica questione che nel intesa come nuovo paradigma politico in alle Europa: penso che sia senz’altro la verità, genera momento potere storico alternativo attuale, penso posta riguardo alla Polonia, battaglie salariali in corso. non solamente per il suo protagonismo Vado verso la conclusione con una battuta nella kantiana, nell’industria bellica, per il ruolo decisivo in riferimento alla seconda NATO, per che allora, alla svolge dall’inizio della guerra in Ucraina; Francia con un entusiasmo capace di ma anche perché la Polonia è il Paese indicare o esibire elementi progressivi, nel delle disastro di un mondo sempre sull’orlo speciali, e dunque è il Paese dove più si è della guerra. Forse è troppo poco, ma sviluppata la “zonizzazione” Europea, che credo che le parole d’ordine francesi sul genera aree di dumping fiscale e di tempo, dumping salariale. sulla Kant qualità si guardava del lavoro, sulla ancora investimenti sezione del Conflitto delle facoltà: anche secondo Varsavia gli quattordici simbolicamente zone economiche riduzione del lavoro, sul problema di un Per quale motivo, a mio avviso, il bersaglio tempo al della guerra è l’Europa? In ultimo, insisteva differente rapporto con il lavoro che si è Giulia Dal Maso sul nesso tra capitale e dato democrazia: il problema è l’Europa, poiché liberato dopo dal la lavoro, unite pandemia, stiano conquistando un peso importante nel l’Europa dibattito L’Occidente che “si difende” con i Leopard dagli pubblico: effetti indipendentemente concreti, significativi e non è soltanto liberale. e l’uranio impoverito è l’Occidente liberale, duraturi, è come se stessero generando non una sorta di scossa nell’immaginario, che democratico appunto si aggiunge a quella che ha costituzionalizzazione del lavoro e quindi generato la pandemia. Non voglio esaltare del sindacato. il fenomeno delle grandi dimissioni – è un Ce lo diceva anche Felice Mometti, fare fenomeno stratificato, molto differenziato – sindacato negli Stati Uniti è ancora una però mi pare che qualcosa, forse, non torni scommessa: bisogna votare per avere un più neoliberale sindacato, bisogna votare per scioperare. stesso e In Italia, invece, il diritto di sciopero è un del diritto costituzionale, soggettivo, che si desiderio nel lavoro e nella competizione. esercita collettivamente ma che è in capo La Francia, da questo punto di vista, offre ai cittadini. Evidentemente, prima l’attacco degli indici, soprattutto nell’entusiasmo atlantico avviene sul terreno finanziario, che circola tra lavoratrici e lavoratori di della crisi dei debiti sovrani (dal 2010 in tutta piano poi), poi accade che il keynesismo di cominceranno a chiedere sempre più di guerra è imposto dagli eventi, ma il punto poter scioperare. è sempre lo stesso: farla finita con la rispetto all’utopia dell’imprenditore dell’investimento Europa, di sé appassionato che piano quello democratico: è quello l’Occidente passato per la democrazia europea estesa dalle rotture Provo a toccare rapidamente alcune socialiste, comuniste, operaie, lunghe un questioni poste dal dibattito, nonostante secolo. A mio avviso questo è il punto, e la queste richiederebbero una discussione Polonia più ampia. In primo luogo, parto dalla risponde bene rispetto al tema sollevato: pag. 41 risponde bene al problema, attorno all’inverno demografico, al fatto Indubbiamente, se parliamo dell’Europa, che bisogna “riprendere a fare figli” contro vale il discorso sulla dimensione iper- la urbana “sostituzione etnica”, intorno alla cui faceva riferimento Felice stigmatizzazione violentissima dei poveri, Mometti. Tra l’altro, io non penso che intorno a queste dinamiche c’è qualcosa l’Italia sia ancora un unico Paese: i dati del che mercato del lavoro, della concentrazione parla di un nuovo processo di moralizzazione. Capitalismo oggi significa delle keynesismo di guerra, legge marziale “in delle infrastrutture, dimostrano come il frammenti” Nord non c’entra quasi più nulla con il (e dunque rinnovato competenze, dell’organizzazione autoritarismo dal punto di vista penale), Centro-Sud. ma significa moralizzazione, e dunque parlano di una città segnata dal 39% di attacco al movimento transfemminista e poveri con redditi al di sotto dei 15 mila alla sua “traduzione” liberal sul piano dei euro: ovviamente c’è un aumento della diritti civili. È chiaro che c’è qualcosa di disuguaglianza, paradigmatico, e vorrei aggiungere che, e ricchezza e via discorrendo, ma è evidente Meloni è molto attiva da questo punto di che vista, c’è il tentativo di costruire un asse competenze che c’è a Roma non è uguale Popolari-Conservatori alle a quella che c’è a Milano. Va assunto che, elezioni significa europee; ciò prossime che, il sul la Gli ultimi di Roma polarizzazione sofferenza terreno dati della del della mercato finanza, delle Milano ha processo messo in campo dall’inizio della raccolto molto dalla Brexit, anche dal guerra, rinnovata punto di vista della concentrazione dei frammentazione intergovernativa europea. soggetti finanziari, della trasformazione La nella dell’investimento sul mattone, del costo intergovernativa del mattone… Sul terreno della finanza, dell’Europa, torna a diventare centrale: si delle infrastrutture e del manifatturiero, il tratta Nord è già completamente altro dal resto insiste spazialità sulla degli Stati-nazione, determinazione degli Stati-nazione che sono – intendiamoci – l’asse polacco-baltico, la del Paese. ripresa in forze della NATO in Europa, Cosa resta delle lotte pre-pandemiche? Io parliamo non credo che non ci sarebbero state le lotte semplicemente di Stati-nazione. Stiamo francesi di questi mesi senza i Gilets parlando di un’accentuazione dell’Europa Jaunes; penso che abbiano riaperto una intergovernativa contro quella partita che, dopo le lotte contro la Loi “eccezionalmente” federalista della Travail, si era chiusa. Con la loro ambiguità, mutualizzazione del debito in risposta alla ambivalenza e il carattere spurio e non pandemia EU: sempre difendibile, i Gilets Jaunes hanno senz’altro eccezionale, ma il contrasto riaperto la partita: a me pare che le lotte all’Europa EU, pre-pandemia insistano come una feconda letteralmente “esploso” con l’inizio della minaccia. Il discorso di Felice Mometti guerra e il disastro inflattivo è molto andava in questa direzione, e credo che gli evidente. Stati di e di di macroaree Next Next Bisognerebbe Generation Generation provare a far Uniti abbiano una fortissima saltare questi perimetri, e io vedo questa esigenza, possibilità come una sfida dei contropoteri globale anche e soprattutto le crisi interne; e dei movimenti. che sono crisi di fiducia, di legittimità, pag. 42 oggi, di risolvere sul piano divaricazioni e fratture che parlano delle Ciò mi convince che l’Ucraina sia solo lotte che ci stanno a cuore, ma anche di l’inizio, Capitol Hill. preoccupati per gli sviluppi della guerra In generale, penso che la pandemia abbia nell’Indo-Pacifico. Penso che il generale accelerato e rafforzato – nel bene come nel Qiao male – una crisi generalizzata di fiducia nel dell’impero, rapporto con il lavoro, e dunque la crisi dei stimolante, e contenga una serie di analisi fenomeni e di auto-sfruttamento che che Liang, senz’altro, della trasformazione neoliberale – ripeto, l’intervento tutto evidente che, sentire il tempo che si ferma, esercita uno smottamento decisivo nel nostro rapporto costitutivamente finito con il tempo della nostra esistenza. Quando il “ciclo infernale”, che è il ciclo del capitale (spirale aperta in un eterno ritorno del medesimo), si ferma, c’è la spinta a pensare che forse non possiamo solo morire di lavoro: è un problema già sviluppato adeguatamente dal punto di vista politico, sindacale e organizzativo? No, però è un tema evidente e forte in alcuni segni che emergono in Europa (in con sia, il essere suo seppur ricostruzioni abbiamo visto all’opera nelle fasi espansive senza mitizzare il Great Resignation. È del dobbiamo testo L’arco fazioso, molto storiche infatti, la bellico, importanti: “cura”, a molto attraverso sostegno della solidità del dollaro inteso come “denaro mondiale” (equivalente dell’oro nel XIX secolo), è una cura che gli americani hanno sempre messo in campo in maniera molto netta; dalla guerra nel Kosovo (1999, anno di nascita dell’euro) all’impiccagione di Saddam Hussein (2006). Si può anche insistere, come Krugman, dicendo che il dollaro è salvato dal fatto che gli investitori internazionali si fidano dello Stato di diritto americano – che, visto che c’è trasparenza, un investitore preferisce avere dollari in tasca –, ma credo che questa lettura sia ormai molto debole. Sollecitazione programmatica finale. Se particolare la Francia) e non soltanto in contropoteri Europa. sciopero serve pace, demilitarizzazione e Chiudo sul tema posto da Giuseppe Lo pace: Brutto, e su cui anche Giulia Dal Maso ha affermazione, insistito molto: la de-dollarizzazione sta epoche procedendo, lentamente – si parla ancora proprio l’utopia. di un 70% di presenza del dollaro a livello globale –, ma sta procedendo. È evidente che Paul Krugman ha ragione quando scrive che la solidità del dollaro come valuta di riserva non sarà facilmente scalfibile, anche se è vero che – gli accordi con l’Arabia Saudita, il passaggio di Lula in Cina e tutto questo, compreso il fatto che la Russia abbia spostato le sue esportazioni energetiche verso la Cina – l’espansione della moneta cinese è fuori discussione. pag. 43 devono nonostante l’utopia penso nella essere, storia ci oltre di siano che allo questa fasi ed pretendono AUTORI E AUTRICI Giulia Dal Maso Ricercatrice Marie Skłodowska-Curie tra l'università di Venezia Ca' Foscari e la National University of Singapore. Si occupa di processi di finanziarizzazione e del ruolo che la finanza sta assumendo nella definizione della transizione energetica. Ha pubblicato in Journal of Cultural Economy; South Atlantic Quarterly; Historical Materialism; Social and Cultural Geography; Focaal, ed è autrice di Risky Expertise in Chinese Financialisation: Financial Labor within the Chinese state-finance nexus. (Palgrave Macmillan). Giuseppe Lo Brutto Professore titolare del 'Instituto de Ciencias Sociales y Humanidades "Alfonso Vélez Pliego" de la Benémerita Universidad Autónoma de Puebla'. Preside dello stesso istituto (2021-2025). Membro del 'Sistema Nacional de Investigadores' del Messico Felice Mometti Vive a New York ed è un ricercatore indipendente Paola Pasquali Ricercatrice associata presso il Centro di Studi Asiatici dell’Università del Ghana (Accra, Ghana) e l’unità di ricerca UMR 8504 Géographie Cités (Parigi, Francia). Francesco Raparelli Dottore di ricerca in Filosofia, è assegnista di ricerca presso l’Università di Salerno pag. 44