I QUADERNI DI
INTO THE BLACK BOX
2023
SGUARDI CONTINENTALI:
SCENARI DAL DISORDINE
PLANETARIO
VOLUME #5
A CURA DI INTO THE BLACK BOX
DIPARTIMENTO DELLE ARTI | UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
I QUADERNI DI INTO THE BLACK BOX
SGUARDI
CONTINENTALI:
SCENARI DAL
DISORDINE
PLANETARIO
A CURA DI INTO THE BLACK BOX
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
i quaderni di into the black box
DIRETTORE SCIENTIFICO
Sandro Mezzadra (University of Bologna)
COMITATO EDITORIALE
Niccolò Cuppini (University of Applied Sciences and Arts of Southern
Switzerland), Carlotta Benvegnù (Université Paris 13), Mattia Frapporti
(University of Bologna), Floriano Milesi (University of Padua),
Maurilio Pirone (University of Bologna)
COMITATO SCIENTIFICO
Martín Arboleda, Cinzia Arruzza, Manuela Bojadzijev, Vando Borghi,
Antonio Casilli, Federico Chicchi, Francesca Coin, Deborah Cowen,
Alessandro Delfanti, Keller Easterling, Verónica Gago, Giorgio Grappi,
Naomi C. Hanakata, Michael Hardt, Stefano Harney, Rolien Hoyng,
Ursula Huws, Brett Neilson, Ned Rossiter, Ranabir Samaddar, Tiziana
Terranova, Niels van Doorn, Jake Wilson, Jamie Woodcock
I contributi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti a peerreview
DIPARTIMENTO DELLE ARTI
Direttore Giacomo Manzoli
Università di Bologna
Via Barberia 4
40123 Bologna
CC BY 4.0 International
Prima edizione: Novembre 2023
ISBN 9788854971233
DOI https://doi.org/10.6092/unibo/amsacta/7434
Impaginazione: Maurilio Pirone
Trascrizione dei contributi: Ilaria Cauzzi
Foto di copertina di The Digital Artist da Pixabay
Foto pag. 5 di Hans da Pixabay
Foto pag. 12 di David Guimaraes Silva da Pixabay
Foto pag. 17 di Leonhard Niederwimmer da Pixabay
Foto pag. 24 di Joelfotos da Pixabay
Foto pag. 30 di OpenUpEd da Flickr
Foto pag. 38 di ThinkingNomads da Flickr
INDICE
Introduzione, pag. 5
Into the Black Box
Asia, pag. 12
Giulia Dal Maso
America Latina, pag. 17
Giuseppe Lo Brutto
Nord America, pag. 24
Felice Mometti
Africa, pag. 30
Paola Pasquali
Europa, pag. 38
Francesco Raparelli
Autori e autrici, pag. 44
I N T R O D U Z I O N E
I N T R O D U Z I O N E
La globalizzazione come patchwork
Into the Black Box
Obiettivo di questa pubblicazione, che
riprendere
nasce da una tavola rotonda a chiusura di
globalizzazione, un tema che è stato molto
un ciclo annuale di seminari chiamato
forte negli anni Novanta e Duemila, e
“Global
disordine
cheper certi versi poteva sembrare quasi
planetario”, è quello di raccogliere un
uno slogan. Il focus è oggi indubbiamente
patchwork
sulla
di grossa attualità. La discussione è accesa
“globalizzazione”. Per quale motivo farlo?
a livello nazionale e internazionale. Fine
La
ha
della globalizzazione o addirittura de-
assunto nuova importanza e rilievo negli
globalizzazione, friend-shoring, decoupling
ultimi anni, in particolare sotto la spinta di
o altre formule sono di continuo clonate
una serie di eventi — in primo luogo la
per
pandemia
dinamiche
Reset:
scenari
di
riflessione
e
sguardi
sui
le
dal
situati
processi
guerre
in
globali
Ucraina
e
le
cercare
fila
di
che
del
dibattito
catturare
la
nel
sulla
nuove
attraversano
e
istituiscono.
Palestina[1] — che hanno portato a
In questo testo abbiamo cercato, piuttosto
[1] I contributi qui raccolti sono stati
che appiattire il discorso su un piano di
elaborati prima del 7 ottobre 2023.
relazioni internazionali come spesso si
pag. 6
tende a fare, di costruire uno sguardo
internazionali, da un certo tipo di visione
composito,
culturale e così via.
in
primis
prendendo
in
considerazione il contesto di poli-crisi —
Dall’altra, abbiamo cercato di mettere in
per utilizzare un termine su cui insiste
questione anche alcuni degli approcci e
molto Adam Tooze — ovverosia l’idea che
degli assunti teorici tra i più consolidate,
stiamo
una
come, ad esempio, quello di Giovanni
ed
Arrighi: siamo così sicuri che a ogni crisi
corso
egemonica faccia seguito la definizione di
vivendo
costellazione
endogeni
di
che
attraverso
shock
hanno
eterogenei
deviato
il
storico della globalizzazione per come la
un
avevamo conosciuta negli ultimi anni.
invece immaginare forme di equilibrio
Abbiamo poi cercato di scomporre quello
che è il frame della globalizzazione in una
serie di processi — politici, economici,
tecnologici, simbolici — e questo ci ha
portato a formulare un’analisi un po’ più
complessiva.
tendenza
Già
Marx
generale
parlava
del
della
capitale
alla
costituzione di un mercato mondiale, un
processo che già a quel punto non era
analizzato
come
esclusivamente
economico ma metteva in campo una
pluralità
di
fattori,
come
l’astrazione
sempre maggiore delle forme di scambio
della
moneta,
statuali
il
supporto
soprattutto
dei
nelle
poteri
fasi
di
nuovo
attore
egemone?
Possiamo
instabile all’interno di un contesto — per
usare
una
parola
oggi
cruciale
—
multipolare? Cosa significa, poi, definire un
“polo”? Questi interrogativi ci avvicinano
alla
discussione
contenuta
in
questo
volume.
Abbiamo approfondito la dicotomia che in
varie forme si può trovare sia all’interno di
Marx, con altre parole, sia della world
system theory: quella tra sovranità e spazi
del capitale, processi di accumulazione e
territorialità statuale.
Qual è stata la nostra impressione? Che
negli
ultimi
tempi,
rispetto
a
una
accumulazione originaria, una divisione
distinzione nord-sud del mondo molto
internazionale del lavoro e così via. Oltre a
forte
questo,
(riassunta
abbiamo
ripreso
in
mano
il
a
cavallo
in
degli
anni
Duemila
categorie
invero
paradigma della world system theory, e
problematiche
quindi l’idea che esistano cicli egemonici
Global South), sembra essersi riproposta
che
invece una distinzione est-ovest, all’interno
si
susseguono
tra
loro
e
che
come
e
soprattutto
attore egemonico e altri attori dipendenti.
occidentalocentrico che la legge come
Tratteggiato
abbiamo
una contrapposizione tra economie di
cercato poi di porci una serie di domande:
mercato e forme di capitalismo politico,
in primis, come collochiamo il discorso
democrazie e autocrazie (o cosiddette
sulla globalizzazione rispetto a queste
“dittature”).
tendenze generali?
Da parte nostra ci sarebbero molteplici
Da una parte, abbiamo guardato alla
critiche formulabili su questa dicotomia,
globalizzazione
specifico
ma quello che è già interessante leggere al
fenomeno, un progetto di governo politico
suo interno è come lo stesso occidente
del mercato mondiale, ossia quel progetto
non si presenti più come un punto di
neoliberale plasmato dagli Stati Uniti negli
riferimento
quadro,
come
uno
ultimi quarant’anni, fatto dal Washington
Consensus ma anche da istituzioni
pag. 7
globale
uno
North
definiscono un centro e una periferia, un
questo
di
Global
sguardo
progressista
universale, quanto piuttosto
e
insista sul fatto di essere una parte [1],
estrazione, finanza e digitalizzazione [2]) e
anche
che
se
sempre
con
dei
toni
non
è
possibile
ripensare
occidentalocentrici — dunque come la
esclusivamente su base nazionale.
parte migliore — che deve difendere la
Rispetto
propria esistenza rispetto a una serie di
vorremmo qui porre l’accento su due
minacce globali. Allo stesso tempo, anche
ulteriori
il
concetto
prendere
di
con
multipolarismo
le
pinze,
o
a
questo
elementi.
tipo
In
di
primo
lettura,
luogo,
ci
è
da
vorremmo concentrare sulla declinazione
meglio
da
specifica, all’interno di contesti diversi, del
approfondire nelle sue sfaccettature. Da
rapporto
un lato questo concetto è stato spesso
territorialità,
usato, anche e soprattutto, da alcuni attori
abbiamo toccato questo tema in alcuni
globali per giustificare sia le campagne
momenti
militari sia lo status quo; dall’altro ci
vogliamo chiedere qui in che modo il
sembra
rapporto tra capitale e potere statuale
inevitabile
l’elemento
di
dover
valorizzare
tra
ed
del
mercato
alcuni
capitale
e
e
Stati:
contesti,
noi
ma
ci
tocca terra nelle diverse geografie del
lo
globo[3]. Non accade nello stesso modo
scenario globale — che vede, da una parte,
tra Europa e Asia, tra America Latina e
l’erosione
di
Stati Uniti, o in Africa. Allo stesso tempo
tutte
questo rapporto non è solo il riflesso di
l’ONU), dall’altra il crescente ruolo della
equilibri che si giocano altrove — per
guerra
risoluzione
esempio nello scontro tra grandi potenze
delle contese internazionali. Allo stesso
come Stati Uniti e Cina — quanto piuttosto
tempo però, quello che è emerso durante
anche il prodotto di scelte e decisioni che
il ciclo seminariale da cui origina questa
avvengono
pubblicazione è che naturalmente i poteri
regionali.
statuali non sono gli unici poteri in campo:
In secondo luogo, vorremmo provare a
in
altrettanto
sottrarci al discorso mainstream che insiste
cruciali il ruolo della logistica e delle
semplicemente sul ruolo degli Stati e del
supply chain internazionali, solo per citare
mercato
un esempio. Esse, nonostante le molteplici
globale: possiamo individuare altri soggetti
forme di blocchi e di colli di bottiglia, non
che in ogni caso, anche nel loro piccolo,
mostrano
di
sono
in
spazialità
in
di
mediazione
istituzioni
sovranazionali
(sopra
strumento
senso
nel
regressione
momento
alcune
come
questo
questo
che
spazi
sta
attraversando
molteplicità
tra
ma,
di
risultano
complesso
al
segni
contrario,
sono
all’interno
come
in
attori
grado
e
dei
di
contesti
dello
scenario
produrre
proporre
potere
una
e
visione
costante crescita e abbattono record su
emancipativa e progressista dello scenario
record adattandosi alle mutate condizioni
globale
politiche
del
possono, le spinte dal basso, trovare forme
estrema
sintesi,
tranquillamente
mercato
ci
mondiale.
sembra
sostenere
In
contemporaneo?
In
che
modi
di
potere
di
che
siamo
necessità di una riflessione attorno al
convergenza?
davanti all’evidenza sempre più lampante
concetto
di un capitalismo integrato agli affari
esempio?
di
C’è
un
ritorno
internazionalismo,
o
la
per
politici del globale (anche attraverso
[2] S. Mezzadra, B. Neilson, Operazioni del
[1] Si veda il libro in uscita di S. Mezzadra,
capitale, Roma, Manifestolibri, 2020.
B. Neilson, The Rest and the West, Londra,
[3] S. Mezzadra, B. Neilson, Confini e
Verso, 2024.
frontiere, Bologna, il Mulino, 2014.
pag. 8
La presente pubblicazione ha dunque
elemento
come obiettivo quello di approfondire la
caratterizzante. La serie di sguardi situati
configurazione eterogenea di questi due
qui
assi in differenti contesti planetari, come
spazialità di tutt’altro tipo. L’immagine che
l’evoluzione
il
si
e
diversi
rapporto
della
tra
globalizzazione
spazi
del
e
capitale
di
omogeneità
racconti
definisce
fa
quale
emergere
leggendo
continenti
i
invece
una
contributi
restituisce
dai
l’estrema
territorialità statuale sta trovando nuove
complessità
declinazioni. E come secondo punto, come
spazialità
altri soggetti rispetto agli Stati e ai grandi
globali: da un lato vi è, ad esempio, lo
capitali
spazio
possono
produrre
spazialità,
ipotesi e strade differenti per l’evoluzione
degli scenari globali contemporanei. Il
veloce viaggio attraverso i continenti che
questo volume propone restituisce, non
sorprendentemente,
un’immagine
di
differenza radicale tra contesti che rende
complicato provare a tracciare un filo
comune. D’altra parte, questa è la cartina
di tornasole della pluralità in essere, a
seconda
dei
differenti
contesti
macroregionali. Diverse le sfide, diverse le
prospettive. Proviamo, per chiudere questa
introduzione, o formulare tre ipotesi, tre
linee di discussione e ricerca da porre in
ed
tratto
globale,
urbano
compone
di
territorialità
ampia
Felice
Mometti
interplanetari
Bezos,
globalizzazione
è
dall’eterogeneità
degli
della
caratterizzata
assemblaggi
di
proiettano
—
che
Space
New
alla
York,
si
di
Blue
X
di
come
nuovi
Origin
Elon
lanci
di
Jeff
Musk,
etc.
nuova
frontiera
dell’accumulazione; dall’altro lato vi è un
landscape asiatico descritto da Giulia Dal
Maso, in particolare parlando della Greater
Bay Area e quindi di zone di aggregazione
e polarità logistico-urbano-finanziarie. Le
altre
descrizioni
un’immagine
—
propone
fase
intorno
si
compone — pensando ad Amazon come fa
in
spaziali
più
legata
nuova
che
compone di rivolte come a Minneapolis, si
un’organizzazione
la
della
spazi-tempi
rotazioni
a leggere.
1:
degli
statunitense
essere a partire da contributi che andrete
Ipotesi
eterogeneità
restituiscono
“statuale”,
dello
particolare
Giuseppe
spazio
per
Lo
di
molto
come
Brutto
la
—
all’organizzazione da parte degli Stati di
forme
territoriali
e
di
una
trama
infrastrutturale che investe le precedenti
regionali
configurazioni. Anche Francesco Raparelli
Quando si parla di globalizzazione e di
riporta un’immagine più legata ad una
crisi della globalizzazione il tema delle
tenuta del sistema dello stato-nazione in
geografie del globale è sempre in qualche
Europa proprio su un livello di tenuta
modo sul palcoscenico. La geografia del
geopolitica, come anche una mancanza di
globale che si guardava negli anni Novanta
interconnessione
tra
differenti.
è
era una cosa — le città globali e quel tipo
di costruzione di catene globali del valore
— la geografia del globale dei primi
Duemila
era
ancora
legata
ad
un’immagine di urbanizzazione planetaria
e di emersione di nuove polarità, che
tuttavia conteneva un sostanziale
pag. 9
Forse,
contesti
un’ipotesi
di
lotte
che
qui
solleviamo e che riprenderemo in futuri
interventi, eterogeneità e complessità sono
la
cifra
distintiva
compiutamente
della
planetaria
dimensione
che
hanno
assunto oggi i processi globali. Lo scarto
rispetto al passato potrebbe dunque
una
europeo. Forse il punto è che in questione
trasformazione dalla globalizzazione come
c’è proprio il tipo di modello di Europa che
vettore
ai
è stato in vigore in questi anni, quello
processi globali come una costellazione
legato indubbiamente agli Stati Uniti da
variegata di vettori.
un punto di vista economico e militare ma
essere
individuato
unificante
proprio
e
in
omologante
in
grado
anche
di
costruire
relazioni
Ipotesi 2: Non c’è un attore egemone nel
strategiche con altri paesi come la Cina e
contesto del multipolarismo centrifugo
la Russia. Quel tipo di modello oggi è
Insistere sulla crisi di egemonia degli Stati
saltato. Un paradigma alternativo, basato
Uniti non comporta, automaticamente, né
sulla
l’individuazione di un polo emergente né
riguarda le politiche internazionali e a
la dismissione completa dei primi dallo
Bruxelles per quanto riguarda le politiche
scacchiere globale.
economiche comunitarie, cui fa però da
Spesso si dice che la Cina sarà il nuovo
contraltare una restrizione di quelli che
polo di riferimento; abbiamo provato a
sono i diritti civili che comunemente
mettere
hanno
in
dubbio
questa
ipotesi
fedeltà
alla
NATO
contraddistinto
le
per
quanto
democrazie
chiedendoci se ci possa effettivamente
liberali europee, sembra incarnato dalla
essere davanti a noi uno scenario di una
Polonia.
globalizzazione senza un centro.
Nel
Per quanto riguarda la Cina, infatti, è
corso
degli
anni
quell’incredibile
laboratorio politico che è l’America Latina
innegabile che gli investimenti globali
ha
nelle infrastrutture, pensiamo al grande
regionale nel contesto globale, soprattutto
progetto
sull’asse Lula-Chavez: c’è la possibilità di
noto
come
Belt
and
Road
Initiative, si caratterizzino per un afflato
provato
a
pensare
un’autonomia
ricostruire qualcosa del genere oggi?
imperiale non solo non solo sul piano
materiale ma anche simbolico; dall’altro
Ipotesi 3: La ridefinizione dei processi
lato
globali passa anche dal ruolo politico di
la
Cina
ha
sempre
avuto
un
atteggiamento di non intromissione negli
attori non-statuali
affari
Dal
internazionali.
Rispetto
alla
punto
di
vista
dello
sviluppo
di
narrazione dei due poli – uno statunitense
contropoteri, la pandemia ha avuto una
e uno cinese – ci sembra che in gioco non
temporalità terribile sui movimenti globali:
ci sia tanto la separazione delle catene
all’alba del 2020 ricordiamo il Cile in uno
globali del valore in generale, quanto
stato di agitazione costante, i sabati di
piuttosto una lotta sul dominio di queste
rivolte dei gilet jaune in Francia che
catene,
avevano un carattere dirompente figlio
strategici
soprattutto
quali
le
in
alcuni
settori
infrastrutture
e
le
proprio della loro continuità, ma poi va
tecnologie digitali.
ricordato l’Iran in rivolta, il fervore per certi
L’Europa invece sembra essere diventata
versi inedito di Hong Kong etc.
un terreno di contesa diretto — negli anni
rimasto di tutto questo dopo il Covid?
abbiamo visto sempre di più contesti di
Apparentemente poco o nulla. Nella realtà
guerra accerchiare lo spazio europeo, ora
però,
quella guerra che ci ha sempre circondato
fenomeni come le lotte francesi contro le
è nello spazio europeo e per lo spazio
riforme delle pensioni, o le “grandi
pag. 10
forse,
sarebbe
difficile
Cos’è
leggere
dimissioni” che hanno pervaso l’intero
mondo occidentale, senza considerare i
moti sociali pre-pandemici.
Inoltre dobbiamo considerare il ruolo che
le guerre in Ucraina e Palestina stanno
avendo non solo nel ridefinire gli assetti
geopolitici globali, ma anche le istanze e le
alleanze dal basso.
C’è
infine
un
ulteriore
elemento
da
considerare, ovvero il ruolo sempre più
politico
del
capitale
contemporaneo.
Felice Mometti fa l’esempio di JPMorgan,
ma lo stesso vale per le grandi piattaforme
digitali (Google, Amazon, Facebook…). In
relazione alle Big Tech, infatti, si vede da
un
lato
un
approfondimento
del
coordinamento tra Stato e capitale: si
pensi, per fare l’esempio più immediato, al
caso di Cambridge Analytica e al ruolo di
Facebook nella costruzione dell’opinione
pubblica. Alla base di tutto ciò che il ruolo
infrastrutturale di queste aziende per la
riproduzione sociale data la loro capacità
di accumulare ed elaborare dati attraverso
cui
riescono
Assumere
a
veicolare
questo
condotte.
ripensamento
dei
rapporti tra Stato e capitale, ci porta, dopo
una breve premessa, a formulare l’ultima
ipotesi.
La premessa si riassume nella costatazione
che forse non siamo di fronte a un inedito
storico (si pensi soltanto al rapporto tra gli
Stati e le “charted companies” del ‘700).
L’ipotesi, invece, è che per comprendere a
pieno la transizione egemonica in atto sia
necessario guardare anche ai soggetti del
capitale (come Amazon, Google o Tencent,
per l’appunto) che, con la loro forza
inedita, si candidino a strutturare una
nuova multipolarità non più comprensibile
esclusivamente
da
uno
sguardo
geografico-statuale.
pag. 11
1
1
C A P I T O L O
C A P I T O L O
Asia
Giulia Dal Maso
Università Ca' Foscari, Venezia e National University of
Singapore
dalla
“l’oriente (la parola “Asia” significa proprio
prospettiva asiatica e cinese, vorrei partire
oriente”, “sole che sorge a Est”). Come ci
dall’inequivocabile
di
insegna invece la prospettiva della global
classificare la regione nelle tradizionali
history, del sistema-mondo e degli studi
matrici spaziali (sud e nord, centro e
post-coloniali,
periferia),
costitutiva nel processo di formazione del
Per
inserirmi
né
nella
discussione
impossibilità
tantomeno
lungo
nette
l’Asia
è
stata
parte
divisioni dei confini coloniali.
capitalismo globale. In questo processo è
Se si pensa all’Asia come categoria è
importante
chiaro che essa stessa è prodotta da una
analitici
prospettiva eurocentrica nel definire
definito l’evoluzione del capitalismo —
ricordare
che
dicotomia
come
hanno
concetti
universalmente
mercato-stato,
centralità
Nota: Questo lavoro è stato supportato da
dell’economico, etc. — dovrebbero essere
"The
intesi
European
Research
and
Union
Horizon
Innovation
2020
Programme
considerando
la
specificità
del
percorso asiatico e cinese.
under the Marie Skłodowska-Curie Grant
Proprio
Agreement No. 101024555 (CHINGREEN)."
costitutiva del percorso storico del
pag. 12
perché
l’Asia
è
stata
parte
capitalismo mondiale, essa si è definita
dell’occidente nel sistema-mondo. Qui si è
assorbendo progressivamente, ma anche
ad un punto in cui, sebbene certamente la
producendo a sua volta, proprie forme di
Cina sembra essere la prima candidata a
sovranità,
sostituire l’egemonia americana, forse essa
giurisdizione,
tecnologia.
Forse
conoscenza
proprio
per
la
e
sua
non
esiste
come
unica
egemone;
si
complessità l’Asia ha anche generato una
potrebbe piuttosto dire che l’Asia, e la Cina
quantità
variazioni
al suo interno, emergono come laboratori
discorsive rispetto alla riflessione sulla sua
non solo per guardare all’evoluzione del
ascesa — l’ascesa del “miracolo asiatico” —
capitalismo fino ad oggi, ma anche per
nei primi anni della globalizzazione: per i
guardare come esso si stia trasformando in
neoliberisti mainstream in quegli anni la
futuro a fronte delle crisi correnti. In un
chiave del miracolo si trovava in governi
recentissimo articolo di Jamie Peck, il
che non ostacolavano il funzionamento
geografo,
dei
mercato;
cogliere le caratteristiche del capitalismo
specularmente invece per gli statalisti era
cinese e della sua complessità per poi
proprio
ad
suggerire un approccio metodologico che
emancipare queste potenze economiche
definisce “congiunturale” — riprendendo
(si pensi alla Corea); per altri teorici più
Stuart Hall che a sua volta si rifà all’analisi
culturalisti questo successo si trovava nei
di
valori asiatici di matrice corporativista-
necessità
autoritaria
“congiunturale”,
impressionante
meccanismi
il
“confucianesimo”.
come
a
di
potere
legati
di
governativo
ad
una
forma
Enigmatico
seguito
di
di
osservare
tutte
queste
si
parte
Gramsci.
Jamie
di
attenzione
dalla
Peck
adottare
ai
accumulazione,
difficoltà
sottolinea
una
che
la
prospettiva
invita
momenti
di
a
definiti
condensazione,
fare
come
fusione,
anni
scissione di contraddizioni e circostanze
Novanta, la crisi finanziaria asiatica —
diverse: il punto, come in una crisi, è
avvenuta a globalizzazione “matura” —
cogliere
venne etichettata come prodotto di un
contraddizioni si acutizzano. Uno di questi
capitalismo definito “clientelare”, basato su
momenti, per Peck, è identificabile nella
relazioni definite “malsane” tra governi,
Greater Bay Area, la zona che integra le
banche
post-colonie
interpretazioni,
e
alla
imprese,
fine
non
degli
del
calibro
il
momento
in
liberal-capitaliste
cui
di
le
Hong
occidentale. Invece è chiaro che questa
Kong e Macao con nove delle città post-
crisi di fine anni Novanta in Asia fu in parte
socialiste della regione del Guangdong:
l’intreccio di relazioni globali, in parte
quest’area, che è stata trainante per lo
causata da flussi di investimento, flussi di
sviluppo capitalista cinese, riflette il piano
capitale estero che fomentarono una bolla
ambizioso di capitalizzare su una forma di
speculativa che poi scoppiò.
integrazione mega-regionale basata sulla
Per riprendere nuovamente l’introduzione,
convergenza e complementarietà di aree
vorrei proporre uno sguardo sull’ultimo
interurbane ma anche sulla convergenza
processo di transizione del capitalismo,
di differenze sistemiche che riescono a
così com’è definito da Giovanni Arrighi, in
mettere insieme diversi modelli di sviluppo
cui il comando del denaro sta sfuggendo
dentro un laboratorio globale. Quindi, qua,
al dominio dell’occidente di fronte alla
si può avere la Silicon Valley (intesa come
crisi dell’eurocentrismo e della centralità
complesso tecnologico) a Shenzhen, una
pag. 13
Londra come centro finanziario a Hong
l’Asia come una regione con enorme
Kong,
potenziale
una
Bruxelles
come
centro
di
sviluppo
economico
e
burocratico nel centro amministrativo a
tecnologico, crescita demografica della
Guangzhou (Canton). Di fronte a questa
classe
descrizione della complessità di quest’area
finanziaria, delineando un futuro che si
è significativo interrogarsi su come in
modella a partire dai centri finanziari
questa precisa congiuntura storica questo
globali come Singapore, Bangkok…
modello
tensione,
Per concludere, visto che mi occupo di
stretta
finanza e finanziarizzazione della regione,
autoritaria di Xi Jinping su Hong Kong. Un
la proiezione futura è per me un elemento
po’ sullo stesso filone si muove il nuovo
fondamentale
libro
“Crack-Up
contraddizioni che caratterizzano l’Asia
Capitalism”, che descrive in dettaglio come
come regione ma anche il funzionamento
i liberali fautori di quella che poi è stata
del capitalismo finanziario: la finanza si
grossolanamente definita globalizzazione
fonda sul presupposto che il futuro possa
e liberazione dei mercati, si trovavano
essere assimilato al presente, incorporato
invece in un ordine istituzionale capace di
nei prezzi delle azioni, dei prodotti derivati,
assicurare la mobilità del capitale ma
e qui il futuro inconoscibile si presta al
attraverso una miriade di forme politiche
calcolo del rischio. Dunque, nel paradigma
economiche ibride e circoscritte — porti
finanziario attuale, quello della finanza
franchi, città-stato, paradisi fiscali e una
verde — la cosiddetta “finanza sostenibile”
vertiginosa quantità di “zone”.
— è un paradigma nato per ri-legittimare
Slobodian nei suoi esempi elenca Hong
un’élite finanziaria screditata dalla crisi del
Kong e Singapore come zone cardine di
2008: prende le mosse dal presupposto di
questa evoluzione, e ci indica come il
tradurre il rischio climatico (fattore che
successo di questa “zonizzazione” che ha
incarna una incertezza radicale e quasi
perforato la mappa globale si debba a
ontologica) in un rischio finanziario, in un
processi di sovranità graduata, proprio
calcolo numerico. Questo sempre di più
come
Ong.
vede il dispiegarsi di algoritmi, forme di
questo
calcolo, protocolli che producono scenari
momento, in cui l’estensione di questa
di investimento futuro traducendo mondi
policrisi rende evidente quanto le forme
ipotetici
politiche tradizionali non siano più in
calcolative: in gioco emerge una nuova
grado di risolvere problemi planetari —
governance economica, che da una parte
dalla pandemia alla crisi climatica —, l’Asia
vede
emerge
più
dall’altra, un ruolo chiave delle banche
che
centrali che si uniscono in una rete per
politicamente ed emerge come la “regione
definire i “climate stress tests” — che poi
che tende al futuro”, sempre descritta in
intervengono nella definizione di politiche
scenari futuristici. Parag Khanna, uno dei
economiche
guru
queste ricette economiche in base a questi
si
possa
soprattutto
di
dire
in
considerando
Quinn
aveva
Insomma,
Slobodian,
sostenuto
forse
come
integrate
del
sia
la
proprio
una
delle
Aihwa
in
regioni
economicamente
giornalismo
americano
media,
accelerazione
urbana
nell’osservare
in
una
l'azione
degli
che
Stati
cercano
Questo
di
metriche
ma
di
le
anche,
cavalcare
mainstream, ha pubblicato un libro che si
scenari
intitola “The future is Asian”: qui descrive
contraddizione fortissima su quello che
pag. 14
futuri.
serie
e
marca
una
finora è stato definito come il ruolo del
sfruttamento del lavoro in Cina e in altre
mercato — e, nella globalizzazione, il ruolo
regioni dell’Asia). Si costruisce in questo
del
delle
senso costantemente la dicotomia urbano-
informazioni per definire il calcolo dei
campagna, centro-periferia, internamente
prezzi, ma anche il mercato come fulcro
ad una stessa regione. Vorrei provare a
epistemologico e ordinante della società
raccontare un po’ il mio lavoro sul campo:
(come l’aveva descritto Hayek) —: senza
sono appena tornata da alcuni mesi in
che lo si ammetta ci troviamo di fronte ad
Thailandia
una forma di pianificazione economica
investimenti
che è pianificazione gestita da una élite
provenienti da banche cinesi, all’interno
finanziaria
del
del progetto della Belt and Road ma
mercato come forma di legittimazione.
anche che eccedono questo progetto. Uno
Soprattutto a Singapore, ma anche in
dei
Malesia e ovviamente in Cina (dove si è
osservato è stato questo nuovo progetto in
sempre mantenuto un percorso legato alla
campo su una diga idroelettrica al confine
pianificazione) si stanno verificando queste
tra Thailandia e Laos. Il progetto vede la
tecniche
definiscono
costruzione della più grande piattaforma
dall’alto verso il basso la composizione
galleggiante di pannelli solari al mondo —
settoriale
investimenti
che sarà costruita con capitale cinese e
economici che incarnano sempre di più
thailandese — e sarà situata nel bacino
una stretta anti-democratica: forse, da qui,
idroelettrico (artificiale) di una precedente
si può discutere proprio nel merito di
diga idroelettrica che era stata finanziata
come queste trasformazioni si estendano
dagli
oltre la Cina stessa.
Sessanta
mercato
come
che
di
e
usa
processore
la
governo
neutralità
che
temporale
di
casi
in
cui
ho
seguito
“verdi”,
più
(in
specialmente
paradigmatici
americani
alla
quegli
degli
che
ho
fine
degli
anni
anni
era
stata
finanziata dai soldi della World Bank, in
Per iniziare a rispondere alle domande che
chiave
sono state poste, vorrei tornare alla logica
funzione geopolitica volta a distruggere e
del “futuro” per poi parlare anche di quelli
smontare tutte le cellule della guerriglia
che sono i contropoteri, approfondendo
vietcong che avevano basi nelle zone di
questo ruolo della Cina come egemone
confine
oppure no. È interessante vedere la flip-
osservato in quei giorni sono state delle
side, l’altro lato della proiezione futura
fortissime
dell’Asia — fatta di proiezioni, scenari
comunità che ancora vivono vicino alla
utopici e futuristi —, che invece è uno
diga
scenario più distopico, da cui emerge
l’espropriazione di quella terra già da
un’Asia
devastata
sessant’anni:
climatici,
innalzamento
da
cambiamenti
periferiche).
proteste
che
si
aveva
Quello
da
una
che
parte
ribellavano
questo
ho
delle
contro
movimento,
intergenerazionale ed eterogeneo, è stato
mare, sviluppo tecnologico concentrato
risvegliato da questo nuovo progetto che
nelle
vede l’inserimento di investimenti cinesi
di
pochi
livello
e
e
e
del
mani
del
anticomunista,
e
dunque
centralizzazione del capitale, sfruttamento
dentro
del
terre
precedentemente stata costruita da fondi
soprattutto nelle aree periferiche (zona
americani durante la guerra fredda. È stato
che hanno sempre giocato da fonte per lo
molto interessante vedere l’origine di
lavoro,
espropriazione
di
pag. 15
una
infrastruttura
che
era
questi movimenti dal basso, forti proprio
una dinamica, che in occidente è sempre
per
all’appiattimento
stata mascherata, di esplicitazione, del
temporale della finanza, alla retorica della
ruolo chiave dello stato a sostegno del
finanza che lancia questo progetto nel
mercato,
futuro
occultamento.
il
fatto
che
—
appiattendone
la
storicità
—
senza
nessun
L’analisi
alcun
sulla
Cina
è
regione,
rilevante come metodo, a livello globale
legandosi al fatto che quelle zone erano
perché permette di osservare come tutti
politicamente
aver
questi diversi meccanismi si articolino
occupato un ruolo strategico durante la
senza dover essere nascosti o velati dalla
guerra del Vietnam e la guerra fredda. Ho
retorica
seguito
degli
autonomo e ordinatore. Quello che sto
investimenti cinesi durante la Belt and
vedendo nelle operazioni finanziarie è
Road,
verso
come di mercato non ci sia quasi nulla: la
l’accaparramento di materie prime per la
logica della finanza, si basa su calcoli
produzione
politici,
oppongano
la
storicità
calde
anche
un
della
proprio
po’
il
per
ruolo
dell’interesse
di
tecnologie
rinnovabili,
del
mercato,
come
asimmetrie
di
ente
potere,
eccetera: in Tailandia ho visitato corridoi e
concentrazioni di capitale, che a loro volte
zone economiche speciali in cui stanno
cavalcano scenari, calcoli metrici, big data.
spuntando questi “China industrial park” —
Pensando al lavoro di Morozov, tra qli altri,
riproducendo
parchi
il dibattito odierno sul “nuovo feudalesimo”
industriali cinesi, in paesi asiatici come la
non è distinto né si oppone al capitalismo,
Tailandia e il Vietnam — per bypassare le
ma si oppone alla democrazia. Forse, in
sanzioni
questo
il
modello
americane
dei
(producendo
per
momento,
uno
dei
punti
esempio pannelli solari). Si può parlare di
fondamentali riguarda proprio il fatto che
un nuovo Beijing Consensus? Forse non è il
sia sempre più evidente come capitalismo
modo
e democrazia non siano proprio andati a
giusto,
però
senz’altro
c’è
una
tendenza che rispecchia un crescente
braccetto storicamente.
ruolo cinese nella regione, un crescente
Altra cosa importante è che la Cina è
afflusso di investimenti in RMB, che si
approdata al capitalismo — e qui Arrighi lo
dovrebbe
in
spiega chiaramente — senza un passato
parallelo al processo di de-dollarizzazione
imperialista o coloniale, e, dunque anche
di cui si parlava prima, seppur ancora
la sovranità economica cinese e asiatica è
timido. Rispetto all’ altra domanda posta,
risultato di questo percorso.
mi
alla
parte
analizzare
che
protezionismo
caratterizza
occidentale,
e
il
certamente
la
dicotomia
tra
mercato
che
libero
dibattito
in
Cina
world
system
Ritornando
theory,
sarebbe
interessante discutere in dettaglio su quale
mainstream
siano
si
operazioni della finanza in questo ciclo di
declini
quindi
le
caratteristiche
accumulazione,
del rapporto tra Stato e capitale. In Cina
egemonico ma multipolare, ma forse in un
l’intervento massiccio dello Stato in tutte
altro seminario
le articolazioni dell’economia — dal ruolo
che impressiona sempre di più è che, la
delle
riproduzione
centrali
alla
repressione
non
le
immediatamente rispetto alla questione
banche
che
e
definirei
Per concludere, la cosa
del
capitale
finanziario
statale sul capitale privato…seppur sempre
globale, sembra sia sempre più staccato
contingente e aleatorio — porta alla luce
da quello sociale.
pag. 16
2
2
C A P I T O L O
C A P I T O L O
America Latina
Giuseppe Lo Brutto
Benemérita Universidad Autónoma de Puebla, Messico
L’altro giorno stavamo discutendo del
economie nazionali o ciò che noi abbiamo
ruolo dell’America Latina in questo nuovo
considerato
contesto
che
globalizzazione. Certo in quel momento si
latino-americani
è assistito negli Stati Uniti a una guerra
definiscono “con particolarità cinesi”. Fin
commerciale molto forte con la Cina, e
dal 2016 ci siamo detti che eravamo di
c’era
fronte
de-
multilateralismo da parte degli Stati Uniti
globalizzazione: questo processo vedeva
che poi con la pandemia si è aggravato —
sia
soprattutto come abbiamo potuto vedere
con
alcuni
un
una
globalizzazione
colleghi
ad
un
processo
rallentamento
del
di
commercio
stato
un
anche
processo
un
di
de-
abbandono
del
capitale
in America Latina, poiché sia la Cina che
crescenti
gli Stati Uniti disputavano questo grande
restrizioni alle relazioni internazionali — un
territorio ricco di risorse naturali attraverso
esempio
delle
gli aiuti per esempio sul tema dei vaccini e
relazioni tra il Messico e gli Stati Uniti:
del materiale sanitario a tutti i paesi,
tutto ciò ha portato a questa riduzione
indipendentemente
dell’interdipendenza economica tra le
politico.
mondiale
e
dei
internazionale,
molto
che
flussi
di
anche
evidente
quello
pag. 17
dal
loro
colore
Oggi la de-globalizzazione può essere
un dato molto importante il fatto che di
considerata anche il correlato del processo
questo impegno 32,5 miliardi di dollari
di transizione egemonica tra gli Stati Uniti
sono stati investiti nel settore trasporti e
e
35,3
la
Cina:
noi
partiamo
da
questo
nel
settore
costruzioni.
Questo
approccio nell’analisi del sistema-mondo,
impegno della Cina ci mostra uno sviluppo
con
costante dal 2020, soprattutto dall’inizio
grande
attenzione
all’analisi
di
Giovanni Arrighi intorno al concetto di
della
caos sistemico o quello che abbiamo con
l’attenzione è come l’Argentina sia uno dei
Ada Cabrera introdotto nell’ultimo articolo
Paesi che più abbia ricevuto investimenti
pubblicato sulla rivista Frontiers “Role of
nel settore trasporti, si parla di 3.3 miliardi
the
di dollari solamente nel 2022. Perché dico
China
South-South
cooperation
pandemia:
ciò
che
richiama
hegemonic strategy as an ‘early emulation’
tutto questo?
in a context of systemic chaos”, cioè il
Perché alcune delle problematiche che
concetto di “emulazione anticipata” della
consideriamo più importanti, dal punto di
Cina
questa
vista della presenza della Cina e di questa
arrivare
globalizzazione con caratteristiche cinesi,
all’egemonia in maniera anticipata rispetto
sono le questioni socio-ambientali e le
a come lo avevano fatto gli Stati Uniti nel
resistenze che si creano — in particolare in
secondo dopoguerra. Questo ci spiega
America Latina sono ben osservabili — in
cosa stia succedendo a livello globale. Io
distinte regioni e nello specifico in Paesi
volevo dare dei dati per far capire quanto,
come
anche parlando di de-globalizzazione, in
Venezuela, Colombia… dove la presenza di
questa transizione egemonica ci siano due
materiali preziosi (come può essere il litio)
poli chiari: il polo Cina-BRICS contende
sta
agli
rispetto
tendenza
agli
Stati
della
Uniti,
Cina
ad
Brasile,
generando
Argentina,
delle
Ecuador,
resistenze
molto
di
vista
importanti. Queste dimostrano come la
e
una
presenza cinese, nonostante da un punto
territorialità, cosa che possiamo vedere
di vista macro potrebbe rappresentare
oggi, ad esempio, nella guerra in Ucraina,
un’alternativa
che è l’espressione di un contesto di
rappresentata dagli Stati Uniti, dal punto
tensione tra la Cina e gli Stati Uniti, ma
di vista micro riproduce invece certi tipi di
anche
Oggi,
procedimenti, certi tipi di situazioni che ne
riprendendo i dati[1] che ci arrivano sugli
mettono in dubbio il ruolo. Si parla in
investimenti
questo caso di una comunità globale in
Stati
Uniti,
multilaterale,
nel
dal
uno
Sudan
punto
spazio
in
diretti
Africa.
all’estero
nella
di
critica
una
nuova
all’egemonia
strategia BRI (la Belt and Road Initiative),
comune,
economia
vediamo solamente per il 2022 i 147 paesi
strutturale in cui i paesi si inseriscano nelle
che fanno parte di questa iniziativa uno
logiche della Cina, di questa cooperazione
stanziamento di quasi settanta miliardi di
sud-sud (e qui sto parlando di Yustin Yifu
dollari, sulla base di duecento accordi: è
Lin, uno dei teorici della nuova economia
strutturale). Emerge con importanza il
[1] C. Nedopil (January 2023): “China Belt
concetto di credibilità strategica, quando
and
si considera la Cina come paese credibile
Road
Report
Initiative
2022”,
Development
(BRI)
Green
Center,
University, Shanghai
Investment
Finance
FISF
&
Fudan
dal punto di vista strategico nel fare
alleanze con i paesi del sud del mondo.
pag. 18
Oggi c’era una notizia che mi ha lasciato
dell’America Latina, e i governi di destra
piuttosto stupito: l’annuncio della Camera
che
cinese degli esportatori ed importatori di
unicamente per accumulare. Io penso, per
metalli, minerali e prodotti chimici, in
dirlo in maniera sintetica, che la presenza
merito all’istituzione di un meccanismo
cinese
volontario di mediazione e consultazione
nell’America Latina, svolga dal punto di
per l'industria mineraria e la catena del
vista sia strategico che politico un ruolo
valore dei minerali. Dal punto di vista
molto
dell’analisi
l’influenza statunitense nella regione: non
del
considero
sistema-mondo
questo
elemento
io
molto
si
utilizzavano
oggi
nel
l’estrattivismo
mondo,
importante
può
pensare
soprattutto
poiché
né
al
allontana
primo
ciclo
rilevante nella creazione di questo nuovo
progressista politico latino-americano né
sistema inter-statale che la Cina ha creato
al secondo ciclo che è quello che abbiamo
negli ultimi 30 anni, in cui non solo la
visto negli ultimi anni, senza la presenza
banca dei BRICS ma anche la Banca
cinese nella regione; è anche vero però che
asiatica d’investimento per le infrastrutture
allo stesso tempo questa presenza sta
svolge un ruolo importante; ora si inserisce
creando
anche uno strumento di mediazione sulle
ambientali molto intense che fanno capire
questioni
come
dei
minerali
che
oggi,
per
delle
problematiche
questa
socio-
globalizzazione
con
quanto riguarda l’America Latina, viene
caratteristiche cinesi sia da comprendere
messo
non solo da un punto di vista macro ma
in
evidenza
e
rappresenta
un
elemento importante.
anche da un punto di vista micro. Questo
Ma cosa sta succedendo in America Latina
tipo di analisi del micro è utile soprattutto
rispetto
per
alle
resistenze
che
si
stanno
capire
come
si
riorganizzano
le
vedendo, soprattutto nei diversi Paesi?
resistenze e le comunità nei diversi paesi
Innanzitutto,
latino-americani
parto
dall’idea
che
la
—
non
mi
dilungherò
riunione tra Lula e Xi Jinping il mese scorso
invece sull’Africa e sul grande fondo Focac
a Shangai sia stata un po’ una delusione
che esiste tra la Cina e l’Africa e tutto
dal punto di vista del tema dello sviluppo
quello che è stato fatto negli ultimi
sostenibile,
decenni.
dell’Amazzonia,
soprattutto
perché c’era un'aspettativa molto più alta
Concluderei con alcune considerazioni: il
in merito a quel poco che era stato fatto
multipolarismo
rispetto all’epoca Bolsonaro. Per esempio,
momento
ieri in Perù è uscita la notizia di una
egemonica, di questi due grandi poli in cui
mobilitazione
la Cina sta costruendo un nuovo sistema
importante
contro
la
può
di
questa
un
transizione
compagnia mineraria del Rio Blanco: c’è
interstatale.
stata
e
importante vedere dal punto di vista micro
una
cosa stia succedendo nei territori e nelle
compagnia mineraria cinese: questo ci fa
comunità dove da lungo tempo c’è un tipo
vedere come in Perù la situazione sia
di
molto grave, specialmente nelle regioni in
necessario collegare questi due tipi di
cui il mega-mining svolge un ruolo forte
analisi
nella comunità. Altro esempio è la miniera
seminario di oggi.
un’enorme
concentrazione
mobilitazione
pacifica
contro
del Mirador in Ecuador, ancora considerata
pag. 19
Allo
rappresentare
organizzazione
per
stesso
diversa.
focalizzare
tempo
È
è
dunque
l’obiettivo
del
È
molto
interessante
ascoltare
una bomba a orologeria per il territorio
interpretazioni anche un po’ diverse da
dell’Ecuador,
nella
quelle cui siamo abituati all’interno dei
Yasuní.
si
nostri contesti universitari; ritorno quindi
contrasto
alla
estrattivisti,
domanda
che
faceva
Maurilio,
e
Qui
famosa
mette
tra
in
questi
i
riserva
del
evidenza
governi
governi
il
neo-
progressisti
dunque quale sia il ruolo dell’autonomia
dell’America Latina, e i governi di destra
latino-americana. L’America Latina è un
che
territorio ricco di risorse naturali e proprio
unicamente per accumulare. Io penso, per
per questo è un territorio continuamente
dirlo in maniera sintetica, che la presenza
in disputa, da secoli, e i processi di
cinese
integrazione che sono stati avviati nel
nell’America Latina, svolga dal punto di
nostro continente — ma soprattutto quelli
vista sia strategico che politico un ruolo
che a partire da questo nuovo millennio il
molto
ciclo progressista ha avviato nell’asse Lula-
l’influenza statunitense nella regione: non
Chavez prima, con Correa e Evo Morales,
si
dove si era pensato anche ad una nuova
progressista politico latino-americano né
moneta — purtroppo non hanno avuto
al secondo ciclo che è quello che abbiamo
successo, anche per il fatto che l’America
visto negli ultimi anni, senza la presenza
Latina si trova tra Cina e Stati Uniti, come
cinese nella regione; è anche vero però che
un
allo stesso tempo questa presenza sta
territorio
dove
costantemente
chi
governa
relazionarsi
con
deve
queste
utilizzavano
oggi
nel
l’estrattivismo
mondo,
importante
può
pensare
creando
poiché
né
delle
soprattutto
al
allontana
primo
problematiche
ciclo
socio-
due grandi potenze egemoniche. Da un
ambientali molto intense che fanno capire
lato, i critici dicono che il fatto stesso di
come
allearsi
di
caratteristiche cinesi sia da comprendere
allontanarsi dall’influenza statunitense, ma
non solo da un punto di vista macro ma
è vero anche che per molti paesi come il
anche da un punto di vista micro. Questo
Messico la relazione con gli Stati Uniti
tipo di analisi del micro è utile soprattutto
rimane importantissima. Poco fa Felice
per
faceva
resistenze e le comunità nei diversi paesi
con
la
riferimento
Cina
ai
permette
626
miliardi
di
questa
capire
globalizzazione
come
si
latino-americani
Uniti: la Cina è il terzo socio commerciale
invece sull’Africa e sul grande foro Focac
degli Stati Uniti (dopo Canada e Messico).
che esiste tra la Cina e l’Africa e tutto
Vedere
quello che è stato fatto negli ultimi
Belt
and
Road
Initiative
non
mi
le
rapporti commerciali tra la Cina e gli Stati
la
—
riorganizzano
con
dilungherò
dall’America Latina è limitante poiché essa
decenni.
non è il focus centrale, per la Cina, in
Concluderei con alcune considerazioni: il
quanto a relazioni internazionali: bisogna
multipolarismo
prestare attenzione al ruolo che svolge
momento
l’Asia in questa transizione egemonica,
egemonica, di questi due grandi poli in cui
come
la Cina sta costruendo un nuovo sistema
anche
l’Africa.
A
partire
può
di
questa
transizione
interstatale.
sistema-mondo
sono
importante vedere dal punto di vista micro
elementi che possono far pensare che
cosa stia succedendo nei territori e nelle
siamo di fronte alla costruzione di un
comunità dove da lungo tempo c’è un tipo
che
ci
pag. 20
stesso
un
dall’approccio di Arrighi e dalla teoria del
vediamo
Allo
rappresentare
tempo
è
di
organizzazione
diversa.
È
dunque
l’Asia in questa transizione egemonica,
necessario collegare questi due tipi di
come
analisi
dall’approccio di Arrighi e dalla teoria del
per
focalizzare
l’obiettivo
del
seminario di oggi.
anche
sistema-mondo
l’Africa.
vediamo
A
partire
che
ci
sono
elementi che possono far pensare che
siamo di fronte alla costruzione di un
È
molto
interessante
ascoltare
nuovo
sistema
interstatale:
a
volte
è
interpretazioni anche un po’ diverse da
rischioso dire che siamo di fronte a un
quelle cui siamo abituati all’interno dei
nuovo consenso, come quello che c’è stato
nostri contesti universitari; ritorno quindi
dopo la Seconda Guerra Mondiale (e che è
alla
il consenso dell’ONU), però è vero che
domanda
che
faceva
Maurilio,
e
dunque quale sia il ruolo dell’autonomia
questo
latino-americana. L’America Latina è un
dalla Cina negli ultimi vent’anni svolge un
territorio ricco di risorse naturali e proprio
ruolo molto importante. Vediamo che la
per questo è un territorio continuamente
Cina
in disputa, da secoli, e i processi di
multilaterale — per esempio per quanto
integrazione che sono stati avviati nel
riguarda i fondi sullo sviluppo sostenibile, e
nostro continente — ma soprattutto quelli
la Cina è uno dei principali sostenitori agli
che a partire da questo nuovo millennio il
accordi di Parigi —, mentre dall’altro lato
ciclo progressista ha avviato nell’asse Lula-
costruisce un nuovo sistema multilaterale
Chavez prima, con Correa e Evo Morales,
fomentando anche una polarizzazione a
dove si era pensato anche ad una nuova
volte implicita tra gli Stati Uniti e la Cina
moneta — purtroppo non hanno avuto
stessa.
successo, anche per il fatto che l’America
Per quanto riguarda l’America Latina ci
Latina si trova tra Cina e Stati Uniti, come
sono dei segnali molto importanti: il fatto
un
stesso
territorio
dove
costantemente
chi
governa
partecipa
che
costruito
nell’attuale
Dilma
Rousseff
sistema
sia
stata
nominata direttrice della Banca per lo
due grandi potenze egemoniche. Da un
Sviluppo svolge un ruolo strategico molto
lato, i critici dicono che il fatto stesso di
importante
allearsi
di
geopolitico, e fa intuire la centralità del
allontanarsi dall’influenza statunitense, ma
ruolo che l’America Latina svolgerà nei
è vero anche che per molti paesi come il
prossimi anni a livello globale (soprattutto
Messico la relazione con gli Stati Uniti
il Brasile di Lula e l’Argentina di Fernandez
rimane importantissima. Poco fa Felice
— e sappiamo che l'Argentina l’anno scorso
faceva
ha ricevuto 3,3 miliardi in investimenti, di
la
riferimento
Cina
ai
con
multilaterale
queste
con
relazionarsi
deve
sistema
permette
626
miliardi
di
da
un
punto
di
vista
rapporti commerciali tra la Cina e gli Stati
cui
Uniti: la Cina è il terzo socio commerciale
Assistiamo ora ad un processo di de-
degli Stati Uniti (dopo Canada e Messico).
dollarizzazione (basti pensare a quanto
Vedere
dichiarato qualche giorno fa da Maduro sul
la
Belt
and
Road
Initiative
una
buona
parte
fatti
in
Yuan).
dall’America Latina è limitante poiché essa
ruolo
non è il focus centrale, per la Cina, in
questo
quanto a relazioni internazionali: bisogna
importante della Cina tra l’Arabia Saudita
prestare attenzione al ruolo che svolge
e l’Iran e il ruolo importante della Cina in
pag. 21
della
va
de-dollarizzazione),
data
rilevanza
al
ed
in
ruolo
America Latina: da anni il Cile riceve, nelle
fredda; oggi invece la Cina si è venuta a
transazioni internazionali, piccole somme
trovare molto in anticipo rispetto alla
in Yuan. C’è anche un altro sistema, il
strategia degli Stati Uniti di settant’anni
sistema delle transazioni con le carte di
fa).
credito, per cui il polo cinese senz’altro ha
transizione
acquisito particolare centralità — anche
nuove spazialità territoriali e regionali,
per questo lo spauracchio delle sanzioni
come diceva Niccolò, in cui il rapporto
sulla Russia dall’inizio della guerra l’ha
Stato-capitale
portata a muoversi verso questo sistema
globalizzazione — è intrinseco, non è
alternativo. Questi dati fanno capire che
separato: lo Stato è anche al servizio di
siamo
questo capitale, e per questo serve capire
di
fronte
egemonica
ad
che
una
bisogna
transizione
comprendere
la
Siamo
dunque
di
egemonica
—
nuova
fronte
che
per
ad
una
ricostruisce
capire
la
globalizzazione
con
anche nel lungo periodo. Non si sta
caratteristiche cinesi, nel concetto della
parlando di solamente dieci o quindici
nuova economia strutturale.
anni, ma di un periodo molto più lungo
L’altro elemento fondamentale è il punto
che
della
di vista culturale che sta emergendo: in
costruzione di queste nuove istituzioni non
America Latina siamo passati da dodici
solo
l’aspetto
istituti Confucio a quasi cinquanta in sei
regionale è importante) ma anche dal
anni. Questo dà l’idea di come il gigante
punto
asiatico, dal punto di vista culturale, cerchi
ci
sul
fa
capire
livello
di
l’importanza
regionale
vista
della
(e
connettività
tecnologica e delle infrastrutture.
di costruire un tipo di egemonia.
Gli investimenti che si sono fatti negli
L’ultima
ultimi anni in infrastruttura tecnologica
provare a capire meglio l’Europa, riguarda i
sono enormi da parte della Cina: sul
grandi investimenti in Europa che partono
settore servizi, il 33% degli investimenti
dalla
della Banca per lo sviluppo vengono fatti
stiamo parlando di più di sette miliardi
in energie rinnovabili, un altro 33% sulle
solamente nel 2022. Non penso che sia
questioni tecnologiche, mentre il restante
necessario capire la Cina a partire dal
sulle questioni fossili. Questo restituisce un
concetto dell’autoritarismo o del “post-
dato chiaro sulle modificazioni rispetto
fascismo”: per capire la guerra in Ucraina
agli investimenti nel mondo. Non parlo
non possiamo guardare alle cose come
come “filo-cinese”, ma è necessario darsi
polarità
questo tipo di prospettive di sguardo sul
considerando la scala di grigi nel mezzo.
mondo, in una prospettiva gramsciana: tra
Bisogna capire perché da un lato Orban
un mondo che non finisce di morire e un
con politiche esplicitamente “di destra”
altro che non inizia a nascere come si
svolga un ruolo geostrategico di questa
deve,
portata rispetto alla Cina, intanto che
si
intravedono
elementi
cruciali
cosa
Cina,
volevo
per
tra
aggiungere,
esempio
bianco
in
e
per
Ungheria:
nero
ma
come questo concetto molto teorico di
dall’altro
emulazione
di
dichiarato, svolga un ruolo fondamentale
tradizioni egemoniche, pensiamo agli Stati
in America Latina sempre riguardo agli
Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale, in
investimenti
un contesto di caos sistemico che si stava
europei, a maggior ragione dovremmo
già avviando al bipolarismo della guerra
interrogarci anche sul ruolo dell’Europa in
anticipata
(parlando
pag. 22
lato
Fernandez,
cinesi.
Tra
comunista
l’altro,
come
Africa: il conflitto del Sudan, in questo
momento, è fondamentale per capire lo
scontro egemonico tra Cina e Stati Uniti.
Oltre a questo, noto fortemente come in
Italia
ci
sia
mancanza
di
libertà
d’espressione nel parlare e capire la guerra
dell’Ucraina:
tutto
si
gioca
su
quella
dicotomia tra autocrazie e democrazie, ma
non penso questo possa essere il filtro
attraverso cui guardare a quella guerra.
pag. 23
3
3
C A P I T O L O
C A P I T O L O
Nord America
Felice Mometti
Ricercatore indipendente
Vorrei partire da due recenti interventi
stabilito il record degli scambi tra Stati
programmatici che stanno suscitando un
Uniti e Cina per 700 miliardi di dollari – ma
dibattito
all’interno
per le forme di resilienza che si sono
dell’establishment americano. Il primo è
sviluppate nelle catene globali del valore
quello tenuto a fine aprile da Jake Sullivan
dopo il Covid, la guerra in Ucraina e il
(Consigliere sulla sicurezza nazionale e a
peggioramento delle relazioni politiche
capo
con la Cina. Detto in sintesi: non esiste un
del
trasversale
Consiglio
per
la
sicurezza
nazionale) ed il secondo – di qualche
decoupling,
giorno prima - di Janet Yellen (Segretaria
parallelo recoupling. in cui – allo stesso
al tesoro ed ex Presidente della Federal
tempo – si riorganizzano i flussi delle
Reserve). Cosa dicono in sostenza questi
merci, delle tecnologie, della logistica e si
due interventi? Per Sullivan parlare solo di
adottano nuovi standard di produzione. Se
decoupling con la Cina non si coglie la
non è possibile il disaccoppiamento con la
nuova fase di globalizzazione selettiva che
Cina e lo stesso vale per Cina nei confronti
si sta aprendo. Non solo e non tanto per i
degli
dati economici oggettivi - nel 2022 è stato
nell’attuale processo di ridefinizione della
pag. 24
Stati
anche
Uniti.
parziale,
Secondo
senza
un
Sullivan
produzione
di
valore
più
che
piramide federale a gerarchia verticale ma
disaccoppiarsi si debbono ridurre i rischi
come
una
rete
di
(derisking) mediante una riarticolazione
pubblico/privato
delle catene globali del valore che privilegi
fortemente gerarchizzati. In modo che
“amici e alleati” senza per questo escludere
anche con il cambio del colore politico
la Cina. Yellen, nel suo intervento, esprime
dell’Amministrazione
concetti simili sottolineando che: “non
stravolgerla
cerchiamo di separare la nostra economia
guardiamo alla New Space Race, con il
da
con
partnership
pochi
non
snodi
sia
possibile
completamente.
Se
Una
completa
ruolo svolto da quelli che, ironicamente,
nostre
economie
vengono chiamati gli “anarchici devoti”
sarebbe disastrosa per entrambi i paesi.
(Elon Musk, Jeff Bezos etc…) e alla rete di
Sarebbe destabilizzante per il resto del
Starlink che permette all’esercito ucraino
mondo”.
di monitorare gli spostamenti delle truppe
quella
cinese.
separazione
delle
Stabilizzare
il
mondo
dell’egemonia
nella
crisi
americana,
per
russe, abbiamo degli esempi di queste
partnership.
La
stessa
intelligence
l’amministrazione Biden significa anche
community, diciassette agenzie – non solo
rivedere
del
le “famose” CIA e Fbi – che “mettono a
Dipartimento di Stato. Il Segretario di
contratto” un milione 200 mila persone,
Stato
funzionano
con
considerato il Presidente-ombra, da un
autonoma
tanto
paio di anni ripete che la proiezione
analisti,
globale degli Stati Uniti non deve più fare
postfordismo dei corpi speciali.
affidamento solo sulle quasi 800 basi
Un capitolo a parte merita il rapporto tra il
militari sparse per il mondo e sul controllo
Pentagono con l’industria militare e le
del 85% dei flussi commerciali con le sei
grandi
flotte impegnate nei mari e negli oceani,
budget del Pentagono - 850 miliardi di
ma di “plasmare i diversi contesti” facendo
dollari, cioè più della somma delle spese
leva sugli investimenti, le alleanze, la
militari di Cina, Russia Francia e Regno
competizione.
Unito – diventa luogo e strumento, oltre
l’azione
Antony
e
la
Blinken,
struttura
da
Come?
non
pochi
Scegliendo
si
società
che,
reciproci
secondo
dovrebbe
alcuni
parlare
finanziarie.
di
colossale
che
rapporti di forza, se puntare sul domino,
dell’intelligenza
piuttosto
oppure
quantistico e di nuovi sistemi d’arma,
sull’influenza, con la possibilità di passare
anche di nuove forme di governance tra
da una condizione all’altra in tempi non
Stato federale, intelligence community,
lunghi. Da questo punto di vista il nuovo
industria
concetto strategico della Nato, approvato
finanziare. Più della metà del budget
lo scorso anno al vertice di Madrid, non è
andrà a cinque industrie militari: Lockheed
schiacciato
Martin,
solo
sull’egemonia
sulla
deterrenza
e
il
sperimentazione
Il
di
strategicamente, in base alle situazioni e ai
che
di
margini
artificiale,
militare
Boeing,
e
nei
campi
del
calcolo
grandi
Raytheon,
società
General
contenimento del “nemico”, ma prefigura
Dynamics e Northrop Grumman. Le quali
una combinazione tra l’aspetto militare,
hanno come principali azionisti le tre
quello economico e finanziario. Per fare
maggiori società finanziarie: BlackRock,
ciò, secondo Blinken, il Dipartimento di
Vanguard, State Street. Un modello di
Stato non deve più funzionare come una
governance dove lo Stato, l’industria
pag. 25
militare e l’alta finanza sono allo stesso
catene del valore con una governance a
livello non solo per gli indirizzi da dare alla
geometria variabile: coordinare i tempi
ricerca, allo sviluppo della produzione ma
della produzione di valore per configurare
anche per le scelte strategiche globali. Il
gli
complesso
dell’approvvigionamento, della produzione
militare-industriale
di
spazi
contigui
Eisenhower memoria, tutto lobbying delle
materiale
grandi
termini significa temporalizzare lo spazio
corporation
e
sudditanza
e
non
dell’assemblaggio.
della
proiezione economica, finanziaria, militare
sistema
globale.
cooperazione e competizione, strutture di
Se non si vuole avventurarsi in definizioni
governance
in
problematiche
istituzionali
e
asimmetrico,
multipolarismo
unipolarismo
parziale,
del
altri
istituzionale, si è trasformato in struttura di
come
valorizzazione
In
complesso
per
capitale.
Un
dinamiche
di
trasformazione,
cornici
assetti
giuridiche.
Ciò
diventa possibile avendo una concezione
utile
delle catene globali del valore non limitate
guardare alle tendenze in atto nelle reti di
alle supply chain, alla logistica. Anzi più
produzione globale del valore.
che
imperialismo
dei
flussi
pare
più
L’establishment americano sta puntando
di
catene
–
che
rinviano
ad
un’immagine lineare dei processi – si
in questi ultimi anni (in modo particolare
dovrebbe
dalla presidenza Biden in poi) ad una
produzione e appropriazione del valore.
completa ristrutturazione non solo del
Reti globali che attraversano l’intero ciclo
sistema produttivo ma dell’intero modo di
di
produzione
progettazione,
sociale
del
capitalismo
parlare
di
valorizzazione
reti
del
alla
globali
capitale
della
dalla
produzione,
alla
americano. Il capitalismo contemporaneo
cooperazione, alle infrastrutture, fino al
americano dovrebbe uscire da questo
marketing territoriale integrato. Il secondo
processo
pilastro
radicalmente
modificato:
che
è
costituito
dagli
enormi
questo si verifichi oppure no, ancora è
finanziamenti stanziati con i vari “stimoli”
tutto da vedere poiché entrano in gioco
di elicopter money, durante la pandemia e
fattori politici interni – la spesso citata
con le leggi sulle infrastrutture, sui chips e
polarizzazione politica che non sempre
semiconduttori, sulla transizione verde e
diventa sociale nelle stesse forme -
e
digitale. Una massa di denaro di circa 10
strategici internazionali. Tutta la partita
mila miliardi di dollari. Più del doppio del
sull’Indo-Pacifico, per gli Stati Uniti, ha una
PIL della Germania, per avere un ordine di
valenza strategica molto più della guerra
grandezza. In un contesto del genere si sta
in Ucraina
ridefinendo il rapporto tra Stato e capitale
Ma cos’è successo negli ultimi due/tre
mediante
anni? La pandemia, la guerra in Ucraina, le
governance. Non si sta riproducendo con
relazioni
hanno
forme nuove il keynesismo di uno Stato-
accelerato la riorganizzazione delle catene
nazione rinnovato. Nella crisi politica e
globali del valore e ridefinito i modelli di
istituzionale dello Stato federale emerge il
organizzazione del lavoro. Ma come può
potere ibrido del combinato disposto di
funzionare questa grande ristrutturazione?
governo e governance. Alla base ci sta
L’idea che hanno si regge su due pilastri
l’idea di bypassare i vincoli istituzionali e
principali. Il primo è riorganizzare le
costituzionali – Biden ha stabilito il record
nell’Indo-Pacifico
pag. 26
strutture
e
assemblaggi
di
di ordini esecutivi e memorandum senza il
dall’Amministrazione
Biden,
voto del Congresso – con l’azione diretta di
managment
dell’Intel,
della
grandi corporation, dell’alta finanza, di
Apple,
Technology,
della
alcuni think tank e dell’Amministrazione
NVIDIA e della multinazionale olandese
federale.
Philips in quanto maggior azionista. Le
Due
esempi
legati
all’attualità.
Nella
taiwanese,
della
relazioni
Micron
tra
Stato
e
dal
capitalismo
recente crisi bancaria con il fallimento
contemporaneo,
della Silicon Valley Bank e della First
riproduzione
delle
Repubblic Bank sono state azzerate le
realizzazione
del
procedure
previste
di
cooperazione sociale, della sussunzione
controllo
e
bancaria,
reale del lavoro al capitale, come si vede,
dagli
organi
regolazione
finalizzate
alla
condizioni
plusvalore,
di
della
scavalcata la Banca centrale e violata la
seguono
legge sul limite del rimborso dei depositi.
multiple le logiche di trasformazione della
Tutto è avvenuto in 48 ore con l’intervento
governance.
congiunto del Dipartimento del Tesoro e
Se
del JPMorgan Chase Institute, il think tank
fabbriche
globale (così si presenta) della principale
Stellantis, Ford e General Motors il discorso
banca degli Stati Uniti. Non è stata, come
non cambia di molto. Stanno adottando
potrebbe sembrare, una scelta dettata
dei modelli di organizzazione del lavoro
dall’emergenza.
completamente
È
una
forma
di
si
logiche
multiple
prendono
in
definite
come
sono
considerazione
tradizionali
diversi
l’uno
le
come
dall’altro.
governance apparsa nella crisi del 2007-
Stellantis
2008 in poi e portata alla luce in questa
manufacturing
occasione. Un secondo esempio riguarda
modifiche per adattarlo alla forza-lavoro
la prossima apertura in Arizona di un
americana. La Ford utilizza, con grande
impianto di produzione di semiconduttori
creatività, un modello di organizzazione
di
denominato
ultima
generazione
della
TSMC
ha
importato
da
Dual
il
Torino
world
con
Matrix
class
alcune
System
taiwanese. Un impianto composto da due
caratterizzato da una pluralità di origini e
fabbriche per un totale di 13 mila posti di
destinazioni della produzione. E la General
lavoro, che per metà diventerà operativo
Motors ha aperto da alcuni anni un settore
tra un anno e il resto tra due anni,
finanziario, in continua espansione, che è
localizzato accanto a una grande base
strettamente integrato con produzione di
militare e alla fabbrica di processori della
veicoli.
Intel che occupa di 10 mila dipendenti. Un
Tra assemblaggi di forme di governance e
hub
considerato
percorsi di valorizzazione del capitale non
strategico per la sicurezza nazionale che
viene meno la ricerca continua di nuovi
mette
modelli di organizzazione del lavoro. Il
tecnologico-militare
al
lavoro
un
taiwanese-americano.
general
della
riferimento è a Amazon e a Walmart che
localizzazione, i rapporti con le istituzioni,
dalla pandemia in poi hanno intensificato
l’iter
la una sperimentazione organizzativi che
progettuale,
necessarie
supply
La
intellect
scelta
l’individuazione
chain,
i
delle
criteri
di
abbia una proiezione diretta nello spazio
formazione del personale sono stati decisi
urbano.
da una struttura informale di governance
Si è detto e scritto molto sul taylorismo
composta da esperti nominati
digitale di Amazon. Molto meno sulla
pag. 27
velocità di rotazione dell’intero inventario.
urbanistiche. Come organizzare gli spazi
Non
una
esterni e interni che estetizzano le merci,
del
gli stili di vita, i modelli di consumo. Questi
lavoro ma di un aspetto che incide nella
sono i nodi che strutturano le gerarchie
produzione dello spazio urbano in alcune
nelle
aree
si
tratta
questione
semplicemente
tecnica
e
organizzativa
metropolitane
completa
rotazione
di
reti
globali
di
produzione
e
americane.
La
appropriazione del valore. Pur nelle dovute
dell’inventario
di
differenze ma all’interno di processi simili
Amazon è a livelli a dir poco paradossali
si
che,
grande
metropolitane a livello globale: le due
vulnerabilità: tutto funziona solamente se
coste e l’area di Chicago negli Stati Uniti, il
la rotazione avviene stabilmente a una
Guandong con Hong Kong e l’area di
velocità
che
Shangai in Cina, lo Shuto-ken in Giappone,
ultimamente Amazon ha licenziato alcune
Francoforte e la Ruhr in Germania, la
migliaia di dipendenti non tanto perché
Grande Londra etc. Degli iperluoghi che
non c’era lavoro (quello c’è) ma perché
anticipano
l’inventario
produzione
tuttavia,presenta
elevata,
non
una
tant’è
ruotava
vero
al
massimo
possono
individuare
le
tendenze
15/20
del
del
aree
modo
di
capitalismo
regime.
contemporaneo in cui il cloud diventa
A Staten Island (New York) non ci sono
sempre
solo quattro grandi magazzini Amazon –
capacità di riarticolare le reti globali di
che raggiungono punte di 3 milioni di
produzione del valore e dove avvengono
pacchi distribuiti giornalmente – ma anche
con più frequenza le trasformazioni nella
i centri logistici di FedEx e UPS in un’area
composizione di classe del lavoro vivo.
denominata Matrix Logistics Park. Qui, la
Forzando un po’ potremmo dire che sono
produzione
gli
dello
spazio
urbano,
la
più
il
iperluoghi
luogo
della
virtuale
sintesi
di
una
disgiuntiva,
gestione della logistica e la proiezione
citando
globale sono profondamente intrecciati.
capitalismo
E’un
differenze tornano al “medesimo” senza
ganglio
fondamentale
(aeroporti,
Deleuze
e
Guattari,
contemporaneo
in
cui
del
le
autostrade, porti a poca distanza), della
cessare di essere differenze.
rotazione dell’intero inventario di Amazon.
Nel caso degli Stati Uniti le trasformazioni
Altri aspetti innovativi si riscontrano in
del modo di produzione sociale entrano in
Walmart, il principale datore di lavoro
tensione
privato negli Stati Uniti con un milione e
istituzionale sia a livello federale che
mezzo di dipendenti. Negli enormi centri
statale. La Costituzione non è più un
commerciali
fattore di coesione sociale e la Corte
ricerca
–
si
è
come
costantemente
esplicitamente
alla
viene
con
Suprema
una
crisi
politica
e
è diventata il luogo di uno
teorizzato – di nuove relazioni tra uomo e
scontro politico a tutto campo. Un vero e
macchina. Walmart oltre alla logistica e al
proprio
e-commerce vende anche direttamente le
emendabile
merci, e dunque si pone il tema della
ridisegnare l’intera architettura federale.
localizzazione
Un’opzione non praticabile visti gli attuali
del
centro
commerciale
blocco
o
istituzionale
riformabile
a
meno
non
di
nello spazio urbano. Dove fare lo shopping
rapporti
istituzionale più conveniente per sussidi,
rappresentanza affetto da una sclerosi
agevolazioni fiscali, per normative
endemica. Una situazione che
pag. 28
politici
e
un
sistema
di
affronta
giovanili non solo afroamericani, che non
mediante strumenti esecutivi e forme di
portavano il peso delle sconfitte delle
governance,
generazioni precedenti, che subivano poco
l’Amministrazione
di
Biden
partnership,
di
accordi
internazionale come il recente Indo-Pacific
l’influenza
Economic Framework, piuttosto flessibili
organizzazioni
per
combinato una lotta urbana con una lotta
rispondere
all’altezza
delle
dei
partiti
politici
sindacali,
che
e
delle
hanno
Il
sociale e di classe. Forse è questo il lascito
confronto/scontro con una Cina in cui il
più importante di quel movimento: quella
potere è fortemente verticalizzato in poco
congiunzione tra la dimensione urbana,
più
quella sociale-razziale e di classe.
trasformazioni
di
strutturali
una
in
ventina
atto.
di
maschi
ultrasessantenni, tra Comitato Permanente
Cosa
e
frettoloso e superficiale. Abbastanza se si
Politburo,
passa
anche
da
una
rimane?
uno
dall’altra parte del Pacifico.
composizione di classe, in parte inedita,
decisioni
progressiva
politiche
verticalità
e
una
delle
evidente
di
una
sguardo
ragiona
una
termini
a
simmetrica concentrazione delle decisioni
Tra
nei
Poco
nuova
che attiva percorsi di soggettivazione a
torto
definiti
prepolitici,
comportamenti
produzione le forme e le pratiche del
metropolitani
conflitto e dei processi di soggettivazione
precarietà
politica hanno mostrato una discontinuità
l’uniformità degli stili di vita, il razzismo
rispetto al passato. Osservando la decina
istituzionale bipartisan.
successione
di
movimenti
sociali
particolarmente radicali. Da Occupy Wall
Street al primo ciclo di Balck Lives Matter
(2013-2015): dalla lotta per il salario minimo
di 15 dollari all’ora agli scioperi femministi
tra
il
2017-19;
dall’ondata
di
scioperi
autorganizzati degli insegnanti tra il 201819; fino ad arrivare alla rivolta del 2020
dopo l’uccisione di George Floyd e al
recente sciopero dei ferrovieri bloccato
con un voto del Congresso su indicazione
di Biden.
È comunque stata la rivolta dell’estate del
2020, in piena pandemia in concomitanza
con la diffusione degli scioperi – spesso
indetti senza le tradizionali organizzazioni
sindacali – per la salvaguardia della salute
dei lavoratori, a produrre un conflitto
sociale
che
ha
messo
in
discussione
l’intero assetto politico-istituzionale. Un
processo di soggettivazione di larghi strati
pag. 29
-
dei
in
nei
pratica
riorganizzazione dei rapporti sociali di
d’anni appena trascorsa si è avuta una
–
che
territori
contrasto
rapporti
di
con
la
lavoro,
4
4
C A P I T O L O
C A P I T O L O
Africa
Paola Pasquali
Università del Ghana (Ghana)
In tante discussioni accademiche nel Nord
del continente africano duplicherà entro il
del mondo, l’Africa – intesa come spazio di
2050 (due terzi di questo aumento -
teorizzazione di fenomeni attuali, come la
ovvero circa un miliardo di persone -,
globalizzazione – è appendice periferica.
avverrà nelle aree urbane). Il continente
Questa
africano e la sua popolazione sono parte
posizione
nelle
teorizzazioni
è
speculare alla posizione africana rispetto
i
[1] Vedi World Investment Report 2022.
numeri del commercio mondiale e dei
Nel 2022, le esportazioni di merci dal
flussi di capitale internazionale, l’Africa
continente hanno raggiunto 292 miliardi
conta poco : per il 5.2% degli investimenti
di dollari (WTO, 2023). Se guardiamo agli
globali e solo per il 3% del commercio
investimenti
globale.[1]
raggiunti $83 miliardi di dollari (UNCTAD,
Nel 2023 si contavano 1,46 miliardi di
2023). Questi numeri mostrano cifre in
persone sul continente, circa il 18% circa
crescita
della popolazione mondiale. Secondo le
nonostante le ripercussioni negative della
stime delle Nazioni Unite, la popolazione
pandemia
all’economia
globale.
Se
prendiamo
pag. 30
diretti,
rispetto
nel
agli
2021
si
ultimi
sono
anni,
dell’economia globale da secoli.
Vari studi hanno anche evidenziato il ruolo
Oggi come in passato, tante catene di
cruciale della forza lavoro gratuita degli
produzione
schiavi
globali
dall’estrazione
di
dipendono
risorse
naturali
nel
continente africano. Ad esempio, circa il
africani
nello
sviluppo
del
capitalismo nordamericano (Beckert 2014,
Beckert e Rockman 2016). [4]
50 percento delle riserve globali di cobalto
e manganese – metalli vitali per produrre
Passando
batterie e veicoli elettrici - si trova in Africa
ventesimo
secolo,
(UNCTAD, 2023).[2]
liberazione
nazionale
Durante il periodo coloniale l’Africa ha
hanno portato alla nascita degli stati
avuto un ruolo chiave nello sviluppo del
capitalismo europeo e mondiale. Nella
prospettiva eurocentrica che caratterizza il
pensiero filosofico occidentale, specie dal
1700 in poi, l’Africa è rappresentata come
terra nullius, spazio vuoto di conquista.[3]
In
un
primo
tempo,
questa
rappresentazione è servita a giustificare
l’espansionismo
europeo.
Dalla
fine
dell’800 in poi, è servita a giustificare
l’esistenza
di
metropoli
colonie,
europee.
periferia
La
delle
rivoluzione
industriale europea fu resa possibile dalle
tante risorse naturali estratte in Africa
agli
ultimi
50-60
i
anni
del
movimenti
di
sul
continente
africani di oggi. E’ importante notare che i
loro
attuali
confini
riprendono
quelli
coloniali (illustrati dalle loro righe dritte) e
non
riflettono
esistenti
al
le
unità
politiche
colonialismo
che
pre-
tuttavia
sussistono in ogni stato africano. Per dirla
con le parole dello statista Sarduana di
Sokoto, “God did not create Nigeria, the
British did.” I padri fondatori di questi stati
decisero di proseguire con tali confini per
evitare sanguinosi conflitti interni. Pero’
questo
stesso
fatto
è
oggi
alla
base
dell’instabilità politica di alcuni di questi
paesi.
É anche importante notare che questi
(Rodney 1972).
paesi nacquero economicamente deboli,
Secondo Rodney, tale espatriazione del
quando non ancora dipendenti dal punto
surplus africano (in termini di risorse e
di vista finanziario. Ad esempio, la nascita
lavoro) contribui’ allo sviluppo economico
del
europeo e al sottosviluppo africano (ibid.).
economicamente possibile se i suoi padri
Infatti, le colonie e i dominions erano
fondatori non avessero potuto accedere a
anche il mercato principale dei prodotti
prestiti e aiuti finanziari da parte di altri
europei, essendo il commercio tra stati
stati e istituzioni internazionali come il
Gambia
non
sarebbe
stata
europei irrilevante (Ravenhill 2018).
[4] E’ bene ricordare che gli schiavi erano
[2] Queste statistiche vanno prese con le
procacciati dagli stessi locali, e venduti agli
pinze, perché non tutti i paesi africani sono
occidentali in cambio di beni che non
ricchi di risorse naturali. La maggior parte
esistevano
del
succedeva sulla base di un malinteso:
cobalto
si
trova
nella
repubblica
sul
continente.
Questo
il
queste popolazioni erano politicamente
manganese è per la maggior parte in
divise tra loro ed avevano un concetto
Sudafrica.
molto diverso di schiavitù. Queste divisioni
[3] Nel Nomos della Terra, Carl Schmitt
interne sono uno dei motivi per cui gli
democratica
del
Congo,
mentre
ben descriveva questa nozione.
occidentali riuscirono, per circa un secolo,
a colonizzare parti del continente.
pag. 31
Fondo Monetario e la Banca Mondiale
del centro.[6]
(Rice, 1967).
Per ridurre tale dipendenza dai paesi del
Quattordici
stati
africani
ancora
oggi
centro,
negli
anni
immediatamente
devolvono la loro sovranità monetaria –
successivi all’indipendenza diversi leader
dunque
africani
perseguirono
politiche economiche indipendenti – alla
dalla
cosidetta
loro ex potenza coloniale attraverso l’uso
industrialization theory».
del Franc CFA.
Tali
Il padre fondatore del Ghana, Kwame
America Latina, ma anche in diversi stati
Nkrumah,
africani. Lo scopo era quello di sostituire le
la
possibilità
cosi’
conio’
di
formulare
il
termine
neocolonialismo:
«L'essenza del neocolonialismo è che lo
Stato che vi è soggetto, è, in teoria,
indipendente da tutti gli orpelli esteriori
della sovranità internazionale. In realtà il
suo sistema economico e le sue decisioni
politiche
sono
dirette
dall'esterno»
(Nkrumah, 1965, trad. It. 2019).[5]
A partire dagli anni 50’, le teorie della
dipendenza vedono il sottosviluppo come
una conseguenza del sistema globale,
diviso in un centro dominante e una
periferia debole, in cui tramite diverse
strategie – in primis il libero scambio - i
politiche
politiche
«import-substitution
furono
importazioni
ispirate
implementate
dall’estero
con
in
merci
prodotte localmente.
Queste
politiche
interventista,
vedevano
che
cercava
uno
di
stato
attirare
investimenti stranieri in loco, scoraggiava il
commercio con l’esterno e proteggeva i
propri
prodotti,
un’autonomia
alla
ricerca
economica
nei
di
confronti
dell’economia globale.
Nello stesso tempo, la comparsa di nuovi
paesi industrializzati dagli anni ‘60 in poi
(Taiwan, Korea, Singapore, le cosiddette
“newly industrializing economies”), ribalta
le nozioni di periferia, terzo mondo, paesi
in via di sviluppo, eccetera.
paesi del centro sarebbero la causa del
A
sottosviluppo della periferia.
petrolifera, caduta dei prezzi delle materie
causa
di
varie
crisi
esogene
(crisi
Sviluppo e sottosviluppo esisterebbero in
prime) e endogene (instabilità politica,
strutturale
colpi
simbiosi
nelle
teorie
della
di
stato)
dipendenza (Prebisch 1950, Frank 1967).
industrializzazione
A partire dal “lungo” sedicesimo secolo,
ebbero vita breve.
secondo
Wallerstein
l’Africa
i
nei
programmi
paesi
di
africani
sarebbe
divenuta periferia in un sistema di stati
[6]
globalmente e inevitabilmente strutturato
sostiene che “sviluppo” e “sottosviluppo”
dal capitalismo. Capitalismo suddiviso in
sarebbero
aree centrali, semiperiferiche e periferiche
all’interno di una data società, i teorici
(Wallerstein 1974).
della dipendenza sostengono invece che il
Queste ultime avrebbero arricchito i paesi
“sottosviluppo”
Contro
la
visione
generati
degli
rostoviana
che
autonomamente
stati
africani
deriverebbe dalla distribuzione diseguale
[5] K. Nkrumah, Neo-colonialism: The Last
delle risorse e dallo sfruttamento in atto da
Stage
parte dei paesi “sviluppati” nei confronti
of
Imperialism,
International
Publishers, New York 1965, pp. ix-xv, trad. di
dei
paesi
E. Piromalli
appropriamento del surplus prodotto in
quest’ultimi.
pag. 32
“sottosviluppati”,
tramite
Dal punto di vista cinese, l'Africa è un
che
mercato per tante delle sue aziende,
finanziamenti, di solito da banche nel
soprattutto
Nord del mondo) solitamente scelgono da
quelle
delle
province
più
nei
fatti
hanno
accesso
ai
povere.
queste
Dal punto di vista africano, i finanziamenti
negoziati con le autorità locali.
cinesi offrono la possibilità di realizzare
L’idea
infrastrutture, che i donatori tradizionali
strategica dietro all’operato delle ditte
non finanzierebbero, o che finanzierebbero
cinesi, è fuori luogo.
con costi molto più elevati. L’arrivo della
Infatti, queste ditte, come tutte le altre,
Cina e di altri paesi del Sud del mondo
perseguono i loro profitti.
come finanzieri ha migliorato il potere di
E’ necessario aggiungere che il sistema
contrattazione di questi governi rispetto ai
cinese di finanziamenti che sostiene le loro
donatori
operazioni – alla base di iniziative come la
/finanzieri
tradizionali
e
le
sarebbe
la
narrativa
vittima
neocolonialismo
attuale,
di
per
e
che
ci
tali
progetti
sarebbe
sono
una
poi
volontà
Belt and Road Initiative – è estremamente
istituzioni di Bretton Woods.
Secondo
liste,
un
mezzo
di
l’Africa
frammentato tra diversi attori, sia statali
nuovo
che privati, e a diversi livelli di governo.
questi
Lanciata
nel
2013
per
migliorare
la
prestiti – che si trasformano in debiti - la
connettività tra Cina e Eurasia, questa
cosiddetta “diplomazia del debito”. Con
iniziativa si è poi retoricamente estesa al
questa espressione diversi commentatori
continente africano ed al resto del mondo.
ipotizzano che le banche cinesi prestino
É piuttosto a posteriori che a livello di
con lo scopo di indebitare a livelli critici gli
governo centrali si è cercato di dare una
stati mutuatari per poi, quando questi
coerenza strategica a tale iniziativa, non il
fossero
contrario.
insolventi,
estorcere
loro
concessioni economiche e politiche.
Alcuni
É importante notare che tutte le ricerche
initiative
serie condotte finora non hanno trovato
capitalismo cinese, volti a risolvere la
prove di queste situazioni. Il problema di
cronica
sovraccumulazione
questa narrativa non è solo che è scorretta,
cinese
nel
ma anche che presenta la parte africana
(Carmody, Taylor e Zajontz 2021).
come delle vittime degli appetiti altrui,
Prendendo ad esempio tre casi di ferrovie
senza
costruite con prestiti cinesi sul continente,
volontà
o
capacità
di
azione
vedono
nella
degli
Belt
and
“spatial
proprio
sostengono
Road
fixes”
del
di
capitale
mercato
interno
(agency). Come anche le mie ricerche
alcuni
che
mostrano, solitamente i governi africani
infrastrutture realizzate da ditte cinesi nei
rendono disponibili lunghe liste di progetti
paesi africani, specie le ferrovie, non sono
infrastrutturali che vorrebbero realizzare.
abbastanza
Le ditte [7] straniere (che sono le uniche
debito
profittevoli
contratto
per
molte
per
delle
ripagare
costruirle
il
(i
pagamenti sono distribuiti di solito su
[7] Un caso spesso erroneamente citato è il
periodi di 15-20 anni).
porto di Hanbantota in Sri Lanka, dove
Questo intensificherebbe la vulnerabilità
nonostante le narrazioni comuni, non c’è
finanziaria dei paesi mutuatari.
stato
nessuna
cessione
del
porto
in
cambio di cancellazione di debito cinese.
Si vedano le analisi di Deborah Brautigam
a riguardo.
pag. 33
Dunque, non una diplomazia del debito,
Dal punto di vista africano, si parla tanto di
ma
integrazione regionale tra stati africani.
lo
stesso,
queste
infrastrutture
porterebbero più problemi che soluzioni,
Questa
perché
economica.
peggiorerebbero
la
situazione
finanziaria di questi paesi.
La
questione
creare
una
un’area
questione
economica
allo
progetti
politici
come
sviluppo senza infrastrutture (situazione
d’Africa
e
Panafricanismo,
utopica).
ideologia che già guidò i movimenti di
Sarà da vedere se effettivamente queste
indipendenza nel continente.
proiezioni
spesso
La nozione di unità africana, politica ed
provengono da studiosi basati in Europa o
economica, in questo contesto era vista
Stati Uniti, siano realistiche, o se l’uso di
come fondamentale nella lotta contro il
queste infrastrutture migliorerà alla lunga
colonialismo e il neocolonialismo.[8].
la situazione economica di questi paesi.
La
Quello che è certo, è che se progettate
African Unity (OAU, 1963-1999) in Unione
bene, le infrastrutture sono cruciali per
Africana (UA) nel 2002 è vista da tanti
migliorare
come un passo in avanti verso questo
infrastrutture
pessimistiche,
la
priorità
solo
regionale è la continuazione storica di
delle
dare
di
è
alla
costruzione
é,
L’idea
non
qualità
o
che
della
vita
delle
del
trasformazione
gli
Stati
Uniti
come
dell’Organisation
of
popolazioni africane e la loro produttività.
storico progetto.
Infrastrutture
e
Attraverso l’UA, gli stati africani hanno
anche
fatto e continuano a far sentire la loro voce
corridoi
aiutare
che
collegano
economici
il
paesi
potrebbero
commercio
intra-africano,
al
all’unisono su temi come la riforma del
momento molto limitato per carenza di
sistema
strumenti logistici come strade e ferrovie.
cambiamento climatico. A parte l’UA, il
La percentuali di commercio tra stati
continente è suddiviso in 8 organizzazioni
delle
Nazioni
Unite
o
il
africani sono molto basse, 14% nel 2022
(UNCTAD Stat 2022). Molte speranze sono
[8] Due progetti politici si fronteggiavano
tuttavia riposte nell’Accordo Continentale
ai tempi: uno piu’ radicale di creare degli
Africano
Stati
di
Libero
Scambio
(AfCFTA),
Uniti
d’Africa
(Casablanca
group,
lanciato nel 2019 dall'Unione Africana e
guidato da Kwame Nkrumah), oppure,
non ancora pienamente operativo.
quello che alla fine è prevalso, quello di
Questo accordo richiede agli Stati membri
una organizzazione supra-nazionale in cui
di rimuovere le tariffe sulle merci del 90%,
gli stati africani avrebbero mantenuto la
al fine di promuovere il libero scambio di
propria sovranità (Monrovia group).
materie prime e beni di consumo.
La vittoria di quest’ultimo ha prodotto
Un aumento del commercio all’interno del
l'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA),
continente
lanciata nel 1963 ad Addis Abeba.
potrebbe
forse
aiutare
a
autonomia
Il panafricanismo radicale subì così una
commerciale rispetto ai paesi del Nord del
sconfitta e non fu in grado di consolidarsi
mondo e la Cina.
in un progetto a livello continentale.
raggiungere
una
certa
L’eliminazione delle barriere commerciali
sarebbe anche un modo per contribuire
alla nascita di catene di valore regionali.
pag. 34
economiche regionali.[9]
confini regionali invece che su confini
Per molti versi quando si confronta ad
statuali.
esempio con l’Unione Europea, l’Unione
Secondo
Africana puo’ apparire come un’unione
l’Africa sarebbe una regione strategica dal
meno forte. In certi ambiti pero’ non lo è.
punto di vista dell’approvvigionamento di
Ad esempio, il meccanismo dell’UA per
risorse naturali, tra cui minerali necessari
promuovere la pace e la sicurezza –
alle industrie ad alta caratterizzazione
l'African Peace and Security Architecture
tecnologica. Questa ricchezza di risorse
(APSA), con l'African Standby Force (ASF) –
naturali potrebbe attirare investimenti e
conferisce
di
trasformare
le
produttori
intervenire,
all’Unione
in
il
mandato
collaborazione
con
certe
le
di
proiezioni
ottimistiche,
economie
parti
e
africane
componenti
in
nei
comunità regionali, al fine di risolvere le
settori automobilistico, elettronico, energie
questioni di sicurezza a livello nazionale e
rinnovabili e dispositivi medici.
regionale. Queste ultime hanno la capacità
Ciò avverrebbe grazie a un basso costo del
di
lavoro,
scavalcare
la
sovranità
degli
stati
una
popolazione
africana
membri in ambito d’intervento militare.
estremamente
Un’organizzazione
aumento. Sulla base di questi fattori,
l’ECOWAS
ad
regionale
esempio
è
come
intervenuta
giovane
organizzazioni
e
in
costante
internazionali
come
militarmente già sette volte nei propri stati
l’UNCTAD (United Nations Conference on
membri
Guinea
Trade and Development) prevedono che
ristabilire
gli stati africani possano in futuro divenire
l’ordine in seguito di colpi di stato o guerre
produttori di beni di consumo, creando
civili (i capi di stato ECOWAS stanno
posti di lavoro e crescita economica.[10] Le
considerando al momento un possibile
proiezioni
intervento
invece
Bissau,
(Liberia,
Costa
d’Avorio)
militare
interferenza
a
rappresenta
un
tradizionale
Sierra
in
livello
Leone,
per
Niger).
Questa
intra-regionale
allontanamento
concezione
di
dalla
sovranità
pessimistiche
che
con
sostengono
l’automatizzazione
tecnologica, la forza lavoro a basso costo
non sarà piu un fattore determinante
e
nell’economia globale di domani e che gli
inviolabilità dello stato nazione, cosi’ come
stati africani resteranno inesorabilmente
del principio di non interferenza negli
arretrati,
affari interni di uno stato. E’ una sovranità
popolazioni sempre più grandi da gestire
che pero’ non si « disperde », e con un
con i dividendi della stessa piccola torta.
movimento centripeto, si consolida su
Penso che la distinzione Nord-Sud del
mondo
[9]
Arab
Maghreb
Union
sovraccaricati
in
Africa
sia
da
piu’
debiti
e
importante
(AMU),
rispetto a letture in una nuova chiave
Community of Sahel–Saharan States (CEN-
bipolare sull’asse Est-Ovest, Cina vs Stati
SAD), Common Market for Eastern and
Uniti ed Europa.
Southern Africa (COMESA), East Africa
Community (EAC), Economic Community
[10] The Potential of Africa to Capture
of
(ECCAS),
Technology-Intensive Global Supply Chains
Economic Community of West African
– Economic Development in Africa Report
States
Intergovernmental
2023 accessibile a Economic Development
Authority on Development (IGAD) and
in Africa Report 2023: The Potential of
Southern
Africa
Central
African
(ECOWAS),
African
Community (SADC)
States
Development
to
Capture
Technology-Intensive
Global Supply Chains (unctad.org)
pag. 35
Infatti,
come
già
accaduto
durante
il
periodo di bipolarismo tra Stati Uniti e
l’Unione
Sovietica,
gli
stati
lo stato, con tutte le restrizioni che ne
derivano.[11]
africani
stringeranno alleanze e si allineeranno con
[11]
l’uno o con l’altro a seconda delle loro
“donatori
agende politiche di sviluppo.
vengono
Resta da vedere quanto gli stati africani
politiche di austerity vengano messe in
riescano
atto.
a
sganciarsi
dai
rapporti
Quando
dai
tradizionali”
elargiti
questi
patto
che
continente nel contesto globale tanto
mie ricerche sul campo in Ghana, la
dipenderà
pandemia ha in una certa misura sortito
finanziaria raggiunta in futuro dagli stati
tale effetto.
africani, sia come aggregato di singoli stati
periodo
immediatamente
successivo alla pandemia, ditte che prima
regionale.
cinesi hanno iniziato a produrre in loco, a
fronte di costi di trasporto marittimo
sestuplicati.
ancora
presto
per
dire
se
questa
tendenza continuerà non appena i costi di
importazione scenderanno di nuovo.
A mio avviso, sarà necessaria una buona
dose di protezionismo per sostenere le
industrie
nascenti.
sganciamento
Un
temporaneo
dal
commercio
internazionale dovrà andare di pari passo
con lo sviluppo di un’industria locale.
Ciò dipenderà da tanti fattori diversi, in
primis
dall’esistenza
di
sufficienti
infrastrutture.
Al momento, tutti i grandi progetti di
infrastrutture
in
Ghana
finanziati
di
del
autonomia
e/o, forse più verosimilmente, come entità
operavano come importatori di prodotti
E’
grado
economico
certe
caratterizzato il loro percorso. Secondo le
dal
ed
prestiti
Il
nel
politico
a
cosiddetti
commerciali diseguali che finora hanno
Infatti,
peso
elargiti
con
prestiti - alcuni completi all’80 percento sono fermi da mesi. Sono fermi perché per
ottenere un prestito di 3 miliardi di dollari
dal Fondo Monetario Internazionale per
stabilizzare la propria economia in crisi, il
governo ghanese ha dovuto tagliare le
spese pubbliche.
Come questo esempio illustra, stati come il
Ghana sono dipendenti dai prestiti che
ricevono dall’esterno per mandare avanti
pag. 36
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pag. 37
5
5
C H A P T E R
C H A P T E R
Europa
Francesco Raparelli
Università di Salerno
Vorrei condividere alcuni appunti, degli
(1957), fino a Maastricht (1992), arrivando
abbozzi, che provino a dialogare con
all’euro (1999).
quanto emerso negli interventi che mi
I
hanno preceduto.
sembrano evidenti: la visita di Biden, a fine
Partiamo dal primo punto, la tesi che
febbraio (2023), ai Nove di Bucarest, senza
orienta il mio speech: l’Europa sta vivendo
tenere
una “polibiana” fase di declino; declino che
dell’Unione Europea; il rafforzamento del
viene accelerato dalla guerra in Ucraina. Di
rapporto tra Italia, Polonia, Repubblica
più: credo che questa guerra abbia come
Ceca, Paesi Baltici, con l’affermazione del
primo obiettivo, sia di Putin che del
sostegno occidentale all’Ucraina, quello di
far saltare l’Europa “carolingia”, l’Europa a
trazione franco-tedesca che si è costituita
intorno
ai
passaggi
immediatamente
successivi alla Seconda Guerra Mondiale,
dalla CECA (1951) al Trattato di Roma
segnali,
in
a
sostegno
della
considerazione
mia
il
tesi,
resto
governo Meloni e dunque lo spostamento
dell’Europa da Ovest a Est – tema, questo,
difficile da smentire.
Spostamento che parla della rinnovata
affermazione della NATO in Europa; NATO
che ha la sua base militare più significativa
in Polonia, Paese che non brilla per le
pag. 38
libertà occidentali, armate di tutto punto
Arriviamo, così, al terzo punto: l’Europa e il
contro il “machista”, “omofobo” e “fascista”
tema delle “materie prime critiche”, di cui
Putin: ovviamente, per Putin, valgono tutti
sono parte quelle strategiche (tra cui
gli attributi segnalati e anche di più,
anche le “terre rare”). Lo scorso 17 marzo
occorre però essere coerenti nel modo di
(2023),
intendere
presentato il Critical Raw Materials Act, in
l’Europa
dell’Est
nelle
sue
la
diffuse negli ultimi due decenni.
Parlamento dell’Unione; un pacchetto di
Come secondo punto, vorrei condividere la
misure che definisce la linea europea del
seguente, amara, considerazione: è già
de-risking, processo messo in campo in
finita l’Europa di Next Generation EU. E ciò
primo luogo dalla Germania, cauta fino
è un problema politico enorme poiché, in
all’ultimo
quell’Europa che finalmente aveva deciso
(sempre la Germania, nell’ultimo anno ha
di mutualizzare il debito pubblico e di
300 miliardi di rapporti economici con la
emettere titoli in maniera federale, a
Cina). Il de-risking, che è in primo luogo
sostegno dell’economia e per fronteggiare
tedesco, sarà in generale europeo e ha
la crisi pandemica, si poteva costruire
l’obiettivo che il 10% delle materie prime
un’ipotesi di contropotere non residuale.
critiche sia estratto in Europa e che il 40%
L’Ucraina distrutta richiederà, pretenderà,
venga raffinato in Europa — parliamo di
almeno 600 miliardi di euro (stime emerse
rame, cobalto, litio, nichel e terre rare —:
qualche mese fa): la partita si sposta
intorno a questa mossa europea si gioca
dunque a Est anche e soprattutto dal
quel processo di parziale e faticoso re-
punto di vista dell’intervento finanziario,
shoring o friend-shoring che – a mio avviso
dunque
– sembra fin troppo facile, sulla carta.
fiscali
ma
da
parte
ha
via
politiche
approvazione
Europea
torsioni autoritarie, assai significative e
delle
di
Commissione
altrettanto
Condivido,
prendiamo sul serio questo problema, si
dall’introduzione al dibattito, rispetto al
aggiunge
carattere
questione,
e
cioè
le
affanno
dell’Eurozona e in generale dell’UE. Se
un’altra
infatti,
in
del
indicazioni
irreversibile
date
dell’integrazione
l’affermazione di un rinnovato “keynesismo
capitalistica globale, anche nel prevalere
di guerra” anche in Europa: i dati italiani
del “multipolarismo competitivo” – come
sono impressionanti, impressionante che
viene definito in termini mainstream.
risorse significative del PNRR, per esempio
Il
destinate alla formazione (basti pensare al
dell’euro: vediamo la BCE che insegue la
Politecnico di Torino), saranno sempre più
Fed
destinate ai rapporti degli atenei con
nonostante,
Leonardo, Eni e – di fatto – l’intervento
dell’economia
militare. Il Ministro Crosetto è diretta
significa che la politica monetaria non si
espressione politica di questo keynesismo
trasmette
di guerra, mentre Meloni pare dedicarsi
moneta”, i banchieri centrali, non fanno
con solerzia al “partenariato strategico” con
più davvero la differenza, o comunque la
l’India,
ampiamente
fanno meno di un tempo. Questo blocco
solcato dagli Stati Uniti almeno nell’ultimo
nella trasmissione si sta consolidando:
decennio ma non solo (da quando Obama
basti pensare all’Italia, all’aumento dei
ha lanciato in forze la sfida strategica
prezzi per quel che riguarda
partenariato
dell’Indo-Pacifico).
già
pag. 39
quarto
con
punto
riguarda
l’aumento
dei
il
più,
non
che
la
tassi
partita
e,
ciò
raffreddamento
funziona;
gli
“oracoli
questo
della
l’agroalimentare e dunque i consumi di
quantomeno la consapevolezza che non si
base, irrinunciabili.
esce
L’inflazione si sta radicando, questo è il
rinnovata spinta europea ed europeista.
punto, e lo sta facendo con un aumento
Questa consapevolezza non ha alcuna
dei
rari
ricaduta pratica, nel senso che al di là delle
precedenti: anche un Paese come l’Italia,
reti e dei collettivi non esiste iniziativa
meno esposto sui mutui a tasso variabile,
sindacale unitaria in Europa: per quanto
rischia un disastro; che è sempre dietro
esistano
l’angolo nonostante il 60% dei mutui siano
nella
a tasso fisso, mentre il 40% è segnato da
impiego in Germania, nella Francia tutta,
aumenti drastici in un periodo in cui,
esse però non riescono a costruire alcun
contemporaneamente, c’è una catastrofe
tipo di connessione rilevante. Mi pare che
salariale ampiamente nota (salari al palo
il
da trenta anni e più). Parlo dell’Italia,
movimento
perché penso svolga un ruolo decisivo
sullo sciopero sia stato l'esperimento più
nella
rilevante, rispetto alle indicazioni possibili
tassi
che
per
velocità
ridefinizione
dell’Europa
di
ha
dell’Europa-NATO,
Bucarest,
dell’Europa
e
dal
disastro
in
iniziative
sanità
in
tentativo
come
assenza
sindacali
Spagna,
messo
prototipo
pubblico
campo
transnazionale
di
una
importanti
nel
in
di
dal
femminista
uno
sciopero
baltica; ne parlo anche perché è il Paese in
compiutamente globale. In ogni caso, mi
cui si concentrano rinnovato autoritarismo,
pare
inflazione molto più alta e blocco salariale
sindacale
garantito
di
frammentata e insufficiente, poiché è un
neocorporativismo sindacale che, ormai,
conflitto che ha per tema la questione
supera quello tedesco (che quantomeno,
salariale e quindi pone il tema delle risorse
per
rispetto al keynesismo di guerra, dunque
da
quel
pubblici,
che
sta
un
sistema
riguarda
portando
i
dipendenti
questa
non
ripresa
sia
dell’iniziativa
banale,
seppur
un’aspra
rispetto allo spostamento delle risorse a
battaglia). Penso che l’Italia, come Paese
sostegno del disastro bellico in Ucraina e
“da dimenticare”, “fallito”, “peggiore tra i
non
peggiori”,
sindacalismo
potrebbe
avanti
che
riservarci
delle
solo.
Può
succedere
europeo,
che
questo
ancora
molto
sorprese non banali dal punto di vista delle
relegato alla dimensione nazionale e ai
“cadute
suoi
a
terra”,
delle
crepe,
delle
perimetri,
possa
tradursi
in
una
incrinature; penso, per questo motivo, che
rinnovata condizione per uno sciopero
il passaggio da Draghi a Meloni sia un
continentale (l’ultimo fu nel novembre del
passaggio che assume preventivamente il
2012)?
problema, sia dal punto di vista dei nuovi
all’esigenza di contropoteri nello spazio
asset geopolitici, sia dal punto di vista
europeo in crisi e colpito forse a morte,
dell’eventualità di una crisi sociale violenta
penso a questo, con tutti i limiti che
(violenza, che è il grande rimosso del
ovviamente colgo nella “forma sindacato”,
dibattito pubblico italiano, ma che può
al di là degli esperimenti virtuosi messi in
esplodere
campo; per quanto riconosco che essa, la
in
maniera
del
tutto
imprevedibile).
Come
quinto
Non
lo
so,
però,
se
penso
forma sindacato, è anche quel mostro
punto
vorrei
quindi
neocorporativo che blocca l’iniziativa sul
affrontare il tema dei contropoteri: nel
piano transnazionale. Non so se si possa
declino europeo, mi pare ci sia
rompere questo blocco, ma, se dovessi
pag. 40
pormi il problema di una spazialità politica
questione
che
nel
intesa come nuovo paradigma politico in
alle
Europa: penso che sia senz’altro la verità,
genera
momento
potere
storico
alternativo
attuale,
penso
posta
riguardo
alla
Polonia,
battaglie salariali in corso.
non solamente per il suo protagonismo
Vado verso la conclusione con una battuta
nella
kantiana,
nell’industria bellica, per il ruolo decisivo
in
riferimento
alla
seconda
NATO,
per
che
allora,
alla
svolge dall’inizio della guerra in Ucraina;
Francia con un entusiasmo capace di
ma anche perché la Polonia è il Paese
indicare o esibire elementi progressivi, nel
delle
disastro di un mondo sempre sull’orlo
speciali, e dunque è il Paese dove più si è
della guerra. Forse è troppo poco, ma
sviluppata la “zonizzazione” Europea, che
credo che le parole d’ordine francesi sul
genera aree di dumping fiscale e di
tempo,
dumping salariale.
sulla
Kant
qualità
si
guardava
del
lavoro,
sulla
ancora
investimenti
sezione del Conflitto delle facoltà: anche
secondo
Varsavia
gli
quattordici
simbolicamente
zone
economiche
riduzione del lavoro, sul problema di un
Per quale motivo, a mio avviso, il bersaglio
tempo
al
della guerra è l’Europa? In ultimo, insisteva
differente rapporto con il lavoro che si è
Giulia Dal Maso sul nesso tra capitale e
dato
democrazia: il problema è l’Europa, poiché
liberato
dopo
dal
la
lavoro,
unite
pandemia,
stiano
conquistando un peso importante nel
l’Europa
dibattito
L’Occidente che “si difende” con i Leopard
dagli
pubblico:
effetti
indipendentemente
concreti,
significativi
e
non
è
soltanto
liberale.
e l’uranio impoverito è l’Occidente liberale,
duraturi, è come se stessero generando
non
una sorta di scossa nell’immaginario, che
democratico
appunto si aggiunge a quella che ha
costituzionalizzazione del lavoro e quindi
generato la pandemia. Non voglio esaltare
del sindacato.
il fenomeno delle grandi dimissioni – è un
Ce lo diceva anche Felice Mometti, fare
fenomeno stratificato, molto differenziato –
sindacato negli Stati Uniti è ancora una
però mi pare che qualcosa, forse, non torni
scommessa: bisogna votare per avere un
più
neoliberale
sindacato, bisogna votare per scioperare.
stesso
e
In Italia, invece, il diritto di sciopero è un
del
diritto costituzionale, soggettivo, che si
desiderio nel lavoro e nella competizione.
esercita collettivamente ma che è in capo
La Francia, da questo punto di vista, offre
ai cittadini. Evidentemente, prima l’attacco
degli indici, soprattutto nell’entusiasmo
atlantico avviene sul terreno finanziario,
che circola tra lavoratrici e lavoratori di
della crisi dei debiti sovrani (dal 2010 in
tutta
piano
poi), poi accade che il keynesismo di
cominceranno a chiedere sempre più di
guerra è imposto dagli eventi, ma il punto
poter scioperare.
è sempre lo stesso: farla finita con la
rispetto
all’utopia
dell’imprenditore
dell’investimento
Europa,
di
sé
appassionato
che
piano
quello
democratico:
è
quello
l’Occidente
passato
per
la
democrazia europea estesa dalle rotture
Provo
a
toccare
rapidamente
alcune
socialiste, comuniste, operaie, lunghe un
questioni poste dal dibattito, nonostante
secolo. A mio avviso questo è il punto, e la
queste richiederebbero una discussione
Polonia
più ampia. In primo luogo, parto dalla
risponde bene rispetto al tema sollevato:
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risponde
bene
al
problema,
attorno all’inverno demografico, al fatto
Indubbiamente, se parliamo dell’Europa,
che bisogna “riprendere a fare figli” contro
vale il discorso sulla dimensione iper-
la
urbana
“sostituzione
etnica”,
intorno
alla
cui
faceva
riferimento
Felice
stigmatizzazione violentissima dei poveri,
Mometti. Tra l’altro, io non penso che
intorno a queste dinamiche c’è qualcosa
l’Italia sia ancora un unico Paese: i dati del
che
mercato del lavoro, della concentrazione
parla
di
un
nuovo
processo
di
moralizzazione. Capitalismo oggi significa
delle
keynesismo di guerra, legge marziale “in
delle infrastrutture, dimostrano come il
frammenti”
Nord non c’entra quasi più nulla con il
(e
dunque
rinnovato
competenze,
dell’organizzazione
autoritarismo dal punto di vista penale),
Centro-Sud.
ma significa moralizzazione, e dunque
parlano di una città segnata dal 39% di
attacco al movimento transfemminista e
poveri con redditi al di sotto dei 15 mila
alla sua “traduzione” liberal sul piano dei
euro: ovviamente c’è un aumento della
diritti civili. È chiaro che c’è qualcosa di
disuguaglianza,
paradigmatico, e vorrei aggiungere che, e
ricchezza e via discorrendo, ma è evidente
Meloni è molto attiva da questo punto di
che
vista, c’è il tentativo di costruire un asse
competenze che c’è a Roma non è uguale
Popolari-Conservatori
alle
a quella che c’è a Milano. Va assunto che,
elezioni
significa
europee;
ciò
prossime
che,
il
sul
la
Gli
ultimi
di
Roma
polarizzazione
sofferenza
terreno
dati
della
del
della
mercato
finanza,
delle
Milano
ha
processo messo in campo dall’inizio della
raccolto molto dalla Brexit, anche dal
guerra,
rinnovata
punto di vista della concentrazione dei
frammentazione intergovernativa europea.
soggetti finanziari, della trasformazione
La
nella
dell’investimento sul mattone, del costo
intergovernativa
del mattone… Sul terreno della finanza,
dell’Europa, torna a diventare centrale: si
delle infrastrutture e del manifatturiero, il
tratta
Nord è già completamente altro dal resto
insiste
spazialità
sulla
degli
Stati-nazione,
determinazione
degli
Stati-nazione
che
sono
–
intendiamoci – l’asse polacco-baltico, la
del Paese.
ripresa in forze della NATO in Europa,
Cosa resta delle lotte pre-pandemiche? Io
parliamo
non
credo che non ci sarebbero state le lotte
semplicemente di Stati-nazione. Stiamo
francesi di questi mesi senza i Gilets
parlando di un’accentuazione dell’Europa
Jaunes; penso che abbiano riaperto una
intergovernativa
contro
quella
partita che, dopo le lotte contro la Loi
“eccezionalmente”
federalista
della
Travail, si era chiusa. Con la loro ambiguità,
mutualizzazione del debito in risposta alla
ambivalenza e il carattere spurio e non
pandemia
EU:
sempre difendibile, i Gilets Jaunes hanno
senz’altro eccezionale, ma il contrasto
riaperto la partita: a me pare che le lotte
all’Europa
EU,
pre-pandemia insistano come una feconda
letteralmente “esploso” con l’inizio della
minaccia. Il discorso di Felice Mometti
guerra e il disastro inflattivo è molto
andava in questa direzione, e credo che gli
evidente.
Stati
di
e
di
di
macroaree
Next
Next
Bisognerebbe
Generation
Generation
provare
a
far
Uniti
abbiano
una
fortissima
saltare questi perimetri, e io vedo questa
esigenza,
possibilità come una sfida dei contropoteri
globale anche e soprattutto le crisi interne;
e dei movimenti.
che sono crisi di fiducia, di legittimità,
pag. 42
oggi,
di
risolvere
sul
piano
divaricazioni e fratture che parlano delle
Ciò mi convince che l’Ucraina sia solo
lotte che ci stanno a cuore, ma anche di
l’inizio,
Capitol Hill.
preoccupati per gli sviluppi della guerra
In generale, penso che la pandemia abbia
nell’Indo-Pacifico. Penso che il generale
accelerato e rafforzato – nel bene come nel
Qiao
male – una crisi generalizzata di fiducia nel
dell’impero,
rapporto con il lavoro, e dunque la crisi dei
stimolante, e contenga una serie di analisi
fenomeni
e
di
auto-sfruttamento
che
che
Liang,
senz’altro,
della trasformazione neoliberale – ripeto,
l’intervento
tutto evidente che, sentire il tempo che si
ferma, esercita uno smottamento decisivo
nel
nostro
rapporto
costitutivamente
finito
con
il
tempo
della
nostra
esistenza. Quando il “ciclo infernale”, che è
il ciclo del capitale (spirale aperta in un
eterno ritorno del medesimo), si ferma, c’è
la spinta a pensare che forse non possiamo
solo morire di lavoro: è un problema già
sviluppato adeguatamente dal punto di
vista politico, sindacale e organizzativo?
No, però è un tema evidente e forte in
alcuni segni che emergono in Europa (in
con
sia,
il
essere
suo
seppur
ricostruzioni
abbiamo visto all’opera nelle fasi espansive
senza mitizzare il Great Resignation. È del
dobbiamo
testo
L’arco
fazioso,
molto
storiche
infatti,
la
bellico,
importanti:
“cura”,
a
molto
attraverso
sostegno
della
solidità del dollaro inteso come “denaro
mondiale” (equivalente dell’oro nel XIX
secolo), è una cura che gli americani
hanno sempre messo in campo in maniera
molto netta; dalla guerra nel Kosovo (1999,
anno di nascita dell’euro) all’impiccagione
di Saddam Hussein (2006). Si può anche
insistere, come Krugman, dicendo che il
dollaro è salvato dal fatto che gli investitori
internazionali si fidano dello Stato di
diritto americano – che, visto che c’è
trasparenza, un investitore preferisce avere
dollari in tasca –, ma credo che questa
lettura sia ormai molto debole.
Sollecitazione programmatica finale. Se
particolare la Francia) e non soltanto in
contropoteri
Europa.
sciopero serve pace, demilitarizzazione e
Chiudo sul tema posto da Giuseppe Lo
pace:
Brutto, e su cui anche Giulia Dal Maso ha
affermazione,
insistito molto: la de-dollarizzazione sta
epoche
procedendo, lentamente – si parla ancora
proprio l’utopia.
di un 70% di presenza del dollaro a livello
globale –, ma sta procedendo. È evidente
che Paul Krugman ha ragione quando
scrive che la solidità del dollaro come
valuta
di
riserva
non
sarà
facilmente
scalfibile, anche se è vero che – gli accordi
con l’Arabia Saudita, il passaggio di Lula in
Cina e tutto questo, compreso il fatto che
la
Russia
abbia
spostato
le
sue
esportazioni energetiche verso la Cina –
l’espansione della moneta cinese è fuori
discussione.
pag. 43
devono
nonostante
l’utopia
penso
nella
essere,
storia
ci
oltre
di
siano
che
allo
questa
fasi
ed
pretendono
AUTORI E AUTRICI
Giulia Dal Maso
Ricercatrice Marie Skłodowska-Curie tra l'università di Venezia Ca' Foscari e la
National University of Singapore. Si occupa di processi di finanziarizzazione e
del ruolo che la finanza sta assumendo nella definizione della transizione
energetica. Ha pubblicato in Journal of Cultural Economy; South Atlantic
Quarterly; Historical Materialism; Social and Cultural Geography; Focaal, ed è
autrice di Risky Expertise in Chinese Financialisation: Financial Labor within
the Chinese state-finance nexus. (Palgrave Macmillan).
Giuseppe Lo Brutto
Professore titolare del 'Instituto de Ciencias Sociales y Humanidades "Alfonso
Vélez Pliego" de la Benémerita Universidad Autónoma de Puebla'. Preside
dello stesso istituto (2021-2025). Membro del 'Sistema Nacional de
Investigadores' del Messico
Felice Mometti
Vive a New York ed è un ricercatore indipendente
Paola Pasquali
Ricercatrice associata presso il Centro di Studi Asiatici dell’Università del
Ghana (Accra, Ghana) e l’unità di ricerca UMR 8504 Géographie Cités (Parigi,
Francia).
Francesco Raparelli
Dottore di ricerca in Filosofia, è assegnista di ricerca presso l’Università di
Salerno
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