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Cappuccino is a duo viraphone piece composed by Teus Araujo
"Primavere" di Casimiro de Abreu, traduzione italiana di Elso Simone Serpentini, 2014
Traduzione italiana di Elso Simone Serpentini - 2014
L'abc della Protezione Civile " Metodo Augustus " , ovvero la gestione dell'emergenza, l'informazione in situazioni di crisi e l'assistenza alloggiativa in emergenza: tre percorsi affatto virtuali che abbiamo cercato di illustrare con chiarezza e semplicità. Perchè da questi percorsi chi opera nella protezione civile può acquisire una conoscenza di base dei problemi che, puntualmente, si verificano prima, durante e dopo un evento calamitoso. Si tratta di percorsi purtroppo collaudati più volte in questi ultimi anni (Versilia, crisi sismica in Umbria e Marche, Sarno, tanto per ricordare i principali avvenimenti verificatisi dal 1997 ad oggi) e che, grazie anche alla riflessione sugli errori del passato, si sono affinati in maniera sempre più rispondente alle esigenze operative a vario livello. E la rispondenza a questo nostro lavoro (confortato sempre da un costante coordinamento tra centro e periferia) l'abbiamo avuta proprio da chi, in emergenza, deve operare in fretta e bene: le edizioni precedenti sono andate più volte esaurite e la richiesta continua ad essere costante. Per questo abbiamo deciso di riunire in un unico numero di " DPC Informa " le monografie dedicate alla gestione dell'emergenza e dell'informazione e all'assistenza alloggiativa, a disposizione di tutti coloro che, a qualsiasi titolo, operano nel campo della prevenzione e dell'emergenza. Per quanto riguarda in particolare il " Metodo Augustus " si segnalano alcune significative variazioni derivanti dalle novità legislative, (ad esempio le nuove competenze di protezione civile delle Regioni, delle Provincie e degli Enti Locali).
Restauro: Conoscenza, Progetto, Cantiere, Gestione, 2020
M. Agostiano e D. Concas, “Beni culturali accessibili: una sfida aperta tra conservazione, normative e aspettative sociali”, in Stefano Francesco Musso e Marco Pretelli (coordinamento), “Restauro: Conoscenza, Progetto, Cantiere, Gestione” - Sezione 5.1: “Tutela, pratica, codici e norme – Normative” a cura di Aldo Aveta ed Emanuela Sorbo, Edizioni Quasar, 2020, ISBN: ISBN 978-88-5491-017-1, eISBN 978-88-5491-016-4, pp. 744-753. L’adeguamento funzionale delle architetture storiche è tra i temi più discussi nell’ambito del dibattito sul restauro moderno: come salvaguardare e valorizzare i caratteri storico-formali propri di un contesto storico e allo stesso tempo poterlo trasformare per adattarlo alle necessità di una società orientata verso un progresso sempre più tecnologico. Fino a che punto si possono contemperare le spesso opposte esigenze di conservazione e d’innovazione? Nuovi approcci normativi e continui progressi tecnologici hanno portato negli ultimi anni alla predisposizione di numerosi documenti e linee guida con l’intendo di ricondurre interventi, considerati meramente “tecnici”, nell’ambito dei principi fondamentali del restauro moderno: minimo intervento, compatibilità, reversibilità, ecc. Se tale approccio ha portato a risultati di notevole rilievo in alcuni settori come il consolidamento strutturale e il miglioramento sismico, o la protezione in caso di incendio, un discorso diverso va fatto per quanto attiene il tema dell’accessibilità, di grande attualità con una ampissima produzione di pubblicazioni e manuali. In questo caso, infatti, gli interventi da eseguire non incidono solo sulle caratteristiche tecnico costruttive delle strutture esistenti, ma anche, e soprattutto, sulla fruizione stessa del bene. Quest’ultimo aspetto, apparentemente scontato, viene spesso completamente ignorato. Nella presentazione di interventi sull’accessibilità, sia nell’ambito degli insegnamenti universitari, che in occasione di convegni o corsi di formazione professionali l’attenzione è quasi sempre incentrata sugli aspetti meramente tecnici dell’intervento (parametri dimensionali, materiali, impatto visivo, ecc.); raramente si entra nel merito dell’incidenza di tali interventi sulla fruizione stessa dell’edificio e quindi sulla sua valorizzazione. Nell'articolo vengono esposte alcune riflessioni sulle criticità che connesse con il sottovalutare tali aspetti nell’ambito di un progetto per l’accessibilità partendo da due tipologie specifiche di beni culturali: l’architettura religiosa e l’architettura fortificata.
«Insegnare» – Rivista del CIDI, 2017
Ho dedicato la prima parte di questo ricordo all'esempio che Tullio De Mauro ha saputo incarnare, all'empatia che sapeva sentire nei confronti dei suoi studenti e dei suoi allievi, alla disponibilità verso tutti, alla sua tensione all'inclusione, alla curiosità e all'apertura che coltivava con passione, all'analisi come presupposto imprescindibile di qualsiasi teoria o proposta, all'esortazione al rigore e allo studio che non smetteva mai di rivolgere a ciascuno. Senza questa premessa non si può comprendere quanto De Mauro ha cercato di dare e ha dato alla scuola pubblica italiana.
«Insegnare» – Rivista del CIDI, 2017
il 13 febbraio 2003. Quel giorno si apriva a Napoli, a Castel dell'Ovo, il convegno istitutivo del Gruppo di Studio sulla Comunicazione Parlata (GSCP), costituito in seno alla Società di Linguistica Italiana (SLI) e presieduto alla nascita da Federico Albano Leoni, suo ispiratore. Quella mattina, dopo aver viaggiato in treno di notte da Pescara attraversando gli Appennini sotto la neve, arrivai alla Stazione Centrale di una Napoli schiaffeggiata dal sole e cercai di scaricare un po' della tensione per il mio primo convegno marciando fino al castello attraverso il lungomare di via Nazario Sauro.
This study offers an explorative analysis of spoken interactions between hearing and deaf speakers applying the Conversation Analysis approach. The research aims at assessing the conversational competence of deaf interactants and the dialogic behavior of hearing interlocutors in terms of their disposition to facilitate deaf speakers’ participation to the interactional flow. Four dialogues between one deaf and one hearing speaker were thus recorded and analyzed according to different parameters. Deaf speakers’ behavior was described in terms of quantitative, semantic and interactional dominance; conversational scripts and repair strategies were considered for the hearing participant, using a specific spectro-acoustic analysis in order to portray the suprasegmental correlates of the accommodation strategies employed.
TEANUM SIDICINUM - Nuove prospettive per lo studio della città e della sua storia, 2019
Nuove prospettive per lo studio della città e della sua storia a cura di Angela Palmentieri e Federico Rausa Lo sviluppo identitario della città di Teano nei secoli, attraverso le testimonianze archeologiche e artistiche e le memorie letterarie ed epigrafiche è il tema del volume che raccoglie i contributi degli studiosi presentati nel gennaio 2016 nel convegno di Napoli e a Teano. Scopo precipuo dei curatori è quello di proporre una lettura della storia della città antica attraverso un approccio diacronico e interdisciplinare, con la partecipazione di studiosi di formazione e interessi scientifici diversi, e un coinvolgimento della cittadinanza per il tramite delle sue istituzioni più rappresentative. Il volume include interventi nel campo dell'archeologia, l'architettura e la storia del territorio attraverso le testimonianze e i contributi delle fonti classiche, delle evidenze materiali, epigrafiche, musive e architettoniche. Una parte è dedicata al ruolo storico del centro sidicino, con particolare attenzione al recupero, alla memoria e alla fortuna dell'antico, filtrata attraverso le esigenze della propaganda personale delle élites medievali e rinascimentali. Angela Palmentieri è dottore di ricerca in archeologia classica e cultore all'Università di Napoli Federico II. Ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale di seconda fascia nel settore concorsuale 10/A1 nel 2018. È autore di contributi sui sarcofagi romani, sul rapporto tra gli spolia d' età romana e la trasmissione della loro memoria nell' età post-classica, sulla fortuna dei reimpieghi in età moderna (2006-2018). Di recente ha pubblicato la monografia Marmi antichi a Salerno. Le vicende storico-archeologiche e antiquarie dei reimpieghi tra XI e XVI secolo (2018), che affronta il tema del reimpiego dell'antico, configurando un nuovo panorama sull'approvvigionamento del marmo nel centro medievale. Federico Rausa è professore di Archeologia Classica (Università di Napoli Federico II). È autore di contributi sulla scultura greca e romana, lo sport nel mondo classico, la fortuna e la ricezione dell'antichità classica in epoca moderna e la storia dell' Archeologia, tra i quali L'immagine del vincitore. L'atleta nella statuaria greca dall' età arcaica all' ellenismo (1994), Pirro Ligorio. Tombe e mausolei dei Romani (1997). giannini editore giannini editore TEANUM SIDICINUM.
Cuadernos de filología italiana, 2017
Intorno agli anni '70 del secolo passato, e poi successivamente, in Spagna si accrebbe moltissimo l'accesso all'Università e si ampliò grandemente il ventaglio dei contenuti e del personale docente al suo interno. Fu in quel momento che il Prof. Dr.
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DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2022
Anais do 33° Encontro Anual da COMPÓS, 2024
SOAS Journal of Postgraduate Research , 2018
anggi nazma aulia , 2024
Inner Asia, 25(1), 1-6., 2023
The Asian review of world histories, 2024
The Bible and Critical Theory, 2015
Lingvisticae Investigationes, 1994
Compte rendu_Revue Lectures, 2024
Interventions: International Journal of Postcolonial Studies, 2024
ACUA Underwater Archaeology Proceedings 2019, 2019
Journal of University of Shanghai for Science and Technology, 2020
Information Sciences, 2012
Clinical and applied thrombosis/hemostasis : official journal of the International Academy of Clinical and Applied Thrombosis/Hemostasis, 2016
International Journal of Oncology, 1992