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2023, nel sito del premio Comisso
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Lettere di Kochnitzky a Comisso, in relazione a uno studio su Goncharov di Kochnitzky e alcuni articoli di Comisso su Proust
Quaderni Proustiani, 2014
Je suis encore trop jeune pour savoir ce qui fait le bonheur de la vie. Mais je sais bien déjà que ce n'est ni l'amour ni l'amitié 1 .
Novecento Transnazionale, 2019
Both Ernest Hemingway and Giovanni Comisso were involved in the First World War, but while Comisso was a career officer who witnessed the rout of Caporetto and the ensuing chaotic retreat of the Regio Esercito, Hemingway reconstructed the events of October-November 1917 ex post facto, inasmuch as he only arrived in Italy in June 1918. However, a close comparative reading of Comisso's memoir Giorni di guerra and Hemingway's novel A Farewell to Arms proves that the American novelist had carefully researched his narrative, as many details are consistent with the Italian writer's first-hand report. Moreover, the comparative analysis highlights some only apparently marginal utterances of Hemingway's characters which should be interpreted as hidden prolepses, hinting at oncoming events (the looming Caporetto disaster and its consequences). Hence this comparative reading helps us to fathom how deep is the hidden part of the narrative iceberg in A Farewell to Arms, and bring to light new layers of meaning of this complex and sometimes beguiling narrative.
Nel Settecento, a Bassano, villa Roberti apparteneva al conte Guerrino Roberti, uomo colto e di fine ingegno, che riuniva nel suo palazzo una dotta ed erudita compagnia di nobili ed ecclesiastici non solo del luogo. Fu in questo clima vivace culturalmente che visse la di lui figlia Francesca, destinata a diventare una pastorella arcade con il nome di Egle Euganea, animatrice del cenacolo di letterati ed eruditi che presso di lei si riunivano. 1 Francesca Roberti, fine poetessa e traduttrice, ebbe una formazione improntata alla conoscenza degli autori classici italiani e latini; amante del Petrarca, si dedicò soprattutto a tradurre opere di autori greci e stranieri, coniugando questa scrittura con quella in prosa e in poesia. Fu animatrice del salotto in cui, come abbiamo detto, convergevano i più noti letterati ed artisti, ad esempio Melchiorre Cesarotti, Ippolito Pindemonte e Jacopo Vittorelli. Si trasferì a Padova nel 1766 a seguito del matrimonio con il nobile padovano Andrea Franco, da cui ebbe un figlio, Ludovico, che, diventato giacobino, dissipò il patrimonio della famiglia e costituì il suo più autentico dolore. 2 Tra i molti rapporti che la Roberti intrattenne, aggiungiamo in questa sede anche quello con il friulano Alfonso Belgrado. Nell'Archivio di Stato di Udine 3 sono conservate otto lettere autografe della Roberti indirizzate al nobile Belgrado di Udine. 4 Delle otto missive, sei risultano datate e coprono l'arco di tempo 1 Per le notizie su Francesca Roberti Franco (Bassano, 1744-Venezia, 1817) vd.: L. Chiarelli, La contessa Francesca Roberti-Franco ed il suo salotto in
2013
Parisi, Luciano. Borgese e Manzoni. Modern Language Notes. 112:1 (1997), pp. 38-56. © The Johns Hopkins University Press. Reprinted with permission of The Johns Hopkins University Press
Lumina, 2018
Uno studio sulla presenza dell'Agostino delle Confessioni nella Recherche
2019
per l'arazzeria Barberini: novità dalla fototeca Roberto Longhi (Alessandra Cosmi) PARAGONE Rivista mensile di arte figurativa e letteratura fondata da Roberto Longhi
"Studi di Memofonte", 2015
Starting from the analysis of the concept of connoisseurship in Bernard Berenson’s and Giovanni Morelli’s writings (1902 and 1890 respectively), this essay specifically focuses on the relevance of the connoisseur’s methodology, and in a broader sense of the so-called clue methodology (in Italian ‘metodo indiziario’), in Á la recherche du temps perdu. This paradigm is examined in relation with the cognitive system of the visible reality and of the truths concealed in the narrative according to a systematic structure we can read in transparency in the whole novel. The analysis of the ‘insignificant details’, thanks to a methodology that recalls Darwin’s studies and detective stories, includes several sections of the world described in Proust’s Recherche, from malady to military science and snobbery, and focuses on eroticism. At the basis of this operation carried out by the writer there is, among other factors, the consolidate importance reached at the beginning of 20th century by connoisseurship and a figure of a specialist like Bernard Berenson, who deeply attracted Proust’s interests.
Radici Cristiane, 2017
P adre Francesco Soave, una delle grandi figure dell'Ordine Somasco, parlando della letteratura italiana evidenziava come «non abbastanza dagli Stranieri, ed anche da noi medesimi son conosciute le nostre ricchezze»: egli stava presentando una cospicua scelta (quattro volumi!) dalla sterminata produzione poetica di un'altra gloria somasca, il celeberrimo settecentista Carlo Innocenzo Frugoni, le cui poesie di argomento sacro devono meritargli il ricordo dei cattolici e dei figli di san Girolamo. Se il poeta soggiacque anche nella vita alla naturalità, l'ideale stilistico dell'epoca che nell'arte egli conseguì al massimo grado, mai però gli mancò la sincerità nell'ispirazione religiosa. Ad esempio, al «genio de' sacri versi» che lo interrogava («Tu perché qui t'aggiri,/tu che vezzi e lusinghe/vane ancor tutto spiri?»), Frugoni rivolgeva questa preghiera: «Tergi in me quanto infuse/di reo l'arte del canto,/e le corde mal use/addestra al parlar santo:/altro pensar m'impetra,/altro core, altra cetra». Il fatto è che in lui la mondanità non si risolse mai in pura profanità: piuttosto ravvivò una coscienza che, in confronto alle esigenze poste dall'attuale lassismo, risulta fin troppo desta. Sempre presente a lui infatti il pensiero dei Novissimi, che gli causava dubbi tormentosi: «Verrà quel dì, verrà, che sul mio frale/usi Morte suo dritto. Ben altro allor non pria veduto aspetto/avran le cose, in che il desir mio stolto/s'avvolse, e in lor sognò vero diletto:/ma pure ho speme in quel dolor, che molto/può più che il fallo, eccelso dono eletto/del Ciel. Ma se mi fia negato, e tolto?». Oppure: «Avrem più questa sì ostinata e sorda/alle tue voci orecchia, alto supremo/Signor? Più questa altera fronte avremo,/che l'eterna tua man non cura, o scorda?/E più di rei piacer
https://www.premiocomisso.it/comisso-de-pisis-fiumi-e-di-alcune-prose-inedite-o-quasi-del-giovane-comisso/, 2020
Il recente riordino e catalogazione della corrispondenza di Lionello Fiumi ha permesso di riportare alla luce l'attività della rivista "Poesia ed Arte" e i contatti con un gruppo di poeti attivi a Ferrara (tra cui Govoni e il giovanissimo De Pisis) e la casa editrice Taddei. Ne fu coinvolto anche il giovane Giovanni Comisso, nel periodo della sua avventura fiumana. Vengono qui pubblicate alcune lettere e alcune prose liriche.
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The 14th International Conference on Chinese Language Pedagogy proceedings, 2017
Journal of Applied Sport Psychology, 2010
M. Rifqy Risqullah, 2022
BioLaw Journal, 2024
PÓS-GRADUAÇÃO PROFISSIONAL EM ENSINO DE HISTÓRIA: pressupostos, experiências e desafios, 2024
Applied Bionics and Biomechanics, 2009
Revista Chilena de Salud Pública
Journal of Plant Protection Research, 2010
Cendekia Journal of Pharmacy
European Heart Journal
Nigerian Journal of Clinical Practice, 2014