Papers by Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà
Fabiana di Br azzà I l 31 agosto 1709 Apostolo Zeno, scrivendo da Venezia all'amico cremonese Fra... more Fabiana di Br azzà I l 31 agosto 1709 Apostolo Zeno, scrivendo da Venezia all'amico cremonese Francesco Arisi, 1 gli anticipava una sua nuova impresa letteraria tutta italiana : « Ben presto in Venezia si darà principio a stampare un Nuovo « Giornale de' Letterati d'Italia », in cui si darà notizia de' migliori Libri che vanno solamente in Italia o di Letterati Italiani […] usciti ne' nove primi anni di questo <corrente> secolo ». 2 L'epistolario zeniano, dal quale furono escluse le trenta lettere all'Arisi, conservate presso la Biblioteca civica di Cremona, 3 annovera, oltre a questa citata, altre testimonianze riguardanti la nascita del « Giornale » e la sua pubblicazione. Insieme forniscono un'idea degli auspici sotto i quali il « Giornale » avrebbe dovuto nascere. Un mese prima, infatti, scrivendo allo storico Uberto Benvoglienti, lo Zeno era più preciso circa i meccanismi di allestimento del « Giornale » : « Le do parte in primo luogo che in Venezia comincerà a stamparsi ben presto un nuovo Giornale de' letterati d'Italia, al quale porranno l'opera molti soggetti de' più accreditati che di qua da' monti or fioriscono. Io che sono interessato di affetto con molti di loro, mi sono preso il carico di somministrare loro e libri e notizie di quanto si va stampando in Italia nelle città più famose ». 4 Una ulteriore testimonianza del 1709 è in una lettera indirizzata ad Antonio Vallisneri a Padova nella quale lo Zeno poneva l'accento sui problemi della uniformità redazionale : « Vo trascrivendo il « Giornale », di cui ho in pronto tanto che basta per far quasi un secondo tomo ; ma bisogna ch'io raggiusti ogni cosa con un metodo istesso, che 1 Nato a Cremona (3 febbraio 1657-25 giugno 1743), si trasferì in seguito a Parma per frequentare gli studi giuridici ; si addottorò, tuttavia, a Pavia e strinse rapporti con il Muratori. Tra le sue opere, citate nelle lettere dello Zeno, ricordiamo la Cremona Literata seu in Cremonenses doctrinis et litterariis dignitatibus eminentiores chronologicae adnotationes, i, Parmae, 1702 ; ii, ibidem 1706 ; iii Cremonae 1741, nella quale pubblicò tutte le notizie biografiche e bibliografiche intorno ai personaggi della storia cremonese che si interessarono delle discipline letterarie ; cfr. Claudio Mutini, Arisi, Francesco, in Dizionario Biografico degli italiani (d'ora in avanti DBI), 1962, 4, pp. 198-201. 2 Cfr. Biblioteca Civica di Cremona (d'ora in poi BCCr), ms A.a 4.34 : trenta lettere di Apostolo Zeno a Francesco Arisi. Nella lettera datata « Venezia, li 20 gennaio », lo Zeno informa l'Arisi di aver ricevuto dal Muratori il primo dei tre tomi della Cremona Letterata, opera di cui si diede notizia nella « Galleria di Minerva », iv, 1704, p. 51 ; cfr. anche lettere dello Zeno datate : « Venezia, 17 xbre 1707 » ; « Venezia, 2 giugno 1708 » ; cfr. Francesco Arisi, Agl'Ill.mi Sig.ri miei Sig.ri Proni Col.mi | Li Sig.ri Autori del Giornale de' letterati d'Italia, Venezia, 1713, pp. 1-9 : « Siccome ascrivo a mio grande onore, che le SS. VV. Illustrissime siansi compiaciute di fare nel x loro Giornale un lungo discorso sovra il primo Tomo della mia Cremona Letterata ; così pure non che lamentarmi, debbo gloriarmi delle osservazioni da loro fatte ad alcune cose da me scritte, per averle Elleno degnate di prudentissime considerazioni ; anzi mi confesso obbligato in estremo al vedere queste osservazioni messe con tanta maniera loro propria, che à me sembrano più tosto favori, che opposizioni ».
L E lettere riguardanti Pietro Verri rintracciate negli Archivi di Udine e di Milano (Fondazione ... more L E lettere riguardanti Pietro Verri rintracciate negli Archivi di Udine e di Milano (Fondazione Raffaele Mattioli), vengono qui proposte all'attenzione soprattutto di coloro che prepareranno l'Epistolario nell'ambito dell'Edizione Nazionale delle Opere, perché non ci risulta che siano altrimenti note e per il loro valore essenzialmente documentario e biografico. Si tratta di lettere intercorse tra Pietro Verri e Niccolo Gabrielli: più precisamente sono tre del Verri e due del Gabrielli. 1 Hanno per tema * Desidero ringraziare il professore Carlo Capra per i preziosi suggerimenti e consigli che mi ha dato per approntare questa nota.
Nel Settecento, a Bassano, villa Roberti apparteneva al conte Guerrino Roberti, uomo colto e di f... more Nel Settecento, a Bassano, villa Roberti apparteneva al conte Guerrino Roberti, uomo colto e di fine ingegno, che riuniva nel suo palazzo una dotta ed erudita compagnia di nobili ed ecclesiastici non solo del luogo. Fu in questo clima vivace culturalmente che visse la di lui figlia Francesca, destinata a diventare una pastorella arcade con il nome di Egle Euganea, animatrice del cenacolo di letterati ed eruditi che presso di lei si riunivano. 1 Francesca Roberti, fine poetessa e traduttrice, ebbe una formazione improntata alla conoscenza degli autori classici italiani e latini; amante del Petrarca, si dedicò soprattutto a tradurre opere di autori greci e stranieri, coniugando questa scrittura con quella in prosa e in poesia. Fu animatrice del salotto in cui, come abbiamo detto, convergevano i più noti letterati ed artisti, ad esempio Melchiorre Cesarotti, Ippolito Pindemonte e Jacopo Vittorelli. Si trasferì a Padova nel 1766 a seguito del matrimonio con il nobile padovano Andrea Franco, da cui ebbe un figlio, Ludovico, che, diventato giacobino, dissipò il patrimonio della famiglia e costituì il suo più autentico dolore. 2 Tra i molti rapporti che la Roberti intrattenne, aggiungiamo in questa sede anche quello con il friulano Alfonso Belgrado. Nell'Archivio di Stato di Udine 3 sono conservate otto lettere autografe della Roberti indirizzate al nobile Belgrado di Udine. 4 Delle otto missive, sei risultano datate e coprono l'arco di tempo 1 Per le notizie su Francesca Roberti Franco (Bassano, 1744-Venezia, 1817) vd.: L. Chiarelli, La contessa Francesca Roberti-Franco ed il suo salotto in
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