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2016
This study offers an explorative analysis of spoken interactions between hearing and deaf speakers applying the Conversation Analysis approach. The research aims at assessing the conversational competence of deaf interactants and the dialogic behavior of hearing interlocutors in terms of their disposition to facilitate deaf speakers’ participation to the interactional flow. Four dialogues between one deaf and one hearing speaker were thus recorded and analyzed according to different parameters. Deaf speakers’ behavior was described in terms of quantitative, semantic and interactional dominance; conversational scripts and repair strategies were considered for the hearing participant, using a specific spectro-acoustic analysis in order to portray the suprasegmental correlates of the accommodation strategies employed
Relazione presentata al convegno: Incontro tra due culture: la Lingua Italiana dei Segni (LIS), ponte di comunicazione tra persone udenti e persone sorde.
Sebbene quasi tutti intuiscano le difficoltà che i sordi possono incontrare nel capire la lingua orale, pochissimi in realtà sospettano che i non udenti incontrano grossi problemi anche quando scrivono, leggono e parlano. Lo scopo di questo libro è quello di investigare questa difficoltà, analizzando in modo rigoroso la natura "anomala" delle produzioni verbali di alcuni bambini sordi di età compresa tra i 6 ed i 17 anni. La metodologia di analisi utilizzata prende a modello la teoria "dei Principi e dei Parametri" introdotta all'inizio degli anni '80 da Noam Chomsky all'interno del quadro di ricerca sulla Grammatica Universale.
Aa. Vv., Contributi di orientalistica, glottologia e dialettologia, Milano (Cisalpino-Goliardica) 1986, pp. 53-59.
L'idea che le persone sorde debbano appartenere alla società degli udenti è una delle ragioni per sostenere una scelta oralista. Questa idea comporta anche l'esclusione del bilinguismo italiano-LIS (cioè tra una lingua orale e una lingua dei segni)? L'articolo mette in relazione il diritto alla lingua dei segni con le vedute di Franco Basaglia, il cui movimento è stato tra l'altro una delle ispirazioni per l'integrazione degli studenti disabili nella scuola (con la legge 517/1977). Rileggendo con attenzione le parole di Basaglia, l'articolo contesta l'idea che essere uguali agli udenti implichi la rinuncia alle lingue segnate. ______________________________________________________________________________________________________________________________ Thinking that deaf people should belong to the hearing society is one of the reasons why an oralist choice is usually made. Does this idea entail the exclusion of bimodal bilingualism (i.e., bilingualism between a signed and a spoken language)? The paper relates the right to sign language with the views of Italian psychiatrist Franco Basaglia. The movement sparked by Basaglia has been, among other things, an inspiration for a wave of laws that allowed for disabled students to be mainstreamed. By carefully rereading Basaglia's words, the paper questions the assumption that being equal to hearing people implies for deaf people to renounce signed languages.
FRANCESCO DI MARINO, 2022
La presenza di una divinità femminile presso Dio, era già sostenuta nei primi secoli dell’ellenismo ebraico da alcuni studiosi, come Filone di Alessandria, e nei primi secoli del Cristianesimo da Efrem il Siriaco, Teofilo di Alessandria e Marco discepolo di Valentino. Francesco Di Marino giunge a risultati non dissimili attraverso una ricerca individuale e solitaria, non conducibile attraverso gli insegnamenti delle Chiese, che non rispondono all’ansia di libertà che anima il ricercatore. Capitolo 1 – La ricerca, condotta per tutta la vita, alla luce del timor di Dio, quel timore che nasce dal porsi al cospetto del Sacro, del Numinoso, esprime la tensione dell’uomo verso la Gnosi, la conoscenza ontologica, non solo intellettuale, di Dio. La matematica, attraverso lo studio delle dimensioni superiori, suggerisce che si può razionalmente giungere alla dimensione ∞ in cui abita Dio. Capitolo 2 - Religione senza cultura e civiltà senza religione: il primo aspetto è riconducibile al Concilio Vaticano II, a sua volta influenzato da preesistenti teologie aberranti; il secondo aspetto è dovuto allo sviluppo della filosofia, dal razionalismo al nichilismo che colloca il trascendente tra gli argomenti estranei alla speculazione filosofica: è il grande Vuoto, l’ambiente idoneo alla comparsa dell’Anticristo: il Male, i cui precursori più pericolosi sono quei pensatori più vicini alla tematica religiosa.. Capitoli 3 e 4 – Questa ricerca può essere definita latamente gnostica, uno gnosticismo cristiano che respinge l’annichilimento del Sé tipico dell’umiltà di coloro che seguono acriticamente gli insegnamenti delle Chiese: un atteggiamento che riceve il soffio dello Spirito e richiama le figure che, anche attraverso l’arte, appartengono al mondo dello Spirito. Un atteggiamento che porta alla metamorfosi interiore, alla gnosi illuminativa. Capitoli 5 e 6 – Questa ricerca è sorretta dalla certezza che c’è una sola figura femminile che è permanente nella Scrittura, da Genesi ad Apocalisse, accanto a Dio e al Logos, una figura femminile che contiene in sé la Sapienza e la Vittoria sul male: è la Donna vestita di sole, vista da San Giovanni nell’Apocalisse, che leggiamo prefigurata nel Libro della Genesi e cantata nei Proverbi e nella Sapienza. E’ Maria, Immacolata, Vergine ed Assunta in cielo non per discutibili attribuzioni di agiografi dei primi secoli o per tardive proclamazioni di diciannove-venti secoli dopo. Tali attributi Le spettano in quanto Divina, la sola figura divina che è permanente nella Scrittura, da Genesi ad Apocalisse, accanto a Dio e al Logos, una figura femminile che contiene in sé la Sapienza e la Vittoria sul male.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. I edizione: agosto 2011 5 INDICE 7 Premessa 11 Introduzione Parte I La comunicazione mediatica 15 Capitolo I Mass media e teoria della comunicazione 1.1 Requiem per i media ?, 15 -1.2 Gli apporti dell'indagine sociologica, 16-1.3 Verso una teoria dei "media" ?, 18 21 Capitolo II Per un'analisi del rapporto tv bambini 2.1 Alcune considerazioni di carattere generale, 21 -2.2 Caratteristiche del medium tv, 23 -2.3 La pubblicità, 25 -2.4 Un'esperienza sul campo, 26 27 Capitolo III Il progetto di ricerca 3.1 Le varie fasi, 27 -3.2 I risultati, 28 Indice 6 31 Conclusione Parte II La comunicazione "possibile": quale tutela dei diritti per il cittadino ? 35 Introduzione 37 Capitolo IV Welfare, diritti di cittadinanza e processi comunicativi 4.1 Uno sguardo d'insieme, 37 -4.2 Alcune riflessionisul processo di comunicazione tra Stato e cittadini, 38 -4.3 Diritto d'informazione e comunicazione pubblica: una normativa in evoluzione, 40 -4.4 Comunicazione pubblica e mutamenti sociali, 43 45 Capitolo V La comunicazione pubblica 5.1 Un tentativo di definizione, 45 -5.2 La comunicazione istituzionale, 49 -5.3 La comunicazione politica, 52 -5.4 La comunicazione sociale, 54 57 Capitolo VI I luoghi del cambiamento 6.1 L'istituzione degli URP, 57 -6.2 Alcune esperienze concrete di comunicazione pubblica nell'innovazione amministrativa, 58 61 Conclusioni 65 Bibliografia 7
In questo mio scritto cercherò di analizzare una parte della comunità Sorda, mi concentrerò in particolare sulla minoranza multipla Sorda LGBT+. Il mio obiettivo è quello di capire quali siano le specificità socio-culturali di questa comunità intervistando Sordi LGBT+ per farmi raccontare quale siano state le loro esperienze di vita a partire da quelle scolastiche, in famiglia, nel mondo del lavoro e nella loro vita quotidiana. Risulta inoltre importante per me comprendere quale sia l’atteggiamento della comunità LGBT+ nei confronti dei s/Sordi e dei Sordi LGBT+ e quale quello della comunità Sorda nei confronti delle persone LGBT+ e dei Sordi LGBT+. La mia tesi sarà quindi così strutturata: comincerò dando una descrizione della sordità come condizione medica per poi definirla dal punto di vista socio-culturale e accennare alle lotte politiche passate e presenti che puntano alla totale inclusione dei s/Sordi nella società. Seguirò successivamente un percorso simile per descrivere la comunità LGBT+ proprio per dimostrare come queste due comunità che sembrano molto distanti, siano in realtà accomunate da stigma molto simili e da una storia di lotta politica che va nella stessa direzione. Entrerò poi più nello specifico presentando gli studi condotti in precedenza sulla comunità Sorda LGBT+, sia in Italia sia all’estero, concentrandomi principalmente sulle realtà Statunitense e del Regno Unito. Nella parte finale esporrò la ricerca condotta da me presentando per prima cosa gli informanti e i dati raccolti, per poi analizzarli e discuterli.
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. I edizione: agosto 2011 5 INDICE 7 Premessa 11 Introduzione Parte I La comunicazione mediatica 15 Capitolo I Mass media e teoria della comunicazione 1.1 Requiem per i media ?, 15 -1.2 Gli apporti dell'indagine sociologica, 16-1.3 Verso una teoria dei "media" ?, 18 21 Capitolo II Per un'analisi del rapporto tv bambini 2.1 Alcune considerazioni di carattere generale, 21 -2.2 Caratteristiche del medium tv, 23 -2.3 La pubblicità, 25 -2.4 Un'esperienza sul campo, 26 27 Capitolo III Il progetto di ricerca 3.1 Le varie fasi, 27 -3.2 I risultati, 28 Indice 6 31 Conclusione Parte II La comunicazione "possibile": quale tutela dei diritti per il cittadino ? 35 Introduzione 37 Capitolo IV Welfare, diritti di cittadinanza e processi comunicativi 4.1 Uno sguardo d'insieme, 37 -4.2 Alcune riflessionisul processo di comunicazione tra Stato e cittadini, 38 -4.3 Diritto d'informazione e comunicazione pubblica: una normativa in evoluzione, 40 -4.4 Comunicazione pubblica e mutamenti sociali, 43 45 Capitolo V La comunicazione pubblica 5.1 Un tentativo di definizione, 45 -5.2 La comunicazione istituzionale, 49 -5.3 La comunicazione politica, 52 -5.4 La comunicazione sociale, 54 57 Capitolo VI I luoghi del cambiamento 6.1 L'istituzione degli URP, 57 -6.2 Alcune esperienze concrete di comunicazione pubblica nell'innovazione amministrativa, 58 61 Conclusioni 65 Bibliografia 7
Journal of Islam in Asia , 2023
Psicologia: Reflexão e Crítica, 2003
Australian-Asian Research Collaborations in the Humanities Mapping the Present, Planning the Future, 2020
BULLETIN OF MATENADARAN 37, 2024
Pakistan Social Sciences Review December 2019, Vol. 3, No.2 [254-266], 2019
European Journal of Geriatrics and Gerontology
Bangladesh Journal of Scientific and Industrial Research, 2018
Diversitas Journal, 2024
Acta Metallurgica Slovaca, 2018
Cadernos de saúde pública, 2014
Japanese journal of zoo and wildlife medicine, 2023
Indian Journal of Pharmaceutical Education and Research, 2023
Dwadzieścia lat po… Stan i perspektywy polskiej demokracji
Revista Científica Estudios e Investigaciones, 2020
CMD Journal of Management, Bi- Annual: December 2007, Vol. 1, No. 1, pp. 1 – 11. (With Stephanie Wolfe, and James Ondracek), 2007