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Lo stato di emergenza. Riflessioni critiche sulla pandemia

2022

Linee 155 Comitato scientifico PIERRE DALLA VIGNA (Università degli Studi dell’Insubria, Varese-Como) ANTONIO DE SIMONE (Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”) JOSÉ LUIS VILLACAÑAS BERLANGA (Universidad Complutense de Madrid) MAURO PROTTI (Università del Salento) RAFFAELE FEDERICI (Università di Perugia) Andrea Zhok Lo stato di emergenza Riflessioni critiche sulla pandemia MELTEMI Meltemi editore www.meltemieditore.it [email protected] Collana: Linee, n. 155 Isbn: 9788855195850 © 2022 – MELTEMI PRESS SRL Sede legale: via Ruggero Boscovich, 31 – 20124 Milano Sede operativa: via Monfalcone, 17/19 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 02 22471892 / 22472232 Indice 9 Introduzione 13 Tecnocrazia e ragione liberale: una riflessione preliminare 17 Su Green Pass e libertà di stampa 17 19 Prima parte Seconda parte 23 Benvenuti sulla Vax Air 25 Qual è l’expertise per scegliere gli esperti? 27 Dialogo tra un Credente e uno Scettico sulla Certificazione verde 47 Ma a voi pare normale? 49 Green Pass e dintorni: le scelte della politica 57 L’autocrazia blasée 59 Dulce et decorum est pro patria mori 63 La recita 65 Esercitazioni pratiche di filosofia morale 71 Anche se vi credete assolti siete lo stesso coinvolti 75 Replica al “Corriere della Sera” 79 C’era una volta la democrazia 85 La catastrofe 91 Sul significato politico del Green Pass 99 Non vaccinare alcune fasce di popolazione è un bene pubblico 103 La fine delle deleghe 105 Dopo la repressione a Trieste 107 La libertà oltre la retorica della libertà 115 Kafka Reloaded 119 Tirando le somme 121 L’epidemia d’odio, la tecnica e la cultura nell’epoca del Green Pass 129 Il Partito Unico Liberale e il suo condottiero 133 Credere nella scienza 134 135 135 136 136 137 Fede nella scienza 1 Fede nella scienza 2 Fede nella scienza 3 Fede nella scienza 4 Fede nella scienza 5 Fede nella scienza 6 139 Pippo 141 Piccola riflessione filosofico-politica 143 Post Scriptum: nota psicologica aggiuntiva 145 Pecca fortiter sed crede fortius 147 Fight or flight (una parabola psicologica) 153 La cultura della cancellazione: atto finale 159 Nota filosofica sulla “libertà di parola” 163 Consenso informato 167 Il nome mancante 169 Probabilità e dogmatismo aggressivo 177 I nostri cari superiori 179 Pragmatismo tecnocratico e inattualità della filosofia 183 Identikit del No Vax o del come costruire un capro espiatorio 187 Storie 201 Sepolcri imbiancati 203 Uscire dall’illusione 209 La scienza come retorica e ideologia 209 212 214 1. Metodologia e sociologia della scienza 2. L’ambiguità dell’expertise scientifica 3. Medicalizzazione o integrazione: due visioni in dissidio 219 Un’interpretazione della crisi corrente 220 224 229 233 1. L’obliterazione della democrazia 2. La tecnarchia come cuore della ragione liberale 3. La tecnocrazia come governance d’elezione della tecnarchia 4. La trappola tecnocratica (e la necessità di uscirne) Introduzione Questo libro non ha un carattere accademico e non è inteso per una platea specialistica di “filosoficamente esperti”. Questo non significa che non abbia carattere filosofico, perché la filosofia è, ed è sempre stata, anche lettura critica della realtà circostante. È convinzione di chi scrive che due funzioni cruciali dell’esercizio filosofico siano, da un lato, l’affinamento della percezione critica del proprio mondo (Hegel parlava della filosofia come “il proprio tempo appreso col pensiero”) e dall’altro la coltivazione di una visione sintetica del proprio mondo, senza vincolarsi allo specialismo e alla “divisione del lavoro” tipici delle scienze contemporanee. Proprio perché la maggior parte dei saperi nel mondo contemporaneo tende all’approfondimento settoriale, è tanto più importante che continui a esistere una forma di riflessione coltivata che, senza trascurare l’analisi, si dedichi poi alla sintesi, alla costituzione di uno sguardo critico trasversale ai saperi particolari. Lo sguardo sintetico, infatti, non è mai qualcosa di cui possiamo fare a meno. Lo sguardo sintetico è quello che ciascuno di noi usa necessariamente quando deve prendere decisioni intorno alla propria vita, o alla vita politica e sociale nel suo insieme. L’alternativa che abbiamo è solo se avere a disposizione anche una forma coltivata, educata, di questo tipo di riflessione, o non averla. 10 LO STATO DI EMERGENZA Nelle pagine che seguono (con l’eccezione dei due saggi conclusivi), sono raccolti interventi scritti in un arco di cinque mesi, seguendo la crisi innescata dalla svolta politica introdotta con la “Certificazione verde”. Gli interventi sono stati modificati solo in maniera marginale, in alcuni aspetti espressivi o formali. Si tratta dunque di una sorta di “diario filosofico”, anche se alcuni interventi hanno un formato non argomentativo, ma semplicemente occasionale, polemico o ironico. Questa “cronaca riflessa”, così redatta, vuole avere tre principali funzioni. La prima è di carattere argomentativo: si tratta di rendere percepibile al lettore la continuità e connessione delle analisi svolte, aspetto che tende a perdersi se lasciato alla lettura episodica di scritti d’occasione. Di fatto nelle pagine che seguono si dipana una lettura unitaria dei fatti, che nella forma libro può emergere più facilmente come visione complessiva. Questo punto è per me specialmente rilevante in quanto nelle discussioni pubbliche si ha spesso l’impressione di dover sempre ricominciare da zero, in un’infinita tessitura di Penelope, in quanto gli argomenti di ieri, oggi sono dimenticati o rimossi. La forma libro consente di tenere fermi gli argomenti e di potervi tornare sopra. La seconda funzione è di carattere testimoniale. La maggior parte di queste riflessioni sono state affidate a piattaforme di social media, piattaforme la cui volubilità abbiamo imparato a conoscere. Nessuno può sapere cosa il futuro porta in serbo, ma sia che l’attuale crisi democratica si risolva, sia che invece si esacerbi, comunque credo che assisteremo a un tentativo di rimozione o cancellazione di quel che è avvenuto. Un volume invece rimane come testimonianza stabile. La terza funzione è di carattere politico. Qualunque cosa succeda nei prossimi mesi, anche se il castello di menzogne, censure e costrizioni cui siamo stati sottoposti crollasse, quello che è accaduto in questi mesi segna una cesura storica. Abbiamo scoperto qualcosa che prima sospettavamo sì, ma che rimaneva sullo sfondo come una possibilità teorica. Abbiamo scoperto che tutte le nostre libertà, tutti i nostri diritti, tutto INTRODUZIONE 11 ciò che davamo per scontato in termini di libertà di espressione e pensiero, di autodeterminazione e indipendenza può essere cancellato in un momento, una volta che si presenti l’occasione; tutto ciò di cui c’è bisogno è un’emergenza (reale o artefatta) e il governo sostanziale dei media. Anche se questa crisi cessasse domani, per chi l’ha vissuta dalla parte dei danneggiati, dei senza voce, dei ricattati, dei discriminati è chiaro che non ci sentiremo mai più al sicuro senza un’operazione radicale di ripristino dell’agibilità democratica, nel senso di una democrazia reale e non meramente formale. Nelle intenzioni dello scrivente questa raccolta, con tutti i suoi ovvi limiti e la sua occasionalità, vorrebbe tirare una linea, estrarre un giudizio da cui partire per costruire qualcosa di nuovo.