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Scritti in onore di Antonio Ruggeri, 2021
La 'pronuncia Cappato' alla prova dei fatti fra nuova tecnica decisoria e seguiti problematici di una recente ordinanza-sentenza della Corte costituzionale in tema di dignità nelle scelte del fine vita 1 Stefano Agosta Tra disegni compiuti e tasselli ancora mancanti: mosaici giurisprudenziali (sopranazionali ed interni) a proposito della decisione di diventare genitori e procreare (ovvero di non farlo) 17 Michele Ainis Il buon legislatore e il Codice civile 45 Antonino Amato Vecchi e nuovi casi di tutela dei diritti fondamentali alla luce della giurisprudenza costituzionale sull'azione di accertamento 61 Adriana Apostoli-Antonio D'Andrea La fragilità sostanziale dei diritti nella complessa vicenda storica degli ordinamenti democratici 79 Antonio Ignazio Arena Per una teoria generale e sistematica dell'esternazione del pubblico potere 105 VIII INDICE Antonino Astone L'ermeneusi assiologica e sistematica dell'art. 463 bis c.c. Francesco Astone Appunti per una ricostruzione sistematica nell'ottica del diritto pubblico degli effetti che derivano dagli stati d'urgenza e dall'emergenza sulla protezione delle situazioni giuridiche soggettive (avuto particolare riguardo ai fenomeni migratori ed alla cosiddetta amministrazione dell'emergenza) Maria Astone Danno non patrimoniale e illecito sanitario Gaetano Azzariti Progetto costituzionale e trasformazioni del capitalismo: dal lavoro al mercato. Spunti per un decalogo Luisa Azzena Dialogo tra Corti intorno al diritto di proprietà Francisco Balaguer Callejón La teoria delle fonti del diritto nello stato costituzionale Enzo Balboni Lo spostamento della centralità della questione religiosa dall'art. 7 all'art. 8 Cost.: l'evoluzione del pensiero di Giuseppe Dossetti Vincenzo Baldini La disobbedienza civile come forma di resistenza contro la legge ingiusta … la condotta individuale di opposizione tra imperativo etico ed (auto)tutela costituzionale Sergio Bartole Considerazioni in tema di modificazioni costituzionali e costituzione vivente Giorgetta Basilico Il termine di riproposizione ex art. 346 c.p.c. secondo le sezioni unite della Cassazione INDICE IX Daniela Belvedere Discrezionalità legislativa e tutela dei diritti fondamentali: gli strumenti "processuali" della Corte e il difficile equilibrio tra gubernaculum e iurisdictio Salvatore Berlingò Laicità all'europea nel dialogo fra le Corti Vittoria Berlingò Le proiezioni giuridiche dell'ordinamento interno della Pubblica amministrazione Francesco Bertolini Valore della libertà, valore della vita, diritto di rinunciare alle cure, diritto di morire Mario Bertolissi Premesse per una lettura "sostanziale" dell'articolo 116, 3° comma, della Costituzione Paolo Bianchi L'ossessione riformatrice. Alcune osservazioni sul processo di revisione costituzionale permanente Raffaele Bifulco Differenziazione e asimmetria nella teoria federale contemporanea Roberto Bin Il giudice, tra Costituzione e biodiritto Elena Bindi Le sanzioni amministrative afflittive nel "dialogo" intergiurisprudenziale: la vicenda della confisca urbanistica Francesca Biondi Quale dialogo tra le Corti? X INDICE Andrea Bonomi Il principio di determinatezza delle fattispecie criminose e l'interpretazione tassativizzante quale species del genus interpretazione conforme a costituzione: spunti di riflessione Carlo Bottari Sovranità e rappresentanza, muovendo dagli scritti di Antonio Ruggeri Giuseppe Bronzini Il reddito di cittadinanza oggi: perché la società oggi ha bisogno di una misura del genere Giuditta Brunelli La nozione di dignità e i limiti della formula decisoria nell'ord. n. 207/2018 relativa al "Caso Cappato" (e alcune perplessità sulla sent. n. 242/2019) Carlo Busacca Il più risalente intervento normativo imperiale sull'elezione del vescovo di Roma Camilla Buzzacchi-Filippo Pizzolato La sussidiarietà, ovvero il volto della solidarietà al tempo della disintermediazione Marina Calamo Specchia La Costituzione tra potere costituente e mutamenti costituzionali Roberta Calvano La scuola e l'art. 116 Cost.: è possibile un'istruzione "differenziata"? Quirino Camerlengo Forze armate e ordine pubblico: le coordinate costituzionali Giuseppe Campanelli Carta sociale europea e CEDU: rapporto tra parametri e puntualizzazione delle differenze INDICE XIII Giovanni Cocco Biodiversità e aree naturali protette Vincenzo Cocozza Brevi note su un particolare rapporto fra questione di legittimità costituzionale e interesse processuale nel giudizio amministrativo Carlo Colapietro La scuola inclusiva della nostra Costituzione "personalista", che riconosce e garantisce il "valore della persona" e la "persona come valore" Enzo Colarullo L'interpretazione costituzionale della legge: il metodo e alcuni esempi dalla giurisprudenza
Guerre civiLi Debbe per tanto uno principe non si curare dell'infamia di crudele per tenere il suddito suo uniti e in fede: perché con pochissimi esempi e' sarà più pietoso che quelli, e quali troppo pietà lasciano seguire e disordini, di che ne nasca occasioni e rapine. (N. Machiavelli, Il Principe, Prefazione e note a cura di F. chabod, einaudi, Torino 1974, p. 102.) Guerre civili 128 intendevano per la prima volta dimostrare come il terrorismo di sinistra, la lotta armata e la violenza diffusa dei movimenti rappresentavano un circuito ben determinato, con rapporti precisi di gerarchia e di organizzazione, dove le diverse fenomenologie della violenza politica erano tali solo come il lascito di uno specchio deformante. È bastato poco per cogliere il nesso, la caratura del progetto, la salienza delle formule, i reali rapporti di collaborazione materiale, ma ancor di più, politico e culturale. L'azione messa in campo dagli investigatori e dai magistrati, per la prima volta, registrò l'appoggio coeso dell'intero arco parlamentare, ad eccezione del Psi o di alcune sue frange, e del Partito radicale, che aveva organizzato una campagna politica contro lo stato d'emergenza e la legislazione antiterroristica, che dal 1975 il parlamento stava cominciando a varare. il Partito comunista, proprio a partire dalla fine degli anni settanta, aveva deciso di recidere ogni legame, fosse soltanto di matrice ideologica e culturale, con tutto quello che si muoveva alla sua sinistra, così da portare alcuni suoi massimi dirigenti, uno su tutti Giorgio Amendola, ad imbastire una asperrima polemica con alcuni intellettuali che si erano schierati contro lo Stato e la sua declinazione antiterroristica, o addirittura dimostrandosi irremovibile contro ogni sussulto di solidarietà garantista nei confronti di quanti avevano reso Padova, e parti significative del veneto, una base importante della lotta armata nel nostro Paese. Durante gli anni di piombo 2 abbiamo assistito ad un rifiuto costante e pedissequo alla rappresentazione degli interessi individuali, mettendo al centro di ogni singola azione la necessità di fare la rivoluzione come unico strumento di rigenerazione della società. e sul fallimento di questo disegno, e il conseguente ridimensionamento della sfera collettiva, ha preso corpo l'inarrestabile progetto di una società declinata al singolare, demistificando ogni tentativo di strutturazione di un discorso politico con al centro i bisogni comuni della società, come corpo di valori condivisi. Gli anni sessanta si sono imposti nel dibattito pubblico attraverso la forza della convinzione che la lotta politica, anche nelle sue manifestazioni più cupe, più agitate, avrebbe certamente cambiato la prospettiva di vita di intere generazioni. un bagno catartico che avrebbe avvicinato i giovani 2 «Anni di piombo» è un'espressione che risale al film di Margarethe von Trotta, Die bleierne Zeit, 1981, e che nella pubblicistica indica in maniera indistinta tutti i fenomeni di terrorismo, di destra e di sinistra, e anche la violenza diffusa delle organizzazioni extraparlamentari succedutesi negli anni settanta. Per un'analisi puntuale sull'uso di questa categoria cfr. B. Armani, Italia anni settanta. Movimenti, violenza politica e lotta armata tra memoria e rappresentazione storiografica, in «Storica», 32, 2005, p. 43; ead., La produzione storiografica, giornalistica e memoriale sugli anni di piombo. Il libro degli anni di piombo. Storia e memoria del terrorismo italiano, a cura di M. Lazar e M.A. Matard-Bonucci, rizzoli, Milano 2010, pp. 207-23.
Oltre la pandemia. Società, salute, economia e regole nell’era post Covid-19, a cura di G. Palmieri, Volume I, Editoriale Scientifica, 2020
Il paper vuole spostare l’approccio di gestione del rischio da un modello di amministrazione del costruito e soccorso dei civili verso un modello di governo partecipato della salvaguardia delle relazioni e del capitale sociale. A partire da una lettura dell’emergenza come la manifestazione violenta di caratteri propri di uno spazio urbano, e, per questo, riconoscibili anticipatamente, approfondiremo la questione della rimozione del rischio. Attraverso la descrizione dei casi di Bijlmermeer, L’Aquila e New Orleans, vedremo i limiti di un’ideologia del pianificatore come fondatore e salvatore. Sosterremo la necessità di passare da una visione tecnica e professionale a una visione ermeneutica e collettiva della rappresentazione urbana del rischio. Riconosceremo nella tradizione del pensiero ermeneutico un efficace strumento per la mobilitazione dei soggetti chiamati in causa da un evento, chiamandoli a descrivere anticipatamente rischi e potenzialità del loro territorio, preparando così il sistema a rispondere autonomamente. La tesi sostenuta dal paper è che un approccio processuale e laboratoriale alla pianificazione dell’emergenza a livello urbano, che parta da una rappresentazione ermeneutica e collettiva dei rischi e delle risorse, porterebbe notevoli effetti in termini di costruzione di una reale cultura del rischio, aumentando sensibilmente il livello di resilienza di un sistema territoriale.
Il problema dello stato di emergenza nei regimi democratici; un'analisi comparata della Repubblica di Weimar e della Francia della Quinta Repubblica e l'impatto sulle democrazie contemporanee.
Laboratorio dell'ISPF, 2020
Acceleration. Reflections on the temporalities of the pandemic. The speed of the Covid-19 pandemic has imparted an acceleration – a “variation of velocity in the time unity” – to multiple social processes: that of political decision making, that of science in search of medical protocols and treatments, that of the use of new technologies, that of political and biopolitical control techniques. But each of the different functional systems tackling the challenge of this global threat has its own rhythm and tempo, constrained by the nature of its own constitutive processes. How is this acceleration putting to test the extant social “time structures”, and how is it altering the dynamics of their interactions? The conceptual tools developed by the critical theory of acceleration for interpreting the temporal paradoxes of late modernity may provide a key for reading the ongoing transformations, and help reasoning on the possible directions of this acceleration – in fact, as it is the case in physics, the direction of acceleration is not pregiven, it is rather the resultant of the directions and intensities of the forces which act upon a body.
2021
Durante il primo periodo della pandemia, i diritti costituzionali hanno subito una forte limitazione a favore di un diritto in particolare, il diritto alla salute. È passato ormai un anno dalla dichiarazione dello stato d'emergenza: l'emergenza persiste, ma, nel bilanciare i diritti fondamentali, non può più prevalere – esclusivamente – il diritto alla salute pubblica ed il principio di precauzione: questo perché, con il passare del tempo, la territorialità e la temporaneità ridefiniscono la proporzionalità e la ragionevolezza delle misure.
2020
Qualche elemento di riflessione traendo spunto dalla "vita vissuta" di questi ultimi, drammatici giorni.
Qualche anno fa Dave Chalmers iniziava un libro sulla coscienza con le seguenti parole:
P.A. Persona e Amministrazione, 2020
Il contributo si propone di indagare il ruolo del principio di precauzione nell’adozione delle misure di mitigazione e risposta all’emergenza epidemiologica da Covid-19, a livello nazionale e locale, soffermandosi in particolare sulla strategia di gestione della crisi predisposta dalla Regione Campania durante le varie fasi. Il sistema normativo costruito dal Governo per contenere la diffusione del contagio sul territorio nazionale ha riconosciuto un potere d’intervento alle autorita regionali e locali con la finalita di contrastare tempestivamente le eventuali criticita emerse nei rispettivi ambiti, concretizzatosi nell’emanazione di una pluralita di ordinanze contingibili ed urgenti che hanno ulteriormente limitato diritti e liberta fondamentali. Il potere e stato in concreto esercitato sulla base di un rischio di contagio che, pero, in assenza di parametri certi, univoci e uniformi, si e tradotto sovente nell’adozione di misure irragionevoli, non adeguate e non proporzionate. La ...
Jurnal At-Tibyan: Jurnal Ilmu Alqur’an dan Tafsir, 2024
ARHEOLOGIJA U SRBIJI - PROJEKTI ARHEOLOŠKOG INSTITUTA U 2019. GODINI, 2021
Actualidades Investigativas en Educación, 2011
Polifonia - Revista Internacional da Academia Paulista de Direito, 2024
International Journal of Performance Analysis in Sport, 2021
IAEME PUBLICATION, 2020
East African Scholars Journal of Medical Sciences, 2020
“Ricerca Sociale ed Emancipazione”, collana «Immagin-azioni sociali», GUP Genova University Press, 2021
International Journal of Business Data Communications and Networking, 2013
CFP 20th International AEDEI Conference, 2022
Ciência e Agrotecnologia, 2008