Maratona & New York: pensieri
14 novembre 2007
Un grazie a Nicola, fidanzato di mia sorella, che mi ha seguito in questa pazzia. Abbiamo fatto diversi allenamenti insieme e anche per lui è stata la prima maratona, portata a termine alla grande. Grazie per avermi seguito.
Mathias e Aline: nei mesi ci siamo letti i reciproci blog ed abbiamo vissuto parallelamente la preparazione. A New York ho scoperto due ottime persone con cui è stato piacevole condividere l'avventura ed anche la scoperta della città. Grandi!
Manlio Gasparotto: il giornalista della Gazzetta parla ancora di me. E che belle parole che dice. Ormai sono una star... :-)
La medaglia: appena passi il traguardo ti infilano la medaglia. E non te la togli più fino al giorno dopo. Che spettacolo la sera ed il giorno seguente girare per New York con quel "trofeo" visibile. E' tutto un congratulations da gente che non ti conosce...
New York: impressionante lo slancio verso l'alto, i taxi, il rumore di clacson e sirene, il traffico. E' stata la mia prima volta in una città americana e devo dire che è forte la differenza con le città europee a cui siamo abituati. Lo so, dico banalità, però l'assenza di una piazza, di un centro storico, di chiese disturbano quasi l'occhio. E' un susseguirsi frenetico di persone. I marciapiedi come luoghi di affollamento di gente in movimento sempre.
Central Park: una città verde nella città. Si sa che è grande. Ma cavolo, quanto è grande! Per me rimarrà poi sempre il luogo in cui termina la Maratona. Splendida la vista dei grattacieli dal Reservoir.
Metropolitana: che brutte le stazioni della metro. Piastrellate di vecchio e senza scale mobili (che per un reduce dalla maratona comportano una maledizione ulteriore). E anche mal segnalate in superficie. Con cambi di linea sulla stessa stazione che a volte ti costringono ad uscire in strada e poi rientrare... Mah...
Ground Zero: che tristezza. Ci sono ancora ruspe che lavorano. Ma non per la ricostruzione, ancora per sistemare il disastro. Intorno ci sono grattaceli altissimi e pensare che le Torri Gemelle erano il doppio di quei grattaceli. Dovevano essere una cosa impressionante. Come impressionante è quel vuoto. Riprovevoli i venditori di foto degli aerei in collisione (ci sono anche quelli che girano).
Times Square: visto e rivisto in tv centomila volte, ma ti impressiona. Una specie di Luna Park di luci, uno spreco di energia immane, ma anche uno spettacolo visivo strepitoso.
Supershuttle: una specie di taxi collettivo che ti porta da e per Jfk (comodissimo ed economico). Un'esperienza. Da raccomandare i guidatori, non adatto a deboli di cuore...
4 commenti:
- Anonimo ha detto...
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e si..ho fatto la pre iscrizione con terra mia....se tutto va bene si va a new york :)...anche berlino è stata una bellissima esperienza...però new york è new york!!!
Ivo - 14 novembre, 2007 20:30
- Anonimo ha detto...
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Grazie Danie della menzione..anche voi siete stati dei fantastici compagni di avventura..e non finisce qui..la prox scampagnata la si organizza insieme :-)
Oh fai scrivere anche a Nicola un resoconto..o si è già iscritto in piscina e ha abbandonato la corsa? :-)
@Ivo: beato te..provo già nostalgia :P - 15 novembre, 2007 09:16
- Anonimo ha detto...
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Ti ringrazio per avermi citato per primo. E' stata una pazzia, è vero..ma una pazzia che meritava di essere fatta, una pazzia pazzesca e fantastica. Great job!
Tanti bacioni alla Chiara - 16 novembre, 2007 14:35
- tioElalla ha detto...
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Grazie Daniele per il tuo commento,ho ricominciato a correre oggi,e in paese è stato ballissimo. Ho dato il LA....
In molti pensano di imitarmi e inizieranno ad allenarsi per una maratona. Penso che le nostre esperienze siano da stimolo per i poco attivi. Salutami tanto quel simpaticone di Nicola, Ah Malio lo abbiamo conosciuto in aereo è un grande.Ho gia in mente la prossima, e spero che voi ci seguirete, anzi sarò io a seguirvi.... Nella corsa intendo...
Aprirò nei prossimi giorni un blog pure io, tratterà varie eperienze sportive, lo creo per i giovani della valle che si avvicinano allo sport in generale, cosi in molti potranno parlare delle loro piccole e grandi esperienze, che siano: un raduno di sci alpinismo o una sciaspolata sulla neve, una corsa campestre, una gara sociale di nuoto,ecc.vediamo cosa ne esce... Siete stati due splendidi compagni di viaggio, e penso che la comunicazione sia al giorno d'oggi la miglior cura contro la frenesia di un mondo a volte troppo distratto,poco attento alle emozioni. I giovani hanno bisogno di altri giovani come noi,che ci impegnamo a raccontare le nostre grandi avventure,perchè la vita vissuta in maniera sana non è mai banale. CIAO ALINE - 25 novembre, 2007 17:28