Sara Tongiani
Università degli Studi di Udine / University of Udine, Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale (DIUM), Post-Doc
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze del Linguaggio e Letterature Comparate, PhD
Università degli Studi di Genova, DIRAAS - Dipartimento di Italianistica Romanistica Antichistica Arti e Spettacolo, Phd candidate, Digital Humanities
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Papers by Sara Tongiani
This paper aims to investigate the re-animation operated by Widrich and Brambilla in their works, in which the cinema’s history became an object to re-animate, through its body, its memory and its archive.
by Jonathan Nolan and Lisa Joy. It is a dystopian fiction where the confrontation
between the machine and the man takes place. The Westworld Park
is inhabited by clones, called hosts, which are programmed to mimic and replicate
human actions and behaviours. Through the melting of models drawn
from cinema, literature, and gaming, Westworld depicts the possibility of
an encounter between hosts and guest, Park’s visitors. From this confrontation
rise new perspectives of unveiling of reality. In this TV-series characters
and seings recall an intricate philosophical system where concepts like
simulacrum and difference lead to the continuous redefinition of ontological
paradigms of image and reality.
del mezzogiorno e che trova proprio nell’ombra dell’uomo e
quale l’ambientazione notturna si fonde perfettamente con l’elemento
fantastico. L’identificazione
fra l’ombra e l’anima e il nesso fra vita e morte si caricano,
con l’avvento del cristianesimo, di valenze che alludono a un’altra
dimensione, quella caratterizzata dalla frattura e dalla distinzione
fra bene e male, fra il regno luminoso di dio e quello oscuro dei
demoni. Secondo questa prospettiva, inoltre, il sacro terrore del
mezzogiorno avanza, raggiunge e si impadronisce della tenebra
della notte, che diventa il regno dell’oscurità, della nuova forza del
male: il diavolo.
This paper aims to investigate the re-animation operated by Widrich and Brambilla in their works, in which the cinema’s history became an object to re-animate, through its body, its memory and its archive.
by Jonathan Nolan and Lisa Joy. It is a dystopian fiction where the confrontation
between the machine and the man takes place. The Westworld Park
is inhabited by clones, called hosts, which are programmed to mimic and replicate
human actions and behaviours. Through the melting of models drawn
from cinema, literature, and gaming, Westworld depicts the possibility of
an encounter between hosts and guest, Park’s visitors. From this confrontation
rise new perspectives of unveiling of reality. In this TV-series characters
and seings recall an intricate philosophical system where concepts like
simulacrum and difference lead to the continuous redefinition of ontological
paradigms of image and reality.
del mezzogiorno e che trova proprio nell’ombra dell’uomo e
quale l’ambientazione notturna si fonde perfettamente con l’elemento
fantastico. L’identificazione
fra l’ombra e l’anima e il nesso fra vita e morte si caricano,
con l’avvento del cristianesimo, di valenze che alludono a un’altra
dimensione, quella caratterizzata dalla frattura e dalla distinzione
fra bene e male, fra il regno luminoso di dio e quello oscuro dei
demoni. Secondo questa prospettiva, inoltre, il sacro terrore del
mezzogiorno avanza, raggiunge e si impadronisce della tenebra
della notte, che diventa il regno dell’oscurità, della nuova forza del
male: il diavolo.
3-4 Maggio 2018
Università degli Studi di Genova
Convegno organizzato e promosso dal Dottorato in
Digital Humanities dell'Università degli Studi di Genova