Studi di storia, arte, archeologia veronese in onore di Bruno Chiappa, atti delle giornate di studio (Verona, Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere; Isola della Scala, Auditorium, 4-5 ottobre 2019), a cura di G.M. Varanini, 2021
Il tabernacolo del Maestro di Sant'Anastasia Le ricognizioni dedicate da Bruno Chiappa al territo... more Il tabernacolo del Maestro di Sant'Anastasia Le ricognizioni dedicate da Bruno Chiappa al territorio veronese hanno spesso condotto a scoperte sorprendenti, sia nell'ambito dei documenti, sia in quello dei monumenti, per usare due termini che sono ormai diventati un'endiadi di uso comune, dopo le pagine di Jacques Le Goff nell'Enciclopedia Einaudi del 1978. Ed è proprio seguendo questo metodo di ricerca che privilegia contesti minori, tanto sul versante delle fonti scritte quanto su quello delle testimonianze artistiche, che capita ancora oggi di imbattersi in opere cruciali per la conoscenza del nostro passato. Proprio per dare seguito a questo assai fruttuoso filone di ricerche, nella prima parte del contributo presenterò un "monumento" di notevole importanza per la storia artistica di Verona nel medioevo che ho avuto modo di ritrovare qualche anno fa: ovvero un nuovo tabernacolo architettonico del Maestro di Sant'Anastasia, il più grande scultore del Trecento veronese 1. Come preannunciavo, il luogo del ritrovamento * Desidero ringraziare per i preziosi suggerimenti e per l'aiuto fornito alla ricerca:
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Papers by Mattia Vinco
They are of the same height and represent episodes from Shooting at Father's Corpse in the Los Angeles County Museum and the second, now of unknown whereabouts, formerly in a private collection in Genoa.
They are of the same height and represent episodes from Shooting at Father's Corpse in the Los Angeles County Museum and the second, now of unknown whereabouts, formerly in a private collection in Genoa.
La riscoperta di questo testo offre l’occasione per indagare da vicino i soggiorni dello studioso nella città scaligera, ricca di monumenti e collezioni private da esplorare. L’attività di Richter come consulente d’arte internazionale ci porta inoltre al centro di un intreccio di storie che ha come protagonisti alcune delle principali figure del mondo della storia dell’arte del tempo quali il grande collezionista Ludwig Mond, la mecenate Henrietta Hertz e il conoscitore Bernard Berenson.
Schubring, Cassoni. Truhen und Truhenbilder der italienischen Frührenaissance. Ein Beitrag zur Profanmalerei im Quattrocento. Si trattava del più ampio censimento dei «cassoni» istoriati dipinti, ovvero dei cofani nuziali, delle spalliere e dei pannelli da studiolo che decoravano le dimore italiane del Rinascimento. Lo studioso tedesco sottolineava il ruolo giocato da Verona nella produzione di queste opere, caratterizzate da iconografie assai originali e insolite, tratte dalla storia romana e dalla mitologia greca.
Il catalogo di Schubring, che per la parte veronese consta di circa settanta
dipinti, viene qui riesaminato e notevolmente arricchito. Verona emerge
così per la sua eccezionale importanza nel campo della pittura profana,
che la vede seconda solo a Firenze e Siena. Pur priva di una corte, la città
scaligera appare in questo modo non più centro minore e subalterno, ma
luogo inaspettatamente innovativo in un genere pittorico poco praticato nel
panorama padano rinascimentale.