Papers by Pietro Sabatino
Fuori Luogo, 2022
The Mediterranean identity is becoming an intriguing tool for city authorities willing to impleme... more The Mediterranean identity is becoming an intriguing tool for city authorities willing to implement policies of urban regeneration all over the basin. More specifically, all around the Mediterranean coast, independently on the national and local features, many cities are branding their identity as a “Mediterranean one” to promote gentrification projects, attract investments, develop tourism and re-shape their cultural identity for the global scene.In our paper, we are going to investigate the main common characters of this Mediterranean branding process by comparing three cases of very different Mediterranean cities: Napoli, Marseille and Rijeka. These cities are peripherally located within their national territories and although part of quite diverse nation-building process, they are all targets of regeneration policies that exploit their maritime immaterial and material heritage, usually emphasized by “big events” (such as ECOC in Marseille 2013 and Rijeka 2020, or the America’s cup in Napoli). Thus, our aim is twofold: on one hand we shall point out the common ideological features of this regeneration-oriented Mediterranean narrative by focusing on and deconstructing the driving concept of local cosmopolitanism. On the other one, we will explore the practices of exclusion hidden behind this Mediterranean narrative by stressing the unspoken discard and removal of some undesired people, histories and heritage from the picture of regeneration. Our investigation is based on the quantitative and qualitative analysis of tourist masterplans, city sponsored cultural promotion materials and audio-visual advertisements of the city. Also, visual ethnography of the urban beaches, port-areas and waterfronts aimed at detecting and quantifying landmarks, signs and symbols of the Mediterranean-ess.
Italian Journal of Applied Statistics, 2021
Social start-ups constitute a subclass of the innovative entrepreneurship market and they are a r... more Social start-ups constitute a subclass of the innovative entrepreneurship market and they are a relatively new topic in the literature from both the scientific and normative perspectives. In Italy, a start-up can be registered as social-oriented innovative start-up (SIAVS), after demonstrating its ability to make social impacts and satisfy a set of normative requirements. This paper describes and models (at the territorial level) the presence of these innovative companies focused on social, cultural, and/or environmental needs. We combine data on the number of SIAVS and other start-ups in Italy with other socioeconomic quantities at the territorial level (NUTS 3 regions). Variables such as population density, metropolitan cities, number of certified incubators and percentage of non-profit organisations are identified as determinants of new social enterprises through the application of generalised linear models, while also considering the presence of zero inflation.
Nuovi itinerari di sviluppo locale a cura di Everardo Minardi e Fabrizio Antolini, 2013
Il contributo si pone l’obiettivo di costruire una rassegna essenziale e personale della letterat... more Il contributo si pone l’obiettivo di costruire una rassegna essenziale e personale della letteratura sociologica sulle tematiche dello sviluppo locale.
In tal senso il lavoro segue un percorso storico, partendo dall’analisi degli studi sui sistemi di piccola e media impresa manifatturiera, in particolare nel Centro e nel Nord Italia, compiuti a partire dagli anni ’70 da sociologi ed economisti, innanzitutto italiani.
In secondo luogo si fa riferimento ai lavori che, a partire dagli anni ’90
del secolo scorso, hanno indagato i meccanismi e le cause sociali di una
nuova territorializzazione dello sviluppo, trainata dalle produzioni ad alta
tecnologica (i cosiddetti distretti hi-tech).
Infine partendo dal lavoro di Richard Florida, si passano in esame le analisi sui percorsi di sviluppo locale incentrati sull’insediamento di produzioni e persone creative.
Per ciascuna delle tre categorie di sviluppo locale (distretti industriali, distretti hi-tech, città/distretti creativi) così individuate, vengono evidenziate le caratteristiche rispetto ad alcuni criteri/variabili ritenuti significativi: il ruolo delle istituzioni locali, quello svolto dalla conoscenza tacita/codificata, il ruolo dei legami sociali forti/deboli e quello del capitale sociale inteso come fiducia e capacità di cooperazione.
Diseguaglianze e crisi della fiducia Diritto, politica e democrazia nella società contemporanea a cura di Lucio D'Alessandro e Arianna Montanari, 2018
L' obiettivo del contributo è rilevare come il passaggio della crisi abbia influenzato la parteci... more L' obiettivo del contributo è rilevare come il passaggio della crisi abbia influenzato la partecipazione (o l’astensione) al voto tra segmenti di popolazione con livelli divergenti di reddito, occupazionali, di accesso ai sistemi di istruzione e sanitari. Di capire inoltre se il declino di reti di consenso clientelari, storicamente concentrate tra le fasce più deboli della popolazione meridionale, abbia parallelamente ridotto l’integrazione di tali gruppi sociali nella competizione elettorale. E sulla base di queste variabili, quali settori del corpo elettorale delle aree urbane del Sud Italia abbiano sostenuto tali nuovi “esperimenti” politici.
Il caso studio prescelto per l’intervento è la città di Napoli con un’analisi del comportamento elettorale nel periodo 2001-2016, con un confronto tra elezioni comunali pre-crisi (2001 & 2006) e post-crisi (2011 & 2016).
SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, 2000
Sociologia Italiana, AIS Journal of Sociology, 2018
Contributo per Sociologia Italiana (2018) sulla capacità esplicativa e predittiva nelle grandi ar... more Contributo per Sociologia Italiana (2018) sulla capacità esplicativa e predittiva nelle grandi aree urbane della dicotomia centro/periferia, intesa in senso sociale oltre che spaziale e che affronta una serie di questioni di ordine metodologico: innanzitutto il tema dei livelli territoriali in cui sono disponibili i dati sul comportamento elettorale e quelli di tipo socio-anagrafico; l’eterogeneità interna dei livelli sub-comunali in cui i dati sono disponibili; infine la comparabilità tra diverse città.
Idealmente, avere una corrispondenza tra gli aggregati territoriali minimi del comportamento elettorale (sezioni elettorali) e delle caratteristiche socio-economiche (sezioni di censimento) permetterebbe di superare i problemi legati all’eterogeneità e alla comparabilità (Schadee e Corbetta, 1984). Questo contributo si propone di provare a superare i limiti sopraesposti attraverso una caratterizzazione socio-economica delle sezioni elettorali, non di tipo puntuale ma basata sull’individuazione georeferenziata del micro-contesto territoriale in cui queste ultime sono inserite.
Giovani in transito Prospettive delle politiche giovanili in Campania a cura di Giancarlo Ragozini e Marco Serino, 2019
Il contributo opera una prima analisi descrittiva della presenza giovanile nelle assemblee eletti... more Il contributo opera una prima analisi descrittiva della presenza giovanile nelle assemblee elettive locali in Campania (consigli comunali, provinciali/di città metropolitana, regionale) nel corso di un decennio critico per la condizione giovanile in Italia, e nel Mezzogiorno in particolare. Lo studio si concentra sull'evoluzione tra il 2008 e il 2018 del numero di giovani eletti, della loro presenza in figure apicali o nelle giunte, dell'impatto dell'introduzione della doppia preferenza di genere nella crescita del coinvolgimento delle giovani donne nel ceto politico locale.
Istituto Cattaneo, 2021
Una città da sempre caratterizzata da un elettorato volatile. Dal 1993 al 2010, in epoca bipolare... more Una città da sempre caratterizzata da un elettorato volatile. Dal 1993 al 2010, in epoca bipolare, centrodestra e centrosinistra registrano livelli di consenso mutevoli nel quadro di una competizione aperta, in occasione delle elezioni politiche nazionali e regionali. Tuttavia, il centrodestra non ha mai espresso il sindaco mentre i candidati di sinistra o centrosinistra, da Bassolino a De Magistris, con la sola eccezione della prima elezione di Rosa Russo Iervolino, hanno sempre vinto con un margine superiore a dieci punti percentuali. Dal 2011, inoltre, l’offerta politica “terza” rispetto alla classica dinamica bipolare (De Magistris alle amministrative, i 5 Stelle nelle altre elezioni) ha attratto voti trasversali, ma con un effetto asimmetrico sui due poli.
Futuri. Rivista Italiana di Future Studies, 2021
Il contributo si pone come obiettivo lo sviluppo di un’analisi comparata del comportamento di vo... more Il contributo si pone come obiettivo lo sviluppo di un’analisi comparata del comportamento di voto del ciclo elettorale "pandemico" (2020-2021) nei Balcani Occidentali (repubbliche ex-Jugoslave e Albania), cercando di interpretarne gli esiti sulla base dei rapporti di forza interni tra soggetti variamente favorevoli e contrari al processo di adesione (o di integrazione) all’Unione Europea.
Paper dell'Osservatorio sulla condizione giovanile in Campania, 2021
Il paper realizzato all'interno dell'Osservatorio sulla condizione giovanile in Campania, prova a... more Il paper realizzato all'interno dell'Osservatorio sulla condizione giovanile in Campania, prova ad analizzare la distribuzione degli Istituti Beneficiari del Programma Scuola Viva in Campania (2015-2020) provando a valutarne l'efficacia rispetto a un indice di rischio dispersione calcolato su base comunale e sub-comunale (Aree di Censimento).
Città che Legge. Libri e Riviste d'Italia , 2021
Il contributo descrive i risultati dell'azione di valorizzazione della biblioteca di pubblica let... more Il contributo descrive i risultati dell'azione di valorizzazione della biblioteca di pubblica lettura "Grazia Deledda" nel quartiere di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli. Questo intervento condotto con il supporto di un progetto (SocializziAMO in BIblioteca) finanziato dal Ministero, ha interessato lo "spazio-biblioteca" su più dimensioni (fisica/infrastrutturale, di costruzione di comunità, potenziamento dei servizi, di innovazione nei rapporti tra istituzioni pubbliche e terzo settore).
Nell'articolo è presente sia una piccola ricostruzione della storia del progetto, la descrizione dei risultati preliminari e le riflessioni sull'esperienza realizzata collegandosi ai principali contributi nazionali e internazionali sul ruolo delle biblioteche di pubblica lettura in contesti urbani complessi.
Paper dell' Osservatorio Condizione Giovanile In Campania / Dipartimento Di Scienze Politiche "Federico II", 2021
Il contributo, realizzato all'interno delle attività dell'Osservatorio sulla Condizione Giovanile... more Il contributo, realizzato all'interno delle attività dell'Osservatorio sulla Condizione Giovanile in Campania, inquadra il programma "Scuola Viva" promosso dalla Regione Campania tra il 2015 e il 2020 all'interno del contesto demografico, sociale, di rapporto con l'istituzione scolastica. Viene analizzata la distribuzione del programma tra Istituti scolastici beneficiari appartenenti a diverse unità territoriali, i temi e gli ambiti di intervento dei singoli progetti.
Journal of Modern Italian Studies, 2021
Conference Presentations by Pietro Sabatino
Proceedings by Pietro Sabatino
Napoli e la Giunta Rossa, Atti del Convegno “Il volto della città di Napoli e l’attività dell’Amministrazione Valenzi (1975-1983)” Napoli 13-14 febbraio 2020 a cura di Gloria Chianese, 2021
Gli anni dell’Amministrazione Valenzi (1975 - 1983) sono segnati dall’egemonia della sinistra – e... more Gli anni dell’Amministrazione Valenzi (1975 - 1983) sono segnati dall’egemonia della sinistra – e comunista – sul voto napoletano in una città con una configurazione del consenso originale nel panorama italiano della “prima repubblica”.
L’obiettivo del contributo è di provare a ricostruire, partendo dall’analisi del voto napoletano negli anni dell’Amministrazione Valenzi, i legami tra due geografie del voto, quella degli anni Settanta e quella contemporanea, nell’ottica di una difficile, se non impossibile, comparazione.
La struttura del contributo si compone così di una prima parte che, anche attraverso la letteratura sul comportamento elettorale dell’epoca, si ponga l’obiettivo di descrivere le caratteristiche del voto a Napoli tra gli anni Settanta e Ottanta, in particolare quello comunista. Nella seconda parte, invece, si tenta di mettere in connessione passato e presente, delineando elementi di continuità e di rottura nel lungo periodo.
Proceedings e report
The so called "Startup Act" (Decree Law 179/2012, converted into Law 221/2012), has int... more The so called "Startup Act" (Decree Law 179/2012, converted into Law 221/2012), has introduced in Italy the notion of innovative companies with a high technological value, denoted as the innovative startups. Among them, the Italian government includes the category of SIAVS ("Startup Innovative A Vocazione Sociale"), which represents a relatively new field of interest in both scientific and normative perspective. A social startup must satisfy the same requirement of other innovative startups, usually operating in sectors such as social assistance, education, health, social tourism and culture which can have a direct (social) impact on collective well-being. Furthermore, they must produce specific reporting of the produced social impact, enjoying also some tax benefits. In 2020 more than 200 SIAVS are registered in Italy, more than doubled with respect to 2015. This work is concerned with the empirical analysis of innovative companies focused in funding and impleme...
1a Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi di Scienze Sociali - Book of Abstract, 2017
Paper (disponibile in pubblicazione l'abstract) presentato alla Conferenza Nazionale delle Dottor... more Paper (disponibile in pubblicazione l'abstract) presentato alla Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi di Scienze Sociali presso l'Università degli Studi di Padova, Giugno 2016.
Infodata by Pietro Sabatino
Europe Direct Napoli / Infodata Napoli, 2021
L’Europa (e il mondo) a Napoli è un piccolo esperimento di racconto della città attraverso il li... more L’Europa (e il mondo) a Napoli è un piccolo esperimento di racconto della città attraverso il linguaggio dell’Infografica, reso possibile dal team di Infodata Napoli, progetto parallelo dell’Associazione Noi@Europe attivo dal 2019. L’obiettivo dei grafici, mappe, illustrazioni è quello di far percepire la forza del legame tra la città e la regione e il resto
d’Europa e del Mondo su alcuni specifici aspetti, in particolare tre di essi. Nelle prime grafiche si affronta il tema delle migrazioni nella città di Napoli di cittadini stranieri, la loro distribuzione sul territorio, tra quartieri, la crescita impetuosa nel tempo di questa presenza, che ha segnato
i primi venti anni del Secolo. Successivamente si descrivono i flussi turistici a Napoli, che in maniera così forte hanno cambiato pezzi della metropoli e alimentato dibattito, per interrompersi bruscamente con l’avvio della pandemia da covid-19: un fenomeno potente e
fragile, che occupa la parte centrale dell’opuscolo. Infine si passa ad analizzare uno dei simboli e forse la politica di maggior successo dell’Unione Europea, il programma Erasmus, individuando le tendenze recenti e alcune caratteristiche degli scambi di studenti in entrata e
in uscita dagli Atenei campani.
Nelle intenzioni del gruppo di lavoro c’è stato quello di fornire uno strumento agile, semplice nel linguaggio e immediato nelle grafiche per “farsi un’idea” di quanto Napoli sia, a volte anche inconsapevolmente, diventata una città assai più connessa con l’Europa e il Mondo. Una connessione interrotta o ridotta dall’emergenza sanitaria, ma che con
ogni probabilità continuerà a produrre effetti, anche con configurazioni diverse.
Articles by Pietro Sabatino
NapoliMonitor, 2022
Articolo pubblicato su NapoliMonitor di racconto del processo di valorizzazione della biblioteca ... more Articolo pubblicato su NapoliMonitor di racconto del processo di valorizzazione della biblioteca comunale "Grazia Deledda" a Ponticelli, periferia orientale di Napoli. E della vertenza seguita alla sua chiusura al pubblico nella primavera-estate 2022.
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Papers by Pietro Sabatino
In tal senso il lavoro segue un percorso storico, partendo dall’analisi degli studi sui sistemi di piccola e media impresa manifatturiera, in particolare nel Centro e nel Nord Italia, compiuti a partire dagli anni ’70 da sociologi ed economisti, innanzitutto italiani.
In secondo luogo si fa riferimento ai lavori che, a partire dagli anni ’90
del secolo scorso, hanno indagato i meccanismi e le cause sociali di una
nuova territorializzazione dello sviluppo, trainata dalle produzioni ad alta
tecnologica (i cosiddetti distretti hi-tech).
Infine partendo dal lavoro di Richard Florida, si passano in esame le analisi sui percorsi di sviluppo locale incentrati sull’insediamento di produzioni e persone creative.
Per ciascuna delle tre categorie di sviluppo locale (distretti industriali, distretti hi-tech, città/distretti creativi) così individuate, vengono evidenziate le caratteristiche rispetto ad alcuni criteri/variabili ritenuti significativi: il ruolo delle istituzioni locali, quello svolto dalla conoscenza tacita/codificata, il ruolo dei legami sociali forti/deboli e quello del capitale sociale inteso come fiducia e capacità di cooperazione.
Il caso studio prescelto per l’intervento è la città di Napoli con un’analisi del comportamento elettorale nel periodo 2001-2016, con un confronto tra elezioni comunali pre-crisi (2001 & 2006) e post-crisi (2011 & 2016).
Idealmente, avere una corrispondenza tra gli aggregati territoriali minimi del comportamento elettorale (sezioni elettorali) e delle caratteristiche socio-economiche (sezioni di censimento) permetterebbe di superare i problemi legati all’eterogeneità e alla comparabilità (Schadee e Corbetta, 1984). Questo contributo si propone di provare a superare i limiti sopraesposti attraverso una caratterizzazione socio-economica delle sezioni elettorali, non di tipo puntuale ma basata sull’individuazione georeferenziata del micro-contesto territoriale in cui queste ultime sono inserite.
Nell'articolo è presente sia una piccola ricostruzione della storia del progetto, la descrizione dei risultati preliminari e le riflessioni sull'esperienza realizzata collegandosi ai principali contributi nazionali e internazionali sul ruolo delle biblioteche di pubblica lettura in contesti urbani complessi.
Conference Presentations by Pietro Sabatino
Proceedings by Pietro Sabatino
L’obiettivo del contributo è di provare a ricostruire, partendo dall’analisi del voto napoletano negli anni dell’Amministrazione Valenzi, i legami tra due geografie del voto, quella degli anni Settanta e quella contemporanea, nell’ottica di una difficile, se non impossibile, comparazione.
La struttura del contributo si compone così di una prima parte che, anche attraverso la letteratura sul comportamento elettorale dell’epoca, si ponga l’obiettivo di descrivere le caratteristiche del voto a Napoli tra gli anni Settanta e Ottanta, in particolare quello comunista. Nella seconda parte, invece, si tenta di mettere in connessione passato e presente, delineando elementi di continuità e di rottura nel lungo periodo.
Infodata by Pietro Sabatino
d’Europa e del Mondo su alcuni specifici aspetti, in particolare tre di essi. Nelle prime grafiche si affronta il tema delle migrazioni nella città di Napoli di cittadini stranieri, la loro distribuzione sul territorio, tra quartieri, la crescita impetuosa nel tempo di questa presenza, che ha segnato
i primi venti anni del Secolo. Successivamente si descrivono i flussi turistici a Napoli, che in maniera così forte hanno cambiato pezzi della metropoli e alimentato dibattito, per interrompersi bruscamente con l’avvio della pandemia da covid-19: un fenomeno potente e
fragile, che occupa la parte centrale dell’opuscolo. Infine si passa ad analizzare uno dei simboli e forse la politica di maggior successo dell’Unione Europea, il programma Erasmus, individuando le tendenze recenti e alcune caratteristiche degli scambi di studenti in entrata e
in uscita dagli Atenei campani.
Nelle intenzioni del gruppo di lavoro c’è stato quello di fornire uno strumento agile, semplice nel linguaggio e immediato nelle grafiche per “farsi un’idea” di quanto Napoli sia, a volte anche inconsapevolmente, diventata una città assai più connessa con l’Europa e il Mondo. Una connessione interrotta o ridotta dall’emergenza sanitaria, ma che con
ogni probabilità continuerà a produrre effetti, anche con configurazioni diverse.
Articles by Pietro Sabatino
In tal senso il lavoro segue un percorso storico, partendo dall’analisi degli studi sui sistemi di piccola e media impresa manifatturiera, in particolare nel Centro e nel Nord Italia, compiuti a partire dagli anni ’70 da sociologi ed economisti, innanzitutto italiani.
In secondo luogo si fa riferimento ai lavori che, a partire dagli anni ’90
del secolo scorso, hanno indagato i meccanismi e le cause sociali di una
nuova territorializzazione dello sviluppo, trainata dalle produzioni ad alta
tecnologica (i cosiddetti distretti hi-tech).
Infine partendo dal lavoro di Richard Florida, si passano in esame le analisi sui percorsi di sviluppo locale incentrati sull’insediamento di produzioni e persone creative.
Per ciascuna delle tre categorie di sviluppo locale (distretti industriali, distretti hi-tech, città/distretti creativi) così individuate, vengono evidenziate le caratteristiche rispetto ad alcuni criteri/variabili ritenuti significativi: il ruolo delle istituzioni locali, quello svolto dalla conoscenza tacita/codificata, il ruolo dei legami sociali forti/deboli e quello del capitale sociale inteso come fiducia e capacità di cooperazione.
Il caso studio prescelto per l’intervento è la città di Napoli con un’analisi del comportamento elettorale nel periodo 2001-2016, con un confronto tra elezioni comunali pre-crisi (2001 & 2006) e post-crisi (2011 & 2016).
Idealmente, avere una corrispondenza tra gli aggregati territoriali minimi del comportamento elettorale (sezioni elettorali) e delle caratteristiche socio-economiche (sezioni di censimento) permetterebbe di superare i problemi legati all’eterogeneità e alla comparabilità (Schadee e Corbetta, 1984). Questo contributo si propone di provare a superare i limiti sopraesposti attraverso una caratterizzazione socio-economica delle sezioni elettorali, non di tipo puntuale ma basata sull’individuazione georeferenziata del micro-contesto territoriale in cui queste ultime sono inserite.
Nell'articolo è presente sia una piccola ricostruzione della storia del progetto, la descrizione dei risultati preliminari e le riflessioni sull'esperienza realizzata collegandosi ai principali contributi nazionali e internazionali sul ruolo delle biblioteche di pubblica lettura in contesti urbani complessi.
L’obiettivo del contributo è di provare a ricostruire, partendo dall’analisi del voto napoletano negli anni dell’Amministrazione Valenzi, i legami tra due geografie del voto, quella degli anni Settanta e quella contemporanea, nell’ottica di una difficile, se non impossibile, comparazione.
La struttura del contributo si compone così di una prima parte che, anche attraverso la letteratura sul comportamento elettorale dell’epoca, si ponga l’obiettivo di descrivere le caratteristiche del voto a Napoli tra gli anni Settanta e Ottanta, in particolare quello comunista. Nella seconda parte, invece, si tenta di mettere in connessione passato e presente, delineando elementi di continuità e di rottura nel lungo periodo.
d’Europa e del Mondo su alcuni specifici aspetti, in particolare tre di essi. Nelle prime grafiche si affronta il tema delle migrazioni nella città di Napoli di cittadini stranieri, la loro distribuzione sul territorio, tra quartieri, la crescita impetuosa nel tempo di questa presenza, che ha segnato
i primi venti anni del Secolo. Successivamente si descrivono i flussi turistici a Napoli, che in maniera così forte hanno cambiato pezzi della metropoli e alimentato dibattito, per interrompersi bruscamente con l’avvio della pandemia da covid-19: un fenomeno potente e
fragile, che occupa la parte centrale dell’opuscolo. Infine si passa ad analizzare uno dei simboli e forse la politica di maggior successo dell’Unione Europea, il programma Erasmus, individuando le tendenze recenti e alcune caratteristiche degli scambi di studenti in entrata e
in uscita dagli Atenei campani.
Nelle intenzioni del gruppo di lavoro c’è stato quello di fornire uno strumento agile, semplice nel linguaggio e immediato nelle grafiche per “farsi un’idea” di quanto Napoli sia, a volte anche inconsapevolmente, diventata una città assai più connessa con l’Europa e il Mondo. Una connessione interrotta o ridotta dall’emergenza sanitaria, ma che con
ogni probabilità continuerà a produrre effetti, anche con configurazioni diverse.