Books by Maria Rosaria Luberto
Per l'acquisto rivolgersi a / orders may be placed to: All'Insegna del Giglio s.a.s. via A. Boito... more Per l'acquisto rivolgersi a / orders may be placed to: All'Insegna del Giglio s.a.s. via A. Boito, 50-52-50019 Sesto Fiorentino (FI) www.insegnadelgiglio.it

Ὁ παῖς καλός Scritti di archeologia offerti a Mario Iozzo per il suo sessantacinquesimo compleanno , a cura di B,. Arbeid - E. Ghisellini - M.R. Luberto, Edizioni Espera (Montecompatri, Roma), 2022, 2022
Approssimandosi una ricorrenza importante come il suo sessantacinquesimo compleanno, desideravamo... more Approssimandosi una ricorrenza importante come il suo sessantacinquesimo compleanno, desideravamo festeggiarlo insieme con lui ma anche in qualche modo sdebitarci per tutto quanto sentiamo che Mario ci ha regalato con la sua presenza, per come il rapporto con lui ci ha arricchite negli anni come archeologhe e soprattutto come persone. Abbiamo riflettuto a lungo su come organizzare per lui un compleanno particolare, su cosa fare insieme e su che cosa donargli e, come Eschine Socratico, nel pensare a quale dono offrirgli non abbiamo trovato niente che fosse degno di lui. È stato dunque naturale, alla fine, decidere di raccogliere un volume di scritti di archeologia, redatti dai suoi amici, per festeggiare insieme con lui il suo compleanno, donandogli qualcosa di noi stessi. Il risultato è oggi fra le sue mani: un volume a cui hanno concorso con entusiasmo studiosi di tutto il mondo, che riflette gli interessi scientifici di Mario e il suo percorso professionale fra il Ceramico di Atene, le colonie della Magna Grecia e le città dell’Etruria. Se anche, come speriamo, sarà un giorno sugli scaffali delle biblioteche, questo libro è nato spontaneamente, dal cuore, come l’unico dono che ci è sembrato possibile per un amico speciale.
M. Iozzo - M.R. Luberto (a cura di), Tesori dalle terre d'Etruria. La collezione dei conti Passerini, 2020
Catalogo della mostra, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 29 ottobre 2020 - 30 giugno 2021.... more Catalogo della mostra, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, 29 ottobre 2020 - 30 giugno 2021. Con schede di:
Pieter Heesen, Andrew J. Clark, Elisabeth Langridge-Noti, Nicole Cuddeback, Michael Padgett, Mario Iozzo, Martino Maioli, Barbara Arbeid, Andrea Martelli, Edoardo Albani ed Elisa Salvadori, Fernando Gilotta, Luca Cappuccini, Claudia Noferi, Marco Sofia, Paolo Persano, Mariangela Turchetti, Ada Salvi, Stefania Berutti, Greta Balzanelli, Vittorio Mascelli, G. Carlotta Cianferoni, Andrea Magno, Federica Biagiotti, Barbara Cattaneo.

Preface: Anastasia Gadolou. Introduction: Catherine Morgan.
Nel volume sono esaminati i reperti c... more Preface: Anastasia Gadolou. Introduction: Catherine Morgan.
Nel volume sono esaminati i reperti ceramici d'importazione e di produzione coloniale di periodo arcaico, editi e non, provenienti dagli scavi effettuati entro gli insediamenti antichi di Sibari, Crotone e Caulonia. L'indagine si inserisce nell'ambito delle ricerche sulle poleis achee dell'Italia meridionale e sull'Acaia propria, condotte negli ultimi decenni seguendo metodologie di analisi comparativa delle evidenze e delle problematiche dei singoli centri e delle regioni nelle quali ricadono nei loro vari periodi di vita. I risultati raggiunti attraverso l'analisi e la presentazione in dettaglio di una parte consistente delle testimonianze di cultura materiale disponibili intendono offrire un contributo alla conoscenza dei siti considerati, la fisionomia dei quali è ancora, sotto il profilo archeologico, in larga parte da definire.
Il catalogo raccoglie i contributi di B. Arbeid, G. Balzanelli, F. Catalli, N. Cipolli, L. Donati... more Il catalogo raccoglie i contributi di B. Arbeid, G. Balzanelli, F. Catalli, N. Cipolli, L. Donati, F. Donnici, B. Ficcadenti, M. Fusi, E. Ghisellini, M. C. Guidotti, M. Iozzo, M. R. Luberto, M. C. Monaco, M. Rossi, S. Sarti, M. Sofia, G. Spallino, G. Tanzilli, P. Turi, D. Venturi, Arianna Vernillo su ceramiche greche e magnogreche, scultura romana e medievale, produzioni etrusche e egizie, metalli e altro.
Papers by Maria Rosaria Luberto

ANNUARIO DELLA SCUOLA ARCHEOLOGICA DI ATENE E DELLE MISSIONI ITALIANE IN ORIENTE, volume speciale, 2023
Riassunto. Le note che seguono sono dedicate alla ricostruzione del clima scientifico, culturale ... more Riassunto. Le note che seguono sono dedicate alla ricostruzione del clima scientifico, culturale e politico in cui ha preso vita il progetto per la pubblicazione dell’Annuario. Vi si ricompone, in sintesi, il contesto nazionale, greco/ateniese, e nazionale, romano, nel quale la Scuola e la rivista sono nate, in riferimento nello specifico alle tante e prestigiose scuole e istituzioni straniere e italiane già attive e ai loro periodici
e serie. Si considera la complessa situazione nazionale e internazionale in cui titolo, profilo e obiettivi dell’Annuario furono decisi, insieme alle esigenze sia scientifiche che politiche, intese queste in termini di rappresentatività dell’Italia e della sua politica culturale all’estero, con le quali la rivista dovette confrontarsi e alle quali dovette rispondere.
Περίληψη. Οι πληροφορίες που ακολουθούν στοχεύουν στην ανασύνθεση του επιστημονικού, πολιτιστικού και πολιτικού περιβάλλοντος μέσα στο οποίο γεννήθηκε το εγχείρημα της έκδοσης του Annuario. Πραγματο-ποιείται μια συνδυαστική ανασύσταση του ελληνικού (Αθήνα) και ιταλικού (Ρώμη) εθνικού πλαισίου, μέσα στο οποίο γεννήθηκε η Σχολή και η επετηρίδα. Ειδική αναφορά γίνεται στις ήδη πολυάριθμες σχολές και ιδρύματα, τόσο ξένα όσο και ιταλικά, καθώς και στα περιοδικά και στις σειρές που εκδίδαν. Εξετάζεται η σύνθετη εθνική και διεθνής κατάσταση μέσα στην οποία αποφασίστηκαν ο τίτλος, το προφίλ και οι στόχοι του Αnnuario όπως και οι επιστημονικές και πολιτικές αξιώσεις, νοούμενες ως τεκμήρια της παρουσίας της Ιταλίας και της πολιτι-
στικής της πολιτικής στο εξωτερικό, με τις οποίες το Αnnuario έπρεπε να αναμετρηθεί και στις οποίες έπρεπε να ανταποκριθεί.
Abstract. This text focuses on reconstructing the scientific, cultural, and political landscape surrounding the Annuario publication project, that coincides with the establishment of the School. It will provide a concise overview of both the international, Greek/Athenian, and national, Roman, contexts within which the School and Annuario were conceived with particular reference to the already existing
prestigious foreign and Italian schools and institutions including their journals and series. The analysis will dig into the intricate national and international circumstances that influenced the determination of the Annuario’s title, profile, and objectives. Additionally, the text will examine the academic and political challenges faced by the journal, emphasizing its role in representing Italy and its cultural policies abroad.

TRAVAILLER À L’OMBRE DU TEMPLE, sous la direction d’Olivier de Cazanove, Arianna Esposito, Nicolas Monteix et Airton Pollini, 2023
Le colonie cd. achee, sulla base della matrice etnica prevalente dei contingenti coloniali così c... more Le colonie cd. achee, sulla base della matrice etnica prevalente dei contingenti coloniali così come tradita dalle fonti, costituiscono nel loro complesso l’oggetto di un filone di studi comparati che ha riguardato diversi ambiti e settori delle scienze dell’antichità: Sibari, Crotone e Caulonia, abitate da Greci sin dagli ultimi decenni dell’VIII sec. a.C.; Metaponto e Poseidonia, colonie “di seconda generazione”, occupate stabilmente tra l’ultimo quarto e la fine del VII sec. a.C. Per questo motivo si è scelto, nell’ambito dell’occasione offerta da questo Convegno, di considerarne unitariamente i dati in relazione al tema dei rapporti tra aree sacre e aree di produzione. Di seguito quindi una presentazione delle informazioni disponibili sulle due categorie di evidenze, organizzata secondo i due gruppi su indicati.
Lokroi Epizephyrioi Il museo della polis, 2022
Secondo quanto documentato nei più importanti santuari greco-occidentali dell’Italia meridionale ... more Secondo quanto documentato nei più importanti santuari greco-occidentali dell’Italia meridionale e della Sicilia, anche nel Persephoneion della Mannella sono state rinvenute ceramiche d’importazione, dedicate come offerte o impiegate nei rituali, riferibili alle principali produzioni d’epoca arcaica. Si tratta nello specifico di ceramiche corinzie, la classe di gran lunga più attestata, ovunque, tra le importazioni dalla madrepatria, seguite in percentuale minore da vasi laconici e greco-orientali
e da una rarissima importazione dalla Beozia, insieme a prodotti coloniali che ripropongono, liberamente rielaborati, tipi e motivi decorativi delle principali fabbriche della Grecia propria.

Hesperia 39, 3, 2021
Le relazioni topografiche e non di rado funzionali tra aree sacre e quartieri artigianali sono st... more Le relazioni topografiche e non di rado funzionali tra aree sacre e quartieri artigianali sono state indagate nel corso di un recente convegno che ha offerto un quadro molto am- pio di dati e spunti interpretativi per siti diversi della Penisola1. Partendo dalle riflessioni generali emerse in quella occasione, nel solco di una corrente di studi consolidata che da tempo si occupa dell’analisi comparata delle manifestazioni storico-archeologiche del mo- vimento coloniale acheo2, si è voluto approfondire l’argomento in rapporto alle colonie achee cd. ‘di prima generazione’, Sibari, Crotone e Caulonia. Ne è subito emersa la neces- sità di escludere Crotone poiché qui sono ben attestate officine e aree di produzione ma non ne è nota alcuna relazione con aree sacre, né in ambito urbano né extraurbano3; delle prime peraltro si hanno solo scarni indizi lungo tutta la storia della città4. Diversi i casi di Caulonia e Sibari dove tuttavia tali relazioni sono di controversa interpretazione nel primo caso, ipotizzabili, e di conseguenza ricostruibili, solo per disiecta membra nel secondo.
Tesori dalle terre d'Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona, 2020
Breve profilo storico della famiglia Passerini

Fabrizio Pesando , Gabriel Zuchtriegel, Abitare in Magna Grecia. L'età arcaica, 2020
I dati relativi all’edilizia domestica di periodo arcaico a Caulonia sono molto ridotti. A front... more I dati relativi all’edilizia domestica di periodo arcaico a Caulonia sono molto ridotti. A fronte di un’occupazione ampia della superficie urbana contestuale alle prime fasi di vita della colonia, solo pochi siti restituiscono tracce di strutture murarie databili a partire dal VII sec. a.C. Le testimonianze più consistenti provengono dal sito di S. Marco nord-est dove sono documentate due fasi edilizie relative a edifici diversi posti ai margini di un asse stradale. Di uno di essi nel corso della fase più tarda si propone una ricostruzione della planimetria e
della destinazione d’uso degli ambienti. Per lo stesso periodo a Crotone, sulla base dei dati disponibili, si ipotizza che nel corso delle
prime fasi di vita dell’abitato siano in uso strutture abitative a carattere precario. A partire
dalla fine del VII sec. a.C. è attestato lo sviluppo di una rete viaria della quale si riconoscono
stenopoi e ambitus in particolare nel settore centrale della città, dove si localizzano di conseguenza le testimonianze più antiche e cospicue relative a edifici in muratura. Uno sviluppo
più consistente interessa anche gli altri quartieri in una fase più tarda (seconda metà/fine VI sec. a.C. - inizi V sec. a.C.). La maggior parte delle strutture analizzate si caratterizza per omogeneità delle tecniche costruttive e di soluzioni planimetriche e continuità di vita nel
corso dei periodi successivi.
. This paper is devoted to the analysis of the phases of birth and growth of the city of Kroton, ... more . This paper is devoted to the analysis of the phases of birth and growth of the city of Kroton, form the Bronze Age to the end of the VI c. BC. The research has been conducted on published data coming from urban surveys within the ancient urban perimeter. There have been identified a series of phases analytically considered and for each of them, there have been highlighted some peculiar elements. Two topics have been specifically considered: the distribution of the sacred spaces and the domestic stone architecture. The aim of the study is to try to reshape the archaeological research on the city through a critical and updated interpretation of archaeological data.

Otium VII, 2019
Title: Literary traditions, archaeological evidence and food practices in southern Italy and Sici... more Title: Literary traditions, archaeological evidence and food practices in southern Italy and Sicily: delivered case studies. Abstract: This paper proposes a history of alimentary practices in South Italy and Sicily from the Bronze to the Roman age. Some examples pertaining to specific territories have been chosen to illustrate a fundamental principle: discussing of food in Antiquity means to talk about social and political organization of ancient society, of their statements, rules and changes during the course of time and of the way those topics have been narrated and interpreted by ancient literary sources. Some case studies are analyzed as that of Broglio di Trebisacce in the Sibaritide area before the foundation of Sybaris or the (literary and historical) relationships between Sybaris and Kroton through their opposite 'alimentary behaviours', going to the Hellenistic Age and the changes of tastes exemplified in the Hedypatheia, a work of the Archestratos of Gela.
It is here presented a synthesis of the research conducted on Archaic pottery from the Achaian ap... more It is here presented a synthesis of the research conducted on Archaic pottery from the Achaian apoikiai of Sybaris, Kroton and Kaulonia. The study was based on the examination of finds recovered from excavations in the urban centres, which are, for the most part, already preliminarily published. The chronological range chosen for the analysis spans approximately from the middle of the VIII century BC, the most ancient date derived from the pottery, to the defeat of Sybaris by Kroton at the end of the VI century BC.
L'arte di donare. Catalogo mostra, 2018
16. PELIKE APULA (PITTORE DI BOLOGNA 498); 18. LEKANISCON COPERCHIO APULA (PITTORE DELLA LAMPAS);... more 16. PELIKE APULA (PITTORE DI BOLOGNA 498); 18. LEKANISCON COPERCHIO APULA (PITTORE DELLA LAMPAS); 19. PELIKE APULA (PITTORE DI VARRESE); 20. PELIKE APULA (PITTORE DI PRESTON
DEL GRUPPO DEL VATICANO V 50); 26. KYLIX APULA (GRUPPO DI MENZIES, CERCHIA DEL PITTORE DI GANIMEDE); 29. OINOCHOE APULA (GRUPPO DEL CENTAURO DEL BRITISH MUSEUM); 30. LEKANISCON COPERCHIO APULA (PITTORE DI BALTIMORA);

Dialoghi di archeologia della Magna Grecia e del Mediterraneo, Atti III Convegno, 2019
Tra luglio e agosto 2016 ha preso avvio a Monasterace marina il progetto “Restaurando memorie”, w... more Tra luglio e agosto 2016 ha preso avvio a Monasterace marina il progetto “Restaurando memorie”, workshop di disegno, rilievo e restauro finanziato con i fondi 8x1000 del bando 2015 della Tavola Valdese, realizzato dal Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze (responsabile per il Dipartimento I. Romeo; organizzazione e coordinamento attività. M.R. Luberto con la collaborazione di G. Spallino; rilievi C. Gira con la collaborazione di D. Panariti) in partenariato con il Polo Museale della Calabria (resp. R. Agostino) e il comune di Monasterace (resp. M. Marchione) e in collaborazione con l’allora Soprintendenza Archeologia (resp. A. Ruga). Le attività si sono concentrate nell’area di S. Marco nord-est posta in prossimità dell’ingresso nord del Parco Archeologico dell’antica Kaulon. Il sito, com’è noto, è stato indagato nel corso dell’ultimo decennio dalla missione dell’Ateneo fiorentino guidata da L. Lepore e ha restituito testimonianze relative a alcuni quartieri domestici dell’abitato dell’antica Caulonia cronologicamente collocabili tra la metà dell’VIII sec. a.C. e il V-VI sec. d.C. (Luberto 2015; Lepore et Alii 2013; Lepore 2010). Il progetto al quale si è dato ora inizio ha permesso di condurre per la prima volta nel settore in questione una campagna di rilievo fotogrammetrico, aereo e terrestre, volta a aggiornare e ottimizzare i dati raccolti in precedenza: si presenta di seguito una sintesi relativa alle metodologie e ai risultati preliminari.
R. Graeels i Fabregat - F. Longo (a cura di), Armi votive in Magna Grecia, Atti del Convegno0 (23-25 novembre 2017, Salerno), 2018, 2018
It is proposed here an overview of the archaeological data on the weapons found in the sanctuarie... more It is proposed here an overview of the archaeological data on the weapons found in the sanctuaries located in the chora of Sybaris until the northern boundaries with that of Kroton. The paper starts with a brief presentation of each context followed by the analysis of the quantities and of the typologies of the finds and is concluded by some observations on the similarities and differences that characterize the examined sites. The collected data come only from extra-urban areas of Sybaris and Kroton. In the first case, weapons are documented in the sanctuaries of Francavilla Marittima and Cozzo Michelicchio, in the second in Vigna Nuova, Capo Colonna (not analysed in this paper) and Apollo Aleo at Cirò.
ASAA, 2017
This paper is devoted to the analysis of the chronological and geographical distribution of the i... more This paper is devoted to the analysis of the chronological and geographical distribution of the iconographic theme of horses flanking a central element, which in most cases can be interpreted as cauldron on a tripod. First of all, are examined all the published data relating to the different regional productions of Greece, concentrated between the second half of the VIII andthe beginning of the VII cent. BCE; then follow those from Etruria, Kyme and Pithekoussai that cover the same chronological range and the ones from South Italy, specifically from Policoro and Incoronata, dated around the half of the VII cent. BCE.
Finally, a synthesis of the collected data is proposed and some brief preliminary considerations on the relationships between the iconographic theme and the contexts of the macro-areas analysed.
M. R. Luberto, Ο Αδριανός στην Αθήνα - Adriano ad Atene - Hadrian in Athens; Οι εορτές και οι αγώ... more M. R. Luberto, Ο Αδριανός στην Αθήνα - Adriano ad Atene - Hadrian in Athens; Οι εορτές και οι αγώνες - Le feste e i giochi - The festivals and the games; Τα ψηφίσματα του Αδριανού για τους αγώνες - I decreti di Adriano sulle competizioni - Hadrian’s decrees on agones, in M. Lagogianni-Georgakarakos - E. Papi, HADRIANVS - ΑΔΡΙΑΝΟΣ. Ο Αδριανός, η Αθήνα και τα Γυμνάσια - Adriano, Atene e i Ginnasi - Hadrian, Athens and the Gymnasia, Atene 2018, pp. 32, 54-58
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Books by Maria Rosaria Luberto
Pieter Heesen, Andrew J. Clark, Elisabeth Langridge-Noti, Nicole Cuddeback, Michael Padgett, Mario Iozzo, Martino Maioli, Barbara Arbeid, Andrea Martelli, Edoardo Albani ed Elisa Salvadori, Fernando Gilotta, Luca Cappuccini, Claudia Noferi, Marco Sofia, Paolo Persano, Mariangela Turchetti, Ada Salvi, Stefania Berutti, Greta Balzanelli, Vittorio Mascelli, G. Carlotta Cianferoni, Andrea Magno, Federica Biagiotti, Barbara Cattaneo.
Nel volume sono esaminati i reperti ceramici d'importazione e di produzione coloniale di periodo arcaico, editi e non, provenienti dagli scavi effettuati entro gli insediamenti antichi di Sibari, Crotone e Caulonia. L'indagine si inserisce nell'ambito delle ricerche sulle poleis achee dell'Italia meridionale e sull'Acaia propria, condotte negli ultimi decenni seguendo metodologie di analisi comparativa delle evidenze e delle problematiche dei singoli centri e delle regioni nelle quali ricadono nei loro vari periodi di vita. I risultati raggiunti attraverso l'analisi e la presentazione in dettaglio di una parte consistente delle testimonianze di cultura materiale disponibili intendono offrire un contributo alla conoscenza dei siti considerati, la fisionomia dei quali è ancora, sotto il profilo archeologico, in larga parte da definire.
Papers by Maria Rosaria Luberto
e serie. Si considera la complessa situazione nazionale e internazionale in cui titolo, profilo e obiettivi dell’Annuario furono decisi, insieme alle esigenze sia scientifiche che politiche, intese queste in termini di rappresentatività dell’Italia e della sua politica culturale all’estero, con le quali la rivista dovette confrontarsi e alle quali dovette rispondere.
Περίληψη. Οι πληροφορίες που ακολουθούν στοχεύουν στην ανασύνθεση του επιστημονικού, πολιτιστικού και πολιτικού περιβάλλοντος μέσα στο οποίο γεννήθηκε το εγχείρημα της έκδοσης του Annuario. Πραγματο-ποιείται μια συνδυαστική ανασύσταση του ελληνικού (Αθήνα) και ιταλικού (Ρώμη) εθνικού πλαισίου, μέσα στο οποίο γεννήθηκε η Σχολή και η επετηρίδα. Ειδική αναφορά γίνεται στις ήδη πολυάριθμες σχολές και ιδρύματα, τόσο ξένα όσο και ιταλικά, καθώς και στα περιοδικά και στις σειρές που εκδίδαν. Εξετάζεται η σύνθετη εθνική και διεθνής κατάσταση μέσα στην οποία αποφασίστηκαν ο τίτλος, το προφίλ και οι στόχοι του Αnnuario όπως και οι επιστημονικές και πολιτικές αξιώσεις, νοούμενες ως τεκμήρια της παρουσίας της Ιταλίας και της πολιτι-
στικής της πολιτικής στο εξωτερικό, με τις οποίες το Αnnuario έπρεπε να αναμετρηθεί και στις οποίες έπρεπε να ανταποκριθεί.
Abstract. This text focuses on reconstructing the scientific, cultural, and political landscape surrounding the Annuario publication project, that coincides with the establishment of the School. It will provide a concise overview of both the international, Greek/Athenian, and national, Roman, contexts within which the School and Annuario were conceived with particular reference to the already existing
prestigious foreign and Italian schools and institutions including their journals and series. The analysis will dig into the intricate national and international circumstances that influenced the determination of the Annuario’s title, profile, and objectives. Additionally, the text will examine the academic and political challenges faced by the journal, emphasizing its role in representing Italy and its cultural policies abroad.
e da una rarissima importazione dalla Beozia, insieme a prodotti coloniali che ripropongono, liberamente rielaborati, tipi e motivi decorativi delle principali fabbriche della Grecia propria.
della destinazione d’uso degli ambienti. Per lo stesso periodo a Crotone, sulla base dei dati disponibili, si ipotizza che nel corso delle
prime fasi di vita dell’abitato siano in uso strutture abitative a carattere precario. A partire
dalla fine del VII sec. a.C. è attestato lo sviluppo di una rete viaria della quale si riconoscono
stenopoi e ambitus in particolare nel settore centrale della città, dove si localizzano di conseguenza le testimonianze più antiche e cospicue relative a edifici in muratura. Uno sviluppo
più consistente interessa anche gli altri quartieri in una fase più tarda (seconda metà/fine VI sec. a.C. - inizi V sec. a.C.). La maggior parte delle strutture analizzate si caratterizza per omogeneità delle tecniche costruttive e di soluzioni planimetriche e continuità di vita nel
corso dei periodi successivi.
DEL GRUPPO DEL VATICANO V 50); 26. KYLIX APULA (GRUPPO DI MENZIES, CERCHIA DEL PITTORE DI GANIMEDE); 29. OINOCHOE APULA (GRUPPO DEL CENTAURO DEL BRITISH MUSEUM); 30. LEKANISCON COPERCHIO APULA (PITTORE DI BALTIMORA);
Finally, a synthesis of the collected data is proposed and some brief preliminary considerations on the relationships between the iconographic theme and the contexts of the macro-areas analysed.
Pieter Heesen, Andrew J. Clark, Elisabeth Langridge-Noti, Nicole Cuddeback, Michael Padgett, Mario Iozzo, Martino Maioli, Barbara Arbeid, Andrea Martelli, Edoardo Albani ed Elisa Salvadori, Fernando Gilotta, Luca Cappuccini, Claudia Noferi, Marco Sofia, Paolo Persano, Mariangela Turchetti, Ada Salvi, Stefania Berutti, Greta Balzanelli, Vittorio Mascelli, G. Carlotta Cianferoni, Andrea Magno, Federica Biagiotti, Barbara Cattaneo.
Nel volume sono esaminati i reperti ceramici d'importazione e di produzione coloniale di periodo arcaico, editi e non, provenienti dagli scavi effettuati entro gli insediamenti antichi di Sibari, Crotone e Caulonia. L'indagine si inserisce nell'ambito delle ricerche sulle poleis achee dell'Italia meridionale e sull'Acaia propria, condotte negli ultimi decenni seguendo metodologie di analisi comparativa delle evidenze e delle problematiche dei singoli centri e delle regioni nelle quali ricadono nei loro vari periodi di vita. I risultati raggiunti attraverso l'analisi e la presentazione in dettaglio di una parte consistente delle testimonianze di cultura materiale disponibili intendono offrire un contributo alla conoscenza dei siti considerati, la fisionomia dei quali è ancora, sotto il profilo archeologico, in larga parte da definire.
e serie. Si considera la complessa situazione nazionale e internazionale in cui titolo, profilo e obiettivi dell’Annuario furono decisi, insieme alle esigenze sia scientifiche che politiche, intese queste in termini di rappresentatività dell’Italia e della sua politica culturale all’estero, con le quali la rivista dovette confrontarsi e alle quali dovette rispondere.
Περίληψη. Οι πληροφορίες που ακολουθούν στοχεύουν στην ανασύνθεση του επιστημονικού, πολιτιστικού και πολιτικού περιβάλλοντος μέσα στο οποίο γεννήθηκε το εγχείρημα της έκδοσης του Annuario. Πραγματο-ποιείται μια συνδυαστική ανασύσταση του ελληνικού (Αθήνα) και ιταλικού (Ρώμη) εθνικού πλαισίου, μέσα στο οποίο γεννήθηκε η Σχολή και η επετηρίδα. Ειδική αναφορά γίνεται στις ήδη πολυάριθμες σχολές και ιδρύματα, τόσο ξένα όσο και ιταλικά, καθώς και στα περιοδικά και στις σειρές που εκδίδαν. Εξετάζεται η σύνθετη εθνική και διεθνής κατάσταση μέσα στην οποία αποφασίστηκαν ο τίτλος, το προφίλ και οι στόχοι του Αnnuario όπως και οι επιστημονικές και πολιτικές αξιώσεις, νοούμενες ως τεκμήρια της παρουσίας της Ιταλίας και της πολιτι-
στικής της πολιτικής στο εξωτερικό, με τις οποίες το Αnnuario έπρεπε να αναμετρηθεί και στις οποίες έπρεπε να ανταποκριθεί.
Abstract. This text focuses on reconstructing the scientific, cultural, and political landscape surrounding the Annuario publication project, that coincides with the establishment of the School. It will provide a concise overview of both the international, Greek/Athenian, and national, Roman, contexts within which the School and Annuario were conceived with particular reference to the already existing
prestigious foreign and Italian schools and institutions including their journals and series. The analysis will dig into the intricate national and international circumstances that influenced the determination of the Annuario’s title, profile, and objectives. Additionally, the text will examine the academic and political challenges faced by the journal, emphasizing its role in representing Italy and its cultural policies abroad.
e da una rarissima importazione dalla Beozia, insieme a prodotti coloniali che ripropongono, liberamente rielaborati, tipi e motivi decorativi delle principali fabbriche della Grecia propria.
della destinazione d’uso degli ambienti. Per lo stesso periodo a Crotone, sulla base dei dati disponibili, si ipotizza che nel corso delle
prime fasi di vita dell’abitato siano in uso strutture abitative a carattere precario. A partire
dalla fine del VII sec. a.C. è attestato lo sviluppo di una rete viaria della quale si riconoscono
stenopoi e ambitus in particolare nel settore centrale della città, dove si localizzano di conseguenza le testimonianze più antiche e cospicue relative a edifici in muratura. Uno sviluppo
più consistente interessa anche gli altri quartieri in una fase più tarda (seconda metà/fine VI sec. a.C. - inizi V sec. a.C.). La maggior parte delle strutture analizzate si caratterizza per omogeneità delle tecniche costruttive e di soluzioni planimetriche e continuità di vita nel
corso dei periodi successivi.
DEL GRUPPO DEL VATICANO V 50); 26. KYLIX APULA (GRUPPO DI MENZIES, CERCHIA DEL PITTORE DI GANIMEDE); 29. OINOCHOE APULA (GRUPPO DEL CENTAURO DEL BRITISH MUSEUM); 30. LEKANISCON COPERCHIO APULA (PITTORE DI BALTIMORA);
Finally, a synthesis of the collected data is proposed and some brief preliminary considerations on the relationships between the iconographic theme and the contexts of the macro-areas analysed.
Archaic house in the Achaean colony of Kaulonia. The weights were analysed using new methods of
investigation developed by the Centre for Textile Research, Copenhagen. The results indicate that cloth
of varying dimensions was woven in the household for day-to-day household needs, with one main
loom and two smaller looms.
The following chapter will start with an extremely concise overview of the contexts of provenance of the finds, continue with a discussion of the different pottery classes, and conclude with some brief, general observations.
new apoikia, during the last two decades of the VIII century BC. The analogies between these artifacts and the series of similar finds known from the Tarantine gulf allow us to propose some important considerations on the role of the Capo Cocinto and of the area of the future Caulonia in the precolonial period; on the other side, the presence of a conspicuous group of Thapsos potsherds testifies that the foundation of the city has to be posed in the last
quarter of the VIII century BC, in parallel with those of the other Achaean poleis of the gulf of Taranto.
Nel contributo si presentano i risultati di uno studio condotto su un nucleo di frammenti databili nel corso della seconda metà dell’VIII secolo a.C. provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dall’Università degli Studi di Firenze in località S. Marco nord-est, all’interno dell’attuale parco
archeologico di Monasterace Marina (RC). Per i reperti in questione è stato possibile riconoscere l’appartenenza a produzioni e morfologie ricollegabili a due diversi, importanti periodi: il gruppo più antico risale infatti alla fase delle frequentazioni della costa ionica e del suo entroterra negli anni precedenti la fondazione delle colonie, ossia al periodo compreso tra il 750 e il 730 a.C. circa; un altro insieme invece alla fase della ktisis della città da collocarsi negli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C. Ne scaturiscono quindi alcune riflessioni da una parte sul ruolo svolto dal Capo Cocinto e dall’area della futura Caulonia nel quadro delle frequentazioni precoloniali della costa ionica, dall’altra sulla cronologia di fondazione del centro che la presenza
di ceramiche nello stile di Thapsos permette di considerare affine a quella degli altri insediamenti achei del golfo di Taranto.
Con l’arrivo dei Greci intorno alla fine dell’VIII secolo a.C. la città inizia a prendere forma e a strutturarsi. Sarà però solo nel corso del VI secolo a.C., ben due secoli dopo la sua “fondazione” quindi, che le numerose battaglie delle quali si renderà protagonista, con vicende e sorti alterne, ne testimoniano l’immagine di una vera e propria polis, organizzata politicamente e con una identità sociale e culturale definite.
Nel 530 a.C. arriva a Crotone il filosofo samio Pitagora: la sua presenza e la sua attività cambieranno il corso della storia. Pitagora fonda scuole, educa la popolazione, donne e uomini, forma il pensiero e influisce direttamente, e con forza, sulle scelte politiche del governo locale.
Appena venti anni più tardi, nel 510/09 a.C., Crotone affronta in uno scontro epocale, anche su impulso di Pitagora e dei suoi seguaci, l’acerrima, ricchissima e potente rivale Sibari, che dallo scontro uscirà annientata. Le ricadute tuttavia saranno pesanti anche per Crotone stessa e la città, di nuovo, sarà costretta a ripensarsi.
In questo viaggio tra storia e letteratura antiche ci faremo guidare dalle testimonianze archeologiche che ci permettono di dare forma concreta e visibilità a questo percorso sui sentieri del tempo passato. Proveremo a raccontare dunque le origini e i primi secoli di vita di Crotone avendo come emblematici punti di riferimento, agli estremi cronologici e culturali del nostro percorso, due figure chiave della tradizione locale. All’inizio della storia, in un contesto non ancora dominato dall’elemento greco, Lacinio, il brigante indigeno che nello scontro con Eracle, l’eroe greco per eccellenza, il cacciatore di mostri, il civilizzatore, costruisce l’aition, la causa, per la fondazione della città greca. Alla fine di un’era, per così dire, di formazione, in conclusione dell’epoca arcaica, Pitagora, il saggio supremo, l’educatore, attraverso gli insegnamenti del quale la città e la comunità che la abita prenderanno forma.
Ricostruita dopo quasi 150 anni la collezione archeologica del conte Napoleone Passerini, oggi acquisita dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
295 pregiati reperti : importanti vasi attici figurati (alcuni dei quali considerati persi dal 1879), vasi figurati etruschi (fra cui un grande cratere ritenuto uno dei più antichi e importanti vasi etruschi a figure rosse), buccheri, ceramiche etrusche da mensa a vernice nera, bronzi, armi in ferro, oreficerie (spirali fermatrecce, orecchini di vario tipo e un diadema a foglie di alloro), vasi da miele e urnette cinerarie con iscrizioni etrusche, etc.
Per le limitazioni dovute alla pandemia, non vi sarà una inaugurazione formale, ma tutti sono invitati a visitare la mostra, con ingresso gratuito, dalle ore 14,00 alle ore 22,00 del giovedì 28 ottobre 2020.
NAZIONALE DI FIRENZE LA COLLEZIONE DEI
CONTI PASSERINI, PATRIZI DI FIRENZE E CORTONA