Papers by Lavinio Del Monaco
Despite Herodotus' silence about the role played by Massalia during the Battle of the Sardonius s... more Despite Herodotus' silence about the role played by Massalia during the Battle of the Sardonius sea (Herod. I 166, 1-3), the literary tradition allows a possible reconstruction of the city's trade routes during the first half of the VI century BC. The name of Λεβηρίδες νῆσοι given by some sources to a group of islands in the Bocche di Bonifacio, between Sardinia and Corsica, proves that Massalia visited this marketplace, in order to trade with Etruscan and Phoenician merchants. However, between 545 and 540, when the Phoceans started attacking Etruscan and Phoenicians ships and were forced to retreat to Rhegion, the whole commercial network in the Tyrrenian Sea had to be completely reorganised and Massalia distanced itself from the pirate methods of its metropolis.
La presente pubblicazione è parte delle attività di ricerca del PRIN 2017 'Divination and Greek H... more La presente pubblicazione è parte delle attività di ricerca del PRIN 2017 'Divination and Greek History (Archaic to Classical): Reassessing Greek Oracular Responses' (PI Prof. Maurizio Giangiulio).
Le fonti letterarie testimoniano la persistenza dell'assetto costituzionale locrese fino alla met... more Le fonti letterarie testimoniano la persistenza dell'assetto costituzionale locrese fino alla metà del IV sec. a.C., frutto del codice di leggi attribuite a Zaleuco. Al contrario, la critica è concorde nel ritenere che almeno alcune istituzioni documentate nelle 37 Tavole bronzee databili tra IV e III a.C., quali le tribù e le fratrie, rappresentino la persistenza di tali elementi sotto il regime democratico sorto in seguito alla cacciata di Dionisio II. In particolare è legittimo domandarsi se le sigle anteposte ai nomi dei magistrati, che riflettono le unità civiche nelle quali i cittadini locresi erano registrati, siano davvero una creazione recenziore o se invece testimonino anch'esse un elemento di continuità rispetto all'epoca precedente.
Tutti i saggi e le note proposti per la pubblicazione su Incidenza dell'Antico sono soggetti a pe... more Tutti i saggi e le note proposti per la pubblicazione su Incidenza dell'Antico sono soggetti a peer review obbligatoria. Per ogni contributo, almeno uno dei referees è esterno al comitato scientifico della rivista. Il referaggio è a doppio anonimato e i referees sono individuati, in stretta relazione agli specifici àmbiti di studio, fra studiosi e cultori di riconosciuta competenza. Incidenza dell'Antico pubblicherà ogni due anni, anche sul proprio sito internet, una lista dei referees intervenuti, senza che sia esplicitato l'abbinamento con i contributi esaminati. Per ogni informazione e comunicazione, nonché per l'invio di dattiloscritti e libri, si prega di far riferimento al seguente indirizzo: Incidenza dell'Antico, via Carlo Poerio 110,
R. Spadea-F. Lo Schiavo-M.L. Lazzarini (a cura di), Tra Ionio e Tirreno: orizzonti d'archeologia. Omaggio a Elena Lattanzi, 2020
A new.female anthrctponym is altestecl on a bronze ring, .fountl in 201 I in the locality Canneti... more A new.female anthrctponym is altestecl on a bronze ring, .fountl in 201 I in the locality Canneti b the easî of lhe polis lf Lokroi Epizephyrioi antl tlatable to lhe end r,/:the 5'h cenlut)) BC Eúyp{ta is îhe owner of the ring and îhe name derives from the non-c.nÍracted form o/ ihe artjective tiilpoog, with the obscuration of'the vowel Euypóa > Euy,púa); the male anlhroponym Eijxpoug, with the vocalic conlraction' was already known in epi-gru)h, ,f th" imperial age Therefore Eúypúumeans "well-colored"' Nell,estate del 2011, nel corso dello scavo d'emergenza effettuato durante i lavori di costruzione della nuova strada Statale 106 DG 22, sono stati messi in luce alcuni resti archeologici nel territorio di Locri Epizefirii, precisamente nella odiema località Canneti a E, della polis antica (fig' 1)' Lo studio di questa area topografica è tuttora in corso, ma ceúamente dovette trattarsi di una frequentazione piuttosto risalente nel tempo, come si evince dalle tecniche costruttive e dai materiali che datano al VI-V secolo a'C'; in particola-re, degni di nota sono dieci ambienti allineati in direzione SE-NW, la cui destinazioîe d'uso potrebbe avere una qualche connessione con una serie di altari rinvenuti poco piu a W (figg' 2-3)' proprio in uno di questi ambienti, quello contrassegnato dalla lettera A, nella US 114 è stato scopefto un anello di bronzo inscritto perfèttamente conservato e di rara fattura (fig. 4). All'esterno del castonel è raf-figurata una testa f-emminile rivolta a sin. con capigliatura raccolta e ornata di orecchini e collana; al di sopra della testa è incisa un'epigrafe con andamento sinistrorso, la quale segue il disegno curvilineo del castone' Il testo consta di sei lettere', s.ritt" nell'alfabeto locrese di età arcaico-classica ben noto. Si propone la seguen-te lettura: EulPúu <-L,iserizione presenta l'epsilon con aste oblique, loypsilon con appendice, il segno X con valore di chi, tl rho senza appendici ed infine l'alpha con sbarra obliqua; da notare la forma del rho ridotto al solo oc-chiello, che trova un riscontro puntuale in una celebre dedica a Persefones dal santuario di contrada Mannella databile agli inizi del V secolo a.C. L'epigrafe consiste evidentemente nel nome della proprietaria di questo splendido oggetto. ln Occidente, noi conosciamo un Eucrus attestato in una iscrizione latina proveniente da pompei e databile tra I a.C.-l d.C.a; l'antroponimo greco, tuttavià, compare in una stele da Anfipoli con rilie-vo raffigurante un gladiatore del secolo lll d.c.i e in due cataloghi efebici ateniesi anch'essi di età imperia-1",,. ll ionr. Eú1pouq, attestato in età recenziore, deriva dalla forma contratta dell'aggettivo eiilpooq, eú1poov7; nell,antroponimo Eùpúo, dunque, si dovrà ravvisare il femminile della forma arcaica, priva di contrazione e con oscuramento della vocale di timbro-o-in-u-(Eù1póa > Eù1púu), fenomeno peraltro già ' Alt. cm 18, largh. cm 14. t Alt. letlere cm 0,2.
Quest'ultima sezione del convegno è dedicata all'analisi di alcuni testi perlopiù incisi su metal... more Quest'ultima sezione del convegno è dedicata all'analisi di alcuni testi perlopiù incisi su metallo e ascrivibili alla categoria delle cosiddette "epigrafi magiche", cioè le defixiones e i phylakteria. Tali documenti rappresentano, per così dire, i due poli opposti della magia antica: infatti le defixiones, cioè le maledizioni, avevano una funzione aggressiva nei confronti dei rivali nei processi, nelle gare sportive, in amore o in altri ambiti; al contrario i phylakteria, cioè gli amuleti, avevano una funzione benefica esprimendo richieste di favore e di protezione di vario tipo in cui potevano convergere le credenze mistico-religiose di una data epoca, ivi compresa la fede giudaicocristiana nelle testimonianze più tarde. In effetti, se le defixiones datano già a partire dal VI sec. a.C., i phylakteria sono attestati soprattutto nell'età imperiale e tardoantica visto che l'arco di tempo che coprono va dal II sec. a.C. fino a tutta l'età bizantina con una concentrazione dal III al VI sec. d.C., cioè l'epoca oggetto di studio in questo nostro convegno.
Irattanclo specificamente problcmi di geogralia storica, L. Ro bcrt così scrivcva r-rc.l 1951; "[... more Irattanclo specificamente problcmi di geogralia storica, L. Ro bcrt così scrivcva r-rc.l 1951; "[... ] l'épiglaphic ct la Dun]ismdtique ne sont elles pas Ìcs dcux mamelles .l'une mèmc scictcc?"'. Da allor'a, ie t^nte riccrche, che lo stesso Rol:crt ha dedicato allo studio cli singoli problerri di nrulismatica'e che molti airri epigralisti hanno intr'apre sor, sranno a testinoniare quanto possa esscrc ft[ttuosa 1'unione fra queste due scieDze dell'antichità.
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