Gramsci nel cieco carcere degli eretici, 2014Books by Noemi Ghetti
Gramsci nel cieco carcere degli eretici, 2014
Unico esercizio di esegesi dantesca da parte di colui che negli anni universitari era stato una p... more Unico esercizio di esegesi dantesca da parte di colui che negli anni universitari era stato una promessa della filologia e della linguistica, il lungo saggio sul canto X dell’Inferno, annunciato l’8 febbraio 1929 nella prima pagina dei Quaderni e redatto negli anni 1930 -1932, riveste un’importanza centrale nell’intera opera gramsciana per molti motivi.
Tragedia politica e drammi privati si intrecciano fittamente, come nel canto di Cavalcante e Farinata, anche nello straordinario commento gramsciano, che lascia chiaramente trasparire, sotto il sanguinoso dissidio tra Guido Cavalcanti e Dante che costituisce l’enigmatica trama dei celebri versi, l’analogia con lo storico scontro con Togliatti.
Un hilo conductor permanente en Antonio Gramsci, que anima su actividad periodística, política y ... more Un hilo conductor permanente en Antonio Gramsci, que anima su actividad periodística, política y finalmente teórica, desde su iniciación como corresponsal en la «Unione sarda»-en los tiempos de colegio-a los Cuadernos de la cárcel, es la convicción de la necesidad de un trabajo cultural como presupuesto de cualquier renovación de las "formas de la vida real", que ya comentaba en quinto de primaria en un trabajo escolar. En un artículo en el «Grido del Popolo» de enero de 1916, condenando la cultura como ejercicio de erudición, identificaba en esta al instrumento para la toma de conciencia de la igualdad de todos los seres humanos y la clave para el desarrollo de su propia identidad personal, que en conjunto permitirían la realización del socialismo 1. El primero de mayo de 1919 se inauguraba en Turín «L'Ordine Nuovo» con el subtítulo «Reseña semanal de cultura socialista» y con el llamamiento: «Instrúyanse, porque necesitaremos de toda nuestra inteligencia. Agítense, porque necesitaremos de todo nuestro entusiasmo. Organícense, porque necesitaremos de toda nuestra fuerza». En 1932 escribía en la cárcel: Cuando se distingue entre intelectuales y no-intelectuales en realidad nos referimos solamente a la función social inmediata de la categoría profesional de los intelectuales, es decir: se tiene en cuenta la dirección en
Left, 2021
Nel novembre 1989 la caduta del muro di Berlino, ultimo baluardo della Guerra fredda, segnò anche... more Nel novembre 1989 la caduta del muro di Berlino, ultimo baluardo della Guerra fredda, segnò anche l’inizio della “svolta” che, due anni dopo, portò allo scioglimento del Partito Comunista Italiano. In quei giorni mi trovavo con una classe di un liceo fiorentino in Polonia, per uno scambio culturale con studenti del più antico liceo di Varsavia. Ogni ragazzo era ospite della famiglia di un compagno, noi accompagnatori nella foresteria dell’Università Copernico. La primavera successiva studenti e docenti polacchi arrivarono a Firenze. Fu un’esperienza memorabile, ed allo stesso tempo conclusiva di un mondo, e di un modo ‘integrale’ di vivere la scuola che sarebbe presto tramontato.
Dopo tre decenni in cui l'istruzione pubblica è stata progressivamente dequalificata a favore delle scuole cattoliche e private e gli insegnanti sempre più precarizzati, c'è l'esigenza che la scuola diventi luogo di integrazione sociale, di pliralismo e di democrazia.
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in occasione dei 700 anni della morte di Dante, invita giove... more La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in occasione dei 700 anni della morte di Dante, invita giovedì 9 settembre 2021 alle ore 17.30 all’incontro Note su Dante. Antonio Gramsci e Walter Benjamin lettori danteschi.
Con gli interventi di: Noemi Ghetti - Marco Maggi
Modera: Matteo Cavalleri
Un dialogo che mette in relazione l’influenza dell’opera dantesca nel pensiero di due autori coevi e caratterizzati da una comune passione teorica e politica.
L’iniziativa è patrocinata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante.
Il Sogno della Farfalla, 2014
Da "L'ombra di Cavalcanti e Dante" (l'Asino d'oro edizioni, 2011) a "Gramsci nel cieco carcere de... more Da "L'ombra di Cavalcanti e Dante" (l'Asino d'oro edizioni, 2011) a "Gramsci nel cieco carcere degli eretici" (l'Asino d'oro edizioni, 2014), amore e conoscenza sono i grandi temi della ricerca nella dialettica tra concezione laica e religiosa della vita.
Left, 2006
«Un parlar fondo come un basar» - Il grado infinito della scrittura. A colloquio con il poeta di ... more «Un parlar fondo come un basar» - Il grado infinito della scrittura. A colloquio con il poeta di Pieve di Soligo nell'ottantacinquesimo della nascita. L'origine della fantasia poetica.
Machiavelli è lo scrittore italiano più tradotto e studiato nel mondo. A cinquecento anni dalla s... more Machiavelli è lo scrittore italiano più tradotto e studiato nel mondo. A cinquecento anni dalla stesura del suo capolavoro, il convegno internazionale Il pensiero della crisi: Niccolò Machiavelli e 'Il Principe', svoltosi a gennaio a Roma, è stato occasione di fare il punto sulle novità emerse e di stimolare riflessioni sulla persistente attualità del suo pensiero. Noemi Ghetti è autrice di Il principe diabolico. La storia di Niccolò Machiavelli (Nuove Edizioni Romane, 1997)
'Lettera' del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, 2018
Tra passione culturale, antifascismo e esperienza del confino condivisa, una dialettica ventennal... more Tra passione culturale, antifascismo e esperienza del confino condivisa, una dialettica ventennale. Ricostruzione del rapporto tra Antonio Gramsci e Umberto Cosmo, lo "specialista in danteria" che Gramsci designò nel 1931 come destinatario e giudice della "piccola scoperta" affidata alla "nota dantesca" sul Canto X dell'"Inferno" (Quaderni del carcere, 4, 78-87). Approfondimenti che si aggiungono al volume "Gramsci nel cieco carcere degli eretici" (L'Asino d'oro edizioni, 2014) alla luce della documentazione dai Casellari di Polizia e dall'Archivio di Stato e alle testimonianze raccolta intorno alla figura dell'illustre docente dell'università di Torino e critico letterario e alla sua condanna al confino nell'isola di Ustica nel 1929, ove Gramsci era stato confinato a dicembre 1926, prima dell'arresto nel 1927 e della definitiva condanna a venti anni di carcere inflittagli dal tribunale fascista nel "processone" del 1928.
Left, 2018
Il filosofo Norberto Bobbio, autore nel 1994 del celebre best seller "Destra e sinistra", aveva i... more Il filosofo Norberto Bobbio, autore nel 1994 del celebre best seller "Destra e sinistra", aveva indicato la strada: il futuro della sinistra si gioca sulla lotta per l’uguaglianza,per i diritti dei migranti e per l’emancipazione della donna.
La famigerata distinzione ha ancora valore? La sinistra esiste ancora?
«La sinistra non solo non ha compiuto il proprio cammino ma lo ha appena cominciato» scriveva il filosofo torinese, ma «per cogliere il senso di questo movimento storico, occorre alzare la testa dalle schermaglie quotidiane e guardare più in alto e più lontano». Accogliendo l'invito, ne verifichiamo l'attualità nell'odierno panorama culturale e politico.
APICE , 2018
Articolo dedicato alla «nota dantesca» dei "Quaderni del carcere" di Antonio Gramsci, pubblicato ... more Articolo dedicato alla «nota dantesca» dei "Quaderni del carcere" di Antonio Gramsci, pubblicato nel numero monografico di APICE 2/2017, supplemento a "Pagine della Dante" interamente dedicato al grande pensatore e politico nell'ottantesimo anniversario della sua scomparsa.
Modello di un innovativo metodo critico, il saggio dedicato al Canto decimo dell'Inferno è il cardine della originale Storia degli intellettuali italiani disegnata da Gramsci, e il fondamento della sua rivoluzionaria teoria della nuova egemonia culturale come strumento indispensabile per una vera trasformazione della politica e della società.
Giornata di riflessione sul pensiero di Antonio Gramsci nell'ottantesimo anniversario della morte... more Giornata di riflessione sul pensiero di Antonio Gramsci nell'ottantesimo anniversario della morte. Dibattito di studenti di alcuni licei sardi con Noemi Ghetti, autrice dei volumi "Gramsci nel cieco carcere degli eretici" (L'Asino d'oro edizioni, 2014) e “La cartolina di Gramsci " (Donzelli editore 2016), a partire dalla dei "Quaderni del carcere" sulla «nota dantesca» sul Canto X dell'Inferno.
Scheda dell'editore Donzelli
"Lo stato dell'arte"
Come dare nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico italia... more "Lo stato dell'arte"
Come dare nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano? La scrittrice e storica della lingua Noemi Ghetti risponde al quesito di Alessio Ancillai:
«Se avesse in mano le chiavi del ministero dei Beni culturali o di un assessorato o di una soprintendenza e se le dicessero che la rinascita del Paese o della sua città dipende dall'Arte e dalla capacità di tutelare e far emergere il talento dei nostri artisti contemporanei, da dove inizierebbe a intervenire? Ed in particolare, per risolvere il "caso clinico" di Roma cosa proporrebbe?»
Stanze della memoria - Siena 23 Gennaio 2016
Insieme all'autrice interviene Sonia Marzetti, stori... more Stanze della memoria - Siena 23 Gennaio 2016
Insieme all'autrice interviene Sonia Marzetti, storica.
Francesco Burroni e Margherita Gravagna leggono il Canto X dell'Inferno lettere di Antonio Gramsci, accompagnati al pianoforte da Giovanni Ghizzani
A 750 anni dalla nascita di Dante e a 125 da quella di Gramsci, il 23 gennaio 2016 una performanc... more A 750 anni dalla nascita di Dante e a 125 da quella di Gramsci, il 23 gennaio 2016 una performance nelle Stanze della memoria a Siena. Noemi Ghetti anima un'originale lettura a più voci del suo "Gramsci nel cieco carcere degli eretici"
Nel cruciale decennio che dalla fine della prima guerra mondiale va alla stipula Concordato tra l... more Nel cruciale decennio che dalla fine della prima guerra mondiale va alla stipula Concordato tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano, la figura di Dante gioca una funzione essenziale nell'ascesa e nell'affermazione del fascismo. Della radicale analisi gramsciana, e della posizione laica nei confronti del mito dantesco dell'amico e compagno di ricerca Piero Gobetti, che fu anche collaboratore a L'Ordine Nuovo, si parlerà venerdì 15 gennaio 2016 al Centro Studi Piero Gobetti di Torino
Dante e l'ombra di Cavalcanti - Intervista, Sep 15, 2014
Il 14 settembre ricorre l'anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321. Nel com... more Il 14 settembre ricorre l'anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321. Nel commemorare questa data, vi proponiamo un’intervista alla professoressa Noemi Ghetti, autrice del libro L’ombra di Cavalcanti e Dante (L’Asino d’oro edizioni, Roma 2011), che è stato presentato alla Società Dante Alighieri di Roma il 25 marzo 2014 e in precedenza anche presso il comitato parigino della "Dante", nel mese di maggio 2012.
A cura di Valeria Noli
Convegno internazionale organizzato dall’Accademia d’Ungheria in Roma, in collaborazione con la S... more Convegno internazionale organizzato dall’Accademia d’Ungheria in Roma, in collaborazione con la Società Dantesca Ungherese e la Northern European Dante Network - PROGRAMMA RELAZIONI - Abstract della relazione di Noemi Ghetti: http://babylonpost.globalist.it/Secure/Detail_News_Display?ID=124802&typeb=0
"Gramsci filologo e critico dantesco", venerdì 11 dicembre 2015 h. 15.45:
Domenica 15 novembre 2015, ore 18,00 NOEMI GHETTI ALLA LIBRERIA DELL'ARCO DI MATERA CON IL SUO LI... more Domenica 15 novembre 2015, ore 18,00 NOEMI GHETTI ALLA LIBRERIA DELL'ARCO DI MATERA CON IL SUO LIBRO "Gramsci nel cieco carcere degli eretici" ed. L'asino d'oro.
Comunicato stampa
globalist, 2015
L'intervento di Fulvio Iannaco alla presentazione del libro di Noemi Ghetti, Gramsci nel cieco ca... more L'intervento di Fulvio Iannaco alla presentazione del libro di Noemi Ghetti, Gramsci nel cieco carcere degli eretici, che si è svolta alla libreria Odradek di Roma il 14 ottobre 2015.
Uploads
Gramsci nel cieco carcere degli eretici, 2014Books by Noemi Ghetti
Tragedia politica e drammi privati si intrecciano fittamente, come nel canto di Cavalcante e Farinata, anche nello straordinario commento gramsciano, che lascia chiaramente trasparire, sotto il sanguinoso dissidio tra Guido Cavalcanti e Dante che costituisce l’enigmatica trama dei celebri versi, l’analogia con lo storico scontro con Togliatti.
Dopo tre decenni in cui l'istruzione pubblica è stata progressivamente dequalificata a favore delle scuole cattoliche e private e gli insegnanti sempre più precarizzati, c'è l'esigenza che la scuola diventi luogo di integrazione sociale, di pliralismo e di democrazia.
Con gli interventi di: Noemi Ghetti - Marco Maggi
Modera: Matteo Cavalleri
Un dialogo che mette in relazione l’influenza dell’opera dantesca nel pensiero di due autori coevi e caratterizzati da una comune passione teorica e politica.
L’iniziativa è patrocinata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante.
La famigerata distinzione ha ancora valore? La sinistra esiste ancora?
«La sinistra non solo non ha compiuto il proprio cammino ma lo ha appena cominciato» scriveva il filosofo torinese, ma «per cogliere il senso di questo movimento storico, occorre alzare la testa dalle schermaglie quotidiane e guardare più in alto e più lontano». Accogliendo l'invito, ne verifichiamo l'attualità nell'odierno panorama culturale e politico.
Modello di un innovativo metodo critico, il saggio dedicato al Canto decimo dell'Inferno è il cardine della originale Storia degli intellettuali italiani disegnata da Gramsci, e il fondamento della sua rivoluzionaria teoria della nuova egemonia culturale come strumento indispensabile per una vera trasformazione della politica e della società.
Come dare nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano? La scrittrice e storica della lingua Noemi Ghetti risponde al quesito di Alessio Ancillai:
«Se avesse in mano le chiavi del ministero dei Beni culturali o di un assessorato o di una soprintendenza e se le dicessero che la rinascita del Paese o della sua città dipende dall'Arte e dalla capacità di tutelare e far emergere il talento dei nostri artisti contemporanei, da dove inizierebbe a intervenire? Ed in particolare, per risolvere il "caso clinico" di Roma cosa proporrebbe?»
Insieme all'autrice interviene Sonia Marzetti, storica.
Francesco Burroni e Margherita Gravagna leggono il Canto X dell'Inferno lettere di Antonio Gramsci, accompagnati al pianoforte da Giovanni Ghizzani
A cura di Valeria Noli
"Gramsci filologo e critico dantesco", venerdì 11 dicembre 2015 h. 15.45:
Comunicato stampa
Tragedia politica e drammi privati si intrecciano fittamente, come nel canto di Cavalcante e Farinata, anche nello straordinario commento gramsciano, che lascia chiaramente trasparire, sotto il sanguinoso dissidio tra Guido Cavalcanti e Dante che costituisce l’enigmatica trama dei celebri versi, l’analogia con lo storico scontro con Togliatti.
Dopo tre decenni in cui l'istruzione pubblica è stata progressivamente dequalificata a favore delle scuole cattoliche e private e gli insegnanti sempre più precarizzati, c'è l'esigenza che la scuola diventi luogo di integrazione sociale, di pliralismo e di democrazia.
Con gli interventi di: Noemi Ghetti - Marco Maggi
Modera: Matteo Cavalleri
Un dialogo che mette in relazione l’influenza dell’opera dantesca nel pensiero di due autori coevi e caratterizzati da una comune passione teorica e politica.
L’iniziativa è patrocinata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante.
La famigerata distinzione ha ancora valore? La sinistra esiste ancora?
«La sinistra non solo non ha compiuto il proprio cammino ma lo ha appena cominciato» scriveva il filosofo torinese, ma «per cogliere il senso di questo movimento storico, occorre alzare la testa dalle schermaglie quotidiane e guardare più in alto e più lontano». Accogliendo l'invito, ne verifichiamo l'attualità nell'odierno panorama culturale e politico.
Modello di un innovativo metodo critico, il saggio dedicato al Canto decimo dell'Inferno è il cardine della originale Storia degli intellettuali italiani disegnata da Gramsci, e il fondamento della sua rivoluzionaria teoria della nuova egemonia culturale come strumento indispensabile per una vera trasformazione della politica e della società.
Come dare nuovo impulso alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano? La scrittrice e storica della lingua Noemi Ghetti risponde al quesito di Alessio Ancillai:
«Se avesse in mano le chiavi del ministero dei Beni culturali o di un assessorato o di una soprintendenza e se le dicessero che la rinascita del Paese o della sua città dipende dall'Arte e dalla capacità di tutelare e far emergere il talento dei nostri artisti contemporanei, da dove inizierebbe a intervenire? Ed in particolare, per risolvere il "caso clinico" di Roma cosa proporrebbe?»
Insieme all'autrice interviene Sonia Marzetti, storica.
Francesco Burroni e Margherita Gravagna leggono il Canto X dell'Inferno lettere di Antonio Gramsci, accompagnati al pianoforte da Giovanni Ghizzani
A cura di Valeria Noli
"Gramsci filologo e critico dantesco", venerdì 11 dicembre 2015 h. 15.45:
Comunicato stampa
----
NOEMI GHETTI a lungo docente nei licei, è laureata in Storia greca all'Università di Padova e ha compiuto studi filosofici all'Università di Firenze. Collabora con riviste internazionali ed è autrice di trasposizioni di classici per ragazzi, di testi per reading e di libretti per drammi musicali. Saggista, per L'Asino d'oro edizioni ha pubblicato L'ombra di Cavalcanti e Dante (2011), Gramsci nel cieco carcere degli eretici (2014) ed ha curato il volume illustrato dallo storico muralista Francesco Del Casino Antonio Gramsci, Ti racconterei altre storie, sempre più maravigliose (2022). Per Donzelli editore ha pubblicato La cartolina di Gramsci. A Mosca tra politica e amori (2016) e Gramsci e le donne. Gli affetti, gli amori, le idee (2020), vincitore nel 2020 del festival di Perdasdefogu "Sette libri, Sette sere, Sette piazze" e del Premio "Fiuggi storia".
- In libreria dal 22 febbraio 2023
"El fotomontaje de la portada sobre una de las icónicas imágenes de Bogdanov jugando ajedrez con Lenin pretende de representar la cercanía que Gramsci tenía sobre determinados temas respecto a los 'bolcheviques de izquierda"
"Left" mensile Agenda, n. 30 - ottobre 2022
L' eguaglianza, "stella polare" della sinistra, implica sempre il rapporto con gli altri esseri umani.
Recebido em 24 de março de 2020. Aceito em 18 de maio de 2020. Editado em julho de 2020
Traducido del italiano por Mauricio Lucio Maldonado.
https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/musicalbox/%E2%80%9CLe-mille-e-una-notte-di-Semerano%E2%80%9D--2189293.html
Added date 2012-01-20 18:34:14
External_metadata_update 2019-03-13T01:07:47Z
Identifier NoemiGhetti.InRicordoDiAndreaZanzottoA3MesiDallaMorteWr6
https://ladante.it/categoria-attualita/lingua-italiana/182-dante-e-l-ombra-di-cavalcanti.html?fbclid=IwAR0LAA-qdkNLGODVeHdn_pSjqgdtlUNnDyN-YadAG-qRKUc8ho7r3vuDA3k
Voce: Noemi Ghetti - Oboe: Marika Lombardi
Con una 'lectura Cavalcantis' di Valentina Bardi (voce) e Marika Lombardi (oboe). Lettura integrale della canzone dottrinale 'Donna me prega'.
un saggio di Noemi Ghetti - L'Asino d'oro edizioni - con
Simona Maggiorelli, Mariopaolo Dario, Carlo Patrignani - Introduce Licia Pastore - Riprese em produzione di Maurizio Maturi
http://vimeo.com/113841674
A music drama freely adapted from Anselm von Feuerbach, "Kaspar Hauser. Un delitto esemplare contro l'anima", Adelphi edizioni, Milano 1996.
First represented in Opera and Ballet Theatre - Tirana, june 2011
https://www.sardegnareporter.it/2021/02/presentazione-del-libro-di-noemi-ghetti-gramsci-e-le-donne/372688/
One day in May, 1828, a strange young man appeared, almost as if out of nowhere, on the streets of Nuremburg. Visibly confused, he was carrying a letter from which local authorities were able to uncover the incredible circumstances of his life. Raised from a very tender age in a dark cellar where he was deprived of all human contact, the boy was oblivious to the basic laws of society, and unable to speak. The only words he was able to pronounce were "Horse… cavalry officer… like my father." From his caretaker and warden, he had learned to write his name: Kaspar Hauser.
Forse non è abbastanza noto che la maggior parte della produzione montaliana si svolge in stretto rapporto con l’immagine femminile, e si rivolge ad un invisibile interlocutore-donna. Esterina, Arletta, Gerti, Liuba, Dora Markus, Clizia, Volpe, Mosca: sono i nomi delle donne più importanti del canzoniere montaliano, ma ce ne sono altre, senza nome, evocate magari una sola volta dal bagliore improvviso di un verso, a testimoniare che la ricerca di un uomo e di un artista è quasi sempre continua, sofferta dialettica con il diverso da sé, il mondo del primo anno di vita tutto fantasia e affetti, senza parola e senza coscienza razionale, il cui segreto permane misterioso ed inafferrabile.
Il reading musicale fu rappresentato più volte, con la voce recitante dell'attrice Elda Alvigini per i testi poetici, la voce narrante di Noemi Ghetti e l’arpa di Giuliana De Donno
* Per agevolarne la lettura che consenta di immaginarne il suono originario, testi greci sono traslitterati in caratteri moderni, con gli accenti tonici che segnano la lettura metrica.
Voce narrante Noemi Ghetti, voce recitante Giorgia Porchetti, al pianoforte Francesco Venerucci.
Il 24 aprile 2004 fu rappresentato a Roma, nella rassegna “Se va via la luce”, con lo stesso organico e la partecipazione straordinaria della cantante jazz Ada Montellanico-
Fu replicato nel luglio 2004 al SAS (Spazio archeologico sotterraneo) di Trento nell’ambito del festival Valle dei Laghi, con Noemi Ghetti voce narrante, Francesca Nieder voce recitante, Marika Lombardi oboe, Alessandro Longhi flauto e Francesco Venerucci pianoforte.
Migliaia di tavolette di argilla incise in eleganti caratteri cuneiformi sono state riportate alla luce dagli scavi degli archeologi dall'Anatolia alla Siria, dalla Mesopotamia alla Persia: sono i più antichi documenti scritti finora rinvenuti. Gli studiosi si sono chinati con lungo amore su quegli scritti misteriosi, gelosamente conservati negli archivi reali, per decifrarli e carpirne il segreto, e ci hanno rivelato che cinquemila anni fa l'invenzione della scrittura, con la quale ha inizio la storia, rispondeva non tanto al bisogno di registrare il movimento di entrata ed uscita delle merci, quanto piuttosto all'esigenza di libera espressione poetica. Gli scribi hanno infatti inciso in quelle tavolette migliaia di versi, che costituiscono la più antica epopea del mondo, la saga di Gilgamesh, eroe sumerico del terzo millennio avanti Cristo, fondatore della ricca città di Uruk, sulle rive dell'Eufrate. L'epopea di Gilgamesh, tramandata per tre millenni nel Vicino Oriente, rappresenta il mito fondativo dell'umanità. In essa sono cantati per la prima volta, con stupefacente intensità ed ampiezza di respiro, temi universali, che poi si ritrovano nel Genesi, nell'Odissea, nei cantari cavallereschi medievali, nella Divina Commedia, fino a giungere al Faust di Goethe. Non solo dunque il tema della nascita della città, ma anche il cosidetto Diluvio universale, le grandi imprese, il viaggio agli Inferi come metafora della conoscenza che si spinge anche al di là del visibile, di quanto può essere percepito coi sensi fisici. Ed oltre a questi temi, anche altri, originali, che più tardi, con lo sviluppo del pensiero razionale e delle religioni monoteistiche, saranno offuscati, alterati, quando non interamente perduti. Perché nel poema di Gilgamesh la conoscenza viene dal rapporto uomo-donna, è fondata sull'immagine femminile. Un sapere di sé e del mondo, nel quale si trovano fusi amore e conoscenza.
Rappresentata nel 2005 al Festival Autour de l'hautbois Paris e al Festival della Valle dei Laghi di Trento. Libretto trilingue con sommarie indicazioni musicali.
Il doppio amore di Gramsci
Il leader comunista, prima di amare Giulia Schucht, aveva avuto una relazione con la sorella Eugenia. E non lo nascondeva
Noemi Ghetti, La cartolina di Gramsci. A Mosca, tra politica e amori, 1922-1924 , Donzelli, Roma, pagg. 220, € 19,50
di Sergio Luzzatto
Cherchez la femme . Non solo nei facili intrecci del feuilleton ottocentesco, o negli intrecci cervellotici del poliziesco classico. Cherchez la femme anche là dove non si penserebbe di doverla trovare. Nella storia vera – proverbialmente pura e dura, almeno da questo punto di vista – del comunismo novecentesco. Nella vita dei «rivoluzionari di professione», quelli che un’intera costruzione ideologica tendeva a rappresentare come refrattari alla seduzione dell’eterno femminino: troppo gloriosamente impegnati nello sforzo di portare la propria pietra all’edificio della rivoluzione per potersi permettere di inciampare, cammin facendo, nei sassolini del sesso, o peggio ancora nel ghiaino dell’amore.
E invece no, cherchez la femme. O addirittura cherchez les femmes, al plurale. Cercatele anche nella vita di Antonio Gramsci. E tanto più cercatele in quella parte della sua vita durante cui l’evoluzione della lotta politica in Italia – la conquista del potere da parte del fascismo – consegna il dirigente comunista a una condizione tipica del rivoluzionario di professione: la condizione dell’esule. Cercatele nella breve stagione sovietica della vita di Gramsci, fra il giugno del 1922, quando giunge a Mosca la delegazione del Partito comunista d’Italia per partecipare all’esecutivo della Terza Internazionale, e il novembre del 1923, quando l’arresto in Italia dei massimi dirigenti del Pcd’I trasforma Gramsci stesso (che si sposta a Vienna) nel leader effettivo del comunismo italiano.
Beninteso, non è certo una scoperta, l’importanza rivestita nella biografia di Gramsci da un trio di giovani donne russe che a lungo avevano soggiornato in Italia: tre delle sorelle Schucht, Eugenia, Giulia e Tatiana. In compenso, è stata un’autentica scoperta – pochi anni fa – quella per cui, grazie agli studi di Maria Luisa Righi, si è riconosciuto come Antonio, prima di amare e di sposare Giulia, avesse amato Eugenia. Triangolo amoroso reso tanto più delicato, oltreché dalla precaria salute psicofisica di tutte e tre i protagonisti, dagli sviluppi della lotta politica in una neonata Unione Sovietica dove si combatteva allora senza esclusione di colpi, ai vertici del Partito bolscevico, la battaglia per la successione di Lenin.
Questo triangolo amoroso costituisce l’oggetto di una raffinata ricerca di Noemi Ghetti: La cartolina di Gramsci. A Mosca, tra politica e amori, 1922-1924. «A Mosca», come per una variazione sul tema più esclamativo e memorabile delle Tre sorelle di ?echov? In realtà la geografia del triangolo si estende oltre la Mosca del centralissimo hotel Lux dove alloggiavano i dirigenti del Comintern. Si estende alla periferia della capitale, dov’era il sanatorio di Serebriani Bor in cui Eugenia Schucht e Antonio Gramsci si sono incontrati da degenti. Soprattutto si estende alla città industriale di Ivanovo-Voznesenk, 250 chilometri a nordest di Mosca, dove abitavano Giulia e i genitori Schucht. E da dove viene spedita verso il sanatorio di Serebriani Bor, il 16 ottobre 1922, la cartolina postale che dà il titolo al volume. Sorprendente cartolina doppia – l’una disegnata, l’altra scritta – nota agli studiosi fin dal 1987, ma di cui unicamente la scoperta del doppio amore vissuto da Gramsci nella Russia del 1922-23 rende oggi possibile una lettura compiuta.
«Prendetelo, prendetelo, è un controrivoluzionario», esclama nella metà superiore della cartolina disegnata una donna magra e scomposta (Eugenia), nel vano sforzo di trattenere un antropomorfo letto d’ospedale (Antonio) che fuggendo si sottrae al suo abbraccio, e intanto lamenta: «Tutti portan la croce quaggiù». Nella metà inferiore della cartolina è il disegno di «una scena straziante nelle strade di Ivanovo-Voznesenk»: ruspante altrettanto che rampante, un cane (Antonio) ha ragione di interpretare come ammonitori i responsi della sfinge (Giulia) da cui si sente irresistibilmente attratto. Quanto alla cartolina scritta, a Eugenia ricoverata si rivolgono Antonio e Giulia insieme. Non provando nemmeno a nascondere che lo fanno, nottetempo, da una stanza d’albergo. E prendendosi la libertà di ironizzare – a dispetto di qualunque censura postale – sul carattere noiosamente burocratico dell’impegno di partito che li ha condotti in provincia.
Con un esercizio di lettura che assomiglia spesso (talvolta fin troppo) a un pezzo di bravura, Noemi Ghetti muove da questa singola fonte documentaria per suggerire un’interpretazione generale di Gramsci «tra politica e amori». Una filastrocca autoironica quanto sacrilega, La Croce, composta da Antonio in quegli stessi giorni d’autunno del 1922, conferma l’autrice nella persuasione che il dirigente del Pcd’I abbia potuto sentirsi – al passaggio dall’amore di Eugenia all’amore di Giulia – come un uomo che cade dalla padella nella brace: dalla padella di un’Eugenia estremamente rigida e possessiva, oltreché comunista intransigente, alla brace di una Giulia tanto più enigmatica quanto più fascinosa, sia da donna sia da militante; una Giulia terribilmente sfuggente e forse, da ultimo, drammaticamente inattingibile.
La cartolina di Gramsci contiene spunti critici originali, che gli studiosi eviteranno di raccogliere quale oro colato, ma che varranno da stimolo per ricerche e interpretazioni a venire. In particolare, Ghetti suggerisce come un lavoro letterario affidato allora da Antonio a Giulia – la traduzione in italiano del romanzo politico-fantascientifico La stella rossa, di Aleksandr Bogdanov – costituisca una pagina notevole nella vicenda storica del rapporto fra il leader italiano e il comunismo sovietico. Insistendo con Giulia perché traducesse Bogdanov, passato alla storia della Seconda Internazionale come la bestia nera di Lenin, il Gramsci di Mosca si sforzava di mantenere il più possibile libero e aperto, nella fatidica congiuntura della morte di Lenin, l’orizzonte della città futura.
Ma lo spunto più intrigante del libro di Ghetti viene dalla lettura incrociata della filastrocca di Gramsci su La Croce (un testo, fin qui, praticamente sconosciuto) e di una poesia annoverata fra le più canoniche del Novecento italiano: I limoni di Eugenio Montale. Nel momento in cui scherzosamente versificava rappresentandosi come una vittima dell’«anguilla» Giulia, l’Antonio innamorato dell’autunno 1922 teneva davvero a mente – con quella memoria formidabile che era la sua – la «sparuta anguilla» del «proto-Montale», cioè una versione manoscritta degli ancora inediti Limoni che poteva bene aver letto, a Torino, poco prima di partire per Mosca? Ai gramsciologi laureati l’ardua sentenza.
La passione per le sorelle Eugenia e Giulia Schucht e la politica svelati in un disegno di Antonio nel 1922»
Nel 1990 l'allora cardinale Ratzinger dichiarò: «Il processo contro lo scienziato fu ragionevole e giusto»
Nel 199o l'allora cardinale Ratzinger dichiarò: All'epoca la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione. Il processo contro lo scienziato fu ragionevole e giusto».
Autori dei saggi: Derek Boothman, Fortunato M. Cacciatore, Pietro Maltese, Gianni Fresu, Giuseppe Guida, Mimmo Cangiano, , Francesco Marola, Lorenzo Mari, Marco Gatto, Paolo Desogus, Lavinia Mannelli, Lelio La Porta, Noemi Ghetti.
Bordeaux Edizioni - International Gramsci Society Italia e Transform!
https://altritaliani.net/la-costanza-dellattenzione-di-gramsci-alle-donne-in-un-libro-di-noemi-ghetti/?fbclid=IwAR2TONb0hfB9g89NV0Pqff2yvx-DOhBr6g8dc2lUQzceDDoPufUvUpHzzcE
http://www.strisciarossa.it/gramsci-e-le-donne-una-storia-di-sensibilita-e-geniali-riflessioni-sulluguaglianza/
Scheda editoriale del volume
https://www.donzelli.it/libro/9788855220736?fbclid=IwAR0vi2EF3o0PqCT5Vl2PrB04W5Vy6L9upYPrFC0TMTvf5f0t4ZdrRgeAOtY
È notte inoltrata, quel 16 ottobre 1922. Gramsci scrive da Ivanovo-Voznesensk, importante centro tessile a 250 chilometri da Mosca, a Eugenia Schucht, ricoverata nel sanatorio di Serebriani Bor, lo stesso in cui Antonio è stato curato durante l’estate. Nei mesi precedenti tra i due è nata una storia. Ma quella sera, a scrivere a Eugenia, Gramsci non è solo. Con lui si trova Iulca, sorella di Eugenia, la bella violinista che Antonio ha incontrato a settembre proprio a Serebriani. Per entrambi è stato un colpo di fulmine, che nei mesi successivi ha dovuto fare i conti con le comprensibili gelosie di Eugenia. Trovatosi, poco più che trentenne, al centro di questo complicato triangolo amoroso, Gramsci si rivela autoironico e allusivo, passionale e spregiudicato nel tenere le fila del proprio rapporto con le donne.
Ma la cartolina ci racconta contemporaneamente, e in controluce, di un’attitudine politica poco allineata, precocemente rischiosa. Il clima del partito sovietico si va accendendo, proprio in quei mesi, di una forte dialettica interna, e subisce le prime ripercussioni di una lotta intestina che presto non conoscerà esclusione di colpi.
Gramsci mostra una straordinaria capacità di orientarsi e partecipare attivamente alla complessa vita politica e culturale di quell’immenso paese stremato dall’economia di guerra. Sono i giorni nei quali il primo ictus di Lenin, che Gramsci incontrerà il 25 ottobre alla vigilia del IV Congresso, ha già aperto la lotta per la successione. Negli stessi giorni in Italia la marcia su Roma del 28 ottobre segnerà lo scatenarsi del terrore fascista sul neonato Pcd’I, con assassini senza nome, incendi e devastazioni di sedi di giornali. A dicembre a Torino – come testimonierà Pia Carena, un’altra donna legata ad Antonio da un’intesa che non sembra fondata solo sulla politica militante – una squadraccia fascista andrà a cercare Gramsci con l’intenzione dichiarata di «appenderlo ad un albero, una volta per sempre».
Noemi Ghetti, laureata in Storia greca all’Università di Padova, ha compiuto studi filosofici all’Università di Firenze, città dove ha a lungo insegnato nei licei. Studiosa di storia, di letteratura e di linguistica, collabora con numerose riviste ed è autrice di trasposizioni di classici per reading e drammi musicali. Saggista, ha pubblicato vari volumi tra cui, con le edizioni dell’Asino d’oro, L’ombra di Cavalcanti e Dante (2011) e Gramsci nel cieco carcere degli eretici (2014).
Una ricostruzione della questione linguistica e culturale dal punto di vista storico-politico pubblicata su #Left on-line, 26 gennaio 2023
Intervento alla presentazione della collana Psiche ed Arte di Ipazia Immaginepensiero, 24 settembre 2022 presso GV Agusta - Roma
Relazione tenuta il 3 giugno 2021.
ABSTRACT
La “vicinanza” tra Aleksandr Bogdanov e Antonio Gramsci, autorevolmente proposta dal 1981 da Zenovia Sochor e da Cesare Bermani, che rivelò l’esitenza di un sezione del Proletkult internazionale voluta da Gramsci a Torino nel 1921 alla vigilia della nacita del Partito comunista, è poco nota e comunque circoscritta all’ambito politico. Dal 2016 la consonanza è stata confermata dalla notizia che in Russia nel 1922 Gramsci propose a Julija Schucht, futura compagna e madre dei suoi figli, la traduzione a quattro mani del best seller bogdanoviano Stella Rossa, con il proposito di pubblicarla in Italia. La traduzione, che come testimonia Umberto Terracini fu completata, non è stata ritrovata. Il saggio dimostra, pur nei diversi itinerari di formazione e nel diverso rapporto con Lenin, il carattere profondamente teorico-politico della convergenza dei due pensatori sull’interpretazione di Marx e sulla necessità di una cultura proletaria per la fondazione di una nuova egemonia come prerequisito indispensabile a qualsiasi rivoluzione.
Since 2016 the connection has been confirmed by the documentation that in Russia in 1922 Gramsci proposed to Julija Schucht, future partner and mother of his children, the four-handed translation of the Bogdanovian best seller Red Star, with the intention of publishing it in Italy. The translation, which as Umberto Terracini testifies was completed, has not yet been found.
The essay demonstrates, even in the different training itineraries and in the different relationship with Lenin, the profoundly theoretical-political character of the convergence of the two thinkers on the interpretation of Marx and on the need for a proletarian culture for the foundation of a hegemony as an indispensable prerequisite for any revolution. (Traduzione di Mati Colarossi)
University of Hull - Online Mini-Symposium 2-3 June 2021 - "The legacy of Aleksander Bogdanov- From Rediscovery to Full Recovery"
Mauricio Lucio Maldonado - El Halto, 26 de julio, 2021
Video dell'incontro https://vimeo.com/461880264 - riprese postproduzione di Roberto Chimenti.
“Praxis e Hegemonia Popular”, v. 5 n. 6 (2020) pp.76-92.
In lingua italiana e portoghese.
Abstract
Attraverso lettere, documenti e testimonianze il saggio delinea, dalle origini sarde al “biennio rosso” torinese fino alla decisiva esperienza russa del 1922-1923, l’originale rapporto di Gramsci con le donne in famiglia, in amore, in politica. L’attenzione alla loro condizione subalterna, di proletarie anche dei proletari, diventa durante la dirigenza politica e nella riflessione del carcere il pensiero rivoluzionario della necessità dello sviluppo di una nuova identità femminile, intimamente libera da condizionamenti borghesi, oltre il razionale mito della produttività capitalista e anche comunista. Non solo emancipazione femminile dunque, ma anche liberazione, fondata sulla certezza dell’assoluta eguaglianza nella diversità sessuale: un’indicazione ancora oggi fondamentale per la sinistra.
Testo di un reading musicale scritto e letto da Noemi Ghetti con l’accompagnamento di Marika Lombardi (oboe e oboe d’amore) nella Loggia del Romanino del Castello del Buon Consiglio di Trento il 31 luglio 2008, nell’ambito del VII Festival Risonanze Armoniche.
Part of this text was first published here:
https://altritaliani.net/leonardo-da-vinci-tra-pittura-scrittura-e-musica-la-figurazione-delle-cose-invisibili
Ales, premio premio al fumetto "Gramscinferno" della VB del Liceo di Ghilarza, insegnante Giuseppina Loi.
Publ. in «Sardegna Report» 2021 – Traducido por Mauricio Lucio Maldonado
El Alto - Bolivia, 19 de mayo 2021
Traducido del italiano por Mauricio Lucio Maldonado,
El Alto-Bolivia, 18 de mayo de 2021
por Mauricio Lucio Maldonado, El Alto - Bolivia, 13 de mayo, 2021