Books by Gianmario Guidarelli
Con la collaborazione di L'architettura della congregazione cassinese XV-XVIII secoli Convegno in... more Con la collaborazione di L'architettura della congregazione cassinese XV-XVIII secoli Convegno internazionale di studi
M. Grosso, G. Guidarelli, Tintoretto and Architecture, Marsilio, Venezia 2019.
tintoretto and architecture Jacopo Tintoretto (1519-1594) took an interest in architecture right ... more tintoretto and architecture Jacopo Tintoretto (1519-1594) took an interest in architecture right from his formative years in a particularly lively period for Venetian painting, updated by exciting new Mannerist ideas introduced by Central Italian artists and writers who stayed in the city. Promoted by the Scuola Grande di San Rocco, this book has been published to mark the fifth centenary of Tintoretto's Birth (2019). Its purpose is to explore some highly promising histori ographical strands: the relationship between painted space in Tintoretto's paintings and actual physical space; the role of archi tecture in shaping composition and its influence on narrative as pects; and the original relationship between the painting and the viewer in the various contexts in which the works were placed (ecclesiastical and confraternal settings or public buildings). The different kinds of scholars involved and the exchanges be tween the various disciplines were the necessary condition for a systematic investigation into a subject that is inherently interdis ciplinary. The book thus brought together historians of architec ture, art historians and experts in the history of architectural and urban representation. marsel grosso is a research fellow in the Department of Cul tural Heritage at the University of Padua, where he is conducting a project on "Francesco Sansovino and the Arts". He has often dealt with Venetian Cinquecento painting, and especially Titian and his critical fortune in southern Italy. His interests also in clude Vasari, Battista Franco and Tintoretto in the significant period in the midsixteenth century when Tintoretto is known to have frequented contemporary writers (Aretino, Calmo and Doni). His publications include Per la fama di Tiziano nella cul-tura artistica dell'Italia spagnola. Da Milano al viceregno (Udine 2010). gianmario guidarelli is a lecturer in the history of architecture at the University of Padua. Specialised in the Venetian architec tural context from the fifteenth to the seventeenth century, he has dealt with the subject in several publications, such as "Una giogia ligata in piombo". La fabbrica della Scuola Grande di San Rocco 1517-1560 (Venice 2003) and I patriarchi di Venezia e l'architettu-ra. La cattedrale di San Pietro di Castello nel Rinascimento (Padua 2015). He coordinates a project and book series entitled "Chiese di Venezia. Nuove prospettive di ricerca"; and, with Elena Sval duz, he directs the project and two book series entitled "Armonie Composte. Ciclo di seminari sul paesaggio monastico" (www.ar moniecomposte.org). e 25,00 MARSEL GROSSO GIANMARIO GUIDARELLI This is the second volume in a new series entitled, Scuola Grande di San Rocco. Studi e Ricerche. Devoted to art, spirituality and culture, the books in the series will further enhance the wide range of Scuola Grande di San Rocco publications. scuola grande di san rocco. studi e ricerche 1. Looking at Tintoretto with John Ruskin 2. Tintoretto and Architecture
www.poligrafo.it ISBN 978-88-7115-898-3 9 Introduzione 15 i. la prima urbanizzazione dell ' isola... more www.poligrafo.it ISBN 978-88-7115-898-3 9 Introduzione 15 i. la prima urbanizzazione dell ' isola e il complesso episcopale di olivolo nel medioevo. secoli viii-xiv I volumi della collana Iuav -Il Poligrafo sono finanziati o cofinanziati dall'Ateneo I volumi della collana sono soggetti a peer review Questo volume è cofinanziato dalla Fondazione Studium Generale Marcianum di Venezia referenze fotografiche Si ringraziano gli archivi, le istituzioni e i privati per la gentile concessione alla riproduzione delle immagini: Soprintendenza BAV di Venezia: figg. 24, 25, 44, 59, 60, 61
Edited books by Gianmario Guidarelli
(with Paola Placentino and Guido Zucconi) Luoghi e tipi dell’architettura, monographic issue of “Ateneo veneto” ; 207, terza serie 19/1,, 2020
Premio Pietro Torta per il restauro a Venezia, 2021, Venezia, Marsilio-Ateneo Veneto-Ordine e Collegio degli Ingegneri di Venezia, Venezia, eds. Gianmario Guidarelli and Maura Manzelle. , 2021
La città medievale è la città dei frati? | Is the medieval town the city of the friars?, 2021
La città medievale è la città dei frati? | Is the medieval town the
city of the friars?
A cura ... more La città medievale è la città dei frati? | Is the medieval town the
city of the friars?
A cura di Silvia Beltramo, Gianmario Guidarelli
Contributi di: Catarina Almeida Marado, Silvia Beltramo, Anna Boato, Corrado Bozzoni, Caroline Bruzelius, Gianmario Guidarelli, Grado G. Merlo, Stefano Piazza, Nicolas Reveyron, Giovanna Valenzano, Guglielmo Villa.
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni seguenti, raggiugendo l’apice nel corso del Trecento, provoca un acceso dibattito all’interno delle comunità conventuali sull’opportunità o meno di erigere complessi duraturi e monumentali nei contesti urbani.
La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l’espansione di alcune aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la
trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.
Questo volume, esito del progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, La città medievale. La città dei frati | Medieval city. City of the friars, sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta
molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell’età medievale e della prima età moderna.
ARCHItettura MEDievale, Collana editoriale, volume n.1
Direttori della collana: Silvia Beltramo e Carlo Tosco
VOLUME OPEN ACCESS scaricabile: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/la-citta-medievale-e-la-citta-dei-frati/
Info: http://www.friarscity.eu/en/; [email protected]
a cura di Bruno Buratti, Massimo Favilla, Gianmario Guidarelli, Ruggero Rugolo, Roma – Venezia, Museo Storico della Guardia di Finanza – Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2019
Palazzo Corner a San Polo fu progettato, alla metà del Cinquecento, dall’architetto Michele Sanmi... more Palazzo Corner a San Polo fu progettato, alla metà del Cinquecento, dall’architetto Michele Sanmicheli per un ramo di una delle più potenti famiglie della nobiltà veneziana. Nella millenaria storia della Serenissima il casato dei Corner fu l’unico, fra quelli ascritti al libro d’oro, a sfoggiare vincoli di parentela con una famiglia reale, i Lusignano, che regnarono fino al Quattrocento nella strategica isola di Cipro.
Il palazzo, con questo volume, è diventato finalmente oggetto di uno studio monografico grazie al contributo della Fondazione di Venezia e alla felice sinergia innescata tra il Museo Storico della Guardia di Finanza e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Risulta denso di scoperte il capitolo di Gianmario Guidarelli dedicato alla storia architettonica dell’edificio, offrendoci una lettura ‘ravvicinata' della fabbrica e del suo sito. Massimo Favilla e Ruggero Rugolo ricostruiscono i complessi passaggi che interessarono, attraverso i secoli, gli apparati decorativi e le collezioni d’arte dei Corner, dando un particolare risalto alla figura di Giambattista Tiepolo
Una copiosa documentazione d’archivio e fotografica arricchisce il volume, insieme a un capitolo, firmato da Rita Deiana, sulle indagini termografiche ad infrarosso (IR) eseguite in più punti dell’edificio.
Due fondamentali sezioni, a cura di Bruno Buratti, sono dedicate alla storia della Guardia di Finanza a Venezia e al processo di recupero degli ambienti del palazzo, avviato negli ultimi anni, attraverso restauri mirati anche alla fruizione pubblica. La secolare permanenza della Guardia di Finanza a palazzo Corner Mocenigo costituisce un simbolo del forte legame con la città di un organo statale che, a differenza di altre istituzioni, non ha abbandonato Venezia per la terraferma.
Papers by Gianmario Guidarelli
Sapere l'Europa, sapere d'Europa, Nov 30, 2021
This essay describes the results of the Armonie composte project and the transmitted interdiscipl... more This essay describes the results of the Armonie composte project and the transmitted interdisciplinary method for studying monastic landscapes. Armonie composte is a series of seminars on monastic landscapes, that arises from the collaboration between the Abbey of Praglia and the University of Padua. The main purpose of the seminars is to show how the territorial planning and care system, based on the particular purpose of community life indicated by the Rule of St. Benedict, can still contribute to sustainable territorial planning. The project foresees the organization of an extended seminar and a workshop. Each seminar, organized in May at the Abbey of Praglia, alternates lectures and in-depth discussions. Furthermore, other papers which are in line with the aims of the project have been published in two special series by Padova University Press: Paesaggi and Quaderni di Praglia.
Confraternitas, Jul 1, 2010
This article examines the role of architectural patronage at the Scuola Grande di San Rocco and e... more This article examines the role of architectural patronage at the Scuola Grande di San Rocco and explores the relationship between building and charity. The San Rocco confraternity hall underwent many changes during its design and construction phases, suggesting that confraternity members were uncertain about the role it should play and the message it should send. Specific events point to a conflict during construction phases. One faction of members wanted a simple, sober building in accordance with evangelical austerity, while the other aspired to grandiloquent architecture. This article examines these conflicts in the relationship between architecture, ritual and institutional ideology.
Uploads
Books by Gianmario Guidarelli
Edited books by Gianmario Guidarelli
city of the friars?
A cura di Silvia Beltramo, Gianmario Guidarelli
Contributi di: Catarina Almeida Marado, Silvia Beltramo, Anna Boato, Corrado Bozzoni, Caroline Bruzelius, Gianmario Guidarelli, Grado G. Merlo, Stefano Piazza, Nicolas Reveyron, Giovanna Valenzano, Guglielmo Villa.
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni seguenti, raggiugendo l’apice nel corso del Trecento, provoca un acceso dibattito all’interno delle comunità conventuali sull’opportunità o meno di erigere complessi duraturi e monumentali nei contesti urbani.
La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l’espansione di alcune aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la
trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.
Questo volume, esito del progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, La città medievale. La città dei frati | Medieval city. City of the friars, sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta
molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell’età medievale e della prima età moderna.
ARCHItettura MEDievale, Collana editoriale, volume n.1
Direttori della collana: Silvia Beltramo e Carlo Tosco
VOLUME OPEN ACCESS scaricabile: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/la-citta-medievale-e-la-citta-dei-frati/
Info: http://www.friarscity.eu/en/; [email protected]
Il palazzo, con questo volume, è diventato finalmente oggetto di uno studio monografico grazie al contributo della Fondazione di Venezia e alla felice sinergia innescata tra il Museo Storico della Guardia di Finanza e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Risulta denso di scoperte il capitolo di Gianmario Guidarelli dedicato alla storia architettonica dell’edificio, offrendoci una lettura ‘ravvicinata' della fabbrica e del suo sito. Massimo Favilla e Ruggero Rugolo ricostruiscono i complessi passaggi che interessarono, attraverso i secoli, gli apparati decorativi e le collezioni d’arte dei Corner, dando un particolare risalto alla figura di Giambattista Tiepolo
Una copiosa documentazione d’archivio e fotografica arricchisce il volume, insieme a un capitolo, firmato da Rita Deiana, sulle indagini termografiche ad infrarosso (IR) eseguite in più punti dell’edificio.
Due fondamentali sezioni, a cura di Bruno Buratti, sono dedicate alla storia della Guardia di Finanza a Venezia e al processo di recupero degli ambienti del palazzo, avviato negli ultimi anni, attraverso restauri mirati anche alla fruizione pubblica. La secolare permanenza della Guardia di Finanza a palazzo Corner Mocenigo costituisce un simbolo del forte legame con la città di un organo statale che, a differenza di altre istituzioni, non ha abbandonato Venezia per la terraferma.
Papers by Gianmario Guidarelli
city of the friars?
A cura di Silvia Beltramo, Gianmario Guidarelli
Contributi di: Catarina Almeida Marado, Silvia Beltramo, Anna Boato, Corrado Bozzoni, Caroline Bruzelius, Gianmario Guidarelli, Grado G. Merlo, Stefano Piazza, Nicolas Reveyron, Giovanna Valenzano, Guglielmo Villa.
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni seguenti, raggiugendo l’apice nel corso del Trecento, provoca un acceso dibattito all’interno delle comunità conventuali sull’opportunità o meno di erigere complessi duraturi e monumentali nei contesti urbani.
La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l’espansione di alcune aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la
trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.
Questo volume, esito del progetto di ricerca interdisciplinare e internazionale, La città medievale. La città dei frati | Medieval city. City of the friars, sostenuto da diversi enti e istituzioni, prospetta
molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell’età medievale e della prima età moderna.
ARCHItettura MEDievale, Collana editoriale, volume n.1
Direttori della collana: Silvia Beltramo e Carlo Tosco
VOLUME OPEN ACCESS scaricabile: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/la-citta-medievale-e-la-citta-dei-frati/
Info: http://www.friarscity.eu/en/; [email protected]
Il palazzo, con questo volume, è diventato finalmente oggetto di uno studio monografico grazie al contributo della Fondazione di Venezia e alla felice sinergia innescata tra il Museo Storico della Guardia di Finanza e l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Risulta denso di scoperte il capitolo di Gianmario Guidarelli dedicato alla storia architettonica dell’edificio, offrendoci una lettura ‘ravvicinata' della fabbrica e del suo sito. Massimo Favilla e Ruggero Rugolo ricostruiscono i complessi passaggi che interessarono, attraverso i secoli, gli apparati decorativi e le collezioni d’arte dei Corner, dando un particolare risalto alla figura di Giambattista Tiepolo
Una copiosa documentazione d’archivio e fotografica arricchisce il volume, insieme a un capitolo, firmato da Rita Deiana, sulle indagini termografiche ad infrarosso (IR) eseguite in più punti dell’edificio.
Due fondamentali sezioni, a cura di Bruno Buratti, sono dedicate alla storia della Guardia di Finanza a Venezia e al processo di recupero degli ambienti del palazzo, avviato negli ultimi anni, attraverso restauri mirati anche alla fruizione pubblica. La secolare permanenza della Guardia di Finanza a palazzo Corner Mocenigo costituisce un simbolo del forte legame con la città di un organo statale che, a differenza di altre istituzioni, non ha abbandonato Venezia per la terraferma.
the XIII and XIV centuries, was strongly influenced
by the presence of the settlements of the Mendicant
Orders. In particular, in the marginal areas of the city,
the construction of churches and convents, often of
large dimensions, influenced the growth of the city,
the definition of its shape and the economic and social
transformations. The case of the convent of the friars
Preacher Santi Giovanni e Paolo is particularly useful
for investigating these dynamics because the northern
side of the city was already on the way toward a process of proto-industrialization in the XIII century. Yet,
the same analysis can be carried out by expanding to
a more systematic approach, also considering the dynamics of residential settlement, which in an area that
has always been characterized by a considerable social
variety can be used as sort of litmus papers to precisely
and clearly identify the real impact of the foundation
of a Dominican convent on a rapidly changing city.
The proposed analysis also makes use of digital technologies and considers transformations up to the XVIII
century, when the island doubled in size and took on
new urban functions, precisely because of the presence
of the convent
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti
diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno
sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni seguenti,
raggiugendo l’apice nel corso del Trecento, provoca un acceso dibattito
all’interno delle comunità conventuali sull’opportunità o meno di erigere
conventi duraturi e monumentali nei contesti urbani. Ne sono testimonianza
i timori espressi in alcuni scritti da Giordano da Pisa e da Humbert
de Romans. Il primo scrive: «E però così è di pericolo stare nell’arte e nella
cittade, come chi stesse nel fuoco e non ardesse, o andassi per loto e non
s’infangasse», mentre il secondo ricorda la lunga tradizione monastica di
lontananza dalla città: «alii sunt qui vivunt de iusto labore et iste sunt
agricole habitantes in villis». 1
La rilevante moltitudine di conventi costruiti nella penisola italiana e poi
in tutta Europa costituisce nel corso del Due-Trecento un fenomeno unico,
destinato ad incidere profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche
con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni
locali, in un ampio contesto territoriale. Lo sviluppo della città europea
tra XIII e XIV secolo risentirà infatti profondamente della presenza dei
conventi degli Ordini mendicanti, determinando lo sviluppo di alcune
aree, l’incremento residenziale e demografico in altre, la trasformazione di
lotti del tessuto storico prossimi ai principali poli urbani, religiosi e politici.
further discussed in the second part. Some reliefs and sculpted fragments, which plausibly pertinent to the medieval monastery, are the subject of the third part, with particular attention to their architectural role and their dating
Cities in Motion, Antwerp 2-5 september 2020
CALL FOR PAPERS
SPECIALIST SESSION: S-URB-1 | Friars in Motion: Mendicant Orders and Urban Development (1200-1500)
The purpose of the session is to study the urban, architectural, social and economic consequences that the arrival of the Mendicant Orders involved in the European cities of the Middle Ages. The development of the city, in fact, is profoundly influenced by the establishment of convents in the suburbs, where the new “borghi” develop. The “crown” of convents around the center of the city forms a “belt” of urban hub from which new neighborhoods develop, but also a place for the exchange of ideas and people. In fact, the friar moves from one city to another, importing ideas, styles of preaching, social issues. For this reason, the convent is an important place of passage. Moreover, the convent is an open space that functions as a place of study, but also as a place of welcome for the masses of the poor who come from their companions and for the pilgrims who use it as a stop on their journey.
The session proposes to explore all these aspects of the role of convents in the Medieval and Early Modern city, considered as a place of interchange between cultures - even artistic- and people, in a multidisciplinary and international perspective. They are invited to present proposals of different historical disciplines (topics on built environment, on artistic and architectural history, on religious, economic, social subjects connect to urban history) aimed at investigating the theme proposed in the session. In particular, we believe it is useful to start a debate regarding some urban phenomena triggered by the convents of the mendicant orders and verify their actual consequences on the urban structure and architectural solutions adopted, starting from some specific cases. In this way, we aim to verify how a phenomenon on a European scale can interact with individual local cases, both in big cities and in small villages.
More information: https://www.uantwerpen.be/en/conferences/eauh2020/sessions/sessionsoverview/session-type/specialist-sessions/#
www. friarscity.eu
Email: [email protected]
Organizers: Silvia Beltramo, Politecnico di Torino, Catarina Almeida Marado, University of Coimbra, Gianmario Guidarelli, Università di Padova.
The purpose of the session is to study the urban, architectural, social and economic consequences that the arrival of the Mendicant Orders involved in the European cities of the Middle Ages. The development of the city, in fact, is profoundly influenced by the establishment of convents in the suburbs, where the new “borghi” develop. The “crown” of convents around the center of the city forms a “belt” of urban hub from which new neighborhoods develop, but also a place for the exchange of ideas and people. In fact, the friar moves from one city to another, importing ideas, styles of preaching, social issues. For this reason, the convent is an important place of passage. Moreover, the convent is an open space that functions as a place of study, but also as a place of welcome for the masses of the poor who come from their companions and for the pilgrims who use it as a stop on their journey.
The session proposes to explore all these aspects of the role of convents in the Medieval and Early Modern city, considered as a place of interchange between cultures - even artistic- and people, in a multidisciplinary and international perspective. They are invited to present proposals of different historical disciplines (topics on built environment, on artistic and architectural history, on religious, economic, social subjects connect to urban history) aimed at investigating the theme proposed in the session. In particular, we believe it is useful to start a debate regarding some urban phenomena triggered by the convents of the mendicant orders and verify their actual consequences on the urban structure and architectural solutions adopted, starting from some specific cases. In this way, we aim to verify how a phenomenon on a European scale can interact with individual local cases, both in big cities and in small villages.
Organizers: Silvia Beltramo, Politecnico di Torino, Catarina Almeida Marado, University of Coimbra, Gianmario Guidarelli, Università di Padova.
More information: https://www.uantwerpen.be/en/conferences/eauh2020/sessions/sessionsoverview/session-type/specialist-sessions/#
www. friarscity.eu
"La condizione urbana come fenomeno pervasivo",
1 1-1 4 s e t t e m b r e 2 0 1 9 | B O LO G N A IX CONGRESSO AISU programma / program "The global city The urban condition as a pervasive phenomenon",
S e p t e m b e r 1 1 t h-1 4 t h , 2 0 1 9 | B O LO G N A
More information:
https://www.uantwerpen.be/en/conferences/eauh2020/sessions/sessions-overview/session-type/specialist-sessions/#
www. friarscity.eu
Contact: [email protected]
The purpose of the session is to study the urban, architectural, social and economic consequences that the arrival of the Mendicant Orders involved in the European cities of the Middle Ages. They are invited to present proposals of different historical disciplines (topics on built environment, on artistic and architectural history, on religious, economic, social subjects connect to urban history) aimed at investigating the theme proposed in the session. In particular, we believe it is useful to start a debate regarding some urban phenomena triggered by the convents of the mendicant orders and verify their actual consequences on the urban structure and architectural solutions adopted, starting from some specific cases. In this way, we aim to verify how a phenomenon on a European scale can interact with individual local cases, both in big cities and in small villages.
Edimburgh, 10-13 June 2020
For information:
https://eahn2020.eca.ed.ac.uk/call-papers-2/
www. friarscity.eu
Contact: Silvia Beltramo [email protected]; [email protected]
The convents of the mendicant friars played a central role in the construction of the cities of Late Middle age and Early Modern Europe (1200-1500). The international character of the orders and mobility of the friars meant that new trends, styles and social practices spread rapidly throughout Europe: friars were as much “missionaries” of social practices as they were of architectural or decorative ones. This panel poses the question of how to situate Mendicant architecture as a result of the product of spiritual, social and economic policies negotiated between convents and citizenship, between laity and religious.
This session (born from the international project “The medieval city, the city of the friars”, 2018 AISU Networking Call for Proposal and Medieval Heritage Platform, Politecnico di Torino DIST) focuses on the mendicant construction strategies. Architecture extends into the city and permeates the urban constructions. This strongly determines the conception of the construction of convents as result of the interaction of several factors related to the will to self-representation, the progressive affirmation of order and the utopian ideal of poverty, always conditioned by the search for economic support and by the local conjunctures. Conventual buildings as a result of a long process of becoming, as part of an organic and additive approach to architecture. The architecture of the new orders was by definition work in progress molded to their changing institutional character and the conventualization of their settlements.
In the European city of the thirteenth century, the arrival of the communities of the Mendicant Orders involves a revolution from a social and urban point of view. The development of the city, in fact, is profoundly influenced by the establishment of convents in the suburbs, where the new "borghi" develop. The "crown" of convents around the center of the city forms a "belt" of urban hub from which new neighborhoods develop, but also a place for the exchange of ideas and people. The convent, in fact, is an important place of passage in the medieval city: on the contrary that the monk, the friar does not have the bond of "stabilitas" and moves from one city to another, importing ideas, styles of preaching, social issues. Moreover, the convent is an open space that functions as a place of study, but also as a place of welcome for the masses of the poor who come from their companions and for the pilgrims who use it as a stop on their journey. The session (born from the project "Medieval city, the city of the friars", funded by the 2018 AISU Networking Call for Proposal and the project Medieval Heritage Platform, Politecnico di Torino DIST) proposes to explore all these aspects of the role of convents in the medieval city, considered as a place of interchange between cultures-even artistic-and people, in a multidisciplinary and international perspective. They are invited to present proposals of different historical disciplines (religious, economic, social, artistic and architectural history) aimed at investigating the theme proposed in the session.
Monastero e territorio: periferie dello spirito e dello spazio
Monastery and territory: spiritual and spatial peripheries
a cura di Benedetta Castiglioni e Stefano Zaggia (Università degli studi di Padova)
Abbazia di Praglia – Centro Congressi 18-20 maggio 2017
anno III - 2019 NUMERO 6
Debates and Political Culture in the 14th and 15th Centuries and their Impact on Art, Architecture and Urban Space".
Conference, October 05-06, 2021
BIBLIOTHECA HERTZIANA – ISTITUTO MAX PLANCK
PER LA STORIA DELL’ARTE Via Gregoriana, 30 00187 Rome
www.biblhertz.it
CONCEPT AND SCIENTIFIC ORGANISATION
CLAUDIA JENTZSCH AND KATHARINE STAHLBUHK
The conference aims to shed light on the often-marginalised role of the mendicants within the studia humanitatis. The contribution of religious orders to humanism has been noted in the historical sciences for decades, but in art history it awaits further research and some clarification with regard to the reciprocal relationship between orders and urban elites – in other words, the intertwining of convents and the city.
In the context of the history of ideas and moral philosophy of the 14th and 15th cen-turies, one disputed the best form of state and negotiated cultural values. In their debates, civic cultural identity and construction of history were at stake. It might be assumed that the mendicants helped to shape a political culture that was still being negotiated in the Quattrocento and that they were actively involved in the evocation of a certain image of the city or a community. The ideas, above all from philosophical and theological contexts, developed in the studia of the convents in the context of dis-putations between religious scholars and humanist laymen. Such ideas were able to influence the ‘aesthetics of the city’. In addition to such places of knowledge exchange, sermons should be considered, by means of which ideas generated in the studia were passed on to a broad urban public.
On the one hand the participation of the mendicant orders in humanist discourses in the context of the valori civici should be highlighted. We thus ask how individual mem-bers of the orders acted as opinion makers, communicated and passed on ideas, and in this way shaped—directly or indirectly—the materially conceived and built body of the city. On the other hand, the focus will be on the appropriation of an ‘aesthetics of civitas’ on the part of the orders.
What role did the arts play in this reciprocal relationship between religious scho-lars and lay people? How did the use of certain materials, iconographic features, the conscious reception of antiquity versus local tradition, and even the construction and design of space relate to humanist discourses? And in what way did the same mate-rial aesthetics and semantic formulas in turn find their way into the ‘language’ of the Mendicants?
The hypothesis of the conference is the assumption that the mendicants played a significant role in the formation of an iconography of the civitas.
Martedì 6 settembre 2022 dalle 15.00 Castello del Valentino - Torino
Presentazione del volume La città medievale è la città dei frati? Is the medieval town the city of the friars?, a cura di Silvia Beltramo e Gianmario Guidarelli (collana Architettura medievale) All'Insegna del Giglio, Firenze 2021.
Dialogo tra:
Serena Romano Gosetti di Sturmeck, Storica dell’arte, Università di Losanna, Emerita
Andrea Longhi, Storico dell’architettura, Politecnico di Torino, DIST
Massimo Mancini o.p., Storico della Chiesa, Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna
Sarà occasione per discutere delle tematiche affrontate anche nella pubblicazione La città medievale, la città dei frati: luoghi e spazi di confronto e scambio (2020, collana AISU Insights) con autori e curatori, studiosi di varie discipline e rappresentanti degli ordini Mendicanti.
Collegamento online: https://didattica.polito.it/pls/portal30/sviluppo.bbb_corsi.waitRoom?id=4160&p_tipo=DOCENTE
Info e aggiornamenti: https://aisuinternational.org/torino-2022/; http://www.friarscity.eu/