osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ... more osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ad efestia (fig. 1) promosse da Alessandro della seta furono portati alla luce la scena e i primi tre ordini di sedili, compresa la proedria in gradini di pietra, del teatro, scavo poi continuato da guido Libertini, che si arrestò bruscamente nel 1939 alla vigilia della guerra 1. Pochi anni prima, a non molta distanza, Achille Adriani aveva esplorato una viuzza gradinata, da lui definita "stradello", che attraversava il koilon, ma con un orientamento nettamente diverso dalle kerkides del teatro, essendo a questo decisamente anteriore 2. il rapporto tra questi vari elementi non ebbe una soddisfacente spiegazione, e si capisce bene perché: senza lo scavo estensivo la complessa situazione stratigrafica era difficilmente restituibile. A distanza di poco meno di 70 anni, lo sterro del teatro (fig. 2), con grande impiego di mezzi (finanziamento u.e.), è stato intrapreso e portato a termine dalla K´ eforia, sotto la direzione di Aglaia Archontidou, benché sin dal 1963 la sAiA avesse assicurato l'esproprio del terreno in favore dello stato greco, operazione che 'normalmente' assicura alla istituzione che compie l'apallotriosi una sorta di diritto ad effettuare lo scavo: l'esplorazione fu intrapresa senza nemmeno la gentilezza di una comunicazione alla sAiA. L'archeologa, la cara collega Aglaia Archontidou, ha prontamente comunicato i risultati delle sue ricerche con qualche schematica ricostruzione in un volumetto 3 che, in attesa della pubblicazione definitiva, costituisce un primo prezioso punto di partenza per la conoscenza della sequenza delle fasi del monumento. innanzitutto, il cd. stradello scoperto da Adriani era il limite di una kerkìs di un teatro precedente, sicuramente ligneo. non solo, ma è qui che, scavando in profondità, l'Archontidou ha portato alla luce il santuario arcaico, da cui proviene la nuova iscrizione "tirsenica" 4. Proviamo a riassumere la sequenza (fig. 3): 1) nel corso dell'età arcaica alla sommità della collina fu impiantato il santuario da cui con ogni verosimiglianza proviene la nuova iscrizione rinvenuta nel terreno che ricopriva il teatro litico dopo l'abbandono. 2) in epoca successiva alla fine dell'età arcaica, la collina fu attraversata dalle kerkides di un teatro realizzato con elevato ligneo, ikria, che si sovrapposero al santuario arcaico, di cui si ignorava l'esistenza. di questo teatro ligneo avanzano due cunei a forma di Π separati da scalette strette e pavimentate in pietra che si rinvennero sotto i gradini del successivo teatro litico. 3) infine, il teatro ligneo fu ricoperto da una massiccia gettata di terra, contenuta entro gli analemmata di pietra del teatro più recente. ecco perché ritroviamo sia gli avanzi del teatro ligneo che il santuario arcaico: il koilon del teatro più recente, quello in pietra, era exaggerato, non ricavato nel fianco della collina e le gradinate disposte con tagli nella terra e ricoperte molto probabilmente con panche lignee. Purtroppo, mentre la sequenza relativa è chiara, quella assoluta è affidata alla pubblicazione delle ancora inedite stratigrafie il cui resoconto ci auguriamo di leggere, speriamo presto.
The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek–Roman settlement of Poseidonia-... more The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek–Roman settlement of Poseidonia-Paestum (southern Italy). Several archaeological excavations were carried out here between the late nineteenth and early twentieth century. Unfortunately, the locations of these excavations are only approximately known, as are the geomorphology and stratigraphy of the temple area. A multidisciplinary study, including stratigraphic, geomorphological, archaeological, and sedimentological investigations, remote sensing, and electromagnetic and geoelectrical tests, was therefore carried out, shedding new light on the geomorphology and stratigraphy of the SW and W temple sectors. The geophysical data obtained revealed anomalies in the subsoil that probably correspond to ancient structures and the cutting of the travertine deposits around the temple. The position and extension of the trenches of the early archaeological excavations were also established.
The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-... more The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-Paestum (southern Italy). Several archaeological excavations were carried out here between the late nineteenth and early twentieth century. Unfortunately, the locations of these excavations are only approximately known, as are the geomorphology and stratigraphy of the temple area. A multidisciplinary study, including stratigraphic, geomorphological, archaeological, and sedimentological investigations, remote sensing, and electromagnetic and geoelectrical tests, was therefore carried out, shedding new light on the geomorphology and stratigraphy of the SW and W temple sectors. The geophysical data obtained revealed anomalies in the subsoil that probably correspond to ancient structures and the cutting of the travertine deposits around the temple. The position and extension of the trenches of the early archaeological excavations were also established.
The large circular building situated on the hill of Paleokastro is known to scholars since 1894, ... more The large circular building situated on the hill of Paleokastro is known to scholars since 1894, when it was published by Waldstein. The excavator identified it with the sanctuary of Zeus and Aphrodite of Olympia. With rare exceptions, this identification was accepted even after Christou’s research in the 1960s, which shed new light on the building. A recent cleaning campaign at the monument promoted by A. Vasilogamvrou—which he graciously allowed us to participate in— was enough for us to revise (although within very narrow limits) the ‘history’ of the monument, enabling one of us (E. Greco) to propose an identification with the famous Spartan Skias mentioned by Pausanias (III, 12, 10-11). Here, to pay tribute to our friend and extraordinary scholar Manolis Korres, we propose a restitution based on visible elements on the ground. Stone foundations outline a small peristyle of wooden columns. A large hole must have accommodated the central pillar, being located with near-millimetric accuracy at the exact center of the circle. A small section of the embankment supported by analemmata of large limestone blocks will need to be explored in the future to recover elements allowing us to definitively confirm the identity of this extraordinary construction with the Skias built by Theodoros of Samos.
9. aPPunti Sulla toPoGrafia Di caSa Bianca concludiamo con una serie di riflessioni di carattere ... more 9. aPPunti Sulla toPoGrafia Di caSa Bianca concludiamo con una serie di riflessioni di carattere topografico ed urbanistico mirate al riepilogo delle conoscenze acquisite negli ultimi 5 anni di scavo a casa Bianca di Sibari. avremo così la possibilità di aggiungere nuova importante materia al dossier precedentemente raccolto, di correggere alcune ipotesi di lavoro che una volta sottoposte a verifica non hanno avuto il conforto delle conferma archeologica, ed infine di indicare le prospettive per la ricerca futura. tenteremo dapprima un bilancio esaminando separatamente i diversi settori indagati, poi, dopo aver valutato i risultati delle prospezioni elettromagnetiche effettuate dall' iMaa (cnr) di tito (Potenza), passeremo ad una trattazione globale dell'evidenza. SiBari -caSa Bianca 312 8 V. supra, par. 2.1 la descrizione della canaletta di scolo di M e della fondazione sud di f. 9 V. supra, par. 3.4.3. 10 V. P. Vitti, o. Voza in Greco -luPPino 1999, 160. 11 e. carando in Greco -luPPino 1999, 160. 12 V. infra. 13 V. supra.
il progetto di valorizzazione e restauro dell'area di Casa bianca è stato condotto nell'ambito di... more il progetto di valorizzazione e restauro dell'area di Casa bianca è stato condotto nell'ambito di una convenzione fra la scuola archeologica italiana di atene, la direzione regionale bb.CC. della Calabria e la soprintendenza per i beni archeologici della Calabria, sotto la direzione di emanuele greco. il finanziamento è stato erogato da arCus s.p.a. per il Parco archeologico di sibari ed è stato frazionato in quattro lotti; un quinto è previsto a completamento degli interventi 4 .
osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ... more osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ad efestia ( ) promosse da Alessandro della seta furono portati alla luce la scena e i primi tre ordini di sedili, compresa la proedria in gradini di pietra, del teatro, scavo poi continuato da guido Libertini, che si arrestò bruscamente nel 1939 alla vigilia della guerra 1 . Pochi anni prima, a non molta distanza, Achille Adriani aveva esplorato una viuzza gradinata, da lui definita "stradello", che attraversava il koilon, ma con un orientamento nettamente diverso dalle kerkides del teatro, essendo a questo decisamente anteriore 2 . il rapporto tra questi vari elementi non ebbe una soddisfacente spiegazione, e si capisce bene perché: senza lo scavo estensivo la complessa situazione stratigrafica era difficilmente restituibile.
Lo studio viene dato alle stampe circa un decennio dopo la sua elaborazione. Non si è ritenuto ne... more Lo studio viene dato alle stampe circa un decennio dopo la sua elaborazione. Non si è ritenuto necessario aggiornare le schede di valutazione degli interventi, ancora espresse in Lire, né i cronogrammi.
9. Le mura di Efestia: nota preliminare sulla topografi a e sul sistema costruttivo Paolo Vitti -... more 9. Le mura di Efestia: nota preliminare sulla topografi a e sul sistema costruttivo Paolo Vitti -Ottavio Voza La cinta muraria di Efestia si conserva solo per alcuni tratti, soprattutto sul versante N-E del promontorio che ospitava l'insediamento antico. Nei tratti meglio conservati l'alzato, realizzato con bozze di pietra cavate in situ utilizzando la naturale disposizione dei banchi a sfaldarsi secondo piani regolari, raggiunge altezze limitate, fi no a circa 0, 40 m corrispondenti a due o tre assise. La documentazione e lo studio delle strutture ancora visibili forniscono tuttavia dati utili alla conoscenza dell'impianto difensivo.
osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ... more osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ad efestia (fig. 1) promosse da Alessandro della seta furono portati alla luce la scena e i primi tre ordini di sedili, compresa la proedria in gradini di pietra, del teatro, scavo poi continuato da guido Libertini, che si arrestò bruscamente nel 1939 alla vigilia della guerra 1. Pochi anni prima, a non molta distanza, Achille Adriani aveva esplorato una viuzza gradinata, da lui definita "stradello", che attraversava il koilon, ma con un orientamento nettamente diverso dalle kerkides del teatro, essendo a questo decisamente anteriore 2. il rapporto tra questi vari elementi non ebbe una soddisfacente spiegazione, e si capisce bene perché: senza lo scavo estensivo la complessa situazione stratigrafica era difficilmente restituibile. A distanza di poco meno di 70 anni, lo sterro del teatro (fig. 2), con grande impiego di mezzi (finanziamento u.e.), è stato intrapreso e portato a termine dalla K´ eforia, sotto la direzione di Aglaia Archontidou, benché sin dal 1963 la sAiA avesse assicurato l'esproprio del terreno in favore dello stato greco, operazione che 'normalmente' assicura alla istituzione che compie l'apallotriosi una sorta di diritto ad effettuare lo scavo: l'esplorazione fu intrapresa senza nemmeno la gentilezza di una comunicazione alla sAiA. L'archeologa, la cara collega Aglaia Archontidou, ha prontamente comunicato i risultati delle sue ricerche con qualche schematica ricostruzione in un volumetto 3 che, in attesa della pubblicazione definitiva, costituisce un primo prezioso punto di partenza per la conoscenza della sequenza delle fasi del monumento. innanzitutto, il cd. stradello scoperto da Adriani era il limite di una kerkìs di un teatro precedente, sicuramente ligneo. non solo, ma è qui che, scavando in profondità, l'Archontidou ha portato alla luce il santuario arcaico, da cui proviene la nuova iscrizione "tirsenica" 4. Proviamo a riassumere la sequenza (fig. 3): 1) nel corso dell'età arcaica alla sommità della collina fu impiantato il santuario da cui con ogni verosimiglianza proviene la nuova iscrizione rinvenuta nel terreno che ricopriva il teatro litico dopo l'abbandono. 2) in epoca successiva alla fine dell'età arcaica, la collina fu attraversata dalle kerkides di un teatro realizzato con elevato ligneo, ikria, che si sovrapposero al santuario arcaico, di cui si ignorava l'esistenza. di questo teatro ligneo avanzano due cunei a forma di Π separati da scalette strette e pavimentate in pietra che si rinvennero sotto i gradini del successivo teatro litico. 3) infine, il teatro ligneo fu ricoperto da una massiccia gettata di terra, contenuta entro gli analemmata di pietra del teatro più recente. ecco perché ritroviamo sia gli avanzi del teatro ligneo che il santuario arcaico: il koilon del teatro più recente, quello in pietra, era exaggerato, non ricavato nel fianco della collina e le gradinate disposte con tagli nella terra e ricoperte molto probabilmente con panche lignee. Purtroppo, mentre la sequenza relativa è chiara, quella assoluta è affidata alla pubblicazione delle ancora inedite stratigrafie il cui resoconto ci auguriamo di leggere, speriamo presto.
The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek–Roman settlement of Poseidonia-... more The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek–Roman settlement of Poseidonia-Paestum (southern Italy). Several archaeological excavations were carried out here between the late nineteenth and early twentieth century. Unfortunately, the locations of these excavations are only approximately known, as are the geomorphology and stratigraphy of the temple area. A multidisciplinary study, including stratigraphic, geomorphological, archaeological, and sedimentological investigations, remote sensing, and electromagnetic and geoelectrical tests, was therefore carried out, shedding new light on the geomorphology and stratigraphy of the SW and W temple sectors. The geophysical data obtained revealed anomalies in the subsoil that probably correspond to ancient structures and the cutting of the travertine deposits around the temple. The position and extension of the trenches of the early archaeological excavations were also established.
The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-... more The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-Paestum (southern Italy). Several archaeological excavations were carried out here between the late nineteenth and early twentieth century. Unfortunately, the locations of these excavations are only approximately known, as are the geomorphology and stratigraphy of the temple area. A multidisciplinary study, including stratigraphic, geomorphological, archaeological, and sedimentological investigations, remote sensing, and electromagnetic and geoelectrical tests, was therefore carried out, shedding new light on the geomorphology and stratigraphy of the SW and W temple sectors. The geophysical data obtained revealed anomalies in the subsoil that probably correspond to ancient structures and the cutting of the travertine deposits around the temple. The position and extension of the trenches of the early archaeological excavations were also established.
The large circular building situated on the hill of Paleokastro is known to scholars since 1894, ... more The large circular building situated on the hill of Paleokastro is known to scholars since 1894, when it was published by Waldstein. The excavator identified it with the sanctuary of Zeus and Aphrodite of Olympia. With rare exceptions, this identification was accepted even after Christou’s research in the 1960s, which shed new light on the building. A recent cleaning campaign at the monument promoted by A. Vasilogamvrou—which he graciously allowed us to participate in— was enough for us to revise (although within very narrow limits) the ‘history’ of the monument, enabling one of us (E. Greco) to propose an identification with the famous Spartan Skias mentioned by Pausanias (III, 12, 10-11). Here, to pay tribute to our friend and extraordinary scholar Manolis Korres, we propose a restitution based on visible elements on the ground. Stone foundations outline a small peristyle of wooden columns. A large hole must have accommodated the central pillar, being located with near-millimetric accuracy at the exact center of the circle. A small section of the embankment supported by analemmata of large limestone blocks will need to be explored in the future to recover elements allowing us to definitively confirm the identity of this extraordinary construction with the Skias built by Theodoros of Samos.
9. aPPunti Sulla toPoGrafia Di caSa Bianca concludiamo con una serie di riflessioni di carattere ... more 9. aPPunti Sulla toPoGrafia Di caSa Bianca concludiamo con una serie di riflessioni di carattere topografico ed urbanistico mirate al riepilogo delle conoscenze acquisite negli ultimi 5 anni di scavo a casa Bianca di Sibari. avremo così la possibilità di aggiungere nuova importante materia al dossier precedentemente raccolto, di correggere alcune ipotesi di lavoro che una volta sottoposte a verifica non hanno avuto il conforto delle conferma archeologica, ed infine di indicare le prospettive per la ricerca futura. tenteremo dapprima un bilancio esaminando separatamente i diversi settori indagati, poi, dopo aver valutato i risultati delle prospezioni elettromagnetiche effettuate dall' iMaa (cnr) di tito (Potenza), passeremo ad una trattazione globale dell'evidenza. SiBari -caSa Bianca 312 8 V. supra, par. 2.1 la descrizione della canaletta di scolo di M e della fondazione sud di f. 9 V. supra, par. 3.4.3. 10 V. P. Vitti, o. Voza in Greco -luPPino 1999, 160. 11 e. carando in Greco -luPPino 1999, 160. 12 V. infra. 13 V. supra.
il progetto di valorizzazione e restauro dell'area di Casa bianca è stato condotto nell'ambito di... more il progetto di valorizzazione e restauro dell'area di Casa bianca è stato condotto nell'ambito di una convenzione fra la scuola archeologica italiana di atene, la direzione regionale bb.CC. della Calabria e la soprintendenza per i beni archeologici della Calabria, sotto la direzione di emanuele greco. il finanziamento è stato erogato da arCus s.p.a. per il Parco archeologico di sibari ed è stato frazionato in quattro lotti; un quinto è previsto a completamento degli interventi 4 .
osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ... more osservAzioni suLLe fAsi cronoLogiche deL teAtro di efestiA in una delle ultime campagne di scavo ad efestia ( ) promosse da Alessandro della seta furono portati alla luce la scena e i primi tre ordini di sedili, compresa la proedria in gradini di pietra, del teatro, scavo poi continuato da guido Libertini, che si arrestò bruscamente nel 1939 alla vigilia della guerra 1 . Pochi anni prima, a non molta distanza, Achille Adriani aveva esplorato una viuzza gradinata, da lui definita "stradello", che attraversava il koilon, ma con un orientamento nettamente diverso dalle kerkides del teatro, essendo a questo decisamente anteriore 2 . il rapporto tra questi vari elementi non ebbe una soddisfacente spiegazione, e si capisce bene perché: senza lo scavo estensivo la complessa situazione stratigrafica era difficilmente restituibile.
Lo studio viene dato alle stampe circa un decennio dopo la sua elaborazione. Non si è ritenuto ne... more Lo studio viene dato alle stampe circa un decennio dopo la sua elaborazione. Non si è ritenuto necessario aggiornare le schede di valutazione degli interventi, ancora espresse in Lire, né i cronogrammi.
9. Le mura di Efestia: nota preliminare sulla topografi a e sul sistema costruttivo Paolo Vitti -... more 9. Le mura di Efestia: nota preliminare sulla topografi a e sul sistema costruttivo Paolo Vitti -Ottavio Voza La cinta muraria di Efestia si conserva solo per alcuni tratti, soprattutto sul versante N-E del promontorio che ospitava l'insediamento antico. Nei tratti meglio conservati l'alzato, realizzato con bozze di pietra cavate in situ utilizzando la naturale disposizione dei banchi a sfaldarsi secondo piani regolari, raggiunge altezze limitate, fi no a circa 0, 40 m corrispondenti a due o tre assise. La documentazione e lo studio delle strutture ancora visibili forniscono tuttavia dati utili alla conoscenza dell'impianto difensivo.
The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-... more The Temple of Athena is one of the main sacred areas of the Greek-Roman settlement of Poseidonia-Paestum (southern Italy). Several archaeological excavations were carried out here between the late nineteenth and early twentieth century. Unfortunately, the locations of these excavations are only approximately known, as are the geomorphology and stratigraphy of the temple area. A multidisciplinary study, including stratigraphic, geomorphological, archaeological, and sedimentological investigations, remote sensing, and electromagnetic and geoelectrical tests, was therefore carried out, shedding new light on the geomorphology and stratigraphy of the SW and W temple sectors. The geophysical data obtained revealed anomalies in the subsoil that probably correspond to ancient structures and the cutting of the travertine deposits around the temple. The position and extension of the trenches of the early archaeological excavations were also established.
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Here, to pay tribute to our friend and extraordinary scholar Manolis Korres, we propose a restitution based on visible elements on the ground. Stone foundations outline a small peristyle of wooden columns. A large hole must have accommodated the central pillar, being located with near-millimetric accuracy at the exact center of the circle. A small section of the embankment supported by analemmata of large limestone blocks will need to be explored in the future to recover elements allowing us to definitively confirm the identity of this extraordinary construction with the Skias built by Theodoros of Samos.
Here, to pay tribute to our friend and extraordinary scholar Manolis Korres, we propose a restitution based on visible elements on the ground. Stone foundations outline a small peristyle of wooden columns. A large hole must have accommodated the central pillar, being located with near-millimetric accuracy at the exact center of the circle. A small section of the embankment supported by analemmata of large limestone blocks will need to be explored in the future to recover elements allowing us to definitively confirm the identity of this extraordinary construction with the Skias built by Theodoros of Samos.