Papers by Leonardo Di Mauro
Architettura storia e documenti, 1987
Origins and Transformations, 2000
Conference Presentations by Leonardo Di Mauro
La Città Altra / The Other City
STORIA E IMMAGINE DELLA DIVERSITÀ URBANA: LUOGHI E PAESAGGI DEI P... more La Città Altra / The Other City
STORIA E IMMAGINE DELLA DIVERSITÀ URBANA: LUOGHI E PAESAGGI DEI PRIVILEGI / HISTORY AND IMAGE OF URBAN DIVERSITY: PLACES AND LANDSCAPES OF PRIVILEGE AND WELL‐BEING, OF ISOLATION, OF POVERTY, AND OF MULTICULTURALISM
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle 'alterità' sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. Nel corso dell'età moderna l'immagine della città 'altra' viene spesso falsata o addirittura negata; tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività. Il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social 'otherities', namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the 'other' city' is often falsified or even denied by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVIII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
Partendo dal titolo di uno dei capitoli più significativi del Libro di Pittura di Leonardo, si vu... more Partendo dal titolo di uno dei capitoli più significativi del Libro di Pittura di Leonardo, si vuole porre l'attenzione sui media, ossia sulle metodologie e sulle tecniche narrative, descrittive e grafiche adottate, nella storia moderna e contemporanea, quali 'diffusori' dell'immagine del paesaggio, e sui potenziali modelli che ne derivano ai fini della valorizzazione del patrimonio storico paesaggistico
Books by Leonardo Di Mauro
La Città Altra / The Other City, 2018
Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’i... more Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità / History and image of urban diversity: places and landscapes of privileges and welfare, of seclusion, discomfort and multiculturalism
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle ‘alterità’ sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. La compagine urbana ha strutturato alcune parti del proprio tessuto come luoghi di esercizio del potere politico, militare o di classe, altre come spazi per gli arrivi, per la produzione e per gli scambi, ma anche per l’isolamento, l’emarginazione o il rimedio alla catastrofe. Nel corso dell’età moderna l’immagine della città ‘altra’ viene spesso falsata o addirittura negata da governanti e potenti per fini di apparenza o di propaganda politica; e se, tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività, il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social ‘otherities’, namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the ‘other' city’ is often falsified or even denyed by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
The Latest by Leonardo Di Mauro
Situato su Piazza del Plebiscito eppure assai poco noto al di là del suo prospetto monumentale, P... more Situato su Piazza del Plebiscito eppure assai poco noto al di là del suo prospetto monumentale, Palazzo Salerno serba una storia emblematica delle complesse stratificazioni che danno volto e identità alla Napoli moderna. È una storia che travalica il suo perimetro per estendersi agli edifici contigui, e trova le tracce più antiche nella chiesa di Santa Croce, di fianco al palazzo, e nel giardino nascosto alle sue spalle. Costruito alla fine del Settecento come edificio di pertinenza del sovrano, Palazzo Salerno fu l’ultimo tassello di un insieme di costruzioni che in pochi anni sorsero sul suolo occupato, per ben quattro secoli, dai complessi religiosi di Santa Croce e della SS. Trinità, istituiti, rispettivamente come monastero e come convento, per volontà della regina Sancia di Maiorca.
Questo libro riallaccia i fili della vita più remota e più recente dell’area alle pendici della collina di Pizzofalcone, che, sviluppatasi per largo tratto come area extra-urbana, è divenuta in seguito alla costruzione del Palazzo Reale di Napoli, e ancor più in seguito alla realizzazione di una vera e propria piazza di fronte a esso, il vero centro politico della città. Rende conto, dunque, della lunga presenza dei religiosi, delle commissioni artistiche per i loro prestigiosi edifici di culto, dei progetti di sistemazione urbanistica, di quelli architettonici, del transito di ministri, principi e militari negli edifici da ultimo costruiti, e infine degli arredi e delle collezioni in essi attualmente custoditi.
Contributi di Francesco Aceto, Carmela Capaldi, Enrico Colle, Flavia Coraggio, Vincenzo Cuomo, Leonardo Di Mauro, Salvatore Fellino, Sabrina Iorio, Alba Irollo, Riccardo Naldi, Sergio Villari, Massimo Visone, Andrea Zezza.
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Papers by Leonardo Di Mauro
Conference Presentations by Leonardo Di Mauro
STORIA E IMMAGINE DELLA DIVERSITÀ URBANA: LUOGHI E PAESAGGI DEI PRIVILEGI / HISTORY AND IMAGE OF URBAN DIVERSITY: PLACES AND LANDSCAPES OF PRIVILEGE AND WELL‐BEING, OF ISOLATION, OF POVERTY, AND OF MULTICULTURALISM
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle 'alterità' sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. Nel corso dell'età moderna l'immagine della città 'altra' viene spesso falsata o addirittura negata; tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività. Il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social 'otherities', namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the 'other' city' is often falsified or even denied by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVIII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
Books by Leonardo Di Mauro
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle ‘alterità’ sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. La compagine urbana ha strutturato alcune parti del proprio tessuto come luoghi di esercizio del potere politico, militare o di classe, altre come spazi per gli arrivi, per la produzione e per gli scambi, ma anche per l’isolamento, l’emarginazione o il rimedio alla catastrofe. Nel corso dell’età moderna l’immagine della città ‘altra’ viene spesso falsata o addirittura negata da governanti e potenti per fini di apparenza o di propaganda politica; e se, tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività, il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social ‘otherities’, namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the ‘other' city’ is often falsified or even denyed by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
The Latest by Leonardo Di Mauro
Questo libro riallaccia i fili della vita più remota e più recente dell’area alle pendici della collina di Pizzofalcone, che, sviluppatasi per largo tratto come area extra-urbana, è divenuta in seguito alla costruzione del Palazzo Reale di Napoli, e ancor più in seguito alla realizzazione di una vera e propria piazza di fronte a esso, il vero centro politico della città. Rende conto, dunque, della lunga presenza dei religiosi, delle commissioni artistiche per i loro prestigiosi edifici di culto, dei progetti di sistemazione urbanistica, di quelli architettonici, del transito di ministri, principi e militari negli edifici da ultimo costruiti, e infine degli arredi e delle collezioni in essi attualmente custoditi.
Contributi di Francesco Aceto, Carmela Capaldi, Enrico Colle, Flavia Coraggio, Vincenzo Cuomo, Leonardo Di Mauro, Salvatore Fellino, Sabrina Iorio, Alba Irollo, Riccardo Naldi, Sergio Villari, Massimo Visone, Andrea Zezza.
STORIA E IMMAGINE DELLA DIVERSITÀ URBANA: LUOGHI E PAESAGGI DEI PRIVILEGI / HISTORY AND IMAGE OF URBAN DIVERSITY: PLACES AND LANDSCAPES OF PRIVILEGE AND WELL‐BEING, OF ISOLATION, OF POVERTY, AND OF MULTICULTURALISM
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle 'alterità' sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. Nel corso dell'età moderna l'immagine della città 'altra' viene spesso falsata o addirittura negata; tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività. Il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social 'otherities', namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the 'other' city' is often falsified or even denied by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVIII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
Nella storia moderna e contemporanea la città ha dovuto tenere conto delle ‘alterità’ sociali, ossia delle classi privilegiate, delle minoranze, degli stranieri e degli immigrati, e delle conseguenti diversità culturali e religiose. La compagine urbana ha strutturato alcune parti del proprio tessuto come luoghi di esercizio del potere politico, militare o di classe, altre come spazi per gli arrivi, per la produzione e per gli scambi, ma anche per l’isolamento, l’emarginazione o il rimedio alla catastrofe. Nel corso dell’età moderna l’immagine della città ‘altra’ viene spesso falsata o addirittura negata da governanti e potenti per fini di apparenza o di propaganda politica; e se, tra Sette e Novecento, nuovi metodi di rappresentazione possono svelare la struttura e il paesaggio urbano nella loro oggettività, il ritratto di città mostra ancora oggi le contraddizioni di una comunità che a volte include, o addirittura esalta, le diversità, altre volte le respinge, tradendo il malessere di una difficile integrazione.
In modern and contemporary history, the city has taken account of social ‘otherities’, namely of privileged classes, minorities, foreigners and immigrants, and of resulting cultural and religious diversity. The urban community has structured some parts of its fabric as places of political, military or class power, other parts as spaces for arrivals, for production and trade, but also for isolation, marginalization or remedy for catastrophe. In the modern age, the image of the ‘other' city’ is often falsified or even denyed by rulers and powerful people for purposes of political appearance or propaganda; and if, between the XVII and XX century, new methods of representation can reveal the structure and the urban landscape in their objectivity, the city portrait still shows the contradictions of a community that sometimes includes or even enhances the diversities, other times rejects them, betraying the malaise of a difficult integration.
Questo libro riallaccia i fili della vita più remota e più recente dell’area alle pendici della collina di Pizzofalcone, che, sviluppatasi per largo tratto come area extra-urbana, è divenuta in seguito alla costruzione del Palazzo Reale di Napoli, e ancor più in seguito alla realizzazione di una vera e propria piazza di fronte a esso, il vero centro politico della città. Rende conto, dunque, della lunga presenza dei religiosi, delle commissioni artistiche per i loro prestigiosi edifici di culto, dei progetti di sistemazione urbanistica, di quelli architettonici, del transito di ministri, principi e militari negli edifici da ultimo costruiti, e infine degli arredi e delle collezioni in essi attualmente custoditi.
Contributi di Francesco Aceto, Carmela Capaldi, Enrico Colle, Flavia Coraggio, Vincenzo Cuomo, Leonardo Di Mauro, Salvatore Fellino, Sabrina Iorio, Alba Irollo, Riccardo Naldi, Sergio Villari, Massimo Visone, Andrea Zezza.