Papers by Giovanna Petti Balbi
Volume stampato con i contributi dell'Università degli Studi della Tuscia Centro per l'Innovazion... more Volume stampato con i contributi dell'Università degli Studi della Tuscia Centro per l'Innovazione Tecnologica e lo Sviluppo del Territorio Proprietà letteraria riservata. La riproduzione in qualsiasi forma, memorizzazione o trascrizione con qualunque mezzo (elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, internet) sono vietate senza l'autorizzazione scritta dell'Editore.
Aevum-rassegna Di Scienze Storiche Linguistiche E Filologiche, 72, 1998
L'assedio di Genova di inizio Trecento è un evento traumatico nell'evoluzione socio-politica dell... more L'assedio di Genova di inizio Trecento è un evento traumatico nell'evoluzione socio-politica della città, che va comunque inserito nel complesso contesto italiano e mediterraneo del tempo. Molteplici ed eterogenee sono le cause, remote e immediate, interne ed esterne, che determinano e interagiscono in questo evento: la dedizione all'imperatore Enrico VII avvenuta nel 1311 con l'ingenua speranza di porre fine ai dissidi interni tra guelfi e ghibellini; la proclamazione di Giovanni XXII e di Roberto d'Angiò a nuovi signori della città nel 1318; le aspirazioni angioine ad occupare parte della Riviera occidentale e a riconquistare la Sicilia; gli interessi commerciali della corona d'Aragona ormai proiettati sul Mediterraneo; la rivalità per le colonie orientali con l'impero bizantino e con Venezia; le tendenze autonomistiche di Savona; le mire espansionistiche dei Visconti di Milano e di Castruccio Castracane, proclamatisi capi del ghibellinismo nell'Italia settentrionale 1 .
Con l'espressione piuttosto ambigua di usura si indicano genericamente beni indebitamente acquisi... more Con l'espressione piuttosto ambigua di usura si indicano genericamente beni indebitamente acquisiti, guadagni illeciti di per sé o provenienti da operazioni di varia natura motivate dall'avidità della ricchezza, tutte deprecabili sul piano etico in quanto contrari all'ordinata gestione dei beni e all'equa distribuzione del danaro all'interno della societas christiana. Soprattutto operazioni commerciali e finanziarie in cui si utilizza e circola danaro possono dare origine a operazioni illecite, sospette, configurate come usura, ritenuta il crimine sociale per eccellenza dalle norme canoniche e civili. 1 A Genova e nel territorio ligure si praticano anche altre attività particolarmente congeniali alla vocazione marittima del sito e dei suoi abitanti, come la guerra di corsa, il commercio con gli infedeli, la fuga dalle navi, eventi dai quali possono provenire guadagni giudicati moralmente e penalmente riprovevoli che impongono la dichiarazione pubblica della colpa e la restituzione ai danneggiati per rendere efficace il pentimento attraverso l'inserimento del guadagno nella circolazione virtuosa del danaro.
Accrescere, Gestire, trAsmettere»: Percezione e uso dellA ricchezzA nel mondo mercAntile Genovese... more Accrescere, Gestire, trAsmettere»: Percezione e uso dellA ricchezzA nel mondo mercAntile Genovese (secoli Xii-metà Xiv)
Non è raro reperire nel ricco fondo notarile genovese cartulari arbitrariamente composti con fasc... more Non è raro reperire nel ricco fondo notarile genovese cartulari arbitrariamente composti con fascicoli di notai diversi, talora anche cronologicamente distanti. Tra queste ricomposizioni archivistiche si colloca il cart. 332/I attribuito al notaio Guidotto Bracelli, ma in realtà costituito da quattro fascicoli di mano diversa. Guidotto esce da una delle dinastie notarili più longeve che ha dato alla città almeno sette professionisti attorno alla metà del Trecento, ridotti a sei verso la fine del secolo, che assunsero anche incarichi nell'amministrazione. 2 In particolare Guidotto nel 1353 e nel '59 è notaio e scriba dei due vicedogi istituiti dal doge Simon Boccanegra con competenze giurisdizionali sulle arti e nel '59 procuratore di un Boccanegra in un contratto di acquisto di quote del debito pubblico. 3 I pochi dati biografici, in particolare l'impiego in un ufficio preposto a questioni inerenti il mondo del lavoro, possono far supporre che Guidotto abbia maturato una frequentazione pregressa di questo ambiente e addirittura suggerire l'ipotesi che il dossier qui preso in esame sia suo. Si tratta di un fascicolo cartaceo inserto nel cart.332/I, compreso con numerazione recente tra f. 145v e f. 178bis v. e nella cartulazione originale tra c. LVII e c. LXXXX, molto disordinato, una specie di manuale, con atti incompleti, in stesura sommaria appena abbozzati o depennati, uno anche scritto a rovescio, redatti su due colonne con ampi spazi bianchi, caratterizzato da un ductus assai corsivo e frettoloso, scritto con un inchiostro chiaro e sbiadito. 4 In tutto 1 Abbreviature utilizzate: febbr. = febbraio; c. = carta; cart. = cartulario; cur. = curatore; ed. = editore; f., ff. = foglio, fogli; p., pp. = pagina, pagine; r = recto; rist. = ristampa; v. = verso.
R. Savelli, Dalle confraternite allo Stato. Il sistema assistenziale genovese nel Cinquecento, in... more R. Savelli, Dalle confraternite allo Stato. Il sistema assistenziale genovese nel Cinquecento, in «Atti della Società ligure di storia patria» [d'ora in poi «ASLI»], n.s. 24 (1984), 1, pp. 171-216; V. Polonio, Ubi karitas, ibi pax: l'aiuto al più debole. Secoli IX-XVII, in Storia della cultura ligure, a cura di D. Puncuh, 1, Genova 2004, pp. 311-368; F. Franchini Guelfi, La diversità culturale delle confraternite fra devozione popolare, autonomia locale e autorità ecclesiastica, ibidem, pp. 401-444. Opere specifiche sono citate nel contesto dell'articolo.
in Els catalans a la Mediterrània medieval. Noves fontes, recerques i perspectives, ed. L. Cifuentes i Comamala, R. Salicru I Lluch, M. M. Viladrich i Grau, pp. 263-282, 2015
I catalani nella Genova tardomedievale I catalani sono presenze diverse da quelle di altri forest... more I catalani nella Genova tardomedievale I catalani sono presenze diverse da quelle di altri forestieri che durante il medioevo frequentano Genova soprattutto perché concorrenti sul piano marittimocommerciale e sudditi di una potenza quasi sempre politicamente antagonista. Inoltre, ogni tanto sono di difficile individuazione perché compresi sotto la generica dizione geografica di ispanici, solo nel Quattrocento riservata ai castigliani. Tuttavia senza prestare soverchia attenzione alle congiunture geopolitiche che pure condizionano l'andamento dell'economia, si portano nella città senza soluzione di continuità, forse per l'attrazione che spinge gli uomini di mare ad avventurarsi verso tutti gli scali del Mediterraneo, che vanno assumendo una fisionomia internazionale. Riesce però difficile cogliere le modalità di insediamento o parlare di integrazione, benché Genova sia ritenuta più permissiva e liberale ad esempio di Venezia in materia di accoglienza e di naturalizzazione.
Navegación institucional y navegación privada en el Mediterraneo medieval, ed. R. Gonzales Arevalo, pp. 41-76, 2016
Books by Giovanna Petti Balbi
Firenze University Press e Reti Medievali (www.retimedievali.it), 2007
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