Conference Presentations by Francesco Salvestrini Salvestrini Firenze
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche pa... more I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. stampato su carta certi cata La pubblicazione è stata realizzata grazie al supporto di CIA − Agricoltori Italiani Cura redazionale di Gabriella Bonini e Gaia Monticelli Editing e gra ca di Gaia Monticelli Ringraziamenti Per il rinnovato successo della XIV edizione della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni è doveroso ringraziare i tanti volontari e amici di Casa Cervi e della Biblioteca-Archivio Emilio Sereni che non hanno fatto mancare il loro supporto morale e 昀椀sico:

Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII ... more Il monastero della Santissima Trinità in Monte Oliveto a Verona fu fondato sul principio del XII secolo dai monaci vallombrosani, che giunsero in città dall’Italia centrale grazie al fondamentale apporto di Matilde di Canossa e degli abati maggiori dell’Ordine Bernardo degli Uberti e Atto da Pistoia, in pieno clima di Riforma della Chiesa. L’istituzione, proprio nell’ottica riformista, divenne un avamposto strategico dell’obbedienza romana in un centro episcopale tradizionalmente
filoimperiale e ostile al papato.
Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l... more Indice 10. Jacopo della Quercia e Domenico di Bartolomeo Pardini maestri di pietra su e giù per l'Appenino tosco-emiliano-Paolo Cova .......... pag. 163 11. Circolazione di immagini, circolazione di beni: il caso dei tessuti riprodotti nelle croci dipinte umbro-toscane del XIII secolo-Silvia Battistini .
Atti del Convegno internazionale di studi per il VI centenario di fondazione della Congregazione ... more Atti del Convegno internazionale di studi per il VI centenario di fondazione della Congregazione "De unitate", Padova, Abbazia di Santa Giustina, mercoledì 18-sabato 21 settembre 2019 a cura di ELISA FURLAN-FRANCESCO G. B. TROLESE Tutti i diritti riservati-All rights reserved Copyright © 2022 by Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo, effettuati, compresi la copia fotostatica, il microfilm, la memorizzazione elettronica, ecc., senza la preventiva autorizzazione scritta del Centro Storico Benedettino Italiano. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge.

Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance. M edieval historiography has often described protagonists of the ecclesiastical reform movement of the eleventh century as 'revolutionaries', in primis those who belonged to the so-called reformed Benedictine monasticism (Cluniacs, Cistercians, Camaldolese, Vallombrosans). In both early hagiographic sources and modern scholarly literature some of the founders of these religious movements (Stephen Harding, Romuald of Ravenna, John Gualberto) have taken on the roles of persecuted champions in the struggle against corrupt prelates and the
Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenz... more Gli organi della rivista valutano il valore scientifico dei contributi ricevuti e la loro coerenza con la tradizione del Bullettino. I saggi vengono poi sottoposti ad una doppia lettura al buio da parte di specialisti scelti nell'ambito del Comitato di lettura o individuati in base alle competenze necessarie. Gli autori vengono informati del giudizio sul contributo in modo riservato e debbono tener conto, ai fini della pubblicazione, degli interventi integrativi o correttivi suggeriti dai revisori anonimi. Il Bullettino si ispira al Codice etico delle pubblicazioni scientifiche definito dal Committee on Publication Ethics, consultabile al sito:
he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Lib... more he vellum codex MS. 482 (previously catalogued as 6/iv/27), held in the Birmingham University Library Special Collections Department and acquired from Hammond's Bookshop in 1957, contains the 15 th century Statuto of the Italian lay association 1 Santa Maria Assunta (St Mary of the Assumption), which was founded in the church of San Pier Gattolino (henceforth referred to as the church of San Piero) in Florence. To the best of my knowledge, the manuscript has never been studied before and is the only surviving witness. 2 As is well known, confraternities were Medieval and Modern reli

Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).

Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e r... more Il saggio si sofferma sui rapporti di Giovanni Gualberto con San Miniato e la Sede Apostolica e rimette in discussione alcuni consolidati paradigmi storiografici per porre in luce gli elementi di continuità della nuova fondazione 'vallombrosana' con la tradizione monastica benedettina. La tesi è che l'opposizione durissima all'abate Oberto non abbia comportato una rottura con l'abbazia del Mons Florentinus. La rilettura del movimento riformatore mostra come la ribellione di Giovanni Gualberto fosse legata a questioni morali e disciplinari, piuttosto che dottrinali, e come la spinta eversiva delle sue posizioni, sia in merito alla teologia eucaristica che alla validità dei sacramenti amministrati dai preti indegni, sia stata enfatizzata nell'ottica deformante della controversistica del tempo, principalmente nella polemica condotta da Pier Damiani. Bonus monachus vix bonum clericum faciat. (Augustini Ep. Ipp. Ep. LX, 1).
Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE,... more Francesco Salvestrini IL MONACHESIMO TOSCANO DAL TARDOANTICO ALL'ETÀ COMUNALE. ISTANZE RELIGIOSE, INSEDIAMENTI, RELAZIONI POLITICHE, SOCIETÀ
La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutat... more La rivista adotta per i saggi ricevuti il sistema di Peer review. La Redazione, dopo aver valutato la coerenza del saggio con l'impianto e la tradizione della rivista, lo invia in forma anonima a due studiosi, anch'essi anonimi, esperti della materia. In caso di valutazione positiva la pubblicazione del saggio è vincolata alla correzione del testo sulla base dei suggerimenti dei referees.
Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict betw... more Studies of the ecclesiastical reform of the eleventh century have often highlighted conflict between reforming monks and simoniac clerics. This was especially true in the urban contexts of Milan and Florence, cities that played a leading role, at the time, in the history of Italian religious life. Through the presentation of an exemplary case study, this paper shows how around an important Florentine monastery, an episcopal foundation, the conflict between 'conservatives' and reformers did not obliterate the genesis and permanence of long-term devotional and cultural traditions. Although these traditions emerged in a context of conflict, they were able to overcome it and develop into a new and enduring form of religiosity that lasted from the Romanesque period to the Early Renaissance.

ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Univer... more ha collaborato con altri atenei italiani e stranieri, fra cui, come Visiting Professor, le Università di Bristol (GB), Paris Sorbonne (F), Kassel (D) e Hankuk University of Foreign Studies, Seoul (KOR). Si occupa principalmente di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell'Italia comunale e del rapporto fra monachesimo e città. Ha dedicato numerosi studi alla vicenda delle obbedienze regolari vallombrosana, camaldolese, cistercense, silvestrina, agostiniana e gesuata, nonché alla biografia di alcuni esponenti dell'ambiente monastico italiano fra Medioevo e Rinascimento. In particolare, per quanto riguarda il monachesimo vallombrosano, ha all'attivo varie monografie e un cospicuo numero di saggi incentrati sulla presenza di questo ramo dell'Ordine benedettino nell'Italia centro-settentrionale per il periodo che va dalle origini di tale movimento riformatore nel secolo XI al pieno Rinascimento. Si è occupato anche di erudizione storico-ecclesiastica e di agiografia, soprattutto di ambiente regolare, fra Medioevo ed età moderna, di normativa statutaria comunale, di storia della percezione sociale delle catastrofi ambientali e di altri aspetti di storia sociale, istituzionale e religiosa del Medioevo.
Statuti di San Miniato al Tedesco
storia medievale
Statuti di San Miniato
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Statuti di San Miniato
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Statuti di San Miniato al Tedesco
Storia medievale
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Conference Presentations by Francesco Salvestrini Salvestrini Firenze
filoimperiale e ostile al papato.
Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
filoimperiale e ostile al papato.
Lo scopo del convegno, grazie al concorso di docenti e ricercatori afferenti a diversi ambiti disciplinari, è quello di favorire la comprensione critica dei fenomeni storici, archeologici, architettonici, artistici e conservativi che videro protagonista il cenobio dalla sua fondazione agli albori dell’età moderna, tenendo debitamente conto delle più aggiornate prospettive di ricerca e considerata la notevole crescita degli studi sulla storia della Verona medievale e dell’Ordine benedettino vallombrosano avvenuta nell’ultimo trentennio.
Franciscan convent of Santa Croce. After a brief reconstruction of the tradition of the
Martyrologium by Ado of Vienne, the authors offer a short survey on the history of
this manuscript (which bears one of oldest poetic text in the Italian vernacular, the
so called Ritmo Laurenziano) until his arrival to the Franciscan cloister, around 1307.
In Santa Croce it was read and annotated by some friars within the first quarter of the
century. The friars were interested in updating the calendar in many ways, by adding
saints from other traditions. Among the marginal notes, some additions are intended
to update the martyrology from a Florentine point of view. Albeit the manuscript
was acquired for the use of Illumanato de’ Caponsacchi, it is not possible to identify
his hand in any of the readers’ glossae, on the basis of the comparison with other notes
ad usum.
The book focuses on a leading figure in the Church of the twelfth century, Atto abbot of the Benedictine Vallombrosan order and bishop of Pistoia, who was part of the entourage of Pope Innocent II, was a promoter of the spread of Vallombrosan monks in central-northern Italy, Sardinia and Corsica, and promoted the cult of the apostle James Major by making him the patron saint of the city of Pistoia. This work, multidisciplinary in nature, brings together historical, historical-artistic and anthropological evidence on the life of this prelate and the religious and political context in which he operated, showing the Italic and Mediterranean horizon, as well as the vast network of contacts that, as a man of the Church and government, hagiographer and patron, he was able to effectively weave.
Chiara Baldestein
Autografia d'artista nel Tardo Medioevo
Camilla Baldi
La scelta artistica di un capitano di ventura: il ciclo arturiano di Frugarolo
Marianna Cuomo
I plinti affrescati nella Campania altomedievale. La pittura decorativa tra VI e XI secolo
Serena Franzon
Indossare la fede. Gioielli devozionali nel Quattrocento italiano
Martina Giulietti
Il singolare fenomeno della produzione scultorea alabastrina nordeuropea nel tardo Medioevo
Claudia Sanna
Caduta e redenzione: il ciclo scultoreo della chiesa di San Michele di Murato in Corsica (prima metà del XII sec.)
Panel B: FILOSOFIA
Niccolò Bonetti
La teologia della creazione di Matteo d'Acquasparta
Raffaele Cioffi
Alcune rielaborazioni dei generi agiografico e cristologico nell’Inghilterra anglosassone: il caso del Vercelli Book
Davide Penna
Videre est esse. Quando la conoscenza diventa amore. Gnoseologia e ontologia in Guglielmo di Saint-Thierry
Panel C: ARCHEOLOGIA
Andrea Biondi, Marco De Marco
I Longobardi a Fiesole: un osservatorio archeologico per la Toscana dei secoli VI-VIII
Federica Cosenza
Il sistema dei casali della campagna romana: problemi e metodologia d’indagine
Lester Lonardo
Castella et casalia. Insediamenti fortificati e rurali nella bassa valle del Calore: evidenze materiali e documentarie
Assunta Campi
La ceramica da fuoco dall’insediamento di Montella (AV). Tipologie del vasellame in uso in una comunità del IX secolo
Alessia Frisetti
La valle del Volturno nel Medioevo: insediamenti e realtà materiale (VIII-XII secolo)
Elisa Del Galdo, Silvia Lusuardi Siena
Le sepolture nella cattedrale paleocristiana e medievale di Luni (SP)
Elena Dellù, Federica Matteoni, Silvia Lusuardi Siena
Il sepolcreto nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo di Nocetum (MI): dinamiche deposizionali tra altomedioevo ed età moderna
Matteo Crocchianti
I riusi di tipo funerario delle strutture e degli spazi di Età romana tra la Tarda Antichità e l’Alto Medioevo
Lorenzo Curatella
Le necropoli basso medievali italiane
Luigi Quattrocchi
Il fenomeno del mosaico funerario in Italia e isole maggiori nei secoli IV-VII
Sabina Giuliano
Il castello di Rocca Cilento (SA) nel circuito difensivo del territorio cilentano
Federica Matteoni
Edilizia storica nella Provincia di Bergamo: considerazioni preliminari sulle tecniche costruttive, le dinamiche insediative e sociali
Alessandro Mortera
Trasformazioni del paesaggio urbano nell’area del Foro Romano alle soglie del Medioevo: il caso della Basilica Aemilia
Panel D: ARCHITETTURA
Emanuele Gallotta
Il rinnovamento edilizio della città di Ferentino nel XIII secolo: l’architettura civile
Mara Giordano
Tracce tardomedievali nella chiesa di San Simeone Profeta di Camigliano
Angelo Passuello
Le fabbriche romaniche con gallerie nel continente europeo: articolazioni spaziali e possibili funzioni dei cosiddetti “matronei” fra i secoli XI e XII
Enrico Pizzoli
Una copia ideologica: il chiostro di S. Maria degli Angeli in Baida
Giulia Pollini
Restauro, ripristino e invenzione della policromia pittorica nell’architettura medievale. Alcuni esempi tra Napoli e Puglia nel XIX secolo
Panel E: STORIA
Giulio Biondi
Legislazione suntuaria a Venezia, secoli XIII-XV. Proposta per una messa a fuoco e ridefinizione del concetto suntuario, tra storiografia e documenti
Veronica De Duonni
Rivivere nelle preghiere: commemorazione e ritualità in un documento di Montevergine
Elisa Erioli
I costruttori bolognesi nella quotidianità tra Duecento e Quattrocento
Luca Finco
Viabilità antica a servizio di architettura e scultura: il caso del Piemonte centrale trattato tramite statuti medievali
Giulia Spallacci
Nuovi studi sul trattato tra Ancona e Zara del 1388