Books by Andreina Maahsen-Milan
During the 20th century, with the advent of the industrial society and globalization, the languag... more During the 20th century, with the advent of the industrial society and globalization, the language of planning changed according to the shifts in perception and use of physical space. By borrowing terms and spatial forms from biology and cybernetics, it increased their original semantic connotations. This paper outlines when the definition of architecture as connective-collective intelligence moved from cognitive sciences to urban design, where spontaneous and collective initiatives that redefined communication forms of urban life multiplied and intensified, both in developments and public space until it even affected the procedure of transmission of traditional knowledge.
Papers by Andreina Maahsen-Milan
La ricerca, effettuata presso il Politecnico di Colonia ha permesso la raccolta e l'elaborazi... more La ricerca, effettuata presso il Politecnico di Colonia ha permesso la raccolta e l'elaborazione di un ricco patrimonio di documenti, immagini, ricerche bibliografiche ed archivistiche che testimoniano il processo di ricostruzione della citt\ue0 dopo gli eventi bellici. L'analisi, che si avvale di un confronto su altre citt\ue0 campione della Repubblica Federale Tedesca, fa mergere i caratteri di originalit\ue0 e qualit\ue0 degli interventi soprattutto nel settore dell'edilizia monumentale, nel processo di ricostruzione per anastilosi, o nuova edificazione, degli edifici sacri. L'analisi morfologia urbana, unitamente ad un'analisi tipologica e formale degli edifici sacri e profani, nonch\ue8 degli spazi di rappresentazione (piazze e spazi aperti) testimaniano la criticit\ue0 ed il carattere sperimentale del processo di "rifondazione" della citt\uf2. Un parallelo con Bologna, a sua volta ferita dagli eventi bellici e in quegli stessi anni laboratorio pol...
Nella suggestiva veduta incisa da Joan Blaeu (1596-1673), edita da Pierre Mortier nel 1704, la pi... more Nella suggestiva veduta incisa da Joan Blaeu (1596-1673), edita da Pierre Mortier nel 1704, la piccola città di Rovigo, posta alla frontiera tra la Serenissima e lo Stato della Chiesa, restituisce l'ordinario assetto d'una città-rurale padana nella forma urbis cristallizzata, per secoli, entro la propria cinta muraria. Malgrado le dimensioni minuscole, Rovigo esprime una vitalità socio-culturale straordinaria, percorsa da tutti i fermenti, tensioni e contraddizioni che, dalla seconda metà del secolo XVI sino al tardo Seicento, turberanno la convivenza dei gruppi sociali: qui un potente monastero, una vivace comunità ebraica e nutriti sodalizi ereticali vivono a stretto contatto, intessendo una moltitudine di rapporti nel mutevole panorama peninsulare e continentale. Comuni radici, fedeltà al trascorso governo estense e prossimità fisica all'inquieto milieu patavino costituiscono l'humus in cui si sviluppa una singolare sintesi urbana di convivenza e commistione relig...
CLEAN, 2011
""Beauty is on the study and reflection in the search of the rule, as "structure&q... more ""Beauty is on the study and reflection in the search of the rule, as "structure". It finds concept of "structure". After studies of the sixties, the concept of structure/architecture is migrated from the language of media communication. The concept of beauty can now be defined as code structure of design knowledge. This means using the abstract and formal complexity. They are based on a comparison between the terms: role, correspondence, reports and network. "
Premesse Immaginare e costruire una città "sostenibile" non è idea nuova né originale f... more Premesse Immaginare e costruire una città "sostenibile" non è idea nuova né originale frutto di ricerca accademica. Al contrario, tale iniziativa è avviata da un'amministrazione comunale che, sulla base di regolamenti e norme, richiede in modo concreto di prevedere interventi per nuove costruzioni o recupero che siano conformi ai principi della sostenibilità e del risparmio energetico. A questo concetto, delineato con chiarezza, manca tuttavia ancora un principio ordinatore che faccia dell'aggregazione urbana tout court una forma urbis coerente, esplicitandone cioè la riconoscibilità e identità. Il progetto fo-ce, per una "città lineare" tra Forlì e Cesena, incontra un sito caratterizzato da una consolidata struttura morfologica urbana e territoriale. Pertanto, ripensare una parte consistente del suo territorio, secondo regole insediative discontinue rispetto all'ordinarietà delle scelte compiute nello scorso xx secolo, assume un valore affatto divers...
European towns are going through their umpteenth and uncertain structural phase intertwining, wit... more European towns are going through their umpteenth and uncertain structural phase intertwining, with unpredictable outcomes, with scenarios of economic recession and crisis in lifestyle models. 'Town recoding' indicates the set of actions aimed at containing urban hypertrophy, while responding to the demand for housing, mobility and quality services at affordable costs. Many solutions from Urban Renewal-from densification to spacing and retrofitting-do not sufficiently consider the issues linked to the perception of (and demand for) urban safety and security. The creation of 'grey areas', at risk of degradation in residential districts and public spaces, may nullify the regeneration effects. From the 'Halensiedlung' (Bern, Atelier 5, 1950)-to the latest eco-villages and eco-districts, the realization of 'happy degrowth' is taking shape, with anti-global features. Similarly, a great deal of Co-Housing initiatives applies a sort of "on-demand" n...
Nella serie infinita dei conflitti novecenteschi, la pagina della storia “non condivisa” dell... more Nella serie infinita dei conflitti novecenteschi, la pagina della storia “non condivisa” dell'identità nazionale continua a lacerare coscienze e rapporti politico-culturali. In un quadro conflittuale-tutt'altro che risolto dopo il dissolvimento dell'ex-Jugoslavia e la formazione di nuovi stati nazionali nell'area balcanica-le questioni legate all'estromissione e marginalizzazione della minoranza veneto-istriota, non hanno contribuito a sanare le diffidenze maturate in decenni di strumentalizzazione ideologica. La fine della Guerra ...
Online, 2008
First page of article Keywords: ammonium and ammonium hydroxide; copper-tin alloys (bronze)
"[L’innovazione in architettura e nel progetto urbano.]. Nel mondo delle scienze... more "[L’innovazione in architettura e nel progetto urbano.]. Nel mondo delle scienze tecnologiche, l’idea di innovare l’architettura a partire dalla sua forme e consistenza materiale, si basa sul convincimento - di natura deterministica - che la percezione di uno stato di disagio ed inadeguatezza, rispetto a mutate condizioni ambientali, spinga le società umane a ricercare forme organizzative più soddisfacenti e idonee a garantirne il benessere. In tale visione, l’innovazione si attua in modo organizzato, secondo filiere e processi produttivi che determinano un profondo impatto culturale e strutturale nel dominio delle scienze umane e dell’architettura nella fattispecie. Sul versante opposto, gli studiosi dell’arte sono propensi ad individuare precisi capisaldi logico-filosofici tendenti a negare il concetto di progresso nella vita delle forme rivendicandone, per l’appunto, la piena autonomia, sino al rischio dell’auto-referenzialità. Si individua, piuttosto la tendenza alla variazione basata sulla libertà combinatoria e sulla creazione di codici regolatori interni. Loro scopo è la creazione di equilibri nelle nuove composizioni, col ricorso a figure elementari e loro riproducibilità – nel linguaggio tradizionale classico – o a tecnologie digitali, nella ricerca di inusitate sperimentazioni formali e spaziali. In ambo i casi il processo di produzione di nuove forme funzionali presuppone la circolarità di temi, col riuso di stilemi e morfemi esistenti ma diversamente combinati tra loro. [Ipotesi di ricerca]: -- In tale quadro di riferimenti relazionali, si fonda la riflessione odierna: - individuare i meccanismi che presiedono alla formazione del concetto di innovazione, in grado di imprimere – in momenti di crisi – azioni ed assetti di significativa discontinuità rispetto agli equilibri preesistenti; - verificare se nella teoria della progettazione architettonica e urbana, l’innovazione sia o meno in grado di prefigurare vie d’uscita rispetto ad attuali situazioni – di marcata conflittualità sociale e asfissia culturale - in cui si dibattono le discipline progettuali.; - analizzare i casi in cui il ricorso a prefigurazioni spinte nel futuro prossimo e remoto - si basino su conoscenze consolidate o in via di sviluppo; - valutare se la postulazione di ordini possibili a prescindere dal dominio di conoscenze strutturate in forma logica, consenta di ottenere o meno significativi risultati in ambito progettuale; [Tesi:] Il saggio propone - attraverso la presentazione di progetti e manifestazioni variamente collocati nell’ arco degli ultimi 100 anni - alcune tra le più originali idee che stanno alla base del concetto di innovazione in rapporto alla tradizione, ovvero, focalizzare quali siano le questioni, di natura funzionale e sostanziale, che individuano i caratteri di “progresso” nel progetto architettonico e urbano. "
The reuse of industrial buildings and the functional rehabilitation of dismantled structures are ... more The reuse of industrial buildings and the functional rehabilitation of dismantled structures are part of a consolidated operational practice which has generated, over the last decades, all over Europe, a considerable number of auditoria and theatres of small to medium size. In Italy, the constellation of special and experimental structures of the Turin-based theatre system, can be considered amongst the most vital and innovative in the European Union scenario. The practice of consolidation and functional activation of so-called “theatre ruins” includes many excellent examples in the architectonic and preservation field. The rehabilitation case of the former "Cinema-Teatro Astra" [Bonicelli, 1930 | Magnaghi, 2006] is a good example of philological restoration techniques intertwine with original technological solutions. The adoption of so-called “technological shells” is a factual answer to the requirement of harmonizing the preserved asset and reversibility criteria with co...
European towns are going through their umpteenth and uncertain structural phase intertwining, wit... more European towns are going through their umpteenth and uncertain structural phase intertwining, with unpredictable outcomes, with scenarios of economic recession and crisis in life-style models. “Town recoding” indicates the set of actions aimed at containing urban hypertrophy, while responding to the demand for housing, mobility and quality services at affordable costs. Many solutions from Urban Renewal– from densification to spacing and retrofitting – do not sufficiently consider the issues linked to the perception of (and demand for) urban safety and security . The creation of “grey areas”, at risk of degradation in residential districts and public spaces, may nullify the regeneration effects. From the Halensiedlung (Bern, Atelier 5, 1950) – to the latest eco-villages and eco-districts, the realization of ”happy de-growth” is taking shape, with anti-global features. Similarly, a great deal of Co-Housing initiatives applies a sort of “on-demand” neighbourhood, de facto scarcely “inc...
Construction of infrastructural networks and landscape care often play opposite roles in the desi... more Construction of infrastructural networks and landscape care often play opposite roles in the design of balanced urban spaces: sometimes, however, technology and environment co-exist and get harmonized in the creation of the so-called Gartenkunst as “natura artificialis”. Case Study: in summer 1972, in the occasion of the XX Olympic Games, Munich opened the Olympiapark-Munchen, (called “Oypark”), synthesis of a multi-year plan of infrastructures for roads, services, residences, sports and leisure time. The vast area – on a surface of 300 hectares – attracts flows of visitors, sports amateurs or common pedestrians who stroll and bike along lawns and paths, or visit the areas on electric trains sightseeing the sweet hilly landscape. Olympiapark is more than just that : it represents the physical translation of the ideal conception of civil society in Germany after the second World War, a kind of “historical picture” of juvenile movements of the Sixties, mainly made up by pacifists and ...
Only recently the discipline of architectonic heritage preservation has acquired the chapter of s... more Only recently the discipline of architectonic heritage preservation has acquired the chapter of so-called “technological installations”. They also represent the main contribution given by the industrial revolution, since J. Watt onwards, to the building sector while introducing dynamic components and specific designing, building and assembling rules. Such solutions have followed up the historical development of architecture and technology throughout the 18th-20th century, so improving related performance levels. That has also changed their use habits – giving birth to the concept of “comfort”- as well as night-time functioning thanks to the artificial lighting of buildings and manufactured articles. There is a limited number of architectonic heritage works which are preserved because of their technologically-innovative features: Villa Hugel (1873), Essen is among those monuments whose installation features clearly prevail on its architecture.
Immaginare e costruire una citta “sostenibile” non e idea nuova ne originale frutto di ricerca ac... more Immaginare e costruire una citta “sostenibile” non e idea nuova ne originale frutto di ricerca accademica. Al contrario, tale iniziativa e avviata da un’amministrazione comunale che, sulla base di regolamenti e norme, richiede in modo concreto di prevedere interventi per nuove costruzioni o recupero che siano conformi ai principi della sostenibilita e del risparmio energetico. A questo concetto, delineato con chiarezza, manca tuttavia ancora un principio ordinatore che faccia dell’aggregazione urbana tout court una forma urbis coerente, esplicitandone cioe la riconoscibilita e identita. Il progetto FO-CE, per una “citta lineare” tra Forli e Cesena, incontra un sito caratterizzato da una consolidata struttura morfologica urbana e territoriale. Pertanto, ripensare una parte consistente del suo territorio, secondo regole insediative dis-continue rispetto all’ordinarieta delle scelte compiute nello scorso XX secolo, assume un valore affatto diverso. E l’incedere nel futuro con principi ...
Uploads
Books by Andreina Maahsen-Milan
Papers by Andreina Maahsen-Milan
L’indagine sul tema Nuova architettura e città storica considera come basilari riferimenti gli studi condotti, in particolare, da Giuseppe Samonà, Egle Renata Trincanato, Saverio Muratori e Aldo Rossi sul rapporto tra scala dell’architettura e scala della città, tra tipologia edilizia e morfologia urbana, tra conservazione e riqualificazione della città storica. Il progetto urbano viene inteso come frutto di un meditato bilancio tra i valori della tradizione e della modernità, ove il progetto si inserisce all’interno della dialettica del processo storico in cui tanto il conservare quanto il costruire fanno parte di un medesimo atto di coscienza. Il conservare è inteso nel senso di riattualizzare il passato, il costruire come una continuazione del processo storico.
Dalla Caneva ha dunque considerato situazioni che corrispondono all’orientamento generale della ricerca per quanto riguarda il centro storico di Padova, essendo ritenuto dal gruppo di lavoro di particolare importanza lo studio del territorio nella concretezza della sua realtà. Si è occupato di aree dismesse come l’ex monastero di San Giovanni di Verdara poi Ospedale militare, di aree abbandonate per le quali sono ora in corso progetti di recupero e conversione funzionale, come l’ex convento di Sant’Agostino poi caserma Piave, di altre parti della città che presto saranno anch’esse dismesse e costituiscono temi di grande rilevanza e delicatezza, come la sede della Questura in riviera Ruzante e quella del Genio Civile in corso Milano.
Il volume comprende due altri testi. Enrico Pietrogrande ha cercato nel primo di dar conto degli esiti didattici della ricerca attraverso la presentazione di valutazioni e proposte progettuali sviluppate negli ultimi dieci anni dagli studenti nell’ambito dei laboratori di cui è stato titolare o nelle tesi di laurea di cui è stato relatore. Nel secondo l’architetto Andreina Milan, ricercatore presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna e parte del gruppo di studio impegnato nell’approfondimento del rapporto tra città antica e nuova architettura, espone il caso torinese della cosiddetta Zona di Comando di Palazzo Reale.
La pubblicazione di queste pagine corrisponde al duplice intento di favorire la trasparenza dell’attività di ricerca, con riguardo particolare all’indagine prodotta da Dalla Caneva, e promuovere la diffusione dei risultati conseguiti.