Papers by Barbara Turchetta
Quodlibet eBooks, Dec 19, 2023
The paper deals with lexical substrata in North American English as derived from migration and in... more The paper deals with lexical substrata in North American English as derived from migration and integration strategies of Italian speakers.
L'Harmattan Italia eBooks, 2009
Barni M e Villarini A. eds. Intorno al senso. Scritti di filosofia del linguaggio, di linguistica e di linguistica educativa, 2023
The paper deals with lexical substrata in North American English as derived from migration and in... more The paper deals with lexical substrata in North American English as derived from migration and integration strategies of Italian speakers.
Italian Canadiana, Oct 3, 2022
Parte terza. Contesti sopranazionali e pianificazione - Nazioni senza lingua e lingue senza nazione: le comunità linguistiche di frontiera, 2003
Edinburgh Handbook of Evaluative Morphology, 2015
Il contributo fornisce una lettura dalla situazione attuale della didattica dell'Italiano L2 ... more Il contributo fornisce una lettura dalla situazione attuale della didattica dell'Italiano L2 nel mondo, a partire da alcuni risultati di un'indagine condotta in ambito internazionale su un campione non censuario e non esaustivo di docenti di Italiano L2 in servizio all'estero. L'indagine focalizza l'attenzione sulla formazione dei docenti, con particolare riferimento alle aree dell'educazione linguistica, della didattica dell'Italiano L2, delle competenze digitali. Emerge un quadro molto ampio e variegato, che potrebbe fornire utili spunti di riflessione per la pianificazione di future iniziative formative sulla didattica dell'Italiano all'estero, con riferimento ai temi del translanguaging, particolarmente efficace in contesti multiculturali, multietnici e multilingui e ai temi del digitale e delle tecnologie multimediali e multimodali, in cui emergono forti bisogni formativi, peraltro confermati dalla recente didattica a distanza forzata dell...
L'articolo considera alcune delle opposizioni culturali e sociali esistenti tra FulBe nomadi ... more L'articolo considera alcune delle opposizioni culturali e sociali esistenti tra FulBe nomadi e stanziali. Tali diversita si riflettono sulla valutazione delle varieta parlate dai due gruppi fulBe. Le varieta della lingua fulfulde parlate in contesti urbani presentano processi di semplificazione a livello fonologico, morfologico e lessicale che non hanno invece intaccato le varieta rurali caratterizzate quindi da una maggiore complessita strutturale e lessicale. Le varieta della lingua meno innovative e giudicate prestigiose da FulBe nomadi e fasce della popolazione piu conservatrici sono invece giudicate come prive di prestigio per la classe ricca dei mercanti fulBe che risiede in citta. ll caso testimonia della nozione di prestigio linguistico che puo essere attribuita anche alle varieta linguistiche semplificate, alle quali si e soliti attribuire invece giudizi negativi.
GUINEVERE stands for “Games Used IN Engaging Virtual Environments for Real-time language Educatio... more GUINEVERE stands for “Games Used IN Engaging Virtual Environments for Real-time language Education”. It is a European project aimed to demonstrate the potential of digital game-based learning in 3D immersive environments in order to improve teaching and learning outcomes in foreign languages. The project (http://guinevereproject.eu) is coordinated by the University of Central Lancashire (UCLan), UK, and the other partners of the Consortium are: UIST (University of Istanbul), Turkey Let’s talk online, Belgium 3DLS, Netherlands IUL (Italian University Line), Italy. The project is fully in line with the latest Recommendation from the European Commission on languages (22nd May 2018): game-based learning and virtual learning environments are mentioned among the examples of digital tools suggested for improving language learning. Starting from this background, the presentation will describe the content of the project and the 3D immersive island named GUINEVERE, set up on OpenSim to provid...
Typological Studies in Language, 1998
On the application of the notion of grammaticalization to West African Pidgin English Barbara Tur... more On the application of the notion of grammaticalization to West African Pidgin English Barbara Turchetta University of Viterbo 1. The relevance of pidgins in the study of grammaticalization West African Pidgin English (WAPE) is a group of different varieties of a pidgin spoken in a ...
LO SPAZIO LINGUISTICO ITALIANO GLOBALE: IL CASO DELL'ONTARIO a cura di B Turchetta e M Vedovelli, 2018
due La collana Studi di Linguistica Educativa si attiene a un codice etico basato sulle Linee Gui... more due La collana Studi di Linguistica Educativa si attiene a un codice etico basato sulle Linee Guida COPE's (Committee on Publication Ethics) Best Practice Guidelines for Journal Editors. Il Codice etico della collana è consultabile all'indirizzo http://eccellenza.unistrasi. it/617/3570/Collana_Studi_di_Linguistica_Educativa.htm Ogni testo proposto per la pubblicazione è sottoposto a almeno due revisori scelti tra studiosi ed esperti esterni alla direzione e al comitato scientifico secondo una procedura di revisione anonima in doppio cieco (double-blind peer review). Tale processo mira a ampliare la valutazione delle proposte e comunque a aiutare l'autore a migliorare il suo testo. La ricerca è stata sostenuta con contributi del Centro di Eccellenza della ricerca 'Osservatorio Linguistico Permanente dell'italiano diffuso fra stranieri e delle lingue immigrate in Italia', e del DADR -Dipartimento di Ateneo per la Didattica e la Ricerca dell'Università per Stranieri di Siena, ricerca ex 60% 'Italiano e altre lingue in contatto nei panorami linguistici urbani del mondo: USA, Canada, America Latina', responsabile il Prof. Massimo Vedovelli. Realizzato con il contributo della Direzione Generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La pubblicazione di questo volume è stata approvata dal Comitato scientifico della collana "Studi di Linguistica Educativa".
In Chini Marina, Cuzzolin Pierluigi TIPOLOGIA, ACQUISIZIONE, GRAMMATICALIZZAZIONE. Typology, Acquisition, Grammaticalization Studies Franco Angeli, Milano,, 2018
1. Classificazioni tipologiche e repertori linguistici Le ricerche di ambito creolistico, sia neg... more 1. Classificazioni tipologiche e repertori linguistici Le ricerche di ambito creolistico, sia negli approcci tipologico-universalisti che in quelli funzionalisti, hanno visto negli ultimi anni un intensificarsi delle tendenze comparatiste tra pidgin e creoli di aree geografiche e di sviluppo storico molto diversi l'uno dall'altro. A partire da importanti strumenti di repertorio, come il recente Atlas of Pidgin and Creole Language Structures (Michaelis, Maurer, Haspelmath e Huber 2013) (qui ed oltre APCS), il presente contributo mira ad operare una riflessione su alcuni aspetti della morfosintassi di pidgin di area asiatica e pacifica, tenendo conto di quel complesso mosaico di relazioni tra lingue nate in condizioni di contatto ed altre lingue coesistenti negli stessi repertori dei parlanti, secondo le diffuse condizioni di plurilinguismo che caratterizzano le società umane in cui il contatto avviene. Nella definizione di una categoria di lingue sulle quali con-centrare la riflessione, si intenderà in questo luogo assimilare pidgin e creoli in un'unica categoria di 'lingue di contatto' la cui genesi e vitalità dipende essen-zialmente da una condizione di plurilinguismo diffuso, che ne alimenta la cresci-ta, la variazione ed il mutamento storico. Non va infatti dimenticato che anche i creoli, pur essendo generalmente indicati come lingue native, coesistono di fatto nel repertorio dei loro parlanti con le lingue di riferimento degli Stati nei quali i medesimi vivono. Per la compresenza di altre lingue e la distribuzione in diversi contesti d'uso, i creoli si configurano come una gamma di varietà, piuttosto che come sistemi unici, dove anche la variazione che va verso la decreolizzazione, osservata in alcune aree delle isole caraibiche, deve intendersi come il prodotto di un contatto linguistico nell'ambito dei repertori di parlanti in cui, ad esempio il creolo della Guyana coesiste con le varietà di francese-lingua ufficiale del Paese.
PLURILINGUISMO MIGRATORIO VOCI ITALIANE, ITALICHE E REGIONALI, 2019
Linguistic and cultural identity in a migration environment are in a fluid change in terms of sym... more Linguistic and cultural identity in a migration environment are in a fluid change in terms of symbolic meanings. Some Italian migration and integration strategies are considered together with hybridization and new linguistic competences.
Sull'ergatività nelle lingue iraniche, 2018
Ergativity in eastern Iranian languages such as Baluchi and Pashto is part of a larger analysis o... more Ergativity in eastern Iranian languages such as Baluchi and Pashto is part of a larger analysis on language contact induced change, in a wide area where eastern Iranian languages are part of linguistic repertorires together with Indo-arian and Tibetan languages.
Words are the central core of hate speech. In Italian some words such as 'immigrato' or 'stranier... more Words are the central core of hate speech. In Italian some words such as 'immigrato' or 'straniero' have become part of the most common lexicon in public hate speech. Not all languages behave in a similar way and thus represent foreigners through different semantic choices.
Silenzio e parola nelle lingue dell'Africa nera, 2019
Pragmatic value of silence as a communication strategy in African societies
Semantic and cultural analysis of the concept of globality in some African languages
Petro-mineralogical, micro-chemical and isotopic (δ 34 S-CaSO 4 and 14 C dating) analyses were ca... more Petro-mineralogical, micro-chemical and isotopic (δ 34 S-CaSO 4 and 14 C dating) analyses were carried out in selected samples from the rock paintings of Nyero (Upper Lake Victoria Region, Uganda) aiming to characterize for the first time both the composition of the red and white pigments of the drawings (mainly representing concentric circles, and shapes resembling vegetables, boats and other stylized forms) and determine their age. The rock panels were classified as metamorphic rocks (gneiss), containing quartz, plagioclase, orthoclase, mi-crocline and muscovite. Such minerals were also found in the paints, though the red drawings also showed the presence of Fe-oxides, which were practically absent in the white ones where kaolinite was recognized. A consistent amount of Ca-oxalates was found to be well distributed through the white and red pigments, suggesting its origin in the organic binder used to properly spread the pigments onto the rock panels. Thus, the 14 C ages on the Ca-oxalates are to be considered as the age of the paint. The 68% probability time intervals of calibrated ages for the white and red pigments were in cal 2880–2280 BCE and 1390–1010, respectively, demonstrating > 1000 years time gap between them. This difference was also pronounced in motifs of complexity. The red drawings (attributable to settled or semi-settled societies) are richer in styles, forms and patterns than the white ones, the latter being likely related to a nomadic population as also suggested by the simpler drawing techniques. Our results have important implications for integrating semiotics and anthropologic studies, to delimit the boundaries of a homogeneous cultural area and shedding new light on human settlement dynamics and change from nomadic lifestyle to settling during the Late Stone Age in East Africa.
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