Dante Visualizzato. Carte ridenti I: XIV secolo, a cura di Rossend Arqués e Marcello Ciccuto, Firenze, Cesati editore, 2017, 2017
Questo volume ha come obiettivo ripercorrere la storia delle illustrazioni che hanno rappresentat... more Questo volume ha come obiettivo ripercorrere la storia delle illustrazioni che hanno rappresentato la Commedia di Dante e i suoi commenti dal XIV al XVI secolo. Si tratta di una tradizione secolare che sarà analizzata e approfondita tentando di sceverare i sensi, le caratteristiche, i mezzi e le funzioni attraverso l’importante tradizione di manoscritti, di stampe e di altre forme artistiche come affreschi, pitture, sculture, ecc. che si ispirano alla volontà di riprodurre iconograficamente la poesia dantesca. Si ripercorre in queste pagine la traccia dei testimoni dal punto di vista materiale, storico, filologico e artistico. Ormai la complementarità tra testo e iconografia nelle lettere e nelle arti del Medioevo non ha più bisogno di essere dimostrata. E certamente l’opera dantesca offre spunti di studio e approfondimenti ricchissimi sia per i letterati che per gli storici dell’arte.
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Papers by Rossend Arques
"Dante visualizzato. Carte ridenti I: XIV secolo (Firenze, Cesati editore, 2017), curato da R. Arqués e M. Ciccuto
les cartes qui rient III : 1450-1500, Centre d’études supérieures de la Renaissance
59, rue Néricault-Destouches BP 12050 - 37020 Tours Cedex 1
Tel. : 02 47 36 77 61 - www.cesr.cnrs.fr - www.cesr.univ-tours.fr
La rivoluzione generata dalla moderna editoria determina una rinnovata temperie intellettuale e artistica che, pur mantenendo sempre stretti certi legami concettuali e immaginifici con il Medioevo declinante, annuncia un nuovo rapporto tra esegesi e figurazione, modifica il rapporto con l’utenza a cui i prodotti sono destinati: si perde l’unicità dell’oggetto ma si allarga al contempo la fruibilità dei lettori, spingendo gli illustratori a sperimentare nuove tecniche di rappresentazione artistiche che si affermano soprattutto nelle xilografie.
Che questa seconda metà del XV secolo sia realmente una stagione di feconda articolazione tra due tipologie di manufatti è attestato dal magnifico codice Urbinate Latino 365, commissionato da Federico da Montefeltro a Guglielmo Giraldi nel 1474, e che «conclude la stagione della produzione miniata dei codici della Commedia» (Cieri Via), solo di qualche anno dunque precedente al primo incunabolo illustrato.